Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
Il Dipartimento di Architettura e Design (DAD) è un Dipartimento di nuova formazione: è la struttura di riferimento dell'Ateneo nelle aree culturali che studiano l'arte e la scienza del progettare, a scala sia del manufatto architettonico e urbano, sia del design del prodotto.
Il DAD promuove, coordina e gestisce la ricerca fondamentale e quella applicata, la formazione, il trasferimento tecnologico e i servizi al territorio con riferimento agli ambiti del progetto di architettura e del progetto urbano, anche in rapporto alla sostenibilità e alla dimensione economica-finanziaria, del progetto di restauro, valorizzazione e gestione del patrimonio architettonico, urbano e paesaggistico, nonché del design industriale, grafico e virtuale.
Il DAD considera globalmente sua missione operare nella prospettiva dello sviluppo (armonico e sostenibile) del territorio dal livello locale all'intero Paese. Da una parte, è consapevole della responsabilità ricoperta nel formare architetti e designer dalle competenze professionali altamente qualificate con capacità di visione prospettica e di mobilità sul territorio, fattori necessari allo sviluppo economico-sociale alla scala locale/nazionale/internazionale e indispensabili per il settore privato e pubblico. Dall'altra, ritiene fondamentale il ruolo che la ricerca scientifica (con le proprie ricadute didattiche) può svolgere per rispondere alle sfide sociali attraverso la concezione e la validazione di modelli culturali e sociali innovativi, in termini di welfare e di sviluppo sostenibile, realizzabili grazie anche alle opportunità date dal “trasferimento tecnologico”, mai disgiunto dalla ricerca di base e da un solido “progetto culturale e sociale”, entrambi presupposti fondamentali di tutte le azioni e gli interventi inerenti l'architettura e il design.
È stato costituito, infatti, nel 2012 da docenti incardinati in dodici Settori scientifico-disciplinari (Icar 06, Icar 08-09, Icar 12, Icar 13, Icar 14-15-16, Icar 17, Icar 18, Icar 19 e Icar 22, cfr. All.) provenienti in prevalenza da quattro Dipartimenti e da due Facoltà di Architettura dell'Ateneo. I docenti hanno aderito al nuovo Dipartimento condividendo il progetto culturale e scientifico elaborato e discusso nel corso degli anni 2010-2011 (cfr. All.).
Didattica
Nel DAD sono confluiti corsi di laurea triennale e corsi di laurea magistrale offerti dalle allora esistenti due Facoltà di Architettura. La costituzione del DAD ha comportato, quindi, sul piano dell'offerta formativa, un notevole lavoro di armonizzazione, coordinamento e di integrazione dei contenuti e dei docenti. Tale interdisciplinarità ha avuto un riscontro nei risultati VQR del DAD: com'è stato evidente dai dati pubblicati dall'ANVUR, tra i diciassette dipartimenti universitari italiani stimati di grandi dimensioni dal subGEV di Architettura il DAD si è posizionato al quarto posto per voto medio (0,59 su un massimo di 0,65), grazie a una percentuale di prodotti di ricerca (49,01%) in fascia alta (B=buona), cui dev'essere aggiunta una discreta percentuale (11,39%) nella fascia più alta (E=eccellente).
In dettaglio: nel 2013 il DAD ha acquisito le competenze didattiche attribuite dal Regolamento di Ateneo ai Dipartimenti; solamente a partire dal 1° gennaio 2014 ha potuto avvalersi di un proprio Distretto gestionale e amministrativo, di propri laboratori didattici e di ricerca, con il relativo personale tecnico; nel corso del 2014 ha potuto completare l'attribuzione degli spazi.
Ricerca
In coerenza con la missione del DAD, i gruppi di ricerca (cfr. Sez. B.1b) a oggi stanno riconfigurando i loro assi e filoni di ricerca riconducibili alle seguenti macro aree:
1. CULTURAL HERITAGE: TANGIBLE AND INTANGIBLE ASSETS
2. WELFARE, INCLUSION, SECURITY AND HEALTH
3. ENVIRONMENT, RESOURCES AND SUSTAINABILITY
4. CITY, CONSTRUCTION AND DEVELOPMENT
5. INNOVATION OF SYSTEM, TECHNOLOGIES AND PROCESSES
Esse racchiudono molte delle competenze riscontrabili nelle seguenti aree tematiche ERC:
- SH2_Institutions, Values, Beliefs and Behaviour
- SH3_Environment, Space and Population
- SH5_Cultures and Cultural Production
- SH6_The Study of the Human Past
- PE6_Computer Science and Informatics
- PE7_Systems and Communication Engineering
- PE8_Products and Processes Engineering
- LS7_Diagnostic Tools, therapies and Public Health
nelle parti di modelli, applicative e di diagnostica anche:
- PE1_Mathematics
- PE4_Physical and Analytical Chemical Sciences
SH1_Individuals ,Institutions and Markets
A. OBIETTIVI STRATEGICI PLURIENNALI IN LINEA CON IL PIANO STRATEGICO D'ATENEO
Il DAD, all'interno dei campi specifici dell'Architettura e del Design, si riconosce negli obiettivi delineati a livello di Ateneo dal Piano Strategico (http://www.pianostrategico.polito.it/il_piano_strategico) di cui si richiamano:
• la ricerca della leadership nella cultura politecnica nazionale e internazionale;
• l'accrescimento della reputazione e della capacità di competere;
• l'eccellenza nell'istruzione superiore;
• una ricerca scientifica all'avanguardia;
• la promozione del trasferimento tecnologico nell'ambito di uno sviluppo sostenibile;
• la centralità del capitale umano e della qualità della vita nell'Ateneo;
• l'apertura verso la città e il territorio, nonché l'integrazione con il contesto socio-economico.
Inoltre, il DAD condivide:
1. la vocazione di “università pubblica”;
2. gli obiettivi della ricerca internazionale a livello europeo (es. programma Horizon 2020);
3. l'idea del processo di valutazione “multidimensionale”.
B. OBIETTIVI STRATEGICI DELLA RICERCA DEL DAD (2015-2017)
Il progetto. Forte della sua matrice multidisciplinare, il DAD intende rispondere alle grandi sfide sociali attraverso il progetto, inteso come qualsivoglia forma d'azione (conoscenza e documentazione, progetti, costruzioni, componenti, brevetti, linee guida, mostre ecc.), di cui sia riconosciuta l'utilità sociale, economica e culturale. Il progetto – non solo di architettura, urbano, di restauro, di design ecc. – è concepito sempre secondo un approccio olistico e come occasione d'integrazione di competenze multidisciplinari. È pertanto considerato in tutte le sue fasi, dall'ideazione, alla costruzione-realizzazione, al monitoraggio dei risultati sino alla gestione e in rapporto alle diverse forme di sostenibilità ambientale, sociale, culturale, economica e finanziaria. Trova, infine, il suo fondamento nella conoscenza materica, nella storia dell'architettura e del design di tradizione europea e, in particolare, italiana.
L'innovazione. Il DAD, nel riportare l'individuo al centro del progetto, è interessato al ruolo che le nuove tecnologie, cui il programma Horizon 2020 presta una particolare attenzione, possono ricoprire non solo nel sollecitare l'innovazione culturale, sociale ed economica, ma anche nel promuovere nuove metodologie di ricerca e innescare nuove trasversalità tra saperi diversi. In particolare, le nuove tecnologie derivabili dal settore energetico, dei materiali e dell'IT consentono: lo sviluppo di nuove forme di welfare territoriali (locali); l'innovazione di processo e di prodotto delle costruzioni e degli artefatti/servizi di design in generale, relazioni più strette con i settori più propriamente industriali. L'innovazione può prefigurare un ruolo economico maggiormente propulsivo per l'architettura, che va oltre a quello storicamente attribuitogli di “moltiplicatore Keynesiano”, attraverso i processi di rigenerazione urbana sostenibile, la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale del paese attraverso nuove modalità di fruizione, il supporto alle politiche culturali territoriali edilizie, il sostegno allo sviluppo delle PMI e la diffusione di best practices.
Il rapporto con la cultura tecnico-scientifica. Considerata la multidimensionalità delle risposte necessarie per fare fronte alle nuove sfide, il DAD intende estendere alle attività di ricerca e di trasferimento tecnologico (TT) la capacità di collaborazione con la cultura tecnico-scientifica ingegneristica, proposito che si è concretizzato nelle attività formative dei Corsi di laurea in Architettura e Design. I laboratori/atelier dei percorsi didattici dei CdS incardinati nel DAD, possono già essere considerati come “incubatori” e luoghi in cui si realizza un “melting pot” culturale, con ricadute benefiche non solo sugli studenti, ma anche per ricercatori e docenti che sviluppano l'attitudine al lavoro multidisciplinare e interculturale.
Le relazioni con il territorio. Coerentemente a questi presupposti, il DAD considera fondamentali le relazioni con gli enti locali e la Pubblica Amministrazione (PA), per supportarne i processi di riforma, favorire l'implementazione di best practices, orientare le politiche locali e nazionali. Ancora, per indirizzare il decision making verso una maggiore efficienza complessiva nella gestione dei processi di trasformazione del territorio, coniugata alla consapevolezza della necessità di salvaguardare l'ambiente. Inoltre, ritiene importante la collaborazione con le fondazioni e le istituzioni culturali nel settore vasto della cultura; con le imprese di costruzione, nella sperimentazione di tecnologie rivolte a favorire l'innovazione di processo o di prodotto e con le PMI in primis, volte alla definizione del servizio e del prodotto manifatturiero, dedite al rafforzamento del “made in Italy”.
L'approccio sistemico. Il Design ha sviluppato specifiche esperienze e competenze d'innovazione attraverso il cosiddetto approccio di Design Sistemico, che connota fortemente l'Ateneo e che sta dimostrando le sue potenzialità in molteplici ambiti inter e multidisciplinari della sostenibilità (tematiche del Food, del Packaging, dell'Artigianato ecc.). nell'ottica di coniugare formazione e ricerca avanzata, quest'area disciplinare mira ad azioni di re-indirizzo del sistema design, non solo del prodotto, ma anche dei processi di produzione.
Alla luce del progetto culturale sopracitato, il DAD fa propri alcuni macrobiettivi che di seguito si elencano.
MACROBIETTIVO 1: Integrare didattica e ricerca
La crisi e le trasformazioni in atto fanno sì che la formazione debba essere meglio calibrata in funzione del mercato del lavoro e delle professionalità necessarie allo sviluppo del territorio e che la ricerca converga maggiormente sulle grandi tematiche di carattere strategico finalizzate allo sviluppo. È pertanto necessario integrare la didattica e la ricerca (Cfr. riesami ciclici SUA CdS), calibrare la formazione in funzione del mercato del lavoro e delle professionalità emergenti, recepire le sollecitazioni provenienti dal trasferimento tecnologico e dalla ricerca sperimentale, al fine di trasferirne i risultati nella formazione, inserire l'offerta didattica in una dimensione internazionale, anche tramite l'istituzione di insegnamenti e filoni in lingua inglese, al fine di favorire l'inserimento dei laureati nel mercato globale. Per questi motivi è importante considerare tutti e tre i livelli formativi e porre una particolare attenzione al ruolo dei Master sia di primo sia di secondo livello.
A partire da alcuni risultati già conseguiti nel 2014, che sono considerati di mantenimento nel triennio 2015-2017, ovvero:
• Attivazione della Consulta ristretta per la didattica (Cfr. Verbale CdD 26.11.2013).
• Sviluppo dell'attività di formazione professionale attraverso nuovi Master o l'attivazione di Master già istituiti, ma non attivati per non raggiunta copertura finanziaria, con il supporto di azioni di Ateneo.
• Avvio del processo di riconoscimento europeo delle LM in Architettura, al fine di consentire ai laureati di collocarsi nei paesi dell'UE.
• Sviluppo di accordi con le università straniere al fine del rilascio di doppi titoli e con l'obiettivo di allargare alla ricerca le relazioni sulla didattica.
• Consolidamento delle attività di formazione non curriculari (es. workshop) considerata l'efficacia che hanno sul piano della ricerca di base, applicata e di innovazione anche di natura industriale e delle relazioni con le università straniere;
gli obiettivi 2015-2017 del DAD sono:
• Attivare almeno un nuovo Master.
• Aumentare e diversificare le attività didattiche quali workshop.
• Ottenere il riconoscimento europeo delle LM in Architettura.
• Migliorare i laboratori didattici e integrare il personale tecnico alle attività dei CdL.
• Aprire alla formazione permanente, utilizzando la struttura organizzativa della Scuola di Master.
• Promuovere “eventi” sul rapporto tra professioni, nuove tecnologie, imprese e pubblica amministrazione (almeno una iniziativa di valenza nazionale).
• Riportare a sistema e sviluppare rapporti internazionali sul piano della didattica, anche favorendo il loro allargamento sul piano della ricerca.
• Consolidare e ampliare l'insegnamento dei corsi istituzionali in lingua inglese, di ogni ordine e grado.
• Sviluppare le relazioni sotto forma di convenzioni o altre modalità (contratti di ricerca, di liberalità ecc.) con i soggetti presenti sul territorio che operano nel campo vasto dell'Architettura e del Design, al fine di intercettare nuovi mercati e domande professionali e consolidare quelli di successo.
• Migliorare il collocamento sul mercato del lavoro in architettura, particolarmente colpito dalla crisi del settore delle costruzioni e dall'assenza d'investimenti pubblici.
MACROBIETTIVO 2: migliorare l'organizzazione del dipartimento e la comunicazione interna ed esterna
Rafforzare la concezione del Dipartimento in quanto struttura che persegue strategie d'insieme e obiettivi comuni, integrando le competenze e valorizzando le propensioni individuali, nella prospettiva di migliorare le performance del Dipartimento sul piano della didattica e della ricerca, anche attraverso un'organizzazione più strutturata, rivolta a ottimizzare l'impegno dei singoli.
Per perseguire tale obiettivo, è prioritario procedere a un'organizzazione la più efficiente possibile delle strutture amministrative e tecniche, anche valorizzando le competenze del personale non docente. È inoltre fondamentale prefigurare un'organizzazione più strutturata e funzionale di tutti gli organismi del Dipartimento – Giunta, commissioni e gruppi di lavoro temporanei e permanenti – anche nella logica di pervenire a una migliore distribuzione dei carichi di lavoro, compresi quelli derivanti dagli impegni gestionali e dai relativi ruoli assunti, cercando di coinvolgere quanto più possibile tutti gli attori dipartimentali nell'organizzazione e gestione del Dipartimento. Sul piano del personale tecnico-amministrativo il DAD sconta il fatto che solo dal 1° gennaio 2014 ha potuto contare su una propria struttura amministrativo-gestionale e di personale tecnico-scientifico attribuito al Dipartimento.
A partire da alcuni risultati già conseguiti nel 2014, che sono considerati di mantenimento nel triennio 2015-2017, ovvero:
• Avvio del processo di riorganizzazione del Distretto con una maggiore efficienza amministrativa attraverso la ridefinizione in un organigramma delle competenze del personale amministrativo e tecnico-scientifico e la messa in relazione di tali competenze di questi ultimi con i laboratori in corso di riprogettazione (cfr. Macrobiettivo 6 e C.1.a).
• Definizione in termini di risorse umane deputate del supporto amministrativo ai progetti: europei, nazionali, regionali ecc.
• Progettazione del nuovo sito web del Dipartimento (http://www.dad.polito.it);
gli obiettivi 2015-2017 del DAD sono:
• Riconfigurare Commissioni e gruppi di lavoro, con la definizione delle diverse missioni, la programmazione dei lavori e l'individuazione dei componenti.
• Sviluppare a pieno le potenzialità del nuovo sito web del Dipartimento per la comunicazione interna e esterna.
• Monitorare le attività dei singoli componenti il Dipartimento attraverso le procedure amministrative e con il supporto dell'area intranet.
MACROBIETTIVO 3: valorizzare il ruolo dei dottorati di ricerca
Il ruolo che i Dottorati debbano svolgere a livello dipartimentale nei confronti della ricerca è ormai non più discutibile. Ciononostante, almeno nel caso del DAD, occorre anche rilevare come l'integrazione delle attività di dottorato con quelle del Dipartimento sia particolarmente complessa, poiché i corsi di dottorato, proprio per le loro caratteristiche multidisciplinari, sono trasversali a più Dipartimenti, mentre le loro decisioni in ambito formativo rimangono indipendenti dal Dipartimento.
I docenti del DAD aderiscono a cinque dottorati di Ateneo: due dottorati – “Architettura. Storia e Progetto” e “Beni Architettonici e Paesaggistici” – vedono i propri collegi composti di docenti appartenenti al DAD in misura assai rilevante, ivi inclusi i rispettivi coordinatori, fermo restando che gli altri membri appartengono ad altri dipartimenti non solo del Politecnico di Torino, ma anche di altre sedi universitarie. Al momento, esistono già sul piano della formazione alcune forme di collaborazione tra i Dottorati di ricerca e le attività del Dipartimento. Occorre, tuttavia, lavorare ancora per individuare sinergie sul piano della ricerca, pur rispettando i reciproci ruoli. In particolare si ritiene di dover promuovere il coinvolgimento dei dottorandi nei progetti di ricerca di rilevanza internazionale, in particolare in quelli inseriti nel programma Horizon2020. In effetti, il dottorato in Beni Architettonici e Paesaggistici ha già favorito tale possibilità essendo in attesa degli esiti della valutazione del progetto STETHO (SmarT sEnsors for sTructural Health mOnitoring) ITN-MSC: quella riguardante le Innovative Training Networks è una delle azioni più importanti e impegnative di Horizon2020.
Inoltre, i due dottorati in Architettura. Storia e Progetto e Beni Architettonici e Paesaggistici hanno un alto rapporto tra domande e selezionati: tale rapporto, negli ultimi concorsi di ammissione al XXX ciclo, è stato di 8:1 per il DASP e 7:1 per il BAP, indici di autorevolezza e rapporto tra i più alti dell'Ateneo, il che ha consentito un'ottima possibilità di selezione. Il tasso di abbandono per i due dottorati è pari a zero, segno di motivazione da parte dei dottorandi. Peraltro, in ambedue i dottorati, è alto il livello d'internazionalizzazione e di interdisciplinarità, sia della ricerca sia della didattica. Si dovrà, inoltre, stabilire un maggior coordinamento tra i docenti afferenti a Dottorati diversi da quelli sopra citati, a partire dall'esigenza basilare d'informazione reciproca delle tematiche svolte.
Obiettivi 2015-2017
• Integrare la Commissione Ricerca con un delegato, da parte di ciascun Collegio dei docenti.
• Prefigurare momenti di confronto interni al DAD tra i docenti appartenenti ai diversi collegi di dottorato, anche al fine di favorirne le relazioni.
• Consolidare e migliorare le relazioni tra dottorati, Alta Scuola Politecnica, lauree magistrali e i master di II livello: i dottorati vanno considerati come un livello di formazione non disgiunto dagli altri livelli formativi, pur nel rispetto della propria rispettiva autonomia decisionale, per quel che concerne gli argomenti delle tesi di dottorato – assegnate agli studenti, in base alle proprie capacità, inclinazioni, specificità formativa e orientamento disciplinare – e la loro verifica in itinere.
• Migliorare la comunicazione – utilizzando il nuovo sito web del DAD – degli eventi e delle attività programmate nell'ambito dei dottorati, anche aprendole agli studenti delle lauree magistrali, ove questo non pregiudichi l'efficacia didattica delle iniziative proposte per gli allievi di dottorato, che, come noto, hanno bisogno di conoscenze alte (al pari del livello scientifico degli interventi dei docenti), certo non limitate a quelle del I o II livello.
• Consentire la partecipazione degli allievi dei dottorati alle sedute di CdD che hanno come oggetto la ricerca.
• Attuare azioni rivolte ad aumentare il numero delle borse di dottorato, attraverso l'utilizzo dei fondi delle ricerche competitive del DAD.
• Mettere a disposizione dei dottorandi, tramite i docenti del Dipartimento incardinati nei vari collegi, i rapporti internazionali del Dipartimento anche al fine di sviluppare relazioni efficaci per la ricerca.
• Incentivare ulteriormente la produzione scientifica dei dottorandi, anche rispetto alla pratica ordinaria.
• Garantire il libero accesso dei dottorandi alle strutture del Dipartimento (biblioteche, laboratori) e garantire ai dottorandi, i cui tutori sono docenti del DAD, spazi idonei a una proficua attività di ricerca, dotati di ogni strumentazione necessaria.
• Favorire l'intreccio delle attività di ricerca tra gli assi principali consolidati nei corsi di dottorato.
• Rafforzare la segreteria dipartimentale riservata ai dottorati, in modo da facilitarne ulteriormente l'assistenza ai docenti, agli studenti, ai coordinatori dei corsi, soprattutto in vista degli obiettivi sopra individuati.
MACROBIETTIVO 4: rafforzare l'autorevolezza scientifica per la ricerca di base e la partecipazione ai bandi competitivi
I temi sono:
Autorevolezza scientifica. È considerata un prerequisito fondamentale per rafforzare la ricerca anche sul piano internazionale. Il Dipartimento con la VQR ha conseguito perfomance particolarmente positive per alcuni SSD che sono stati premiati sul piano della programmazione delle posizioni di professore associato. Sono emersi però i limiti dei criteri secondo i quali l'Ateneo premia la produzione scientifica del Dipartimento: l'architettura presenta infatti proprie specificità e vede oltretutto la compresenza di SSD non bibliometrici e bibliometrici, caratterizzati da teorie e metodologie profondamente diverse. Il Dipartimento ritiene quindi necessario approfondire criteri di valutazione e premialità in modo da integrare quelli di Ateneo, con l'obiettivo di migliorare la qualità della produzione scientifica dei settori concorsuali presenti nel Dipartimento (cfr. anche B.2).
Ricerca di base. Nell'area dell'Architettura e del Design è considerata come un prerequisito fondamentale, per rafforzare la presenza e la riconoscibilità del DAD sul piano internazionale, anche con riferimento alla ricerca più fortemente orientata al trasferimento tecnologico. Vanno approfondite eventuali forme di premialità, tra le quali quelle integrative inerenti la produzione scientifica derivante dalla ricerca di base, che può essere anche più individualizzata e che trova difficoltà di finanziamento. Il DAD ritiene che quest'azione meriterebbe interventi definiti a livello di Ateneo e si ripropone di promuovere la discussione in merito negli Organi di governo competenti.
Bandi competitivi internazionali. Il settore dell'Architettura e del Design hanno avuto in passato minori possibilità di partecipazione ai bandi competitivi e, in particolare, a quelli europei, considerata la natura stessa del VII Programma Quadro. Il Dipartimento si pone l'obiettivo di intercettare meglio i bandi competitivi internazionali e di favorire la partecipazione ai topics di Horizon2020 inerenti LEIT (Leadership in Enabling and Industrial Technlgogy) and Societal Challenges (con particolare riferimento ai focus in Cultural Heritage, Environment, Health, and Smart Cities). Nel 2013 il DAD ha svolto un'importante attività di promozione e di sollecitazione dei docenti del Dipartimento, che, considerati i risultati (cfr. All. sez. B.3), intende proseguire e rafforzare nei prossimi anni con azioni mirate.
Su tali temi, a partire da alcuni risultati già avviati e conseguiti nel 2014, che sono considerati di mantenimento nel triennio 2015-2017, ovvero:
• Ridefinizione delle competenze della Commissione ricerca in chiave di risultati attesi e attività di monitoraggio a breve e a lungo periodo.
• Definizione di criteri di valutazione della produzione scientifica dell'architettura e del design.
• Deliberazione di un fondo integrativo sulla premialità;
gli obiettivi 2015-2017 del DAD sono:
• Migliorare la qualità della produzione scientifica del Dipartimento sia nei settori bibliometrici sia in quelli non bibliometrici.
• Annullare il numero di docenti inattivi ai sensi della valutazione VQR.
• Investire nella ricerca di base anche come presupposto irrinunciabile di quella applicata e promuoverne l'internazionalizzazione.
• Aumentare il numero di pubblicazioni scientifiche con co-autori stranieri e in doppia lingua.
• Istituire un fondo di dipartimento per l'internazionalizzazione finanziato da contratti e convenzioni.
• Istruire i criteri per la definizione di premialità per l'internazionalizzazione.
• Riconfigurare la Commissione rapporti internazionali anche allo scopo di consolidare e sviluppare le reti internazionali attraverso una loro messa a sistema.
• Realizzare le relazioni sinergiche con altri dipartimenti dell'Ateneo o con altre entità di ricerca nazionali.
MACROBIETTIVO 5: sviluppare la ricerca a elevato impatto sociale e la terza missione
La ricerca in Architettura e Design ha un elevato impatto sociale, non misurabile in termini monetari. Coerentemente alla sua missione, il DAD è impegnato nel Terzo settore e intende sviluppare la rete di relazioni con il territorio, anche con modalità nuove di collaborazione, in modo mirato rispetto ai suoi assi strategici di ricerca.
I contratti e le convezioni di ricerca dell'area dell'Architettura e del Design stipulati con soggetti privati e pubblici sono significativi sul piano numerico, ma hanno singolarmente importi finanziari non commensurabili con quelli realizzati con la grande industria. Sono in parte significativa stipulati con enti pubblici e, pertanto, producono impatti notevoli sul piano sociale, sotto forma di intangibilità e di esternalità pecuniarie e non pecuniarie, difficili da monetizzare e comunque non misurabili in relazione ai relativi importi finanziari. Essi vanno, pertanto, valutati o tra pari – ossia tra settori che presentano medesime specificità – o con modalità nuove, in grado di considerare le finalità pubbliche che perseguono spesso in termini di best practices e di benefici sociali.
L'obiettivo di stabilire comunque relazioni più significative è stato messo in evidenza e dibattuto in occasione della formulazione dei bilanci preventivi e consuntivi del 2012 e del 2013, pur essendo il DAD consapevole delle difficoltà degli enti pubblici (in molti casi interlocutori privilegiati), dovute all'attuale assenza di risorse finanziarie e al patto di stabilità.
Al fine di sviluppare le relazioni con il territorio, nel 2013 è stata approvata una Consulta, costituita dai più rappresentativi soggetti pubblici e privati presenti nel campo vasto dell'Architettura e del Design, che potrà anche essere riconfigurata e attivata in funzione dei principali assi tematici di ricerca del DAD.
Gli obiettivi 2015-2017 del DAD sono:
• Dare una periodizzazione alle sedute della Consulta del DAD per promuovere il Dipartimento anche alla luce della SUA-RD.
• Promuovere la partecipazione del Dipartimento ai nuovi bandi competitivi regionali, propedeutici a quelli europei.
• Aumentare il numero di contratti e convenzioni, prim'ancora che gli importi dei relativi finanziamenti, considerando la rilevanza sociale, culturale ed economica degli accordi.
• Sviluppare le relazioni con Onlus, Fondazioni, Istituzioni culturali e quelle per la cooperazione internazionale.
MACROBIETTIVO 6: sviluppare le attrezzature e le dotazioni per la ricerca sperimentale
Il DAD parte da alcuni risultati già conseguiti nel 2014, grazie all'attività della Commissione Laboratori del DAD, che ha riorganizzato i Laboratori (Cfr. sez. C.1a) di supporto alla formazione e alla ricerca in 3 principali aree:
• Analisi ambientale e tecnologia del costruito;
• Rilievo;
• Virtualità e comunicazione multimediale.
Nell'ottica d'integrazione tra ricerca e didattica questi Laboratori svolgono attività di ricerca, prove conto terzi e considerevole supporto alla formazione nei tre livelli (LT, LM, PhD). In questa ultima accezione, sono punto di riferimento sperimentale per oltre 5.000 studenti di Architettura e Design e molte delle loro attività sono svolte in modo sinergico tra le aree coinvolte.
In un'ottica di mantenimento di tali attività, gli obiettivi 2015-2017 del DAD sono:
• concludere il piano di ricollocazione fisica di gran parte dei Laboratori (ad eccezione del MAKELab e dei LABMod) negli spazi dell'ex Istituto Galileo Ferraris in stretta sinergia con le azioni e previsioni del piano di programmazione edilizia di Ateneo. Tale localizzazione, anche sede dei dottorati, favorirà gli scambi e l'integrazione tra il personale tecnico-scientifico oltre a costituire un polo scientifico di interesse visitabile da parte di esterni.
• concludere l'azione di individuazione delle priorità e la definizione di un'agenda, come esito dell'azione di condivisione e messa a sistema delle metodologie e competenze.
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Il DAD promuove, coordina e gestisce la ricerca fondamentale e quella applicata, la formazione, il trasferimento tecnologico e i servizi al territorio con riferimento agli ambiti del progetto di architettura e del progetto urbano, anche in rapporto alla sostenibilità e alla dimensione economica-finanziaria, del progetto di restauro, valorizzazione e gestione del patrimonio architettonico, urbano e paesaggistico, nonché del design industriale, grafico e virtuale.
Il DAD considera globalmente sua missione operare nella prospettiva dello sviluppo (armonico e sostenibile) del territorio dal livello locale all'intero Paese. Da una parte, è consapevole della responsabilità ricoperta nel formare architetti e designer dalle competenze professionali altamente qualificate con capacità di visione prospettica e di mobilità sul territorio, fattori necessari allo sviluppo economico-sociale alla scala locale/nazionale/internazionale e indispensabili per il settore privato e pubblico. Dall'altra, ritiene fondamentale il ruolo che la ricerca scientifica (con le proprie ricadute didattiche) può svolgere per rispondere alle sfide sociali attraverso la concezione e la validazione di modelli culturali e sociali innovativi, in termini di welfare e di sviluppo sostenibile, realizzabili grazie anche alle opportunità date dal “trasferimento tecnologico”, mai disgiunto dalla ricerca di base e da un solido “progetto culturale e sociale”, entrambi presupposti fondamentali di tutte le azioni e gli interventi inerenti l'architettura e il design.
È stato costituito, infatti, nel 2012 da docenti incardinati in dodici Settori scientifico-disciplinari (Icar 06, Icar 08-09, Icar 12, Icar 13, Icar 14-15-16, Icar 17, Icar 18, Icar 19 e Icar 22, cfr. All.) provenienti in prevalenza da quattro Dipartimenti e da due Facoltà di Architettura dell'Ateneo. I docenti hanno aderito al nuovo Dipartimento condividendo il progetto culturale e scientifico elaborato e discusso nel corso degli anni 2010-2011 (cfr. All.).
Didattica
Nel DAD sono confluiti corsi di laurea triennale e corsi di laurea magistrale offerti dalle allora esistenti due Facoltà di Architettura. La costituzione del DAD ha comportato, quindi, sul piano dell'offerta formativa, un notevole lavoro di armonizzazione, coordinamento e di integrazione dei contenuti e dei docenti. Tale interdisciplinarità ha avuto un riscontro nei risultati VQR del DAD: com'è stato evidente dai dati pubblicati dall'ANVUR, tra i diciassette dipartimenti universitari italiani stimati di grandi dimensioni dal subGEV di Architettura il DAD si è posizionato al quarto posto per voto medio (0,59 su un massimo di 0,65), grazie a una percentuale di prodotti di ricerca (49,01%) in fascia alta (B=buona), cui dev'essere aggiunta una discreta percentuale (11,39%) nella fascia più alta (E=eccellente).
In dettaglio: nel 2013 il DAD ha acquisito le competenze didattiche attribuite dal Regolamento di Ateneo ai Dipartimenti; solamente a partire dal 1° gennaio 2014 ha potuto avvalersi di un proprio Distretto gestionale e amministrativo, di propri laboratori didattici e di ricerca, con il relativo personale tecnico; nel corso del 2014 ha potuto completare l'attribuzione degli spazi.
Ricerca
In coerenza con la missione del DAD, i gruppi di ricerca (cfr. Sez. B.1b) a oggi stanno riconfigurando i loro assi e filoni di ricerca riconducibili alle seguenti macro aree:
1. CULTURAL HERITAGE: TANGIBLE AND INTANGIBLE ASSETS
2. WELFARE, INCLUSION, SECURITY AND HEALTH
3. ENVIRONMENT, RESOURCES AND SUSTAINABILITY
4. CITY, CONSTRUCTION AND DEVELOPMENT
5. INNOVATION OF SYSTEM, TECHNOLOGIES AND PROCESSES
Esse racchiudono molte delle competenze riscontrabili nelle seguenti aree tematiche ERC:
- SH2_Institutions, Values, Beliefs and Behaviour
- SH3_Environment, Space and Population
- SH5_Cultures and Cultural Production
- SH6_The Study of the Human Past
- PE6_Computer Science and Informatics
- PE7_Systems and Communication Engineering
- PE8_Products and Processes Engineering
- LS7_Diagnostic Tools, therapies and Public Health
nelle parti di modelli, applicative e di diagnostica anche:
- PE1_Mathematics
- PE4_Physical and Analytical Chemical Sciences
SH1_Individuals ,Institutions and Markets
A. OBIETTIVI STRATEGICI PLURIENNALI IN LINEA CON IL PIANO STRATEGICO D'ATENEO
Il DAD, all'interno dei campi specifici dell'Architettura e del Design, si riconosce negli obiettivi delineati a livello di Ateneo dal Piano Strategico (http://www.pianostrategico.polito.it/il_piano_strategico) di cui si richiamano:
• la ricerca della leadership nella cultura politecnica nazionale e internazionale;
• l'accrescimento della reputazione e della capacità di competere;
• l'eccellenza nell'istruzione superiore;
• una ricerca scientifica all'avanguardia;
• la promozione del trasferimento tecnologico nell'ambito di uno sviluppo sostenibile;
• la centralità del capitale umano e della qualità della vita nell'Ateneo;
• l'apertura verso la città e il territorio, nonché l'integrazione con il contesto socio-economico.
Inoltre, il DAD condivide:
1. la vocazione di “università pubblica”;
2. gli obiettivi della ricerca internazionale a livello europeo (es. programma Horizon 2020);
3. l'idea del processo di valutazione “multidimensionale”.
B. OBIETTIVI STRATEGICI DELLA RICERCA DEL DAD (2015-2017)
Il progetto. Forte della sua matrice multidisciplinare, il DAD intende rispondere alle grandi sfide sociali attraverso il progetto, inteso come qualsivoglia forma d'azione (conoscenza e documentazione, progetti, costruzioni, componenti, brevetti, linee guida, mostre ecc.), di cui sia riconosciuta l'utilità sociale, economica e culturale. Il progetto – non solo di architettura, urbano, di restauro, di design ecc. – è concepito sempre secondo un approccio olistico e come occasione d'integrazione di competenze multidisciplinari. È pertanto considerato in tutte le sue fasi, dall'ideazione, alla costruzione-realizzazione, al monitoraggio dei risultati sino alla gestione e in rapporto alle diverse forme di sostenibilità ambientale, sociale, culturale, economica e finanziaria. Trova, infine, il suo fondamento nella conoscenza materica, nella storia dell'architettura e del design di tradizione europea e, in particolare, italiana.
L'innovazione. Il DAD, nel riportare l'individuo al centro del progetto, è interessato al ruolo che le nuove tecnologie, cui il programma Horizon 2020 presta una particolare attenzione, possono ricoprire non solo nel sollecitare l'innovazione culturale, sociale ed economica, ma anche nel promuovere nuove metodologie di ricerca e innescare nuove trasversalità tra saperi diversi. In particolare, le nuove tecnologie derivabili dal settore energetico, dei materiali e dell'IT consentono: lo sviluppo di nuove forme di welfare territoriali (locali); l'innovazione di processo e di prodotto delle costruzioni e degli artefatti/servizi di design in generale, relazioni più strette con i settori più propriamente industriali. L'innovazione può prefigurare un ruolo economico maggiormente propulsivo per l'architettura, che va oltre a quello storicamente attribuitogli di “moltiplicatore Keynesiano”, attraverso i processi di rigenerazione urbana sostenibile, la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale del paese attraverso nuove modalità di fruizione, il supporto alle politiche culturali territoriali edilizie, il sostegno allo sviluppo delle PMI e la diffusione di best practices.
Il rapporto con la cultura tecnico-scientifica. Considerata la multidimensionalità delle risposte necessarie per fare fronte alle nuove sfide, il DAD intende estendere alle attività di ricerca e di trasferimento tecnologico (TT) la capacità di collaborazione con la cultura tecnico-scientifica ingegneristica, proposito che si è concretizzato nelle attività formative dei Corsi di laurea in Architettura e Design. I laboratori/atelier dei percorsi didattici dei CdS incardinati nel DAD, possono già essere considerati come “incubatori” e luoghi in cui si realizza un “melting pot” culturale, con ricadute benefiche non solo sugli studenti, ma anche per ricercatori e docenti che sviluppano l'attitudine al lavoro multidisciplinare e interculturale.
Le relazioni con il territorio. Coerentemente a questi presupposti, il DAD considera fondamentali le relazioni con gli enti locali e la Pubblica Amministrazione (PA), per supportarne i processi di riforma, favorire l'implementazione di best practices, orientare le politiche locali e nazionali. Ancora, per indirizzare il decision making verso una maggiore efficienza complessiva nella gestione dei processi di trasformazione del territorio, coniugata alla consapevolezza della necessità di salvaguardare l'ambiente. Inoltre, ritiene importante la collaborazione con le fondazioni e le istituzioni culturali nel settore vasto della cultura; con le imprese di costruzione, nella sperimentazione di tecnologie rivolte a favorire l'innovazione di processo o di prodotto e con le PMI in primis, volte alla definizione del servizio e del prodotto manifatturiero, dedite al rafforzamento del “made in Italy”.
L'approccio sistemico. Il Design ha sviluppato specifiche esperienze e competenze d'innovazione attraverso il cosiddetto approccio di Design Sistemico, che connota fortemente l'Ateneo e che sta dimostrando le sue potenzialità in molteplici ambiti inter e multidisciplinari della sostenibilità (tematiche del Food, del Packaging, dell'Artigianato ecc.). nell'ottica di coniugare formazione e ricerca avanzata, quest'area disciplinare mira ad azioni di re-indirizzo del sistema design, non solo del prodotto, ma anche dei processi di produzione.
Alla luce del progetto culturale sopracitato, il DAD fa propri alcuni macrobiettivi che di seguito si elencano.
MACROBIETTIVO 1: Integrare didattica e ricerca
La crisi e le trasformazioni in atto fanno sì che la formazione debba essere meglio calibrata in funzione del mercato del lavoro e delle professionalità necessarie allo sviluppo del territorio e che la ricerca converga maggiormente sulle grandi tematiche di carattere strategico finalizzate allo sviluppo. È pertanto necessario integrare la didattica e la ricerca (Cfr. riesami ciclici SUA CdS), calibrare la formazione in funzione del mercato del lavoro e delle professionalità emergenti, recepire le sollecitazioni provenienti dal trasferimento tecnologico e dalla ricerca sperimentale, al fine di trasferirne i risultati nella formazione, inserire l'offerta didattica in una dimensione internazionale, anche tramite l'istituzione di insegnamenti e filoni in lingua inglese, al fine di favorire l'inserimento dei laureati nel mercato globale. Per questi motivi è importante considerare tutti e tre i livelli formativi e porre una particolare attenzione al ruolo dei Master sia di primo sia di secondo livello.
A partire da alcuni risultati già conseguiti nel 2014, che sono considerati di mantenimento nel triennio 2015-2017, ovvero:
• Attivazione della Consulta ristretta per la didattica (Cfr. Verbale CdD 26.11.2013).
• Sviluppo dell'attività di formazione professionale attraverso nuovi Master o l'attivazione di Master già istituiti, ma non attivati per non raggiunta copertura finanziaria, con il supporto di azioni di Ateneo.
• Avvio del processo di riconoscimento europeo delle LM in Architettura, al fine di consentire ai laureati di collocarsi nei paesi dell'UE.
• Sviluppo di accordi con le università straniere al fine del rilascio di doppi titoli e con l'obiettivo di allargare alla ricerca le relazioni sulla didattica.
• Consolidamento delle attività di formazione non curriculari (es. workshop) considerata l'efficacia che hanno sul piano della ricerca di base, applicata e di innovazione anche di natura industriale e delle relazioni con le università straniere;
gli obiettivi 2015-2017 del DAD sono:
• Attivare almeno un nuovo Master.
• Aumentare e diversificare le attività didattiche quali workshop.
• Ottenere il riconoscimento europeo delle LM in Architettura.
• Migliorare i laboratori didattici e integrare il personale tecnico alle attività dei CdL.
• Aprire alla formazione permanente, utilizzando la struttura organizzativa della Scuola di Master.
• Promuovere “eventi” sul rapporto tra professioni, nuove tecnologie, imprese e pubblica amministrazione (almeno una iniziativa di valenza nazionale).
• Riportare a sistema e sviluppare rapporti internazionali sul piano della didattica, anche favorendo il loro allargamento sul piano della ricerca.
• Consolidare e ampliare l'insegnamento dei corsi istituzionali in lingua inglese, di ogni ordine e grado.
• Sviluppare le relazioni sotto forma di convenzioni o altre modalità (contratti di ricerca, di liberalità ecc.) con i soggetti presenti sul territorio che operano nel campo vasto dell'Architettura e del Design, al fine di intercettare nuovi mercati e domande professionali e consolidare quelli di successo.
• Migliorare il collocamento sul mercato del lavoro in architettura, particolarmente colpito dalla crisi del settore delle costruzioni e dall'assenza d'investimenti pubblici.
MACROBIETTIVO 2: migliorare l'organizzazione del dipartimento e la comunicazione interna ed esterna
Rafforzare la concezione del Dipartimento in quanto struttura che persegue strategie d'insieme e obiettivi comuni, integrando le competenze e valorizzando le propensioni individuali, nella prospettiva di migliorare le performance del Dipartimento sul piano della didattica e della ricerca, anche attraverso un'organizzazione più strutturata, rivolta a ottimizzare l'impegno dei singoli.
Per perseguire tale obiettivo, è prioritario procedere a un'organizzazione la più efficiente possibile delle strutture amministrative e tecniche, anche valorizzando le competenze del personale non docente. È inoltre fondamentale prefigurare un'organizzazione più strutturata e funzionale di tutti gli organismi del Dipartimento – Giunta, commissioni e gruppi di lavoro temporanei e permanenti – anche nella logica di pervenire a una migliore distribuzione dei carichi di lavoro, compresi quelli derivanti dagli impegni gestionali e dai relativi ruoli assunti, cercando di coinvolgere quanto più possibile tutti gli attori dipartimentali nell'organizzazione e gestione del Dipartimento. Sul piano del personale tecnico-amministrativo il DAD sconta il fatto che solo dal 1° gennaio 2014 ha potuto contare su una propria struttura amministrativo-gestionale e di personale tecnico-scientifico attribuito al Dipartimento.
A partire da alcuni risultati già conseguiti nel 2014, che sono considerati di mantenimento nel triennio 2015-2017, ovvero:
• Avvio del processo di riorganizzazione del Distretto con una maggiore efficienza amministrativa attraverso la ridefinizione in un organigramma delle competenze del personale amministrativo e tecnico-scientifico e la messa in relazione di tali competenze di questi ultimi con i laboratori in corso di riprogettazione (cfr. Macrobiettivo 6 e C.1.a).
• Definizione in termini di risorse umane deputate del supporto amministrativo ai progetti: europei, nazionali, regionali ecc.
• Progettazione del nuovo sito web del Dipartimento (http://www.dad.polito.it);
gli obiettivi 2015-2017 del DAD sono:
• Riconfigurare Commissioni e gruppi di lavoro, con la definizione delle diverse missioni, la programmazione dei lavori e l'individuazione dei componenti.
• Sviluppare a pieno le potenzialità del nuovo sito web del Dipartimento per la comunicazione interna e esterna.
• Monitorare le attività dei singoli componenti il Dipartimento attraverso le procedure amministrative e con il supporto dell'area intranet.
MACROBIETTIVO 3: valorizzare il ruolo dei dottorati di ricerca
Il ruolo che i Dottorati debbano svolgere a livello dipartimentale nei confronti della ricerca è ormai non più discutibile. Ciononostante, almeno nel caso del DAD, occorre anche rilevare come l'integrazione delle attività di dottorato con quelle del Dipartimento sia particolarmente complessa, poiché i corsi di dottorato, proprio per le loro caratteristiche multidisciplinari, sono trasversali a più Dipartimenti, mentre le loro decisioni in ambito formativo rimangono indipendenti dal Dipartimento.
I docenti del DAD aderiscono a cinque dottorati di Ateneo: due dottorati – “Architettura. Storia e Progetto” e “Beni Architettonici e Paesaggistici” – vedono i propri collegi composti di docenti appartenenti al DAD in misura assai rilevante, ivi inclusi i rispettivi coordinatori, fermo restando che gli altri membri appartengono ad altri dipartimenti non solo del Politecnico di Torino, ma anche di altre sedi universitarie. Al momento, esistono già sul piano della formazione alcune forme di collaborazione tra i Dottorati di ricerca e le attività del Dipartimento. Occorre, tuttavia, lavorare ancora per individuare sinergie sul piano della ricerca, pur rispettando i reciproci ruoli. In particolare si ritiene di dover promuovere il coinvolgimento dei dottorandi nei progetti di ricerca di rilevanza internazionale, in particolare in quelli inseriti nel programma Horizon2020. In effetti, il dottorato in Beni Architettonici e Paesaggistici ha già favorito tale possibilità essendo in attesa degli esiti della valutazione del progetto STETHO (SmarT sEnsors for sTructural Health mOnitoring) ITN-MSC: quella riguardante le Innovative Training Networks è una delle azioni più importanti e impegnative di Horizon2020.
Inoltre, i due dottorati in Architettura. Storia e Progetto e Beni Architettonici e Paesaggistici hanno un alto rapporto tra domande e selezionati: tale rapporto, negli ultimi concorsi di ammissione al XXX ciclo, è stato di 8:1 per il DASP e 7:1 per il BAP, indici di autorevolezza e rapporto tra i più alti dell'Ateneo, il che ha consentito un'ottima possibilità di selezione. Il tasso di abbandono per i due dottorati è pari a zero, segno di motivazione da parte dei dottorandi. Peraltro, in ambedue i dottorati, è alto il livello d'internazionalizzazione e di interdisciplinarità, sia della ricerca sia della didattica. Si dovrà, inoltre, stabilire un maggior coordinamento tra i docenti afferenti a Dottorati diversi da quelli sopra citati, a partire dall'esigenza basilare d'informazione reciproca delle tematiche svolte.
Obiettivi 2015-2017
• Integrare la Commissione Ricerca con un delegato, da parte di ciascun Collegio dei docenti.
• Prefigurare momenti di confronto interni al DAD tra i docenti appartenenti ai diversi collegi di dottorato, anche al fine di favorirne le relazioni.
• Consolidare e migliorare le relazioni tra dottorati, Alta Scuola Politecnica, lauree magistrali e i master di II livello: i dottorati vanno considerati come un livello di formazione non disgiunto dagli altri livelli formativi, pur nel rispetto della propria rispettiva autonomia decisionale, per quel che concerne gli argomenti delle tesi di dottorato – assegnate agli studenti, in base alle proprie capacità, inclinazioni, specificità formativa e orientamento disciplinare – e la loro verifica in itinere.
• Migliorare la comunicazione – utilizzando il nuovo sito web del DAD – degli eventi e delle attività programmate nell'ambito dei dottorati, anche aprendole agli studenti delle lauree magistrali, ove questo non pregiudichi l'efficacia didattica delle iniziative proposte per gli allievi di dottorato, che, come noto, hanno bisogno di conoscenze alte (al pari del livello scientifico degli interventi dei docenti), certo non limitate a quelle del I o II livello.
• Consentire la partecipazione degli allievi dei dottorati alle sedute di CdD che hanno come oggetto la ricerca.
• Attuare azioni rivolte ad aumentare il numero delle borse di dottorato, attraverso l'utilizzo dei fondi delle ricerche competitive del DAD.
• Mettere a disposizione dei dottorandi, tramite i docenti del Dipartimento incardinati nei vari collegi, i rapporti internazionali del Dipartimento anche al fine di sviluppare relazioni efficaci per la ricerca.
• Incentivare ulteriormente la produzione scientifica dei dottorandi, anche rispetto alla pratica ordinaria.
• Garantire il libero accesso dei dottorandi alle strutture del Dipartimento (biblioteche, laboratori) e garantire ai dottorandi, i cui tutori sono docenti del DAD, spazi idonei a una proficua attività di ricerca, dotati di ogni strumentazione necessaria.
• Favorire l'intreccio delle attività di ricerca tra gli assi principali consolidati nei corsi di dottorato.
• Rafforzare la segreteria dipartimentale riservata ai dottorati, in modo da facilitarne ulteriormente l'assistenza ai docenti, agli studenti, ai coordinatori dei corsi, soprattutto in vista degli obiettivi sopra individuati.
MACROBIETTIVO 4: rafforzare l'autorevolezza scientifica per la ricerca di base e la partecipazione ai bandi competitivi
I temi sono:
Autorevolezza scientifica. È considerata un prerequisito fondamentale per rafforzare la ricerca anche sul piano internazionale. Il Dipartimento con la VQR ha conseguito perfomance particolarmente positive per alcuni SSD che sono stati premiati sul piano della programmazione delle posizioni di professore associato. Sono emersi però i limiti dei criteri secondo i quali l'Ateneo premia la produzione scientifica del Dipartimento: l'architettura presenta infatti proprie specificità e vede oltretutto la compresenza di SSD non bibliometrici e bibliometrici, caratterizzati da teorie e metodologie profondamente diverse. Il Dipartimento ritiene quindi necessario approfondire criteri di valutazione e premialità in modo da integrare quelli di Ateneo, con l'obiettivo di migliorare la qualità della produzione scientifica dei settori concorsuali presenti nel Dipartimento (cfr. anche B.2).
Ricerca di base. Nell'area dell'Architettura e del Design è considerata come un prerequisito fondamentale, per rafforzare la presenza e la riconoscibilità del DAD sul piano internazionale, anche con riferimento alla ricerca più fortemente orientata al trasferimento tecnologico. Vanno approfondite eventuali forme di premialità, tra le quali quelle integrative inerenti la produzione scientifica derivante dalla ricerca di base, che può essere anche più individualizzata e che trova difficoltà di finanziamento. Il DAD ritiene che quest'azione meriterebbe interventi definiti a livello di Ateneo e si ripropone di promuovere la discussione in merito negli Organi di governo competenti.
Bandi competitivi internazionali. Il settore dell'Architettura e del Design hanno avuto in passato minori possibilità di partecipazione ai bandi competitivi e, in particolare, a quelli europei, considerata la natura stessa del VII Programma Quadro. Il Dipartimento si pone l'obiettivo di intercettare meglio i bandi competitivi internazionali e di favorire la partecipazione ai topics di Horizon2020 inerenti LEIT (Leadership in Enabling and Industrial Technlgogy) and Societal Challenges (con particolare riferimento ai focus in Cultural Heritage, Environment, Health, and Smart Cities). Nel 2013 il DAD ha svolto un'importante attività di promozione e di sollecitazione dei docenti del Dipartimento, che, considerati i risultati (cfr. All. sez. B.3), intende proseguire e rafforzare nei prossimi anni con azioni mirate.
Su tali temi, a partire da alcuni risultati già avviati e conseguiti nel 2014, che sono considerati di mantenimento nel triennio 2015-2017, ovvero:
• Ridefinizione delle competenze della Commissione ricerca in chiave di risultati attesi e attività di monitoraggio a breve e a lungo periodo.
• Definizione di criteri di valutazione della produzione scientifica dell'architettura e del design.
• Deliberazione di un fondo integrativo sulla premialità;
gli obiettivi 2015-2017 del DAD sono:
• Migliorare la qualità della produzione scientifica del Dipartimento sia nei settori bibliometrici sia in quelli non bibliometrici.
• Annullare il numero di docenti inattivi ai sensi della valutazione VQR.
• Investire nella ricerca di base anche come presupposto irrinunciabile di quella applicata e promuoverne l'internazionalizzazione.
• Aumentare il numero di pubblicazioni scientifiche con co-autori stranieri e in doppia lingua.
• Istituire un fondo di dipartimento per l'internazionalizzazione finanziato da contratti e convenzioni.
• Istruire i criteri per la definizione di premialità per l'internazionalizzazione.
• Riconfigurare la Commissione rapporti internazionali anche allo scopo di consolidare e sviluppare le reti internazionali attraverso una loro messa a sistema.
• Realizzare le relazioni sinergiche con altri dipartimenti dell'Ateneo o con altre entità di ricerca nazionali.
MACROBIETTIVO 5: sviluppare la ricerca a elevato impatto sociale e la terza missione
La ricerca in Architettura e Design ha un elevato impatto sociale, non misurabile in termini monetari. Coerentemente alla sua missione, il DAD è impegnato nel Terzo settore e intende sviluppare la rete di relazioni con il territorio, anche con modalità nuove di collaborazione, in modo mirato rispetto ai suoi assi strategici di ricerca.
I contratti e le convezioni di ricerca dell'area dell'Architettura e del Design stipulati con soggetti privati e pubblici sono significativi sul piano numerico, ma hanno singolarmente importi finanziari non commensurabili con quelli realizzati con la grande industria. Sono in parte significativa stipulati con enti pubblici e, pertanto, producono impatti notevoli sul piano sociale, sotto forma di intangibilità e di esternalità pecuniarie e non pecuniarie, difficili da monetizzare e comunque non misurabili in relazione ai relativi importi finanziari. Essi vanno, pertanto, valutati o tra pari – ossia tra settori che presentano medesime specificità – o con modalità nuove, in grado di considerare le finalità pubbliche che perseguono spesso in termini di best practices e di benefici sociali.
L'obiettivo di stabilire comunque relazioni più significative è stato messo in evidenza e dibattuto in occasione della formulazione dei bilanci preventivi e consuntivi del 2012 e del 2013, pur essendo il DAD consapevole delle difficoltà degli enti pubblici (in molti casi interlocutori privilegiati), dovute all'attuale assenza di risorse finanziarie e al patto di stabilità.
Al fine di sviluppare le relazioni con il territorio, nel 2013 è stata approvata una Consulta, costituita dai più rappresentativi soggetti pubblici e privati presenti nel campo vasto dell'Architettura e del Design, che potrà anche essere riconfigurata e attivata in funzione dei principali assi tematici di ricerca del DAD.
Gli obiettivi 2015-2017 del DAD sono:
• Dare una periodizzazione alle sedute della Consulta del DAD per promuovere il Dipartimento anche alla luce della SUA-RD.
• Promuovere la partecipazione del Dipartimento ai nuovi bandi competitivi regionali, propedeutici a quelli europei.
• Aumentare il numero di contratti e convenzioni, prim'ancora che gli importi dei relativi finanziamenti, considerando la rilevanza sociale, culturale ed economica degli accordi.
• Sviluppare le relazioni con Onlus, Fondazioni, Istituzioni culturali e quelle per la cooperazione internazionale.
MACROBIETTIVO 6: sviluppare le attrezzature e le dotazioni per la ricerca sperimentale
Il DAD parte da alcuni risultati già conseguiti nel 2014, grazie all'attività della Commissione Laboratori del DAD, che ha riorganizzato i Laboratori (Cfr. sez. C.1a) di supporto alla formazione e alla ricerca in 3 principali aree:
• Analisi ambientale e tecnologia del costruito;
• Rilievo;
• Virtualità e comunicazione multimediale.
Nell'ottica d'integrazione tra ricerca e didattica questi Laboratori svolgono attività di ricerca, prove conto terzi e considerevole supporto alla formazione nei tre livelli (LT, LM, PhD). In questa ultima accezione, sono punto di riferimento sperimentale per oltre 5.000 studenti di Architettura e Design e molte delle loro attività sono svolte in modo sinergico tra le aree coinvolte.
In un'ottica di mantenimento di tali attività, gli obiettivi 2015-2017 del DAD sono:
• concludere il piano di ricollocazione fisica di gran parte dei Laboratori (ad eccezione del MAKELab e dei LABMod) negli spazi dell'ex Istituto Galileo Ferraris in stretta sinergia con le azioni e previsioni del piano di programmazione edilizia di Ateneo. Tale localizzazione, anche sede dei dottorati, favorirà gli scambi e l'integrazione tra il personale tecnico-scientifico oltre a costituire un polo scientifico di interesse visitabile da parte di esterni.
• concludere l'azione di individuazione delle priorità e la definizione di un'agenda, come esito dell'azione di condivisione e messa a sistema delle metodologie e competenze.
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Sezione B - Sistema di gestione
Afferiscono al DAD (www.dad.polito.it) i Professori e i Ricercatori che hanno esercitato l'opzione di afferenza secondo le norme previste dal Regolamento Generale di Ateneo (http://www.swas.polito.it/services/docuff/Default.asp?id_documento_padre=10358).
Vi afferiscono inoltre, gli assegnisti di ricerca e i borsisti che fanno capo al Dipartimento, gli studenti che frequentano i corsi di Dottorato di Ricerca e la cui attività si svolge prevalentemente nel Dipartimento.
Sono organi del Dipartimento: la Direzione (3 componenti), il Consiglio (112 componenti), la Giunta (11 componenti).
IL DIRETTORE
FUNZIONI
- Ha la rappresentanza del Dipartimento;
- convoca e presiede il Consiglio e la Giunta e cura l'esecuzione dei rispettivi deliberati;
- amministra i fondi del Dipartimento e ne è responsabile a norma di legge;
- promuove l'attività del Dipartimento con la collaborazione della Giunta;
- vigila sull'osservanza delle Leggi, dello Statuto e dei Regolamenti;
- tiene i rapporti con gli Organi di Governo dell'Ateneo e con le strutture didattiche ed esercita le altre attribuzioni previste dalle Leggi, dallo Statuto e dai regolamenti di Ateneo;
- assume le deliberazioni e le rende esecutive per le materie assegnate dagli Organi di Governo;
- adotta le misure necessarie a garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori per gli aspetti di sua competenza.
È SUPPORTATO
1. da un Responsabile Gestionale per tutti gli adempimenti di carattere amministrativo, che ha compiti di coordinamento e verifica delle attività del personale amministrativo e di promozione di iniziative volte a migliorare la funzionalità della struttura.
2. dalla Giunta.
DESIGNA (DELEGHE)
• Un Direttore vicario, tra i Professori di ruolo, che supplisce il Direttore in tutte le sue funzioni nei casi di impedimento o di assenza.
• (facoltativo) Vicedirettori o Delegati del Direttore con deleghe specifiche.
Ha designato nel 2013:
• il Delegato del direttore per la didattica (da rinominare);
• il Delegato del direttore per la ricerca (dimissionario nel 2014, da rinominare);
nel 2015:
• il Delegato per la Qualità della ricerca.
PRESIEDE
• Il Consiglio di Dipartimento;
• La Giunta di Dipartimento.
Il Consiglio di Dipartimento
Le funzioni del Consiglio di Dipartimento (http://www.dad.polito.it/il_dipartimento/organi/consiglio_di_dipartimento) sono quelle previste nello Statuto e nei Regolamenti emanati dagli Organi di Governo del Politecnico (Statuto e Regolamenti
http://www.swas.polito.it/services/docuff/Default.asp?id_documento_padre=10358).
È COMPOSTO DA
- da tutti i Professori di ruolo, i Ricercatori a tempo indeterminato e determinato che afferiscono al Dipartimento;
- dal Responsabile Gestionale;
- da una rappresentanza del personale tecnico amministrativo.
N.B. Partecipa alle riunioni, un rappresentante degli assegnisti di ricerca.
FUNZIONI
- Indirizza le attività del Dipartimento;
- programma le attività del Dipartimento;
- gestisce le attività del Dipartimento.
In particolare per le attività di RICERCA:
- approva il budget di previsione e consuntivo;
- stabilisce i criteri generali per l'utilizzo dei fondi, nonché per l'impiego coordinato del personale e delle risorse disponibili;
- raccoglie e coordina le richieste di finanziamento della ricerca;
- adotta le opportune variazioni al bilancio e approva, ove richiesto, la variazione di destinazione dei fondi;
- prende atto o approva, a seconda delle indicazioni fornite dall'Amministrazione per le varie tipologie di progetto, le proposte di finanziamento pubblico o privato;
- propone agli Organi di Governo la costituzione di laboratori e/o centri di ricerca e di centri di servizio interdipartimentali;
- cura la costituzione e gestione dei corsi di dottorato;
- delibera in materia didattica relativa ai collegi afferenti al dipartimento;
- approva l'eventuale definizione dei settori tematici di ricerca e delle relative afferenze.
DELIBERA
- le decisioni riguardanti l'uso e la distribuzione dei fondi del Dipartimento, che opera secondo il proprio Regolamento (www.dad.polito.it/il_dipartimento/organi/direzione).
La Giunta di Dipartimento
La Giunta è l'organo esecutivo e gestionale del Dipartimento: le sue funzioni (www.dad.polito.it/il_dipartimento/organi/giunta_di_dipartimento) sono quelle previste nel Regolamento di Dipartimento (www.dad.polito.it/il_dipartimento/organi/direzione).
È COMPOSTA DA
- Direttore;
- Direttore vicario;
- Responsabile Gestionale;
- membri eletti del personale docente e tecnico-amministrativo.
FUNZIONI
- organo esecutivo e di gestione;
- assume le deliberazioni per le materie delegate;
- svolge ruolo istruttorio per le materie non oggetto di delega, su richiesta del Direttore;
- presenta al Consiglio proposte di Delibera.
COADIUVA
il Direttore e il Responsabile Gestionale nella predisposizione del bilancio di previsione e del conto consuntivo.
COMMISSIONI (http://www.dad.polito.it/il_dipartimento/organi/commissioni_deleghe_e_incarichi/commissioni)
Il Dipartimento, per le proprie attività, si avvale poi di alcune commissioni istruttorie nominate dal Direttore che nomina anche un responsabile/coordinatore (che può anche avere il ruolo di suo Delegato) della commissione stessa (www.dad.polito.it/il_dipartimento/organi/commissioni_deleghe_e_incarichi).
Dal 17 ottobre 2012 sono state istituite le seguenti commissioni:
Commissione consulta ristretta per la didattica
Commissione Erasmus
Commissione tirocini (Architettura)
Commissione tirocini (Design)
Commissione ricerca (cfr. punto specifico Commissione Ricerca)
Commissione VQR
Commissione relazioni internazionali
Commissione biblioteche e archivi
Commissione spazi
Commissione eventi culturali
Commissione sito DAD
Commissione laboratori
Commissione regolamenti
Commissioni interdipartimentali
Dad-Dist: spazi
Dad-Dist: Biblioteche e laboratori
Rappresentanti eletti del Dipartimento
- Scuola di Master di Ateneo, dal
- Riccardo Palma, Commissione CCP
LA COMMISSIONE RICERCA
La Commissione Ricerca è dedicata alle tematiche “ricerca”, con funzioni di monitoraggio, supporto alle strategie e agli indirizzi di ricerca del DAD.
La Commissione al momento della sua istituzione (23 febbraio 2012, cfr. Allegato) ha previsto un coordinatore, un vice-coordinatore (Delegato per la Ricerca di Ateneo, oggi dimissionari) e sei componenti permanenti. Dal 2014, a seguito delle dimissioni del Delegato e del Coordinatore, ha operato con un assetto non definitivo, che si prevede concludersi nel 2015.
Programmazione
Attività di:
- ideazione di un questionario conoscitivo;
- realizzazione, rilevazione e pubblicazione questionario (cfr. sez. B2);
- elaborazione dati indagine campionaria;
- analisi e pubblicazione dei risultati;
- diffusione e presentazione dei risultati;
- monitoraggio continuo su linee di ricerca anche attraverso somministrazione di template (cfr. sez. B2).
Si sottolinea che la commissione ha fornito, illustrato e condiviso con tutto il consiglio del DAD nel corso del 2012 e del 2013 rapporti sullo stato dell'arte della ricerca del DAD e nel 2015 ha nuovamente avviato un'azione di mappatura delle ricerca singola e dei gruppi di ricerca (cfr. Allegato).
STRUTTURE DI RICERCA E DI FORMAZIONE DI II LIVELLO E LABORATORI PER LA RICERCA
Si sottolinea che al DAD afferiscono strutture di Formazione di III livello legate alla ricerca che costituiscono anch'esse un punto di riferimento per le strategie di ricerca pluriennali del DAD e per azioni di qualità, quali:
DOTTORATI
- DASP - Architettura. Storia e progetto, con coord. Sergio Pace, anno di istituzione: 01.01.2014 (http://dottorato.polito.it/asp/it/presentazione);
- BAP - Beni Architettonici e Paesaggistici, con coord. F. Di Teodoro, anno di istituzione: 01.01.2014 (http://dottorato.polito.it/bep/it/presentazione) - XXIX Ciclo, che nasce dall'evoluzione del Dottorato di Beni Culturali [BBCC], corso ad esaurimento, attualmente incardinato nel DIST.
Diversi docenti del DAD fanno parte del Collegio di corsi di dottorato afferenti altre strutture dipartimentali, tra i quali:
- Gestione, Produzione e Design, con coord. Luca Settineri, dip.to DIGEP -Dipartimento di Ingegneria - Gestionale e della Produzione (http://dottorato.polito.it/gpd/it/presentazione);
- Ingegneria delle Strutture, con coord. Vincenzo Ilario Carbone, dip.to DISEG (http://dottorato.polito.it/ids/it/presentazione).
MASTER UNIVERSITARI DI I E II LIVELLO
- Master di 1° livello in Transportation 3D Modelling (fino al 02 2014) (https://didattica.polito.it/portal/pls/portal/sviluppo.master.html?cds=54&sdu=81&a_acc=2013&l=it).
- Master di 2° livello “Real Estate: Pianificazione Territoriale e Mercato Immobiliare”, alla sua XVIII edizione (https://didattica.polito.it/portal/pls/portal/sviluppo.master.html?cds=54&sdu=81&a_acc=2013&l=it).
- Master di 2° livello “Management, Marketing e Multimedialità per i Beni e le Attività Culturali”, alla sua IX edizione (https://didattica.polito.it/portal/pls/portal/sviluppo.Master.html?cds=10&sdu=82&a_acc=2013&l=it).
- Master 1° livello in Interior, Exhibit & Retail Design (2014-2015) (https://didattica.polito.it/master/Interiors/2015/click).
- Master di 2° livello in Project Management e Valutazione degli Immobili Pubblici (istituito) (https://didattica.polito.it/portal/pls/portal/sviluppo.master.html?cds=68&sdu=81&a_acc=2014&l=it).
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Vi afferiscono inoltre, gli assegnisti di ricerca e i borsisti che fanno capo al Dipartimento, gli studenti che frequentano i corsi di Dottorato di Ricerca e la cui attività si svolge prevalentemente nel Dipartimento.
Sono organi del Dipartimento: la Direzione (3 componenti), il Consiglio (112 componenti), la Giunta (11 componenti).
IL DIRETTORE
FUNZIONI
- Ha la rappresentanza del Dipartimento;
- convoca e presiede il Consiglio e la Giunta e cura l'esecuzione dei rispettivi deliberati;
- amministra i fondi del Dipartimento e ne è responsabile a norma di legge;
- promuove l'attività del Dipartimento con la collaborazione della Giunta;
- vigila sull'osservanza delle Leggi, dello Statuto e dei Regolamenti;
- tiene i rapporti con gli Organi di Governo dell'Ateneo e con le strutture didattiche ed esercita le altre attribuzioni previste dalle Leggi, dallo Statuto e dai regolamenti di Ateneo;
- assume le deliberazioni e le rende esecutive per le materie assegnate dagli Organi di Governo;
- adotta le misure necessarie a garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori per gli aspetti di sua competenza.
È SUPPORTATO
1. da un Responsabile Gestionale per tutti gli adempimenti di carattere amministrativo, che ha compiti di coordinamento e verifica delle attività del personale amministrativo e di promozione di iniziative volte a migliorare la funzionalità della struttura.
2. dalla Giunta.
DESIGNA (DELEGHE)
• Un Direttore vicario, tra i Professori di ruolo, che supplisce il Direttore in tutte le sue funzioni nei casi di impedimento o di assenza.
• (facoltativo) Vicedirettori o Delegati del Direttore con deleghe specifiche.
Ha designato nel 2013:
• il Delegato del direttore per la didattica (da rinominare);
• il Delegato del direttore per la ricerca (dimissionario nel 2014, da rinominare);
nel 2015:
• il Delegato per la Qualità della ricerca.
PRESIEDE
• Il Consiglio di Dipartimento;
• La Giunta di Dipartimento.
Il Consiglio di Dipartimento
Le funzioni del Consiglio di Dipartimento (http://www.dad.polito.it/il_dipartimento/organi/consiglio_di_dipartimento) sono quelle previste nello Statuto e nei Regolamenti emanati dagli Organi di Governo del Politecnico (Statuto e Regolamenti
http://www.swas.polito.it/services/docuff/Default.asp?id_documento_padre=10358).
È COMPOSTO DA
- da tutti i Professori di ruolo, i Ricercatori a tempo indeterminato e determinato che afferiscono al Dipartimento;
- dal Responsabile Gestionale;
- da una rappresentanza del personale tecnico amministrativo.
N.B. Partecipa alle riunioni, un rappresentante degli assegnisti di ricerca.
FUNZIONI
- Indirizza le attività del Dipartimento;
- programma le attività del Dipartimento;
- gestisce le attività del Dipartimento.
In particolare per le attività di RICERCA:
- approva il budget di previsione e consuntivo;
- stabilisce i criteri generali per l'utilizzo dei fondi, nonché per l'impiego coordinato del personale e delle risorse disponibili;
- raccoglie e coordina le richieste di finanziamento della ricerca;
- adotta le opportune variazioni al bilancio e approva, ove richiesto, la variazione di destinazione dei fondi;
- prende atto o approva, a seconda delle indicazioni fornite dall'Amministrazione per le varie tipologie di progetto, le proposte di finanziamento pubblico o privato;
- propone agli Organi di Governo la costituzione di laboratori e/o centri di ricerca e di centri di servizio interdipartimentali;
- cura la costituzione e gestione dei corsi di dottorato;
- delibera in materia didattica relativa ai collegi afferenti al dipartimento;
- approva l'eventuale definizione dei settori tematici di ricerca e delle relative afferenze.
DELIBERA
- le decisioni riguardanti l'uso e la distribuzione dei fondi del Dipartimento, che opera secondo il proprio Regolamento (www.dad.polito.it/il_dipartimento/organi/direzione).
La Giunta di Dipartimento
La Giunta è l'organo esecutivo e gestionale del Dipartimento: le sue funzioni (www.dad.polito.it/il_dipartimento/organi/giunta_di_dipartimento) sono quelle previste nel Regolamento di Dipartimento (www.dad.polito.it/il_dipartimento/organi/direzione).
È COMPOSTA DA
- Direttore;
- Direttore vicario;
- Responsabile Gestionale;
- membri eletti del personale docente e tecnico-amministrativo.
FUNZIONI
- organo esecutivo e di gestione;
- assume le deliberazioni per le materie delegate;
- svolge ruolo istruttorio per le materie non oggetto di delega, su richiesta del Direttore;
- presenta al Consiglio proposte di Delibera.
COADIUVA
il Direttore e il Responsabile Gestionale nella predisposizione del bilancio di previsione e del conto consuntivo.
COMMISSIONI (http://www.dad.polito.it/il_dipartimento/organi/commissioni_deleghe_e_incarichi/commissioni)
Il Dipartimento, per le proprie attività, si avvale poi di alcune commissioni istruttorie nominate dal Direttore che nomina anche un responsabile/coordinatore (che può anche avere il ruolo di suo Delegato) della commissione stessa (www.dad.polito.it/il_dipartimento/organi/commissioni_deleghe_e_incarichi).
Dal 17 ottobre 2012 sono state istituite le seguenti commissioni:
Commissione consulta ristretta per la didattica
Commissione Erasmus
Commissione tirocini (Architettura)
Commissione tirocini (Design)
Commissione ricerca (cfr. punto specifico Commissione Ricerca)
Commissione VQR
Commissione relazioni internazionali
Commissione biblioteche e archivi
Commissione spazi
Commissione eventi culturali
Commissione sito DAD
Commissione laboratori
Commissione regolamenti
Commissioni interdipartimentali
Dad-Dist: spazi
Dad-Dist: Biblioteche e laboratori
Rappresentanti eletti del Dipartimento
- Scuola di Master di Ateneo, dal
- Riccardo Palma, Commissione CCP
LA COMMISSIONE RICERCA
La Commissione Ricerca è dedicata alle tematiche “ricerca”, con funzioni di monitoraggio, supporto alle strategie e agli indirizzi di ricerca del DAD.
La Commissione al momento della sua istituzione (23 febbraio 2012, cfr. Allegato) ha previsto un coordinatore, un vice-coordinatore (Delegato per la Ricerca di Ateneo, oggi dimissionari) e sei componenti permanenti. Dal 2014, a seguito delle dimissioni del Delegato e del Coordinatore, ha operato con un assetto non definitivo, che si prevede concludersi nel 2015.
Programmazione
Attività di:
- ideazione di un questionario conoscitivo;
- realizzazione, rilevazione e pubblicazione questionario (cfr. sez. B2);
- elaborazione dati indagine campionaria;
- analisi e pubblicazione dei risultati;
- diffusione e presentazione dei risultati;
- monitoraggio continuo su linee di ricerca anche attraverso somministrazione di template (cfr. sez. B2).
Si sottolinea che la commissione ha fornito, illustrato e condiviso con tutto il consiglio del DAD nel corso del 2012 e del 2013 rapporti sullo stato dell'arte della ricerca del DAD e nel 2015 ha nuovamente avviato un'azione di mappatura delle ricerca singola e dei gruppi di ricerca (cfr. Allegato).
STRUTTURE DI RICERCA E DI FORMAZIONE DI II LIVELLO E LABORATORI PER LA RICERCA
Si sottolinea che al DAD afferiscono strutture di Formazione di III livello legate alla ricerca che costituiscono anch'esse un punto di riferimento per le strategie di ricerca pluriennali del DAD e per azioni di qualità, quali:
DOTTORATI
- DASP - Architettura. Storia e progetto, con coord. Sergio Pace, anno di istituzione: 01.01.2014 (http://dottorato.polito.it/asp/it/presentazione);
- BAP - Beni Architettonici e Paesaggistici, con coord. F. Di Teodoro, anno di istituzione: 01.01.2014 (http://dottorato.polito.it/bep/it/presentazione) - XXIX Ciclo, che nasce dall'evoluzione del Dottorato di Beni Culturali [BBCC], corso ad esaurimento, attualmente incardinato nel DIST.
Diversi docenti del DAD fanno parte del Collegio di corsi di dottorato afferenti altre strutture dipartimentali, tra i quali:
- Gestione, Produzione e Design, con coord. Luca Settineri, dip.to DIGEP -Dipartimento di Ingegneria - Gestionale e della Produzione (http://dottorato.polito.it/gpd/it/presentazione);
- Ingegneria delle Strutture, con coord. Vincenzo Ilario Carbone, dip.to DISEG (http://dottorato.polito.it/ids/it/presentazione).
MASTER UNIVERSITARI DI I E II LIVELLO
- Master di 1° livello in Transportation 3D Modelling (fino al 02 2014) (https://didattica.polito.it/portal/pls/portal/sviluppo.master.html?cds=54&sdu=81&a_acc=2013&l=it).
- Master di 2° livello “Real Estate: Pianificazione Territoriale e Mercato Immobiliare”, alla sua XVIII edizione (https://didattica.polito.it/portal/pls/portal/sviluppo.master.html?cds=54&sdu=81&a_acc=2013&l=it).
- Master di 2° livello “Management, Marketing e Multimedialità per i Beni e le Attività Culturali”, alla sua IX edizione (https://didattica.polito.it/portal/pls/portal/sviluppo.Master.html?cds=10&sdu=82&a_acc=2013&l=it).
- Master 1° livello in Interior, Exhibit & Retail Design (2014-2015) (https://didattica.polito.it/master/Interiors/2015/click).
- Master di 2° livello in Project Management e Valutazione degli Immobili Pubblici (istituito) (https://didattica.polito.it/portal/pls/portal/sviluppo.master.html?cds=68&sdu=81&a_acc=2014&l=it).
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Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | CITTÀ E TERRITORI IN TRASFORMAZIONE | DURBIANO Giovanni | 16 | |
2. | PATRIMONIO, PAESAGGIO E HABITAT | DURBIANO Giovanni | 11 | |
3. | CULTURE DEL PROGETTO | DURBIANO Giovanni | 13 | |
4. | RILIEVO METRICO E MODELLAZIONE PER L’ANALISI E DOCUMENTAZIONE DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE COSTRUITO | ROGGERO Marco | 4 | |
5. | DOCUMENTAZIONE PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE | RINAUDO Fulvio | 5 | |
6. | ANALISI INTEGRATA DEL PATRIMONIO CULTURALE COSTRUITO | SPANO' Antonia Teresa | 5 | |
7. | PROGETTAZIONE TECNOLOGICO-AMBIENTALE | PERETTI Gabriella | 41 | De Filippi Lacirignola Carbonaro Ramello Azzolino De Vecchi |
8. | PROGETTO E SPERIMENTAZIONE DI SISTEMI TECNOLOGICI E COMPONENTI INNOVATIVI | GROSSO Mario | 34 | De Filippi Francesca Lacirignola Angela Carbonaro Bertolini Clara Piccablotto |
9. | PAESAGGIO E AMBIENTE COSTRUITO | BOSIA Daniela | 37 | Ramello De Filippi |
10. | SMART CITIES AND COMMUNITIES | PAGANI Roberto | 20 | Carbonaro Cittadino De Filippi Quirino |
11. | DESIGN SISTEMICO | BISTAGNINO Luigi | 10 | Battistoni dott nel 2015 Bicalho Dos Santos Marcelo Antonio dott nel 2015 Pallaro Pereno Amina |
12. | INTERAZIONE/VIRTUALITÀ/COMUNICAZIONE | GERMAK Claudio | 6 | Bertot Fumero Ghajargar Maliheh dottorando nel 2015 Giuliano Dottorando nel 2015 Lupetti Maria Luce Dottorando nel 2015 Remondino |
13. | INNOVAZIONE DI PRODOTTO | DE GIORGI Claudia | 5 | Casale Enrico (assegnista nel 2015) |
14. | DALL’ANALISI AL PROGETTO ATTRAVERSO IL DISEGNO COME LINGUAGGIO VISIVO E FORMALE | MAROTTA Anna | 4 | Netti, Tizzano, Vitali |
15. | RILIEVO COME METODO DI CONOSCENZA DELLA REALTÀ ARCHITETTONICA, URBANA E AMBIENTALE | MAROTTA Anna | 4 | Vitali, Abello, Netti, Tizzano, De Simone |
16. | MATRICI SCIENTIFICHE DEL "DISEGNARE" COME ATTIVITÀ DI FORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE | MAROTTA Anna | 4 | |
17. | STORIA DELL’ARCHITETTURA E DELL’AMBIENTE COSTRUITO | FASOLI Vilma | 19 | dottorandi: Alberto Bologna, Maria Manuela Leoni, Gabriele Neri, Noemi Mafrici; assegnisti: Giuseppina Perniola, Rita D’Attorre; coll. esterni: Cristiana Chiorino, Roberta Martinis, Davide Cutolo, Francesca Filippi, Diego Caltana, Francesco Krecic assegnisti: Giuseppina Perniola, Rita D’Attorre; coll.esterni: Cristiana Chiorino, Roberta Martinis, Davide Cutolo. |
18. | LE SCRITTURE DELL’ARCHITETTO | TAMBORRINO Rosa Rita Maria | 9 | dottorandi: Noemi Manfrici |
19. | STORIA DELLO SPAZIO DOMESTICO | DELLAPIANA Elena | 4 | coll. esterni: Fiorella Bulegato (IUAV). |
20. | Conservazione integrata del patrimonio (architettura contemporanea, giardini, beni diffusi) | GIUSTI Maria Adriana | 8 | Piolatto |
21. | CONOSCENZA, CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO | ROMEO Emanuele | 3 | Rudiero |
22. | Progetto di conservazione integrata (patrimonio architettonico religioso, strutture fortificate, architettura in terra cruda) | BARTOLOZZI Carla | 12 | Girotto, Volinia |
23. | CULTURAL HERITAGE | COSCIA Cristina | 7 | Gadaleta Valeria Collaboratrice |
24. | SUSTAINABILITY | FREGONARA Elena | 8 | |
25. | REAL ESTATE | CURTO Rocco | 8 | Barreca Alice (assegnista nel 2015) Romerio Fabio (assegnista nel 2015) |
26. | COSTRUZIONI STORICHE E MONUMENTALI | PISTONE Giuseppe | 1 | M.A. Chiorino |
27. | COSTRUZIONI CONTEMPORANEE | NAPOLI Paolo | 5 | Chiorino Nascè D. Bigaran |
28. | WIND EFFECTS IN BUILT ENVIRONMENT | BRUNO Luca | 2 | D. Fransos |
29. | CULTURA DELLA VISIONE TRA TEORIA E PRASSI | MAROTTA Anna | 6 | Vitali, Abello, Netti, De SImone, Bucolo, Miron |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | DINAMICA DELLE STRUTTURE | CERAVOLO Rosario (INGEGNERIA STRUTTURALE, EDILE E GEOTECNICA) | 6 | Mattone Massimiliano - DIMEAS Pinotti Elena (DISEG) Zanotti Fragonara Luca - University of Cranfield, UK |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
I laboratori avanzati del DAD sono dotati di competenze e attrezzature in grado di fornire supporto alla formazione aggiornata e risposta alla domanda specializzata posta da un mercato orientato alle nuove professionalità nel settore dell'architettura e del design. Clienti dei laboratori, oltre agli studenti, sono le imprese di costruzione, le aziende design oriented, la pubblica amministrazione e le istituzioni culturali.
AREE TEMATICHE
• ANALISI AMBIENTALE E TECNOLOGICA DEL COSTRUITO, dedita alle tecnologie e prove sui materiali e componenti (Sistemi Tecnologici Innovativi), energie sostenibili (Analisi e Modellazione dei Sistemi Ambientali), prove e tecniche sperimentali per il restauro (Diagnostica non distruttiva);
• RILIEVO, comprensiva delle tecniche di rilievo metrico del patrimonio architettonico, paesaggistico e territoriale (Geomatica per i Beni Culturali) e delle tecniche di rilievo architettonico, disegno e documentazione fotografica dell'architettura (Rilievo e Documentazione);
• VIRTUALITA' e COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE, tematiche confluenti nel Laboratorio Interdipartimentale di Ateneo MAKE Lab (in collaborazione con Dipartimenti di Ingegneria), che per il settore Architettura e Design si occupa di realtà virtuale per il progetto e cluster computer, architettura generativa, rapid manifacturing in ambiente open source, modellazione 3D, rendering e fotoritocco, tecniche multimediali per la comunicazione del progetto e modelli reali.
GESTIONE
Nell'ottica dipartimentale di integrazione tra ricerca e didattica questi Laboratori svolgono attività di ricerca, prove conto terzi e considerevole supporto alla formazione nei tre livelli (LT, LM, PhD).
La responsabilità dei Laboratori spetta al Direttore di Dipartimento, il quale si avvale di una Commissione per quanto attiene alla pianificazione delle attività, protocolli e regolamenti.
I singoli Laboratori sono guidati da Responsabili Scientifici, nominati tra il personale docente e ricercatore strutturato e da un Responsabile Tecnico scelto tra i (complessivamente 23 ad oggi) componenti Tecnici strutturati di comprovata esperienza. Ai fini del finanziamento dei Laboratori, la Commissione sta mettendo a punto un Regolamento, un modello di gestione finanziaria che assicura, oltre ai contributi di Ateneo e ai proventi che ciascun Laboratorio garantisce attraverso attività esterne di ricerca e prove, la necessaria manutenzione e aggiornamento delle attrezzature, il ricambio dei beni di consumo e il sostentamento alle attività di supporto alla formazione.
SPAZI
E' in corso il piano di ricollocazione fisica di gran parte dei Laboratori (ad eccezione del MAKELab e dei LABMod) negli spazi dell'ex Istituto Galileo Ferraris nelle immediate vicinanze del Castello. Tale localizzazione, tra l'altro sede dei dottorati, favorirà gli scambi e l'integrazione tra il personale tecnico oltre a costituire un polo scientifico di interesse visitabile da parte di esterni.
AREE TEMATICHE
• ANALISI AMBIENTALE E TECNOLOGICA DEL COSTRUITO, dedita alle tecnologie e prove sui materiali e componenti (Sistemi Tecnologici Innovativi), energie sostenibili (Analisi e Modellazione dei Sistemi Ambientali), prove e tecniche sperimentali per il restauro (Diagnostica non distruttiva);
• RILIEVO, comprensiva delle tecniche di rilievo metrico del patrimonio architettonico, paesaggistico e territoriale (Geomatica per i Beni Culturali) e delle tecniche di rilievo architettonico, disegno e documentazione fotografica dell'architettura (Rilievo e Documentazione);
• VIRTUALITA' e COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE, tematiche confluenti nel Laboratorio Interdipartimentale di Ateneo MAKE Lab (in collaborazione con Dipartimenti di Ingegneria), che per il settore Architettura e Design si occupa di realtà virtuale per il progetto e cluster computer, architettura generativa, rapid manifacturing in ambiente open source, modellazione 3D, rendering e fotoritocco, tecniche multimediali per la comunicazione del progetto e modelli reali.
GESTIONE
Nell'ottica dipartimentale di integrazione tra ricerca e didattica questi Laboratori svolgono attività di ricerca, prove conto terzi e considerevole supporto alla formazione nei tre livelli (LT, LM, PhD).
La responsabilità dei Laboratori spetta al Direttore di Dipartimento, il quale si avvale di una Commissione per quanto attiene alla pianificazione delle attività, protocolli e regolamenti.
I singoli Laboratori sono guidati da Responsabili Scientifici, nominati tra il personale docente e ricercatore strutturato e da un Responsabile Tecnico scelto tra i (complessivamente 23 ad oggi) componenti Tecnici strutturati di comprovata esperienza. Ai fini del finanziamento dei Laboratori, la Commissione sta mettendo a punto un Regolamento, un modello di gestione finanziaria che assicura, oltre ai contributi di Ateneo e ai proventi che ciascun Laboratorio garantisce attraverso attività esterne di ricerca e prove, la necessaria manutenzione e aggiornamento delle attrezzature, il ricambio dei beni di consumo e il sostentamento alle attività di supporto alla formazione.
SPAZI
E' in corso il piano di ricollocazione fisica di gran parte dei Laboratori (ad eccezione del MAKELab e dei LABMod) negli spazi dell'ex Istituto Galileo Ferraris nelle immediate vicinanze del Castello. Tale localizzazione, tra l'altro sede dei dottorati, favorirà gli scambi e l'integrazione tra il personale tecnico oltre a costituire un polo scientifico di interesse visitabile da parte di esterni.
No record found
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | BIBLIOTECA DI STORIA E ANALISI DELL'ARCHITETTURA E DEGLI INSEDIAMENTI | http://www.biblio.polito.it/it/biblioteche/cct.html | 25.155 | 8.683 | 470 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
2. | Area Bibliotecaria e Museale. Servizio Bibliotecario | http://www.biblio.polito.it | 223.380 | 64.873 | 4.545 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [21]
-
- Prof. Associati [16]
-
- Ricercatori [52]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [3]
-
- Assegnisti [30]
-
- Dottorandi [47]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | BARTOLOZZI | Carla | Professore Straordinario | 08 | 08b | ICAR/19 |
2. | BAZZANELLA | Liliana | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/12 |
3. | BISTAGNINO | Luigi | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/13 |
4. | CROSET | Pierre Alain | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/14 |
5. | CURTO | Rocco | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/22 |
6. | DE ROSSI | Antonio | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/14 |
7. | DI TEODORO | Francesco Paolo | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/18 |
8. | DURBIANO | Giovanni | Professore Straordinario | 08 | 08b | ICAR/14 |
9. | FASOLI | Vilma | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/18 |
10. | GERMAK | Claudio | Professore Straordinario | 08 | 08b | ICAR/13 |
11. | GIUSTI | Maria Adriana | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/19 |
12. | MAROTTA | Anna | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/17 |
13. | MELLANO | Paolo | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/14 |
14. | MOTTA | Giancarlo | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/14 |
15. | NAPOLI | Paolo | Professore Ordinario | 08 | 08a | ICAR/09 |
16. | OLMO | Carlo | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/18 |
17. | PAGANI | Roberto | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/12 |
18. | PATESTOS | Costantino | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/14 |
19. | PERETTI | Gabriella | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/12 |
20. | TAMBORRINO | Rosa Rita Maria | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/18 |
21. | VAUDETTI | Marco | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/16 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 10 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 1 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 24 |
Area Biblioteche | 1 |
Area Amministrativa - Gestionale | 6 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |