Collaborazioni in atto con enti, imprese:
Dr. M.Dominici: collaborazioni con aziende biotecnologiche nazionali ed intemazionali tra le quali la GE Healthcare Bio-Sciences AB (Svezia), con RAND srl
(Italia), con OTI srl (Italia), con la Becton Dickinson BD & Co. (USA), con la Fresenius-Hemocare srl (Italia), con la Cytori Theraputics Inc. (USA), con la
Chiesi Farmaceutici Spa (Italia), con la Lipogems srl (Italia), con la Erydel Spa (Italia) e con la Kaneka Corp. (Giappone). Il Dr. M.Dominici e fondatore di
Rigenerand srl, uno spin-off deli'Universita di Modena e Reggio Emilia costituito a Luglio 2009, come partnership tra un gruppo ricercatori con comprovata
esperienza sulle cellule staminali e I' oncologia sperimentale e la societa biomedicale RAND srl, leader europeo nel settore delle terapie loco-regionali per i
tumori.
Prof. Leonardo M. Fabbri: collaborazioni con Boehringer Ingelheim Italia S.p.A; Nycomed GmbH; Novartis Farma S.p.A; Chiesi Farmaceutici; GLAXO
SMITHKLINE; Amgen Dompe; Janssen-Cilag S.p.A.; Sanofi Aventis, Gilead.
Dr. Giovanni Guaraldi: collaborazioni con Gilead Sciences.
Prof. M. Luppi: collaborazioni con Gilead Sciences; Merck Sharp & Dohme; Novartis; Roche; Celgene; GlaxoSmithKline, GSK; Pfizer.
Uno dei fondamentali ruoli deli'Universita e costituito da una ricerca in grado di impattare sui territorio e sulla popolazione. Tale impatto e insito nelle attivita
di ricerca biomedica del Dipartimento che vogliono portare cure e processi diagnostici piu efficaci per i cittadini/pazienti grazie anche a tecnologie sempre piu
nuove e frutto delle ricerche nei laboratori. Tuttavia, un secondo aspetto di rilevante importanza riguarda l'impatto che le ricerche ed il know-how
dipartimentale piu avere per il mondo industriale biomedico. Primo polo europeo biomedicale come dimensioni, il distretto di Mirandola rappresenta
un'eccellenza nazionale. La minaccia per le imprese del distretto e rappresentata soprattutto dalla concorrenza estera che gioca sui fattore prezzo e si presume
che progressivamente raggiungera standards qualitativi ottimali. Per tale ragione il tema dell'innovazione e della ricerca diventa strategico per lo sviluppo e il
consolidamento delle posizioni delle imprese del distretto sui nuovi e vecchi mercati. Negli anni, l'attenzione per il mondo biomedico del Dipartimento e
cresciuta come dimostra l'esistenza di uno spin-off accademico Rigenerand srl. Tuttavia, per il know-how presente nel Dipartimento, si ritiene sia necessario
potenziare questale collaborazione/i aprendosi al mondo biomedicale modenese/mirandolese con la creazione di privilegiati canali di ricerca e sviluppo precompetitivo.
In questo caso l'obiettivo del Dipartimento e teso a coinvolgere e farsi coinvolgere dalle imprese del Distretto di Mirandola. Tali imprese, infatti, per
continuare a competere in modo proficuo ed efficace, devono proseguire con il loro percorso di innovazione, immettendo sui mercato prodotti sempre piu
all'avanguardia, dotati di performance, caratteristiche e prestazioni rispetto alia concorrenza. Inoltre, il settore biomedicale appare in progressiva
trasformazione ed il know-how esistente nel distretto rappresenta una grande opportunita non solo per innovare prodotti esistenti ma di creame di nuovi anche
in settori in grande sviluppo quali la diagnostica avanzata, le terapie cellulari, la cardiologia, la cardiochirurgia, la chirurgia toracica, l'ortopedia ed altre. Lo
studio di fattibilita (Studio di fattibilita Centra di Competenze per il Distretto Biomedicale di Mirandola, DemocenterSipe e Quality Center Network, 2011)
riporta che il 63,2% delle imprese intervistate dichiara di aver sviluppato nuovi prodotti, implementato nuovi processi produttivi o di aver introdotto elementi
innovativi in prodotti e processi.
Le attivita di ricerca ossono essere svolte sia intemamente alle im rese, nei laboratori appositamente dedicati alia ricerca e sviluppo oppure affidandosi acentri di ricerca per tutte o parte delle attivita. Nonostante la maggior parte delle imprese Mirandolesi oggetto delio studio sia dotata di strutture interne
dedicate alia R&S, il 70% di quelie intervistate coliabora attivamente con Centri di Ricerca!Universita o con laboratori/centri privati.
Fra le attivita maggiormente svolte in coliaborazione con partner estemi possono essere segnalate gli studi pre-clinici in vitro o in vivo tesi a validare nuovi
prodotti in termini di sicurezza ed efficacia come pure i progetti volti alia ricerca e lo sviluppo di nuovi materiali o sostanze. Altre attivita, come la
progettazione o la prototipazione di test diagnostici, prevedono un rilevante coinvolgimento di strutture esteme alle imprese in accompagnamento e supporto a
quanto svolto intemamente. Fra gli ostacoli legati alie attivita di ricerca e sviluppo piu riscontrati, invece, sono elencati diversi elementi. Infatti, per le imprese
risulta essere problematico: (a) individuare laboratori, expertise, centri di ricerca con i quali instaurare rapporti di collaborazione; (b) attivare collaborazioni
strutturate e continuative con centri di ricerca, universita e laboratori. Ad oggi le attivita di collaborazione tendono ad essere saltuarie ed occasionali, dettate
dalle necessita del momento; (c) reperire personale qualificato, sia che si tratti di figure da inserire in azienda, che, probabilmente in modo piu esteso, possano
essere deputate ad attivita di ricerca commissionate all'estemo; (c) sfruttare adeguatamente le proprie idee progettuali per trasformarle in percorsi di
innovazione strutturati; questa problematica interessa soprattutto le piccole imprese che incontrano numerosi ostacoli durante i loro processi di innovazione.
Riteniamo che il nostro Dipartimento possa fare fronte a queste problematiche rilevate dalle Aziende potendo fomire soluzioni tecniche e personale capace di
favorire un approccio teso all'innovazione incrementale ed al problem solving con una propensione ad investire in concreti progetti di ricerca e sviluppo
all'avanguardia.
Per tali ragioni il Dipartimento ha recentemente avviato un progetto di collaborazione con l'ente DEMOCENTER al fine di creare un parco scientifico e
tecnologico in grado di fare fronte alle sfide che sono state sopra-citate. Grazie ad un finanziamento regionale, le attivita di R&D di competenza del
Dipartimento e di interesse industriale verranno in parte allocate in nuovi laboratori a Mirandola. In questi spazi, il personale del Dipartimento, inclusi
assegnisti e ricercatori saranno impegnati in progetti volti validare nuovi prodotti in termini di sicurezza ed efficacia come pure i progetti volti alia ricerca e lo
sviluppo di nuovi materiali o sostanze di applicazione industriale.
Collaborazioni in atto con Sistema Sanitario Nazionale:
Prof F. Catani. Dr. M. Dominici. Prof R. GelminL Prof. M. Luppi. Prof. A. Pietrangelo, sono PI di Progetti volti alia integrazione dell'attivita di ricerca di
laboratorio, pre-clinica e clinica (medico-chirurgica) con l'attivita di tipo assistenziale, con l'obiettivo di promuovere nuove modalita di diagnosi e cura
innovativa di malattie rare, metaboliche ed ematologiche, di condizioni patologiche, di tipo degenerativo-cronico, di tipo pre-neoplastico e neoplastico, e di
promuovere nuovi modelli organizzativi assistenziali, di presa in carico globale dei pazienti con neoplasie in trattamento attivo e di pazienti con patologie
ematologiche che devono essere sottoposti a terapie orali croniche, con farmaci ad alto costo, e con profili di sicurezza e tossicita ancora non completamente
definiti.
Dr. M.Dominici: collaborazioni con aziende biotecnologiche nazionali ed intemazionali tra le quali la GE Healthcare Bio-Sciences AB (Svezia), con RAND srl
(Italia), con OTI srl (Italia), con la Becton Dickinson BD & Co. (USA), con la Fresenius-Hemocare srl (Italia), con la Cytori Theraputics Inc. (USA), con la
Chiesi Farmaceutici Spa (Italia), con la Lipogems srl (Italia), con la Erydel Spa (Italia) e con la Kaneka Corp. (Giappone). Il Dr. M.Dominici e fondatore di
Rigenerand srl, uno spin-off deli'Universita di Modena e Reggio Emilia costituito a Luglio 2009, come partnership tra un gruppo ricercatori con comprovata
esperienza sulle cellule staminali e I' oncologia sperimentale e la societa biomedicale RAND srl, leader europeo nel settore delle terapie loco-regionali per i
tumori.
Prof. Leonardo M. Fabbri: collaborazioni con Boehringer Ingelheim Italia S.p.A; Nycomed GmbH; Novartis Farma S.p.A; Chiesi Farmaceutici; GLAXO
SMITHKLINE; Amgen Dompe; Janssen-Cilag S.p.A.; Sanofi Aventis, Gilead.
Dr. Giovanni Guaraldi: collaborazioni con Gilead Sciences.
Prof. M. Luppi: collaborazioni con Gilead Sciences; Merck Sharp & Dohme; Novartis; Roche; Celgene; GlaxoSmithKline, GSK; Pfizer.
Uno dei fondamentali ruoli deli'Universita e costituito da una ricerca in grado di impattare sui territorio e sulla popolazione. Tale impatto e insito nelle attivita
di ricerca biomedica del Dipartimento che vogliono portare cure e processi diagnostici piu efficaci per i cittadini/pazienti grazie anche a tecnologie sempre piu
nuove e frutto delle ricerche nei laboratori. Tuttavia, un secondo aspetto di rilevante importanza riguarda l'impatto che le ricerche ed il know-how
dipartimentale piu avere per il mondo industriale biomedico. Primo polo europeo biomedicale come dimensioni, il distretto di Mirandola rappresenta
un'eccellenza nazionale. La minaccia per le imprese del distretto e rappresentata soprattutto dalla concorrenza estera che gioca sui fattore prezzo e si presume
che progressivamente raggiungera standards qualitativi ottimali. Per tale ragione il tema dell'innovazione e della ricerca diventa strategico per lo sviluppo e il
consolidamento delle posizioni delle imprese del distretto sui nuovi e vecchi mercati. Negli anni, l'attenzione per il mondo biomedico del Dipartimento e
cresciuta come dimostra l'esistenza di uno spin-off accademico Rigenerand srl. Tuttavia, per il know-how presente nel Dipartimento, si ritiene sia necessario
potenziare questale collaborazione/i aprendosi al mondo biomedicale modenese/mirandolese con la creazione di privilegiati canali di ricerca e sviluppo precompetitivo.
In questo caso l'obiettivo del Dipartimento e teso a coinvolgere e farsi coinvolgere dalle imprese del Distretto di Mirandola. Tali imprese, infatti, per
continuare a competere in modo proficuo ed efficace, devono proseguire con il loro percorso di innovazione, immettendo sui mercato prodotti sempre piu
all'avanguardia, dotati di performance, caratteristiche e prestazioni rispetto alia concorrenza. Inoltre, il settore biomedicale appare in progressiva
trasformazione ed il know-how esistente nel distretto rappresenta una grande opportunita non solo per innovare prodotti esistenti ma di creame di nuovi anche
in settori in grande sviluppo quali la diagnostica avanzata, le terapie cellulari, la cardiologia, la cardiochirurgia, la chirurgia toracica, l'ortopedia ed altre. Lo
studio di fattibilita (Studio di fattibilita Centra di Competenze per il Distretto Biomedicale di Mirandola, DemocenterSipe e Quality Center Network, 2011)
riporta che il 63,2% delle imprese intervistate dichiara di aver sviluppato nuovi prodotti, implementato nuovi processi produttivi o di aver introdotto elementi
innovativi in prodotti e processi.
Le attivita di ricerca ossono essere svolte sia intemamente alle im rese, nei laboratori appositamente dedicati alia ricerca e sviluppo oppure affidandosi acentri di ricerca per tutte o parte delle attivita. Nonostante la maggior parte delle imprese Mirandolesi oggetto delio studio sia dotata di strutture interne
dedicate alia R&S, il 70% di quelie intervistate coliabora attivamente con Centri di Ricerca!Universita o con laboratori/centri privati.
Fra le attivita maggiormente svolte in coliaborazione con partner estemi possono essere segnalate gli studi pre-clinici in vitro o in vivo tesi a validare nuovi
prodotti in termini di sicurezza ed efficacia come pure i progetti volti alia ricerca e lo sviluppo di nuovi materiali o sostanze. Altre attivita, come la
progettazione o la prototipazione di test diagnostici, prevedono un rilevante coinvolgimento di strutture esteme alle imprese in accompagnamento e supporto a
quanto svolto intemamente. Fra gli ostacoli legati alie attivita di ricerca e sviluppo piu riscontrati, invece, sono elencati diversi elementi. Infatti, per le imprese
risulta essere problematico: (a) individuare laboratori, expertise, centri di ricerca con i quali instaurare rapporti di collaborazione; (b) attivare collaborazioni
strutturate e continuative con centri di ricerca, universita e laboratori. Ad oggi le attivita di collaborazione tendono ad essere saltuarie ed occasionali, dettate
dalle necessita del momento; (c) reperire personale qualificato, sia che si tratti di figure da inserire in azienda, che, probabilmente in modo piu esteso, possano
essere deputate ad attivita di ricerca commissionate all'estemo; (c) sfruttare adeguatamente le proprie idee progettuali per trasformarle in percorsi di
innovazione strutturati; questa problematica interessa soprattutto le piccole imprese che incontrano numerosi ostacoli durante i loro processi di innovazione.
Riteniamo che il nostro Dipartimento possa fare fronte a queste problematiche rilevate dalle Aziende potendo fomire soluzioni tecniche e personale capace di
favorire un approccio teso all'innovazione incrementale ed al problem solving con una propensione ad investire in concreti progetti di ricerca e sviluppo
all'avanguardia.
Per tali ragioni il Dipartimento ha recentemente avviato un progetto di collaborazione con l'ente DEMOCENTER al fine di creare un parco scientifico e
tecnologico in grado di fare fronte alle sfide che sono state sopra-citate. Grazie ad un finanziamento regionale, le attivita di R&D di competenza del
Dipartimento e di interesse industriale verranno in parte allocate in nuovi laboratori a Mirandola. In questi spazi, il personale del Dipartimento, inclusi
assegnisti e ricercatori saranno impegnati in progetti volti validare nuovi prodotti in termini di sicurezza ed efficacia come pure i progetti volti alia ricerca e lo
sviluppo di nuovi materiali o sostanze di applicazione industriale.
Collaborazioni in atto con Sistema Sanitario Nazionale:
Prof F. Catani. Dr. M. Dominici. Prof R. GelminL Prof. M. Luppi. Prof. A. Pietrangelo, sono PI di Progetti volti alia integrazione dell'attivita di ricerca di
laboratorio, pre-clinica e clinica (medico-chirurgica) con l'attivita di tipo assistenziale, con l'obiettivo di promuovere nuove modalita di diagnosi e cura
innovativa di malattie rare, metaboliche ed ematologiche, di condizioni patologiche, di tipo degenerativo-cronico, di tipo pre-neoplastico e neoplastico, e di
promuovere nuovi modelli organizzativi assistenziali, di presa in carico globale dei pazienti con neoplasie in trattamento attivo e di pazienti con patologie
ematologiche che devono essere sottoposti a terapie orali croniche, con farmaci ad alto costo, e con profili di sicurezza e tossicita ancora non completamente
definiti.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Denominazione / Tipo | |||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
|
N. | Denominazione corso ECM | Numero di crediti ECM riconosciuti |
---|---|---|
1. | Discussione problematiche laboratoristiche relate alla casistica locale | 25 |
2. | Il briefing in ematologia | 30 |
3. | Journal Club & "How I Treat" | 15 |
4. | La citoistologia nella pratica clinica | 20 |
5. | La gestione del paziente uro-oncologico | 15 |
6. | Inibizione di mTOR in oncologia | 6 |
7. | update nel trattamento di prima linea nel carcinoma renale metastatico | 6 |
8. | 2014 INTERNATIONAL MEETING ON ASTHMA, COPD AND CONCOMITANT DISORDERS | 5 |
9. | 6° MEETING INTERUNIVERSITARIO REGIONALE, UPDATE IN PNEUMOLOGIA | 7 |
Totale di crediti ECM riconosciuti | 129 |
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
N. | Ragione sociale | Anno di inizio partecipazione | Finalità prevalente | Tra i primi 10 dell'Ateneo |
---|---|---|---|---|
1. | PNICube | 2004 | Sostegno all'imprenditorialità (es. PNI Cube), | |
2. | APRE-Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea | 2002 | Accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico (es. APRE), | |
3. | Fondazione Democenter Sipe | 1999 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), Sostegno all'imprenditorialità (es. PNI Cube), Accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico (es. APRE), | Si |
4. | A.S.T.E.R., Agenzia per lo Sviluppo Tecnologico dellEmilia Romagna s. cons. a r.l. | 2000 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), Sostegno all'imprenditorialità (es. PNI Cube), Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), Accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico (es. APRE), | Si |