Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
Il Dipartimento e i suoi obiettivi di ricerca
Il Dipartimento per la Innovazione nei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali (DIBAF) nasce nel 2011 dall'unione di competenze scientifiche di Chimica, Fisiologia, Biologia animale e vegetale, Microbiologia, Chimica agraria, Patologia vegetale, Genetica, Biotecnologie animali e vegetali, Tecnologie alimentari, e Scienze Forestali (ricomprese nelle precedenti facoltà di Agraria e Scienze Ambientali) per costituire una struttura di ricerca e di didattica multidisciplinare che persegue l'obiettivo generale di promuovere l'innovazione scientifica e tecnologica in campo agro-alimentare, ambientale e forestale (SSD: AGR01, AGR05, AGR08, AGR12, AGR13, AGR14, AGR15, AGR17, BIO01, BIO05, BIO09, BIO10, BIO11, BIO19, CHIM01, CHIM02, CHIM03, CHIM11, SECS01). Si tratta di discipline diverse ma con approcci scientifici complementari e ben integrabili fra loro, dalle conoscenze di base della chimica e della biologia a quelle caratterizzanti delle biotecnologie agroalimentari, animali, industriali e ambientali, a supporto della gestione eco-sostenibile dei sistemi biologici, agroalimentari e forestali. Il DIBAF si configura quindi come un laboratorio della conoscenza e dell'innovazione in grado di individuare un percorso coerente e completo per rispondere alle sfide ambientali ed economiche globali, con l'ambizione di contribuire allo sviluppo di una società ecologicamente ed economicamente più sostenibile, a ridotte emissioni di gas serra e basate sull'impiego diffuso delle bio-risorse. Nel rapporto ANVUR 2013 sulla qualità della ricerca delle Università italiane, l'Università della Tuscia ottiene risultati positivi in molte aree scientifiche e umanistiche ma risulta al primo posto in Italia tra le Università di medie dimensioni proprio per il settore agro-alimentare e forestale (Area 07 Scienze Agrarie e Veterinarie). Un contributo decisivo a questo risultato è determinato dal Dipartimento per la Innovazione nei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali (DIBAF) che infatti risulta primo per la qualità dell'attività scientifica svolta dai propri docenti e ricercatori, tra tutti i sette dipartimenti dell'ateneo della Tuscia; anche a livello nazionale il DIBAF ottiene una valutazione lusinghiera risultando quarto su oltre settanta dipartimenti di agraria e biotecnologie di tutte le Università italiane, comprese quelle di maggiori dimensioni e di tradizione molto più antica dell'ateneo viterbese. Attualmente, il DIBAF organizza corsi di laurea, di laurea magistrale e di dottorato di ricerca nei quali ricopre un ruolo centrale il trasferimento delle conoscenze e delle innovazioni sviluppate nell'ambito delle attività di ricerca. I corsi di laurea offerti dal DIBAF comprendono tre lauree triennali, in Biotecnologie, in Tecnologie Alimentari ed Enologiche e in Scienze Forestali e Ambientali e due corsi di laurea magistrale, in Sicurezza e Qualità agro-alimentare e in Scienze Forestali e Ambientali, quest'ultimo con indirizzo internazionale ERASMUS-Mundus. Recentemente il DIBAF ha anche istituito una scuola di dottorato di ricerca in Scienze della Sostenibilità, in collaborazione con altre due Università italiane, la Mediterranea di Reggio Calabria e del Molise. II Dipartimento si articola in tre aree scientifiche, tra loro complementari e sinergiche, rispetto alle quali è possibile definire le attività di ricerca caratterizzanti. Un'area relativa allo studio dei Sistemi Biologici e della Chimica per l'Ambiente con l'obiettivo scientifico riguardante lo studio dello sviluppo di organismi animali e vegetali, uomo compreso, e la loro interazione con l'ambiente, anche in riferimento agli effetti indotti da cambiamenti climatici, inquinamento e fenomeni antropici. In questo contesto, obiettivi specifici imprescindibili riguardano il monitoraggio ed il risanamento ambientale a cui si collegano le ricerche di chimica computazionale e chimica fisica che vengono integrate nello studio dei processi biologici a livello molecolare, cellulare e dell'organismo; le conoscenze così ottenute aprono la strada alle varie forme di implementazione e di trasferimento tecnologico. L'Area Ambientale e della Gestione delle Risorse Agricole e Forestali elabora i seguenti obiettivi scientifici: lo studio delle relazioni tra piante e microrganismi ed il sistema suolo-atmosfera; la selezione di piante forestali per rispondere alle nuove sfide ambientali; la gestione delle risorse forestali e del verde urbano; la pianificazione del loro utilizzo anche per la produzione di biomasse per uso energetico; la difesa delle piante da malattie ed insetti dannosi; il monitoraggio degli scambi di gas serra ed energia tra ecosistemi e atmosfera; il telerilevamento, la geomatica e la modellistica in ambito idrologico, forestale ed ambientale. Infine, l'Area delle Scienze e Tecnologie Agroalimentari si pone l'obiettivo scientifico di svolgere studi e ricerche di base e avanzati sui processi di produzione, condizionamento, conservazione, difesa e trasformazione delle derrate a destinazione alimentare, degli ingredienti alimentari e degli alimenti finiti, compresi gli aspetti legati alla sicurezza e sostenibilità, alla qualità e tracciabilità dei prodotti alimentari, nonché alla gestione dei residui e degli scarti di lavorazione, con particolare attenzione alla valutazione dell'impatto ambientale e dell'impronta del carbonio. Obiettivi specifici riguardano lo sviluppo di processi innovativi e sostenibili per: l'appassimento dell'uva per la produzione di vini da dessert; la produzione di vini e spumanti a basso tenore di solfiti; la stabilizzazione di prodotti freschi a base vegetale e di frutta ad elevata qualità nutrizionale ed organolettica; la produzione di gelati e prodotti da forno arricchiti in beta-glucani; la dissalazione elettrodialitica per la rimozione di sale da salse e condimenti e di ioni (As e F) per la potabilizzazione dell'acqua; la produzione di biocarburanti, aromi e biomolecole da scarti e residui agroalimentari. Gli studi sull'impatto ambientale dell'industria alimentare si sono diretti prevalentemente alla stima dell'impronta del carbonio nei settori delle acque minerali, birra lager, vino, olio e pasta alimentare essiccata. DIBAF, in collaborazione con DISTABIF (2a Università di Napoli) ed ISMEA, è, anche, impegnato nella validazione di un nuovo procedimento di stima del Carbon Footprint del vino confezionato che tiene conto delle emissioni dirette ed indirette di N2O da N minerale, del sequestro di carbonio nella biomassa legnosa del vigneto e dell'utilizzo dei residui di potatura e di trasformazione come ammendanti del terreno, biomasse e/o compost.
Gli obiettivi scientifici generali e specifici del Dipartimento sono pertanto assolutamente coerenti e in linea con gli obiettivi strategici e operativi dell'Ateneo viterbese in materia di ricerca scientifica, in particolare: i) il miglioramento della qualità e dell'eccellenza della ricerca, anche con l'aumento della partecipazione ai programmi e progetti di interesse europeo e nazionale; ii) il rafforzamento del grado di innovazione e trasferimento tecnologico dei risultati della ricerca scientifica con lo sviluppo di società di spin off, di brevetti e dei rapporti con le imprese private e le istituzioni nazionali e sovra-nazionali.
Il contesto valutativo
Nel 2013 si è completato il complesso lavoro di valutazione scientifica delle Università e degli Enti di ricerca italiani (VQR, ovvero Valutazione della Qualità della Ricerca) condotto dalla Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR, 2013).
Nel rapporto ANVUR sulla qualità della ricerca delle Università italiane, l'Università della Tuscia ottiene risultati positivi in molte aree scientifiche e umanistiche ma si piazza al primo posto in Italia tra le Università di medie dimensioni proprio per il settore agro-alimentare e forestale (Area 07 Scienze Agrarie e Veterinarie). Un contributo decisivo a questo risultato è determinato dal Dipartimento per la Innovazione nei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali (DIBAF) che infatti risulta primo per la qualità dell'attività scientifica svolta dai propri docenti e ricercatori, tra tutti i sette dipartimenti dell'ateneo della Tuscia; anche a livello nazionale il DIBAF ottiene una valutazione lusinghiera risultando quarto su oltre settanta dipartimenti di agraria e biotecnologie di tutte le Università italiane, comprese quelle di maggiori dimensioni e di tradizione molto più antica dell'ateneo viterbese.
Come noto, gli indicatori presi in considerazione dai valutatori dell'ANVUR sono più di dieci e comprendono anzitutto il più importante, cioè quello con peso maggiore, ovvero la qualità (dei prodotti) della ricerca scientifica; altri indicatori rilevanti e che hanno giocato un ruolo importante per la "classifica" finale del DIBAF sono la quantità di risorse e di progetti di ricerca finanziati ai ricercatori del DIBAF sul "mercato della ricerca" ovvero dopo una aperta competizione a livello nazionale e europeo; l'elevata qualità dei giovani ricercatori assunti negli ultimi anni dal DIBAF, a riprova della capacità di formare e di attrarre giovani scienziati con profili di assoluta eccellenza; l'elevato grado di internazionalizzazione delle ricerche di dipartimento, ovvero l'aver creato negli anni una rete di rapporti internazionali con i migliori atenei e centri di ricerca nel mondo, dagli USA alla Cina, dalla Russia alla gran parte dei Paesi europei, dal Brasile e Argentina all'Australia e Nuova Zelanda. Altri indicatori importanti riguardano anche i brevetti e il trasferimento tecnologico e dei risultati della ricerca verso le imprese e verso le istituzioni pubbliche, governo e regioni.
L'internazionalizzazione
Una nuova sfida per l'Università italiana è rappresentata dalla necessità di aprirsi il più possibile ai rapporti internazionali, nella ricerca scientifica e nell'insegnamento. Se sempre più studenti e laureati italiani studiano o lavorano in Europa e nel mondo, come è giusto e indispensabile per la loro preparazione e formazione per il futuro, anche il mondo universitario italiano dovrebbe in modo crescente attrarre studenti e ricercatori dall'estero, migliorando la qualità dei propri servizi e del proprio insegnamento su standard di livello internazionale.
L'Europa con il programma ERASMUS per lo scambio di studenti tra le Università europee ha avuto un impatto enorme in questo ambito e numerosi sono gli studenti del DIBAF di Viterbo che ormai vanno regolarmente all'estero nel corso dei loro studi, e altrettanti studenti stranieri scelgono Viterbo e il dipartimento per i loro studi in Italia.
A partire dal 2013, il Dipartimento ha compiuto un altro importante passo verso la sua internazionalizzazione aprendo un corso in inglese sulla gestione sostenibile degli ecosistemi forestali della regione Mediterranea, insieme ad alcune tra le più prestigiose Università mediterranee, come quelle di Valladolid e Lleida in Spagna, le Università Tecnica e Cattolica di Lisbona in Portogallo, l'Università Politecnica della Turchia e l'Università di Padova, in Italia. E' stato infatti avviato un programma di laurea magistrale in lingua inglese, congiunto tra queste Università, chiamato MEDfOR-Mediterranean Forestry and Natural Resources Management, nell'ambito del programma europeo Erasmus Mundus che risponde all'esigenza di un approccio coordinato, per tutto il bacino del Mediterraneo, al fine di sviluppare strumenti di formazione e informazione affidabili, basati su solide basi scientifiche e un approccio multidisciplinare, al fine di migliorare la conoscenza sulle foreste mediterranee e la gestione delle risorse naturali di questa regione cerniera tra aree geografiche, politiche e culturali di grande importanza nel mondo contemporaneo.
Il programma è rivolto a giovani europei, africani, asiatici e americani che vogliano seguire i corsi internazionali dell'Università della Tuscia, e degli altri Atenei MEDfOR, con l'enfasi centrata sull'educazione e la formazione di una nuova generazione di ingegneri e tecnici forestali, manager, ricercatori e docenti interessati alla conservazione e al miglioramento della più importante infrastruttura ambientale, o green infrastructure, della regione Mediterraneo ovvero le foreste, i parchi e le alberature urbane e peri-urbane. MEDfOR pertanto fornisce agli studenti una solida abilitazione scientifica e le competenze per una carriera in settori innovativi di lavoro all'interno della filiera forestale mediterranea. Attualmente già dieci sono gli studenti iscritti a Viterbo al corso MEDfOR, provenienti da diversi Paesi europei, dell'Asia e dell'Africa.
MEDfOR è un programma di Master scientifico internazionale, di 2 anni (120 crediti ECTS), aperto ai giovani già laureati (laurea di primo livello secondo lo schema Bologna-process o Bachelor di tipo anglo-sassone) che comprende 3 semestri di corsi più una scuola estiva e 1 semestre per preparare la tesi di Master.
Occupabiità e trasferimento
Il problema dell'occupazione che i giovani devono affrontare una volta completato il percorso universitario e quindi quello collegato delle lauree più richieste dal mercato del lavoro, è un tema sempre più attuale e pressante per gli studenti italiani.
Nel caso delle nuove professioni verdi e della tutela del “made in Italy”, di recente si sta verificando un promettente andamento in crescita: nel solo settore agroalimentare e forestale nel primo trimestre del 2013 c'è stato un aumento di occupazione del 9% per gli under 35; nel settore enologico l' occupazione, pur in un momento di crisi, è salita del 2,6% e sei nuovi esperti di vino su dieci vengono occupati a soli tre mesi dalla laurea; l'industria alimentare, il secondo settore produttivo del paese, investe in sicurezza dei cibi 2 miliardi l'anno e impiega 60.000 addetti con numeri in aumento; sono 175 le che imprese operano nel settore del farmaco biotech con circa 6.800 occupati nel settore ricerca e sviluppo. Dal vino alle biotecnologie, passando per il cibo sano: sono tante le offerte per un settore –quello green- che non conosce flessioni. Proprio per cogliere le occasioni offerte da questo mondo del lavoro in crescita è necessario avere un “curriculum verde” attraverso un percorso formativo ad hoc.
I dati sull'occupazione dei laureati italiani vengono raccolti dall'Associazione Alma Laurea che li aggiorna costantemente tutti gli anni; i dati più recenti, del 2013, riferiti all'Università della Tuscia indicano che per le lauree magistrali (ovvero 3+2), cioè quelle alla fine del ciclo quinquennale di formazione universitaria, il tasso di occupazione medio dei laureati dell'Ateneo viterbese è tra il 20 e il 30%; interessante è osservare che per le lauree impartite dal Dipartimento DIBAF, ovvero la laurea sulla filiera Agroalimentare (Tecnologie agroalimentari e enologiche, Sicurezza e Qualità agro-alimentare) e la laurea in Scienze Forestali e Ambientali, mostrano un tasso di occupazione doppio rispetto alle altre lauree viterbesi, pari al 50% dopo un anno dalla laurea; ciò dimostra lo stretto legame tra percorsi didattici del DIBAF e il mondo delle imprese, degli Enti pubblici territoriali, delle strutture di ricerca e del mondo della professione e della consulenza. Possiamo quindi concludere che i percorsi didattici offerti dal DIBAF preparano tecnici e professionisti altamente qualificati per le imprese, le aziende, le società di consulenza, gli Enti pubblici e l'attività libero- professionale, con un ruolo centrale nel trasferimento delle conoscenze e delle innovazioni sviluppate nell'ambito delle attività di ricerca. Da sottolineare anche che a DIBAF fanno riferimento ben tre spin-off universitari (Biofor Italy, Terrasystem, Mdd-Molecular Digital Diagnostics), costituiti in gran parte da laureati che, con le competenze acquisite nei corsi di laurea e laurea magistrale incardinati al DIBAF, hanno potuto costruire durevoli occasioni di lavoro.
Misurabilità degli obiettivi di ricerca
Il Dipartimento si è posto anche i seguenti obiettivi operativi per l'anno successivo a quello di riferimento della SUA-RD, per rendere misurabile il perseguimento della propria strategia scientifica e di ricerca:
- miglioramento della produttività scientifica del DIBAF, soprattutto nei settori scientifici risultati non ottimali nella VQR2010;
- mantenimento dell'elevato livello di complessivo di autofinanziamento del dipartimento e aumento dei finanziamenti da programmi nazionali e/o internazionali;
- incremento della mobilità dei ricercatori e maggiore partecipazione a reti, piattaforme e infrastrutture europee/internazionali di ricerca nel campo agro-alimentare, forestale e della sostenibilità ambientale;
- potenziamento dei programmi di dottorato di ricerca di dipartimento in consorzio con Università italiane e internazionali;
- avvio di ulteriori programmi e iniziative per il trasferimento tecnologico in campo agro-forestale, biotecnologico e ambientale, con corsi sull'imprenditorialità avanzata giovanile e la formulazione di nuove società di spin off;
- rafforzare la sinergia con istituzioni e enti territoriali italiani e organismi internazionali per programmi e servizi di consulenza di policy support e cooperazione.
Il Dipartimento per la Innovazione nei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali (DIBAF) nasce nel 2011 dall'unione di competenze scientifiche di Chimica, Fisiologia, Biologia animale e vegetale, Microbiologia, Chimica agraria, Patologia vegetale, Genetica, Biotecnologie animali e vegetali, Tecnologie alimentari, e Scienze Forestali (ricomprese nelle precedenti facoltà di Agraria e Scienze Ambientali) per costituire una struttura di ricerca e di didattica multidisciplinare che persegue l'obiettivo generale di promuovere l'innovazione scientifica e tecnologica in campo agro-alimentare, ambientale e forestale (SSD: AGR01, AGR05, AGR08, AGR12, AGR13, AGR14, AGR15, AGR17, BIO01, BIO05, BIO09, BIO10, BIO11, BIO19, CHIM01, CHIM02, CHIM03, CHIM11, SECS01). Si tratta di discipline diverse ma con approcci scientifici complementari e ben integrabili fra loro, dalle conoscenze di base della chimica e della biologia a quelle caratterizzanti delle biotecnologie agroalimentari, animali, industriali e ambientali, a supporto della gestione eco-sostenibile dei sistemi biologici, agroalimentari e forestali. Il DIBAF si configura quindi come un laboratorio della conoscenza e dell'innovazione in grado di individuare un percorso coerente e completo per rispondere alle sfide ambientali ed economiche globali, con l'ambizione di contribuire allo sviluppo di una società ecologicamente ed economicamente più sostenibile, a ridotte emissioni di gas serra e basate sull'impiego diffuso delle bio-risorse. Nel rapporto ANVUR 2013 sulla qualità della ricerca delle Università italiane, l'Università della Tuscia ottiene risultati positivi in molte aree scientifiche e umanistiche ma risulta al primo posto in Italia tra le Università di medie dimensioni proprio per il settore agro-alimentare e forestale (Area 07 Scienze Agrarie e Veterinarie). Un contributo decisivo a questo risultato è determinato dal Dipartimento per la Innovazione nei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali (DIBAF) che infatti risulta primo per la qualità dell'attività scientifica svolta dai propri docenti e ricercatori, tra tutti i sette dipartimenti dell'ateneo della Tuscia; anche a livello nazionale il DIBAF ottiene una valutazione lusinghiera risultando quarto su oltre settanta dipartimenti di agraria e biotecnologie di tutte le Università italiane, comprese quelle di maggiori dimensioni e di tradizione molto più antica dell'ateneo viterbese. Attualmente, il DIBAF organizza corsi di laurea, di laurea magistrale e di dottorato di ricerca nei quali ricopre un ruolo centrale il trasferimento delle conoscenze e delle innovazioni sviluppate nell'ambito delle attività di ricerca. I corsi di laurea offerti dal DIBAF comprendono tre lauree triennali, in Biotecnologie, in Tecnologie Alimentari ed Enologiche e in Scienze Forestali e Ambientali e due corsi di laurea magistrale, in Sicurezza e Qualità agro-alimentare e in Scienze Forestali e Ambientali, quest'ultimo con indirizzo internazionale ERASMUS-Mundus. Recentemente il DIBAF ha anche istituito una scuola di dottorato di ricerca in Scienze della Sostenibilità, in collaborazione con altre due Università italiane, la Mediterranea di Reggio Calabria e del Molise. II Dipartimento si articola in tre aree scientifiche, tra loro complementari e sinergiche, rispetto alle quali è possibile definire le attività di ricerca caratterizzanti. Un'area relativa allo studio dei Sistemi Biologici e della Chimica per l'Ambiente con l'obiettivo scientifico riguardante lo studio dello sviluppo di organismi animali e vegetali, uomo compreso, e la loro interazione con l'ambiente, anche in riferimento agli effetti indotti da cambiamenti climatici, inquinamento e fenomeni antropici. In questo contesto, obiettivi specifici imprescindibili riguardano il monitoraggio ed il risanamento ambientale a cui si collegano le ricerche di chimica computazionale e chimica fisica che vengono integrate nello studio dei processi biologici a livello molecolare, cellulare e dell'organismo; le conoscenze così ottenute aprono la strada alle varie forme di implementazione e di trasferimento tecnologico. L'Area Ambientale e della Gestione delle Risorse Agricole e Forestali elabora i seguenti obiettivi scientifici: lo studio delle relazioni tra piante e microrganismi ed il sistema suolo-atmosfera; la selezione di piante forestali per rispondere alle nuove sfide ambientali; la gestione delle risorse forestali e del verde urbano; la pianificazione del loro utilizzo anche per la produzione di biomasse per uso energetico; la difesa delle piante da malattie ed insetti dannosi; il monitoraggio degli scambi di gas serra ed energia tra ecosistemi e atmosfera; il telerilevamento, la geomatica e la modellistica in ambito idrologico, forestale ed ambientale. Infine, l'Area delle Scienze e Tecnologie Agroalimentari si pone l'obiettivo scientifico di svolgere studi e ricerche di base e avanzati sui processi di produzione, condizionamento, conservazione, difesa e trasformazione delle derrate a destinazione alimentare, degli ingredienti alimentari e degli alimenti finiti, compresi gli aspetti legati alla sicurezza e sostenibilità, alla qualità e tracciabilità dei prodotti alimentari, nonché alla gestione dei residui e degli scarti di lavorazione, con particolare attenzione alla valutazione dell'impatto ambientale e dell'impronta del carbonio. Obiettivi specifici riguardano lo sviluppo di processi innovativi e sostenibili per: l'appassimento dell'uva per la produzione di vini da dessert; la produzione di vini e spumanti a basso tenore di solfiti; la stabilizzazione di prodotti freschi a base vegetale e di frutta ad elevata qualità nutrizionale ed organolettica; la produzione di gelati e prodotti da forno arricchiti in beta-glucani; la dissalazione elettrodialitica per la rimozione di sale da salse e condimenti e di ioni (As e F) per la potabilizzazione dell'acqua; la produzione di biocarburanti, aromi e biomolecole da scarti e residui agroalimentari. Gli studi sull'impatto ambientale dell'industria alimentare si sono diretti prevalentemente alla stima dell'impronta del carbonio nei settori delle acque minerali, birra lager, vino, olio e pasta alimentare essiccata. DIBAF, in collaborazione con DISTABIF (2a Università di Napoli) ed ISMEA, è, anche, impegnato nella validazione di un nuovo procedimento di stima del Carbon Footprint del vino confezionato che tiene conto delle emissioni dirette ed indirette di N2O da N minerale, del sequestro di carbonio nella biomassa legnosa del vigneto e dell'utilizzo dei residui di potatura e di trasformazione come ammendanti del terreno, biomasse e/o compost.
Gli obiettivi scientifici generali e specifici del Dipartimento sono pertanto assolutamente coerenti e in linea con gli obiettivi strategici e operativi dell'Ateneo viterbese in materia di ricerca scientifica, in particolare: i) il miglioramento della qualità e dell'eccellenza della ricerca, anche con l'aumento della partecipazione ai programmi e progetti di interesse europeo e nazionale; ii) il rafforzamento del grado di innovazione e trasferimento tecnologico dei risultati della ricerca scientifica con lo sviluppo di società di spin off, di brevetti e dei rapporti con le imprese private e le istituzioni nazionali e sovra-nazionali.
Il contesto valutativo
Nel 2013 si è completato il complesso lavoro di valutazione scientifica delle Università e degli Enti di ricerca italiani (VQR, ovvero Valutazione della Qualità della Ricerca) condotto dalla Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR, 2013).
Nel rapporto ANVUR sulla qualità della ricerca delle Università italiane, l'Università della Tuscia ottiene risultati positivi in molte aree scientifiche e umanistiche ma si piazza al primo posto in Italia tra le Università di medie dimensioni proprio per il settore agro-alimentare e forestale (Area 07 Scienze Agrarie e Veterinarie). Un contributo decisivo a questo risultato è determinato dal Dipartimento per la Innovazione nei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali (DIBAF) che infatti risulta primo per la qualità dell'attività scientifica svolta dai propri docenti e ricercatori, tra tutti i sette dipartimenti dell'ateneo della Tuscia; anche a livello nazionale il DIBAF ottiene una valutazione lusinghiera risultando quarto su oltre settanta dipartimenti di agraria e biotecnologie di tutte le Università italiane, comprese quelle di maggiori dimensioni e di tradizione molto più antica dell'ateneo viterbese.
Come noto, gli indicatori presi in considerazione dai valutatori dell'ANVUR sono più di dieci e comprendono anzitutto il più importante, cioè quello con peso maggiore, ovvero la qualità (dei prodotti) della ricerca scientifica; altri indicatori rilevanti e che hanno giocato un ruolo importante per la "classifica" finale del DIBAF sono la quantità di risorse e di progetti di ricerca finanziati ai ricercatori del DIBAF sul "mercato della ricerca" ovvero dopo una aperta competizione a livello nazionale e europeo; l'elevata qualità dei giovani ricercatori assunti negli ultimi anni dal DIBAF, a riprova della capacità di formare e di attrarre giovani scienziati con profili di assoluta eccellenza; l'elevato grado di internazionalizzazione delle ricerche di dipartimento, ovvero l'aver creato negli anni una rete di rapporti internazionali con i migliori atenei e centri di ricerca nel mondo, dagli USA alla Cina, dalla Russia alla gran parte dei Paesi europei, dal Brasile e Argentina all'Australia e Nuova Zelanda. Altri indicatori importanti riguardano anche i brevetti e il trasferimento tecnologico e dei risultati della ricerca verso le imprese e verso le istituzioni pubbliche, governo e regioni.
L'internazionalizzazione
Una nuova sfida per l'Università italiana è rappresentata dalla necessità di aprirsi il più possibile ai rapporti internazionali, nella ricerca scientifica e nell'insegnamento. Se sempre più studenti e laureati italiani studiano o lavorano in Europa e nel mondo, come è giusto e indispensabile per la loro preparazione e formazione per il futuro, anche il mondo universitario italiano dovrebbe in modo crescente attrarre studenti e ricercatori dall'estero, migliorando la qualità dei propri servizi e del proprio insegnamento su standard di livello internazionale.
L'Europa con il programma ERASMUS per lo scambio di studenti tra le Università europee ha avuto un impatto enorme in questo ambito e numerosi sono gli studenti del DIBAF di Viterbo che ormai vanno regolarmente all'estero nel corso dei loro studi, e altrettanti studenti stranieri scelgono Viterbo e il dipartimento per i loro studi in Italia.
A partire dal 2013, il Dipartimento ha compiuto un altro importante passo verso la sua internazionalizzazione aprendo un corso in inglese sulla gestione sostenibile degli ecosistemi forestali della regione Mediterranea, insieme ad alcune tra le più prestigiose Università mediterranee, come quelle di Valladolid e Lleida in Spagna, le Università Tecnica e Cattolica di Lisbona in Portogallo, l'Università Politecnica della Turchia e l'Università di Padova, in Italia. E' stato infatti avviato un programma di laurea magistrale in lingua inglese, congiunto tra queste Università, chiamato MEDfOR-Mediterranean Forestry and Natural Resources Management, nell'ambito del programma europeo Erasmus Mundus che risponde all'esigenza di un approccio coordinato, per tutto il bacino del Mediterraneo, al fine di sviluppare strumenti di formazione e informazione affidabili, basati su solide basi scientifiche e un approccio multidisciplinare, al fine di migliorare la conoscenza sulle foreste mediterranee e la gestione delle risorse naturali di questa regione cerniera tra aree geografiche, politiche e culturali di grande importanza nel mondo contemporaneo.
Il programma è rivolto a giovani europei, africani, asiatici e americani che vogliano seguire i corsi internazionali dell'Università della Tuscia, e degli altri Atenei MEDfOR, con l'enfasi centrata sull'educazione e la formazione di una nuova generazione di ingegneri e tecnici forestali, manager, ricercatori e docenti interessati alla conservazione e al miglioramento della più importante infrastruttura ambientale, o green infrastructure, della regione Mediterraneo ovvero le foreste, i parchi e le alberature urbane e peri-urbane. MEDfOR pertanto fornisce agli studenti una solida abilitazione scientifica e le competenze per una carriera in settori innovativi di lavoro all'interno della filiera forestale mediterranea. Attualmente già dieci sono gli studenti iscritti a Viterbo al corso MEDfOR, provenienti da diversi Paesi europei, dell'Asia e dell'Africa.
MEDfOR è un programma di Master scientifico internazionale, di 2 anni (120 crediti ECTS), aperto ai giovani già laureati (laurea di primo livello secondo lo schema Bologna-process o Bachelor di tipo anglo-sassone) che comprende 3 semestri di corsi più una scuola estiva e 1 semestre per preparare la tesi di Master.
Occupabiità e trasferimento
Il problema dell'occupazione che i giovani devono affrontare una volta completato il percorso universitario e quindi quello collegato delle lauree più richieste dal mercato del lavoro, è un tema sempre più attuale e pressante per gli studenti italiani.
Nel caso delle nuove professioni verdi e della tutela del “made in Italy”, di recente si sta verificando un promettente andamento in crescita: nel solo settore agroalimentare e forestale nel primo trimestre del 2013 c'è stato un aumento di occupazione del 9% per gli under 35; nel settore enologico l' occupazione, pur in un momento di crisi, è salita del 2,6% e sei nuovi esperti di vino su dieci vengono occupati a soli tre mesi dalla laurea; l'industria alimentare, il secondo settore produttivo del paese, investe in sicurezza dei cibi 2 miliardi l'anno e impiega 60.000 addetti con numeri in aumento; sono 175 le che imprese operano nel settore del farmaco biotech con circa 6.800 occupati nel settore ricerca e sviluppo. Dal vino alle biotecnologie, passando per il cibo sano: sono tante le offerte per un settore –quello green- che non conosce flessioni. Proprio per cogliere le occasioni offerte da questo mondo del lavoro in crescita è necessario avere un “curriculum verde” attraverso un percorso formativo ad hoc.
I dati sull'occupazione dei laureati italiani vengono raccolti dall'Associazione Alma Laurea che li aggiorna costantemente tutti gli anni; i dati più recenti, del 2013, riferiti all'Università della Tuscia indicano che per le lauree magistrali (ovvero 3+2), cioè quelle alla fine del ciclo quinquennale di formazione universitaria, il tasso di occupazione medio dei laureati dell'Ateneo viterbese è tra il 20 e il 30%; interessante è osservare che per le lauree impartite dal Dipartimento DIBAF, ovvero la laurea sulla filiera Agroalimentare (Tecnologie agroalimentari e enologiche, Sicurezza e Qualità agro-alimentare) e la laurea in Scienze Forestali e Ambientali, mostrano un tasso di occupazione doppio rispetto alle altre lauree viterbesi, pari al 50% dopo un anno dalla laurea; ciò dimostra lo stretto legame tra percorsi didattici del DIBAF e il mondo delle imprese, degli Enti pubblici territoriali, delle strutture di ricerca e del mondo della professione e della consulenza. Possiamo quindi concludere che i percorsi didattici offerti dal DIBAF preparano tecnici e professionisti altamente qualificati per le imprese, le aziende, le società di consulenza, gli Enti pubblici e l'attività libero- professionale, con un ruolo centrale nel trasferimento delle conoscenze e delle innovazioni sviluppate nell'ambito delle attività di ricerca. Da sottolineare anche che a DIBAF fanno riferimento ben tre spin-off universitari (Biofor Italy, Terrasystem, Mdd-Molecular Digital Diagnostics), costituiti in gran parte da laureati che, con le competenze acquisite nei corsi di laurea e laurea magistrale incardinati al DIBAF, hanno potuto costruire durevoli occasioni di lavoro.
Misurabilità degli obiettivi di ricerca
Il Dipartimento si è posto anche i seguenti obiettivi operativi per l'anno successivo a quello di riferimento della SUA-RD, per rendere misurabile il perseguimento della propria strategia scientifica e di ricerca:
- miglioramento della produttività scientifica del DIBAF, soprattutto nei settori scientifici risultati non ottimali nella VQR2010;
- mantenimento dell'elevato livello di complessivo di autofinanziamento del dipartimento e aumento dei finanziamenti da programmi nazionali e/o internazionali;
- incremento della mobilità dei ricercatori e maggiore partecipazione a reti, piattaforme e infrastrutture europee/internazionali di ricerca nel campo agro-alimentare, forestale e della sostenibilità ambientale;
- potenziamento dei programmi di dottorato di ricerca di dipartimento in consorzio con Università italiane e internazionali;
- avvio di ulteriori programmi e iniziative per il trasferimento tecnologico in campo agro-forestale, biotecnologico e ambientale, con corsi sull'imprenditorialità avanzata giovanile e la formulazione di nuove società di spin off;
- rafforzare la sinergia con istituzioni e enti territoriali italiani e organismi internazionali per programmi e servizi di consulenza di policy support e cooperazione.
Sezione B - Sistema di gestione
Il Dipartimento è titolare delle funzioni finalizzate allo svolgimento della ricerca scientifica, delle attività didattiche e formative, e delle attività rivolte all'esterno correlate ed accessorie, secondo quanto definito dall'art. 25 dello Statuto di Ateneo.
Sono organi di indirizzo e di governo del Dipartimento: il Consiglio di Dipartimento e il Direttore. Il Consiglio può deliberare la istituzione di commissioni di Dipartimento, con funzioni istruttorie, per materie e obiettivi specifici; la composizione e le competenze da attribuire a queste commissioni sono previste nella delibera istitutiva.
Presso il Dipartimento sono stati pertanto istituiti i seguenti Consigli e Commissioni per coadiuvare le attività del Consiglio e del Direttore: la Giunta di Dipartimento, che si occupa di attività amministrativa, didattica e di ricerca; la Commissione paritetica docenti-studenti, che svolge attività di monitoraggio dell'offerta formativa e dell'organizzazione e della qualità della didattica; i Consigli dei Corsi di Studio, per coadiuvare il Direttore e il Consiglio nella gestione delle attività didattiche, del tutorato e dell'orientamento degli studenti relativamente ai Corsi di Studio afferenti al Dipartimento. Attualmente, al DIBAF afferiscono 5 Corsi di studio, con relativi Consigli di CdS: Laurea di Biotecnologie; Laurea e Laurea Magistrale in Scienze Forestali e Ambientali; Laurea in Tecnoclogie Agroalimentari e Enologia; Laurea Magistrale in Sicurezza e Qualità degli Alimenti; in totale presso questi 5 CdS sono iscritti più di 700 studenti.
Il Dipartimento ha anche istituito nel corso del 2013 il Dottorato di Ricerca in Scienze e Tecnologie per la Sostenibilità, in convenzione con l'Università del Molise e con l'Università Mediterranea di Reggio Calabria, con sede amministrativa presso questo Dipartimento DIBAF. Il Corso di Dottorato, composto da tre curricula, ha ricevuto l'accreditamento ANVUR nel corso del 2014 e ha una dotazione di oltre 10 borse di studio all'anno.
Il corretto e completo svolgimento dell'attività amministrativa a supporto della ricerca e della didattica del Dipartimento è assicurato dal personale tecnico-amministrativo e dalle struttura di due Uffici, l'Ufficio del Segretario amministrativo e l'Ufficio della Segreteria didattica.
Gli Uffici sono dotati complessivamente di una decina di unità di personale; l'attività amministrativa di supporto al Dipartimento sta però crescendo in modo eccessivo soprattutto per adempimenti burocratici di Ateneo e ministeriali che si teme metteranno a rischio la funzionalità precipua dei Dipartimenti, ovvero il supporto alla gestione dei progetti di ricerca scientifica del Dipartimento e alla gestione delle attività didattiche e di assistenza diretta e indiretta agli studenti.
In riferimento ai compiti e alle funzioni degli organi e delle commissioni del Dipartimento, si sottolinea quanto segue.
Il Consiglio di Dipartimento delibera, sulla base di un ordine del giorno, sulle materie relative allo svolgimento della ricerca scientifica e delle attività didattiche e formative, alla gestione amministrativa e alle attribuzioni che derivano dalle leggi e dallo Statuto e dai regolamenti di Ateneo; formula i criteri generali per la gestione dei fondi assegnati al Dipartimento per le sue attività didattiche e di ricerca, che dovranno tener conto di eventuali esigenze sopravvenute e di adattamenti che si rendano indispensabili in corso di anno; formula i criteri generali per l'impiego coordinato del personale, sentiti i rappresentanti del personale stesso; formula i criteri generali per l'uso coordinato dei mezzi e degli strumenti in dotazione; approva, entro il 1° ottobre di ogni anno il piano operativo e una correlata proposta di bilancio e, entro il 15 marzo di ogni anno, delibera la chiusura della propria sezione di bilancio riferita all'anno precedente; procede, sulla base degli esiti della valutazione da parte della Commissione paritetica e avendo acquisiti i pareri espressi dai Consigli di Corso di Studio, grazie ai loro Gruppi di Riesame, alla definizione della programmazione didattica annuale e pluriennale nonché alla copertura delle supplenze e dei contratti; procede, su proposta dei Consigli di Corso di Studio, alla attivazione e alla disattivazione degli insegnamenti e, acquisito il consenso del docente interessati e il parere del Consiglio di Corso di Studio, assicura la coperture degli insegnamenti attivati al fine di garantire il buon andamento delle attività didattiche; propone al Senato Accademico, anche su indicazione della Commissione paritetica docenti-studenti, l'attivazione, la sostituzione, la soppressione e la modifica dei corsi di studio e di dottorato di propria pertinenza.
A sua volta, il Direttore, con la collaborazione della Giunta:
a) promuove le attività del Dipartimento;
b) vigila sull'osservanza nell'ambito del Dipartimento delle Leggi, dello Statuto di Ateneo e dei Regolamenti;
c) propone al Consiglio i componenti della Giunta;
d) dispone, con proprio provvedimento, sentito il Segretario Amministrativo e il Responsabile della didattica, l'organizzazione degli uffici amministrativi del Dipartimento, secondo i criteri di funzionalità, efficienza, efficacia, economicità, nel rispetto dei compiti e dei programmi di attività e di collegamento delle attività degli uffici;
e) determina in autonomia le funzioni e loro modalità di svolgimento per il personale tecnico e amministrativo;
f) predispone la proposta di Piano operativo e la proposta di bilancio, coadiuvato, per quanto di competenza, dal Segretario amministrativo e dal Responsabile della segreteria didattica;
g) dispone la deliberazione a contrarre per l'acquisto di beni e servizi per spese di importo inferiore a euro 20.000 (oneri esclusi);
h) assicura il regolare svolgimento delle attività didattiche, di norma delegandone l'organizzazione, la sovrintendenza e la vigilanza ai Presidenti dei Consigli di corso di studio;
i) decide in merito alla concessione di anticipazioni di cassa su richiesta del titolare dei fondi, sentita la Giunta e eventualmente il Consiglio.
La Giunta coadiuva il Direttore nell'esercizio delle sue funzioni in conformità al Regolamento di Dipartimento e delibera sulle seguenti materie in merito all'acquisto di beni e servizi, all'approvazione di contratti e convenzioni, assegni di ricerca e altri contratti di collaborazione di ricerca. La Giunta è composta, oltre che dal vice-Direttore e dal Segretario amministrativo, anche dai Presidenti di CCL e da un rappresentante per ciascuna delle diverse aree scientifiche del Dipartimento, individuati nelle diverse fasce di docenza, per garantire un'adeguata rappresentatività per settore e per fascia ai diversi componenti del Dipartimento.
Per monitorare e guidare il processo di accertamento e valutazione della didattica, ai sensi dell'art. 26 dello Statuto di Ateneo, è stata istituita la Commissione paritetica docenti-studenti, in conformità con quanto previsto dalla normativa vigente in materia di rappresentanza degli studenti, competente a:
a) svolgere attività di monitoraggio dell'offerta formativa, dell'organizzazione e della qualità della didattica nonché dell'attività di servizio agli studenti di competenza del Dipartimento stesso;
b) individuare indicatori per la valutazione dei risultati delle stesse;
c) formulare pareri sull'attivazione e la soppressione dei corsi di studio.
Fanno parte della Commissione paritetica un rappresentante dei docenti per ciascun corso di studio afferente al Dipartimento e un rappresentante degli studenti per ciascun corso di studio afferente al Dipartimento. I rappresentanti dei docenti sono eletti dai docenti di ciascun corso di studio, fra di loro. I rappresentanti degli studenti sono eletti dai rappresentanti degli studenti nei corsi di studio, fra di loro.
E' stata anche costituita una Commissione di dipartimento per la Ricerca, formata da ricercatori e professori in rappresentanza delle diverse aree scientifiche del Dipartimento, con le seguenti funzioni:
- raccordo e monitoraggio con la Commissione Ricerca di Ateneo che a sua volta è composta da un rappresentante per dipartimento;
- valutazione delle richieste di finanziamento per grandi attrezzature di ricerca di uso comune per il Dipartimento; data la compressione dei fondi trasferiti dal livello centrale al dipartimento, con finalità di ricerca, si è adottata la politica di finanziare con fondi comuni solo attrezzature scientifiche di interesse per più gruppi di ricerca dipartimentali;
- realizzazione di banche dati sulla pubblicazione di bandi di ricerca nazionali, europei e regionali e gestione di un regolare flusso di informazioni a favore del personale di ricerca del dipartimento;
- promozione di progetti comuni di ricerca sostenuti da più gruppi di ricerca del dipartimento, in modo interdisciplinare;
- verifica e supporto della capacità di trasferimento tecnologico dei risultati della ricerca dipartimentale verso istituzioni e imprese; organizzazione di eventi e seminari intra-dipartimentali di informazione e diffusione scientifica.
Sono organi di indirizzo e di governo del Dipartimento: il Consiglio di Dipartimento e il Direttore. Il Consiglio può deliberare la istituzione di commissioni di Dipartimento, con funzioni istruttorie, per materie e obiettivi specifici; la composizione e le competenze da attribuire a queste commissioni sono previste nella delibera istitutiva.
Presso il Dipartimento sono stati pertanto istituiti i seguenti Consigli e Commissioni per coadiuvare le attività del Consiglio e del Direttore: la Giunta di Dipartimento, che si occupa di attività amministrativa, didattica e di ricerca; la Commissione paritetica docenti-studenti, che svolge attività di monitoraggio dell'offerta formativa e dell'organizzazione e della qualità della didattica; i Consigli dei Corsi di Studio, per coadiuvare il Direttore e il Consiglio nella gestione delle attività didattiche, del tutorato e dell'orientamento degli studenti relativamente ai Corsi di Studio afferenti al Dipartimento. Attualmente, al DIBAF afferiscono 5 Corsi di studio, con relativi Consigli di CdS: Laurea di Biotecnologie; Laurea e Laurea Magistrale in Scienze Forestali e Ambientali; Laurea in Tecnoclogie Agroalimentari e Enologia; Laurea Magistrale in Sicurezza e Qualità degli Alimenti; in totale presso questi 5 CdS sono iscritti più di 700 studenti.
Il Dipartimento ha anche istituito nel corso del 2013 il Dottorato di Ricerca in Scienze e Tecnologie per la Sostenibilità, in convenzione con l'Università del Molise e con l'Università Mediterranea di Reggio Calabria, con sede amministrativa presso questo Dipartimento DIBAF. Il Corso di Dottorato, composto da tre curricula, ha ricevuto l'accreditamento ANVUR nel corso del 2014 e ha una dotazione di oltre 10 borse di studio all'anno.
Il corretto e completo svolgimento dell'attività amministrativa a supporto della ricerca e della didattica del Dipartimento è assicurato dal personale tecnico-amministrativo e dalle struttura di due Uffici, l'Ufficio del Segretario amministrativo e l'Ufficio della Segreteria didattica.
Gli Uffici sono dotati complessivamente di una decina di unità di personale; l'attività amministrativa di supporto al Dipartimento sta però crescendo in modo eccessivo soprattutto per adempimenti burocratici di Ateneo e ministeriali che si teme metteranno a rischio la funzionalità precipua dei Dipartimenti, ovvero il supporto alla gestione dei progetti di ricerca scientifica del Dipartimento e alla gestione delle attività didattiche e di assistenza diretta e indiretta agli studenti.
In riferimento ai compiti e alle funzioni degli organi e delle commissioni del Dipartimento, si sottolinea quanto segue.
Il Consiglio di Dipartimento delibera, sulla base di un ordine del giorno, sulle materie relative allo svolgimento della ricerca scientifica e delle attività didattiche e formative, alla gestione amministrativa e alle attribuzioni che derivano dalle leggi e dallo Statuto e dai regolamenti di Ateneo; formula i criteri generali per la gestione dei fondi assegnati al Dipartimento per le sue attività didattiche e di ricerca, che dovranno tener conto di eventuali esigenze sopravvenute e di adattamenti che si rendano indispensabili in corso di anno; formula i criteri generali per l'impiego coordinato del personale, sentiti i rappresentanti del personale stesso; formula i criteri generali per l'uso coordinato dei mezzi e degli strumenti in dotazione; approva, entro il 1° ottobre di ogni anno il piano operativo e una correlata proposta di bilancio e, entro il 15 marzo di ogni anno, delibera la chiusura della propria sezione di bilancio riferita all'anno precedente; procede, sulla base degli esiti della valutazione da parte della Commissione paritetica e avendo acquisiti i pareri espressi dai Consigli di Corso di Studio, grazie ai loro Gruppi di Riesame, alla definizione della programmazione didattica annuale e pluriennale nonché alla copertura delle supplenze e dei contratti; procede, su proposta dei Consigli di Corso di Studio, alla attivazione e alla disattivazione degli insegnamenti e, acquisito il consenso del docente interessati e il parere del Consiglio di Corso di Studio, assicura la coperture degli insegnamenti attivati al fine di garantire il buon andamento delle attività didattiche; propone al Senato Accademico, anche su indicazione della Commissione paritetica docenti-studenti, l'attivazione, la sostituzione, la soppressione e la modifica dei corsi di studio e di dottorato di propria pertinenza.
A sua volta, il Direttore, con la collaborazione della Giunta:
a) promuove le attività del Dipartimento;
b) vigila sull'osservanza nell'ambito del Dipartimento delle Leggi, dello Statuto di Ateneo e dei Regolamenti;
c) propone al Consiglio i componenti della Giunta;
d) dispone, con proprio provvedimento, sentito il Segretario Amministrativo e il Responsabile della didattica, l'organizzazione degli uffici amministrativi del Dipartimento, secondo i criteri di funzionalità, efficienza, efficacia, economicità, nel rispetto dei compiti e dei programmi di attività e di collegamento delle attività degli uffici;
e) determina in autonomia le funzioni e loro modalità di svolgimento per il personale tecnico e amministrativo;
f) predispone la proposta di Piano operativo e la proposta di bilancio, coadiuvato, per quanto di competenza, dal Segretario amministrativo e dal Responsabile della segreteria didattica;
g) dispone la deliberazione a contrarre per l'acquisto di beni e servizi per spese di importo inferiore a euro 20.000 (oneri esclusi);
h) assicura il regolare svolgimento delle attività didattiche, di norma delegandone l'organizzazione, la sovrintendenza e la vigilanza ai Presidenti dei Consigli di corso di studio;
i) decide in merito alla concessione di anticipazioni di cassa su richiesta del titolare dei fondi, sentita la Giunta e eventualmente il Consiglio.
La Giunta coadiuva il Direttore nell'esercizio delle sue funzioni in conformità al Regolamento di Dipartimento e delibera sulle seguenti materie in merito all'acquisto di beni e servizi, all'approvazione di contratti e convenzioni, assegni di ricerca e altri contratti di collaborazione di ricerca. La Giunta è composta, oltre che dal vice-Direttore e dal Segretario amministrativo, anche dai Presidenti di CCL e da un rappresentante per ciascuna delle diverse aree scientifiche del Dipartimento, individuati nelle diverse fasce di docenza, per garantire un'adeguata rappresentatività per settore e per fascia ai diversi componenti del Dipartimento.
Per monitorare e guidare il processo di accertamento e valutazione della didattica, ai sensi dell'art. 26 dello Statuto di Ateneo, è stata istituita la Commissione paritetica docenti-studenti, in conformità con quanto previsto dalla normativa vigente in materia di rappresentanza degli studenti, competente a:
a) svolgere attività di monitoraggio dell'offerta formativa, dell'organizzazione e della qualità della didattica nonché dell'attività di servizio agli studenti di competenza del Dipartimento stesso;
b) individuare indicatori per la valutazione dei risultati delle stesse;
c) formulare pareri sull'attivazione e la soppressione dei corsi di studio.
Fanno parte della Commissione paritetica un rappresentante dei docenti per ciascun corso di studio afferente al Dipartimento e un rappresentante degli studenti per ciascun corso di studio afferente al Dipartimento. I rappresentanti dei docenti sono eletti dai docenti di ciascun corso di studio, fra di loro. I rappresentanti degli studenti sono eletti dai rappresentanti degli studenti nei corsi di studio, fra di loro.
E' stata anche costituita una Commissione di dipartimento per la Ricerca, formata da ricercatori e professori in rappresentanza delle diverse aree scientifiche del Dipartimento, con le seguenti funzioni:
- raccordo e monitoraggio con la Commissione Ricerca di Ateneo che a sua volta è composta da un rappresentante per dipartimento;
- valutazione delle richieste di finanziamento per grandi attrezzature di ricerca di uso comune per il Dipartimento; data la compressione dei fondi trasferiti dal livello centrale al dipartimento, con finalità di ricerca, si è adottata la politica di finanziare con fondi comuni solo attrezzature scientifiche di interesse per più gruppi di ricerca dipartimentali;
- realizzazione di banche dati sulla pubblicazione di bandi di ricerca nazionali, europei e regionali e gestione di un regolare flusso di informazioni a favore del personale di ricerca del dipartimento;
- promozione di progetti comuni di ricerca sostenuti da più gruppi di ricerca del dipartimento, in modo interdisciplinare;
- verifica e supporto della capacità di trasferimento tecnologico dei risultati della ricerca dipartimentale verso istituzioni e imprese; organizzazione di eventi e seminari intra-dipartimentali di informazione e diffusione scientifica.
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Tecnologie Agro-Alimentari | MORESI Mauro | 18 | |
2. | Patologia vegetale e forestale | ANSELMI Naldo | 7 | |
3. | Microbiologia applicata, Biochimica e Chimica agraria | PETRUCCIOLI Maurizio | 16 | |
4. | Ecologia Forestale | VALENTINI Riccardo | 10 | |
5. | Selvicoltura, Ecofisiologia e Idrologia Forestale | SCARASCIA MUGNOZZA Giuseppe | 16 | |
6. | Gestione dei Sistemi Forestali | CORONA Piermaria | 11 | |
7. | Biologia e chimica ambientale – Scienze ambientali | FAUSTO Anna Maria | 19 | |
8. | Biologia Molecolare e Bioinformatica | VALENTINI Alessio | 7 |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | CINTEST (Centro per l’Innovazione Tecnologica e lo Sviluppo del Territorio) | MOSCONI Enrico Maria (Economia e Impresa) | 5 | Giuseppe Rapiti – DEIM - Direttore Amministrativo Gino Bella – PO Università di Roma Tor Vergata Vincenzo Tagliaferri – PO Università di Roma Tor Vergata Luca Andreassi – PA Università di Roma Tor Vergata |
2. | AGROECOSISTEMI ERBACEI ED ORTOFLOROVIVAISTICI | CAMPIGLIA Enio (Scienze e tecnologie per l'agricoltura, le foreste, la natura e l'energia) | 15 | BALLETTI Albino (PTA, Università della Tuscia), FIORILLO Antonio (PTA, Università della Tuscia), FORTINI Roberto (PTA, Università della Tuscia), SBRILLI Silvio (PTA, Università della Tuscia), STEFANONI Claudio (PTA, Università della Tuscia), UBERTINI Giampiero (PTA, Università della Tuscia), CARDARELLI Maria Teresa (Ricercatore, Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura) |
3. | BIOTECNOLOGIE AGRARIE | LAFIANDRA Domenico (Scienze e tecnologie per l'agricoltura, le foreste, la natura e l'energia) | 20 | ARTEMI Franca (PTA, Università della Tuscia), BITTI Alessandra (PTA, Università della Tuscia), PERANI Claudio (PTA, Università della Tuscia), PICARELLA Maurizio Enea (PTA, Università della Tuscia) |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Lab. di Zoologia Sistematica e Tassonomia (Fochetti); Lab. di Zoologia e Biotecnologie Animali (Fausto, Scapigliati); Lab. di Citologia e Biotecnologie Vegetali (Tiezzi); Lab. di Zoologia (Fausto, Picchietti); Lab. di Biotecnologie Animali (Scapigliati, Buonocore); Lab. di Chimica Computazionale (Grandinetti); Lab. di Chimica Analitica (Vinciguerra); Lab. di Chimica Generale ed Inorganica (Borocci)
Lab. di Chimica Fisica (Porcelli); Lab. di Neurobiologia e Fisiologia Cellulare (Casini, Cervia); Lab. di Biologia Molecolare (Ficca)
Lab. Analisi di Immagine; Lab. di Monitoraggio degli Ecosistemi Forestali ICOS (R.Valentini, Papale); Lab. di Ecologia Forestale (R.Valentini)
Lab. di Selvicoltura (Sabatti); Lab. di Biotecnologie Forestali (Kuzminsky); Lab. di Ecofisiologia Forestale (De Angelis); Lab. di Colture in Vitro (Kuzminsky); Lab. di Microscopia (Angelaccio); Lab. di Assestamento e Pianificazione Forestale-AFLAB (Corona); Lab. di Inventari Forestali e Sistemi Informativi-SISFOR (Corona); Lab. di Servizio: Camere di Crescita, Celle Climatizzate (Kuzminsky); Lab. di Climatologia e Micrometeorologia (R.Valentini); Lab. di Analisi Chimiche degli Alimenti (De Santis,Contini); Lab. di Chimica e Biochimica Postraccolta (Mencarelli, Esti,Massantini); Lab. di Analisi Enologiche e Cromatografiche (F. Mencarelli, M. Esti,D. De Santis, R. Massantini, Dr.ssa M. Contini); Lab. di Postraccolta (Mencarelli); Lab. di Impiantistica Postraccolta (Mencarelli,Massantini); Lab. di Operazioni Unitarie delle Tecnologie Alimentari (Moresi); Lab. di Patologia Forestale e Fisiopatologia Vegetale (Anselmi, Vannini); Lab. di Patologia Forestale e Fisiopatologia Vegetale (Anselmi, Chilosi, Vannini,Vettraino); Laboratorio di Patologia Forestale e Fisiopatologia Vegetale (Chilosi, Vettraino); Lab. di Patologia Forestale e Fisiopatologia Vegetale II (Vannini); Camere di crescita, preparazione e conservazione dei campioni (Anselmi, Chilosi, Vannini, Vettraino); Lab. di Microbiologia Generale (Petruccioli); Lab. di Microbiologia Applicata ed Ambientale (Crognale); Lab. di Chimica e Biochimica del Suolo (Moscatelli, Marinari); Lab. di Microbiologia Agraria ed Ambientale (Canganella); Lab. di Chimica delle Fermentazioni (Ruzzi); Lab. di Chimica e Biochimica delle Proteine (Poerio); Lab. di Analisi Biochimiche e Sensoristiche del Suolo (De Cesare); Lab. di Biotecnologie Ambientali (Petruccioli); Lab. di Chimica e Biochimica Agraria (D'Annibale, Stazi); Lab. del Dottorato di Ecologia Forestale (De Angelis); Lab. di Genetica Molecolare degli Animali Domestici (A. Valentini); Lab. di Genomica e Trascrittomica degli Animali Domestici (A. Valentini); Lab. DNA Antico (A. Valentini); Lab. didattico di Enologia (Esti); Aula di Informatica; Aula di Geomatica; Aula di Microscopia; Aula di Chimica
Lab. di Chimica Fisica (Porcelli); Lab. di Neurobiologia e Fisiologia Cellulare (Casini, Cervia); Lab. di Biologia Molecolare (Ficca)
Lab. Analisi di Immagine; Lab. di Monitoraggio degli Ecosistemi Forestali ICOS (R.Valentini, Papale); Lab. di Ecologia Forestale (R.Valentini)
Lab. di Selvicoltura (Sabatti); Lab. di Biotecnologie Forestali (Kuzminsky); Lab. di Ecofisiologia Forestale (De Angelis); Lab. di Colture in Vitro (Kuzminsky); Lab. di Microscopia (Angelaccio); Lab. di Assestamento e Pianificazione Forestale-AFLAB (Corona); Lab. di Inventari Forestali e Sistemi Informativi-SISFOR (Corona); Lab. di Servizio: Camere di Crescita, Celle Climatizzate (Kuzminsky); Lab. di Climatologia e Micrometeorologia (R.Valentini); Lab. di Analisi Chimiche degli Alimenti (De Santis,Contini); Lab. di Chimica e Biochimica Postraccolta (Mencarelli, Esti,Massantini); Lab. di Analisi Enologiche e Cromatografiche (F. Mencarelli, M. Esti,D. De Santis, R. Massantini, Dr.ssa M. Contini); Lab. di Postraccolta (Mencarelli); Lab. di Impiantistica Postraccolta (Mencarelli,Massantini); Lab. di Operazioni Unitarie delle Tecnologie Alimentari (Moresi); Lab. di Patologia Forestale e Fisiopatologia Vegetale (Anselmi, Vannini); Lab. di Patologia Forestale e Fisiopatologia Vegetale (Anselmi, Chilosi, Vannini,Vettraino); Laboratorio di Patologia Forestale e Fisiopatologia Vegetale (Chilosi, Vettraino); Lab. di Patologia Forestale e Fisiopatologia Vegetale II (Vannini); Camere di crescita, preparazione e conservazione dei campioni (Anselmi, Chilosi, Vannini, Vettraino); Lab. di Microbiologia Generale (Petruccioli); Lab. di Microbiologia Applicata ed Ambientale (Crognale); Lab. di Chimica e Biochimica del Suolo (Moscatelli, Marinari); Lab. di Microbiologia Agraria ed Ambientale (Canganella); Lab. di Chimica delle Fermentazioni (Ruzzi); Lab. di Chimica e Biochimica delle Proteine (Poerio); Lab. di Analisi Biochimiche e Sensoristiche del Suolo (De Cesare); Lab. di Biotecnologie Ambientali (Petruccioli); Lab. di Chimica e Biochimica Agraria (D'Annibale, Stazi); Lab. del Dottorato di Ecologia Forestale (De Angelis); Lab. di Genetica Molecolare degli Animali Domestici (A. Valentini); Lab. di Genomica e Trascrittomica degli Animali Domestici (A. Valentini); Lab. DNA Antico (A. Valentini); Lab. didattico di Enologia (Esti); Aula di Informatica; Aula di Geomatica; Aula di Microscopia; Aula di Chimica
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | CANTINA SPERIMENTALE "CENTRO REGIONALE DI SERVIZI PER LA VITINICOLTURA" (CRESVI) DI ORVIETO (TR) | MENCARELLI Fabio | Health and Food Domain | Regionali/Nazionali | 2013 | Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 07 |
2. | STAZIONI DI MISURAZIONE DI FLUSSI IN FORESTE | VALENTINI Riccardo | Environmental Sciences | Internazionali | 1995 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca | 07 |
3. | Infrastruttura europea ESFRI -ICOS | PAPALE Dario | Environmental Sciences | Internazionali | 2012 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 07 |
4. | CAMERE DI CRESCITA | MENCARELLI Fabio, SCARASCIA MUGNOZZA Giuseppe, VANNINI Andrea | Environmental Sciences, Health and Food Domain | Regionali/Nazionali | 2004 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 07 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
5. | SPETTOMETRO DI MASSA MALDI TOF | MERENDINO Nicolo' | Social Sciences and Humanities, Environmental Sciences, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2010 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario | 06 |
6. | SISTEMA A SCANSIONE AUTOMATIZZATA ED ANALISI INFLUORESCENZA E LUCE TRASMESSA ZEISS | MERENDINO Nicolo' | Social Sciences and Humanities, Environmental Sciences, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2011 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario | 06 |
7. | RISONANZA PLASMONICA SUPERFICIALE | MERENDINO Nicolo' | Social Sciences and Humanities, Environmental Sciences, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2011 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario | 06 |
8. | SISTEMA COMPLETO PER ANALISI DIGE | MERENDINO Nicolo' | Social Sciences and Humanities, Environmental Sciences, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2011 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario | 06 |
9. | MICROSCOPIO ELETTRONICO A SCANSIONE SE0255M | MERENDINO Nicolo' | Social Sciences and Humanities, Environmental Sciences, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2012 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario | 06 |
10. | MICROSCOPIO CONFOCALE ZEISS | MERENDINO Nicolo' | Social Sciences and Humanities, Environmental Sciences, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2011 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario | 06 |
11. | CROMOTOGRAFO NPLC/CG-MS | MERENDINO Nicolo' | Social Sciences and Humanities, Environmental Sciences, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2011 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario | 06 |
12. | SEQUENZIATORE 3500 GENETIC ANALIZER | MERENDINO Nicolo' | Social Sciences and Humanities, Environmental Sciences, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2011 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario | 06 |
13. | SPETTOMETRO NMR AVANCE III 400 MHz | MERENDINO Nicolo' | Social Sciences and Humanities, Environmental Sciences, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2011 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario | 06 |
14. | SELFI TOF 3200 Q TRAP | MERENDINO Nicolo' | Social Sciences and Humanities, Environmental Sciences, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2012 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario | 06 |
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | SISTEMA BIBLIOTECARIO di ATENEO (SBA) | www.biblioteche.unitus.it | 139.570 | 23.124 | 2.506 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [15]
-
- Prof. Associati [13]
-
- Ricercatori [24]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [4]
-
- Assegnisti [28]
-
- Dottorandi [50]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Assegnisti
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | ALEANDRI | Maria Pia | Assegnista | 07 | 07 | AGR/12 |
2. | ALIVERNINI | Alessandro | Assegnista | 07 | 07 | AGR/01 |
3. | BACCELLONI | Simone | Assegnista | 07 | 07 | AGR/15 |
4. | BENUCCI | Ilaria | Assegnista | 07 | 07 | AGR/15 |
5. | BERNINI | Chiara | Assegnista | 05 | 05 | BIO/05 |
6. | BONGIORNI | Silvia | Assegnista | 07 | 07 | AGR/17 |
7. | CHIRIACO' | Maria Vincenza | Assegnista | 07 | 07 | AGR/05 |
8. | CIMINI | Alessio | Assegnista | 07 | 07 | AGR/15 |
9. | CONSALVO | Claudia | Assegnista | 07 | 07 | AGR/05 |
10. | CORRADI | Chiara Assunta Riccarda | Assegnista | 07 | 07 | AGR/05 |
11. | DE DATO | Giovanbattista Domenico | Assegnista | 07 | 07 | AGR/05 |
12. | FABBRINI | Francesco | Assegnista | 07 | 07 | AGR/05 |
13. | FERRARI | Barbara | Assegnista | 07 | 07 | AGR/05 |
14. | GABBIANELLI | Federica | Assegnista | 07 | 07 | AGR/17 |
15. | GARGANI | Maria | Assegnista | 07 | 07 | AGR/19 |
16. | GAUDET | Muriel Virginie | Assegnista | 07 | 07 | AGR/05 |
17. | GUERRA | Laura | Assegnista | 05 | 05 | BIO/05 |
18. | IACOPONI | Francesca | Assegnista | 07 | 07 | AGR/17 |
19. | LUZIATELLI | Francesca | Assegnista | 03 | 03 | CHIM/11 |
20. | MARABOTTINI | Rosita | Assegnista | 07 | 07 | AGR/14 |
21. | MATTIOLI | Walter | Assegnista | 07 | 07 | AGR/05 |
22. | TERZOLI | Serena | Assegnista | 07 | 07 | AGR/05 |
23. | TOMASSINI | Alessia | Assegnista | 07 | 07 | AGR/12 |
24. | TRAMONTANA | Gianluca | Assegnista | 07 | 07 | AGR/05 |
25. | TROTTA | Carlo | Assegnista | 07 | 07 | AGR/05 |
26. | VALLE | Stefano | Assegnista | 07 | 07 | AGR/12 |
27. | VESPERTINO | Dario | Assegnista | 07 | 07 | AGR/05 |
28. | VITALE | Domenico | Assegnista | 07 | 07 | AGR/05 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 9 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 2 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 18 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 3 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 1 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |