Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
Il Dipartimento di Progettazione e Pianificazione in Ambienti Complessi (DPPAC) è stato costituito nel 2012 con l'obiettivo di promuovere la formazione e la ricerca interdisciplinare legata ai temi della progettazione e la pianificazione in ambienti complessi. Il carattere fortemente innovativo del progetto culturale del dipartimento è dimostrato dalla co-esistenza di settori scientifici disciplinari molto diversi ma che condividono un percorso comune. I macro-settori costituenti il dipartimento includono: (1) l'architettura, nei temi legati alla valorizzazione della riflessività sociale e l'innovazione, anche in condizioni di rischio ed emergenza; (2) il design, con l'obiettivo di ripensare concretamente la cultura materiale e i sistemi di artefatti comunicativi; (3) la pianificazione territoriale, per predisporre strumenti e metodi per gli interventi progettuali e di governo del territorio, in rapporto con le nuove condizioni di contesto ambientale e la complessità dell'azione degli attori sociali ed economici; (4) il teatro, con l'obiettivo di esplorare e proporre alla riflessione collettiva, “mettendola in scena”, la complessità della condizione umana e sociale contemporanea.
Con queste premesse, il dipartimento propone un approccio olistico per fronteggiare temi di rilevanza nazionale, europea ed internazionale in grado di affrontare la complessità indotta dal progresso tecnico e tecnologico e la crescente fragilità dei sistemi sociali ed ambientali. La complessità di questa co-esistenza non meramente numerica ma fattiva ha imposto al dipartimento, sin dalla sua costituzione, di incentivare in tutti i modi possibili la multi-disciplinarietà della ricerca, senza forzature e con particolare interesse ai contesti nazionali e soprattutto internazionali. Inoltre, è di fondamentale importanza nel contesto nazionale attuale, far sì che gli indirizzi strategici siano volti da una parte ad aumentare i rapporti con il territorio e al contempo a incrementare la conoscenza comune, favorendo l'avvio di progetti di ricerca nazionali e internazionali capaci di coinvolgere i diversi settori disciplinari e le competenze presenti nel Dipartimento.
In questa direzione, il DPPAC ha deciso di attivare per l'anno 2014 un workshop internazionale in collaborazione con: Delft University of Technology (TUDelft), Università Politecnica de Catalunya (UPC, Spagna), TU Beijing (China), Tsinghua University (China), Chonnam University (CNU, South Korea), Chinese University of Hong Kong (CUHK); un'occasione per unire didattica e ricerca facendo confluire nei laboratori di tesi tematiche sulle quali sviluppare progetti di ricerca internazionali in linea con gli obiettivi Horizon 2020.
Il workshop internazionale “TV 2020 Smart City Lab” (http://www.smartiuav.eu/treviso2020), ha costituito una tappa importante di sperimentazione progettuale multi-disciplinare all'interno dell'intervento sul quartiere Fiera di Treviso, caso-studio nell'ambito del progetto Treviso 2020 (IUAV/TUDelft). Treviso 2020 è un progetto di innovazione urbana, tecnica, culturale e sociale, che nei suoi obiettivi e temi si collega alle azioni europee in termini di “Smart Cities”. Il DPPAC ritiene di contenere in modo unico in Italia tutte le competenze necessarie per una progettazione intelligente della città, includendo temi come le politiche urbane, la pianificazione territoriale, la rigenerazione urbana, i nuovi materiali per l'edilizia, l'efficientamento energetico, il design dei prodotti e degli interni, l'ICT, ecc.
La combinazione dei temi smart city e smart building nasce anche dalla volontà espressa, tra l'altro, da ANCE Treviso di evitare un'ulteriore occupazione di suolo e di riqualificare l'esistente avviando con il rinnovamento di un'area specifica un processo virtuoso che tenda ad investire l'intera città. Da qualche tempo, infatti, Treviso sta lavorando per diventare un esempio di città intelligente nel panorama regionale e italiano, godendo anche del supporto di finanziamenti europei. Lo testimoniano la nascita dell'Associazione Treviso Smart Community (di cui l'Università Iuav è socio fondatore).
Al Dipartimento fanno anche capo 3 curricula della Scuola di Dottorato IUAV (Pianificazione territoriale e politiche pubbliche; Nuove tecnologie per il territorio, la città e l'ambiente; Scienze del Design) che garantiscono quindi una continuità tra la formazione di primo e secondo livello, e la ricerca mediante la formazione di terzo livello (dottorato di ricerca). Si veda http://www.iuav.it/SCUOLA-DI-/ per maggiori dettagli.
Le linee di ricerca del dipartimento
I settori di ricerca del dipartimento, in stretto collegamento e simbiosi con i percorsi formativi presenti nel dipartimenti che riguardano tre filiere principali (Architettura, Pianificazione del territorio, Design e Teatro) si possono riassumere come riportato nell'allegato.
La ricerca del dipartimento in un contesto internazionale
I temi di interesse in ambito internazionale (ed in parte nazionale) sono legati alle tematiche delle Smart Cities e Smart Communities (Smart People, Smart Living, Smart Building, Smart Economy, Smart Environment e Smart Mobility), alla città nella globalizzazione e alla coesione territoriale.
Il tema della città nella globalizzazione nelle sue varie sfaccettature, relativo cioè ai modi del governo in un contesto a carattere sempre più metropolitano, in cui la competizione internazionale costituisce elemento centrale nelle scelte di trasformazione dello spazio urbano, e dove la dimensione interculturale data dalla crescente presenza di "popolazioni" diverse è ormai una caratteristica strutturale della città. Si tratta di temi su cui il dipartimento intende attivarsi nelle diverse linee di finanziamento dei bandi europei che a diverso titolo pongono il cambiamento nei caratteri dell'urbanizzazione e della città europea, ma non solo, al centro della ricerca
Oltre ai programmi di ricerca di Horizon 2020, viste le sue peculiarità, il DPPAC ha particolare interesse nei programmi di finanziamento per la coesione territoriale, come Programma crossborder Italia-Slovenia (http://www.ita-slo.eu), Central Europe (http://www.central2020.eu/), Alpine Space (http://www.alpine-space.eu), Interreg (http://www.interreg4c.eu/interreg-europe), Urbact (http://urbact.eu), Espon (http://www.espon.eu), ed altri.
Nel contesto della Ricerca Europea, il DPPAC si colloca principalmente nelle linee di sviluppo dei settori:
La ricerca del dipartimento in un contesto nazionale
Il DPPAC si colloca a livello nazionale in una posizione mediana fra la dimensione dei Politecnici e quella delle Università generaliste con un connotato unico di competenze legate al tema della città e del territorio. Con questa collocazione il DPPAC può giocare un ruolo fondamentale ed unico nel panorama delle politiche per la città ed il territorio, anche (ma non solo) nell'ambito delle Smart Cities. Il recente sforzo del MIUR per il finanziamento di ricerche in quest'ambito mette al centro la multi-disciplinarietà nell'affrontare un tema così complesso come l'innovazione in ambito urbano. Difficilmente è possibile trovare un dipartimento in Italia in grado di produrre ricerca di qualità per temi così diversi come l'architettura, la pianificazione urbana e territoriale, l'urbanistica, il design e il teatro come veicolo per la riqualificazione e la socialità in ambito urbano.
In coerenza con il Programma Nazionale della Ricerca 2011-2013 (http://www.miur.it/Documenti/ricerca/pnr_2011_2013/PNR_2011-2013_23_MAR_2011_web.pdf) il Dipartimento opera nei seguenti settori:
Rapporti con il territorio e altre istituzioni accademiche e scientifiche
I temi di ricerca propri del DPPAC sono anche di grande rilevanza territoriale per le pubbliche amministrazioni, enti ed aziende della Regione Veneto e non solo. Ciò è dimostrato dalle numerose collaborazioni e progetti di ricerca messi in opera negli anni dai ricercatori del DPPAC, stimabili per il triennio 2011-2013 in circa 2,5 milioni di euro di entrate accertate per terza missione.
Il DPPAC ha anche istituito una commissione per i rapporti con il territorio (che include anche il direttore del dipartimento) per incentivare tali collaborazioni e per fornire un'interfaccia univoca verso l'esterno. Questo sia per pubblicizzare le attività di ricerca del dipartimenti, sia per armonizzare le eventuali richieste ed indirizzarle verso i ricercatori più adatti ad espletare la ricerca richiesta.
In particolare, i temi legati all'architettura urbana e alla pianificazione territoriale sono da sempre temi di ricerca interessanti per le pubbliche amministrazioni (tra le quali, il Comune e la Provincia sia di Venezia sia di Treviso, la Regione Veneto, Ministero MiBAC, ecc.), mentre i temi del Design (sia del prodotto sia della comunicazione) hanno negli anni attratto cospicui finanziamenti da aziende del territorio (tra le quali, la Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura di Treviso). Importanti collaborazioni e contratti sono stati inoltre stipulati, negli anni, con: UNESCO, UN-Habitat (Cattedra Unesco sull'Inclusione Sociale e Spaziale dei Migranti Internazionali); Gran Teatro La Fenice di Venezia; Biennale di Venezia; ENEA; ecc..
Nei rapporti con il territorio, il dipartimento promuove la costituzione di consorzi e reti con i soggetti pubblici e privati. In tal ambito, dal 2003 membri del DPPAC hanno in essere convenzioni e rapporti con Veneto Nanotech e con Associazione CIVEN Coordinamento interuniversitario Veneto per le Nanotecnologie sul tema della nanotecnologie.
La collaborazione in essere e futura con il territorio ha per il dipartimento due obiettivi primari: il trasferimento tecnologico della ricerca sul territorio per incrementare i benefici in termini economici, sociali ed ambientali; la realizzazione della necessaria massa critica per la partecipazione a bandi competitivi con partenariato esteso, come i bandi europei, regionali e nazionali. In queste prospettive il dipartimento promuove attivamente adeguate politiche di fund raising.
OBIETTIVI
Il dipartimento ha prodotto nel 2012 un documento di “Orientamento e principi per la politica della ricerca del DPPAC nel triennio 2013-2016” in assenza di un piano strategico di Ateneo. Tale documento indica come obiettivo generale migliorare, con una strategia pluriennale, le performance della ricerca, a partire dagli indicatori esogeni (definiti per il riparto dell'FFO e soprattutto dalla VQR ANVUR).
Gli obbiettivi specifici sono individuabili nella promozione de:
Sulla base dell'obiettivo generale e degli obiettivi specifici, il DPPAC ha predisposto negli anni 2013 e 2014 un bando per la ricerca basata sui seguenti principi:
Obiettivo primario 1: Comunicare la ricerca e divenire interlocutore primario a livello nazionale ed internazionale.
Descrizione. Uno degli obiettivi primari della ricerca del DPPAC è di porsi come interlocutore principale nell'analisi e la sintesi di progetti in ambienti complessi, ivi inclusi quelli che hanno al centro il contesto urbano e territoriale. Se da un lato la caratteristica fortemente multi-disciplinare della ricerca del DPPAC permette di affrontare temi legati agli ambienti complessi da molteplici prospettive e pone il DPPAC in una posizione unica nel panorama italiano e non solo, dall'altro lato tali sfaccettature del tema sono difficili da comunicare all'esterno (ed in parte anche all'interno dell'Ateneo).
Azioni per il raggiungimento dell'obiettivo. Per aumentare la visibilità della ricerca del DPPAC a livello nazionale ed internazionale è quindi necessario potenziare la comunicazione a livello di dipartimento, mediante almeno tre livelli. Prima di tutto, aumentando la produzione scientifica di qualità in modo che il DPPAC (e IUAV tutta) diventi punto di riferimento per le tematiche di ricerca correlate con l'innovazione in ambienti urbani e territoriali. Secondo, potenziando la comunicazione mediante il sito web di dipartimento, i social network e altre forme di comunicazione (flyer, presenze a eventi di settore come Ecomondo e Smart City Exhibition, video promozionali, ecc.). In ultimo, l'organizzazione di eventi di respiro nazionale ed internazionale che collezionino non solo i massimi esperti a livello nazionale/internazionale, ma anche gli stakeholder di riferimento sul territorio.
Modalità di monitoraggio e scadenza. L'aumento della visibilità del DPPAC è difficilmente misurabile direttamente, ma indirettamente si vedranno gli effetti delle azioni su questo obiettivo monitorando il numero di collaborazioni, convenzioni e progetti di ricerca ottenuti dal DPPAC. L'obiettivo è pluriennale e andrà valutato nel 2016 in prima istanza.
Obiettivo primario 2: Migliorare il livello di collaborazione su progetti multi-disciplinari
Descrizione. La innata complessità delle ricerche in essere al DPPAC rende necessario, ma altresì complicato, la collaborazione tra settori scientifici talvolta molto lontani, sia come tematiche, sia come approccio alla ricerca (qualitativa vs quantitativa, nazionale vs internazionale, teorica vs applicata, ecc.). Nonostante queste difficoltà il maggior punto di forza del DPPAC risiede proprio in questa multi-disciplinarietà che va quindi incentivata il più possibile.
Azioni per il raggiungimento dell'obiettivo. Già nel bando della call 2013 la valutazione dei progetti di ricerca da finanziare conteneva un fattore premiale per ricerca proposte da più ricercatori afferenti a settori scientifici diversi. Il meccanismo è da rivedere, ma la possibilità di dedicare parte delle risorse finanziare dedicate alla ricerca per progetti multi-disciplinari rappresenta un'azione possibile, sebbene non l'unica.
Modalità di monitoraggio e scadenza. Il numero di progetti e collaborazioni che coinvolgano settori scientifici diversi sarà un indicatore della qualità delle azioni intraprese. L'obiettivo è in generale pluriennale ma potrà essere valutato di anno in anno per verificare l'efficacia delle azioni intraprese e nel caso di insuccesso modificarle o potenziarle.
Obiettivo primario 3: Attrarre risorse per la ricerca
Descrizione. In un contesto nazionale di scarsità di risorse per la ricerca è di estrema importanza che il dipartimento si attivi per il reperimento di risorse esterne (fund raising) sia a livello di bandi competitivi nazionali, europei ed internazionali, sia a livello di conto terzi e collaborazioni con enti pubblici e privati.
Azioni per il raggiungimento dell'obiettivo. Per facilitare il conseguimento di questo obiettivo, il DPPAC si è dotato nel 2013 di una commissione internazionalizzazione che ha affiancato la commissione ricerca nel sollecito e ausilio per i ricercatore nella progettualità europea ed internazionale.
In prospettiva, il dipartimento intende avvalersi di una figura specifica per il monitoraggio dei bandi competitivi (in particolare a livello europeo) e l'aiuto in fase di progettazione delle proposte ai ricercatori del dipartimento. L'investimento richiesto per assumere (a tempo determinato) questa figura si auspiace possa fare aumentare le probabilità di successo e di reperimento di fondi.
Modalità di monitoraggio e scadenza. L'effetto di questa azione si potrà valutare solo su un orizzonte pluriennale, quando le buone pratiche verranno completamente assimilate e messe in pratica dai componenti del dipartimento. L'obiettivo è da perseguire il prima possibile, quindi andrà rivisto nel 2015 per verificare l'efficacia delle azioni intraprese e nel caso di insuccesso modificarle o potenziarle.
Obiettivo primario 4: Aumentare la qualità della produzione scientifica
Descrizione. La produzione scientifica, che emerge come uno dei punti di debolezza del DPPAC (e dello IUAV) pone di fronte a questioni contradditorie. A partire dalla VQR, non conta la quantità ma la qualità, sia che i settori disciplinari siano bibliometrici o non bibliometrici. A fini dell'accreditamento dei corsi di dottorato, e per le abilitazioni nazionali, conta anche la quantità (con soglie definite o indefinite) e continuità della produzione. Sulla produzione scientifica, la questione (collettivamente) di rilievo è soprattutto la qualità delle pubblicazioni, piuttosto che la loro quantità assoluta. Rimangono poi un problema importante da risolvere i docenti e ricercatori inattivi, cioè senza pubblicazioni scientifiche in un certo orizzonte temporale.
Azioni per il raggiungimento dell'obiettivo. I bandi per l'assegnazione delle risorse per la ricerca devono prevedere assegnazione di fondi (per bandire assegni di ricerca o per ricerche di entità minore) che portino, come risultato valutabile, ad almeno una pubblicazione scientifica utilizzabile nella valutazioni ANVUR/VQR. Inoltre, il DPPAC dovrebbe darsi una propria politica editoriale, e soprattutto impegnarsi nell'Open Access, come avviene in Europa. Verranno anche attivate azioni di sensibilizzazione per i docenti inattivi in modo da facilitarne il raggiungimento di un livello minimo di pubblicazioni e di farne percepire l'importanza per il Dipartimento e l'Ateneo.
Modalità di monitoraggio e scadenza. Numero di pubblicazioni del DPPAC e, quando disponibile, valutazione ANVUR/VQR sulla qualità delle stesse, specialmente con riferimento alle medie degli indicatori di area.
Obiettivo primario 5: Aumentare l'attrattività e la mobilità internazionale
Descrizione. Un altro indicatore in cui il DPPAC è carente riguarda l'attrattività e la mobilità internazionale. Incrementarli non serve solo a migliorare gli indicatori esogeni e quindi la valutazione della ricerca del dipartimento, ma offre anche maggiori possibilità di collaborazioni in ambito di progetti europei e di pubblicazioni con co-autori stranieri.
Azioni per il raggiungimento dell'obiettivo. I bandi per l'assegnazione delle risorse per la ricerca devono prevedere una linea di finanziamento per incentivare la mobilità internazionale soprattutto in entrata. La politica di internazionalizzazione dell'Ateneo dovrà anche prevedere uno snellimento delle procedure per l'attrazione di giovani dall'estero soprattutto per gli assegni di ricerca e il dottorato, facilitando le procedure di ammissione (ad esempio, prevendendo colloqui via skype invece che in persona).
Modalità di monitoraggio e scadenza. Il numero di visiting professor (sia in entrata che in uscita) e il numero di assegnisti e dottorandi stranieri (soprattutto di formazione) saranno indicatori dell'efficacia delle azioni intraprese.
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Con queste premesse, il dipartimento propone un approccio olistico per fronteggiare temi di rilevanza nazionale, europea ed internazionale in grado di affrontare la complessità indotta dal progresso tecnico e tecnologico e la crescente fragilità dei sistemi sociali ed ambientali. La complessità di questa co-esistenza non meramente numerica ma fattiva ha imposto al dipartimento, sin dalla sua costituzione, di incentivare in tutti i modi possibili la multi-disciplinarietà della ricerca, senza forzature e con particolare interesse ai contesti nazionali e soprattutto internazionali. Inoltre, è di fondamentale importanza nel contesto nazionale attuale, far sì che gli indirizzi strategici siano volti da una parte ad aumentare i rapporti con il territorio e al contempo a incrementare la conoscenza comune, favorendo l'avvio di progetti di ricerca nazionali e internazionali capaci di coinvolgere i diversi settori disciplinari e le competenze presenti nel Dipartimento.
In questa direzione, il DPPAC ha deciso di attivare per l'anno 2014 un workshop internazionale in collaborazione con: Delft University of Technology (TUDelft), Università Politecnica de Catalunya (UPC, Spagna), TU Beijing (China), Tsinghua University (China), Chonnam University (CNU, South Korea), Chinese University of Hong Kong (CUHK); un'occasione per unire didattica e ricerca facendo confluire nei laboratori di tesi tematiche sulle quali sviluppare progetti di ricerca internazionali in linea con gli obiettivi Horizon 2020.
Il workshop internazionale “TV 2020 Smart City Lab” (http://www.smartiuav.eu/treviso2020), ha costituito una tappa importante di sperimentazione progettuale multi-disciplinare all'interno dell'intervento sul quartiere Fiera di Treviso, caso-studio nell'ambito del progetto Treviso 2020 (IUAV/TUDelft). Treviso 2020 è un progetto di innovazione urbana, tecnica, culturale e sociale, che nei suoi obiettivi e temi si collega alle azioni europee in termini di “Smart Cities”. Il DPPAC ritiene di contenere in modo unico in Italia tutte le competenze necessarie per una progettazione intelligente della città, includendo temi come le politiche urbane, la pianificazione territoriale, la rigenerazione urbana, i nuovi materiali per l'edilizia, l'efficientamento energetico, il design dei prodotti e degli interni, l'ICT, ecc.
La combinazione dei temi smart city e smart building nasce anche dalla volontà espressa, tra l'altro, da ANCE Treviso di evitare un'ulteriore occupazione di suolo e di riqualificare l'esistente avviando con il rinnovamento di un'area specifica un processo virtuoso che tenda ad investire l'intera città. Da qualche tempo, infatti, Treviso sta lavorando per diventare un esempio di città intelligente nel panorama regionale e italiano, godendo anche del supporto di finanziamenti europei. Lo testimoniano la nascita dell'Associazione Treviso Smart Community (di cui l'Università Iuav è socio fondatore).
Al Dipartimento fanno anche capo 3 curricula della Scuola di Dottorato IUAV (Pianificazione territoriale e politiche pubbliche; Nuove tecnologie per il territorio, la città e l'ambiente; Scienze del Design) che garantiscono quindi una continuità tra la formazione di primo e secondo livello, e la ricerca mediante la formazione di terzo livello (dottorato di ricerca). Si veda http://www.iuav.it/SCUOLA-DI-/ per maggiori dettagli.
Le linee di ricerca del dipartimento
I settori di ricerca del dipartimento, in stretto collegamento e simbiosi con i percorsi formativi presenti nel dipartimenti che riguardano tre filiere principali (Architettura, Pianificazione del territorio, Design e Teatro) si possono riassumere come riportato nell'allegato.
La ricerca del dipartimento in un contesto internazionale
I temi di interesse in ambito internazionale (ed in parte nazionale) sono legati alle tematiche delle Smart Cities e Smart Communities (Smart People, Smart Living, Smart Building, Smart Economy, Smart Environment e Smart Mobility), alla città nella globalizzazione e alla coesione territoriale.
Il tema della città nella globalizzazione nelle sue varie sfaccettature, relativo cioè ai modi del governo in un contesto a carattere sempre più metropolitano, in cui la competizione internazionale costituisce elemento centrale nelle scelte di trasformazione dello spazio urbano, e dove la dimensione interculturale data dalla crescente presenza di "popolazioni" diverse è ormai una caratteristica strutturale della città. Si tratta di temi su cui il dipartimento intende attivarsi nelle diverse linee di finanziamento dei bandi europei che a diverso titolo pongono il cambiamento nei caratteri dell'urbanizzazione e della città europea, ma non solo, al centro della ricerca
Oltre ai programmi di ricerca di Horizon 2020, viste le sue peculiarità, il DPPAC ha particolare interesse nei programmi di finanziamento per la coesione territoriale, come Programma crossborder Italia-Slovenia (http://www.ita-slo.eu), Central Europe (http://www.central2020.eu/), Alpine Space (http://www.alpine-space.eu), Interreg (http://www.interreg4c.eu/interreg-europe), Urbact (http://urbact.eu), Espon (http://www.espon.eu), ed altri.
Nel contesto della Ricerca Europea, il DPPAC si colloca principalmente nelle linee di sviluppo dei settori:
- SH1 Individui, istituzioni e mercati: economia, finanza e gestione. In particolare, i sotto-settori:
- SH1_5 Economia politica, economia istituzionale, analisi economica del diritto
- SH1_6 Econometria, metodi statistici
- SH1_12 Economia pubblica
- SH2 Istituzioni, valori, credenze e comportamenti: sociologia, antropologia sociale, scienze politiche, diritto, comunicazione, studi sociali della scienza e della tecnologia. In particolare, i sotto-settori:
- SH2_1 Struttura sociale, diseguaglianze, mobilità sociale, relazioni interetniche
- SH2_2 Politiche sociali, lavoro e welfare
- SH2_6 Violenza, conflitto e risoluzione dei conflitti
- SH2_8 Studi legali, costituzioni, diritto comparato, diritti umani
- SH2_9 Governance globale e transazionale, studi internazionali
- SH2_10 Reti di comunicazione, media, società dell'informazione
- SH2_11 Studi sociali della scienza e della tecnologia
- SH3 Ambiente, spazio e popolazione: studi ambientali, geografia, demografia, migrazioni, studi regionali e urbani. In particolare, i sotto-settori:
- SH3_1 Ambiente, risorse e sostenibilità
- SH3_2 Mutamento climatico e della società
- SH3_3 Normative ambientali e negoziati sul clima
- SH3_7 Migrazione
- SH3_8 Mobilità, turismo, trasporti e logistica
- SH3_9 Sviluppo e architettura territoriale, uso del suolo, pianificazione regionale
- SH3_10 Studi urbani, studi regionali
- SH3_11 Geografia sociale, infrastrutture
- SH3_12 Geo-informazione e analisi di dati spaziali
- SH5 Culture e produzione culturale: letteratura e filosofia, arti visiva e dello spettacolo, musica, studi culturali e comparativi. In particolare, i sotto-settori:
- SH5_5 Arti visive, arti dello spettacolo, design
- SH5_6 Filosofia, storia della filosofia
- SH5_7 Musei e mostre
- SH5_9 Storia dell'arte e dell'architettura
- SH5_11 Patrimonio culturale, memoria culturale
- PE6 Computer science and informatics: informatics and information systems, computer science, scientific computing, intelligent systems. In particolare, i sotto-settori:
- PE6_4 Graphics and image processing
- PE6_10 Simulation and modelling tools
- PE6_11 Multimedia
- PE8 Ingegneria dei prodotti e dei processi: design dei prodotti, design e controllo dei processi, metodi di costruzione, ingegneria civile, sistemi energetici, ingegneria dei materiali. In particolare, i sotto-settori:
- PE8_3 Ingegneria civile, ingegneria marittima/idraulica, geotecnica, trattamento dei rifiuti
- PE8_6 Sistemi energetici (produzione, distribuzione, applicazione)
- PE8_11 Design industriale (progettazione del prodotto, ergonomia, interfacce uomo-macchina, ...)
- PE8_12 Progettazione sostenibile (per il riciclaggio, per l'ambiente, eco-design)
La ricerca del dipartimento in un contesto nazionale
Il DPPAC si colloca a livello nazionale in una posizione mediana fra la dimensione dei Politecnici e quella delle Università generaliste con un connotato unico di competenze legate al tema della città e del territorio. Con questa collocazione il DPPAC può giocare un ruolo fondamentale ed unico nel panorama delle politiche per la città ed il territorio, anche (ma non solo) nell'ambito delle Smart Cities. Il recente sforzo del MIUR per il finanziamento di ricerche in quest'ambito mette al centro la multi-disciplinarietà nell'affrontare un tema così complesso come l'innovazione in ambito urbano. Difficilmente è possibile trovare un dipartimento in Italia in grado di produrre ricerca di qualità per temi così diversi come l'architettura, la pianificazione urbana e territoriale, l'urbanistica, il design e il teatro come veicolo per la riqualificazione e la socialità in ambito urbano.
In coerenza con il Programma Nazionale della Ricerca 2011-2013 (http://www.miur.it/Documenti/ricerca/pnr_2011_2013/PNR_2011-2013_23_MAR_2011_web.pdf) il Dipartimento opera nei seguenti settori:
- Ambiente: rafforzamento degli strumenti per le decisioni dei policy maker, tecnologie per i monitoraggi e per la tutela dell'ambiente, tutela delle biodiversità, valutazione economica dei benefici e dei costi ambientali;
- Energia: efficienza energetica (degli edifici e della loro integrazione con tecnologie che sfruttano risorse rinnovabili), trasporti, illuminazione;
- Agroalimentare: ricerca per migliorare la conoscenza del territorio, dei fenomeni naturali e dei fenomeni antropici; interazioni tra agricoltura, produzione di cibo e ambiente con le loro implicazioni ecologiche (la pratica agricola, con l'occupazione dei suoli e l'espulsione dei residui naturistici); sviluppo di sistemi agricoli altamente produttivi ed ecologicamente sostenibili; sviluppo di nuovi sistemi agricoli ecocompatibili; studio dell'interazione tra ambiente naturale e quello modificato dall'uomo, valutando anche l'impatto di quest'ultimo sulla qualità della vita;
- Patrimonio culturale: interventi di valorizzazione del patrimonio culturale mediante studi sull'archiviazione, il rilievo e la rappresentazione dei beni, la diagnostica, la conservazione e il restauro, la valorizzazione e la comunicazione, oltre alla pianificazione territoriale e paesistica degli interventi, nonché la pianificazione e il risanamento ambientale;
- Homeland security: Contrasto di possibili emergenze riguardanti il cittadino e le infrastrutture di interesse vitale per il Paese, sia dovute a calamità naturali (terremoti, alluvioni, ...) sia provocate da interventi ostili; ricerca e sviluppo dei sensori più idonei per livello di prestazione ed efficacia, economici, in grado di rilevare e trasmettere in tempo utile e con sicurezza i dati sensibili; integrazione di dati provenienti da molteplici sorgenti diverse, attraverso sistemi complessi e distribuiti in grado di raccoglierli, interpretarli e rappresentare in modo sintetico la situazione complessiva;
- Mobilità sostenibile: innovazioni tecnologiche finalizzate alla sostenibilità ambientale (riduzione dei consumi energetici e degli inquinanti), alla sicurezza delle infrastrutture ed alla competitività dei prodotti e dei servizi; cambiamento del modello di mobilità nella direzione di una maggiore sostenibilità ambientale e sociale, che impone non solo cambiamenti tecnologici, ma anche aspetti organizzativi (inclusa la pianificazione ambientale e territoriale e, nelle città, la pianificazione urbanistica), comportamentali e quindi sociali.
Rapporti con il territorio e altre istituzioni accademiche e scientifiche
I temi di ricerca propri del DPPAC sono anche di grande rilevanza territoriale per le pubbliche amministrazioni, enti ed aziende della Regione Veneto e non solo. Ciò è dimostrato dalle numerose collaborazioni e progetti di ricerca messi in opera negli anni dai ricercatori del DPPAC, stimabili per il triennio 2011-2013 in circa 2,5 milioni di euro di entrate accertate per terza missione.
Il DPPAC ha anche istituito una commissione per i rapporti con il territorio (che include anche il direttore del dipartimento) per incentivare tali collaborazioni e per fornire un'interfaccia univoca verso l'esterno. Questo sia per pubblicizzare le attività di ricerca del dipartimenti, sia per armonizzare le eventuali richieste ed indirizzarle verso i ricercatori più adatti ad espletare la ricerca richiesta.
In particolare, i temi legati all'architettura urbana e alla pianificazione territoriale sono da sempre temi di ricerca interessanti per le pubbliche amministrazioni (tra le quali, il Comune e la Provincia sia di Venezia sia di Treviso, la Regione Veneto, Ministero MiBAC, ecc.), mentre i temi del Design (sia del prodotto sia della comunicazione) hanno negli anni attratto cospicui finanziamenti da aziende del territorio (tra le quali, la Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura di Treviso). Importanti collaborazioni e contratti sono stati inoltre stipulati, negli anni, con: UNESCO, UN-Habitat (Cattedra Unesco sull'Inclusione Sociale e Spaziale dei Migranti Internazionali); Gran Teatro La Fenice di Venezia; Biennale di Venezia; ENEA; ecc..
Nei rapporti con il territorio, il dipartimento promuove la costituzione di consorzi e reti con i soggetti pubblici e privati. In tal ambito, dal 2003 membri del DPPAC hanno in essere convenzioni e rapporti con Veneto Nanotech e con Associazione CIVEN Coordinamento interuniversitario Veneto per le Nanotecnologie sul tema della nanotecnologie.
La collaborazione in essere e futura con il territorio ha per il dipartimento due obiettivi primari: il trasferimento tecnologico della ricerca sul territorio per incrementare i benefici in termini economici, sociali ed ambientali; la realizzazione della necessaria massa critica per la partecipazione a bandi competitivi con partenariato esteso, come i bandi europei, regionali e nazionali. In queste prospettive il dipartimento promuove attivamente adeguate politiche di fund raising.
OBIETTIVI
Il dipartimento ha prodotto nel 2012 un documento di “Orientamento e principi per la politica della ricerca del DPPAC nel triennio 2013-2016” in assenza di un piano strategico di Ateneo. Tale documento indica come obiettivo generale migliorare, con una strategia pluriennale, le performance della ricerca, a partire dagli indicatori esogeni (definiti per il riparto dell'FFO e soprattutto dalla VQR ANVUR).
Gli obbiettivi specifici sono individuabili nella promozione de:
- la partecipazione ai programmi europei, sia quelli H2020 che quelli di coesione territoriale in senso ampio;
- la partecipazione ai due fondamentali programmi nazionali (PRIN e FIRB);
- la presenza effettiva e efficace di docenti e ricercatori stranieri, e più in generale la mobilità/ospitalità, sfruttando le economie di prossimità tra formazione e ricerca;
- la produzione scientifica, definita secondo i criteri VQR/ANVUR;
- l'acquisizione di risorse esterne (finanziarie in primo luogo; ma anche relazionali, di impegno scientifico-civico del DPPAC per il proprio territorio comunque definito, e così via) attraverso convenzioni (conto terzi) con profili scientifici di rilievo, e conseguente produzione scientifica.
Sulla base dell'obiettivo generale e degli obiettivi specifici, il DPPAC ha predisposto negli anni 2013 e 2014 un bando per la ricerca basata sui seguenti principi:
- Le risorse non sono spese ma investite; ciò significa che dall'uso delle risorse ci si deve attendere un effetto moltiplicativo per il dipartimento.
- Le risorse sono allocate su base di valutazioni comparative di progetti.
Obiettivo primario 1: Comunicare la ricerca e divenire interlocutore primario a livello nazionale ed internazionale.
Descrizione. Uno degli obiettivi primari della ricerca del DPPAC è di porsi come interlocutore principale nell'analisi e la sintesi di progetti in ambienti complessi, ivi inclusi quelli che hanno al centro il contesto urbano e territoriale. Se da un lato la caratteristica fortemente multi-disciplinare della ricerca del DPPAC permette di affrontare temi legati agli ambienti complessi da molteplici prospettive e pone il DPPAC in una posizione unica nel panorama italiano e non solo, dall'altro lato tali sfaccettature del tema sono difficili da comunicare all'esterno (ed in parte anche all'interno dell'Ateneo).
Azioni per il raggiungimento dell'obiettivo. Per aumentare la visibilità della ricerca del DPPAC a livello nazionale ed internazionale è quindi necessario potenziare la comunicazione a livello di dipartimento, mediante almeno tre livelli. Prima di tutto, aumentando la produzione scientifica di qualità in modo che il DPPAC (e IUAV tutta) diventi punto di riferimento per le tematiche di ricerca correlate con l'innovazione in ambienti urbani e territoriali. Secondo, potenziando la comunicazione mediante il sito web di dipartimento, i social network e altre forme di comunicazione (flyer, presenze a eventi di settore come Ecomondo e Smart City Exhibition, video promozionali, ecc.). In ultimo, l'organizzazione di eventi di respiro nazionale ed internazionale che collezionino non solo i massimi esperti a livello nazionale/internazionale, ma anche gli stakeholder di riferimento sul territorio.
Modalità di monitoraggio e scadenza. L'aumento della visibilità del DPPAC è difficilmente misurabile direttamente, ma indirettamente si vedranno gli effetti delle azioni su questo obiettivo monitorando il numero di collaborazioni, convenzioni e progetti di ricerca ottenuti dal DPPAC. L'obiettivo è pluriennale e andrà valutato nel 2016 in prima istanza.
Obiettivo primario 2: Migliorare il livello di collaborazione su progetti multi-disciplinari
Descrizione. La innata complessità delle ricerche in essere al DPPAC rende necessario, ma altresì complicato, la collaborazione tra settori scientifici talvolta molto lontani, sia come tematiche, sia come approccio alla ricerca (qualitativa vs quantitativa, nazionale vs internazionale, teorica vs applicata, ecc.). Nonostante queste difficoltà il maggior punto di forza del DPPAC risiede proprio in questa multi-disciplinarietà che va quindi incentivata il più possibile.
Azioni per il raggiungimento dell'obiettivo. Già nel bando della call 2013 la valutazione dei progetti di ricerca da finanziare conteneva un fattore premiale per ricerca proposte da più ricercatori afferenti a settori scientifici diversi. Il meccanismo è da rivedere, ma la possibilità di dedicare parte delle risorse finanziare dedicate alla ricerca per progetti multi-disciplinari rappresenta un'azione possibile, sebbene non l'unica.
Modalità di monitoraggio e scadenza. Il numero di progetti e collaborazioni che coinvolgano settori scientifici diversi sarà un indicatore della qualità delle azioni intraprese. L'obiettivo è in generale pluriennale ma potrà essere valutato di anno in anno per verificare l'efficacia delle azioni intraprese e nel caso di insuccesso modificarle o potenziarle.
Obiettivo primario 3: Attrarre risorse per la ricerca
Descrizione. In un contesto nazionale di scarsità di risorse per la ricerca è di estrema importanza che il dipartimento si attivi per il reperimento di risorse esterne (fund raising) sia a livello di bandi competitivi nazionali, europei ed internazionali, sia a livello di conto terzi e collaborazioni con enti pubblici e privati.
Azioni per il raggiungimento dell'obiettivo. Per facilitare il conseguimento di questo obiettivo, il DPPAC si è dotato nel 2013 di una commissione internazionalizzazione che ha affiancato la commissione ricerca nel sollecito e ausilio per i ricercatore nella progettualità europea ed internazionale.
In prospettiva, il dipartimento intende avvalersi di una figura specifica per il monitoraggio dei bandi competitivi (in particolare a livello europeo) e l'aiuto in fase di progettazione delle proposte ai ricercatori del dipartimento. L'investimento richiesto per assumere (a tempo determinato) questa figura si auspiace possa fare aumentare le probabilità di successo e di reperimento di fondi.
Modalità di monitoraggio e scadenza. L'effetto di questa azione si potrà valutare solo su un orizzonte pluriennale, quando le buone pratiche verranno completamente assimilate e messe in pratica dai componenti del dipartimento. L'obiettivo è da perseguire il prima possibile, quindi andrà rivisto nel 2015 per verificare l'efficacia delle azioni intraprese e nel caso di insuccesso modificarle o potenziarle.
Obiettivo primario 4: Aumentare la qualità della produzione scientifica
Descrizione. La produzione scientifica, che emerge come uno dei punti di debolezza del DPPAC (e dello IUAV) pone di fronte a questioni contradditorie. A partire dalla VQR, non conta la quantità ma la qualità, sia che i settori disciplinari siano bibliometrici o non bibliometrici. A fini dell'accreditamento dei corsi di dottorato, e per le abilitazioni nazionali, conta anche la quantità (con soglie definite o indefinite) e continuità della produzione. Sulla produzione scientifica, la questione (collettivamente) di rilievo è soprattutto la qualità delle pubblicazioni, piuttosto che la loro quantità assoluta. Rimangono poi un problema importante da risolvere i docenti e ricercatori inattivi, cioè senza pubblicazioni scientifiche in un certo orizzonte temporale.
Azioni per il raggiungimento dell'obiettivo. I bandi per l'assegnazione delle risorse per la ricerca devono prevedere assegnazione di fondi (per bandire assegni di ricerca o per ricerche di entità minore) che portino, come risultato valutabile, ad almeno una pubblicazione scientifica utilizzabile nella valutazioni ANVUR/VQR. Inoltre, il DPPAC dovrebbe darsi una propria politica editoriale, e soprattutto impegnarsi nell'Open Access, come avviene in Europa. Verranno anche attivate azioni di sensibilizzazione per i docenti inattivi in modo da facilitarne il raggiungimento di un livello minimo di pubblicazioni e di farne percepire l'importanza per il Dipartimento e l'Ateneo.
Modalità di monitoraggio e scadenza. Numero di pubblicazioni del DPPAC e, quando disponibile, valutazione ANVUR/VQR sulla qualità delle stesse, specialmente con riferimento alle medie degli indicatori di area.
Obiettivo primario 5: Aumentare l'attrattività e la mobilità internazionale
Descrizione. Un altro indicatore in cui il DPPAC è carente riguarda l'attrattività e la mobilità internazionale. Incrementarli non serve solo a migliorare gli indicatori esogeni e quindi la valutazione della ricerca del dipartimento, ma offre anche maggiori possibilità di collaborazioni in ambito di progetti europei e di pubblicazioni con co-autori stranieri.
Azioni per il raggiungimento dell'obiettivo. I bandi per l'assegnazione delle risorse per la ricerca devono prevedere una linea di finanziamento per incentivare la mobilità internazionale soprattutto in entrata. La politica di internazionalizzazione dell'Ateneo dovrà anche prevedere uno snellimento delle procedure per l'attrazione di giovani dall'estero soprattutto per gli assegni di ricerca e il dottorato, facilitando le procedure di ammissione (ad esempio, prevendendo colloqui via skype invece che in persona).
Modalità di monitoraggio e scadenza. Il numero di visiting professor (sia in entrata che in uscita) e il numero di assegnisti e dottorandi stranieri (soprattutto di formazione) saranno indicatori dell'efficacia delle azioni intraprese.
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Sezione B - Sistema di gestione
Il Dipartimento di Progettazione e Pianificazione in Ambienti Complessi, attivato con delibera del CdA n. 38 del 4 maggio 2012, svolge le funzioni, i compiti e le attività che si sono attribuite dallo Statuto e dal Regolamento Generale di Ateneo, attraverso gli organi monocratici e collegiali previsti dalle norme regolamentari e con commissioni istruttorie (gruppi di lavoro) organizzate per aree tematiche.
Gli organi istituzionali del dipartimento deputati al processo decisionale sono il Direttore, il Consiglio, la Giunta, che supporta l'attività del Direttore, e la Commissione didattica-paritetica. E' prevista anche l'istituzione dei Consigli di corso di studi, in qualità di commissioni istruttorie, per tutte le attività concernenti la programmazione didattica dei corsi di studio.
Il personale tecnico-amministrativo, è composto di cinque unità e supporta il dipartimento nello sviluppo delle sue funzioni di programmazione, promozione e sviluppo dell'attività didattica, di formazione e di ricerca dell'ateneo.
Il dipartimento, inoltre, ha istituito più commissioni istruttorie (gruppi di lavoro), organizzate per aree tematiche. Ogni commissione concentra le proprie attività sul tema-obiettivo che la caratterizza comunque interfacciandosi, laddove necessario, con gli altri gruppi di lavoro. Tramite la costruzione di una matrice sono state individuate le diverse tipologie di competenza (principale, consultiva, informativa) per ogni commissione sulle seguenti attività da perseguire.
Assunta la prospettiva della complessità – quella inerente ai sistemi ambientali e sociali e quella indotta all'avanzamento tecnico-scientifico – come linea guida dell'attività di ricerca ed elemento qualificante dell'offerta formativa, il dipartimento ha deciso di farsi parte attiva del cambiamento organizzando il proprio corpo docente in gruppi di lavoro sui seguenti temi:
Per quanto riguarda nello specifico le attività di ricerca, l'allocazione delle risorse, disponibili a seguito della ripartizione dei fondi di Ateneo ai tre dipartimenti, avviene attraverso un bando interno (call di dipartimento per la ricerca), la cui procedura è riportata nella sezione B.2.
Documenti di riferimento
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Gli organi istituzionali del dipartimento deputati al processo decisionale sono il Direttore, il Consiglio, la Giunta, che supporta l'attività del Direttore, e la Commissione didattica-paritetica. E' prevista anche l'istituzione dei Consigli di corso di studi, in qualità di commissioni istruttorie, per tutte le attività concernenti la programmazione didattica dei corsi di studio.
Il personale tecnico-amministrativo, è composto di cinque unità e supporta il dipartimento nello sviluppo delle sue funzioni di programmazione, promozione e sviluppo dell'attività didattica, di formazione e di ricerca dell'ateneo.
Il dipartimento, inoltre, ha istituito più commissioni istruttorie (gruppi di lavoro), organizzate per aree tematiche. Ogni commissione concentra le proprie attività sul tema-obiettivo che la caratterizza comunque interfacciandosi, laddove necessario, con gli altri gruppi di lavoro. Tramite la costruzione di una matrice sono state individuate le diverse tipologie di competenza (principale, consultiva, informativa) per ogni commissione sulle seguenti attività da perseguire.
Assunta la prospettiva della complessità – quella inerente ai sistemi ambientali e sociali e quella indotta all'avanzamento tecnico-scientifico – come linea guida dell'attività di ricerca ed elemento qualificante dell'offerta formativa, il dipartimento ha deciso di farsi parte attiva del cambiamento organizzando il proprio corpo docente in gruppi di lavoro sui seguenti temi:
- Ricerca, la cui competenza principale riguarda:
- Definizione delle linee di ricerca del Dipartimento
- Ristrutturazione delle unità di ricerca
- Supporto ed informazione su bandi di ricerca europei e nazionali su base competitiva
- Organizzazione di seminari su tematiche legate a bandi e gestione progetti
- Dottorati di ricerca
- Organizzazione di incontri per ricerche interdisciplinari
- Reperimento dati e redazione documenti per la valutazione ANVUR e VQR
- Valorizzazione eccellenze di ricerca ed eventi
- Didattica (non di diretta pertinenza con la ricerca e quindi questa scheda):
- Coordinamento tra corsi di studio
- Organizzazione di seminari didattici trasversali ai vari corsi di studio
- Gestione aule ed orari
- Instaurazione di metodi di autovalutazione della didattica anche ai fini delle richieste ministeriali / ANVUR (redazione SUA ecc.)
- Valorizzazione e comunicazione sui risultati della didattica e sull'offerta formativa
- Coordinamento didattico (in termini di offerta e di docenza) con altri dipartimenti IUAV
- Rapporti internazionali:
- Valorizzazione delle collaborazioni internazionali di didattica e di ricerca
- Incentivazioni alla mobilità internazionale in ingresso (visiting) e in uscita
- Rapporti con il territorio e budget:
- Organizzazione di eventi di presentazione delle attività del Dipartimento per enti, istituzioni ed aziende del territorio
- Coordinamento/incentivazione per assegni FSE
- Mantenimento contatti con associazioni di categoria ed enti
- Incentivazione della ricerca industriale ed applicata
- Allocazione risorse ordinarie
- Bandi di dipartimento per la ricerca
- Comunicazione web e social network:
- Manutenzione sito web di Dipartimento
- Comunicazione tramite social networks
- Predisposizione di materiali comunicativi (brochure, newsletter, ecc.)
- Spazi e attrezzature per didattica e ricerca:
- Organizzazione spazi per la didattica e la ricerca
- Monitoraggio edifici e richieste di interventi ordinari e straordinari
Per quanto riguarda nello specifico le attività di ricerca, l'allocazione delle risorse, disponibili a seguito della ripartizione dei fondi di Ateneo ai tre dipartimenti, avviene attraverso un bando interno (call di dipartimento per la ricerca), la cui procedura è riportata nella sezione B.2.
Documenti di riferimento
- Statuto
- Regolamento DPPAC
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Nessun gruppo inserito
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Si rinvia alla scheda di Ateneo
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | SISTEMA PER PROVE DINAMICHE STRUTTURALI | RUSSO Salvatore | Material and Analytical Facilities | Regionali/Nazionali | 2011 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 08 |
2. | PRESSA METROCOM da 6.000 kN | RUSSO Salvatore | Material and Analytical Facilities | Regionali/Nazionali | 1999 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 08 |
3. | MACCHINA UNIVERSALE GALDABINI DA 200 kN | RUSSO Salvatore | Material and Analytical Facilities | Regionali/Nazionali | 1999 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 08 |
4. | PRESSA CONTROLS DA 3.000 kN (3.000 kN a compressione, 150 kN a flessione) | RUSSO Salvatore | Material and Analytical Facilities | Regionali/Nazionali | 1999 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 08 |
5. | MACCHINA UNIVERSALE DARTEC PER PROVE SUI MATERIALI | RUSSO Salvatore | Material and Analytical Facilities | Internazionali | 1991 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 08 |
6. | Laser Scanner Riegl LMSZ390i, completo di software e accessori | GUERRA Francesco | Material and Analytical Facilities | Internazionali | 2007 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 08 |
7. | Laser scanner Minolta Range 7 3D digitizer | GUERRA Francesco | Material and Analytical Facilities | Regionali/Nazionali | 2011 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 08 |
8. | Stampante 3d Envisiontec Ultra 3Dimensional | GUERRA Francesco | Material and Analytical Facilities | Regionali/Nazionali | 2011 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 08 |
9. | DOPPIA CAMERA (calibrated hot box) dotata di dispositivi di controllo e misura | PERON Fabio | Energy | Regionali/Nazionali | 1999 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 09 |
10. | SISTEMA DI CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE E COMFORT MICROCLIMA | PERON Fabio | Energy | Regionali/Nazionali | 1999 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 09 |
11. | SISTEMA DI CARATTERIZZAZIONE ACUSTICA DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE | PERON Fabio | Energy | Regionali/Nazionali | 2011 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 09 |
12. | SISTEMA DI CARATTERIZZAZIONE PROPRIETA' TERMOFISICHE DEI MATERIALI PER L'EDILIZIA | PERON Fabio | Energy | Regionali/Nazionali | 2011 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 09 |
13. | DIFFRATTOMETRO A RAGGI X (produttore: Panalytical, modello Empyrean) | LAZZARINI Lorenzo | Material and Analytical Facilities | Regionali/Nazionali | 2011 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 04 |
14. | MICROSCOPIO ELETTRONICO A SCANSIONE CON SONDA EDX (produttore: Philips, modello XL30) | LAZZARINI Lorenzo | Material and Analytical Facilities | Regionali/Nazionali | 1999 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 04 |
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Sistema Bibliotecario e Documentale | http://opac.iuav.it/sbda/ | 170.808 | 0 | 3.876 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [12]
-
- Prof. Associati [23]
-
- Ricercatori [14]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [15]
-
- Assegnisti [30]
-
- Dottorandi [51]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Dottorandi
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | AVOLIO | Claudia | Dottorando | 14 | 14 | SPS/04 |
2. | BASSO | Matteo | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/20 |
3. | BATTISTONI | Francesca | Dottorando | 14 | 14 | SPS/09 |
4. | BENEGIAMO | Maura | Dottorando | 14 | 14 | SPS/11 |
5. | BEORCHIA | Claudio | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/13 |
6. | BONIFACI | Pietro | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/22 |
7. | BROCCA | Ketty | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/13 |
8. | BROZ | Martin | Dottorando | 14 | 14 | SPS/10 |
9. | CANEVAZZI | Andrea | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/20 |
10. | CANGIANO | Serena | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/13 |
11. | CARUCCI | Fabrizio | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/20 |
12. | CATTAPAN | Nico | Dottorando | 14 | 14 | SPS/04 |
13. | CHINI | Irene | Dottorando | 14 | 14 | SPS/11 |
14. | CILIBERTO | Giulia | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/13 |
15. | CONDOTTA | Massimiliano | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/20 |
16. | COSTA | Pietro | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/13 |
17. | DAL BO | Maria Teresa | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/13 |
18. | DEVOTI | Simone | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/21 |
19. | DI CROCE | Nicola | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/20 |
20. | FERRO | Davide | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/20 |
21. | GIANNOTTI | Vincenzo | Dottorando | 09 | 09 | ING-INF/05 |
22. | GIRARDI | Piera | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/13 |
23. | GUIDI | Gianluca | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/20 |
24. | HAIDAMOUS | Toufic | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/13 |
25. | IANDELLI | Niccolo' | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/20 |
26. | LONATI | Giovanni | Dottorando | 14 | 14 | SPS/11 |
27. | LORUSSO | Silvio Michele | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/13 |
28. | MAGNI | Filippo | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/20 |
29. | MANCUSO | Andrea Natale | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/20 |
30. | MARTINI | Dario | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/13 |
31. | MAZZOLINI | Anna | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/21 |
32. | MOMETTI | Maddalena | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/13 |
33. | NAPOLI | Tommaso | Dottorando | 14 | 14 | SPS/11 |
34. | PALLOTTI | Silvia | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/13 |
35. | PERINI | Lorenza | Dottorando | 14 | 14 | SPS/04 |
36. | PICCHIO | Stefano | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/20 |
37. | PROVERBIO | Paola | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/13 |
38. | RAGNOLI | Antonella | Dottorando | 09 | 09 | ING-INF/05 |
39. | REBESCHINI | Silvia | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/20 |
40. | RICHELLI | Laura | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/20 |
41. | RIPA | Alessandra | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/13 |
42. | RODES | Pablo | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/13 |
43. | SALVATI | Alessandro | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/20 |
44. | SAVASTA | Daniele | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/13 |
45. | SCAPIN | Enrico | Dottorando | 13 | 13 | SECS-P/01 |
46. | STEMPFLE | Sarah | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/20 |
47. | TCHAKERIAN | Raffi | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/13 |
48. | TUTTOLOMONDO | Luisa | Dottorando | 14 | 14 | SPS/04 |
49. | URBANO | Ferdinando | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/20 |
50. | VASSALLO | Ianira | Dottorando | 08 | 08b | ICAR/20 |
51. | VENIER | Ivana | Dottorando | 14 | 14 | SPS/04 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 3 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 2 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |