1. Premesse
La peculiare situazione dell'Università degli Studi di Roma “Foro Italico” come Ateneo monodipartimentale interamente dedicato allo studio e alla ricerca nel settore delle scienze delle attività motorie e sportive fa sì che, in gran parte, le linee strategiche relative alle sue varie funzioni istituzionali coincidano con quelle del Dipartimento stesso.
Nello specifico settore della terza missione, quindi, in linea con le azioni perseguite dall'Ateneo nel suo complesso, il Dipartimento di “Scienze Motorie, Umane e della Salute” concorre a sviluppare le attività rivolte verso il territorio e alla comunità, aprendosi sotto vari aspetti allo specifico contesto socioeconomico circostante. Come anche evidenziato dalle politiche europee, lo sport viene oggi considerato come uno dei più straordinari strumenti a disposizione per l'inclusione sociale e la costruzione dell'identità europea. In questa prospettiva, il Dipartimento è la sede principale in cui l'Ateneo si attiva per configurarsi come un laboratorio vivo per lo sviluppo di competenze e l'elaborazione di conoscenze per la città ed il territorio, così da renderlo più inclusivo e vivibile per ciò che riguarda le attività in tale campo, senza peraltro tralasciare aspetti collaterali quali quelli legati al tempo libero, l'intrattenimento e il benessere.
L'Ateneo ha infatti come obiettivo il consolidamento della sua immagine quale centro di eccellenza in Italia nei settori del movimento umano, dello sport, del benessere e della salute e punto di riferimento anche a livello internazionale. Un centro capace di coniugare tradizione storica e innovazione scientifica per contribuire allo sviluppo del territorio, posizionandosi come uno dei migliori Atenei europei dedicato a questo specifico ambito del sapere umano.
2. Obbiettivi strategici di Ateneo sulle attività di “Terza Missione”
In tale ottica le attività di terza missione del Dipartimento si concentrano nella progettazione, nello sviluppo e nel coordinamento di azioni a favore del territorio e della popolazione generale, in collegamento con le istituzioni competenti e gli altri enti interessati, in ambito nazionale e internazionale, anche in contesti di cooperazione allo sviluppo.
Punto fondamentale in questo contesto è quindi la valorizzazione del proprio patrimonio culturale e scientifico nei saperi dello sport, che viene conseguentemente messo a disposizione dei giovani per lo sviluppo delle loro competenze di futuri professionisti e cittadini in grado di contribuire alla crescita del paese in termini di sviluppo culturale, sociale ed economico. L'Ateneo, del resto, ha scelto per vocazione di specializzarsi nella formazione dei professionisti dell'attività motoria e sportiva nella consapevolezza che un miglior professionista in questo ambito sarà sempre anche un miglior cittadino in grado di mettere le competenze, i saperi e le conoscenze interdisciplinari acquisite al servizio della società e dello sviluppo del Paese.
Accanto alle attività più specificatamente dedicate alla formazione degli studenti si svolgono in questo ambito quindi le attività connesse all'apprendimento permanente e al trasferimento tecnologico, quali fondamentali strumenti di equità, eticità e progresso sociale, coerentemente con la missione dell'Ateneo nei temi dell'impegno sociale, quali la solidarietà e i processi di integrazione, l'inclusione dei soggetti in condizione di disabilità o disagio, la cooperazione, lo sviluppo, la pace.
Non di minore importanza sono infine le azioni volte a sviluppare la collaborazione con le istituzioni del territorio e della regione e al tempo stesso con gli altri Atenei italiani ed europei, favorendo e migliorando il processo di internazionalizzazione già in atto.
Infine, è di particolare rilievo strategico l'impegno dell'Ateneo, assunto in accordo con le linee indicate dal MIUR, di sviluppare iniziative di promozione della lingua e della cultura italiana agli stranieri potenziando i corsi che esso offre in quest'area. Per raggiungere questo obiettivo, l'Università ha avviato da tempo, tramite il Centro Linguistico di Ateneo, numerosi rapporti istituzionali con la rete dei centri linguistici nazionali dedicati alla didattica della lingua italiana e all'insegnamento della metodologia CLIL.
2.a La Fondazione “Foro Italico”
Infine, un ruolo fondamentale per le attività di terza missione è rappresentato dalla Fondazione “Foro Italico”, istituita nel gennaio 2014, che concorre alla creazione del necessario ponte di comunicazione con il territorio.
La Fondazione, che ha personalità giuridica di diritto privato e non ha scopo di lucro, ha l'obiettivo di coadiuvare l'Università nello sviluppo della cultura, della ricerca, della formazione nell'ambito delle attività motorie, dello sport e del benessere psico-fisico nella sua più ampia accezione. A tal fine, la Fondazione si propone di favorire la collaborazione tra l'Università e le comunità territoriali, mediante la prestazione di servizi e attività volte a reperire risorse per sostenere iniziative di eccellenza e di cooperazione a livello internazionale da attuare e gestire nell'interesse dell'Università e per il perseguimento della mission propria della stessa.
Più dettagliatamente, la Fondazione contribuirà nei prossimi anni a sviluppare azioni di supporto per l'Ateneo che si concretizzeranno nei seguenti ambiti:
• promozione e sostegno finanziario alle attività didattiche, formative e di ricerca;
• promozione e svolgimento di attività integrative e sussidiarie alla didattica ed alla ricerca;
• realizzazione di servizi e di iniziative diretti a favorire le condizioni di studio;
• promozione e supporto dell'attività di cooperazione scientifica e culturale dell'Università con istituzioni nazionali ed internazionali;
• realizzazione e gestione, nell'ambito della programmazione dell'Università Foro Italico, di strutture di edilizia universitaria e di altre strutture di servizio strumentali e di supporto all'attività istituzionale dell'Università;
• promozione e attuazione di iniziative a sostegno del trasferimento dei risultati della ricerca, della creazione di nuove imprenditorialità originate dalla ricerca ai sensi dell'articolo 3, comma 1, lettera b), n. 1), del decreto legislativo 27 luglio 1999, n. 297, della valorizzazione economica dei risultati delle ricerche, anche attraverso la tutela brevettale;
• supporto all'organizzazione di stage e di altre attività formative, nonché ad iniziative di formazione a distanza.
3. Le implicazioni per le attività del Dipartimento di “Scienze Motorie, Umane e della Salute”
Sulla base di tali premesse, il Dipartimento di “Scienze Motorie, Umane e della Salute” intende sostenere l'Ateneo nel suo ruolo di sempre maggiore complementarità rispetto alla città e al territorio nei quali si inserisce. In quanto comunità accademica, la possibilità di esportare e condividere con la comunità circostante le competenze in diversi ambiti disciplinari e tecnico sportivi può avere ricadute in termini di efficacia per la costruzione di un modello di sport di base, educativo e di élite, con ripercussioni anche sul modello di sport olimpico e della sua cultura. In questa ottica, si colloca ovviamente l'importanza dei proficui rapporti di collaborazione con il CONI, che consentono la possibilità di interfacciarsi con le diverse realtà sportive che esso comprende in quanto promotore dell'educazione olimpica nel nostro Paese.
La peculiare situazione dell'Università degli Studi di Roma “Foro Italico” come Ateneo monodipartimentale interamente dedicato allo studio e alla ricerca nel settore delle scienze delle attività motorie e sportive fa sì che, in gran parte, le linee strategiche relative alle sue varie funzioni istituzionali coincidano con quelle del Dipartimento stesso.
Nello specifico settore della terza missione, quindi, in linea con le azioni perseguite dall'Ateneo nel suo complesso, il Dipartimento di “Scienze Motorie, Umane e della Salute” concorre a sviluppare le attività rivolte verso il territorio e alla comunità, aprendosi sotto vari aspetti allo specifico contesto socioeconomico circostante. Come anche evidenziato dalle politiche europee, lo sport viene oggi considerato come uno dei più straordinari strumenti a disposizione per l'inclusione sociale e la costruzione dell'identità europea. In questa prospettiva, il Dipartimento è la sede principale in cui l'Ateneo si attiva per configurarsi come un laboratorio vivo per lo sviluppo di competenze e l'elaborazione di conoscenze per la città ed il territorio, così da renderlo più inclusivo e vivibile per ciò che riguarda le attività in tale campo, senza peraltro tralasciare aspetti collaterali quali quelli legati al tempo libero, l'intrattenimento e il benessere.
L'Ateneo ha infatti come obiettivo il consolidamento della sua immagine quale centro di eccellenza in Italia nei settori del movimento umano, dello sport, del benessere e della salute e punto di riferimento anche a livello internazionale. Un centro capace di coniugare tradizione storica e innovazione scientifica per contribuire allo sviluppo del territorio, posizionandosi come uno dei migliori Atenei europei dedicato a questo specifico ambito del sapere umano.
2. Obbiettivi strategici di Ateneo sulle attività di “Terza Missione”
In tale ottica le attività di terza missione del Dipartimento si concentrano nella progettazione, nello sviluppo e nel coordinamento di azioni a favore del territorio e della popolazione generale, in collegamento con le istituzioni competenti e gli altri enti interessati, in ambito nazionale e internazionale, anche in contesti di cooperazione allo sviluppo.
Punto fondamentale in questo contesto è quindi la valorizzazione del proprio patrimonio culturale e scientifico nei saperi dello sport, che viene conseguentemente messo a disposizione dei giovani per lo sviluppo delle loro competenze di futuri professionisti e cittadini in grado di contribuire alla crescita del paese in termini di sviluppo culturale, sociale ed economico. L'Ateneo, del resto, ha scelto per vocazione di specializzarsi nella formazione dei professionisti dell'attività motoria e sportiva nella consapevolezza che un miglior professionista in questo ambito sarà sempre anche un miglior cittadino in grado di mettere le competenze, i saperi e le conoscenze interdisciplinari acquisite al servizio della società e dello sviluppo del Paese.
Accanto alle attività più specificatamente dedicate alla formazione degli studenti si svolgono in questo ambito quindi le attività connesse all'apprendimento permanente e al trasferimento tecnologico, quali fondamentali strumenti di equità, eticità e progresso sociale, coerentemente con la missione dell'Ateneo nei temi dell'impegno sociale, quali la solidarietà e i processi di integrazione, l'inclusione dei soggetti in condizione di disabilità o disagio, la cooperazione, lo sviluppo, la pace.
Non di minore importanza sono infine le azioni volte a sviluppare la collaborazione con le istituzioni del territorio e della regione e al tempo stesso con gli altri Atenei italiani ed europei, favorendo e migliorando il processo di internazionalizzazione già in atto.
Infine, è di particolare rilievo strategico l'impegno dell'Ateneo, assunto in accordo con le linee indicate dal MIUR, di sviluppare iniziative di promozione della lingua e della cultura italiana agli stranieri potenziando i corsi che esso offre in quest'area. Per raggiungere questo obiettivo, l'Università ha avviato da tempo, tramite il Centro Linguistico di Ateneo, numerosi rapporti istituzionali con la rete dei centri linguistici nazionali dedicati alla didattica della lingua italiana e all'insegnamento della metodologia CLIL.
2.a La Fondazione “Foro Italico”
Infine, un ruolo fondamentale per le attività di terza missione è rappresentato dalla Fondazione “Foro Italico”, istituita nel gennaio 2014, che concorre alla creazione del necessario ponte di comunicazione con il territorio.
La Fondazione, che ha personalità giuridica di diritto privato e non ha scopo di lucro, ha l'obiettivo di coadiuvare l'Università nello sviluppo della cultura, della ricerca, della formazione nell'ambito delle attività motorie, dello sport e del benessere psico-fisico nella sua più ampia accezione. A tal fine, la Fondazione si propone di favorire la collaborazione tra l'Università e le comunità territoriali, mediante la prestazione di servizi e attività volte a reperire risorse per sostenere iniziative di eccellenza e di cooperazione a livello internazionale da attuare e gestire nell'interesse dell'Università e per il perseguimento della mission propria della stessa.
Più dettagliatamente, la Fondazione contribuirà nei prossimi anni a sviluppare azioni di supporto per l'Ateneo che si concretizzeranno nei seguenti ambiti:
• promozione e sostegno finanziario alle attività didattiche, formative e di ricerca;
• promozione e svolgimento di attività integrative e sussidiarie alla didattica ed alla ricerca;
• realizzazione di servizi e di iniziative diretti a favorire le condizioni di studio;
• promozione e supporto dell'attività di cooperazione scientifica e culturale dell'Università con istituzioni nazionali ed internazionali;
• realizzazione e gestione, nell'ambito della programmazione dell'Università Foro Italico, di strutture di edilizia universitaria e di altre strutture di servizio strumentali e di supporto all'attività istituzionale dell'Università;
• promozione e attuazione di iniziative a sostegno del trasferimento dei risultati della ricerca, della creazione di nuove imprenditorialità originate dalla ricerca ai sensi dell'articolo 3, comma 1, lettera b), n. 1), del decreto legislativo 27 luglio 1999, n. 297, della valorizzazione economica dei risultati delle ricerche, anche attraverso la tutela brevettale;
• supporto all'organizzazione di stage e di altre attività formative, nonché ad iniziative di formazione a distanza.
3. Le implicazioni per le attività del Dipartimento di “Scienze Motorie, Umane e della Salute”
Sulla base di tali premesse, il Dipartimento di “Scienze Motorie, Umane e della Salute” intende sostenere l'Ateneo nel suo ruolo di sempre maggiore complementarità rispetto alla città e al territorio nei quali si inserisce. In quanto comunità accademica, la possibilità di esportare e condividere con la comunità circostante le competenze in diversi ambiti disciplinari e tecnico sportivi può avere ricadute in termini di efficacia per la costruzione di un modello di sport di base, educativo e di élite, con ripercussioni anche sul modello di sport olimpico e della sua cultura. In questa ottica, si colloca ovviamente l'importanza dei proficui rapporti di collaborazione con il CONI, che consentono la possibilità di interfacciarsi con le diverse realtà sportive che esso comprende in quanto promotore dell'educazione olimpica nel nostro Paese.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Numero totale di corsi erogati | 3 |
---|---|
Numero totale di CFP erogati | 20 |
Numero totale di ore di didattica assistita complessivamente erogate | 294 |
Numero totale di partecipanti | 53 |
Numero di docenti coinvolti complessivamente | 13 |
Numero di docenti esterni all'Ateneo | 4 |
Numero di imprese commerciali coinvolte come utilizzatrici dei programmi | 1 |
Numero di enti pubblici coinvolti come utilizzatori dei programmi | 1 |
Numero di enti no-profit coinvolti come utilizzatori dei programmi | 0 |
Introiti complessivi del programma (importo della convenzione, eventuali quote di iscrizione, altre entrate) | 20.450 |
Quota percentuale degli introiti complessivi provenienti da finanziamenti pubblici europei o nazionali | 100 |
Numero di tirocini o stage attivati | 48 |
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo