A seguito della prima rilevazione delle attività di Terza missione, attraverso la scheda Sua-RD dello scorso anno il Dipartimento di scienze storiche e dei beni culturali si è accorto di aver prestato con continuità una forte attenzione agli obiettivi di Terza missione, o Terzo flusso, o comunicazione pubblica.
Allargare e diffondere alla società circostante, al territorio, alle soggettività sociali e politiche che lo animano la parte migliore delle conoscenze prodotte al proprio interno si era è stato infatti rivelato non solo utile in sé ma aveva portato alla luce formalmente quella sorta di social networking, di reti sempre più fitte di relazioni con la politica, l'economia, la società civile ormai indispensabile per le altre due missioni, la didattica e la ricerca.
In modi ed intensità diverse, i quasi 40 docenti dei Dipartimento, lungo i 21 SSD e le quattro macro aree (storia e documentazione, includendo storia della filosofia e geografia; archeologia; storia delle arti; spettacolo) avevano infatti devoluto una parte del proprio tempo a funzioni che potremmo definire di Terza missione. Non si era trattato di semplice trasferimento delle conoscenze, dalla ricerca alla società e all'economia, ma di un processo più circolare in cui input e output si intrecciano, appunto fra università e società.
Il punto centrale è rimasto inalterato rispetto a quello rilevato dalla schda Sua-Rd dell'anno passato: se fosse possibile schematizzare, obiettivo unificante delle attività svolte all'insegna della Terza missione da parte del Dipartimento è di nuovo stato quello di far capire che occuparsi del passato - un punto unificante le sue quattro Aree di ricerca - è necessario per il comprendere il presente e per progettare il futuro delle società. Esplicitato o sottotraccia, questo rimane il punto comune a tutte le attività pubbliche svolte dal Dipartimento in quest'area.
Il Dipartimento si è confermato attivo su tutti e tre livelli in cui può essere scomposta l'attività di Terza missione dell'università. I livelli di attività sono: 1.trasferimento di conoscenze a scopi produttivi: una dimensione che comprende attività che vanno dal trasferimento culturale-tecnologico alla compartecipazione alla creazione diparchi scientifici e simili alla promozione di spin-off, dalla diffusione diretta della ricerca alla ricerca collaborativa, dalla consulenza all'offerta di utilizzazione di proprie facilities ecc.; 2. formazione permanente: accanto alle attività di vero e proprio life-long learning sono qui ricomprese anche le attività di formazione che possono essere realizzate su domanda, per imprese, enti pubblici ecc., le attività legate lato sensu alla divulgazione, al public understanding of science ecc.; 3. impegno pubblico e sociale: si ha qui una parte del contributo dell'università al benessere pubblico, che si realizza, oltre che attraverso una esplicita presenza istituzionale ( e non soltanto dei singoli) nella vita culturale, anche con la messa a disposizione delle proprie infrastrutture, con l'offerta, il patrocinio e l'animazione di eventi ( musicali, espositivi ecc.).
L'impegno del Dipartimento in questi livelli di attività di Terza missione si confermano – a seconda delle particolarità delle aree e dei docenti – lungo tutto il raggio di proiezione delle proprie attività di ricerca: la dimensione locale, quella nazionale, quella internazionale.
A livello locale, si è confermato buono il rapporto con il bacino di insediamento dell'Ateneo e del Dipartimento. A livello nazionale, molti ricercatori hanno confermato il proprio rapporto diretto con le massime istituzioni e luoghi della produzione a livello appunto non solo locale ma italiano. A livello internazionale anche c'è stata una presenza, non solo perché la qualità della ricerca del Dipartimento ha come vocazione l'apertura al globale e la capacità di dialogare con le migliori correnti della ricerca appunto internazionale, come è possibile riscontrare dal tasso di internazionalizzazione del dialogo e della produzione scientifica, ma anche perché alcuni ricercatori – si pensi solo ad esempio agli scavi archeologici internazionali – operano naturalmente a quel livello.
La rilevazione delle attività specifiche di Terza missione per l'anno 2014 conferma quindi la buona attenzione portata dal Dipartimento su questo versante. Ciò non toglie che permangano alcune criticità, che sono poi quelle già evidenziate l'anno scorso, sia pure più attenuate fgrazie all'impegno dei docenti su questo fronte. Le principali criticità erano, e sono: 1. Cercare di stabilire, con (e far stabilire a) i maggiori partner istituzionali e stakeholders esterni con cui il Dipartimento collabora, un orizzonte di medio periodo per le attività di Terza missione, che talora hanno avuto un carattere frammentario ed occasionale per assumerne invece uno stabile; 2. Migliroare il sistema di misurazione e di indicatori delle caratteristiche e soprattutto delle ricadute delle attività di Terza missione, che permetta di comprendere meglio, identificare e adottare le migliori pratiche relative alle materie di interesse del Dipartimento(indicatori di attività, staff impegnato, budget interno ed esterno, monitoraggio d'impatto); 3. Stabilire una quota di finanziamento costante, su bilanci propri e/o esterni, per attività di Terza missione, oggi spesso invece gratuite o su bilanci occasionali; 4. Ufficializzazione e in certa misura istituzionalizzazione dell'impegno del Dipartimento nelle attività di Terza missione, con incarichi a rotazione ma dotati di una certa permanenza da parte di componenti del Dipartimento: 5. Integrazione delle iniziative di Terza missione con quelle di Orientamento e Promozione, in un'ottica di Outreach. Sulla base delle risposte a queste criticità il Dipartimento si impegna ad autovalutarsi nel prossimo futuro.
D'altro canto la stessa Anvur ha affermato che la valutazione della Terza missione è un processo graduale, che richiederà alcuni anni per la messa a regime.
Sia pur con la consapevolezza vigile di queste criticità, il Dipartimento ritiene di aver avuto nel 2014 un buon impegno nelle attività di Terza missione e di essere riuscito a far comprendere ai propri interlocutori istituzionali, sociali, economici, politici che occuparsi del passato è necessario per il comprendere il presente e per progettare il futuro.
Allargare e diffondere alla società circostante, al territorio, alle soggettività sociali e politiche che lo animano la parte migliore delle conoscenze prodotte al proprio interno si era è stato infatti rivelato non solo utile in sé ma aveva portato alla luce formalmente quella sorta di social networking, di reti sempre più fitte di relazioni con la politica, l'economia, la società civile ormai indispensabile per le altre due missioni, la didattica e la ricerca.
In modi ed intensità diverse, i quasi 40 docenti dei Dipartimento, lungo i 21 SSD e le quattro macro aree (storia e documentazione, includendo storia della filosofia e geografia; archeologia; storia delle arti; spettacolo) avevano infatti devoluto una parte del proprio tempo a funzioni che potremmo definire di Terza missione. Non si era trattato di semplice trasferimento delle conoscenze, dalla ricerca alla società e all'economia, ma di un processo più circolare in cui input e output si intrecciano, appunto fra università e società.
Il punto centrale è rimasto inalterato rispetto a quello rilevato dalla schda Sua-Rd dell'anno passato: se fosse possibile schematizzare, obiettivo unificante delle attività svolte all'insegna della Terza missione da parte del Dipartimento è di nuovo stato quello di far capire che occuparsi del passato - un punto unificante le sue quattro Aree di ricerca - è necessario per il comprendere il presente e per progettare il futuro delle società. Esplicitato o sottotraccia, questo rimane il punto comune a tutte le attività pubbliche svolte dal Dipartimento in quest'area.
Il Dipartimento si è confermato attivo su tutti e tre livelli in cui può essere scomposta l'attività di Terza missione dell'università. I livelli di attività sono: 1.trasferimento di conoscenze a scopi produttivi: una dimensione che comprende attività che vanno dal trasferimento culturale-tecnologico alla compartecipazione alla creazione diparchi scientifici e simili alla promozione di spin-off, dalla diffusione diretta della ricerca alla ricerca collaborativa, dalla consulenza all'offerta di utilizzazione di proprie facilities ecc.; 2. formazione permanente: accanto alle attività di vero e proprio life-long learning sono qui ricomprese anche le attività di formazione che possono essere realizzate su domanda, per imprese, enti pubblici ecc., le attività legate lato sensu alla divulgazione, al public understanding of science ecc.; 3. impegno pubblico e sociale: si ha qui una parte del contributo dell'università al benessere pubblico, che si realizza, oltre che attraverso una esplicita presenza istituzionale ( e non soltanto dei singoli) nella vita culturale, anche con la messa a disposizione delle proprie infrastrutture, con l'offerta, il patrocinio e l'animazione di eventi ( musicali, espositivi ecc.).
L'impegno del Dipartimento in questi livelli di attività di Terza missione si confermano – a seconda delle particolarità delle aree e dei docenti – lungo tutto il raggio di proiezione delle proprie attività di ricerca: la dimensione locale, quella nazionale, quella internazionale.
A livello locale, si è confermato buono il rapporto con il bacino di insediamento dell'Ateneo e del Dipartimento. A livello nazionale, molti ricercatori hanno confermato il proprio rapporto diretto con le massime istituzioni e luoghi della produzione a livello appunto non solo locale ma italiano. A livello internazionale anche c'è stata una presenza, non solo perché la qualità della ricerca del Dipartimento ha come vocazione l'apertura al globale e la capacità di dialogare con le migliori correnti della ricerca appunto internazionale, come è possibile riscontrare dal tasso di internazionalizzazione del dialogo e della produzione scientifica, ma anche perché alcuni ricercatori – si pensi solo ad esempio agli scavi archeologici internazionali – operano naturalmente a quel livello.
La rilevazione delle attività specifiche di Terza missione per l'anno 2014 conferma quindi la buona attenzione portata dal Dipartimento su questo versante. Ciò non toglie che permangano alcune criticità, che sono poi quelle già evidenziate l'anno scorso, sia pure più attenuate fgrazie all'impegno dei docenti su questo fronte. Le principali criticità erano, e sono: 1. Cercare di stabilire, con (e far stabilire a) i maggiori partner istituzionali e stakeholders esterni con cui il Dipartimento collabora, un orizzonte di medio periodo per le attività di Terza missione, che talora hanno avuto un carattere frammentario ed occasionale per assumerne invece uno stabile; 2. Migliroare il sistema di misurazione e di indicatori delle caratteristiche e soprattutto delle ricadute delle attività di Terza missione, che permetta di comprendere meglio, identificare e adottare le migliori pratiche relative alle materie di interesse del Dipartimento(indicatori di attività, staff impegnato, budget interno ed esterno, monitoraggio d'impatto); 3. Stabilire una quota di finanziamento costante, su bilanci propri e/o esterni, per attività di Terza missione, oggi spesso invece gratuite o su bilanci occasionali; 4. Ufficializzazione e in certa misura istituzionalizzazione dell'impegno del Dipartimento nelle attività di Terza missione, con incarichi a rotazione ma dotati di una certa permanenza da parte di componenti del Dipartimento: 5. Integrazione delle iniziative di Terza missione con quelle di Orientamento e Promozione, in un'ottica di Outreach. Sulla base delle risposte a queste criticità il Dipartimento si impegna ad autovalutarsi nel prossimo futuro.
D'altro canto la stessa Anvur ha affermato che la valutazione della Terza missione è un processo graduale, che richiederà alcuni anni per la messa a regime.
Sia pur con la consapevolezza vigile di queste criticità, il Dipartimento ritiene di aver avuto nel 2014 un buon impegno nelle attività di Terza missione e di essere riuscito a far comprendere ai propri interlocutori istituzionali, sociali, economici, politici che occuparsi del passato è necessario per il comprendere il presente e per progettare il futuro.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
N. | Denominazione del sito | Soggetto con cui si è in convenzioneo o che autorizza lo scavo | Budget impegnato per la gestione dell'attività nell'anno | Totale finanziamenti esterni ottenuti per la realizzazione della scavo | Finalità della convenzione/ autorizzazione | Numero di giorni di apertura nell'anno | Presenza sistema rilevazione presenze | N.ro di visitatori nell'anno | N.ro di visitatori nell'anno paganti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Grotta del Sambuco (Massa Marittima GR) | MIBACT - titolare concessione DSSBC | 1.500 | 0 | Servizio didattico, | 30 | si | 300 | 0 |
2. | Poggio Spaccasasso (Alberese, GR) | MIBACT - titolare concessione DSSBC | 2.000 | 6.000 | Servizio didattico, Altre attività, (ricerca, comunicazione, valorizzazione di beni archeologici) | 30 | si | 300 | 0 |
3. | Grotta dello Scoglietto (Alberese, GR) | MIBACT - titolare concessione DSSBC | 2.000 | 6.500 | Servizio didattico, Altre attività, (ricerca, comunicazione, valorizzazione di beni archeologici) | 30 | si | 300 | 0 |
4. | Grotta del Cavallo (LE) | MIBACT - titolare concessione DSSBC | 4.000 | 3.000 | Servizio didattico, Altre attività, (ricerca, comunicazione, valorizzazione di beni archeologici) | 30 | si | 300 | 0 |
5. | Grotta del Romito (Papasidero, CS) | MIBACT - titolare concessione Dip. di storia, archeologia, arte e spettacolo Università di Firenze (collaborazione DSSBC) | 0 | 2.000 | Servizio didattico, Altre attività, (ricerca, comunicazione, valorizzazione di beni archeologici) | 30 | si | 300 | 0 |
6. | Tosina di Monzambano (MN) | MIBAC - titolare concessione Museo di Gavardo (collaborazione DSSBC e Dip. di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo Università degli Studi di Firenze | 0 | 9.000 | Servizio didattico, Altre attività, (r) | 30 | si | 500 | 0 |
7. | Ricerca sugli antichi oleifici di Atene | Ministero della Cultura - Grecia | 0 | 15.000 | Servizio didattico, Altre attività, (ricerca, comunicazione, valorizzazione di beni archeologici) | 30 | si | 500 | 0 |
8. | Hephaestia - Lemnos | Ministero della Cultura - Grecia | 0 | 28.000 | Servizio didattico, Altre attività, (ricerca, comunicazione, valorizzazione di beni archeologici) | 30 | si | 500 | 0 |
9. | Lixus (Marocco) | Institute National des Sciences de l'Archeologie et du Patrimonie (INSAP) - Ministere de la culture - Marocco | 0 | 12.000 | Servizio didattico, Altre attività, (ricerca, comunicazione, valorizzazione di beni archeologici) | 30 | si | 500 | 0 |
10. | Rada di Portoferraio - San Giovanni | MIBACT- titolare concessione DSSBC | 0 | 4.500 | Servizio didattico, Altre attività, ((ricerca, comunicazione, valorizzazione di beni archeologici)) | 30 | si | 300 | 0 |
11. | Santa Marta (Cinigiano GR) | MIBACT- titolare concessione Comune di Cinigiano | 0 | 10.000 | Servizio didattico, Altre attività, (ricerca, comunicazione, valorizzazione di beni archeologici) | 30 | si | 300 | 0 |
12. | Vignale (Riotorto-Piombino, LI) | MIBACT- titolare concessione DSSBC | 0 | 0 | Servizio didattico, Altre attività, (ricerca, comunicazione, valorizzazione di beni archeologici) | 30 | si | 300 | 0 |
13. | Marsiliana d'Albegna (Manciano, GR) | MIBACT- Soprintendenza er i Beni Archeologici della Toscana | 0 | 0 | Servizio didattico, Altre attività, (ricerca, comunicazione, valorizzazione di beni archeologici) | 30 | si | 300 | 0 |
14. | Allumiere di Monteleo (Monterotondo Marittimo GR) | MIBACT - titolare concessione Comune di Monterotondo Marittimo | 0 | 25.000 | Servizio didattico, Altre attività, (ricerca, comunicazione, valorizzazione di beni archeologici) | 30 | si | 300 | 0 |
15. | Santa Cristina in Caio (Buonconvento SI) | MIBACT- titolare concessione Comune di Buonconvento | 0 | 5.000 | Servizio didattico, Altre attività, (ricerca, comunicazione, valorizzazione di beni archeologici) | 30 | si | 300 | 0 |
16. | Castello di Miranduolo (Chiusdino, SI) | MIBACT - titolare concessione Comune di Chiusdino | 0 | 8.000 | Servizio didattico, Altre attività, (ricerca, comunicazione, valorizzazione di beni archeologici) | 30 | si | 300 | 0 |
17. | Verifica sistema stradale romano e medievale in Etruria (ricognizione in superficie) | n.a. | 0 | 0 | Servizio didattico, Altre attività, (ricerca, comunicazione, valorizzazione di beni archeologici) | 30 | si | 300 | 0 |
18. | San Giovanni d'Asso (SI) - Pava | n.a. | 4.000 | 0 | Servizio didattico, | 360 | si | 500 | 0 |
N. | Nome della struttura di gestione | Numero di siti museali gestiti dal polo museale | Numero di giorni di apertura nell'anno | Spazi dedicati in mq | Budget impegnato nell'anno | Totale finanziamenti esterni | N.ro di visitatori nell'anno | N.ro di visitatori nell'anno paganti | Presenza sistema rilevazione presenze |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Centro servizi di ateneo Tutela e Valorizzazione Antico Patrimonio scientifico senese (CUTVAP) | 8 | 240 | 26.624 | 0 | 62.687 | 13.755 | 0 | si |
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Numero totale di corsi erogati | 1 |
---|---|
Numero totale di CFP erogati | 0 |
Numero totale di ore di didattica assistita complessivamente erogate | 0 |
Numero totale di partecipanti | 15 |
Numero di docenti coinvolti complessivamente | 18 |
Numero di docenti esterni all'Ateneo | 11 |
Numero di imprese commerciali coinvolte come utilizzatrici dei programmi | 0 |
Numero di enti pubblici coinvolti come utilizzatori dei programmi | 2 |
Numero di enti no-profit coinvolti come utilizzatori dei programmi | 0 |
Introiti complessivi del programma (importo della convenzione, eventuali quote di iscrizione, altre entrate) | 4.150 |
Quota percentuale degli introiti complessivi provenienti da finanziamenti pubblici europei o nazionali | 0 |
Numero di tirocini o stage attivati | 0 |
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
N. | Ragione sociale | Anno di inizio partecipazione | Finalità prevalente | Tra i primi 10 dell'Ateneo |
---|---|---|---|---|
1. | CENTO | 2011 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | Si |
2. | OTIR2020 | 2011 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | |
3. | Centro Interuniversitario di Ricerca per lo studio e valorizzazione delle culture, tecnologie e paesaggi preistorici | 2009 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), |