I settori scientifico disciplinari su cui insiste l'attività del Dipartimento mal si attagliano o non si prestano affatto all'attivazione di attività di terza missione in alcune aree, tra le quali il deposito di brevetti (I1a) o la gestione di parchi scientifici (I8e).
Anche in questa seconda rilevazione le attività di conto terzi (I3) sono state rendicontate a livello di Ateneo, non essendo agevole la ricostruzione di una contabilità coerente con la nuova struttura dipartimentale (che è entrata in vigore nel mese di aprile del triennio di interesse).
Inoltre alcune specifiche attività non appaiono pertinenti ai settori scientifico disciplinari caratteristici del Dipartimento, come le attività di tutela della salute (I6), la gestione del patrimonio culturale (I5) (l'Ateneo non è titolare immobili storici, poli museali o scavi archeologici) e il deposito di privative vegetali (I1b).
Infine alcune attività sono gestite centralmente a livello di Ateneo, come l'incubatore di impresa (II8c) (e dunque eventuali spin off - I2), l'ufficio placement (I8b), le attività di formazione continua (7) ed eventuali attività di trasferimento tecnologico (I8a).
Si elencano sinteticamente qui di seguito i principali obiettivi di ricerca individuati, articolati secondo aree disciplinari, ma necessariamente intrecciati in senso interdisciplinare e transdisciplinare:
- indagare la natura dei processi globali e, in particolare, i loro effetti sulle culture, sia in ambito storico, geografico, filosofico, antropologico, archeologico e artistico, sia nelle aree umanistiche, delle scienze del linguaggio, della semiotica e della comunicazione. La globalizzazione ha trasformato in profondità la percezione dello spazio e del tempo, le forme dell'esperienza, le relazioni sociali, i saperi e le conoscenze umane. Tale complessità di trasformazioni pone inedite questioni che interpellano zone diverse di competenza e di ricerca del Dipartimento, favorendo una sempre maggiore e auspicabile collaborazione interdisciplinare.
- elaborare approfondimenti nell'ambito della geografia antropica, con una particolare attenzione verso il mondo Mediterraneo, l'Italia antica e quella contemporanea, ma anche nei confronti di aree geografiche extraeuropee particolarmente rilevanti per le nostre ricerche, sia per le connessioni globali della loro storia sia per gli sviluppi umani passati e presenti (come ad esempio l'Africa, il Messico l'America Settentrionale e Centrale).
- sviluppare ricerche nell'ambito delle scienze dell'antichità preclassiche e classiche, con particolare attenzione per le aree vicino-orientale, egea e italica, dove si sono generate le radici profonde della nostra civiltà occidentale. A titolo di esempio, si intende proseguire lo studio pluriennale della reception, valorizzazione e fruizione del teatro antico sulla scena contemporanea, italiana ed estera, e la verifica dell'utilizzo degli spazi teatrali antichi e moderni nel bacino del Mediterraneo. Sempre a titolo di esempio, nell'ambito del progetto ILA (Iscrizioni Latine Arcaiche), nei prossimi anni si intende studiare una modalità di digitalizzazione della cultura iconografica d'Europa, lavorando alla pubblicazione di un'edizione di riferimento delle iscrizioni latine antiquissimae, le primissime testimonianze della lingua latina datate fra il VII è il V secolo a.C.;
- indagare, nell'ambito della storia contemporanea europea e globale, gli aspetti geopolitici e le relazioni internazionali che emergono dall'attuale disordine globale; obiettivo principale delle ricerche avviate nel triennio sarà quello di evidenziare ed analizzare i fenomeni di pervasività della storia internazionale – con attenzione privilegiata all'epoca della guerra fredda – su contesti nazionali e regionali nel corso del “lungo Novecento”. Particolare attenzione sarà rivolta a biografie rivelatrici, reti transnazionali, intrecci ideali
e collegamenti politici tra le vicende italiane, europee e americane.
- approfondire, in ambito antropologico, ma non solo, il legame uomo-ambiente, esigenza sollecitata dai recenti sviluppi delle riflessioni sulla dicotomia natura-cultura, indagata nell'intento di sviluppare una comprensione del concetto di cultura capace di fornire una nuova conoscenza dell'interazione uomo/natura e uomo/altre specie. Oltreché alla riflessione teorica sarà rivolta attenzione alla questione del metodo di indagine, con particolare riferimento all'etnografia multi specie, in un terreno oggi ancora poco sondato, ma dalle immense potenzialità.
Per quanto riguarda la ricerca in corso, nell'ambito della storia contemporanea, italiana, europea e globale, l'obiettivo comune riguardal'indagine intorno agli aspetti geopolitici e alle relazioni internazionali che nel corso del “lungo Novecento” hanno contribuito a porre le basi dell'attuale disordine globale, con particolare attenzione ai fenomeni della pervasività della storia internazionale sugli scenari nazionali e locali. Nel corso dell'ultimo anno accademico le ricerche (nello specifico quella di Guido Formigoni su l'Italia nella guerra fredda e sulla politica di Aldo Moro e quelle di Massimo De Giuseppe sulle reti terzomondiste nella Guerra fredda e sul Messico postrivoluzionario), la produzione scientifica di articoli e volumi, così come l'organizzazione e partecipazione a seminari (in Italia e all'estero) si è mossa in questa direzione, prestando particolare attenzione alle reti transnazionali.
Anche in questa seconda rilevazione le attività di conto terzi (I3) sono state rendicontate a livello di Ateneo, non essendo agevole la ricostruzione di una contabilità coerente con la nuova struttura dipartimentale (che è entrata in vigore nel mese di aprile del triennio di interesse).
Inoltre alcune specifiche attività non appaiono pertinenti ai settori scientifico disciplinari caratteristici del Dipartimento, come le attività di tutela della salute (I6), la gestione del patrimonio culturale (I5) (l'Ateneo non è titolare immobili storici, poli museali o scavi archeologici) e il deposito di privative vegetali (I1b).
Infine alcune attività sono gestite centralmente a livello di Ateneo, come l'incubatore di impresa (II8c) (e dunque eventuali spin off - I2), l'ufficio placement (I8b), le attività di formazione continua (7) ed eventuali attività di trasferimento tecnologico (I8a).
Si elencano sinteticamente qui di seguito i principali obiettivi di ricerca individuati, articolati secondo aree disciplinari, ma necessariamente intrecciati in senso interdisciplinare e transdisciplinare:
- indagare la natura dei processi globali e, in particolare, i loro effetti sulle culture, sia in ambito storico, geografico, filosofico, antropologico, archeologico e artistico, sia nelle aree umanistiche, delle scienze del linguaggio, della semiotica e della comunicazione. La globalizzazione ha trasformato in profondità la percezione dello spazio e del tempo, le forme dell'esperienza, le relazioni sociali, i saperi e le conoscenze umane. Tale complessità di trasformazioni pone inedite questioni che interpellano zone diverse di competenza e di ricerca del Dipartimento, favorendo una sempre maggiore e auspicabile collaborazione interdisciplinare.
- elaborare approfondimenti nell'ambito della geografia antropica, con una particolare attenzione verso il mondo Mediterraneo, l'Italia antica e quella contemporanea, ma anche nei confronti di aree geografiche extraeuropee particolarmente rilevanti per le nostre ricerche, sia per le connessioni globali della loro storia sia per gli sviluppi umani passati e presenti (come ad esempio l'Africa, il Messico l'America Settentrionale e Centrale).
- sviluppare ricerche nell'ambito delle scienze dell'antichità preclassiche e classiche, con particolare attenzione per le aree vicino-orientale, egea e italica, dove si sono generate le radici profonde della nostra civiltà occidentale. A titolo di esempio, si intende proseguire lo studio pluriennale della reception, valorizzazione e fruizione del teatro antico sulla scena contemporanea, italiana ed estera, e la verifica dell'utilizzo degli spazi teatrali antichi e moderni nel bacino del Mediterraneo. Sempre a titolo di esempio, nell'ambito del progetto ILA (Iscrizioni Latine Arcaiche), nei prossimi anni si intende studiare una modalità di digitalizzazione della cultura iconografica d'Europa, lavorando alla pubblicazione di un'edizione di riferimento delle iscrizioni latine antiquissimae, le primissime testimonianze della lingua latina datate fra il VII è il V secolo a.C.;
- indagare, nell'ambito della storia contemporanea europea e globale, gli aspetti geopolitici e le relazioni internazionali che emergono dall'attuale disordine globale; obiettivo principale delle ricerche avviate nel triennio sarà quello di evidenziare ed analizzare i fenomeni di pervasività della storia internazionale – con attenzione privilegiata all'epoca della guerra fredda – su contesti nazionali e regionali nel corso del “lungo Novecento”. Particolare attenzione sarà rivolta a biografie rivelatrici, reti transnazionali, intrecci ideali
e collegamenti politici tra le vicende italiane, europee e americane.
- approfondire, in ambito antropologico, ma non solo, il legame uomo-ambiente, esigenza sollecitata dai recenti sviluppi delle riflessioni sulla dicotomia natura-cultura, indagata nell'intento di sviluppare una comprensione del concetto di cultura capace di fornire una nuova conoscenza dell'interazione uomo/natura e uomo/altre specie. Oltreché alla riflessione teorica sarà rivolta attenzione alla questione del metodo di indagine, con particolare riferimento all'etnografia multi specie, in un terreno oggi ancora poco sondato, ma dalle immense potenzialità.
Per quanto riguarda la ricerca in corso, nell'ambito della storia contemporanea, italiana, europea e globale, l'obiettivo comune riguardal'indagine intorno agli aspetti geopolitici e alle relazioni internazionali che nel corso del “lungo Novecento” hanno contribuito a porre le basi dell'attuale disordine globale, con particolare attenzione ai fenomeni della pervasività della storia internazionale sugli scenari nazionali e locali. Nel corso dell'ultimo anno accademico le ricerche (nello specifico quella di Guido Formigoni su l'Italia nella guerra fredda e sulla politica di Aldo Moro e quelle di Massimo De Giuseppe sulle reti terzomondiste nella Guerra fredda e sul Messico postrivoluzionario), la produzione scientifica di articoli e volumi, così come l'organizzazione e partecipazione a seminari (in Italia e all'estero) si è mossa in questa direzione, prestando particolare attenzione alle reti transnazionali.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo