Con la nuova riforma, il termine trasferimento tecnologico(TT) è entrato ufficialmente a fare parte della missione degli Atenei e, con esso, l'idea di una nuova sostenibilità riconducibile alla capacità delle Università di integrarsi, anche economicamente, all'interno dei Territori, delle istituzioni e del mondo delle imprese. Tutti gli scenari, del resto, preannunciano nel futuro una contrazione dei fondi pubblici di finanziamento della ricerca. La Terza Missione rappresenta per gli Atenei una nuova area strategica che avrà ricadute di rilievo. L'attuale struttura, infatti, non è evoluta nel tempo attorno a un'idea di scambi con il mondo esterno. Al contrario, solo fino a poco tempo fa le Università (a esclusione di pochi gruppi disciplinari naturalmente votati alla ricerca applicata)si sono occupate pressoché esclusivamente di didattica e ricerca, senza avvertire il bisogno di disporre di unità, di processi, di procedure, di prassi e di responsabilità idonee a supportare un'efficace interazione con il mondo esterno. Elementi strutturali idonei allo sviluppo della Terza Missione, infatti, sono per lo più ancora assenti e anzi, lo status quo, pensato per un'organizzazione stabile e tendenzialmente “chiusa”, tende a scoraggiare iniziative di Terza Missione piuttosto che incentivarle. Perseguire le attività di Terza Missione, pertanto, significherà definire nuove responsabilità, sviluppare nuovi processi, avviare una radicale de-burocratizzazione(intervenendo anche sullo statuto),un forte snellimento procedurale e decisionale, sviluppare specifiche unità d'interazione con l'ambiente e inediti meccanismi di coordinamento. Significherà, inoltre, formare il personale amministrativo a una cultura del risultato e del servizio piuttosto che del rispetto della norma, il che implicherà l'assunzione di maggiori responsabilità da parte dei dirigenti. In altri termini, perseguire l'efficacia nell'ambito della Terza Missione vorrà dire intervenire in modo rilevante sulla struttura organizzativa e sui criteri della governance per garantire un rinforzo reciproco fra la ricerca di base(che configura attività cosiddette di exploration) e la ricerca applicata(che configura attività cosiddette di exploitation), temi complementari e sinergici, piuttosto che in trade-off. Pensare che tali risultati possano essere conseguiti attraverso decreti o dichiarazioni d'intenti o il monitoraggio delle attività dei dipartimenti è irrealistico perché un tale cambiamento non potrà avvenire nell'ambito della gestione ordinaria. Richiederà, invece, un progetto centrale mirato, e specifiche risorse dedicate. In sintesi, la duplice natura delle attività di exploration ed exploitation implicheranno per gli Atenei e per i Dipartimenti lo sviluppo di soluzioni organizzative ibride, volte cioè ad assecondare logiche istituzionali diverse e parzialmente in conflitto. Sia pure preservando l'attuale autonomia di ricerca dei gruppi scientifici disciplinari e loro relazioni con il territorio, anche i Dipartimenti dovranno istituire meccanismi di integrazione fra queste due logiche, come la Commissione ricerca e trasferimento tecnologico, lo sviluppo di incentivi per progetti multidisciplinari, premi per risultati e riconoscimenti ottenuti su entrambe le attività, l'istituzionalizzazione di incontri con le imprese, lo sviluppo di una più efficace comunicazione interna e fra dipartimenti, la partecipazione ai Tecnopoli e altre strutture d'intermediazione regionali, uffici di placement, dottorati co-progettati con altri dipartimenti. Il DISMI ha già avviato grande parte di queste attività ed il perseguimento dei correlati obiettivi come di seguito descritto.
1 Forme di Servizio del Dipartimento
Il Dipartimento dedica un impegno consistente alle attività di Ricerca Industriale, Innovazione e Trasferimento Tecnologico. Il Dipartimento sviluppa attività identificabili come Ricerca Industriale e Trasferimento Tecnologico che a loro volta si distinguono in:
•attività su iniziativa interna dei propri ricercatori, cioè avviate in assenza di una specifica commessa da parte di uno o più committenti esterni. Si tratta di progetti di ricerca e trasferimento tecnologico che devono di norma prevedere un attivo coinvolgimento di utenti esterni, ma con ricadute sul più ampio numero possibile di destinatari. Rientrano in questa sottocategoria anche i progetti realizzati all'interno di programmi regionali, nazionali ed europei, in partnership con altri centri di ricerca e di innovazione.
•attività su commessa: in questa sottocategoria sono racchiusi i programmi che corrispondono ad attività pianificate e condotte per soddisfare specifiche esigenze di uno o più utenti esterni.
La valorizzazione delle attività di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico si svolge infatti attraverso molteplici processi, ciascuno dei quali segue logiche operative proprie e richiede interventi specifici:
1.1 Valorizzazione della ricerca industriale tramite la gestione della proprietà intellettuale
Le attività comprese in questa sottocategoria riguardano tutte le forme di studio e sviluppo sperimentale per un significativo miglioramento di un prodotto o di un processo. Le attività sono avviate con il sostegno di attori esterni derivante dalle ricadute industriali di quanto studiato, oppure avviate su base indipendente dal personale ricercatore del centro e supportate dal centro stesso, oppure avviate su base indipendente nell'ambito di programmi nazionali e comunitari di supporto alla ricerca industriale.
La gestione della proprietà intellettuale, nonché la valorizzazione delle opere dell'ingegno derivanti dall'attività di ricerca applicata e di trasferimento tecnologico, sono disciplinate in accordo: (1)con le Norme e i Regolamenti di Ateneo, nel rispetto di quanto indicato dall'ufficio ILO di Ateneo (http://www.ilo.unimore.it/site/home.html) (2)con le politiche proprie delle Reti di Ricerca Europee, Nazionali e Regionali nelle quali il Dipartimento è coinvolto (in particolare, della Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia Romagna).
1.2 Attività di trasferimento tecnologico
Le attività comprese in questa sottocategoria, indipendentemente dal loro grado di novità, hanno conseguenze di rilevo, in particolare per le imprese, essendo avviate per dare risposta a specifici problemi industriali. Le prestazioni del dipartimento possono riguardare la totalità del progetto innovativo o solo una sua parte.
1.2.1 Partecipazione a strutture di intermediazione
La valorizzazione della ricerca, dell'innovazione e del TT beneficia della collaborazione del Dipartimento con strutture di servizi e intermediazione intelligente (incubatori, parchi scientifici e tecnologici, consorzi, fondazioni e associazioni per il trasferimento tecnologico). Negli ultimi due anni il Dipartimento si è fortemente impegnato alla comprensione degli attuali e poco efficaci meccanismi istituzionali per il trasferimento tecnologico e di conoscenza sul Territorio, e alla promozione di un nuovo modello già legittimato dall'Ateneo.
1.3 Attività conto terzi
L'attività svolta in conto terzi si articolano nelle seguenti sotto-attività:
1.3.1 Servizi Personalizzati
I servizi personalizzati sono disciplinati da un accordo contrattuale con un committente esterno con i dettagli dell'attività, da svolgere secondo le esigenze specifiche del cliente. Questa tipologia di servizi rappresenta la maggior parte delle attività di Terza Missione del Dipartimento e si distingue in due ambiti: ricerca industriale e trasferimento tecnologico.
1.3.2 Servizi a Tariffario
Le prestazioni a tariffario rientrano tipicamente nell'ambito delle Consulenze Scientifiche e Tecniche. Il Dipartimento ha definito già da qualche anno un proprio tariffario relativo alle prestazioni di consulenza scientifica e tecnica fornite dal personale docente e ricercatore a favore di committenti esterni.
1.4 Produzione di beni pubblici di natura sociale, educativa e culturale
Il Dipartimento svolge attività di trasferimento della conoscenza che si configurano come veri e propri servizi, talora svolti con continuità, che rappresentano importanti modalità di arricchimento del patrimonio culturale del Dipartimento stesso e del territorio.
1.4.1 Formazione Continua
La nozione di formazione continua o permanente si basa sull'assunto che il patrimonio di conoscenze, abilità e competenze apprese durante la fase della formazione iniziale (scuola e università) non sia, da solo, sufficiente a svolgere i compiti lavorativi in modo efficace. Il Dipartimento organizza varie attività formative, così come indicato nei relativi quadri.
1.4.2 Public Engagement
Molte sono le iniziative rientranti in questa categoria, come ad esempio spettacoli teatrali con fini educativi, l'atelier Raggio di Luce presso Reggio Children, la partecipazione all'organizzazione della mostra di Escher, le olimpiadi della matematica. Attualmente il monitoraggio delle attività è affidato al Consiglio di Dipartimento.
OBIETTIVI DI TERZA MISSIONE:
Nello specifico, in relazione alla Terza Missione, così come riportato anche nel Piano Triennale 2014-2016 del Dipartimento, gli obiettivi sono tre. Trattandosi in realtà di obiettivi di processo, quelli relativi all'anno 2014 sono qualitativamente gli stessi del piano triennale e cioè:
- sostenere e promuovere la partecipazione dei gruppi di ricerca del Dipartimento alle attività dei Centri INTERMECH e EN&TECH, insediati nel Tecnopolo di Reggio Emilia (Capannone 19);
- creare opportunità di trasferimento tecnologico a vantaggio delle imprese del Territorio, ad esempio attivando assegni di ricerca su progetti in collaborazione con imprese e istituzioni del territorio aventi ricadute economiche, tecnologiche e di ricerca;
- sviluppare una rete territoriale tra Università, imprese e istituzioni per rendere più efficace il processo di trasferimento tecnologico sul territorio, anche attraverso aggiudicazione di progetti europei.
1 Forme di Servizio del Dipartimento
Il Dipartimento dedica un impegno consistente alle attività di Ricerca Industriale, Innovazione e Trasferimento Tecnologico. Il Dipartimento sviluppa attività identificabili come Ricerca Industriale e Trasferimento Tecnologico che a loro volta si distinguono in:
•attività su iniziativa interna dei propri ricercatori, cioè avviate in assenza di una specifica commessa da parte di uno o più committenti esterni. Si tratta di progetti di ricerca e trasferimento tecnologico che devono di norma prevedere un attivo coinvolgimento di utenti esterni, ma con ricadute sul più ampio numero possibile di destinatari. Rientrano in questa sottocategoria anche i progetti realizzati all'interno di programmi regionali, nazionali ed europei, in partnership con altri centri di ricerca e di innovazione.
•attività su commessa: in questa sottocategoria sono racchiusi i programmi che corrispondono ad attività pianificate e condotte per soddisfare specifiche esigenze di uno o più utenti esterni.
La valorizzazione delle attività di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico si svolge infatti attraverso molteplici processi, ciascuno dei quali segue logiche operative proprie e richiede interventi specifici:
1.1 Valorizzazione della ricerca industriale tramite la gestione della proprietà intellettuale
Le attività comprese in questa sottocategoria riguardano tutte le forme di studio e sviluppo sperimentale per un significativo miglioramento di un prodotto o di un processo. Le attività sono avviate con il sostegno di attori esterni derivante dalle ricadute industriali di quanto studiato, oppure avviate su base indipendente dal personale ricercatore del centro e supportate dal centro stesso, oppure avviate su base indipendente nell'ambito di programmi nazionali e comunitari di supporto alla ricerca industriale.
La gestione della proprietà intellettuale, nonché la valorizzazione delle opere dell'ingegno derivanti dall'attività di ricerca applicata e di trasferimento tecnologico, sono disciplinate in accordo: (1)con le Norme e i Regolamenti di Ateneo, nel rispetto di quanto indicato dall'ufficio ILO di Ateneo (http://www.ilo.unimore.it/site/home.html) (2)con le politiche proprie delle Reti di Ricerca Europee, Nazionali e Regionali nelle quali il Dipartimento è coinvolto (in particolare, della Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia Romagna).
1.2 Attività di trasferimento tecnologico
Le attività comprese in questa sottocategoria, indipendentemente dal loro grado di novità, hanno conseguenze di rilevo, in particolare per le imprese, essendo avviate per dare risposta a specifici problemi industriali. Le prestazioni del dipartimento possono riguardare la totalità del progetto innovativo o solo una sua parte.
1.2.1 Partecipazione a strutture di intermediazione
La valorizzazione della ricerca, dell'innovazione e del TT beneficia della collaborazione del Dipartimento con strutture di servizi e intermediazione intelligente (incubatori, parchi scientifici e tecnologici, consorzi, fondazioni e associazioni per il trasferimento tecnologico). Negli ultimi due anni il Dipartimento si è fortemente impegnato alla comprensione degli attuali e poco efficaci meccanismi istituzionali per il trasferimento tecnologico e di conoscenza sul Territorio, e alla promozione di un nuovo modello già legittimato dall'Ateneo.
1.3 Attività conto terzi
L'attività svolta in conto terzi si articolano nelle seguenti sotto-attività:
1.3.1 Servizi Personalizzati
I servizi personalizzati sono disciplinati da un accordo contrattuale con un committente esterno con i dettagli dell'attività, da svolgere secondo le esigenze specifiche del cliente. Questa tipologia di servizi rappresenta la maggior parte delle attività di Terza Missione del Dipartimento e si distingue in due ambiti: ricerca industriale e trasferimento tecnologico.
1.3.2 Servizi a Tariffario
Le prestazioni a tariffario rientrano tipicamente nell'ambito delle Consulenze Scientifiche e Tecniche. Il Dipartimento ha definito già da qualche anno un proprio tariffario relativo alle prestazioni di consulenza scientifica e tecnica fornite dal personale docente e ricercatore a favore di committenti esterni.
1.4 Produzione di beni pubblici di natura sociale, educativa e culturale
Il Dipartimento svolge attività di trasferimento della conoscenza che si configurano come veri e propri servizi, talora svolti con continuità, che rappresentano importanti modalità di arricchimento del patrimonio culturale del Dipartimento stesso e del territorio.
1.4.1 Formazione Continua
La nozione di formazione continua o permanente si basa sull'assunto che il patrimonio di conoscenze, abilità e competenze apprese durante la fase della formazione iniziale (scuola e università) non sia, da solo, sufficiente a svolgere i compiti lavorativi in modo efficace. Il Dipartimento organizza varie attività formative, così come indicato nei relativi quadri.
1.4.2 Public Engagement
Molte sono le iniziative rientranti in questa categoria, come ad esempio spettacoli teatrali con fini educativi, l'atelier Raggio di Luce presso Reggio Children, la partecipazione all'organizzazione della mostra di Escher, le olimpiadi della matematica. Attualmente il monitoraggio delle attività è affidato al Consiglio di Dipartimento.
OBIETTIVI DI TERZA MISSIONE:
Nello specifico, in relazione alla Terza Missione, così come riportato anche nel Piano Triennale 2014-2016 del Dipartimento, gli obiettivi sono tre. Trattandosi in realtà di obiettivi di processo, quelli relativi all'anno 2014 sono qualitativamente gli stessi del piano triennale e cioè:
- sostenere e promuovere la partecipazione dei gruppi di ricerca del Dipartimento alle attività dei Centri INTERMECH e EN&TECH, insediati nel Tecnopolo di Reggio Emilia (Capannone 19);
- creare opportunità di trasferimento tecnologico a vantaggio delle imprese del Territorio, ad esempio attivando assegni di ricerca su progetti in collaborazione con imprese e istituzioni del territorio aventi ricadute economiche, tecnologiche e di ricerca;
- sviluppare una rete territoriale tra Università, imprese e istituzioni per rendere più efficace il processo di trasferimento tecnologico sul territorio, anche attraverso aggiudicazione di progetti europei.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Numero totale di corsi erogati | 6 |
---|---|
Numero totale di CFP erogati | 126 |
Numero totale di ore di didattica assistita complessivamente erogate | 3.100 |
Numero totale di partecipanti | 107 |
Numero di docenti coinvolti complessivamente | 17 |
Numero di docenti esterni all'Ateneo | 0 |
Numero di imprese commerciali coinvolte come utilizzatrici dei programmi | 3 |
Numero di enti pubblici coinvolti come utilizzatori dei programmi | 0 |
Numero di enti no-profit coinvolti come utilizzatori dei programmi | 3 |
Introiti complessivi del programma (importo della convenzione, eventuali quote di iscrizione, altre entrate) | 26.000 |
Quota percentuale degli introiti complessivi provenienti da finanziamenti pubblici europei o nazionali | 0 |
Numero di tirocini o stage attivati | 0 |
N. | Denominazione | Natura delle organizzazioni |
---|---|---|
1. | Corso di Perfezionamento in Ingegneria del Suono | imprese |
2. | Corso di Perfezionamento in design e management dei servizi integrati | imprese |
3. | Tecnico Superiore per la Programmazione della Produzione e la Logistica (CIS) | istituzioni no profit |
4. | Tecnico di produzione dei materiali compositi per il manufacturing avanzato (Centro Servizi PMI) | imprese |
5. | Tecniche innovative per l’edilizia – Tecnico Superiore per la progettazione e la gestione del recupero funzionale, energetico, acustico del patrimonio architettonico (Ente Formazione Professionale Edile) | istituzioni no profit |
6. | Tecnico Superiore di Disegno e Progettazione Industriale – Industrial Designer (IFOA) | istituzioni no profit |
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
N. | Ragione sociale | Anno di inizio partecipazione | Finalità prevalente | Tra i primi 10 dell'Ateneo |
---|---|---|---|---|
1. | PNICube | 2004 | Sostegno all'imprenditorialità (es. PNI Cube), | |
2. | APRE-Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea | 2002 | Accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico (es. APRE), | |
3. | Fondazione Democenter Sipe | 1999 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), Sostegno all'imprenditorialità (es. PNI Cube), Accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico (es. APRE), | Si |
4. | A.S.T.E.R., Agenzia per lo Sviluppo Tecnologico dellEmilia Romagna s. cons. a r.l. | 2000 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), Sostegno all'imprenditorialità (es. PNI Cube), Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), Accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico (es. APRE), | Si |
5. | REI Reggio Emilia Innovazione | 2002 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), Sostegno all'imprenditorialità (es. PNI Cube), Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), Accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico (es. APRE), | Si |