Per la Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirurgia (FDMC) la terza missione rappresenta storicamente una ambizione di crescita, e al contempo, un fronte di lento progresso. Se da un lato le attività in conto terzi e di public engagement si sono segnalate nel tempo per una graduale crescita della raccolta finanziaria o di visibilità presso fruitori di moduli educazionali, entrambi in qualche modo commisurati alla crescita numerica degli attori di Ateneo, altre attività hanno sofferto un andamento discontinuo. E' questo il caso delle Sperimentazioni Cliniche, che risentono della difficoltà di coniugare il peso crescente delle attività assistenziali del Policlinico Universitario con la disponibilità di tempo e spazi necessari a un corretto svolgimento della ricerca sull'uomo. Nell'anno 2014 la FDMC si è impegnata nel mantenimento e miglioramento di questi e altri obiettivi di terza missione, in ciò avvalendosi della neo-istituita figura del Coordinatore della Ricerca che si fa portatore delle istanze dei vari attori presso le competenti sedi accademiche (Giunta della FDMC, Consiglio della FDMC) e scientifico-organizzative (Commissione della Ricerca Scientifica Universitaria). A ciò si affianca il ruolo di supporto organizzativo e amministrativo del Centro Integrato di Ricerca (CIR), con le sue funzioni anche di Technology Transfer Office (TTO) che supporta i ricercatori nella procedure di brevettazione e nella tracciabilità delle famiglie di brevetti in portafoglio alla FDMC, anche tenendo conto della compartecipazione dellla Facoltà Dipartimentale di Ingegneria (FDI). Il TTO assiste inoltre i Ricercatori nella valorizzazione dei risultati mediante contatti con le aziende del territorio per accordi di licenza e accordi di collaborazione per ulteriore sviluppo dei trovati inventivi.
Di seguito, si riporta la descrizione delle principali attività di terza missione svolte dalla FDMC nel 2014 (sperimentazioni cliniche, attività in conto terzi, brevetti, public engagement).
Sperimentazioni cliniche ed attivita conto terzi
Nel periodo oggetto di rilevazione, anno 2014, le attività di terza missione della Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirurgia (FDMC), rappresentano una quota parte di circa il 80%del valore della produzione complessiva dell'Ateneo riferito alle diverse attività di ricerca, comprendendo in tale rapporto anche il peso delle sperimentazioni cliniche. Il dato continua a risentire del divario tra numero di convenzioni stipulate per sperimentazioni cliniche pari 53 e arruolamento effettivo dei pazienti. Occorre tuttavia constatare che la attivazione di un Ufficio Sperimentazioni Cliniche (USPC), dedicato alla ottimizzazione di sostenibilità e redditività delle sperimentazioni cliniche, ha di fatto comportato un primo segno di miglioramento, laddove il fatturato complessivo registra un deciso incremento tra il 2013 ed il 2015 passando da circa Euro 250.000 a circa Euro 570.000. Il dato del 2014 si assesta a circa Euro 320.000 . A puro titolo comparativo, il fatturato delle attività in conto terzi (riconducibili a più tradizionali e consolidate linee operative sia precliniche che cliniche) è aumentato del 14% (Euro 715.000 nel 2014 versus Euro 610.000 nel 2013). Le 53 nuove convenzioni stipulate nel 2014 si distribuiscono nelle aree di Oncologia, Endocrinologia e Diabetologia, Gastroenterologia, Oftalmologia, Cardiologia, Anestesiologia, Epatologia, Allergologia, Neurologia, Ginecologia, con una buona rappresentazione di tutte le principali aree di cura del Policlinico Universitario. Prevalgono gli studi di Fase 2, quindi con una forte impronta proof of concept. L'Università ha inoltre assunto il ruolo di Promotore di diversi studi clinici spontanei, a conferma della vivacità di interessi della sua comunità scientifica. Permangono i problemi già detti, alla cui soluzione gli Organi di Governo della Ricerca continuano a dedicare massima attenzione.
Circa la gestione della proprietà intellettuale, la FDMC ha proseguito nel suo impegno di affiancare alla tradizionale pubblicistica scientifica una attività di invenzione industriale. Nell'anno solare in oggetto, l'attività brevettuale riconducibile ai 209 tra Professori di prima e seconda fascia, Ricercatori, Ricercatori a tempo determinato, Assegnisti di ricerca e Dottorandi di ricerca (escludendo quindi gli specializzandi in quanto personale in formazione) si è estrinsecata in depositi di domanda di brevetto italiano (1) o europeo (1), concessioni di brevetto italiano (3) o europeo (1), estensioni di brevetti nell'ambito del Patent Cooperation Treaty (1). Complessivamente, considerando l' attività brevettuale nel suo complesso (dal completamento dell'invenzione fino alla estensione di un brevetto) si può approssimare che nel 2014 circa il 3.2% dei soggetti interessati è stato impegnato in una o più fasi del processo di acquisizione o estensione di un titolo brevettuale. Questa stima sembra indicare un trend di crescita nel settore, laddove nel triennio 2011-2013 la percentuale di soggetti interessati era stata di circa il 6% (per un media teorica annuale del 2%). Sia pure nella difficoltà di comparazioni dirette, il tasso annuale di coinvolgimento dei soggetti portatori di dinamiche brevettuali sembra quindi crescere dal 2% al 3.2%. E' ragionevole vedere in questa crescita il valore aggiunto delle funzioni di TTO dell'Ateneo. La tipologia dei brevetti è coerente con le principali direttrici di ricerca della FDMC, e spazia dalla medicina rigenerativa allo sviluppo di dispositivi medici fino alle scienze della alimentazione e nutrizione. Buona parte di questa attività vede come richiedente un ricercatore della FDMC con la collaborazione attiva di personale afferente alla FDI. Ciò conferma la strategicità della politica di Ateneo volta a promuovere sinergie tra figure scientifico-professionali di diversa estrazione ma accomunate dalla visione unica di scienza finalizzata al progresso della salute dell'uomo. Circa le attività in conto terzi, la strategia di fondo dell'Ateneo, e nello specifico della FDMC, si è confermata nell'instaurare rapporti di co-research e subcontracting con piccole e medie imprese del territorio. Ciò in sintonia con il concetto e lo spirito della terza missione, che vede nell' Ateneo l'interlocutore privilegiato di realtà imprenditoriali del territorio nell'ottica di una crescita sociale oltre che scientifica e produttiva del bacino geografico. Di assoluto riguardo, tuttavia, sono anche le convenzioni instaurate con prestigiosi enti governativi stranieri (come il National Institutes of Health statunitense) potenzialmente anticipatrici di trasferimento tecnologico nell'Ateneo e da questo nel territorio.
Public engagement
Le attività di public engagement, finalizzate a raccogliere e soddisfare specifici bisogni sociali, si sono realizzate periodicamente con iniziative per la tutela della salute (campagne di prevenzione del tumore al polmone per fumatori ed ex-fumatori, giornate di screening del tumore alla tiroide o di malattie cardiovascolari, giornate informative sull'osteoporosi e sull'artrite reumatoide). Alle attività di public engagement fanno inoltre riferimento incontri di orientamento e open day rivolti agli studenti delle Scuole Medie Superiori nonché la presenza dell' Università, con propri stand informativi, ai Saloni dello Studente organizzati in varie città italiane. È pubblicato con cadenza trimestrale l'house organ dell'Università “Lettere dal Campus”, che include almeno una intera pagina dedicata alle notizie della ricerca prodotta dalla FDMC e disponibile anche sul sito Internet dell'Ateneo. Non potevano mancare, e sono in realtà attivi fin dal 2012, ben 7 canali social (Facebook, Twitter, YouTube, Google+, Flickr, Linkedin, Pinterest) con una utenza superiore ai 30.000 utenti e un bacino quantificabile in non meno di 8 milioni di contatti annui. Sebbene logicamente espressione della presenza dell'Ateneo nel suo complesso, questi canali veicolano l'immagine della FDMC e la rendono presenza visibile e costante nel territorio circostante e lontano.
Formazione continua
Per l'anno 2014 la FDM ha svolto attività di formazione continua intese come corsi di formazione continua rivolti a personale di organizzazioni esterne o sviluppo di curricula congiunti con organizzazioni esterne, poiché si è dedicata solo ad attività di formazione continua con rilascio di titolo accademico.
Di seguito, si riporta la descrizione delle principali attività di terza missione svolte dalla FDMC nel 2014 (sperimentazioni cliniche, attività in conto terzi, brevetti, public engagement).
Sperimentazioni cliniche ed attivita conto terzi
Nel periodo oggetto di rilevazione, anno 2014, le attività di terza missione della Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirurgia (FDMC), rappresentano una quota parte di circa il 80%del valore della produzione complessiva dell'Ateneo riferito alle diverse attività di ricerca, comprendendo in tale rapporto anche il peso delle sperimentazioni cliniche. Il dato continua a risentire del divario tra numero di convenzioni stipulate per sperimentazioni cliniche pari 53 e arruolamento effettivo dei pazienti. Occorre tuttavia constatare che la attivazione di un Ufficio Sperimentazioni Cliniche (USPC), dedicato alla ottimizzazione di sostenibilità e redditività delle sperimentazioni cliniche, ha di fatto comportato un primo segno di miglioramento, laddove il fatturato complessivo registra un deciso incremento tra il 2013 ed il 2015 passando da circa Euro 250.000 a circa Euro 570.000. Il dato del 2014 si assesta a circa Euro 320.000 . A puro titolo comparativo, il fatturato delle attività in conto terzi (riconducibili a più tradizionali e consolidate linee operative sia precliniche che cliniche) è aumentato del 14% (Euro 715.000 nel 2014 versus Euro 610.000 nel 2013). Le 53 nuove convenzioni stipulate nel 2014 si distribuiscono nelle aree di Oncologia, Endocrinologia e Diabetologia, Gastroenterologia, Oftalmologia, Cardiologia, Anestesiologia, Epatologia, Allergologia, Neurologia, Ginecologia, con una buona rappresentazione di tutte le principali aree di cura del Policlinico Universitario. Prevalgono gli studi di Fase 2, quindi con una forte impronta proof of concept. L'Università ha inoltre assunto il ruolo di Promotore di diversi studi clinici spontanei, a conferma della vivacità di interessi della sua comunità scientifica. Permangono i problemi già detti, alla cui soluzione gli Organi di Governo della Ricerca continuano a dedicare massima attenzione.
Circa la gestione della proprietà intellettuale, la FDMC ha proseguito nel suo impegno di affiancare alla tradizionale pubblicistica scientifica una attività di invenzione industriale. Nell'anno solare in oggetto, l'attività brevettuale riconducibile ai 209 tra Professori di prima e seconda fascia, Ricercatori, Ricercatori a tempo determinato, Assegnisti di ricerca e Dottorandi di ricerca (escludendo quindi gli specializzandi in quanto personale in formazione) si è estrinsecata in depositi di domanda di brevetto italiano (1) o europeo (1), concessioni di brevetto italiano (3) o europeo (1), estensioni di brevetti nell'ambito del Patent Cooperation Treaty (1). Complessivamente, considerando l' attività brevettuale nel suo complesso (dal completamento dell'invenzione fino alla estensione di un brevetto) si può approssimare che nel 2014 circa il 3.2% dei soggetti interessati è stato impegnato in una o più fasi del processo di acquisizione o estensione di un titolo brevettuale. Questa stima sembra indicare un trend di crescita nel settore, laddove nel triennio 2011-2013 la percentuale di soggetti interessati era stata di circa il 6% (per un media teorica annuale del 2%). Sia pure nella difficoltà di comparazioni dirette, il tasso annuale di coinvolgimento dei soggetti portatori di dinamiche brevettuali sembra quindi crescere dal 2% al 3.2%. E' ragionevole vedere in questa crescita il valore aggiunto delle funzioni di TTO dell'Ateneo. La tipologia dei brevetti è coerente con le principali direttrici di ricerca della FDMC, e spazia dalla medicina rigenerativa allo sviluppo di dispositivi medici fino alle scienze della alimentazione e nutrizione. Buona parte di questa attività vede come richiedente un ricercatore della FDMC con la collaborazione attiva di personale afferente alla FDI. Ciò conferma la strategicità della politica di Ateneo volta a promuovere sinergie tra figure scientifico-professionali di diversa estrazione ma accomunate dalla visione unica di scienza finalizzata al progresso della salute dell'uomo. Circa le attività in conto terzi, la strategia di fondo dell'Ateneo, e nello specifico della FDMC, si è confermata nell'instaurare rapporti di co-research e subcontracting con piccole e medie imprese del territorio. Ciò in sintonia con il concetto e lo spirito della terza missione, che vede nell' Ateneo l'interlocutore privilegiato di realtà imprenditoriali del territorio nell'ottica di una crescita sociale oltre che scientifica e produttiva del bacino geografico. Di assoluto riguardo, tuttavia, sono anche le convenzioni instaurate con prestigiosi enti governativi stranieri (come il National Institutes of Health statunitense) potenzialmente anticipatrici di trasferimento tecnologico nell'Ateneo e da questo nel territorio.
Public engagement
Le attività di public engagement, finalizzate a raccogliere e soddisfare specifici bisogni sociali, si sono realizzate periodicamente con iniziative per la tutela della salute (campagne di prevenzione del tumore al polmone per fumatori ed ex-fumatori, giornate di screening del tumore alla tiroide o di malattie cardiovascolari, giornate informative sull'osteoporosi e sull'artrite reumatoide). Alle attività di public engagement fanno inoltre riferimento incontri di orientamento e open day rivolti agli studenti delle Scuole Medie Superiori nonché la presenza dell' Università, con propri stand informativi, ai Saloni dello Studente organizzati in varie città italiane. È pubblicato con cadenza trimestrale l'house organ dell'Università “Lettere dal Campus”, che include almeno una intera pagina dedicata alle notizie della ricerca prodotta dalla FDMC e disponibile anche sul sito Internet dell'Ateneo. Non potevano mancare, e sono in realtà attivi fin dal 2012, ben 7 canali social (Facebook, Twitter, YouTube, Google+, Flickr, Linkedin, Pinterest) con una utenza superiore ai 30.000 utenti e un bacino quantificabile in non meno di 8 milioni di contatti annui. Sebbene logicamente espressione della presenza dell'Ateneo nel suo complesso, questi canali veicolano l'immagine della FDMC e la rendono presenza visibile e costante nel territorio circostante e lontano.
Formazione continua
Per l'anno 2014 la FDM ha svolto attività di formazione continua intese come corsi di formazione continua rivolti a personale di organizzazioni esterne o sviluppo di curricula congiunti con organizzazioni esterne, poiché si è dedicata solo ad attività di formazione continua con rilascio di titolo accademico.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
N. | Denominazione corso ECM | Numero di crediti ECM riconosciuti |
---|---|---|
1. | CBM CARDIO 2014 | 8 |
2. | CORSO TEORICO PRATICO SULL'ELETTROMIOGRAFIA DI SUPERFICIE IN RIABILITAZIONE | 11 |
3. | UPDATE SU OSTEOMETABOLISMO | 7 |
4. | DIETA MA-PI 2 E GESTIONE DEL PAZIENTE OBESO, DIABETICO DI TIPO 2 | 9 |
5. | COMPETENZE AVANZATE NEL SETTORE ECONOMICO PER FIGURE DI COORDINAMENTO IN AMBITO SANITARIO | 13 |
6. | CONGRESSO REGIONALE LICE - LA TERAPIA DELL'EPILESSIA TRA PRESENTE E FUTURO | 7 |
7. | CORSO DI FORMAZIONE PER LE PROFESSIONI SANITARIE_I MODULO | 12 |
8. | CORSO DI FORMAZIONE PER LE PROFESSIONI SANITARIE_I MODULO | 12 |
9. | TECNICHE CITOLOGICHE E MICROISTOLOGICHE PER INDAGINI INTEGRATIVE IN PATOLOGIA TIROIDEA | 11 |
10. | CONVEGNO DI CARDIOCHIRURGIA “PROTESI VALVOLARI CARDIACHE SUTURLESS: UN NUOVO CONCETTO DI MINI-INVASIVITÀ" | 5 |
11. | CORSO DI FORMAZIONE ECM PER LE PROFESSIONI SANITARIE – MODULO II | 12 |
12. | CORSO DI FORMAZIONE ECM PER LE PROFESSIONI SANITARIE – MODULO II | 12 |
13. | HUMAN RESOURCE MANAGEMENT. LA CAPACITÀ DI GENERARE VALORE | 13 |
14. | SISTEMA INFORMATIVO AZIENDA SANITARIA ECDL HEALTH | 30 |
Totale di crediti ECM riconosciuti | 162 |
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Numero totale di corsi erogati | 3 |
---|---|
Numero totale di CFP erogati | 0 |
Numero totale di ore di didattica assistita complessivamente erogate | 690 |
Numero totale di partecipanti | 72 |
Numero di docenti coinvolti complessivamente | 59 |
Numero di docenti esterni all'Ateneo | 30 |
Numero di imprese commerciali coinvolte come utilizzatrici dei programmi | 2 |
Numero di enti pubblici coinvolti come utilizzatori dei programmi | 0 |
Numero di enti no-profit coinvolti come utilizzatori dei programmi | 0 |
Introiti complessivi del programma (importo della convenzione, eventuali quote di iscrizione, altre entrate) | 64.556 |
Quota percentuale degli introiti complessivi provenienti da finanziamenti pubblici europei o nazionali | 0 |
Numero di tirocini o stage attivati | 72 |
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
N. | Ragione sociale | Anno di inizio partecipazione | Finalità prevalente | Tra i primi 10 dell'Ateneo |
---|---|---|---|---|
1. | Netval - Network per la Valorizzazione della Ricerca Universitaria | 2011 | Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), | Si |
2. | Consorzio Interuniversitario ALMALAUREA | 2005 | Servizi di placement (es. Almalaurea), | Si |