Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
Premessa
Il Dipartimento di Scienze Umane, Sociali e della Salute nasce dall'unione di tre strutture preesistenti, motivata dall'applicazione dello statuto di ateneo che recepisce le innovazioni organizzative della L. 240/2010: il Dipartimento di Scienze Umanistiche, la Facoltà di Scienze Motorie e il Dipartimento di Scienze Motorie e della Salute. In tutte queste esperienze erano stati sviluppati terreni comuni e fertili di dialogo tra discipline con oggetti di studio e metodi anche molto diversi, che hanno permesso l'incubazione e lo sviluppo di attività formative e di ricerca nell'àmbito delle scienze psico-pedagogiche, demo-etno-antropologiche, sociali, storiche e archeologiche, linguistiche, filologico-letterarie, etico-filosofiche, biologiche, mediche e della promozione della salute e degli stili di vita attivi. Il Dipartimento comprende quindi rappresentazioni consistenti e misurabili di numerose aree CUN (5, 6, 10, 11, 14).
La chiave di volta delle attività didattiche e di ricerca del Dipartimento SUSS è l'adozione, nel convergere e collaborare di docenti appartenenti a un grande numero di settori scientifico-disciplinari, di una visione che fa del confronto e dell'aggregazione una funzione strategica e distintiva, capace di favorire l'integrazione tra le professionalità presenti in un'ottica interdisciplinare più che multidisciplinare. Su queste fondamenta si è avviata la costruzione di una identità della politica di azione e ricerca del Dipartimento, basata su una produzione a carattere interdisciplinare e aperta al confronto con la comunità scientifica attraverso convegni, pubblicazioni periodiche, progetti di ricerca e di valorizzazione culturale del territorio.
Le politiche della ricerca del dipartimento sono volte innanzi tutto al sostegno della produzione scientifica: tale sostegno prende le mosse dal riconoscimento della grande varietà di discipline scientifiche e di tradizioni culturali rappresentate nel dipartimento. Ciò si traduce in una varietà di organizzazione dell'attività sperimentale e scientifica, illustrabile mediante numerosi parametri. Diverso è il modo di aggregazione degli studiosi, che in alcuni settori è strutturato in modo funzionale all'acquisizione e all'analisi di dati sperimentali, e tende quindi a privilegiare gruppi numerosi di ricerca, con prodotti scientifici che recano numerose firme; in altre prospettive di indagine si hanno gruppi più flessibili dovuti all'interazione, talvolta anche occasionale e originata da un singolo interesse comune, di alcuni studiosi del Dipartimento; ben rappresentata è infine la ricerca individuale, tipica di buona parte delle discipline umanistiche, che anzi raggiunge nel nostro dipartimento livelli di eccellenza in alcuni settori, come è testimoniato dalle valutazioni nazionali nella VQR 2004-2010.
Un altro parametro rilevante riguarda l'uso di attrezzature e laboratori necessari alla ricerca: alcuni degli studi condotti dagli afferenti fanno uso soprattutto della biblioteca, appoggiandosi anche ad altre grandi istituzioni bibliotecarie presenti in Italia e all'estero; in altri casi invece le ricerche sono condotte per lo più all'interno di laboratori del dipartimento, o rendono necessari rapporti con centri di ricerca esterni, e sono basate sull'impiego molto intenso di attrezzature strumentali. Sono diverse anche le modalità di pubblicazione dei risultati delle ricerche: alcuni settori (tendenzialmente coincidenti con i bibliometrici ANVUR) privilegiano la pubblicazione su riviste in cui è più strutturato il processo di revisione per l'accettazione degli articoli, il computo delle citazioni, e in cui vige una gerarchia tra le singole testate. In altri settori invece la circolazione avviene con monografie e saggi che hanno una vocazione sia disciplinare sia più latamente culturale, per cui non è sempre discriminabile l'ispirazione di ricerca, didattica o divulgativa dei singoli contributi.
Diversificata è anche l'interazione con i soggetti esterni al dipartimento, che può privilegiare (o combinare) altri dipartimenti (o singole strutture di essi) dell'ateneo, altre istituzioni accademiche (atenei italiani e stranieri), istituti di ricerca, fondazioni e istituti culturali, parti sociali e associazioni della cittadinanza, imprese o soggetti associativi attivi nella prossimità dell'ateneo o in aree lontane, istituzioni amministrative o politiche, ecc.
Analoghe considerazioni possono avanzarsi in merito alle modalità di finanziamento della ricerca, che può essere basato su progetti che partecipano a bandi competitivi locali, nazionali e internazionali; sul rapporto con enti esterni (pubblici e privati); o anche sul finanziamento diretto delle strutture del dipartimento o dell'ateneo: in alcuni settori, infatti, le somme che è possibile stanziare con questa modalità, malgrado siano di piccola entità, hanno prodotto risultati scientifici di assoluta eccellenza.
Il Dipartimento riconosce esplicitamente il pluralismo appena descritto come un suo elemento di forza, e promuove quindi la ricerca scientifica nelle diverse modalità con cui essa viene condotta.
Nonostante gli effetti di politiche nazionali di settore subordinate a sempre più stringenti vincoli finanziari e normativi, i risultati conseguiti dalle strutture e dai docenti che sono confluiti in questo Dipartimento sono stati negli ultimi anni rilevanti, come evidenziato dalle buone prestazioni di queste strutture nei Rapporti sulla valutazione della ricerca dell'Università di Cassino e nella VQR 2004-2010.
La numerosità e la varietà degli afferenti alla compagine dipartimentale si traduce in un allargamento realmente significativo della base di contatti strategici di cui avvalersi per realizzare progetti singoli e condivisi. In questo modo il capitale relazionale strategico del gruppo nel complesso e, nello stesso tempo, di ciascuno degli afferenti, si è notevolmente arricchito, con un ampliamento di scenari, di opportunità, di risorse effettivamente acquisibili.
In ragione di questo, il Dipartimento svolge proficuamente attività di ricerca (e di didattica a essa collegata) inerenti ai temi della cultura, della formazione, della salute, dell'attività motoria e delle politiche pubbliche, sociali e ambientali coniugando principi, metodi e linguaggi delle scienze tecnico-metodologiche, sociologiche, pedagogiche, psicologiche, biomediche, motorie e sportive, linguistiche, filologico-letterarie, storiche, archeologiche, economiche, giuridiche e statistico-demografiche. È questo d'altronde il modello che viene oggi suggerito dalle esperienze internazionali e che è alla base delle innovazioni (di processo e di prodotto allo stesso tempo) che si stanno producendo in molte prestigiose sedi universitarie europee.
Aree di interesse
a) Il mondo classico e medievale, dalla cultura scritta alla cultura materiale (Area CUN 10), con specifico riferimento al patrimonio letterario e documentario e alle relative tradizioni testuali, e alla corrispondente e speculare realtà archeologica. In essa convivono gruppi di ricerca e ricerche individuali, coerentemente con le caratteristiche specifiche dei diversi settori disciplinari. La produzione scientifica di questo gruppo si caratterizza per una intensa attività di edizione di testi e per una notevole capacità di interazione con il territorio, del quale vengono valorizzate le componenti culturali della fase classica e medievale, attraverso ampi e articolati progetti di raccolta e digitalizzazione di documenti epigrafici e manoscritti, così come di testimonianze archeologiche. Tale approccio si estende poi oltre i confini immediati del territorio di pertinenza dell'Ateneo, in collegamento con importanti centri di ricerca nazionali e internazionali e con il coinvolgimento in progetti di ampio raggio in diversi paesi del mondo classico (Grecia, Turchia, Egitto). Questo gruppo costituisce uno dei punti di eccellenza della ricerca dipartimentale per la produzione dei singoli ricercatori, per il successo dei progetti competitivi e per l'attività dei suoi gruppi di ricerca e laboratori; in questo settore il dipartimento promuove la testata «Segno e testo», una rivista internazionale “peer reviewed” classificata fra le riviste di fascia A dei settori 10A, 10D e 10M.
SSD: L-ANT/03 Storia romana, L-ANT/05 Papirologia, L-ANT/07 Archeologia classica, L-FIL-LET/04 Lingua e letteratura latina, L-FIL-LET/08 Letteratura latina medievale e umanistica.
b) Le lingue, il linguaggio, i testi (Area CUN 10). Quest'area ha come oggetto lo studio del linguaggio, delle lingue, del loro patrimonio letterario e delle loro tradizioni testuali, nonché la conoscenza dei principali strumenti di analisi linguistica, filologica e culturale. L'interesse si estende dal Medioevo volgare fino all'età contemporanea, con ampliamenti alla linguistica antica e orientale. Le discipline che convergono in quest'area comprendono (a) ricerche di tipo linguistico in senso stretto (nella linguistica storico-comparativa, in quella sincronica, e nella storia del pensiero linguistico); (b) studi di orientamento filologico (di àmbito romanzo e germanico); (c) studi linguistico-letterari, e più generalmente orientati allo studio comparato della cultura, con specializzazioni in àmbito spagnolo, ispano-americano, inglese, tedesco, russo e nella comparatistica. L'attività di ricerca viene svolta dagli afferenti sia individualmente, sia in gruppi di ricerca. L'area trova nel Dipartimento ampi settori di interazione interdisciplinare: ad esempio nell'applicazione degli strumenti dell'analisi linguistica allo studio del mondo antico, nell'incontro tra filologie moderna e antica (tra l'altro visibile nella partecipazione ai lavori della rivista «Segno e testo»), tra letteratura e sport, tra psicologia e letteratura, tra lingue e politiche sociali ai fini della mediazione linguistica, nello studio del linguaggio e delle sue patologie, nelle scienze cognitive.
SSD: L-FIL-LET/09 Filologia e linguistica romanza, L-FIL-LET/14 Critica letteraria e letterature comparate; L-FIL-LET/15 Filologia germanica, L-LIN/01 Glottologia e linguistica, L-LIN/05 Letteratura spagnola, L-LIN/06 Lingua e letteratura ispano-americane, L-LIN/10 Letteratura inglese, L-LIN/12 Lingua e traduzione – lingua inglese, L-LIN/13 Letteratura tedesca, L-LIN/21 Slavistica.
c) La formazione e l'educazione (Area CUN 11)
Il settore della formazione e dell'educazione ha per obiettivo la ricerca teorica, empirica e sperimentale nell'ambito delle Scienze dell'educazione, con particolare attenzione agli individui e alle collettività, alle specificità dell'età evolutiva e adulta, di genere, di contesto sociale, economico, culturale e psicologico.
La ricerca dell'area si articola in un ampio ventaglio di apporti disciplinari: l'area di Pedagogia generale e sociale (M-PED/01), è presente con ricerche e studi di carattere storico e teoretico sui fondamenti dell'educazione e della comunicazione educativa, sulla metacognizione, sul pensiero critico, sull'educazione interculturale, sulle dinamiche migratorie dei minori non accompagnati, sulla pedagogia della famiglia in prospettiva sistemico-valoriale.
I settori M-PED/03 e M-PED/04 si caratterizzano con ricerche sui metodi e sulle tecniche della ricerca pedagogico-didattica, sulla verifica e valutazione dei processi di insegnamento-apprendimento e sull'analisi del rapporto tra tecnologie digitali e i processi testé richiamati. In particolare, sono oggetto di indagine il rapporto tra alfabetizzazione digitale, competenze digitali e saperi disciplinari, gli ambienti tecnologici di apprendimento (TLE), e cambiamenti paradigmatici sul piano educativo all'interno dei contesti sociali, con particolare attenzione agli ambienti "smart", gli ambienti tecnologici di gestione dei processi educativi e utilizzo di ambienti tecnologico-cooperativi per la valutazione individuale, di gruppo e dei processi nel loro complesso. A tali temi di ricerca si affiancano gli studi sulla valutazione didattica e dei sistemi educativi, sul curricolo, sulla ricerca educativa, sulle tecnologie applicate alla didattica. La filiera formativa include, naturalmente, il comparto strategico della formazione dei docenti della scuola, rivolgendo una particolare attenzione ai paradigmi del cambiamento, e all'innovazione delle pratiche didattiche, a tutti i livelli del sistema educativo e formativo.
SSD: M-PED/01 Pedagogia generale, M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale; M-PED/04 Pedagogia sperimentale.
d) Le discipline psicologiche (Area CUN 11)
L'area psicologica (M-PSI/01) è presente con la Psicologia dell'arte e della letteratura, con ricerche sulla creatività artistica, la motivazione, il comportamento, la personalità, lo studio delle emozioni, della produzione artistica e culturale, dell'intelligenza, dell'apprendimento, della creatività, della personalità e delle differenze individuali.
Il settore M-PSI/04 si qualifica con studi inerenti le dipendenze comportamentali (affettive, alimentari, ludiche), l'autocontrollo, lo stile decisionale, la regolazione emozionale e l'attaccamento, l'adattamento al cambiamento (malattia, disabilità, pensionamento, ciclo di vita), la motivazione e la cognizione, la psicologia ambientale, la psicologia della salute e del benessere.
SSD: M-PSI/01 Psicologia generale, M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione, M-PSI/05 Psicologia sociale
e) Il settore storico, filosofico e antropologico (Aree CUN 11 e 14)
La disciplina della Storia della filosofia (M-FIL/06) si propone di ricercare le motivazioni che hanno spinto i filosofi a dare vita alle loro teorie originali, individuandone l'origine nei contesti culturali, storici e sociali nei quali essi hanno vissuto e in funzione dei quali essi hanno proposto sistemi interpretativi e operato scelte progettuali. Nel settore M-FIL/01 le ricerche condotte vertono anzitutto sulle vicende della filosofia italiana del '900, anche nell'intreccio con i percorsi storico-politici del Paese. In particolare, due sono i temi studiati più da vicino: l'attualismo gentiliano nei suoi nodi logico-speculativi; le trasformazioni del 'campo' filosofico dopo la crisi del marxismo e l'imporsi della nuova koiné ermeneutica. A questo approccio si salda quello della filosofia politica (SPS/01), ugualmente radicato nella contemporaneità, le cui ricerche si incentrano sui fenomeni di crisi del pensiero di matrice otto-novecentesca. Altro campo di ricerca, all'incrocio con i settori affini di estetica e filosofia del linguaggio, investe le nozioni di segno ed immagine, con particolare riguardo al dialogo tra la filosofia e i linguaggi contemporanei delle arti. Per il settore storico sono presenti la Storia medievale (M-STO/01), con ricerche sulla storia medievale dal tardo antico al XV secolo, con particolare attenzione alla storia del culto dei Santi; sull'Umanesimo, sulle migrazione barbariche, sulla storia e regalità anglosassone dell'Alto Medioevo; la Storia contemporanea (M-STO/04), e la Storia delle dottrine politiche (SPS/02), con una intensa attività scientifica e pubblicistica e notevoli interazioni territoriali., La Storia del cristianesimo e delle chiese (M-STO/07) mira al tracciato di complementi utili ad evidenziare quanto il percorso diacronico del pensiero cristiano (soprattutto quello fondato sulla speculazione patristica) abbia costantemente da suggerire a una comunità scientifica votata genuinamente, pur nella pluralità delle letture di scuola, alla definizione di riferimenti axiologici condivisi per una sana formazione della persona umana. Il lavoro, pur sforzandosi di caratterizzarsi per un servizio ausiliare alla pedagogia, resta saldamente ancorato all'esplorazione delle contingenze storiche, che concorrono allo sviluppo di idee e comportamenti. Per il settore demo-etnoantropologico (M-DEA/01), sono parte della produzione scientifica dell'Area 11 gli studi improntati alla ricerca sul campo come caratterizzazione della disciplina e legate ai temi della migrazione, dei minori stranieri non accompagnati, dei richiedenti asilo e rifugiati, delle forme della rappresentazione, dei cicli festivi, della dimensione simbolica delle culture. Si salda a queste linee di ricerca anche quella rappresentata dalla Geografia (M-GGR/01), che affronta concretamente i temi della governance territoriale, in collaborazione con altri Dipartimenti dell'Ateneo e in stretta relazione con le realtà istituzionali e produttive esterne all'Ateneo.
SSD: M-STO/01 Storia medievale, M-STO/04 Storia contemporanea, M-STO/07 Storia del Cristianesimo e delle Chiese, M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche, M-FIL/01 Filosofia teoretica, M-FIL/06 Storia della filosofia, SPS/01 Filosofia politica, SPS/02 Storia delle dottrine politiche, M-GGR/01 Geografia
f) Le politiche pubbliche e sociali (Area CUN 14) L'area opera con riferimento alle tematiche che definiscono e caratterizzano la società contemporanea, utilizzando strumenti operativi tali da consentire l'analisi delle diseguaglianze e dell'associazione fra determinanti sociali e salute. Tra i temi sviluppati, occupano un ruolo centrale quelli delle politiche pubbliche e delle culture della corporeità e dello sport come fenomeno sociale, i diversi aspetti della sociologia della salute, dal ruolo della marginalità sociale, delle diseguaglianze sociali, della devianza e della violenza alle prospettive di sviluppo sociale legate alle migrazioni internazionali e alle politiche di Global Health. I temi etici della salute e della umanizzazione del vissuto nelle istituzioni detentive rappresentano ulteriori linee di ricerca. Inoltre i ricercatori sono attivamente coinvolti sui temi della sociologia visuale e delle metodologie narrative, e sulla evoluzione storica e sistemica delle industrie culturali (informazione, televisione, cinema), sui fenomeni dell'audience attiva, della produzione/consumo di prodotti culturali, del loro potenziale ruolo nello sviluppo territoriale in un contesto di economia globale. L'identificazione e la valutazione del “capitale sociale” interno ed esterno alla rete del welfare e dei servizi sociali, assieme all'identificazione e valutazione dei contesti ambientali ed economici delle organizzazioni produttive si rendono disponibili per nuove prospettive manageriali ed imprenditoriali nell'ambito del rapporto salute/malattia, anche in relazione e coordinamento con l'area della Sanità pubblica.
SSD: SPS/07 Sociologia Generale, SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi.
g) La salute, nelle sue dimensioni fisica, psichica e sociale (Aree CUN 6 e 11). La promozione e tutela della Salute e Sanità Pubblica viene affrontata da molteplici punti di vista e con diverse possibilità di approfondimento. Essa spazia dallo studio dei microrganismi nelle matrici ambientali, alla misura degli indici di benessere percepito negli ambienti confinati, alla valutazione di metodi e tecnologie diagnostico-terapeutiche, alla valutazione di efficacia di interventi di prevenzione, cura e riabilitazione delle malattie (con particolare riguardo alla promozione degli stili di vita attivi e alle diseguaglianze socio-economiche), nonché allo studio dell'influenza di fattori e politiche che agiscono a livello dell'intera società. Specifici ambiti di interesse sono la promozione della salute fisica e psico-sociale attraverso l'adozione di stili di vita attivi e “sani”, l'educazione alla salute, la comunicazione in sanità pubblica e l'applicazione dei metodi di epidemiologia e biostatistica su dati da fonti istituzionali e dati raccolti tramite indagini campionarie basate sull'utilizzo di questionari validati e ad hoc in popolazioni di diversa età e genere, in relazione e coordinamento con l'area delle politiche pubbliche e sociali.
SSD: MED/42 Igiene generale e applicata, MED/33 Malattie dell'apparato locomotore, M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie, M-PSI/01 Psicologia generale, M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione
h) L'attività motoria e lo sport (Aree CUN 5 e 11). Attività motoria e sport sono considerati nella loro valenza educativa, e nella loro capacità di promuovere la salute e la prevenzione delle malattie cronico-degenerative ma anche come strumento per la crescita dell'individuo e la sua piena partecipazione sociale. Tali accezioni vengono declinate nello studio delle modalità di pratica del movimento e dello sport nelle diverse età della vita, con finalità ludiche o di prestazione, in ambienti naturali e costruiti, tenendo conto delle loro interazioni con la corporeità dell'individuo e le sue percezioni, e ponendo attenzione alle tematiche della sostenibilità individuale e ambientale. L'area è coinvolta anche nella progettazione di metodi e strumenti per la valutazione dell'attività fisica e della prestazione sportiva, in un range che spazia da metodi e tecniche per la riproduzione in “laboratorio” di livelli di prestazione, alla validazione di test “da campo” su popolazione di diverse età, generi e abilità, all'analisi della performance realizzata con l'ausilio di strumenti informatici e di analisi dell'immagine.
SSD: M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie, M-EDF/02 Metodi e didattiche delle attività sportive, BIO/09 Fisiologia.
i) Le Scienze Biomediche di Base (Aree CUN 5, 6 e 11), finalizzate all'identificazione e alla caratterizzazione dei meccanismi cellulari e molecolari coinvolti nei processi di sopravvivenza, proliferazione e differenziamento in sistemi in vitro. Obiettivo generale è quello di identificare le alterazione di tali processi, che sono alla base di diverse patologie e dello sviluppo di resistenza ai farmaci, al fine di sviluppare nuove procedure diagnostiche e terapie mirate contro specifiche “lesioni molecolari”. Per il raggiungimento di obiettivi specifici, l'attività di ricerca in questa area si basa su collaborazioni con altre Università e Istituti di Ricerca.
SSD:BIO/09 Fisiologia, BIO/10 Biochimica, BIO/16 Anatomia, MED/04 Patologia generale, M-EDF/02 Metodi e didattiche delle attività sportive.
Individuazione degli obiettivi
Dal quadro descrittivo sopra delineato emerge una compagine scientifica dipartimentale estremamente diversificata, sostanzialmente efficace se considerata nel suo insieme, ma dalle potenzialità per alcuni settori parzialmente inficiate dalla mancanza di massa critica, oltre che da carenze strutturali inerenti al sistema e indipendenti dal Dipartimento di afferenza. Ciò nonostante, i risultati conseguiti in termini di produzione e qualità (cfr. Quadri B3) incoraggiano a progettare un futuro espansivo per l'attività scientifica di Dipartimento, che si auspica possa essere trainato da alcuni settori-guida e possa stimolare anche le componenti finora valutate come meno dinamiche scientificamente in termini qualitativi e/o quantitativi sulla base dei parametri ANVUR. In considerazione di quanto fin qui osservato e in coerenza con le indicazioni generali sulla valutazione della qualità della ricerca desumibili dalla normativa in vigore, sono stati individuati quattro obiettivi generali, considerati come cruciali per il futuro del Dipartimento (v. articolazione delle azioni in allegato).
Obiettivo 1: Consolidare e rafforzare il numero e la qualità scientifica dei prodotti di ricerca
La produzione scientifica del Dipartimento sarà oggetto di misure destinate a incoraggiare, compatibilmente con le risorse disponibili, una progressiva migrazione della produzione stessa verso le migliori sedi editoriali possibili, con particolare attenzione agli standard vigenti per i settori bibliometrici (indicizzazione, Impact Factor, numero di citazioni) e per quelli non bibliometrici (riviste di classe A e altre riviste scientifiche nazionali e internazionali), senza però disincentivare le produzioni tipiche di una notevole porzione del settore umanistico, quali monografie, volumi miscellanei, edizioni di testi, cataloghi, corpora.
Obiettivo 2: Aumentare la capacità di risposta a bandi di progetto nazionali e internazionali soggetti a valutazione
Attraverso una politica dipartimentale mirata, in accordo e con il sostegno dell'Ateneo, appare possibile e necessario incentivare la partecipazione a bandi per progetti competitivi di respiro internazionale, vivace finora solo in alcuni settori, mentre i progetti indirizzati a bandi competitivi nazionali, regionali e locali e i finanziamenti privati e pubblici ad hoc appaiono ulteriormente incrementabili con una opportuna sensibilizzazione sulle opportunità esistenti. Ugualmente migliorabile appare la capacità di aggregazione fra le diverse componenti del Dipartimento nella prospettiva dello sviluppo di progetti interdisciplinari.
Obiettivo 3: Aumentare le collaborazioni internazionali e la mobilità in uscita e in entrata per ricerca e didattica
La partecipazione a reti formali e informali di collaborazione internazionale, pur già presente, appare meritevole di specifiche politiche atte a favorirne lo sviluppo, sia in termini di adesione individuale, sia di coinvolgimento di gruppi di ricerca. Fra i risultati di tali politiche è lecito attendersi una maggiore mobilità in uscita delle componenti scientificamente attive del Dipartimento. Ugualmente da incentivare attraverso un miglioramento delle caratteristiche attrattive del Dipartimento è la mobilità in entrata di docenti, ricercatori e dottorandi dall'estero, finora limitata. Le misure di incentivazione proposte contribuiranno inoltre a favorire l'aumento delle pubblicazioni con coautori stranieri.
Obiettivo 4: Consolidare e potenziare le attività di Terza missione
L'attività in conto terzi, già praticata in alcuni settori rappresentati nel Dipartimento, può essere favorita migliorando il supporto logistico, sollecitando il sostegno da parte dell'Ateneo e favorendo i contatti con le realtà produttive. Va considerato obiettivo perseguibile, in questo settore, anche lo sviluppo di accordi e convenzioni finalizzate allo scambio di servizi. Andrà poi sollecitato l'impegno sul versante della formazione continua, attività tipica di alcune delle aree scientifiche rappresentate nel Dipartimento, in grado di progettare e realizzare corsi di perfezionamento e formazione e seminari destinati a un vasto pubblico. Già intensa è l'attività di public engagement, con numerosi docenti impegnati nella presentazione al pubblico di volumi e ricerche, nell'organizzazione di manifestazioni culturali, dibattiti e conferenze pubbliche, nell'attività pubblicistica su quotidiani e periodici e in altri interventi sul patrimonio culturale, librario e archeologico. La collaborazione già in essere con un nuovo e rilevante polo museale di Cassino (http://www.camusac.com) lascia inoltre ben sperare nel possibile incremento in tale campo, sostanziabile in nuovi accordi e misure di sostegno dell'attività museale. L'attività archeologica sul terreno verrà sostenuta con l'avvio o la ripresa di campagne di scavo e ricerca sia sul territorio del Lazio meridionale che all'estero, compatibilmente con le risorse disponibili o reperibili.
È opportuno comunque evidenziare che la forte vocazione territoriale dell'Ateneo cassinate richiede un costante impegno nella costruzione di reti di rapporti con il territorio stesso: esse finiscono inevitabilmente per stimolare una produzione scientifica, divulgativa e comunicativa di respiro locale, necessaria ad un'interazione adeguata con istituzioni, apparato produttivo e società civile, e per depotenziare la componente nazionale e internazionale dell'attività scientifica, facendo emergere nelle procedure di valutazione nazionale apparenti carenze. Nel quadro di una programmazione dello sviluppo della produzione scientifica si ritiene opportuno, pur seguendo le linee-guida nazionali, mettere in atto politiche che non mortifichino la componente della produzione scientifica rivolta al territorio, non riducibile completamente ad attività di terza missione.
Questi obiettivi appaiono coerenti con i punti di forza e le criticità emersi nel quadro di riesame (B3). Si prevede pertanto di testare e validare gli indicatori proposti per lo sviluppo di un sistema di monitoraggio per le specifiche azioni, come descritto nel testo allegato, con periodicità annuale e triennale.
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Il Dipartimento di Scienze Umane, Sociali e della Salute nasce dall'unione di tre strutture preesistenti, motivata dall'applicazione dello statuto di ateneo che recepisce le innovazioni organizzative della L. 240/2010: il Dipartimento di Scienze Umanistiche, la Facoltà di Scienze Motorie e il Dipartimento di Scienze Motorie e della Salute. In tutte queste esperienze erano stati sviluppati terreni comuni e fertili di dialogo tra discipline con oggetti di studio e metodi anche molto diversi, che hanno permesso l'incubazione e lo sviluppo di attività formative e di ricerca nell'àmbito delle scienze psico-pedagogiche, demo-etno-antropologiche, sociali, storiche e archeologiche, linguistiche, filologico-letterarie, etico-filosofiche, biologiche, mediche e della promozione della salute e degli stili di vita attivi. Il Dipartimento comprende quindi rappresentazioni consistenti e misurabili di numerose aree CUN (5, 6, 10, 11, 14).
La chiave di volta delle attività didattiche e di ricerca del Dipartimento SUSS è l'adozione, nel convergere e collaborare di docenti appartenenti a un grande numero di settori scientifico-disciplinari, di una visione che fa del confronto e dell'aggregazione una funzione strategica e distintiva, capace di favorire l'integrazione tra le professionalità presenti in un'ottica interdisciplinare più che multidisciplinare. Su queste fondamenta si è avviata la costruzione di una identità della politica di azione e ricerca del Dipartimento, basata su una produzione a carattere interdisciplinare e aperta al confronto con la comunità scientifica attraverso convegni, pubblicazioni periodiche, progetti di ricerca e di valorizzazione culturale del territorio.
Le politiche della ricerca del dipartimento sono volte innanzi tutto al sostegno della produzione scientifica: tale sostegno prende le mosse dal riconoscimento della grande varietà di discipline scientifiche e di tradizioni culturali rappresentate nel dipartimento. Ciò si traduce in una varietà di organizzazione dell'attività sperimentale e scientifica, illustrabile mediante numerosi parametri. Diverso è il modo di aggregazione degli studiosi, che in alcuni settori è strutturato in modo funzionale all'acquisizione e all'analisi di dati sperimentali, e tende quindi a privilegiare gruppi numerosi di ricerca, con prodotti scientifici che recano numerose firme; in altre prospettive di indagine si hanno gruppi più flessibili dovuti all'interazione, talvolta anche occasionale e originata da un singolo interesse comune, di alcuni studiosi del Dipartimento; ben rappresentata è infine la ricerca individuale, tipica di buona parte delle discipline umanistiche, che anzi raggiunge nel nostro dipartimento livelli di eccellenza in alcuni settori, come è testimoniato dalle valutazioni nazionali nella VQR 2004-2010.
Un altro parametro rilevante riguarda l'uso di attrezzature e laboratori necessari alla ricerca: alcuni degli studi condotti dagli afferenti fanno uso soprattutto della biblioteca, appoggiandosi anche ad altre grandi istituzioni bibliotecarie presenti in Italia e all'estero; in altri casi invece le ricerche sono condotte per lo più all'interno di laboratori del dipartimento, o rendono necessari rapporti con centri di ricerca esterni, e sono basate sull'impiego molto intenso di attrezzature strumentali. Sono diverse anche le modalità di pubblicazione dei risultati delle ricerche: alcuni settori (tendenzialmente coincidenti con i bibliometrici ANVUR) privilegiano la pubblicazione su riviste in cui è più strutturato il processo di revisione per l'accettazione degli articoli, il computo delle citazioni, e in cui vige una gerarchia tra le singole testate. In altri settori invece la circolazione avviene con monografie e saggi che hanno una vocazione sia disciplinare sia più latamente culturale, per cui non è sempre discriminabile l'ispirazione di ricerca, didattica o divulgativa dei singoli contributi.
Diversificata è anche l'interazione con i soggetti esterni al dipartimento, che può privilegiare (o combinare) altri dipartimenti (o singole strutture di essi) dell'ateneo, altre istituzioni accademiche (atenei italiani e stranieri), istituti di ricerca, fondazioni e istituti culturali, parti sociali e associazioni della cittadinanza, imprese o soggetti associativi attivi nella prossimità dell'ateneo o in aree lontane, istituzioni amministrative o politiche, ecc.
Analoghe considerazioni possono avanzarsi in merito alle modalità di finanziamento della ricerca, che può essere basato su progetti che partecipano a bandi competitivi locali, nazionali e internazionali; sul rapporto con enti esterni (pubblici e privati); o anche sul finanziamento diretto delle strutture del dipartimento o dell'ateneo: in alcuni settori, infatti, le somme che è possibile stanziare con questa modalità, malgrado siano di piccola entità, hanno prodotto risultati scientifici di assoluta eccellenza.
Il Dipartimento riconosce esplicitamente il pluralismo appena descritto come un suo elemento di forza, e promuove quindi la ricerca scientifica nelle diverse modalità con cui essa viene condotta.
Nonostante gli effetti di politiche nazionali di settore subordinate a sempre più stringenti vincoli finanziari e normativi, i risultati conseguiti dalle strutture e dai docenti che sono confluiti in questo Dipartimento sono stati negli ultimi anni rilevanti, come evidenziato dalle buone prestazioni di queste strutture nei Rapporti sulla valutazione della ricerca dell'Università di Cassino e nella VQR 2004-2010.
La numerosità e la varietà degli afferenti alla compagine dipartimentale si traduce in un allargamento realmente significativo della base di contatti strategici di cui avvalersi per realizzare progetti singoli e condivisi. In questo modo il capitale relazionale strategico del gruppo nel complesso e, nello stesso tempo, di ciascuno degli afferenti, si è notevolmente arricchito, con un ampliamento di scenari, di opportunità, di risorse effettivamente acquisibili.
In ragione di questo, il Dipartimento svolge proficuamente attività di ricerca (e di didattica a essa collegata) inerenti ai temi della cultura, della formazione, della salute, dell'attività motoria e delle politiche pubbliche, sociali e ambientali coniugando principi, metodi e linguaggi delle scienze tecnico-metodologiche, sociologiche, pedagogiche, psicologiche, biomediche, motorie e sportive, linguistiche, filologico-letterarie, storiche, archeologiche, economiche, giuridiche e statistico-demografiche. È questo d'altronde il modello che viene oggi suggerito dalle esperienze internazionali e che è alla base delle innovazioni (di processo e di prodotto allo stesso tempo) che si stanno producendo in molte prestigiose sedi universitarie europee.
Aree di interesse
a) Il mondo classico e medievale, dalla cultura scritta alla cultura materiale (Area CUN 10), con specifico riferimento al patrimonio letterario e documentario e alle relative tradizioni testuali, e alla corrispondente e speculare realtà archeologica. In essa convivono gruppi di ricerca e ricerche individuali, coerentemente con le caratteristiche specifiche dei diversi settori disciplinari. La produzione scientifica di questo gruppo si caratterizza per una intensa attività di edizione di testi e per una notevole capacità di interazione con il territorio, del quale vengono valorizzate le componenti culturali della fase classica e medievale, attraverso ampi e articolati progetti di raccolta e digitalizzazione di documenti epigrafici e manoscritti, così come di testimonianze archeologiche. Tale approccio si estende poi oltre i confini immediati del territorio di pertinenza dell'Ateneo, in collegamento con importanti centri di ricerca nazionali e internazionali e con il coinvolgimento in progetti di ampio raggio in diversi paesi del mondo classico (Grecia, Turchia, Egitto). Questo gruppo costituisce uno dei punti di eccellenza della ricerca dipartimentale per la produzione dei singoli ricercatori, per il successo dei progetti competitivi e per l'attività dei suoi gruppi di ricerca e laboratori; in questo settore il dipartimento promuove la testata «Segno e testo», una rivista internazionale “peer reviewed” classificata fra le riviste di fascia A dei settori 10A, 10D e 10M.
SSD: L-ANT/03 Storia romana, L-ANT/05 Papirologia, L-ANT/07 Archeologia classica, L-FIL-LET/04 Lingua e letteratura latina, L-FIL-LET/08 Letteratura latina medievale e umanistica.
b) Le lingue, il linguaggio, i testi (Area CUN 10). Quest'area ha come oggetto lo studio del linguaggio, delle lingue, del loro patrimonio letterario e delle loro tradizioni testuali, nonché la conoscenza dei principali strumenti di analisi linguistica, filologica e culturale. L'interesse si estende dal Medioevo volgare fino all'età contemporanea, con ampliamenti alla linguistica antica e orientale. Le discipline che convergono in quest'area comprendono (a) ricerche di tipo linguistico in senso stretto (nella linguistica storico-comparativa, in quella sincronica, e nella storia del pensiero linguistico); (b) studi di orientamento filologico (di àmbito romanzo e germanico); (c) studi linguistico-letterari, e più generalmente orientati allo studio comparato della cultura, con specializzazioni in àmbito spagnolo, ispano-americano, inglese, tedesco, russo e nella comparatistica. L'attività di ricerca viene svolta dagli afferenti sia individualmente, sia in gruppi di ricerca. L'area trova nel Dipartimento ampi settori di interazione interdisciplinare: ad esempio nell'applicazione degli strumenti dell'analisi linguistica allo studio del mondo antico, nell'incontro tra filologie moderna e antica (tra l'altro visibile nella partecipazione ai lavori della rivista «Segno e testo»), tra letteratura e sport, tra psicologia e letteratura, tra lingue e politiche sociali ai fini della mediazione linguistica, nello studio del linguaggio e delle sue patologie, nelle scienze cognitive.
SSD: L-FIL-LET/09 Filologia e linguistica romanza, L-FIL-LET/14 Critica letteraria e letterature comparate; L-FIL-LET/15 Filologia germanica, L-LIN/01 Glottologia e linguistica, L-LIN/05 Letteratura spagnola, L-LIN/06 Lingua e letteratura ispano-americane, L-LIN/10 Letteratura inglese, L-LIN/12 Lingua e traduzione – lingua inglese, L-LIN/13 Letteratura tedesca, L-LIN/21 Slavistica.
c) La formazione e l'educazione (Area CUN 11)
Il settore della formazione e dell'educazione ha per obiettivo la ricerca teorica, empirica e sperimentale nell'ambito delle Scienze dell'educazione, con particolare attenzione agli individui e alle collettività, alle specificità dell'età evolutiva e adulta, di genere, di contesto sociale, economico, culturale e psicologico.
La ricerca dell'area si articola in un ampio ventaglio di apporti disciplinari: l'area di Pedagogia generale e sociale (M-PED/01), è presente con ricerche e studi di carattere storico e teoretico sui fondamenti dell'educazione e della comunicazione educativa, sulla metacognizione, sul pensiero critico, sull'educazione interculturale, sulle dinamiche migratorie dei minori non accompagnati, sulla pedagogia della famiglia in prospettiva sistemico-valoriale.
I settori M-PED/03 e M-PED/04 si caratterizzano con ricerche sui metodi e sulle tecniche della ricerca pedagogico-didattica, sulla verifica e valutazione dei processi di insegnamento-apprendimento e sull'analisi del rapporto tra tecnologie digitali e i processi testé richiamati. In particolare, sono oggetto di indagine il rapporto tra alfabetizzazione digitale, competenze digitali e saperi disciplinari, gli ambienti tecnologici di apprendimento (TLE), e cambiamenti paradigmatici sul piano educativo all'interno dei contesti sociali, con particolare attenzione agli ambienti "smart", gli ambienti tecnologici di gestione dei processi educativi e utilizzo di ambienti tecnologico-cooperativi per la valutazione individuale, di gruppo e dei processi nel loro complesso. A tali temi di ricerca si affiancano gli studi sulla valutazione didattica e dei sistemi educativi, sul curricolo, sulla ricerca educativa, sulle tecnologie applicate alla didattica. La filiera formativa include, naturalmente, il comparto strategico della formazione dei docenti della scuola, rivolgendo una particolare attenzione ai paradigmi del cambiamento, e all'innovazione delle pratiche didattiche, a tutti i livelli del sistema educativo e formativo.
SSD: M-PED/01 Pedagogia generale, M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale; M-PED/04 Pedagogia sperimentale.
d) Le discipline psicologiche (Area CUN 11)
L'area psicologica (M-PSI/01) è presente con la Psicologia dell'arte e della letteratura, con ricerche sulla creatività artistica, la motivazione, il comportamento, la personalità, lo studio delle emozioni, della produzione artistica e culturale, dell'intelligenza, dell'apprendimento, della creatività, della personalità e delle differenze individuali.
Il settore M-PSI/04 si qualifica con studi inerenti le dipendenze comportamentali (affettive, alimentari, ludiche), l'autocontrollo, lo stile decisionale, la regolazione emozionale e l'attaccamento, l'adattamento al cambiamento (malattia, disabilità, pensionamento, ciclo di vita), la motivazione e la cognizione, la psicologia ambientale, la psicologia della salute e del benessere.
SSD: M-PSI/01 Psicologia generale, M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione, M-PSI/05 Psicologia sociale
e) Il settore storico, filosofico e antropologico (Aree CUN 11 e 14)
La disciplina della Storia della filosofia (M-FIL/06) si propone di ricercare le motivazioni che hanno spinto i filosofi a dare vita alle loro teorie originali, individuandone l'origine nei contesti culturali, storici e sociali nei quali essi hanno vissuto e in funzione dei quali essi hanno proposto sistemi interpretativi e operato scelte progettuali. Nel settore M-FIL/01 le ricerche condotte vertono anzitutto sulle vicende della filosofia italiana del '900, anche nell'intreccio con i percorsi storico-politici del Paese. In particolare, due sono i temi studiati più da vicino: l'attualismo gentiliano nei suoi nodi logico-speculativi; le trasformazioni del 'campo' filosofico dopo la crisi del marxismo e l'imporsi della nuova koiné ermeneutica. A questo approccio si salda quello della filosofia politica (SPS/01), ugualmente radicato nella contemporaneità, le cui ricerche si incentrano sui fenomeni di crisi del pensiero di matrice otto-novecentesca. Altro campo di ricerca, all'incrocio con i settori affini di estetica e filosofia del linguaggio, investe le nozioni di segno ed immagine, con particolare riguardo al dialogo tra la filosofia e i linguaggi contemporanei delle arti. Per il settore storico sono presenti la Storia medievale (M-STO/01), con ricerche sulla storia medievale dal tardo antico al XV secolo, con particolare attenzione alla storia del culto dei Santi; sull'Umanesimo, sulle migrazione barbariche, sulla storia e regalità anglosassone dell'Alto Medioevo; la Storia contemporanea (M-STO/04), e la Storia delle dottrine politiche (SPS/02), con una intensa attività scientifica e pubblicistica e notevoli interazioni territoriali., La Storia del cristianesimo e delle chiese (M-STO/07) mira al tracciato di complementi utili ad evidenziare quanto il percorso diacronico del pensiero cristiano (soprattutto quello fondato sulla speculazione patristica) abbia costantemente da suggerire a una comunità scientifica votata genuinamente, pur nella pluralità delle letture di scuola, alla definizione di riferimenti axiologici condivisi per una sana formazione della persona umana. Il lavoro, pur sforzandosi di caratterizzarsi per un servizio ausiliare alla pedagogia, resta saldamente ancorato all'esplorazione delle contingenze storiche, che concorrono allo sviluppo di idee e comportamenti. Per il settore demo-etnoantropologico (M-DEA/01), sono parte della produzione scientifica dell'Area 11 gli studi improntati alla ricerca sul campo come caratterizzazione della disciplina e legate ai temi della migrazione, dei minori stranieri non accompagnati, dei richiedenti asilo e rifugiati, delle forme della rappresentazione, dei cicli festivi, della dimensione simbolica delle culture. Si salda a queste linee di ricerca anche quella rappresentata dalla Geografia (M-GGR/01), che affronta concretamente i temi della governance territoriale, in collaborazione con altri Dipartimenti dell'Ateneo e in stretta relazione con le realtà istituzionali e produttive esterne all'Ateneo.
SSD: M-STO/01 Storia medievale, M-STO/04 Storia contemporanea, M-STO/07 Storia del Cristianesimo e delle Chiese, M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche, M-FIL/01 Filosofia teoretica, M-FIL/06 Storia della filosofia, SPS/01 Filosofia politica, SPS/02 Storia delle dottrine politiche, M-GGR/01 Geografia
f) Le politiche pubbliche e sociali (Area CUN 14) L'area opera con riferimento alle tematiche che definiscono e caratterizzano la società contemporanea, utilizzando strumenti operativi tali da consentire l'analisi delle diseguaglianze e dell'associazione fra determinanti sociali e salute. Tra i temi sviluppati, occupano un ruolo centrale quelli delle politiche pubbliche e delle culture della corporeità e dello sport come fenomeno sociale, i diversi aspetti della sociologia della salute, dal ruolo della marginalità sociale, delle diseguaglianze sociali, della devianza e della violenza alle prospettive di sviluppo sociale legate alle migrazioni internazionali e alle politiche di Global Health. I temi etici della salute e della umanizzazione del vissuto nelle istituzioni detentive rappresentano ulteriori linee di ricerca. Inoltre i ricercatori sono attivamente coinvolti sui temi della sociologia visuale e delle metodologie narrative, e sulla evoluzione storica e sistemica delle industrie culturali (informazione, televisione, cinema), sui fenomeni dell'audience attiva, della produzione/consumo di prodotti culturali, del loro potenziale ruolo nello sviluppo territoriale in un contesto di economia globale. L'identificazione e la valutazione del “capitale sociale” interno ed esterno alla rete del welfare e dei servizi sociali, assieme all'identificazione e valutazione dei contesti ambientali ed economici delle organizzazioni produttive si rendono disponibili per nuove prospettive manageriali ed imprenditoriali nell'ambito del rapporto salute/malattia, anche in relazione e coordinamento con l'area della Sanità pubblica.
SSD: SPS/07 Sociologia Generale, SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi.
g) La salute, nelle sue dimensioni fisica, psichica e sociale (Aree CUN 6 e 11). La promozione e tutela della Salute e Sanità Pubblica viene affrontata da molteplici punti di vista e con diverse possibilità di approfondimento. Essa spazia dallo studio dei microrganismi nelle matrici ambientali, alla misura degli indici di benessere percepito negli ambienti confinati, alla valutazione di metodi e tecnologie diagnostico-terapeutiche, alla valutazione di efficacia di interventi di prevenzione, cura e riabilitazione delle malattie (con particolare riguardo alla promozione degli stili di vita attivi e alle diseguaglianze socio-economiche), nonché allo studio dell'influenza di fattori e politiche che agiscono a livello dell'intera società. Specifici ambiti di interesse sono la promozione della salute fisica e psico-sociale attraverso l'adozione di stili di vita attivi e “sani”, l'educazione alla salute, la comunicazione in sanità pubblica e l'applicazione dei metodi di epidemiologia e biostatistica su dati da fonti istituzionali e dati raccolti tramite indagini campionarie basate sull'utilizzo di questionari validati e ad hoc in popolazioni di diversa età e genere, in relazione e coordinamento con l'area delle politiche pubbliche e sociali.
SSD: MED/42 Igiene generale e applicata, MED/33 Malattie dell'apparato locomotore, M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie, M-PSI/01 Psicologia generale, M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione
h) L'attività motoria e lo sport (Aree CUN 5 e 11). Attività motoria e sport sono considerati nella loro valenza educativa, e nella loro capacità di promuovere la salute e la prevenzione delle malattie cronico-degenerative ma anche come strumento per la crescita dell'individuo e la sua piena partecipazione sociale. Tali accezioni vengono declinate nello studio delle modalità di pratica del movimento e dello sport nelle diverse età della vita, con finalità ludiche o di prestazione, in ambienti naturali e costruiti, tenendo conto delle loro interazioni con la corporeità dell'individuo e le sue percezioni, e ponendo attenzione alle tematiche della sostenibilità individuale e ambientale. L'area è coinvolta anche nella progettazione di metodi e strumenti per la valutazione dell'attività fisica e della prestazione sportiva, in un range che spazia da metodi e tecniche per la riproduzione in “laboratorio” di livelli di prestazione, alla validazione di test “da campo” su popolazione di diverse età, generi e abilità, all'analisi della performance realizzata con l'ausilio di strumenti informatici e di analisi dell'immagine.
SSD: M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie, M-EDF/02 Metodi e didattiche delle attività sportive, BIO/09 Fisiologia.
i) Le Scienze Biomediche di Base (Aree CUN 5, 6 e 11), finalizzate all'identificazione e alla caratterizzazione dei meccanismi cellulari e molecolari coinvolti nei processi di sopravvivenza, proliferazione e differenziamento in sistemi in vitro. Obiettivo generale è quello di identificare le alterazione di tali processi, che sono alla base di diverse patologie e dello sviluppo di resistenza ai farmaci, al fine di sviluppare nuove procedure diagnostiche e terapie mirate contro specifiche “lesioni molecolari”. Per il raggiungimento di obiettivi specifici, l'attività di ricerca in questa area si basa su collaborazioni con altre Università e Istituti di Ricerca.
SSD:BIO/09 Fisiologia, BIO/10 Biochimica, BIO/16 Anatomia, MED/04 Patologia generale, M-EDF/02 Metodi e didattiche delle attività sportive.
Individuazione degli obiettivi
Dal quadro descrittivo sopra delineato emerge una compagine scientifica dipartimentale estremamente diversificata, sostanzialmente efficace se considerata nel suo insieme, ma dalle potenzialità per alcuni settori parzialmente inficiate dalla mancanza di massa critica, oltre che da carenze strutturali inerenti al sistema e indipendenti dal Dipartimento di afferenza. Ciò nonostante, i risultati conseguiti in termini di produzione e qualità (cfr. Quadri B3) incoraggiano a progettare un futuro espansivo per l'attività scientifica di Dipartimento, che si auspica possa essere trainato da alcuni settori-guida e possa stimolare anche le componenti finora valutate come meno dinamiche scientificamente in termini qualitativi e/o quantitativi sulla base dei parametri ANVUR. In considerazione di quanto fin qui osservato e in coerenza con le indicazioni generali sulla valutazione della qualità della ricerca desumibili dalla normativa in vigore, sono stati individuati quattro obiettivi generali, considerati come cruciali per il futuro del Dipartimento (v. articolazione delle azioni in allegato).
Obiettivo 1: Consolidare e rafforzare il numero e la qualità scientifica dei prodotti di ricerca
La produzione scientifica del Dipartimento sarà oggetto di misure destinate a incoraggiare, compatibilmente con le risorse disponibili, una progressiva migrazione della produzione stessa verso le migliori sedi editoriali possibili, con particolare attenzione agli standard vigenti per i settori bibliometrici (indicizzazione, Impact Factor, numero di citazioni) e per quelli non bibliometrici (riviste di classe A e altre riviste scientifiche nazionali e internazionali), senza però disincentivare le produzioni tipiche di una notevole porzione del settore umanistico, quali monografie, volumi miscellanei, edizioni di testi, cataloghi, corpora.
Obiettivo 2: Aumentare la capacità di risposta a bandi di progetto nazionali e internazionali soggetti a valutazione
Attraverso una politica dipartimentale mirata, in accordo e con il sostegno dell'Ateneo, appare possibile e necessario incentivare la partecipazione a bandi per progetti competitivi di respiro internazionale, vivace finora solo in alcuni settori, mentre i progetti indirizzati a bandi competitivi nazionali, regionali e locali e i finanziamenti privati e pubblici ad hoc appaiono ulteriormente incrementabili con una opportuna sensibilizzazione sulle opportunità esistenti. Ugualmente migliorabile appare la capacità di aggregazione fra le diverse componenti del Dipartimento nella prospettiva dello sviluppo di progetti interdisciplinari.
Obiettivo 3: Aumentare le collaborazioni internazionali e la mobilità in uscita e in entrata per ricerca e didattica
La partecipazione a reti formali e informali di collaborazione internazionale, pur già presente, appare meritevole di specifiche politiche atte a favorirne lo sviluppo, sia in termini di adesione individuale, sia di coinvolgimento di gruppi di ricerca. Fra i risultati di tali politiche è lecito attendersi una maggiore mobilità in uscita delle componenti scientificamente attive del Dipartimento. Ugualmente da incentivare attraverso un miglioramento delle caratteristiche attrattive del Dipartimento è la mobilità in entrata di docenti, ricercatori e dottorandi dall'estero, finora limitata. Le misure di incentivazione proposte contribuiranno inoltre a favorire l'aumento delle pubblicazioni con coautori stranieri.
Obiettivo 4: Consolidare e potenziare le attività di Terza missione
L'attività in conto terzi, già praticata in alcuni settori rappresentati nel Dipartimento, può essere favorita migliorando il supporto logistico, sollecitando il sostegno da parte dell'Ateneo e favorendo i contatti con le realtà produttive. Va considerato obiettivo perseguibile, in questo settore, anche lo sviluppo di accordi e convenzioni finalizzate allo scambio di servizi. Andrà poi sollecitato l'impegno sul versante della formazione continua, attività tipica di alcune delle aree scientifiche rappresentate nel Dipartimento, in grado di progettare e realizzare corsi di perfezionamento e formazione e seminari destinati a un vasto pubblico. Già intensa è l'attività di public engagement, con numerosi docenti impegnati nella presentazione al pubblico di volumi e ricerche, nell'organizzazione di manifestazioni culturali, dibattiti e conferenze pubbliche, nell'attività pubblicistica su quotidiani e periodici e in altri interventi sul patrimonio culturale, librario e archeologico. La collaborazione già in essere con un nuovo e rilevante polo museale di Cassino (http://www.camusac.com) lascia inoltre ben sperare nel possibile incremento in tale campo, sostanziabile in nuovi accordi e misure di sostegno dell'attività museale. L'attività archeologica sul terreno verrà sostenuta con l'avvio o la ripresa di campagne di scavo e ricerca sia sul territorio del Lazio meridionale che all'estero, compatibilmente con le risorse disponibili o reperibili.
È opportuno comunque evidenziare che la forte vocazione territoriale dell'Ateneo cassinate richiede un costante impegno nella costruzione di reti di rapporti con il territorio stesso: esse finiscono inevitabilmente per stimolare una produzione scientifica, divulgativa e comunicativa di respiro locale, necessaria ad un'interazione adeguata con istituzioni, apparato produttivo e società civile, e per depotenziare la componente nazionale e internazionale dell'attività scientifica, facendo emergere nelle procedure di valutazione nazionale apparenti carenze. Nel quadro di una programmazione dello sviluppo della produzione scientifica si ritiene opportuno, pur seguendo le linee-guida nazionali, mettere in atto politiche che non mortifichino la componente della produzione scientifica rivolta al territorio, non riducibile completamente ad attività di terza missione.
Questi obiettivi appaiono coerenti con i punti di forza e le criticità emersi nel quadro di riesame (B3). Si prevede pertanto di testare e validare gli indicatori proposti per lo sviluppo di un sistema di monitoraggio per le specifiche azioni, come descritto nel testo allegato, con periodicità annuale e triennale.
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Sezione B - Sistema di gestione
Struttura organizzativa del Dipartimento
II dipartimento di Scienze Umane, Sociali e della Salute (DipSUSS), costituito ai sensi dell'art. III.2 dello Statuto dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale e del Decreto Rettorale n. 41 del 7 febbraio 2012, è struttura organizzativa dell'Ateneo di appartenenza per i professori e per i ricercatori di aree scientifico-disciplinari omogenee e/o convergenti interdisciplinarmente per ricerca e/o didattica. Al dipartimento, inoltre, afferiscono funzionalmente gli allievi dei corsi di dottorato di ricerca gestiti dal dipartimento, i titolari di assegni di ricerca e di borse di studio, nonché il personale tecnico e amministrativo a esso assegnato e i rappresentanti degli studenti. Nel dipartimento si valorizzano e si coordinano le risorse umane per le attività di didattica e di ricerca. A esso è attribuita la responsabilità per lo svolgimento della ricerca scientifica, delle attività didattiche e formative, nonché delle attività rivolte all'esterno correlate e accessorie a quelle indicate in settori tra loro affini e/o complementari per contenuti e/o per metodi.
Direttore
a) ha la rappresentanza del dipartimento, convoca e presiede il consiglio e la giunta e vigila sull'esecuzione dei rispettivi deliberati;
b) promuove le attività del dipartimento e vigila sull'osservanza, nell'ambito del dipartimento, delle leggi, dello statuto e dei regolamenti;
c) può nominare su specifiche materie d'interesse del dipartimento delegati con funzione istruttoria;
d) cura i rapporti con gli organi accademici;
e) stipula, in qualità di delegato del Rettore, le convenzioni e i contratti di interesse del dipartimento che siano in linea con i principi e le finalità istituzionali dell'Ateneo;
f) provvede all'acquisizione, nei limiti del fondo di funzionamento del dipartimento, di quanto necessario al buon funzionamento del dipartimento, adottando tutti gli atti inerenti e conseguenti, fatta salva l'autonomia dei singoli e dei gruppi di ricerca nella gestione dei fondi loro assegnati;
g) elabora, coadiuvato dal responsabile amministrativo, una proposta di budget economico relativa al bilancio preventivo e al conto consuntivo di competenza del dipartimento secondo lo schema individuato dal servizio bilancio e lo sottopone al consiglio;
h) designa, sentito il consiglio, i rappresentanti del dipartimento negli organi nei quali siano previsti;
i) indice le elezioni dei coordinatori delle commissioni didattiche dei corsi di studio afferenti al dipartimento e ne nomina i vincitori;
j) coadiuvato dai coordinatori dei corsi di studio verifica che i compiti di legge dei professori e dei ricercatori ad esso afferenti siano stati assolti e attiva processi di valutazione dell'attività didattica;
k) se istituite, indice le elezioni dei coordinatori delle sezioni di ricerca e ne nomina i vincitori;
l) determina le modalità di utilizzo dei locali assegnati al dipartimento;
m) nomina i responsabili dei laboratori del dipartimento, su proposta dei relativi afferenti;
n) sentita la giunta, sottopone al consiglio eventuali proposte di modifica del presente regolamento;
o) esercita tutte le altre attribuzioni che gli sono demandate dalle leggi, dallo statuto e dai regolamenti, ivi compreso il potere di sostituzione sugli atti del responsabile amministrativo per motivi di necessità e urgenza da specificare nel provvedimento relativo, informandone tempestivamente il consiglio del dipartimento;
p) può adottare, in situazioni di urgenza, provvedimenti di competenza del consiglio sottoponendoli, per la ratifica, al consiglio stesso nella prima seduta successiva; può autorizzare direttamente spese per un importo non superiore a quanto definito dal consiglio di Amministrazione nel rispetto dei principi contabili e dei regolamenti di Ateneo anche in riferimento al bilancio unico di Ateneo.
Giunta
è un organo elettivo del dipartimento composto dal direttore e da due professori ordinari, due professori associati e due ricercatori. La composizione della giunta è allargata ai coordinatori dei corso di studio del dipartimento per quanto riguarda le tematiche relative a ordinamenti didattici, regolamenti didattici, offerta formativa dei corsi di studio, diritto allo studio e servizi agli studenti.
La Giunta ha funzioni istruttorie sulle materie di competenza del Consiglio e ha poteri deliberanti su:
a) le determinazioni di spesa per importi non superiori a quanto stabilito dal consiglio di amministrazione e dai regolamenti in materia di contabilità e finanza;
b) la stipula e la revoca di convenzioni e contratti per attività di ricerca, di servizio e per conto terzi richiesti dai ricercatori e dai professori afferenti al dipartimento.
c) nella composizione allargata ai coordinatori di corso di studio, la stipula e la revoca di convenzioni e contratti di attività didattica per corsi di formazione non finalizzati al conseguimento di titoli di studio previsti dalla legge.
Consiglio
è organo del dipartimento costituito da tutto il personale docente afferente e da una rappresentanza elettiva del personale tecnico e amministrativo e degli studenti.
Al consiglio sono riconosciute le seguenti attribuzioni:
a) deliberare sulla programmazione dei posti di professore ordinario e di professore associato;
b) deliberare sulle proposte di chiamata di professori ordinari e di professori associati;
c) deliberare sulle proposte di posti da ricercatore;
d) deliberare sulle proposte di assegni di ricerca;
e) autorizzare le spese nell'ambito della capienza della parte del bilancio di competenza del dipartimento e nei limiti previsti dal presente regolamento all'art 15;
f) acquisito il parere della giunta, deliberare sui criteri generali per l'assegnazione dei fondi di ricerca e per l'impiego dei fondi di funzionamento del dipartimento;
g) acquisito il parere della giunta nella composizione allargata ai coordinatori dei corsi di studio, deliberare in materia di ordinamento didattico, di offerta formativa, di manifesto degli studi e di copertura delle attività formative;
h) deliberare, nel rispetto della libertà di insegnamento e sentiti gli interessati, i compiti didattici e organizzativi dei professori e dei ricercatori ad esso afferenti;
i) deliberare, nel rispetto della normativa vigente, sulla proposta di attribuzione di contratti, a titolo oneroso o gratuito, a soggetti in possesso di adeguati requisiti scientifici e professionali per fare fronte a esigenze didattiche, anche integrative, dei corsi di studio;
j) approvare il regolamento di dipartimento, il regolamento dei corsi di studio, i regolamenti didattici dei corsi di studio e ogni altro regolamento delle strutture afferenti al dipartimento e le eventuali loro modifiche;
k) deliberare la proposta di budget economico relativa al bilancio preventivo e al conto consuntivo predisposta dal direttore, coadiuvato dal responsabile amministrativo. Il consiglio delibera anche, nella parte di propria competenza, sulle eventuali variazioni di allocazione del budget proposte dal direttore;
l) deliberare l'attivazione di corsi di formazione non finalizzati al conseguimento di titoli di studio previsti dalla legge, rispondenti a precise esigenze di qualificazione e riqualificazione professionale, di formazione di nuovi profili professionali di alta specializzazione, nonché di educazione permanente;
m) deliberare sulle domande di afferenza al dipartimento inoltrate al direttore;
n) esprimere pareri sugli argomenti previsti dai regolamenti e dallo statuto di ateneo e su ogni altra questione, a richiesta del direttore;
o) deliberare, sentita la giunta, l'istituzione di sezioni, laboratori o altre articolazioni aventi carattere anche temporaneo, e approvarne i relativi regolamenti;
p) delegare alla giunta specifici poteri, esclusi comunque i poteri di chiamata di professori di prima e di seconda fascia, specificando, nella relativa deliberazione, la funzione deliberativa o consultiva della stessa.
Commissione paritetica
è un organo elettivo del dipartimento con funzioni di monitoraggio e di individuazione di indicatori per la valutazione dell'offerta formativa, della qualità della didattica, dell'attività di servizio agli studenti da parte dei professori e dei ricercatori, e di formulazione di pareri sull'attivazione e sulla soppressione di corsi di studio.
Coordinatore di corso di studio
convoca e presiede la commissione per la didattica di corso di studio, cura l'esecuzione dei suoi deliberati e vigila sull'applicazione dei regolamenti. Il coordinatore partecipa ai lavori della giunta di dipartimento sulle tematiche relative agli ordinamenti didattici, ai regolamenti didattici, all'offerta formativa dei corsi di studio del dipartimento, al diritto allo studio e ai servizi agli studenti.
Commissione per la didattica
Corsi di studio triennali e magistrali affini hanno costituire un'unica commissione per la didattica. Fanno parte della commissione per la didattica il coordinatore, i docenti componenti e un rappresentante degli studenti eletto. Ogni commissione per la didattica ha le seguenti attribuzioni relativamente ai corsi di studio di propria pertinenza:
a) istruisce proposte e esprime al dipartimento il proprio parere in materia di ordinamento didattico, di offerta formativa, di regolamento didattico, di manifesto degli studi e di copertura delle attività formative per quanto di sua competenza;
b) elabora e sottopone al dipartimento il regolamento didattico del Corso di Studio, assicurandone la revisione periodica, e assume le deliberazioni di pertinenza affinché esso sia applicato in tutte le sue parti;
c) propone al dipartimento l'attivazione di programmi integrati di studio anche al fine del rilascio di titoli doppi, multipli o congiunti, di iniziative di cooperazione interuniversitaria, di attivazione di insegnamenti svolti in lingua diversa dall'italiano;
d) definisce le modalità di funzionamento del corso di studio di competenza;
e) coordina i contenuti delle attività formative e sovrintende al loro svolgimento;
f) organizza i servizi di orientamento e tutorato;
g) delibera in materia di gestione delle carriere degli studenti;
h) propone al dipartimento la lista dei cultori della materia, avendo verificato i requisiti dei candidati secondo le norme vigenti nell'Ateneo;
i) propone al dipartimento la composizione delle commissioni per la verifica del profitto;
j) coadiuva il direttore di dipartimento nel controllo degli obblighi didattici e nella valutazione dell'attività didattica;
k) formula al dipartimento proposte sulle esigenze didattiche necessarie alla programmazione del personale docente;
l) esprime parere sulle domande di autorizzazione a fruire di periodi di esclusiva attività di ricerca presentate dai professori e dai ricercatori responsabili di attività formative nei corsi di studio di pertinenza della commissione;
m) svolge ogni altra funzione a essa attribuita dalla legge, dai regolamenti di Ateneo, dal regolamento di dipartimento.
Collegio per l'Assicurazione della Qualità
coadiuva il direttore nell'attuazione del processo di valutazione e accreditamento delle strutture in coerenza con il piano triennale della ricerca e della didattica del dipartimento. In particolare il collegio:
a) assicura il coordinamento e il monitoraggio dei processi di valutazione e di accreditamento dei corsi di studio;
b) assicura il monitoraggio della produzione scientifica anche ai fini della valutazione della qualità della ricerca;
c) promuove la cultura della qualità con specifico riferimento ai livelli di internazionalizzazione della didattica e della ricerca;
d) predispone un rapporto annuale sulle attività didattiche e di ricerca del Dipartimento.
Referente per l'internazionalizzazione
Mantiene i rapporti con l'ufficio di Ateneo per l'internazionalizzazione e i docenti promotori di accordi specifici per la promozione della mobilità internazionale degli studenti, dei dottorandi e del personale docente.
Laboratori
Strutture atte a sviluppare progetti di ricerca e servizi per la crescita culturale e scientifica del dipartimento nel suo complesso, contribuendo sia alla “contaminazione culturale” tra le varie aree di interesse del dipartimento sia a stabilire una rete di contatti con Istituzioni pubbliche e private e con il territorio mediante la stipula di convenzioni, accordi e conto terzi. Inoltre i laboratori forniscono il “milieu” per la formazione degli studenti dei corsi di studio triennale, magistrale e di dottorato.
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II dipartimento di Scienze Umane, Sociali e della Salute (DipSUSS), costituito ai sensi dell'art. III.2 dello Statuto dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale e del Decreto Rettorale n. 41 del 7 febbraio 2012, è struttura organizzativa dell'Ateneo di appartenenza per i professori e per i ricercatori di aree scientifico-disciplinari omogenee e/o convergenti interdisciplinarmente per ricerca e/o didattica. Al dipartimento, inoltre, afferiscono funzionalmente gli allievi dei corsi di dottorato di ricerca gestiti dal dipartimento, i titolari di assegni di ricerca e di borse di studio, nonché il personale tecnico e amministrativo a esso assegnato e i rappresentanti degli studenti. Nel dipartimento si valorizzano e si coordinano le risorse umane per le attività di didattica e di ricerca. A esso è attribuita la responsabilità per lo svolgimento della ricerca scientifica, delle attività didattiche e formative, nonché delle attività rivolte all'esterno correlate e accessorie a quelle indicate in settori tra loro affini e/o complementari per contenuti e/o per metodi.
Direttore
a) ha la rappresentanza del dipartimento, convoca e presiede il consiglio e la giunta e vigila sull'esecuzione dei rispettivi deliberati;
b) promuove le attività del dipartimento e vigila sull'osservanza, nell'ambito del dipartimento, delle leggi, dello statuto e dei regolamenti;
c) può nominare su specifiche materie d'interesse del dipartimento delegati con funzione istruttoria;
d) cura i rapporti con gli organi accademici;
e) stipula, in qualità di delegato del Rettore, le convenzioni e i contratti di interesse del dipartimento che siano in linea con i principi e le finalità istituzionali dell'Ateneo;
f) provvede all'acquisizione, nei limiti del fondo di funzionamento del dipartimento, di quanto necessario al buon funzionamento del dipartimento, adottando tutti gli atti inerenti e conseguenti, fatta salva l'autonomia dei singoli e dei gruppi di ricerca nella gestione dei fondi loro assegnati;
g) elabora, coadiuvato dal responsabile amministrativo, una proposta di budget economico relativa al bilancio preventivo e al conto consuntivo di competenza del dipartimento secondo lo schema individuato dal servizio bilancio e lo sottopone al consiglio;
h) designa, sentito il consiglio, i rappresentanti del dipartimento negli organi nei quali siano previsti;
i) indice le elezioni dei coordinatori delle commissioni didattiche dei corsi di studio afferenti al dipartimento e ne nomina i vincitori;
j) coadiuvato dai coordinatori dei corsi di studio verifica che i compiti di legge dei professori e dei ricercatori ad esso afferenti siano stati assolti e attiva processi di valutazione dell'attività didattica;
k) se istituite, indice le elezioni dei coordinatori delle sezioni di ricerca e ne nomina i vincitori;
l) determina le modalità di utilizzo dei locali assegnati al dipartimento;
m) nomina i responsabili dei laboratori del dipartimento, su proposta dei relativi afferenti;
n) sentita la giunta, sottopone al consiglio eventuali proposte di modifica del presente regolamento;
o) esercita tutte le altre attribuzioni che gli sono demandate dalle leggi, dallo statuto e dai regolamenti, ivi compreso il potere di sostituzione sugli atti del responsabile amministrativo per motivi di necessità e urgenza da specificare nel provvedimento relativo, informandone tempestivamente il consiglio del dipartimento;
p) può adottare, in situazioni di urgenza, provvedimenti di competenza del consiglio sottoponendoli, per la ratifica, al consiglio stesso nella prima seduta successiva; può autorizzare direttamente spese per un importo non superiore a quanto definito dal consiglio di Amministrazione nel rispetto dei principi contabili e dei regolamenti di Ateneo anche in riferimento al bilancio unico di Ateneo.
Giunta
è un organo elettivo del dipartimento composto dal direttore e da due professori ordinari, due professori associati e due ricercatori. La composizione della giunta è allargata ai coordinatori dei corso di studio del dipartimento per quanto riguarda le tematiche relative a ordinamenti didattici, regolamenti didattici, offerta formativa dei corsi di studio, diritto allo studio e servizi agli studenti.
La Giunta ha funzioni istruttorie sulle materie di competenza del Consiglio e ha poteri deliberanti su:
a) le determinazioni di spesa per importi non superiori a quanto stabilito dal consiglio di amministrazione e dai regolamenti in materia di contabilità e finanza;
b) la stipula e la revoca di convenzioni e contratti per attività di ricerca, di servizio e per conto terzi richiesti dai ricercatori e dai professori afferenti al dipartimento.
c) nella composizione allargata ai coordinatori di corso di studio, la stipula e la revoca di convenzioni e contratti di attività didattica per corsi di formazione non finalizzati al conseguimento di titoli di studio previsti dalla legge.
Consiglio
è organo del dipartimento costituito da tutto il personale docente afferente e da una rappresentanza elettiva del personale tecnico e amministrativo e degli studenti.
Al consiglio sono riconosciute le seguenti attribuzioni:
a) deliberare sulla programmazione dei posti di professore ordinario e di professore associato;
b) deliberare sulle proposte di chiamata di professori ordinari e di professori associati;
c) deliberare sulle proposte di posti da ricercatore;
d) deliberare sulle proposte di assegni di ricerca;
e) autorizzare le spese nell'ambito della capienza della parte del bilancio di competenza del dipartimento e nei limiti previsti dal presente regolamento all'art 15;
f) acquisito il parere della giunta, deliberare sui criteri generali per l'assegnazione dei fondi di ricerca e per l'impiego dei fondi di funzionamento del dipartimento;
g) acquisito il parere della giunta nella composizione allargata ai coordinatori dei corsi di studio, deliberare in materia di ordinamento didattico, di offerta formativa, di manifesto degli studi e di copertura delle attività formative;
h) deliberare, nel rispetto della libertà di insegnamento e sentiti gli interessati, i compiti didattici e organizzativi dei professori e dei ricercatori ad esso afferenti;
i) deliberare, nel rispetto della normativa vigente, sulla proposta di attribuzione di contratti, a titolo oneroso o gratuito, a soggetti in possesso di adeguati requisiti scientifici e professionali per fare fronte a esigenze didattiche, anche integrative, dei corsi di studio;
j) approvare il regolamento di dipartimento, il regolamento dei corsi di studio, i regolamenti didattici dei corsi di studio e ogni altro regolamento delle strutture afferenti al dipartimento e le eventuali loro modifiche;
k) deliberare la proposta di budget economico relativa al bilancio preventivo e al conto consuntivo predisposta dal direttore, coadiuvato dal responsabile amministrativo. Il consiglio delibera anche, nella parte di propria competenza, sulle eventuali variazioni di allocazione del budget proposte dal direttore;
l) deliberare l'attivazione di corsi di formazione non finalizzati al conseguimento di titoli di studio previsti dalla legge, rispondenti a precise esigenze di qualificazione e riqualificazione professionale, di formazione di nuovi profili professionali di alta specializzazione, nonché di educazione permanente;
m) deliberare sulle domande di afferenza al dipartimento inoltrate al direttore;
n) esprimere pareri sugli argomenti previsti dai regolamenti e dallo statuto di ateneo e su ogni altra questione, a richiesta del direttore;
o) deliberare, sentita la giunta, l'istituzione di sezioni, laboratori o altre articolazioni aventi carattere anche temporaneo, e approvarne i relativi regolamenti;
p) delegare alla giunta specifici poteri, esclusi comunque i poteri di chiamata di professori di prima e di seconda fascia, specificando, nella relativa deliberazione, la funzione deliberativa o consultiva della stessa.
Commissione paritetica
è un organo elettivo del dipartimento con funzioni di monitoraggio e di individuazione di indicatori per la valutazione dell'offerta formativa, della qualità della didattica, dell'attività di servizio agli studenti da parte dei professori e dei ricercatori, e di formulazione di pareri sull'attivazione e sulla soppressione di corsi di studio.
Coordinatore di corso di studio
convoca e presiede la commissione per la didattica di corso di studio, cura l'esecuzione dei suoi deliberati e vigila sull'applicazione dei regolamenti. Il coordinatore partecipa ai lavori della giunta di dipartimento sulle tematiche relative agli ordinamenti didattici, ai regolamenti didattici, all'offerta formativa dei corsi di studio del dipartimento, al diritto allo studio e ai servizi agli studenti.
Commissione per la didattica
Corsi di studio triennali e magistrali affini hanno costituire un'unica commissione per la didattica. Fanno parte della commissione per la didattica il coordinatore, i docenti componenti e un rappresentante degli studenti eletto. Ogni commissione per la didattica ha le seguenti attribuzioni relativamente ai corsi di studio di propria pertinenza:
a) istruisce proposte e esprime al dipartimento il proprio parere in materia di ordinamento didattico, di offerta formativa, di regolamento didattico, di manifesto degli studi e di copertura delle attività formative per quanto di sua competenza;
b) elabora e sottopone al dipartimento il regolamento didattico del Corso di Studio, assicurandone la revisione periodica, e assume le deliberazioni di pertinenza affinché esso sia applicato in tutte le sue parti;
c) propone al dipartimento l'attivazione di programmi integrati di studio anche al fine del rilascio di titoli doppi, multipli o congiunti, di iniziative di cooperazione interuniversitaria, di attivazione di insegnamenti svolti in lingua diversa dall'italiano;
d) definisce le modalità di funzionamento del corso di studio di competenza;
e) coordina i contenuti delle attività formative e sovrintende al loro svolgimento;
f) organizza i servizi di orientamento e tutorato;
g) delibera in materia di gestione delle carriere degli studenti;
h) propone al dipartimento la lista dei cultori della materia, avendo verificato i requisiti dei candidati secondo le norme vigenti nell'Ateneo;
i) propone al dipartimento la composizione delle commissioni per la verifica del profitto;
j) coadiuva il direttore di dipartimento nel controllo degli obblighi didattici e nella valutazione dell'attività didattica;
k) formula al dipartimento proposte sulle esigenze didattiche necessarie alla programmazione del personale docente;
l) esprime parere sulle domande di autorizzazione a fruire di periodi di esclusiva attività di ricerca presentate dai professori e dai ricercatori responsabili di attività formative nei corsi di studio di pertinenza della commissione;
m) svolge ogni altra funzione a essa attribuita dalla legge, dai regolamenti di Ateneo, dal regolamento di dipartimento.
Collegio per l'Assicurazione della Qualità
coadiuva il direttore nell'attuazione del processo di valutazione e accreditamento delle strutture in coerenza con il piano triennale della ricerca e della didattica del dipartimento. In particolare il collegio:
a) assicura il coordinamento e il monitoraggio dei processi di valutazione e di accreditamento dei corsi di studio;
b) assicura il monitoraggio della produzione scientifica anche ai fini della valutazione della qualità della ricerca;
c) promuove la cultura della qualità con specifico riferimento ai livelli di internazionalizzazione della didattica e della ricerca;
d) predispone un rapporto annuale sulle attività didattiche e di ricerca del Dipartimento.
Referente per l'internazionalizzazione
Mantiene i rapporti con l'ufficio di Ateneo per l'internazionalizzazione e i docenti promotori di accordi specifici per la promozione della mobilità internazionale degli studenti, dei dottorandi e del personale docente.
Laboratori
Strutture atte a sviluppare progetti di ricerca e servizi per la crescita culturale e scientifica del dipartimento nel suo complesso, contribuendo sia alla “contaminazione culturale” tra le varie aree di interesse del dipartimento sia a stabilire una rete di contatti con Istituzioni pubbliche e private e con il territorio mediante la stipula di convenzioni, accordi e conto terzi. Inoltre i laboratori forniscono il “milieu” per la formazione degli studenti dei corsi di studio triennale, magistrale e di dottorato.
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Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
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1. | Segno e Testo: aspetti materiali della scrittura e trasmissione dei testi | PECERE Oronzo | 9 | Massimiliano Bassetti (Verona) Daniele Bianconi (Roma “la Sapienza”) José Antonio Fernández Delgado (Salamanca) Paolo Fioretti (Bari) Anna Maria Guerrieri (Roma “Tor Vergata”) Jacqueline Hamesse (Lovanio) Paolo Odorico (Parigi EHESS) Inmaculada Pérez Martín (Madrid CSIC) Filippo Ronconi (Parigi EHESS) Francesco V. Stella (Siena) Michael Winterbottom (Oxford) |
2. | Linguistica e fonetica sperimentale | SCHIRRU Giancarlo | 2 | Anna Mariani (personale di ruolo) |
3. | Colonie e municipi dell’Italia romana: il Lazio antico | TANTILLO Ignazio | 3 | Bruna Andreoni (personale di ruolo) |
4. | Tecnologia, narrazione e analisi del linguaggio | BOTTIGLIERI Nicola | 8 | |
5. | Mondi della comunicazione | ADINOLFI Massimo | 6 | |
6. | Tecnologie della conoscenza e dell'educazione | CARTELLI Antonio | 4 | |
7. | Ricerche Antropologiche, Pedagogiche e di Attività Sportive | DE SANTIS Maria Gabriella | 5 | |
8. | Epidemiologia, Attività Motorie e Stili di Vita | CAPELLI Giovanni | 9 | De Falco Felice (collaboratore) Digennaro Simone (collaboratore) D'Aliesio Filomena (collaboratrice) Ciccarelli Marica (collaboratrice) Pagliarella Matteo (collaboratore) |
9. | Igiene generale ed applicata | DE VITO Elisabetta | 3 | Lanni Liana (personale strutturato) |
10. | Malattie dell’apparato locomotore | GUZZANTI Vincenzo | 2 | Falciglia Francesco (collaboratore - Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma) Aulisa Angelo Gabriele (collaboratore - Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma) Giordano Marco (collaboratore - Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma) |
11. | Ricerca Sociale | PORRO Nicola | 5 | Fusco Alessio (collaboratore) Meglio Lucio (collaboratore) Raimondo Sergio (collaboratore) Donfrancesco David (collaboratore) Paolinelli Patrizio (collaboratore) |
12. | Fisiologia applicata all’esercizio fisico e allo sport | RODIO Angelo | 8 | |
13. | Scienze Biomediche Integrate | MISITI Francesco | 6 |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|
Nessuna
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Laboratorio di Ricerche Storiche e Archeologiche dell'Antichità (LaRSArA)
Responsabile Scientifico: Ignazio Tantillo (L-ANT/03)
Laboratorio per lo Studio del Libro Antico
Responsabile Scientifico: Oronzo Pecere (L-FIL-LET/04)
Laboratorio di Linguistica e Fonetica sperimentale (LaLiFoS)
Responsabile Scientifico: Giancarlo Schirru (L-LIN/01)
Laboratorio di Tecnica Narrazione e Analisi del linguaggio
Responsabile Scientifico: Nicola Bottiglieri (L-LIN/06)
Laboratorio di Tecnologie della conoscenza e dell'educazione
Responsabile Scientifico: Antonio Cartelli (M-PED/04)
Laboratorio Mondi della comunicazione
Responsabile Scientifico: Massimo Adinolfi (M-FIL/01)
Laboratorio di ricerche Antropologiche, Pedagogiche e di Attività Sportive (LAPASS)
Responsabile Scientifico: Maria Gabriella De Santis (M-PED/01)
Laboratorio di Ricerca Sociale (LaRS)
Responsabile Scientifico: Nicola Porro (SPS/07)
Laboratorio di Epidemiologia, Attività Motorie e Stili di Vita (EpAMoS)
Responsabile Scientifico: Giovanni Capelli (MED/42)
Laboratorio di Igiene
Responsabile Scientifico: Elisabetta De Vito (MED/42)
Laboratorio di Fisiologia dell'esercizio fisico e dello Sport “Marco Marchetti”
Responsabile Scientifico: Angelo Rodio (BIO/09)
Laboratorio di Discipline Biomediche Integrate (LDBI)
Responsabile Scientifico: Francesco Misiti (BIO/10)
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Responsabile Scientifico: Ignazio Tantillo (L-ANT/03)
Laboratorio per lo Studio del Libro Antico
Responsabile Scientifico: Oronzo Pecere (L-FIL-LET/04)
Laboratorio di Linguistica e Fonetica sperimentale (LaLiFoS)
Responsabile Scientifico: Giancarlo Schirru (L-LIN/01)
Laboratorio di Tecnica Narrazione e Analisi del linguaggio
Responsabile Scientifico: Nicola Bottiglieri (L-LIN/06)
Laboratorio di Tecnologie della conoscenza e dell'educazione
Responsabile Scientifico: Antonio Cartelli (M-PED/04)
Laboratorio Mondi della comunicazione
Responsabile Scientifico: Massimo Adinolfi (M-FIL/01)
Laboratorio di ricerche Antropologiche, Pedagogiche e di Attività Sportive (LAPASS)
Responsabile Scientifico: Maria Gabriella De Santis (M-PED/01)
Laboratorio di Ricerca Sociale (LaRS)
Responsabile Scientifico: Nicola Porro (SPS/07)
Laboratorio di Epidemiologia, Attività Motorie e Stili di Vita (EpAMoS)
Responsabile Scientifico: Giovanni Capelli (MED/42)
Laboratorio di Igiene
Responsabile Scientifico: Elisabetta De Vito (MED/42)
Laboratorio di Fisiologia dell'esercizio fisico e dello Sport “Marco Marchetti”
Responsabile Scientifico: Angelo Rodio (BIO/09)
Laboratorio di Discipline Biomediche Integrate (LDBI)
Responsabile Scientifico: Francesco Misiti (BIO/10)
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Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Donazione Battisti | 2.000 | 0 | 0 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
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2. | Centro di Servizi Bibliotecari di Area Umanistica “Giorgio Aprea” | http://www.sba.unicas.it/CSB-Area-Umanistica | 83.258 | 20.561 | 787 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [13]
-
- Prof. Associati [18]
-
- Ricercatori [36]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [0]
-
- Assegnisti [3]
-
- Dottorandi [37]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Assegnisti
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
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1. | POGGIARONI | Alessia | Assegnista | 06 | 06 | MED/33 |
2. | ROSCILLO | Gaetano | Assegnista | 06 | 06 | MED/42 |
3. | STOPPACCI | Patrizia | Assegnista | 10 | 10 | L-FIL-LET/08 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 4 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 9 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 2 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |