Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
1. INTRODUZIONE
Il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull'uomo è nato nel 2012 dalla confluenza di tre Dipartimenti preesistenti (Dipartimento di Scienze Sociali e della Comunicazione; Dipartimento di Studi Storici, Dipartimento di Pedagogia). Esso si caratterizza come un dipartimento interdisciplinare che ospita docenti inquadrati nelle aree CUN 11, 12,13 e 14. Il dipartimento è referente per l'ateneo nei seguenti SSD: M-PED, M-STO, M-GGR, SPS, M-DEA.
Nella fase iniziale, il Dipartimento ha ereditato orientamenti di ricerca già emersi nelle vecchie strutture, ponendosi l'obiettivo di usare l'opportunità offerta dalla nuova organizzazione per definire progetti in grado di esaltare i saperi specialistici in esso presenti e definire nuove linee di ricerca sia in funzione di un riconoscimento nazionale non episodico sia in funzione del consolidamento di più ampi processi di internazionalizzazione. A tale scopo, sono state esaltate le cooperazioni tra le diverse aree di ricerca presenti nel dipartimento, individuando terreni comuni di ricerca che enfatizzassero le specificità dei singoli settori. Ovviamente, questo non ha impedito che le aree di ricerca predisponessero loro orientamenti per accreditarsi sul piano nazionale ed internazionale.
A partire dal 2012, il Dipartimento, in sintonia con il Piano strategico d'Ateneo, si è attivato per implementare gli obiettivi strategici inerenti la qualità della ricerca.
- Aumentare la qualità della ricerca
Il Dipartimento si è mosso per rendere sempre più efficaci una serie di misure volte a porre la produzione scientifica dei propri componenti in relazione con benchmark nazionali ed internazionali, soprattutto attraverso il monitoraggio interno ed esterno della diffusione dei prodotti della ricerca, attraverso l'utilizzo dei parametri VQR e degli indici H delle diverse macroaree, che prevediamo di incrementare tra l'8 e il 12% su base annua, prendendo come parametro il 2014.
- Rafforzare la capacità progettuale in ambito nazionale, comunitario e internazionale
L'incremento complessivo della qualità della ricerca è stato propedeutico al rafforzamento della capacità progettuale in tutti gli ambiti, atta ad aumentare il reperimento di risorse esterne funzionali a sostenere la ricerca. Il Dipartimento si è già attrezzato per fornire un supporto strategico ai propri componenti, attraverso l'individuazione di due unità tecnico-amministrative impegnate nella predisposizione di adeguate azioni di supporto nella redazione e gestione dei progetti su bandi competitivi. Nel corso del 2013 sono stati presentati 8 progetti, di cui 7 finanziati.
- Aumentare reperimento di risorse esterne per la ricerca scientifica di base e applicata
Come si è già avuto modo di vedere, il Dipartimento ha posto in essere una serie di iniziative funzionali ad incrementare la dotazione finanziaria necessaria per il potenziamento quantitativo e qualitativo della ricerca scientifica di base e applicata. Nel corso del 2013 è stato avviato un servizio di monitoraggio delle opportunità di external funding, che si compone di un'attività di scouting dei bandi nazionali ed internazionali e della redazione di schede sintetiche che vengono inviate ai docenti e ricercatori potenzialmente interessati. Sono stati presentate proposte di ricerca, usufruendo di numerosi bandi: cinque dei progetti presentati sono stati finanziati. Nel corso dei prossimi anni ci si è posti il ragionevole obiettivo, anche in ragione del potenziamento strutturale e dell'organico, di accrescere questo risultato di una percentuale che oscilla tra il 15 e il 20%.
- Potenziare sinergie con CNR ed Enti di Ricerca Pubblici (EPR)
Il Dipartimento ha inaugurato una seria strategia basata sulla predisposizione congiunta di adeguate azioni di policy, fondata, da un lato, sulla individuazione di comuni campi di interesse scientifico e, dall'altro, sulla creazione di una rete di propri referenti in relazione con esponenti del CNR e degli EPR. In conseguenza di questa ferma deliberazione, volta ad avviare forme di cooperazione più stretta, ci si attende in futuro di aumentare considerevolmente la percentuale di progetti presentati e finanziati, superando quindi gli obiettivi fissati dal Piano strategico di Ateneo, che indica come target triennale un incremento del 15%.
- Incrementare la mobilità out-going e in-coming per attività di docenza e ricerca come conseguenza indiretta della mobilità dei nostri docenti e ricercatori
Il Dipartimento, nella più complessiva strategia di internazionalizzazione dell'intero ateneo, ha da tempo avviato una serie di iniziative volte a creare i presupposti per rendere sempre più frequente e continuo lo scambio di docenti e ricercatori. Nel corso degli ultimi anni, il Dipartimento ha ospitato numerosi docenti provenienti dall'estero per attività di docenza, specie nell'ambito del dottorato e di alcuni corsi tenuti presso la sede di Brindisi, oltre ad agevolare, anche tramite finanziamenti, la mobilità verso l'estero dei propri docenti. A riprova di ciò, il Dipartimento ha predisposto, presso i propri locali siti nell'ex Monastero degli Olivetani, due ampi studi dotati di tutte le infrastrutture telematiche e informatiche, espressamente riservati ai visiting professors, così da incrementare del 5% il numero dei ricercatori e docenti stranieri impegnati a svolgere presso il nostro Dipartimento la loro attività di docenza e ricerca.
- Sviluppare progetti scientifici competitivi
La creazione di un network di enti ed istituti nazionali ed internazionali si è rivelata funzionale non solo al miglioramento della qualità della ricerca e della sua diffusione, ma anche all'internazionalizzazione del Dipartimento, esplicatasi attraverso la promozione della progettualità in bandi internazionali. In questo ambito, sono stati presentati quindici progetti di ricerca internazionali, di cui cinque sono stati finanziati. Anche in questo settore il Dipartimento è impegnato ad incrementare del 10% il numero dei progetti finanziati, con l'obiettivo di aumentare il numero di quelli ammessi a finanziamento nella misura del 3%.
- Accrescere l'interazione con il Territorio
Le iniziative internazionali si sono rivelate come una delle principali leve per accrescere l'interazione con il territorio, grazie all'acquisizione di buone pratiche e a quel processo di cross-fertilization che può rappresentare un'utile risposta alle esigenze provenienti dal territorio, spesso poco attento a quanto si muove fuori dai confini nazionali. La promozione di iniziative congiunte che favoriscano la crescita culturale, sociale ed economica del Salento si configura tra i principali contributi che la ricerca scientifica promossa dal Dipartimento ha fornito al proprio territorio di riferimento, in un'ottica capace di tenere presenti la dimensione locale e quella globale, così da confermare il ruolo dell'ateneo come molla e fattore di sviluppo. In questo ambito, tra le tante convenzioni firmate dal Dipartimento, almeno sette meritano di essere ricordate per gli importanti risvolti che assumono per il territorio di riferimento e che rappresentano un significativo punto di partenza in vista di un incremento del 10% fissato come obiettivo per i prossimi anni.
Per quanto riguarda la costituzione di database, il Dipartimento ha provveduto a creare e sviluppare le seguenti banche dati e strumenti informatici:
a) sToria è l'acronimo di Storia di Terra d'Otranto. Risorse, Istituzioni, Ambiente (secc. XIX-XX), una banca dati storico-geografica frutto di un progetto di ricerca interdisciplinare e internazionale, consultabile all'indirizzo web http://www.progettostoria.unisalento.it.
b) Risorse digitali per la conoscenza della storia delle donne pugliesi (secoli XV-XX). Il progetto è consultabile all'indirizzo web http://www.salentofemminile.unisalento.it, ed è stato pensato per rendere disponibili alla consultazione online le edizioni digitali di testi utili a documentare la presenza e il contributo delle donne salentine nei circuiti della produzione e diffusione della cultura scritta.
Sulla base delle esperienze maturate negli altri ambiti delle discipline storiche, si sta lavorando alla costituzione, da parte dell'area degli storici medievisti, di un nuovo database con caratteristiche innovative:
c) Geomatica per la Storia Medievale. Il progetto promuove un nuovo approccio alla cartografia storica e punta alla realizzazione di un Geographic Information Systems (GIS) di carattere storico sul tema delle diverse geografie italiane tra Medioevo e Rinascimento (cioè tra XIII e XVI secolo) e sulla loro evoluzione nel quadro degli assetti dell'area euro-mediterranea, con una particolare, ma non esclusiva, attenzione alle realtà del Mezzogiorno e della Terra d'Otranto.
2. LINEE DI RICERCA DEL DIPARTIMENTO IN UNA PROSPETTIVA DI MEDIO PERIODO
Le ricerche qui evidenziate, che per comodità assegniamo a ciascuna area, sono il risultato di discussioni collettive e di un approfondito lavoro interdisciplinare e sono selezionate tra quelle che hanno una maggiore propensione ad una internazionalizzazione, secondo gli indirizzi generali che sono emersi nella politica di sviluppo del dipartimento.
2.1. AREA STORICA
Con riferimento all'epoca medievale, gli studi si concentrano su alcune tematiche strettamente legate ai rapporti intercorrenti tra gli spazi del Mezzogiorno d'Italia e il resto d'Europa, come le geografie politiche e la geopolitica dell'area italiana ed euromediterranea alla fine del Medioevo (secoli XIII-XVI), la storia degli ordini religioso-militari del Medioevo nel Regno di Sicilia come paradigma dei rapporti tra il Nord e il Sud dell'Europa, insieme all'innovativo campo di studi legato ai rapporti tra i Turchi e l'Occidente.
I rapporti tra la Mezzaluna e l'Europa cristiana sono uno dei temi caratteristici anche delle ricerche incentrate sull'Età moderna, che spaziano dallo studio del ruolo giocato dagli antichi Stati italiani tra la Santa Sede, l'Impero, la Spagna e la Francia in Età moderna, specie per quanto riguarda il ruolo del Regno di Sicilia come antemurale cristiano contro l'avanzata turca nel Mediterraneo Occidentale.
Altra importante linea di ricerca è quella dedicata alla storia dell'agricoltura e del paesaggio agrario italiano in età moderna e contemporanea (con particolare attenzione alla storia del lavoro, dei rapporti di produzione e alle vicende della proprietà fondiaria). Gli studi dedicati a questo Regno si snodano attraverso varie linee di ricerca, che oscillano da quelle dedicate ai rapporti tra agricoltura e società rurale in Terra d'Otranto tra XVI e XIX secolo alle conseguenze politico-istituzionali e socio-economiche del processo di “modernizzazione” avviato in Italia dai francesi (1796-1814), per giungere all'organizzazione delle aziende agrarie della nobiltà meridionale tra Otto e Novecento.le ricerche hanno riguardato lo studio dei notabilati nei secoli XIX e XX, con riferimento alle élites politiche, ai ceti intellettuali e professionali, alle carriere nella pubblica amministrazione studiate con sguardo comparativo a livello europeo.
Per quanto riguarda, poi, i temi più propriamente novecenteschi, le ricerche in questo ambito si sono concentrate sulle varie sfaccettature assunte dal conflitto di classe in Italia, sull'influsso giocato dai partiti politici negli assetti della società italiana e meridionale in particolare, fino alla caratterizzazione produttiva e alla rappresentazione della geografia dell'industria nel Mezzogiorno d'Italia nel secondo '900.
Gli studi dedicati all'Età contemporanea, inoltre, si arricchiscono di ulteriori profili, tra cui spiccano le vicende legate al processo risorgimentale, le diverse esperienze costituzionali di alcuni paesi europei - Francia e Gran Bretagna in primis - e gli esiti del processo di integrazione europea, oltre allo studio delle relazioni internazionali dei Paesi dell'area balcanica, adriatica e mediterranea che, per questioni di prossimità geografica, costituiscono un terreno di ricerca privilegiato per gli storici del nostro dipartimento. Accanto a quello sull'area balcanica, un ulteriore filone di ricerca è quello dedicato agli studi sull'Europa orientale, in particolare alla storia culturale e socio-politica russa tra XIX e XX secolo e ai rapporti tra Santa Sede e Russia sovietica. Tali studi sono volti ad approfondire i processi storico-politico-sociali che hanno portato al dissolvimento dell'ultimo Impero “moderno” (quello zarista), alla deflagrazione delle realtà nazionali che ne facevano parte e all'instaurarsi dei nuovi modelli socialisti/comunisti moltiplicatisi poi nel resto del mondo ma che proprio a quelli sovietici si ispiravano.
2.2. AREA SOCIOLOGICA
I sociologi presenti nel Dipartimento coprono i settori della sociologia generale (SPS/07), della sociologia dei processi culturali (SPS/08) della sociologia politica (SPS/11) e della sociologia del diritto (SPS/12).
Nell'ambito della sociologia generale, le linee di ricerca riguardano, da un lato, aspetti specifici della teoria sociologica, con un'attenzione rivolta alla dimensione interdisciplinare (sociologia ed economia, sociologia e narrative), dall'altro, un'intensa attività di ricerca empirica che negli anni in questione ha riguardato una serie di tematiche legate alla sicurezza urbana, alla precarietà, alla flessibilizzazione dei percorsi lavorativi, alle dinamiche del Welfare.
Il Welfare, nella sua dimensione operativa, è l'altra tematica rilevante, che interessa in particolare i colleghi che svolgono la loro attività didattica nei corsi di laurea (base e magistrale) di servizio sociale. In ultimo, l'attenzione per l'evoluzione del pensiero sociologico si è tradotta nell'interesse per alcuni autori (ad esempio, Bourdieu, Luhman, Parsons, Sombart).
Il settore SPS/08 è tradizionalmente attento alla dimensione teorica del processi culturali. Tematiche rilevanti sono la ricostruzione delle caratteristiche culturali della modernità, la dimensione culturale e comunicativa delle relazioni sociali, il recupero dei classici del pensiero sociologico in chiave comunicativa e culturale e la lettura sociologica dei processi di promozione dei beni culturali.
Il settore della sociologia politica (SPS/11) si sviluppa su tre assi fondamentali: analisi comparata dei sistemi socio-politici, mutamento sociale e azione collettiva; processi di democratizzazione. Le attività del settore si sviluppano attorno al Centre for the Study of Politics and Society.
Il settore della Sociologia del diritto (SPS/12) si è sviluppato su un primo asse tematico che riguarda il diritto e il processo penale come campo discorsivo. Una seconda linea di ricerca ha riguardato la dimensione giuridica dei conflitti ambientali e una lettura sociologica delle figure dei giudici e degli avvocati. Una terza linea di ricerca, infine, ha affrontato rilevanti questioni criminologiche, come la sicurezza urbana e la rappresentazione mediatica del crimine.
2.3. AREA PEDAGOGICA
L'attività d'indagine teoretica mira a individuare, interpretare e creare evidenze di ricerca in alcuni ambiti che promuovono innovazione (Teacher Education, il Lifelong and lifewide learning, gli ambienti di apprendimento per l'inclusione e la promozione dei talenti, cooperative learning, problem based learning, la cultura dell'orientamento e della valutazione per formare alla responsabilità, la cultura dell'imprenditività e della capacitazione per lo sviluppo dell'agentività). Rilevante diviene lo sviluppo professionale come opportunità per sostenere processi d'innovazione, basati sulle evidenze, allo scopo d'individuare e formare cittadini consapevoli e attivi in organizzazioni capacitanti favorendo processi di rigenerazioni/riconnessioni territoriali.
La dimensione critico-riflessiva delle pratiche valutative, al di là di istanze burocratiche riguardanti la certificazione dei percorsi di studio, è un tema che, assumendo la prospettiva del prima, durante e dopo l'agire didattico, permette di valutare gli effetti della formazione in senso spazio-temporale, dai quali dipende la qualità complessiva dei processi formativi. Temi che intercettano attese diffuse delle istituzioni scolastiche, degli attori sociali e degli operatori pedagogici.
Le competenze pedagogiche che devono caratterizzare i professionisti dell'educazione e della formazione costituiscono l'oggetto d'indagine che può efficacemente rispondere ai bisogni emergenti che provengono dalla società, delle organizzazioni e degli individui.
La matrice pedagogica delle ricerche orientate alle analisi delle relazioni, delle nuove forme di dipendenze on line e delle dimensioni patologiche legati all'interazione con i media che sono diventati punti di riferimento essenziali dell'interesse per l'area dello svantaggio.
Le modalità per migliorare la qualità complessiva del processo formativo a partire dalla corretta identificazione del bisogno formativo è al centro di numerose attività sperimentali e riguardano in particolare gli ambienti di apprendimento digitale, l'animazione sociale per lo sviluppo di comunità, l'apprendimento esperienziale, per metafora, l'outdoor training. Inoltre, sono in cantiere attività di ricerca sperimentale che indagano temi come la pedagogia della Salute, la pedagogia musicale, i paesaggi sonori.
2.4 AREA PSICOLOGICA
L'area psicologica ha tra i suoi obiettivi la costituzione di una rete di collaborazioni con enti di ricerca nazionali e internazionali e con realtà afferenti al mondo della sanità, del sistema educativo e del welfare. Oltre alla ricerca di base, particolare interesse è rivolto all'utilizzo dei suoi risultati in funzione dell'intervento entro i diversi ambiti applicativi. L'area della psicologia presente nel Dipartimento si declina in quattro direttrici di ricerca fondamentali.
Processi neurocognitivi ed affettivi in soggetti sani e patologici. In quest'ambito la ricerca è finalizzata allo studio: del funzionamento dei processi cognitivi, emotivo-affettivi in pazienti cerebrolesi, in età evolutiva e in età anziana, in condizioni di normalità e di rischio, e nei disturbi dell'apprendimento; del funzionamento psicologico in condizioni di psicopatologia o di patologia medica acuta o cronica, con particolare focus sul comportamento alimentare; delle dinamiche relative alla genitorialità in condizioni tipiche e atipiche. In chiave di ricerca applicata quest'area è dedicata allo sviluppo di: procedure diagnostiche e strumenti di valutazione delle funzioni cognitive in pazienti cerebrolesi, soggetti con disturbi evolutivi e popolazioni a rischio; training di potenziamento cognitivo in pazienti cerebrolesi e soggetti con disturbi evolutivi; interventi di prevenzione delle difficoltà della sfera cognitiva e promozione del benessere psicologico di bambini, genitori, adulti, anziani; strumenti di valutazione di fattori inter-intrapersonali del funzionamento emotivo-affettivo; interventi volti a facilitare l'integrazione del bambino con sviluppo atipico all'interno dei contesti di vita quotidiani; interventi di prevenzione di varie forme di psicopatologia, con particolare focus sulle abitudini e sui comportamenti alimentari; interventi volti a migliorare la compliance rispetto al regime medico consigliato in caso di patologia acuta o cronica; interventi di counseling genitoriale e parent coaching.
Psicologia sociale applicata dei contesti organizzativi e di comunità. In quest'area la ricerca è orientata allo studio: dei processi psicosociali connessi alle pratiche di governance, ai processi decisionali inclusivi e alle esperienze di democrazia partecipativa/deliberativa; dei moventi e dinamiche dell'azione collettiva; dei processi di inclusione sociale e interculturale; dei meccanismi psicosociali alla base dello sviluppo di comunità e organizzativo; dei processi di transizione psicosociali; dell'analisi delle competenze professionali e trasversali; delle differenze di genere in ambito professionale, educativo e politico. In termini di ricerca applicata, quest'area punta allo sviluppo delle seguenti azioni: progettazione e valutazione di processi partecipati nei setting organizzativi e territoriali; interventi volti alla riduzione del pregiudizio etnico e alla promozione dell'integrazione interculturale; interventi finalizzati alla promozione delle pari opportunità uomo-donna; analisi dei bisogni e delle risorse delle comunità territoriali e delle organizzazioni; gestione delle risorse umane nelle organizzazioni; consulenza di carriera; interventi di comunicazione aziendale; interventi di analisi della posizione, della prestazione e del potenziale in azienda.
Intervento clinico in ambito psicoterapeutico e della promozione della salute. Questa linea di ricerca è finalizzata alla elaborazione di modelli, metodi e standard di intervento nei diversi ambiti della psicologia clinica – con particolare riferimento alla psicoterapia e ai programmi di promozione della salute – e alla loro validazione in termini di efficacia e appropriatezza rispetto ai bisogni degli utenti. A tal fine, si realizzano studi e ricerche nei diversi ambiti di interesse della psicologia clinica, volti, tra l'altro alla modellizzazione e analisi empirica: del processo psicoterapeutico e dei fattori di efficacia, alle determinanti psicosociali delle dipendenze patologiche; delle strategie di prevenzione primaria e secondaria. Aspetti caratterizzanti la linea di ricerca sono, da un lato, l'adozione di un framework integrato che tiene in conto l'interazione tra dimensioni psicologiche individuali, micro-sociali e del contesto socio-culturale; dall'altro l'utilizzazione di metodi di ricerca innovative, basate sulla combinazione di approcci qualitativi e quantitativi, entro la più generale cornice teorico-metodologica offerta dalla teoria dei sistemi dinamici.
Psicologia dello sviluppo e dell'educazione. La ricerca sviluppata in quest'ambito si focalizza sullo studio della conoscenza delle linee di sviluppo normale della persona, con l'obiettivo di riconoscere, limitare, intervenire nelle situazioni di sofferenza psicologica, cognitiva e sociale. Gli ambiti della ricerca applicata includono: l'aggiornamento degli operatori scolastici, sociali e familiari sulle dinamiche dello sviluppo cognitivo, sociale e psicologico; l'analisi della relazione genitori-figli, insegnanti-alunni e insegnanti-famiglie in un'ottica sistemica; azioni di orientamento scolastico; individuazione e intervento nelle situazioni critiche che riguardano la scuola, la famiglia e i gruppi di pari; l'analisi delle competenze e dei bisogni educativi.
2.5 AREA GEOGRAFICA
L'area geografica è orientata verso un'analisi complessiva dei sistemi territoriali locali e delle loro relazioni con gli ambienti nazionali ed internazionali. Tra i punti di particolare interesse si pongono le trasformazioni dei centri urbani nella nuova dimensione globale ed i sistemi innovativi funzionali allo sviluppo territoriale. In questa prospettiva vengono analizzate anche i nuovi modelli di sviluppo dei sistemi agricoli e rurali. Sul piano generale, sono studiati con particolare attenzione i divari di sviluppo nel Mezzogiorno e gli effetti dei processi di migrazione che lo interessano.
La geografia dell'ambiente e lo studio e tutela dei sui beni ambientali e culturali sommersi sono uno dei punti di riferimento originali dell'attività di ricerca del dipartimento e vengono sviluppati sia sul versante del rapporto tra attività antropiche e sostenibilità ambientale, sia sul versante dello sviluppo di modelli di turismo in grado di valorizzare la peculiarità del contesto locale nel rispetto del patrimonio culturale ereditato dalle passate generazioni.
2.6 AREA GIURIDICA
Il gruppo di giuristi presenti nel nostro Dipartimento sviluppa ricerche calibrate sia sul livello internazionale sia su quello nazionale. Con riferimento al primo, le ricerche si concentrano sui temi legati alla geopolitica costituzionale, al diritto costituzionale comparato delle integrazioni regionali, alla tematica dei diritti umani connessa al fenomeno della regionalizzazione e al tema dei rapporti tra livelli istituzionali e fonti sul piano della tutela dei diritti fondamentali, della giustizia costituzionale e del ruolo del giudice. Con riguardo alle ricerche sviluppate in ambito nazionale, anche in considerazione dei progetti finanziati ai giuristi presenti, le ricerche sono maggiormente orientate sui temi del federalismo fiscale e delle autonomie, sul profilo delle riforme costituzionali e dell'ordinamento giudiziario e, infine, sull'analisi del processo nel diritto amministrativo
2.7 AREA ECONOMICA
L'area economica rappresentata dal SSD SECS-P04 indaga sui seguenti aspetti della teoria economica contemporanea: l'evoluzione della storia del pensiero economico italiano nel XIX e XX secolo, con riferimento al tema dei divari economici tra il Nord e il Sud del paese e alle dinamiche del mercato del lavoro; la teoria keynesiana della moneta e gli effetti della circolazione monetaria e creditizia sull'economia reale. In questo quadro, viene indagato anche il tema delle crisi e del ciclo economico.
Sul piano generale, i temi sopra indicati e quelli relativi all'evoluzione delle teorie economiche vengono affrontati anche attraverso la comparazione tra gli economisti italiani e quelli dell'Istituzionalismo americano e della Scuola Storica tedesca dell'economia.
2.8 AREA ANTROPOLOGICA
Le attività di ricerca di questo settore si collocano nel quadro dell'antropologia politica e sociale e sono finalizzate alla messa a fuoco della gestione delle situazioni di crisi originate da conflitti interetnici. Tra i temi più rilevanti di ricerca vi sono lo studio della relazione tra teologia e diritto nell'Islam, l'etnologia del Corno d'Africa come esempio di società segmentate, lo studio e l'analisi dei flussi migratori in una prospettiva euromediterranea.
2.9 AREA MEDICA
L'attività scientifica verte su temi di criminologia, patologia medico legale, psichiatria forense, emogenetica forense, antropologia e tecniche criminalistiche. In particolare, sono studiati fenomeni di stretta attualità, come la violenza nella coppia, i conflitti relativi alle differenze di genere, focalizzandosi sugli effetti che questi hanno sulle vittime e sui figli, sui fattori di rischio del perpetratore, della vittima e del contesto relazionale e sociale, sul trattamento dei perpetratori, delle vittime e dei figli.
3. DOTAZIONI STRUTTURALI PER LA RICERCA E PER LA SUA DIFFUSIONE
Dall'inizio, nella politica di dipartimento è stata attribuita particolare importanza alla creazione di strumenti a sostegno della ricerca dei vari settori e funzionale ad una capillare diffusione di essa a livello nazionale ed internazionale. In questa direzione vanno i laboratori e i centri di ricerca creati dal dipartimento o la creazione di banche dati che consentono indagini multidisciplinari dei sistemi territoriali locali e del loro rapporto con ambienti nazionali ed internazionali:
a) Riviste scientifiche:
- Itinerari di ricerca storica.
- Partecipazione e conflitto.
- Dada – Rivista di Antropologia Post-Globale.
- Electronic Journal of Applied Statistical Analysis.
- H-ermes – Journal of Communications.
- Palaver
- Eunomia – Rivista di storia e di politica internazionale.
b) LABORATORI E CENTRI DI RICERCA
Per questa voce si vedano i punti C.1.a, C.1.b, C.1c.
4. INTERNAZIONALIZZAZIONE
Come è possibile vedere dalle pubblicazioni dei docenti, molti componenti del dipartimento pubblicano consuetudinariamente in riviste internazionali o partecipano a progetti di ricerca internazionali o contribuiscono alla pubblicazione di opere collettive pubblicate da case editrici straniere. Inoltre, il dipartimento ha avviato una serie di convenzioni con università straniere sia per la cooperazione sul versante dei dottorati sia per l'implementazione di alcune delle linee di ricerca sopra esposte. D'altra parte, è sufficiente guardare i comitati di redazione delle riviste di dipartimento (cui partecipano molti colleghi di università straniere) per valutare il buon livello di internazionalizzazione del dipartimento.
5. DOTTORATO DI RICERCA
Il Dottorato “Human and Social Sciences”, in ossequio al principio fondativo dell'interdisciplinarità, raggruppa curricula che nascono dalla confluenza e dall'integrazione di molteplici aree disciplinari.
Curriculum 1 - Euro-Mediterranean Studies
Tale curriculum intende offrire ai dottorandi percorsi di formazione e ricerca, in prospettiva economico-sociologica, antropologica e/o politologica, relativamente allo spazio euro-mediterraneo, operando in modo sistematico sia sull'analisi della peculiare natura di questo spazio, sia sui percorsi socio-economici e politico-culturali che hanno portato alla sua formazione e continuano ad alimentarne l'evoluzione.
Curriculum 2 - Studi storico-geografici: poteri, società e territori
Tale curriculum offre ai dottorandi la possibilità di misurarsi al più alto livello scientifico con i saperi, le pratiche, le metodologie e le categorie concettuali propri delle discipline storiche e geografiche, nel quadro di feconde interazioni con gli altri curricula e con l'obiettivo di sviluppare conoscenze a sostegno di uno sviluppo più attento alla specificità storico-geografiche dei territori e alle interazioni locale-globale.
Curriculum 3 - Welfare, salute, educazione: soggettività, processi e politiche
Tale curriculum fornisce conoscenze teoriche e metodologiche e modelli applicativi per i sistemi educativi e di lifelong learning, della salute e di welfare, sulla base di un framework integrante degli approcci dinamico, socio-simbolico ed ecologico nell'analisi dei fenomeni e dei contesti intersoggettivi e istituzionali.
Il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull'uomo è nato nel 2012 dalla confluenza di tre Dipartimenti preesistenti (Dipartimento di Scienze Sociali e della Comunicazione; Dipartimento di Studi Storici, Dipartimento di Pedagogia). Esso si caratterizza come un dipartimento interdisciplinare che ospita docenti inquadrati nelle aree CUN 11, 12,13 e 14. Il dipartimento è referente per l'ateneo nei seguenti SSD: M-PED, M-STO, M-GGR, SPS, M-DEA.
Nella fase iniziale, il Dipartimento ha ereditato orientamenti di ricerca già emersi nelle vecchie strutture, ponendosi l'obiettivo di usare l'opportunità offerta dalla nuova organizzazione per definire progetti in grado di esaltare i saperi specialistici in esso presenti e definire nuove linee di ricerca sia in funzione di un riconoscimento nazionale non episodico sia in funzione del consolidamento di più ampi processi di internazionalizzazione. A tale scopo, sono state esaltate le cooperazioni tra le diverse aree di ricerca presenti nel dipartimento, individuando terreni comuni di ricerca che enfatizzassero le specificità dei singoli settori. Ovviamente, questo non ha impedito che le aree di ricerca predisponessero loro orientamenti per accreditarsi sul piano nazionale ed internazionale.
A partire dal 2012, il Dipartimento, in sintonia con il Piano strategico d'Ateneo, si è attivato per implementare gli obiettivi strategici inerenti la qualità della ricerca.
- Aumentare la qualità della ricerca
Il Dipartimento si è mosso per rendere sempre più efficaci una serie di misure volte a porre la produzione scientifica dei propri componenti in relazione con benchmark nazionali ed internazionali, soprattutto attraverso il monitoraggio interno ed esterno della diffusione dei prodotti della ricerca, attraverso l'utilizzo dei parametri VQR e degli indici H delle diverse macroaree, che prevediamo di incrementare tra l'8 e il 12% su base annua, prendendo come parametro il 2014.
- Rafforzare la capacità progettuale in ambito nazionale, comunitario e internazionale
L'incremento complessivo della qualità della ricerca è stato propedeutico al rafforzamento della capacità progettuale in tutti gli ambiti, atta ad aumentare il reperimento di risorse esterne funzionali a sostenere la ricerca. Il Dipartimento si è già attrezzato per fornire un supporto strategico ai propri componenti, attraverso l'individuazione di due unità tecnico-amministrative impegnate nella predisposizione di adeguate azioni di supporto nella redazione e gestione dei progetti su bandi competitivi. Nel corso del 2013 sono stati presentati 8 progetti, di cui 7 finanziati.
- Aumentare reperimento di risorse esterne per la ricerca scientifica di base e applicata
Come si è già avuto modo di vedere, il Dipartimento ha posto in essere una serie di iniziative funzionali ad incrementare la dotazione finanziaria necessaria per il potenziamento quantitativo e qualitativo della ricerca scientifica di base e applicata. Nel corso del 2013 è stato avviato un servizio di monitoraggio delle opportunità di external funding, che si compone di un'attività di scouting dei bandi nazionali ed internazionali e della redazione di schede sintetiche che vengono inviate ai docenti e ricercatori potenzialmente interessati. Sono stati presentate proposte di ricerca, usufruendo di numerosi bandi: cinque dei progetti presentati sono stati finanziati. Nel corso dei prossimi anni ci si è posti il ragionevole obiettivo, anche in ragione del potenziamento strutturale e dell'organico, di accrescere questo risultato di una percentuale che oscilla tra il 15 e il 20%.
- Potenziare sinergie con CNR ed Enti di Ricerca Pubblici (EPR)
Il Dipartimento ha inaugurato una seria strategia basata sulla predisposizione congiunta di adeguate azioni di policy, fondata, da un lato, sulla individuazione di comuni campi di interesse scientifico e, dall'altro, sulla creazione di una rete di propri referenti in relazione con esponenti del CNR e degli EPR. In conseguenza di questa ferma deliberazione, volta ad avviare forme di cooperazione più stretta, ci si attende in futuro di aumentare considerevolmente la percentuale di progetti presentati e finanziati, superando quindi gli obiettivi fissati dal Piano strategico di Ateneo, che indica come target triennale un incremento del 15%.
- Incrementare la mobilità out-going e in-coming per attività di docenza e ricerca come conseguenza indiretta della mobilità dei nostri docenti e ricercatori
Il Dipartimento, nella più complessiva strategia di internazionalizzazione dell'intero ateneo, ha da tempo avviato una serie di iniziative volte a creare i presupposti per rendere sempre più frequente e continuo lo scambio di docenti e ricercatori. Nel corso degli ultimi anni, il Dipartimento ha ospitato numerosi docenti provenienti dall'estero per attività di docenza, specie nell'ambito del dottorato e di alcuni corsi tenuti presso la sede di Brindisi, oltre ad agevolare, anche tramite finanziamenti, la mobilità verso l'estero dei propri docenti. A riprova di ciò, il Dipartimento ha predisposto, presso i propri locali siti nell'ex Monastero degli Olivetani, due ampi studi dotati di tutte le infrastrutture telematiche e informatiche, espressamente riservati ai visiting professors, così da incrementare del 5% il numero dei ricercatori e docenti stranieri impegnati a svolgere presso il nostro Dipartimento la loro attività di docenza e ricerca.
- Sviluppare progetti scientifici competitivi
La creazione di un network di enti ed istituti nazionali ed internazionali si è rivelata funzionale non solo al miglioramento della qualità della ricerca e della sua diffusione, ma anche all'internazionalizzazione del Dipartimento, esplicatasi attraverso la promozione della progettualità in bandi internazionali. In questo ambito, sono stati presentati quindici progetti di ricerca internazionali, di cui cinque sono stati finanziati. Anche in questo settore il Dipartimento è impegnato ad incrementare del 10% il numero dei progetti finanziati, con l'obiettivo di aumentare il numero di quelli ammessi a finanziamento nella misura del 3%.
- Accrescere l'interazione con il Territorio
Le iniziative internazionali si sono rivelate come una delle principali leve per accrescere l'interazione con il territorio, grazie all'acquisizione di buone pratiche e a quel processo di cross-fertilization che può rappresentare un'utile risposta alle esigenze provenienti dal territorio, spesso poco attento a quanto si muove fuori dai confini nazionali. La promozione di iniziative congiunte che favoriscano la crescita culturale, sociale ed economica del Salento si configura tra i principali contributi che la ricerca scientifica promossa dal Dipartimento ha fornito al proprio territorio di riferimento, in un'ottica capace di tenere presenti la dimensione locale e quella globale, così da confermare il ruolo dell'ateneo come molla e fattore di sviluppo. In questo ambito, tra le tante convenzioni firmate dal Dipartimento, almeno sette meritano di essere ricordate per gli importanti risvolti che assumono per il territorio di riferimento e che rappresentano un significativo punto di partenza in vista di un incremento del 10% fissato come obiettivo per i prossimi anni.
Per quanto riguarda la costituzione di database, il Dipartimento ha provveduto a creare e sviluppare le seguenti banche dati e strumenti informatici:
a) sToria è l'acronimo di Storia di Terra d'Otranto. Risorse, Istituzioni, Ambiente (secc. XIX-XX), una banca dati storico-geografica frutto di un progetto di ricerca interdisciplinare e internazionale, consultabile all'indirizzo web http://www.progettostoria.unisalento.it.
b) Risorse digitali per la conoscenza della storia delle donne pugliesi (secoli XV-XX). Il progetto è consultabile all'indirizzo web http://www.salentofemminile.unisalento.it, ed è stato pensato per rendere disponibili alla consultazione online le edizioni digitali di testi utili a documentare la presenza e il contributo delle donne salentine nei circuiti della produzione e diffusione della cultura scritta.
Sulla base delle esperienze maturate negli altri ambiti delle discipline storiche, si sta lavorando alla costituzione, da parte dell'area degli storici medievisti, di un nuovo database con caratteristiche innovative:
c) Geomatica per la Storia Medievale. Il progetto promuove un nuovo approccio alla cartografia storica e punta alla realizzazione di un Geographic Information Systems (GIS) di carattere storico sul tema delle diverse geografie italiane tra Medioevo e Rinascimento (cioè tra XIII e XVI secolo) e sulla loro evoluzione nel quadro degli assetti dell'area euro-mediterranea, con una particolare, ma non esclusiva, attenzione alle realtà del Mezzogiorno e della Terra d'Otranto.
2. LINEE DI RICERCA DEL DIPARTIMENTO IN UNA PROSPETTIVA DI MEDIO PERIODO
Le ricerche qui evidenziate, che per comodità assegniamo a ciascuna area, sono il risultato di discussioni collettive e di un approfondito lavoro interdisciplinare e sono selezionate tra quelle che hanno una maggiore propensione ad una internazionalizzazione, secondo gli indirizzi generali che sono emersi nella politica di sviluppo del dipartimento.
2.1. AREA STORICA
Con riferimento all'epoca medievale, gli studi si concentrano su alcune tematiche strettamente legate ai rapporti intercorrenti tra gli spazi del Mezzogiorno d'Italia e il resto d'Europa, come le geografie politiche e la geopolitica dell'area italiana ed euromediterranea alla fine del Medioevo (secoli XIII-XVI), la storia degli ordini religioso-militari del Medioevo nel Regno di Sicilia come paradigma dei rapporti tra il Nord e il Sud dell'Europa, insieme all'innovativo campo di studi legato ai rapporti tra i Turchi e l'Occidente.
I rapporti tra la Mezzaluna e l'Europa cristiana sono uno dei temi caratteristici anche delle ricerche incentrate sull'Età moderna, che spaziano dallo studio del ruolo giocato dagli antichi Stati italiani tra la Santa Sede, l'Impero, la Spagna e la Francia in Età moderna, specie per quanto riguarda il ruolo del Regno di Sicilia come antemurale cristiano contro l'avanzata turca nel Mediterraneo Occidentale.
Altra importante linea di ricerca è quella dedicata alla storia dell'agricoltura e del paesaggio agrario italiano in età moderna e contemporanea (con particolare attenzione alla storia del lavoro, dei rapporti di produzione e alle vicende della proprietà fondiaria). Gli studi dedicati a questo Regno si snodano attraverso varie linee di ricerca, che oscillano da quelle dedicate ai rapporti tra agricoltura e società rurale in Terra d'Otranto tra XVI e XIX secolo alle conseguenze politico-istituzionali e socio-economiche del processo di “modernizzazione” avviato in Italia dai francesi (1796-1814), per giungere all'organizzazione delle aziende agrarie della nobiltà meridionale tra Otto e Novecento.le ricerche hanno riguardato lo studio dei notabilati nei secoli XIX e XX, con riferimento alle élites politiche, ai ceti intellettuali e professionali, alle carriere nella pubblica amministrazione studiate con sguardo comparativo a livello europeo.
Per quanto riguarda, poi, i temi più propriamente novecenteschi, le ricerche in questo ambito si sono concentrate sulle varie sfaccettature assunte dal conflitto di classe in Italia, sull'influsso giocato dai partiti politici negli assetti della società italiana e meridionale in particolare, fino alla caratterizzazione produttiva e alla rappresentazione della geografia dell'industria nel Mezzogiorno d'Italia nel secondo '900.
Gli studi dedicati all'Età contemporanea, inoltre, si arricchiscono di ulteriori profili, tra cui spiccano le vicende legate al processo risorgimentale, le diverse esperienze costituzionali di alcuni paesi europei - Francia e Gran Bretagna in primis - e gli esiti del processo di integrazione europea, oltre allo studio delle relazioni internazionali dei Paesi dell'area balcanica, adriatica e mediterranea che, per questioni di prossimità geografica, costituiscono un terreno di ricerca privilegiato per gli storici del nostro dipartimento. Accanto a quello sull'area balcanica, un ulteriore filone di ricerca è quello dedicato agli studi sull'Europa orientale, in particolare alla storia culturale e socio-politica russa tra XIX e XX secolo e ai rapporti tra Santa Sede e Russia sovietica. Tali studi sono volti ad approfondire i processi storico-politico-sociali che hanno portato al dissolvimento dell'ultimo Impero “moderno” (quello zarista), alla deflagrazione delle realtà nazionali che ne facevano parte e all'instaurarsi dei nuovi modelli socialisti/comunisti moltiplicatisi poi nel resto del mondo ma che proprio a quelli sovietici si ispiravano.
2.2. AREA SOCIOLOGICA
I sociologi presenti nel Dipartimento coprono i settori della sociologia generale (SPS/07), della sociologia dei processi culturali (SPS/08) della sociologia politica (SPS/11) e della sociologia del diritto (SPS/12).
Nell'ambito della sociologia generale, le linee di ricerca riguardano, da un lato, aspetti specifici della teoria sociologica, con un'attenzione rivolta alla dimensione interdisciplinare (sociologia ed economia, sociologia e narrative), dall'altro, un'intensa attività di ricerca empirica che negli anni in questione ha riguardato una serie di tematiche legate alla sicurezza urbana, alla precarietà, alla flessibilizzazione dei percorsi lavorativi, alle dinamiche del Welfare.
Il Welfare, nella sua dimensione operativa, è l'altra tematica rilevante, che interessa in particolare i colleghi che svolgono la loro attività didattica nei corsi di laurea (base e magistrale) di servizio sociale. In ultimo, l'attenzione per l'evoluzione del pensiero sociologico si è tradotta nell'interesse per alcuni autori (ad esempio, Bourdieu, Luhman, Parsons, Sombart).
Il settore SPS/08 è tradizionalmente attento alla dimensione teorica del processi culturali. Tematiche rilevanti sono la ricostruzione delle caratteristiche culturali della modernità, la dimensione culturale e comunicativa delle relazioni sociali, il recupero dei classici del pensiero sociologico in chiave comunicativa e culturale e la lettura sociologica dei processi di promozione dei beni culturali.
Il settore della sociologia politica (SPS/11) si sviluppa su tre assi fondamentali: analisi comparata dei sistemi socio-politici, mutamento sociale e azione collettiva; processi di democratizzazione. Le attività del settore si sviluppano attorno al Centre for the Study of Politics and Society.
Il settore della Sociologia del diritto (SPS/12) si è sviluppato su un primo asse tematico che riguarda il diritto e il processo penale come campo discorsivo. Una seconda linea di ricerca ha riguardato la dimensione giuridica dei conflitti ambientali e una lettura sociologica delle figure dei giudici e degli avvocati. Una terza linea di ricerca, infine, ha affrontato rilevanti questioni criminologiche, come la sicurezza urbana e la rappresentazione mediatica del crimine.
2.3. AREA PEDAGOGICA
L'attività d'indagine teoretica mira a individuare, interpretare e creare evidenze di ricerca in alcuni ambiti che promuovono innovazione (Teacher Education, il Lifelong and lifewide learning, gli ambienti di apprendimento per l'inclusione e la promozione dei talenti, cooperative learning, problem based learning, la cultura dell'orientamento e della valutazione per formare alla responsabilità, la cultura dell'imprenditività e della capacitazione per lo sviluppo dell'agentività). Rilevante diviene lo sviluppo professionale come opportunità per sostenere processi d'innovazione, basati sulle evidenze, allo scopo d'individuare e formare cittadini consapevoli e attivi in organizzazioni capacitanti favorendo processi di rigenerazioni/riconnessioni territoriali.
La dimensione critico-riflessiva delle pratiche valutative, al di là di istanze burocratiche riguardanti la certificazione dei percorsi di studio, è un tema che, assumendo la prospettiva del prima, durante e dopo l'agire didattico, permette di valutare gli effetti della formazione in senso spazio-temporale, dai quali dipende la qualità complessiva dei processi formativi. Temi che intercettano attese diffuse delle istituzioni scolastiche, degli attori sociali e degli operatori pedagogici.
Le competenze pedagogiche che devono caratterizzare i professionisti dell'educazione e della formazione costituiscono l'oggetto d'indagine che può efficacemente rispondere ai bisogni emergenti che provengono dalla società, delle organizzazioni e degli individui.
La matrice pedagogica delle ricerche orientate alle analisi delle relazioni, delle nuove forme di dipendenze on line e delle dimensioni patologiche legati all'interazione con i media che sono diventati punti di riferimento essenziali dell'interesse per l'area dello svantaggio.
Le modalità per migliorare la qualità complessiva del processo formativo a partire dalla corretta identificazione del bisogno formativo è al centro di numerose attività sperimentali e riguardano in particolare gli ambienti di apprendimento digitale, l'animazione sociale per lo sviluppo di comunità, l'apprendimento esperienziale, per metafora, l'outdoor training. Inoltre, sono in cantiere attività di ricerca sperimentale che indagano temi come la pedagogia della Salute, la pedagogia musicale, i paesaggi sonori.
2.4 AREA PSICOLOGICA
L'area psicologica ha tra i suoi obiettivi la costituzione di una rete di collaborazioni con enti di ricerca nazionali e internazionali e con realtà afferenti al mondo della sanità, del sistema educativo e del welfare. Oltre alla ricerca di base, particolare interesse è rivolto all'utilizzo dei suoi risultati in funzione dell'intervento entro i diversi ambiti applicativi. L'area della psicologia presente nel Dipartimento si declina in quattro direttrici di ricerca fondamentali.
Processi neurocognitivi ed affettivi in soggetti sani e patologici. In quest'ambito la ricerca è finalizzata allo studio: del funzionamento dei processi cognitivi, emotivo-affettivi in pazienti cerebrolesi, in età evolutiva e in età anziana, in condizioni di normalità e di rischio, e nei disturbi dell'apprendimento; del funzionamento psicologico in condizioni di psicopatologia o di patologia medica acuta o cronica, con particolare focus sul comportamento alimentare; delle dinamiche relative alla genitorialità in condizioni tipiche e atipiche. In chiave di ricerca applicata quest'area è dedicata allo sviluppo di: procedure diagnostiche e strumenti di valutazione delle funzioni cognitive in pazienti cerebrolesi, soggetti con disturbi evolutivi e popolazioni a rischio; training di potenziamento cognitivo in pazienti cerebrolesi e soggetti con disturbi evolutivi; interventi di prevenzione delle difficoltà della sfera cognitiva e promozione del benessere psicologico di bambini, genitori, adulti, anziani; strumenti di valutazione di fattori inter-intrapersonali del funzionamento emotivo-affettivo; interventi volti a facilitare l'integrazione del bambino con sviluppo atipico all'interno dei contesti di vita quotidiani; interventi di prevenzione di varie forme di psicopatologia, con particolare focus sulle abitudini e sui comportamenti alimentari; interventi volti a migliorare la compliance rispetto al regime medico consigliato in caso di patologia acuta o cronica; interventi di counseling genitoriale e parent coaching.
Psicologia sociale applicata dei contesti organizzativi e di comunità. In quest'area la ricerca è orientata allo studio: dei processi psicosociali connessi alle pratiche di governance, ai processi decisionali inclusivi e alle esperienze di democrazia partecipativa/deliberativa; dei moventi e dinamiche dell'azione collettiva; dei processi di inclusione sociale e interculturale; dei meccanismi psicosociali alla base dello sviluppo di comunità e organizzativo; dei processi di transizione psicosociali; dell'analisi delle competenze professionali e trasversali; delle differenze di genere in ambito professionale, educativo e politico. In termini di ricerca applicata, quest'area punta allo sviluppo delle seguenti azioni: progettazione e valutazione di processi partecipati nei setting organizzativi e territoriali; interventi volti alla riduzione del pregiudizio etnico e alla promozione dell'integrazione interculturale; interventi finalizzati alla promozione delle pari opportunità uomo-donna; analisi dei bisogni e delle risorse delle comunità territoriali e delle organizzazioni; gestione delle risorse umane nelle organizzazioni; consulenza di carriera; interventi di comunicazione aziendale; interventi di analisi della posizione, della prestazione e del potenziale in azienda.
Intervento clinico in ambito psicoterapeutico e della promozione della salute. Questa linea di ricerca è finalizzata alla elaborazione di modelli, metodi e standard di intervento nei diversi ambiti della psicologia clinica – con particolare riferimento alla psicoterapia e ai programmi di promozione della salute – e alla loro validazione in termini di efficacia e appropriatezza rispetto ai bisogni degli utenti. A tal fine, si realizzano studi e ricerche nei diversi ambiti di interesse della psicologia clinica, volti, tra l'altro alla modellizzazione e analisi empirica: del processo psicoterapeutico e dei fattori di efficacia, alle determinanti psicosociali delle dipendenze patologiche; delle strategie di prevenzione primaria e secondaria. Aspetti caratterizzanti la linea di ricerca sono, da un lato, l'adozione di un framework integrato che tiene in conto l'interazione tra dimensioni psicologiche individuali, micro-sociali e del contesto socio-culturale; dall'altro l'utilizzazione di metodi di ricerca innovative, basate sulla combinazione di approcci qualitativi e quantitativi, entro la più generale cornice teorico-metodologica offerta dalla teoria dei sistemi dinamici.
Psicologia dello sviluppo e dell'educazione. La ricerca sviluppata in quest'ambito si focalizza sullo studio della conoscenza delle linee di sviluppo normale della persona, con l'obiettivo di riconoscere, limitare, intervenire nelle situazioni di sofferenza psicologica, cognitiva e sociale. Gli ambiti della ricerca applicata includono: l'aggiornamento degli operatori scolastici, sociali e familiari sulle dinamiche dello sviluppo cognitivo, sociale e psicologico; l'analisi della relazione genitori-figli, insegnanti-alunni e insegnanti-famiglie in un'ottica sistemica; azioni di orientamento scolastico; individuazione e intervento nelle situazioni critiche che riguardano la scuola, la famiglia e i gruppi di pari; l'analisi delle competenze e dei bisogni educativi.
2.5 AREA GEOGRAFICA
L'area geografica è orientata verso un'analisi complessiva dei sistemi territoriali locali e delle loro relazioni con gli ambienti nazionali ed internazionali. Tra i punti di particolare interesse si pongono le trasformazioni dei centri urbani nella nuova dimensione globale ed i sistemi innovativi funzionali allo sviluppo territoriale. In questa prospettiva vengono analizzate anche i nuovi modelli di sviluppo dei sistemi agricoli e rurali. Sul piano generale, sono studiati con particolare attenzione i divari di sviluppo nel Mezzogiorno e gli effetti dei processi di migrazione che lo interessano.
La geografia dell'ambiente e lo studio e tutela dei sui beni ambientali e culturali sommersi sono uno dei punti di riferimento originali dell'attività di ricerca del dipartimento e vengono sviluppati sia sul versante del rapporto tra attività antropiche e sostenibilità ambientale, sia sul versante dello sviluppo di modelli di turismo in grado di valorizzare la peculiarità del contesto locale nel rispetto del patrimonio culturale ereditato dalle passate generazioni.
2.6 AREA GIURIDICA
Il gruppo di giuristi presenti nel nostro Dipartimento sviluppa ricerche calibrate sia sul livello internazionale sia su quello nazionale. Con riferimento al primo, le ricerche si concentrano sui temi legati alla geopolitica costituzionale, al diritto costituzionale comparato delle integrazioni regionali, alla tematica dei diritti umani connessa al fenomeno della regionalizzazione e al tema dei rapporti tra livelli istituzionali e fonti sul piano della tutela dei diritti fondamentali, della giustizia costituzionale e del ruolo del giudice. Con riguardo alle ricerche sviluppate in ambito nazionale, anche in considerazione dei progetti finanziati ai giuristi presenti, le ricerche sono maggiormente orientate sui temi del federalismo fiscale e delle autonomie, sul profilo delle riforme costituzionali e dell'ordinamento giudiziario e, infine, sull'analisi del processo nel diritto amministrativo
2.7 AREA ECONOMICA
L'area economica rappresentata dal SSD SECS-P04 indaga sui seguenti aspetti della teoria economica contemporanea: l'evoluzione della storia del pensiero economico italiano nel XIX e XX secolo, con riferimento al tema dei divari economici tra il Nord e il Sud del paese e alle dinamiche del mercato del lavoro; la teoria keynesiana della moneta e gli effetti della circolazione monetaria e creditizia sull'economia reale. In questo quadro, viene indagato anche il tema delle crisi e del ciclo economico.
Sul piano generale, i temi sopra indicati e quelli relativi all'evoluzione delle teorie economiche vengono affrontati anche attraverso la comparazione tra gli economisti italiani e quelli dell'Istituzionalismo americano e della Scuola Storica tedesca dell'economia.
2.8 AREA ANTROPOLOGICA
Le attività di ricerca di questo settore si collocano nel quadro dell'antropologia politica e sociale e sono finalizzate alla messa a fuoco della gestione delle situazioni di crisi originate da conflitti interetnici. Tra i temi più rilevanti di ricerca vi sono lo studio della relazione tra teologia e diritto nell'Islam, l'etnologia del Corno d'Africa come esempio di società segmentate, lo studio e l'analisi dei flussi migratori in una prospettiva euromediterranea.
2.9 AREA MEDICA
L'attività scientifica verte su temi di criminologia, patologia medico legale, psichiatria forense, emogenetica forense, antropologia e tecniche criminalistiche. In particolare, sono studiati fenomeni di stretta attualità, come la violenza nella coppia, i conflitti relativi alle differenze di genere, focalizzandosi sugli effetti che questi hanno sulle vittime e sui figli, sui fattori di rischio del perpetratore, della vittima e del contesto relazionale e sociale, sul trattamento dei perpetratori, delle vittime e dei figli.
3. DOTAZIONI STRUTTURALI PER LA RICERCA E PER LA SUA DIFFUSIONE
Dall'inizio, nella politica di dipartimento è stata attribuita particolare importanza alla creazione di strumenti a sostegno della ricerca dei vari settori e funzionale ad una capillare diffusione di essa a livello nazionale ed internazionale. In questa direzione vanno i laboratori e i centri di ricerca creati dal dipartimento o la creazione di banche dati che consentono indagini multidisciplinari dei sistemi territoriali locali e del loro rapporto con ambienti nazionali ed internazionali:
a) Riviste scientifiche:
- Itinerari di ricerca storica.
- Partecipazione e conflitto.
- Dada – Rivista di Antropologia Post-Globale.
- Electronic Journal of Applied Statistical Analysis.
- H-ermes – Journal of Communications.
- Palaver
- Eunomia – Rivista di storia e di politica internazionale.
b) LABORATORI E CENTRI DI RICERCA
Per questa voce si vedano i punti C.1.a, C.1.b, C.1c.
4. INTERNAZIONALIZZAZIONE
Come è possibile vedere dalle pubblicazioni dei docenti, molti componenti del dipartimento pubblicano consuetudinariamente in riviste internazionali o partecipano a progetti di ricerca internazionali o contribuiscono alla pubblicazione di opere collettive pubblicate da case editrici straniere. Inoltre, il dipartimento ha avviato una serie di convenzioni con università straniere sia per la cooperazione sul versante dei dottorati sia per l'implementazione di alcune delle linee di ricerca sopra esposte. D'altra parte, è sufficiente guardare i comitati di redazione delle riviste di dipartimento (cui partecipano molti colleghi di università straniere) per valutare il buon livello di internazionalizzazione del dipartimento.
5. DOTTORATO DI RICERCA
Il Dottorato “Human and Social Sciences”, in ossequio al principio fondativo dell'interdisciplinarità, raggruppa curricula che nascono dalla confluenza e dall'integrazione di molteplici aree disciplinari.
Curriculum 1 - Euro-Mediterranean Studies
Tale curriculum intende offrire ai dottorandi percorsi di formazione e ricerca, in prospettiva economico-sociologica, antropologica e/o politologica, relativamente allo spazio euro-mediterraneo, operando in modo sistematico sia sull'analisi della peculiare natura di questo spazio, sia sui percorsi socio-economici e politico-culturali che hanno portato alla sua formazione e continuano ad alimentarne l'evoluzione.
Curriculum 2 - Studi storico-geografici: poteri, società e territori
Tale curriculum offre ai dottorandi la possibilità di misurarsi al più alto livello scientifico con i saperi, le pratiche, le metodologie e le categorie concettuali propri delle discipline storiche e geografiche, nel quadro di feconde interazioni con gli altri curricula e con l'obiettivo di sviluppare conoscenze a sostegno di uno sviluppo più attento alla specificità storico-geografiche dei territori e alle interazioni locale-globale.
Curriculum 3 - Welfare, salute, educazione: soggettività, processi e politiche
Tale curriculum fornisce conoscenze teoriche e metodologiche e modelli applicativi per i sistemi educativi e di lifelong learning, della salute e di welfare, sulla base di un framework integrante degli approcci dinamico, socio-simbolico ed ecologico nell'analisi dei fenomeni e dei contesti intersoggettivi e istituzionali.
Sezione B - Sistema di gestione
Con riferimento allo Statuto dell'Università del Salento, il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull'Uomo dell'Università del Salento, promuove, coordina e organizza le attività di ricerca scientifica, di didattica e di formazione nei seguenti settori scientifico-disciplinari, di cui è responsabile: M-PED/ M-STO/ M-GGR/ M-PSI/ SPS/ M-DEA.
La struttura organizzativa del Dipartimento è definito da un apposito regolamento (allegato). Gli organi del Dipartimento sono il Consiglio di Dipartimento, il Direttore (coadiuvato da una Giunta) cui spettano le prerogative di indirizzo e di gestione.
Il Direttore coordina gruppi di lavoro, che si costituiscono in funzione della redazione di progetti di ricerca nazionali ed internazionali con lo scopo di accedere a finanziamenti su base competitiva. In tal caso, viene utilizzato l'Ufficio Progetti del Dipartimento che ha la funzione di redigere e controllare i modelli di convenzione con enti di ricerca italiani e stranieri e di monitorare i programmi di ricerca proposti a livello nazionale ed internazionale, onde individuare gli assi funzionali alle attività scientifiche del Dipartimento.
In funzione delle esigenze di internazionalizzazione, il Consiglio di Dipartimento ha individuato presso la prestigiosa sede dell'ex Monastero degli Olivetani alcuni studi per i visiting professors e per la realizzazione di progetti internazionali.
Sul piano amministrativo il Dipartimento si avvale di un Coordinatore amministrativo cui spettano tutte le funzioni e le prerogative attribuite dall'art. 41 dello Statuto. Il Dipartimento si avvale inoltre di 18 unità tra personale amministrativo, tecnico e bibliotecari, tra i quali 7 unità di livello D. a questi va aggiunta una unità di livello D che ha la funzione di raccordo tra il Consiglio di dipartimento e il Consiglio di facoltà.
Nel corso dell'a.a. 2013-2014, il Consiglio di dipartimento ha istituito una Commissione che monitorasse in maniera continuativa l'andamento della ricerca scientifica del personale docente afferente al dipartimento. Tale commissione ha proposto, d'intesa con il Direttore, per l'a.a. 2013-2014, un fondo di € 9000,00 per il finanziamento di tre progetti di ricerca presentati da giovani ricercatori al Dipartimento.
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La struttura organizzativa del Dipartimento è definito da un apposito regolamento (allegato). Gli organi del Dipartimento sono il Consiglio di Dipartimento, il Direttore (coadiuvato da una Giunta) cui spettano le prerogative di indirizzo e di gestione.
Il Direttore coordina gruppi di lavoro, che si costituiscono in funzione della redazione di progetti di ricerca nazionali ed internazionali con lo scopo di accedere a finanziamenti su base competitiva. In tal caso, viene utilizzato l'Ufficio Progetti del Dipartimento che ha la funzione di redigere e controllare i modelli di convenzione con enti di ricerca italiani e stranieri e di monitorare i programmi di ricerca proposti a livello nazionale ed internazionale, onde individuare gli assi funzionali alle attività scientifiche del Dipartimento.
In funzione delle esigenze di internazionalizzazione, il Consiglio di Dipartimento ha individuato presso la prestigiosa sede dell'ex Monastero degli Olivetani alcuni studi per i visiting professors e per la realizzazione di progetti internazionali.
Sul piano amministrativo il Dipartimento si avvale di un Coordinatore amministrativo cui spettano tutte le funzioni e le prerogative attribuite dall'art. 41 dello Statuto. Il Dipartimento si avvale inoltre di 18 unità tra personale amministrativo, tecnico e bibliotecari, tra i quali 7 unità di livello D. a questi va aggiunta una unità di livello D che ha la funzione di raccordo tra il Consiglio di dipartimento e il Consiglio di facoltà.
Nel corso dell'a.a. 2013-2014, il Consiglio di dipartimento ha istituito una Commissione che monitorasse in maniera continuativa l'andamento della ricerca scientifica del personale docente afferente al dipartimento. Tale commissione ha proposto, d'intesa con il Direttore, per l'a.a. 2013-2014, un fondo di € 9000,00 per il finanziamento di tre progetti di ricerca presentati da giovani ricercatori al Dipartimento.
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Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|
Nessuna
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Centro Interuniversitario di Bioetica e Diritti Umani | CAVALLERA Herve' Antonio (Studi Umanistici) | 9 | |
2. | Centro di Ricerca Interdisciplinare sul Linguaggio (CRIL) | GRIMALDI Milko Antonino (Studi Umanistici) | 4 | |
3. | Gegrafia economico-politica | TRONO Anna (Beni Culturali) | 2 | Romano Sara, dottorando di ricerca, Rizzello Katia, assegnista di ricerca |
4. | Analisi del rischio di credito delle imprese nella provincia di Lecce | BOSCIA Vittorio (Scienze dell'Economia) | 2 | Valeria Stefanelli, Ricercatore in Economia degli Intermediari Finanziari, Università degli Studi Nicolò Cusano, Roma Giordano Manieri, Dottorando di Ricerca in Economia Aziendale, Dipartimento di Scienze dell'Economia |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Nell'ambito del Dipartimento sono attualmente attivi i seguenti Laboratori e centri di ricerca.
1. CNTHI - Centro per le nuove Tecnologie per l'Handicap e l'Integrazione
2. AQuE – Qualitative Approach in Ethnography: Centro Studi Interdipartimentale per l'Analisi, la Comparazione e la Valutazione delle metodologie utilizzate nelle Scienze Sociali e della Formazione
3. TEDA&I – Tourist Experience Development, Assessment & Innovation - Centro Interdipartimentale di studi sul Turismo
4. LeG – Laboratorio di eGovernment
5. LAB.CMT – Laboratorio di Comunicazione e Marketing del Territorio
6. LABEG – Laboratorio di Educazione al Gusto
7. LFS - Laboratorio di fotografia subacquea e monitoraggio dei sistemi costieri sommersi
8. ICISMI - International Centre of Interdisciplinary Studies on Migration
9. Centro Studi Osservatorio Donna
10. Centro didattico Euro-Americano sulle politiche costituzionali
11. CSPS - Centre of Studies on Politics and Society
12. Laboratorio Disciplinare “Pensée des sciences”
13. LSL - Laboratorio di Studi Lacaniani
14. Laboratorio di Pedagogia della salute
15. Centro studi sulla Famiglia e i sistemi di welfare
16. CIROTM - Centro interdipartimentale di ricerca sull'Ordine Teutonico nel Mediterraneo
17. ULPIA - Centro di ricerca e di servizi sull'e-learning
18. Laboratorio di Intercultura
19. LA.P.A.I. – Laboratorio di Psicologia Applicata e dell'Intervento
20. LANDCAP - Centro Internazionale di Ricerca Pedagogica “Learnfare and Capabilities”
21. Centro di Servizi Interuniversitario per l'Innovazione didattica
Inoltre, il Dipartimento aderisce a due Strutture esterne, vale a dire:
1. CIRFIS - Centro Interuniversitario di Ricerca in Fondamenti e Filosofia della Fisica (presso l'Università “Carlo Bo” di Urbino);
2. CRIAT - Centro di Ricerca Interuniversitario per l'Analisi del Territorio (presso l'Università degli Studi di Bari).
Sempre nell'ambito del Dipartimento sono presenti dei laboratori di ricerca, che si elencano di seguito.
1. Centro studi sulla famiglia e i sistemi di welfare
2. C I I T (Centro di Interconnessione Istituzionale Transadriatico)
3. I C I S M I (International Centre of Interdisciplinary Studies on Migration)
4. Osservatorio permanente Gianni Giannotti su Giovani dell'Area Ionico Salentina
5. Osservatorio Istituzionale per la Libertà e la giustizia sociale "Sandro Pertini"
1. CNTHI - Centro per le nuove Tecnologie per l'Handicap e l'Integrazione
2. AQuE – Qualitative Approach in Ethnography: Centro Studi Interdipartimentale per l'Analisi, la Comparazione e la Valutazione delle metodologie utilizzate nelle Scienze Sociali e della Formazione
3. TEDA&I – Tourist Experience Development, Assessment & Innovation - Centro Interdipartimentale di studi sul Turismo
4. LeG – Laboratorio di eGovernment
5. LAB.CMT – Laboratorio di Comunicazione e Marketing del Territorio
6. LABEG – Laboratorio di Educazione al Gusto
7. LFS - Laboratorio di fotografia subacquea e monitoraggio dei sistemi costieri sommersi
8. ICISMI - International Centre of Interdisciplinary Studies on Migration
9. Centro Studi Osservatorio Donna
10. Centro didattico Euro-Americano sulle politiche costituzionali
11. CSPS - Centre of Studies on Politics and Society
12. Laboratorio Disciplinare “Pensée des sciences”
13. LSL - Laboratorio di Studi Lacaniani
14. Laboratorio di Pedagogia della salute
15. Centro studi sulla Famiglia e i sistemi di welfare
16. CIROTM - Centro interdipartimentale di ricerca sull'Ordine Teutonico nel Mediterraneo
17. ULPIA - Centro di ricerca e di servizi sull'e-learning
18. Laboratorio di Intercultura
19. LA.P.A.I. – Laboratorio di Psicologia Applicata e dell'Intervento
20. LANDCAP - Centro Internazionale di Ricerca Pedagogica “Learnfare and Capabilities”
21. Centro di Servizi Interuniversitario per l'Innovazione didattica
Inoltre, il Dipartimento aderisce a due Strutture esterne, vale a dire:
1. CIRFIS - Centro Interuniversitario di Ricerca in Fondamenti e Filosofia della Fisica (presso l'Università “Carlo Bo” di Urbino);
2. CRIAT - Centro di Ricerca Interuniversitario per l'Analisi del Territorio (presso l'Università degli Studi di Bari).
Sempre nell'ambito del Dipartimento sono presenti dei laboratori di ricerca, che si elencano di seguito.
1. Centro studi sulla famiglia e i sistemi di welfare
2. C I I T (Centro di Interconnessione Istituzionale Transadriatico)
3. I C I S M I (International Centre of Interdisciplinary Studies on Migration)
4. Osservatorio permanente Gianni Giannotti su Giovani dell'Area Ionico Salentina
5. Osservatorio Istituzionale per la Libertà e la giustizia sociale "Sandro Pertini"
No record found
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Biblioteca Dipartimentale Aggregata Storia Società e Studi sull'Uomo - Sezione di Scienze Pedagogiche, Psicologiche e Didattiche | 35.672 | 100 | 289 | |
2. | Biblioteca Dipartimentale Aggregata Storia Società e Studi sull'Uomo - Sezione di Scienze Sociali e della Comunicazione | 28.872 | 120 | 672 | |
3. | Biblioteca Dipartimentale Aggregata Storia Società e Studi sull'Uomo - Sezione di Studi Storici e dell'Età Contemporanea | 42.472 | 90 | 1.591 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
4. | Sistema Bibliotecario di Ateneo | http://siba.unisalento.it/home_page | 232.800 | 110.250 | 2.279 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [19]
-
- Prof. Associati [26]
-
- Ricercatori [34]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [0]
-
- Assegnisti [10]
-
- Dottorandi [40]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Specializzandi
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
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Personale di ruolo
Area Amministrativa | 4 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 2 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 8 |
Area Biblioteche | 4 |
Area Amministrativa - Gestionale | 4 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |