Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
A) Settori di Ricerca.
Il Dipartimento di Diritto privato e Storia del diritto si caratterizza per un comune filone di ricerca incentrato su “Diritto ed economia”, declinato nella specificità dei singoli settori SSD afferenti alla struttura (Diritto civile italiano, europeo e comparato: IUS01, IUS02; Diritto commerciale e industriale: IUS04; Economia politica: SECSP02; Diritto romano e diritti dell'antichità: IUS18; Storia del diritto medievale e moderno: IUS19; Diritto del lavoro e della previdenza sociale: IUS07), ma altresì coltivato in ricerche interdisciplinari.
In tale ambito, numerosi saranno i temi oggetto di indagine nel periodo di riferimento. A titolo esemplificativo, si segnalano le seguenti ricerche.
In sinergia tra gli studiosi di diritto civile, diritto comparato e diritto commerciale verrà svolto uno studio diretto ad approfondire le nuove strategie di “welfare” affidate al settore privato (soggetti profit e non profit, come società di assicurazione, multinazionali dei servizi, associazioni non riconosciute, sindacati, mutue e SMS, enti locali, fondazioni bancarie), un settore che, tramite gli strumenti contrattuali, può giocare un ruolo fondamentale nei nuovi schemi di protezione sociale, nell'ottica di alcuni principi ispiratori comuni (spesso elaborati dall'Unione Europea), quali sostenibilità ed efficienza, flexicurity, inclusione, protezione sociale come «fattore produttivo», partnership fra pubblico e privato, priorità agli investimenti a favore di donne, bambini e anziani e volti a fronteggiare i «nuovi rischi».
Negli analoghi settori, altre ricerche saranno dedicate alle problematiche sollevate dalla direttiva sul “risarcimento del danno antitrust” (questioni afferenti al diritto civile, al diritto del mercato e dell'impresa, ma anche al diritto processuale civile); alla responsabilità civile (anche con riguardo alla responsabilità degli amministratori nelle società di capitali), nell'eclissi della distinzione diritto pubblico-diritto privato; ai profili giuridici del fenomeno “moda”; al diritto di proprietà e agli altri diritti reali; alle nuove frontiere relative ai contratti tra imprese e tra queste e i consumatori; ai contratti bancari e del mercato finanziario; alle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento, dei rapporti tra autonomia privata e sinallagma funzionale, delle "nuove" forme di circolazione della proprietà immobiliare.
Nell'ambito della sezione di diritto commerciale verranno approfondite indagini relative all'incidenza che i profili istituzionali possono avere sul sistema delle imprese e, quindi, sulle prospettive di sviluppo economico dell'intero sistema. Più in particolare, l'attività di ricerca sarà finalizzata ad offrire una migliore conoscenza di alcuni specifici strumenti istituzionali in grado di promuovere l'efficienza mercantile e gestionale delle imprese, la loro piena operatività sul piano concorrenziale e, quando non siano possibili altre soluzioni, una loro (autoritativa o – in conformità alle più recenti tendenze legislative - negoziale) liquidazione, realizzata con la minor dispersione di risorse possibile.
Altro filone di ricerca, che coinvolge il settore del diritto commerciale e del diritto del lavoro, riguarderà il passaggio dal modulo organizzativo dell'impresa soggetto a quello dell'impresa a rete, con particolare riguardo alle modalità organizzative di tale opzione, sempre più necessariamente frequente nella pratica, ed ai suoi riflessi in campo giuslavoristico.
Verrà altresì approfondito dai docenti e studiosi afferenti alla sezione di diritto del lavoro, lo studio in merito al complesso di interventi normativi che prende il nome di Jobs Act ovvero alle misure legislative attraverso cui l'Italia intende favorire l'occupazione nell'ambito della strategia Europa 2020 promossa dall'Unione Europea. Particolare attenzione sarà dedicata all'esame della L.183/2014 che conferisce al Governo apposite deleghe finalizzate ad introdurre misure per riformare la disciplina degli ammortizzatori sociali, riformare i servizi per il lavoro e le politiche attive, semplificare le procedure e gli adempimenti in materia di lavoro, riordinare le forme contrattuali, migliorare la conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di vita.
Altro tema giuslavoristico oggetto di studio riguarderà le malattie da lavoro e i nuovi fattori di rischio, con particolare riguardo allo stress lavoro correlato.
Nella sezione di Diritto romano e Diritti dell'antichità, all'interno di più vaste linee di ricerca (che comprendono gli istituti del diritto greco pubblico e privato; il diritto romano privato e pubblico) oggetto specifico di studi saranno, tra l'altro, con riguardo al diritto greco ed ellenistico, taluni aspetti - sostanziali e processuali - del diritto di famiglia (aborto, diritto dei genitori), del diritto penale (furto), criminale (omicidio) e successorio, i rapporti tra diritto e magia, il linguaggio giuridico e la posizione giuridica dello straniero, il rapporto tra accordo e contratto in diritto attico. Quanto al diritto romano, campi specifici d'indagine saranno la scienza giuridica, il processo e gli organi giudicanti, la cittadinanza, i modelli di organizzazione politica tra romani e popoli conquistati, la schiavitù, i diritti reali e la loro tutela processuale, l'adempimento delle obbligazioni, la difesa dell'ambiente, la convivenza tra fedi diverse. Particolare attenzione sarà dedicata altresì allo studio delle codificazioni teodosiana e giustinianea e a taluni profili del diritto bizantino.
Le ricerche della sezione di Storia del diritto medievale e moderno avranno prevalentemente carattere interdisciplinare e coinvolgeranno anche altre aree del Dipartimento. Due saranno i filoni di indagine, articolati in sottosettori: la storia della giustizia ed i legami tra diritto ed economia. Il primo ha ad oggetto la storia della giustizia dal Medioevo al XXI secolo e vedrà approfonditi il tema della storia delle professioni legali, alcuni istituti processuali (come la testimonianza de auditu alieno), il ruolo della giurisprudenza in tema di licenziamenti alle soglie del XX secolo e di repressione dei reati contro la libertà di lavoro negli anni Venti del Novecento, i meccanismi di interazione fra organizzazione del potere, modelli processuali e ruolo della dottrina (in particolare con riguardo alla giustizia penale milanese in epoca viscontea, ai processi di eresia e di stregoneria nella trattatistica cinque-secentesca, al ruolo del Tribunale Speciale per la difesa dello Stato nella repressione del reato politico nel fascismo, alla giustizia di transizione dal fascismo alla repubblica e sull'attuazione dei principi costituzionali nell'Italia repubblicana). All'interno della seconda direttrice di ricerca, dedicata al diritto ed economia, verranno approfonditi gli aspetti storico-giuridici delle principali bolle finanziarie della storia, i rapporti tra diritto di famiglia e diritto penale (con riguardo, ad es., al reato di adulterio), gli istituti dell'adozione e della filiazione (specialmente illegittima e legittimata per susseguente matrimonio nella riflessione della Scuola di Salamanca).
I sopradescritti ambiti di studio verranno coltivati nel quadro e nel perseguimento dei più ampi obiettivi di ricerca, come di seguito indicati.
B) Obiettivi di ricerca per il triennio 2015-2017
in conformità con il Piano della Programmazione triennale dell'Università degli Studi di Milano 2013-2015 e con le Politiche di Qualità dell'Ateneo. Sono stati individuati quattro obiettivi, variamente articolati ed interconnessi.
Obiettivo 1:
Consolidare e accrescere la produzione scientifica del Dipartimento sotto il profilo quantitativo e qualitativo.
Il perseguimento di tale obiettivo prevede il contemporaneo operare di tre linee di azione, finalizzate a confermare e migliorare i profili positivi e a superare le criticità, gli uni e le altre evidenziati dal Rapporto di Valutazione del Nucleo di Ateneo del 2004 o riscontrabili dall'analisi dei dati della VQR 2004-2010. Nel primo documento si segnala infatti, a fronte di una assai rilevante produttività complessiva del Dipartimento, uno squilibrio fra il gruppo di docenti più attivo e quello meno attivo (tendenzialmente i professori di prima fascia risultano più attivi rispetto alla componente più giovane), nonché la presenza di taluni studiosi inattivi (seppure in netto calo rispetto alla rilevazione precedente). Dal secondo si evince che la gran parte dei SSD si collocano a livello nazionale in posizione di assoluta eccellenza o comunque molto buona e che il voto medio ottenuto dalle pubblicazioni dei docenti della Struttura è superiore alla media dell'Area 12, media altresì superata con riguardo alla gran parte dei singoli SSD; si rileva peraltro una differenza nella valutazione dei prodotti tra i vari settori, alcuni collocati al di sopra del dato medio emerso per il Dipartimento, altri al di sotto (si tratta di esiti comunque in ogni caso molto positivi se confrontati con la media dell'Area 12).
Azione 1.1a:
Costituzione e/o potenziamento di Gruppi di Ricerca, anche fra studiosi appartenenti ai diversi SSD rappresentati presso la Struttura ed eventualmente aperti a soggetti esterni al Dipartimento. L'incentivazione di tale forma di collaborazione (che già peraltro caratterizza da tempo l'attività del Dipartimento: il Nucleo di valutazione ha espresso un giudizio ottimo sulle sinergie della Struttura con gruppi di ricerca nazionali e internazionali) mira a favorire una produzione scientifica di qualità - singoli contributi o, più spesso, opere collettanee -, consentendo anche di monitorare i tempi di sviluppo dei lavori; essa permette inoltre di coinvolgere i più giovani sotto la guida dei docenti - anche ai fini della partecipazione a bandi competitivi per finanziamenti - o soggetti isolatamente meno attivi. Verranno a tal fine organizzati incontri anche interdisciplinari finalizzati a pubblicizzare le singole iniziative programmate, nonché, di seguito, convegni e seminari aperti anche a studiosi esterni, italiani e stranieri, dedicati ad approfondire i diversi filoni di ricerca coltivati all'interno della Struttura, sia in via esclusiva sia in collaborazione con gruppi di ricerca esterni, nazionali ed internazionali. Si segnala che, in linea con tale azione, in data 15 ottobre 2014 il Consiglio di Dipartimento ha approvato la proposta di costituzione di un nuovo «Centro di Ricerca Coordinata» (CRC)(la proposta è attualmente sottoposta al vaglio degli Organi accademici. Coordinatore scientifico è stato proposto il Prof. Antonio Gambaro (rappresentante della Sez. di Diritto civile) e come componenti: Prof.ssa Chiara Tenella Sillani (Direttore del Dip.to), Prof. Francesco Denozza (rappresentante della Sez. di Diritto commerciale), Prof.ssa Maria Teresa Carinci (rappresentante della Sez. di Diritto del lavoro), Prof. Lorenzo Gagliardi (rappresentante della Sez. di Diritto romano), Prof.ssa Claudia Storti (rappresentante della Sez. di Storia del diritto medievale e moderno). Lo scopo del nuovo Centro è di favorire la ricerca dipartimentale ed interdipartimentale cercando di sviluppare progetti a carattere interdisciplinare; a tal fine si è proposto di incardinare il Centro presso il Dipartimento, ma con la partecipazione degli altri due Dipartimenti giuridici.
La Sezione di Storia del diritto medievale e moderno e quella di Diritto civile forniranno il proprio apporto al team di ricerca strategica “Discriminazioni e diseguaglianze” la cui iniziativa è stata promossa a dicembre 2014 dalla Divisione servizi per la ricerca del nostro Ateneo.
Riesame 2015-2017 - Indicatori/Monitoraggio: L'efficacia di questa azione è misurabile dal numero dei gruppi di ricerca che verranno costituiti o potenziati nell'arco di due anni; dal numero degli incontri, convegni, seminari organizzati in uno o due anni; dal numero di pubblicazioni anche collettanee che verranno edite in uno o due anni (utile parametro di riferimento potrà ritenersi il superamento della media del Dipartimento accertata nel Rapporto di Valutazione del Nucleo), nonché dalla collocazione editoriale delle stesse. Tali diversi dati verranno comunicati dai docenti al “Comitato per l'assicurazione della qualità della ricerca” che ne curerà la raccolta e la diffusione ai fini di un costante monitoraggio (cfr. Quadro B.2).
Azione 1.1b:
Aumentare la quantità e la qualità degli articoli e delle monografie a carattere individuale - laddove la tipologia della ricerca non consenta la formazione di gruppi -, pubblicati su riviste e collane di rilevanza nazionale e internazionale e presso editori italiani e stranieri di riconosciuta fama. A tal fine, in coerenza con il progetto LERU (League of European Research Universities), si incentiverà ed incrementerà altresì, nei casi in cui ciò sia possibile, la presenza di lavori “open access” nel Law Portal, nonché l'uso di portali (come ad es. Academia.edu) in cui inserire il link per accedere ai lavori presenti in IRIS/AIR.
Riesame 2015-2017 - Indicatori/Monitoraggio. L'efficacia di questa azione è misurabile dal numero di pubblicazioni individuali che verranno edite in uno o due anni (utile parametro di riferimento potrà ritenersi il superamento della media del Dipartimento accertata nel Rapporto di Valutazione del Nucleo), nonché dalla collocazione editoriale delle stesse. Tali diversi dati verranno comunicati dai docenti al “Comitato per l'assicurazione della qualità della ricerca” che ne curerà la raccolta e la diffusione ai fini di un costante monitoraggio (cfr. Quadro B.2).
Azione 1.2:
Presentazione degli esiti delle ricerche. Al fine di favorire una produzione scientifica di qualità, si intende dare la più ampia visibilità ai risultati raggiunti dai componenti della Struttura (anche in collaborazione con studiosi afferenti ad altri Dipartimenti o esterni all'Ateneo), laddove la pubblicazione sia caratterizzata dal rispetto dei criteri adottati nelle collane o nelle riviste più prestigiose ai fini di assicurare la qualità della ricerca (finalità ad esempio garantita dalla Collana del Dipartimento con il sistema del blind peer review). Verranno, quindi, organizzati incontri, seminari, convegni destinati a presentare alla comunità scientifica opere monografiche o collettanee, raccolte di contributi, innovativi studi pubblicati in accreditate sedi editoriali.
Riesame 2015-2017 - Indicatori/Monitoraggio: L'efficacia di questa azione è misurabile dal numero di iniziative che verranno organizzate nel medio periodo.
Azione 1.3:
Partecipazione ad iniziative scientifiche esterne alla Struttura.
Per un proficuo scambio di idee, metodologie, dati, conoscenze utili a favorire ricerche individuali o collettive, verrà consolidata ed incrementata la partecipazione (in qualità di relatori) a convegni, seminari, workshops, incontri tra scuole di dottorato, organizzati da enti esterni alla Struttura, nazionali e internazionali. Particolare attenzione sarà rivolta alle attività esterne della componente più giovane del Dipartimento (ricercatori, dottori di ricerca, dottorandi, assegnisti) per la quale risulta essere estremamente formativo il misurarsi con realtà diverse: in tal caso, potrà considerarsi sufficiente anche la mera partecipazione in qualità di uditore. I fondi ottenuti tramite, ad es., partecipazione a bandi o per le attività del Corso di Dottorato di Scienze Giuridiche potrebbero essere in parte destinati a finanziare la mobilità dei più giovani.
Riesame 2015-2017 - Indicatori/Monitoraggio: L'efficacia di questa azione è misurabile dal numero di relazioni e di interventi, svolti in consessi esterni, dagli studiosi afferenti al Dipartimento già nel breve periodo; quanto alla componente più giovane, si terrà conto anche della mera partecipazione (debitamente certificata) ad iniziative esterne di rilievo. I dati relativi verranno comunicati dagli interessati al “Comitato per l'assicurazione di qualità della ricerca” che ne curerà la raccolta e la diffusione ai fini di un costante monitoraggio (cfr. Quadro B.2). .
Obiettivo 2:
Potenziare l'internazionalizzazione della ricerca e incrementare gli scambi e le collaborazioni internazionali.
Dal Rapporto di Valutazione del Nucleo si evince un giudizio complessivamente buono circa il grado di apertura internazionale del Dipartimento, anche se vengono segnalati alcuni profili di criticità rappresentati dal non rilevante numero di pubblicazioni in lingua straniera e su sedi internazionali, nonché dalla presenza di reti e collaborazioni internazionali spesso affidate all'iniziativa individuale dei singoli docenti più che ad una strategia complessiva del Dipartimento. Ciò peraltro in parte dipende dalle caratteristiche di molti settori di ricerca afferenti alla Struttura aventi ad oggetto materie di diritto positivo interno necessariamente legate al contesto nazionale e per le quali, dunque, non è facile ottenere visibilità internazionale. D'altro canto, la sempre maggiore scarsità di risorse economiche, determinata da molteplici fattori, rende ardua o comunque non facile la possibilità di realizzare scambi internazionali. Stante comunque la necessità di favorire una maggiore internazionalizzazione, anche in conformità a quanto previsto dal Piano Strategico di Ateneo, si opererà su tre diverse linee di intervento strettamente collegate.
Azione 2.1:
Consolidare e favorire la circolazione dei prodotti della ricerca. Si incentiveranno le pubblicazioni in lingua straniera, anche collocate nelle sempre più diffuse riviste online.
Azione 2.2:
Consolidare ed incrementare le relazioni internazionali. Si incentiveranno le relazioni internazionali attraverso, tra l'altro, l'organizzazione di seminari ed incontri di studio (eventualmente da tenersi alternativamente presso la Struttura ed in Sedi universitarie straniere); la sottoscrizione di accordi con Università straniere per favorire la mobilità del corpo docente, la partecipazione o l'organizzazione di convegni internazionali. Un consolidamento delle relazioni internazionali dovrebbe quindi anche consentire un aumento del numero di Visiting professor, Visiting scholar e fellowship presso il Dipartimento e, correlativamente, un aumento del numero dei nostri docenti e ricercatori impegnati presso Atenei e Centri di ricerca stranieri.
Azione 2.3:
Bandi internazionali. Con il prezioso supporto di Officina Horizon 2020 (che ha già dato utili indicazioni ai membri del Dipartimento in una riunione organizzata il 26 gennaio 2015) si proverà a partecipare, laddove vi siano progetti effettivamente realizzabili e concorrenziali, ai bandi di finanziamento europei (previsti da Horizon 2020 o periodicamente emanati da Eurofond, la Fondazione per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro). Un eventuale finanziamento potrebbe favorire lo sviluppo di ricerche di sicura rilevanza qualitativa e al contempo renderebbe più facile realizzare la mobilità dei componenti il gruppo di ricerca.
Riesame 2015-2017 - Indicatori/Monitoraggio: L'efficacia di queste triplici azioni è misurabile dal numero di pubblicazioni in lingua straniera e/o in riviste straniere che verranno edite già nell'arco di due anni; dal numero di seminari, incontri di studio, convegni internazionali organizzati dai docenti della Struttura o ai quali essi partecipino in sedi straniere già nell'arco di due anni; dal numero di studiosi stranieri presenti nel Dipartimento o di docenti della Struttura impegnati presso Atenei e Centri di ricerca stranieri nel medio periodo. Verrà altresì monitorata la partecipazione a bandi internazionali, sia pure nel quadro delle criticità sopra poste in luce. I dati relativi verranno comunicati dai docenti interessati al “Comitato per l'assicurazione di qualità della ricerca” che ne curerà la raccolta e la diffusione ai fini di un costante monitoraggio (cfr. Quadro B.2).
Obiettivo 3:
Consolidare e accrescere la qualità dei corsi di dottorato di ricerca afferenti al Dipartimento, favorendone una maggiore internazionalizzazione.
Il rapporto del Nucleo di Valutazione esprime un giudizio complessivamente molto buono sulla capacità del Dipartimento di attrarre giovani ai fini della formazione dottorale e post-dottorale da altre sedi o enti italiani e dall'estero; tale dato è peraltro considerato migliorabile, specie sotto il profilo dell'internazionalizzazione. Sul consolidamento e miglioramento di questi caratteri si orienterà quindi la Struttura nel prossimo triennio, in coerenza con gli obiettivi dell'Ateneo, pur entro le necessarie peculiarità che caratterizzano i corsi di dottorato afferenti al Dipartimento, tendenzialmente coerenti con la formazione giuridica offerta dalle lauree italiane. Per il perseguimento di tale obiettivo si opererà con il seguente piano, articolato nelle seguenti linee di azione.
Azione 3.1:
Garantire la presenza di un collegio docenti molto qualificato e di corsi tenuti da docenti italiani e stranieri di chiara fama.
Come criterio per l'adesione al Collegio dei Docenti del Corso di dottorato si adotterà quello indicato in passato dagli Organi dell'Ateneo e che appare tuttora condivisibile: il singolo Docente dovrà risultare attivo nella ricerca nel periodo di riferimento (il dato sarà misurabile con l'ausilio della banca dati d'Ateneo IRIS/AIR).I Docenti italiani e stranieri non afferenti all'Università degli Studi di Milano potranno aderire, se consentito dai Regolamenti di Ateneo, a titolo personale, presentando un curriculum di indubbia valenza scientifica.
I Docenti stranieri e/o italiani di indiscussa competenza scientifica saranno invitati a tenere lezioni, corsi, seminari. Di tali attività verrà curata la relativa documentazione presso la Struttura.
Azione 3.2:
Favorire i corsi tenuti da relatori stranieri in lingua inglese (francese o spagnola).
Si cercherà di aumentare la presenza di personale docente straniero, cui affidare corsi, lezioni seminari da tenere in lingua inglese (francese o spagnola). E' da rilevare, peraltro, che la scarsità di fondi attribuiti al Corso di dottorato permette di ospitare, in modo congruo, un numero molto limitato di studiosi cui non viene mai riconosciuto un compenso per l'attività didattica sostenuta, ma solo il rimborso delle spese di viaggio e dell'alloggio.
Azione 3.3:
Incentivare le cotutele e gli accordi di interscambio.
In coerenza con l'obiettivo di una maggiore internazionalizzazione del Dipartimento anche con riguardo ai corsi di dottorato, si cercherà di favorire la stesura di accordi di cotutela fra i dottorandi afferenti alla Struttura e Università straniere, al fine di consentire, in una più ampia visione diacronica dell'oggetto della ricerca, una formazione aperta ad altri modelli e, quindi, qualitativamente più arricchita e completa.
Azione 3.4:
Incentivare la mobilità dei dottorandi, favorendo i soggiorni di studio all'estero e la partecipazione a convegni nazionali e internazionali e a incontri di studio fra Scuole di dottorato di altre Università italiane.
Al di là della possibilità di stringere accordi di cotutela, si cercherà comunque di favorire la permanenza all'estero per periodi di studio, grazie anche alla possibilità di aumentare l'importo della borsa di dottorato.
Tali dati saranno monitorabili con l'ausilio dell'Ufficio dottorati dell'Università degli Studi di Milano e del personale del Dipartimento incaricato a seguire le attività del Corso di dottorato.
Riesame 2015-2017 - Indicatori/Monitoraggio: L'efficacia di queste azioni è misurabile nel medio periodo dal numero di docenti italiani e stranieri chiamati a svolgere lezioni e seminari nei corsi di dottorato; dal numero di lezioni e seminari tenuti in lingua straniera, dal numero di cotutele o accordi di intersambio realizzati, dal numero di dottorandi che abbiano soggiornato all'estero o che abbiano partecipato a convegni nazionali e internazionali o ad iniziative didattiche organizzate da Scuole di dottorato a livello nazionale.
Il monitoraggio di tali azioni sarà possibile sia a livello di Dipartimento in quanto i dottorandi sono in esso incardinati sia a livello di Corso di dottorato che dispone dei dati in merito.
Obiettivo 4:
Consolidare ed aumentare la collaborazione con enti pubblici e privati e la partecipazione a bandi e progetti di ricerca.
Sul punto, il Nucleo di Valutazione ha espresso un giudizio complessivamente molto buono sulla capacità di attrazione di fondi di ricerca da parte del Dipartimento. Il perseguimento del primo obiettivo, finalizzato ad incentivare la collaborazione con enti pubblici e privati, è molto importante sia per la formazione (tramite, ad es., stages) degli studenti dei corsi tenuti dai docenti della Struttura e dei giovani studiosi che in essa svolgono la loro attività di ricerca, sia per ottenere finanziamenti (tramite, ad es., convenzioni che prevedano attività di consulenza, ricerca, formazione commissionata) da destinare a borse di dottorato o di studio, alla organizzazione di corsi di lezione, convegni e seminari di approfondimento, alla pubblicazione di ricerche, ecc. Il perseguimento del secondo obiettivo, finalizzato a consolidare ed aumentare la partecipazione a progetti di ricerca nazionali o locali è altrettanto importante sia per favorire la ricerca sotto il profilo qualitativo e quantitativo, sia per ottenere finanziamenti. Esso è peraltro condizionato dall'esistenza effettiva di bandi (quali i PRIN).
Azione 4.1:
Incentivare la collaborazione con enti pubblici e privati.
Si tratta di consolidare già esistenti collaborazioni a livello di singoli SSD e di individuarne di nuove che possano coinvolgere anche più settori insieme o il Dipartimento nel suo complesso.
Azione 4.2:
Monitorare e pubblicizzare, con il supporto delle strutture dell'Ateneo, l'esistenza di bandi e progetti di ricerca a livello nazionale o locale
Per tale azione il Dipartimento si avvarrà anche della collaborazione degli Uffici dell'Ateneo che costantemente pubblicizzano l'esistenza di bandi e progetti di ricerca finanziati da enti pubblici, o da istituzioni, fondazioni, enti privati.
Riesame 2015-2017 - Indicatori/Monitoraggio: L'efficacia di queste azioni è misurabile nel medio periodo dal numero di accordi e convenzioni stipulate con enti pubblici e privati e, quindi, dall'entità dei finanziamenti ottenuti, così come dal numero di bandi nazionali o locali (laddove siano previsti e finanziati) dei quali siano responsabili o coordinatori i docenti afferenti alla struttura.
Pdf inserito: visualizza
Il Dipartimento di Diritto privato e Storia del diritto si caratterizza per un comune filone di ricerca incentrato su “Diritto ed economia”, declinato nella specificità dei singoli settori SSD afferenti alla struttura (Diritto civile italiano, europeo e comparato: IUS01, IUS02; Diritto commerciale e industriale: IUS04; Economia politica: SECSP02; Diritto romano e diritti dell'antichità: IUS18; Storia del diritto medievale e moderno: IUS19; Diritto del lavoro e della previdenza sociale: IUS07), ma altresì coltivato in ricerche interdisciplinari.
In tale ambito, numerosi saranno i temi oggetto di indagine nel periodo di riferimento. A titolo esemplificativo, si segnalano le seguenti ricerche.
In sinergia tra gli studiosi di diritto civile, diritto comparato e diritto commerciale verrà svolto uno studio diretto ad approfondire le nuove strategie di “welfare” affidate al settore privato (soggetti profit e non profit, come società di assicurazione, multinazionali dei servizi, associazioni non riconosciute, sindacati, mutue e SMS, enti locali, fondazioni bancarie), un settore che, tramite gli strumenti contrattuali, può giocare un ruolo fondamentale nei nuovi schemi di protezione sociale, nell'ottica di alcuni principi ispiratori comuni (spesso elaborati dall'Unione Europea), quali sostenibilità ed efficienza, flexicurity, inclusione, protezione sociale come «fattore produttivo», partnership fra pubblico e privato, priorità agli investimenti a favore di donne, bambini e anziani e volti a fronteggiare i «nuovi rischi».
Negli analoghi settori, altre ricerche saranno dedicate alle problematiche sollevate dalla direttiva sul “risarcimento del danno antitrust” (questioni afferenti al diritto civile, al diritto del mercato e dell'impresa, ma anche al diritto processuale civile); alla responsabilità civile (anche con riguardo alla responsabilità degli amministratori nelle società di capitali), nell'eclissi della distinzione diritto pubblico-diritto privato; ai profili giuridici del fenomeno “moda”; al diritto di proprietà e agli altri diritti reali; alle nuove frontiere relative ai contratti tra imprese e tra queste e i consumatori; ai contratti bancari e del mercato finanziario; alle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento, dei rapporti tra autonomia privata e sinallagma funzionale, delle "nuove" forme di circolazione della proprietà immobiliare.
Nell'ambito della sezione di diritto commerciale verranno approfondite indagini relative all'incidenza che i profili istituzionali possono avere sul sistema delle imprese e, quindi, sulle prospettive di sviluppo economico dell'intero sistema. Più in particolare, l'attività di ricerca sarà finalizzata ad offrire una migliore conoscenza di alcuni specifici strumenti istituzionali in grado di promuovere l'efficienza mercantile e gestionale delle imprese, la loro piena operatività sul piano concorrenziale e, quando non siano possibili altre soluzioni, una loro (autoritativa o – in conformità alle più recenti tendenze legislative - negoziale) liquidazione, realizzata con la minor dispersione di risorse possibile.
Altro filone di ricerca, che coinvolge il settore del diritto commerciale e del diritto del lavoro, riguarderà il passaggio dal modulo organizzativo dell'impresa soggetto a quello dell'impresa a rete, con particolare riguardo alle modalità organizzative di tale opzione, sempre più necessariamente frequente nella pratica, ed ai suoi riflessi in campo giuslavoristico.
Verrà altresì approfondito dai docenti e studiosi afferenti alla sezione di diritto del lavoro, lo studio in merito al complesso di interventi normativi che prende il nome di Jobs Act ovvero alle misure legislative attraverso cui l'Italia intende favorire l'occupazione nell'ambito della strategia Europa 2020 promossa dall'Unione Europea. Particolare attenzione sarà dedicata all'esame della L.183/2014 che conferisce al Governo apposite deleghe finalizzate ad introdurre misure per riformare la disciplina degli ammortizzatori sociali, riformare i servizi per il lavoro e le politiche attive, semplificare le procedure e gli adempimenti in materia di lavoro, riordinare le forme contrattuali, migliorare la conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di vita.
Altro tema giuslavoristico oggetto di studio riguarderà le malattie da lavoro e i nuovi fattori di rischio, con particolare riguardo allo stress lavoro correlato.
Nella sezione di Diritto romano e Diritti dell'antichità, all'interno di più vaste linee di ricerca (che comprendono gli istituti del diritto greco pubblico e privato; il diritto romano privato e pubblico) oggetto specifico di studi saranno, tra l'altro, con riguardo al diritto greco ed ellenistico, taluni aspetti - sostanziali e processuali - del diritto di famiglia (aborto, diritto dei genitori), del diritto penale (furto), criminale (omicidio) e successorio, i rapporti tra diritto e magia, il linguaggio giuridico e la posizione giuridica dello straniero, il rapporto tra accordo e contratto in diritto attico. Quanto al diritto romano, campi specifici d'indagine saranno la scienza giuridica, il processo e gli organi giudicanti, la cittadinanza, i modelli di organizzazione politica tra romani e popoli conquistati, la schiavitù, i diritti reali e la loro tutela processuale, l'adempimento delle obbligazioni, la difesa dell'ambiente, la convivenza tra fedi diverse. Particolare attenzione sarà dedicata altresì allo studio delle codificazioni teodosiana e giustinianea e a taluni profili del diritto bizantino.
Le ricerche della sezione di Storia del diritto medievale e moderno avranno prevalentemente carattere interdisciplinare e coinvolgeranno anche altre aree del Dipartimento. Due saranno i filoni di indagine, articolati in sottosettori: la storia della giustizia ed i legami tra diritto ed economia. Il primo ha ad oggetto la storia della giustizia dal Medioevo al XXI secolo e vedrà approfonditi il tema della storia delle professioni legali, alcuni istituti processuali (come la testimonianza de auditu alieno), il ruolo della giurisprudenza in tema di licenziamenti alle soglie del XX secolo e di repressione dei reati contro la libertà di lavoro negli anni Venti del Novecento, i meccanismi di interazione fra organizzazione del potere, modelli processuali e ruolo della dottrina (in particolare con riguardo alla giustizia penale milanese in epoca viscontea, ai processi di eresia e di stregoneria nella trattatistica cinque-secentesca, al ruolo del Tribunale Speciale per la difesa dello Stato nella repressione del reato politico nel fascismo, alla giustizia di transizione dal fascismo alla repubblica e sull'attuazione dei principi costituzionali nell'Italia repubblicana). All'interno della seconda direttrice di ricerca, dedicata al diritto ed economia, verranno approfonditi gli aspetti storico-giuridici delle principali bolle finanziarie della storia, i rapporti tra diritto di famiglia e diritto penale (con riguardo, ad es., al reato di adulterio), gli istituti dell'adozione e della filiazione (specialmente illegittima e legittimata per susseguente matrimonio nella riflessione della Scuola di Salamanca).
I sopradescritti ambiti di studio verranno coltivati nel quadro e nel perseguimento dei più ampi obiettivi di ricerca, come di seguito indicati.
B) Obiettivi di ricerca per il triennio 2015-2017
in conformità con il Piano della Programmazione triennale dell'Università degli Studi di Milano 2013-2015 e con le Politiche di Qualità dell'Ateneo. Sono stati individuati quattro obiettivi, variamente articolati ed interconnessi.
Obiettivo 1:
Consolidare e accrescere la produzione scientifica del Dipartimento sotto il profilo quantitativo e qualitativo.
Il perseguimento di tale obiettivo prevede il contemporaneo operare di tre linee di azione, finalizzate a confermare e migliorare i profili positivi e a superare le criticità, gli uni e le altre evidenziati dal Rapporto di Valutazione del Nucleo di Ateneo del 2004 o riscontrabili dall'analisi dei dati della VQR 2004-2010. Nel primo documento si segnala infatti, a fronte di una assai rilevante produttività complessiva del Dipartimento, uno squilibrio fra il gruppo di docenti più attivo e quello meno attivo (tendenzialmente i professori di prima fascia risultano più attivi rispetto alla componente più giovane), nonché la presenza di taluni studiosi inattivi (seppure in netto calo rispetto alla rilevazione precedente). Dal secondo si evince che la gran parte dei SSD si collocano a livello nazionale in posizione di assoluta eccellenza o comunque molto buona e che il voto medio ottenuto dalle pubblicazioni dei docenti della Struttura è superiore alla media dell'Area 12, media altresì superata con riguardo alla gran parte dei singoli SSD; si rileva peraltro una differenza nella valutazione dei prodotti tra i vari settori, alcuni collocati al di sopra del dato medio emerso per il Dipartimento, altri al di sotto (si tratta di esiti comunque in ogni caso molto positivi se confrontati con la media dell'Area 12).
Azione 1.1a:
Costituzione e/o potenziamento di Gruppi di Ricerca, anche fra studiosi appartenenti ai diversi SSD rappresentati presso la Struttura ed eventualmente aperti a soggetti esterni al Dipartimento. L'incentivazione di tale forma di collaborazione (che già peraltro caratterizza da tempo l'attività del Dipartimento: il Nucleo di valutazione ha espresso un giudizio ottimo sulle sinergie della Struttura con gruppi di ricerca nazionali e internazionali) mira a favorire una produzione scientifica di qualità - singoli contributi o, più spesso, opere collettanee -, consentendo anche di monitorare i tempi di sviluppo dei lavori; essa permette inoltre di coinvolgere i più giovani sotto la guida dei docenti - anche ai fini della partecipazione a bandi competitivi per finanziamenti - o soggetti isolatamente meno attivi. Verranno a tal fine organizzati incontri anche interdisciplinari finalizzati a pubblicizzare le singole iniziative programmate, nonché, di seguito, convegni e seminari aperti anche a studiosi esterni, italiani e stranieri, dedicati ad approfondire i diversi filoni di ricerca coltivati all'interno della Struttura, sia in via esclusiva sia in collaborazione con gruppi di ricerca esterni, nazionali ed internazionali. Si segnala che, in linea con tale azione, in data 15 ottobre 2014 il Consiglio di Dipartimento ha approvato la proposta di costituzione di un nuovo «Centro di Ricerca Coordinata» (CRC)(la proposta è attualmente sottoposta al vaglio degli Organi accademici. Coordinatore scientifico è stato proposto il Prof. Antonio Gambaro (rappresentante della Sez. di Diritto civile) e come componenti: Prof.ssa Chiara Tenella Sillani (Direttore del Dip.to), Prof. Francesco Denozza (rappresentante della Sez. di Diritto commerciale), Prof.ssa Maria Teresa Carinci (rappresentante della Sez. di Diritto del lavoro), Prof. Lorenzo Gagliardi (rappresentante della Sez. di Diritto romano), Prof.ssa Claudia Storti (rappresentante della Sez. di Storia del diritto medievale e moderno). Lo scopo del nuovo Centro è di favorire la ricerca dipartimentale ed interdipartimentale cercando di sviluppare progetti a carattere interdisciplinare; a tal fine si è proposto di incardinare il Centro presso il Dipartimento, ma con la partecipazione degli altri due Dipartimenti giuridici.
La Sezione di Storia del diritto medievale e moderno e quella di Diritto civile forniranno il proprio apporto al team di ricerca strategica “Discriminazioni e diseguaglianze” la cui iniziativa è stata promossa a dicembre 2014 dalla Divisione servizi per la ricerca del nostro Ateneo.
Riesame 2015-2017 - Indicatori/Monitoraggio: L'efficacia di questa azione è misurabile dal numero dei gruppi di ricerca che verranno costituiti o potenziati nell'arco di due anni; dal numero degli incontri, convegni, seminari organizzati in uno o due anni; dal numero di pubblicazioni anche collettanee che verranno edite in uno o due anni (utile parametro di riferimento potrà ritenersi il superamento della media del Dipartimento accertata nel Rapporto di Valutazione del Nucleo), nonché dalla collocazione editoriale delle stesse. Tali diversi dati verranno comunicati dai docenti al “Comitato per l'assicurazione della qualità della ricerca” che ne curerà la raccolta e la diffusione ai fini di un costante monitoraggio (cfr. Quadro B.2).
Azione 1.1b:
Aumentare la quantità e la qualità degli articoli e delle monografie a carattere individuale - laddove la tipologia della ricerca non consenta la formazione di gruppi -, pubblicati su riviste e collane di rilevanza nazionale e internazionale e presso editori italiani e stranieri di riconosciuta fama. A tal fine, in coerenza con il progetto LERU (League of European Research Universities), si incentiverà ed incrementerà altresì, nei casi in cui ciò sia possibile, la presenza di lavori “open access” nel Law Portal, nonché l'uso di portali (come ad es. Academia.edu) in cui inserire il link per accedere ai lavori presenti in IRIS/AIR.
Riesame 2015-2017 - Indicatori/Monitoraggio. L'efficacia di questa azione è misurabile dal numero di pubblicazioni individuali che verranno edite in uno o due anni (utile parametro di riferimento potrà ritenersi il superamento della media del Dipartimento accertata nel Rapporto di Valutazione del Nucleo), nonché dalla collocazione editoriale delle stesse. Tali diversi dati verranno comunicati dai docenti al “Comitato per l'assicurazione della qualità della ricerca” che ne curerà la raccolta e la diffusione ai fini di un costante monitoraggio (cfr. Quadro B.2).
Azione 1.2:
Presentazione degli esiti delle ricerche. Al fine di favorire una produzione scientifica di qualità, si intende dare la più ampia visibilità ai risultati raggiunti dai componenti della Struttura (anche in collaborazione con studiosi afferenti ad altri Dipartimenti o esterni all'Ateneo), laddove la pubblicazione sia caratterizzata dal rispetto dei criteri adottati nelle collane o nelle riviste più prestigiose ai fini di assicurare la qualità della ricerca (finalità ad esempio garantita dalla Collana del Dipartimento con il sistema del blind peer review). Verranno, quindi, organizzati incontri, seminari, convegni destinati a presentare alla comunità scientifica opere monografiche o collettanee, raccolte di contributi, innovativi studi pubblicati in accreditate sedi editoriali.
Riesame 2015-2017 - Indicatori/Monitoraggio: L'efficacia di questa azione è misurabile dal numero di iniziative che verranno organizzate nel medio periodo.
Azione 1.3:
Partecipazione ad iniziative scientifiche esterne alla Struttura.
Per un proficuo scambio di idee, metodologie, dati, conoscenze utili a favorire ricerche individuali o collettive, verrà consolidata ed incrementata la partecipazione (in qualità di relatori) a convegni, seminari, workshops, incontri tra scuole di dottorato, organizzati da enti esterni alla Struttura, nazionali e internazionali. Particolare attenzione sarà rivolta alle attività esterne della componente più giovane del Dipartimento (ricercatori, dottori di ricerca, dottorandi, assegnisti) per la quale risulta essere estremamente formativo il misurarsi con realtà diverse: in tal caso, potrà considerarsi sufficiente anche la mera partecipazione in qualità di uditore. I fondi ottenuti tramite, ad es., partecipazione a bandi o per le attività del Corso di Dottorato di Scienze Giuridiche potrebbero essere in parte destinati a finanziare la mobilità dei più giovani.
Riesame 2015-2017 - Indicatori/Monitoraggio: L'efficacia di questa azione è misurabile dal numero di relazioni e di interventi, svolti in consessi esterni, dagli studiosi afferenti al Dipartimento già nel breve periodo; quanto alla componente più giovane, si terrà conto anche della mera partecipazione (debitamente certificata) ad iniziative esterne di rilievo. I dati relativi verranno comunicati dagli interessati al “Comitato per l'assicurazione di qualità della ricerca” che ne curerà la raccolta e la diffusione ai fini di un costante monitoraggio (cfr. Quadro B.2). .
Obiettivo 2:
Potenziare l'internazionalizzazione della ricerca e incrementare gli scambi e le collaborazioni internazionali.
Dal Rapporto di Valutazione del Nucleo si evince un giudizio complessivamente buono circa il grado di apertura internazionale del Dipartimento, anche se vengono segnalati alcuni profili di criticità rappresentati dal non rilevante numero di pubblicazioni in lingua straniera e su sedi internazionali, nonché dalla presenza di reti e collaborazioni internazionali spesso affidate all'iniziativa individuale dei singoli docenti più che ad una strategia complessiva del Dipartimento. Ciò peraltro in parte dipende dalle caratteristiche di molti settori di ricerca afferenti alla Struttura aventi ad oggetto materie di diritto positivo interno necessariamente legate al contesto nazionale e per le quali, dunque, non è facile ottenere visibilità internazionale. D'altro canto, la sempre maggiore scarsità di risorse economiche, determinata da molteplici fattori, rende ardua o comunque non facile la possibilità di realizzare scambi internazionali. Stante comunque la necessità di favorire una maggiore internazionalizzazione, anche in conformità a quanto previsto dal Piano Strategico di Ateneo, si opererà su tre diverse linee di intervento strettamente collegate.
Azione 2.1:
Consolidare e favorire la circolazione dei prodotti della ricerca. Si incentiveranno le pubblicazioni in lingua straniera, anche collocate nelle sempre più diffuse riviste online.
Azione 2.2:
Consolidare ed incrementare le relazioni internazionali. Si incentiveranno le relazioni internazionali attraverso, tra l'altro, l'organizzazione di seminari ed incontri di studio (eventualmente da tenersi alternativamente presso la Struttura ed in Sedi universitarie straniere); la sottoscrizione di accordi con Università straniere per favorire la mobilità del corpo docente, la partecipazione o l'organizzazione di convegni internazionali. Un consolidamento delle relazioni internazionali dovrebbe quindi anche consentire un aumento del numero di Visiting professor, Visiting scholar e fellowship presso il Dipartimento e, correlativamente, un aumento del numero dei nostri docenti e ricercatori impegnati presso Atenei e Centri di ricerca stranieri.
Azione 2.3:
Bandi internazionali. Con il prezioso supporto di Officina Horizon 2020 (che ha già dato utili indicazioni ai membri del Dipartimento in una riunione organizzata il 26 gennaio 2015) si proverà a partecipare, laddove vi siano progetti effettivamente realizzabili e concorrenziali, ai bandi di finanziamento europei (previsti da Horizon 2020 o periodicamente emanati da Eurofond, la Fondazione per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro). Un eventuale finanziamento potrebbe favorire lo sviluppo di ricerche di sicura rilevanza qualitativa e al contempo renderebbe più facile realizzare la mobilità dei componenti il gruppo di ricerca.
Riesame 2015-2017 - Indicatori/Monitoraggio: L'efficacia di queste triplici azioni è misurabile dal numero di pubblicazioni in lingua straniera e/o in riviste straniere che verranno edite già nell'arco di due anni; dal numero di seminari, incontri di studio, convegni internazionali organizzati dai docenti della Struttura o ai quali essi partecipino in sedi straniere già nell'arco di due anni; dal numero di studiosi stranieri presenti nel Dipartimento o di docenti della Struttura impegnati presso Atenei e Centri di ricerca stranieri nel medio periodo. Verrà altresì monitorata la partecipazione a bandi internazionali, sia pure nel quadro delle criticità sopra poste in luce. I dati relativi verranno comunicati dai docenti interessati al “Comitato per l'assicurazione di qualità della ricerca” che ne curerà la raccolta e la diffusione ai fini di un costante monitoraggio (cfr. Quadro B.2).
Obiettivo 3:
Consolidare e accrescere la qualità dei corsi di dottorato di ricerca afferenti al Dipartimento, favorendone una maggiore internazionalizzazione.
Il rapporto del Nucleo di Valutazione esprime un giudizio complessivamente molto buono sulla capacità del Dipartimento di attrarre giovani ai fini della formazione dottorale e post-dottorale da altre sedi o enti italiani e dall'estero; tale dato è peraltro considerato migliorabile, specie sotto il profilo dell'internazionalizzazione. Sul consolidamento e miglioramento di questi caratteri si orienterà quindi la Struttura nel prossimo triennio, in coerenza con gli obiettivi dell'Ateneo, pur entro le necessarie peculiarità che caratterizzano i corsi di dottorato afferenti al Dipartimento, tendenzialmente coerenti con la formazione giuridica offerta dalle lauree italiane. Per il perseguimento di tale obiettivo si opererà con il seguente piano, articolato nelle seguenti linee di azione.
Azione 3.1:
Garantire la presenza di un collegio docenti molto qualificato e di corsi tenuti da docenti italiani e stranieri di chiara fama.
Come criterio per l'adesione al Collegio dei Docenti del Corso di dottorato si adotterà quello indicato in passato dagli Organi dell'Ateneo e che appare tuttora condivisibile: il singolo Docente dovrà risultare attivo nella ricerca nel periodo di riferimento (il dato sarà misurabile con l'ausilio della banca dati d'Ateneo IRIS/AIR).I Docenti italiani e stranieri non afferenti all'Università degli Studi di Milano potranno aderire, se consentito dai Regolamenti di Ateneo, a titolo personale, presentando un curriculum di indubbia valenza scientifica.
I Docenti stranieri e/o italiani di indiscussa competenza scientifica saranno invitati a tenere lezioni, corsi, seminari. Di tali attività verrà curata la relativa documentazione presso la Struttura.
Azione 3.2:
Favorire i corsi tenuti da relatori stranieri in lingua inglese (francese o spagnola).
Si cercherà di aumentare la presenza di personale docente straniero, cui affidare corsi, lezioni seminari da tenere in lingua inglese (francese o spagnola). E' da rilevare, peraltro, che la scarsità di fondi attribuiti al Corso di dottorato permette di ospitare, in modo congruo, un numero molto limitato di studiosi cui non viene mai riconosciuto un compenso per l'attività didattica sostenuta, ma solo il rimborso delle spese di viaggio e dell'alloggio.
Azione 3.3:
Incentivare le cotutele e gli accordi di interscambio.
In coerenza con l'obiettivo di una maggiore internazionalizzazione del Dipartimento anche con riguardo ai corsi di dottorato, si cercherà di favorire la stesura di accordi di cotutela fra i dottorandi afferenti alla Struttura e Università straniere, al fine di consentire, in una più ampia visione diacronica dell'oggetto della ricerca, una formazione aperta ad altri modelli e, quindi, qualitativamente più arricchita e completa.
Azione 3.4:
Incentivare la mobilità dei dottorandi, favorendo i soggiorni di studio all'estero e la partecipazione a convegni nazionali e internazionali e a incontri di studio fra Scuole di dottorato di altre Università italiane.
Al di là della possibilità di stringere accordi di cotutela, si cercherà comunque di favorire la permanenza all'estero per periodi di studio, grazie anche alla possibilità di aumentare l'importo della borsa di dottorato.
Tali dati saranno monitorabili con l'ausilio dell'Ufficio dottorati dell'Università degli Studi di Milano e del personale del Dipartimento incaricato a seguire le attività del Corso di dottorato.
Riesame 2015-2017 - Indicatori/Monitoraggio: L'efficacia di queste azioni è misurabile nel medio periodo dal numero di docenti italiani e stranieri chiamati a svolgere lezioni e seminari nei corsi di dottorato; dal numero di lezioni e seminari tenuti in lingua straniera, dal numero di cotutele o accordi di intersambio realizzati, dal numero di dottorandi che abbiano soggiornato all'estero o che abbiano partecipato a convegni nazionali e internazionali o ad iniziative didattiche organizzate da Scuole di dottorato a livello nazionale.
Il monitoraggio di tali azioni sarà possibile sia a livello di Dipartimento in quanto i dottorandi sono in esso incardinati sia a livello di Corso di dottorato che dispone dei dati in merito.
Obiettivo 4:
Consolidare ed aumentare la collaborazione con enti pubblici e privati e la partecipazione a bandi e progetti di ricerca.
Sul punto, il Nucleo di Valutazione ha espresso un giudizio complessivamente molto buono sulla capacità di attrazione di fondi di ricerca da parte del Dipartimento. Il perseguimento del primo obiettivo, finalizzato ad incentivare la collaborazione con enti pubblici e privati, è molto importante sia per la formazione (tramite, ad es., stages) degli studenti dei corsi tenuti dai docenti della Struttura e dei giovani studiosi che in essa svolgono la loro attività di ricerca, sia per ottenere finanziamenti (tramite, ad es., convenzioni che prevedano attività di consulenza, ricerca, formazione commissionata) da destinare a borse di dottorato o di studio, alla organizzazione di corsi di lezione, convegni e seminari di approfondimento, alla pubblicazione di ricerche, ecc. Il perseguimento del secondo obiettivo, finalizzato a consolidare ed aumentare la partecipazione a progetti di ricerca nazionali o locali è altrettanto importante sia per favorire la ricerca sotto il profilo qualitativo e quantitativo, sia per ottenere finanziamenti. Esso è peraltro condizionato dall'esistenza effettiva di bandi (quali i PRIN).
Azione 4.1:
Incentivare la collaborazione con enti pubblici e privati.
Si tratta di consolidare già esistenti collaborazioni a livello di singoli SSD e di individuarne di nuove che possano coinvolgere anche più settori insieme o il Dipartimento nel suo complesso.
Azione 4.2:
Monitorare e pubblicizzare, con il supporto delle strutture dell'Ateneo, l'esistenza di bandi e progetti di ricerca a livello nazionale o locale
Per tale azione il Dipartimento si avvarrà anche della collaborazione degli Uffici dell'Ateneo che costantemente pubblicizzano l'esistenza di bandi e progetti di ricerca finanziati da enti pubblici, o da istituzioni, fondazioni, enti privati.
Riesame 2015-2017 - Indicatori/Monitoraggio: L'efficacia di queste azioni è misurabile nel medio periodo dal numero di accordi e convenzioni stipulate con enti pubblici e privati e, quindi, dall'entità dei finanziamenti ottenuti, così come dal numero di bandi nazionali o locali (laddove siano previsti e finanziati) dei quali siano responsabili o coordinatori i docenti afferenti alla struttura.
Pdf inserito: visualizza
Sezione B - Sistema di gestione
Il Dipartimento, a seguito della Riforma del sistema universitario (legge n. 240/2010) e in ottemperanza a quanto previsto nello Statuto d'Ateneo all'art. 22 e artt. 36 e seguenti, si è dotato, dopo una nuova configurazione della Struttura avvenuta con decreto rettorale del 26 aprile 2012, registrato al n. 0278450 in data 27 aprile 2012, di una bozza di Regolamento, approvato in Consiglio di Dip.to il 27/02/2013 e in attesa di approvazione da parte degli Organi accademici (è stato oggetto di approfondimento in ordine alla revisione del suddetto regolamento nella riunione tenutasi il 29/01/2015).
Gli Organi del Dip.to sono: il Consiglio, il Direttore e la Giunta.
In base agli artt. 2 e 8 il Dipartimento si articola in Sezioni: a) Diritto civile italiano, europeo e comparato (IUS01, IUS02); b) Diritto commerciale e industriale (IUS04, SECSP02); c) Diritto romano e diritti dell'antichità (IUS18); d) Storia del diritto medievale e moderno (IUS19); e) Diritto del lavoro e della previdenza sociale (IUS07). La Sezione promuove e coordina l'attività scientifica e didattica dei professori, ricercatori che ad essa aderiscono.
E' la Sezione l'Organo che propone, promuove, organizza l'attività scientifica e didattica dei professori, dei ricercatori e degli assistenti ordinari che ad essa afferiscono. L'organizzazione dell'attività della Sezione ed i rapporti con il Direttore ed il Consiglio sono curati dal Coordinatore di Sezione (tale ruolo può essere ricoperto da un Professore di ruolo di prima fascia o tra i professori di ruolo di seconda fascia aderenti alla stessa).
Le funzioni di indirizzo del Consiglio, in relazione all'attività di ricerca, sono: approvare i documenti di programmazione e di indirizzo relativi alle linee generali annuali e triennali di attività e alle esigenze e alle opportunità di sviluppo del Dipartimento in relazione alle sue competenze e finalità istituzionali, deliberare in merito all'assunzione da parte del Dipartimento del ruolo di referente principale ovvero associato di corsi di laurea, di laurea magistrale e a ciclo unico e degli obblighi conseguenti, avanzare proposte in merito all'attivazione di contratti per lo svolgimento di attività di ricerca, formulare, in coerenza con i documenti di programmazione e di indirizzo le richieste motivate di posti di professore e di ricercatore, deliberare, per quanto di pertinenza, in merito a convenzioni e contratti per l'esecuzione di attività di ricerca; alla partecipazione a centri e consorzi interuniversitari, a consorzi e società consortili, a fondazioni e associazioni; alla partecipazione a programmi di ricerca, anche in collaborazione con istituzioni, enti e imprese locali, nazionali e internazionali, verificando la possibilità di svolgimento delle attività cui si riferiscono e la loro congruità con le finalità istituzionali, approvare la relazione annuale sull'attività didattica e scientifica presentata dal Direttore.
La Giunta di Dipartimento, invece, si caratterizza per l'azione di supporto al Direttore nell'espletamento delle sue attribuzioni. Ha compiti di coordinamento e di istruttoria, predispone il piano annuale di sviluppo delle ricerche e delle attività del Dipartimento e le richieste e le iniziative alle medesime connesse. La Giunta è costituita dal Direttore, che la presiede, dal Vicedirettore, dal Responsabile amministrativo, dai Coordinatori delle Sezioni scientifiche, da un rappresentante del personale tecnico-amministrativo, da altri componenti eletti fra i docenti e i ricercatori confermati del Dipartimento e, se appartenente al Dipartimento, dal Presidente del Collegio didattico interdipartimentale. Svolge, quindi, funzioni di istruttoria, funzioni consultive e di sviluppo delle politiche dipartimentali di ricerca.
Il Direttore ha la rappresentanza del Dipartimento, convoca e presiede il Consiglio e la Giunta e cura l'esecuzione delle rispettive delibere; promuove e coordina, in collaborazione con la Giunta, le attività del Dipartimento e delle singole Sezioni; provvede alla redazione di una relazione che illustri le attività svolte nell'anno solare e che contenga ogni elemento utile alla valutazione delle stesse; vigila nell'ambito di sua competenza sull'osservanza delle leggi, delle norme e dei Regolamenti; tiene i rapporti con gli organi accademici ed esercita tutte le attribuzioni che gli sono conferite dalle leggi, dallo Statuto, dai Regolamenti e dal Regolamento del Dipartimento.
Il sistema organizzativo del Dipartimento è ora integrato da un nuovo organismo incaricato di gestire la Politica di qualità relativa alla ricerca il quale, quindi, si dedicherà anche al riesame annuale dei risultati della ricerca.
A seguito della delibera del 26/01/2015 del Consiglio di Dipartimento, la Struttura si è dotata di un nuovo organo che si occuperà del monitoraggio dell'attività scientifica svolta dal personale Docente: il “Comitato per l'assicurazione della qualità della ricerca”.
Questo Organo è composto da 5 membri, individuati nei Coordinatori di ogni singola Sezione.
Il nuovo Comitato avrà il compito di monitorare periodicamente l'attività di ricerca svolta dai Professori, Ricercatori, Assegnisti e Dottorandi che sfocerà in pubblicazioni scientifiche, avvalendosi di uno strumento informatico già attualmente messo a disposizione dall'Ateneo: la banca dati IRIS/Air. Un altro strumento di cui il Dipartimento intende dotarsi, ed è già in corso di progettazione, è una banca dati interna approntata sul sito istituzionale del Dipartimento, nella quale il singolo Docente dovrà inserire i dati di ogni convegno, congresso, seminario, simposio a cui parteciperà, indipendentemente dall'Ente/Istituzione che lo organizzi, indicando se la partecipazione è avvenuta come invitato, interveniente, partecipante alla tavola rotonda, relatore, moderatore, semplice auditore oltre all'indicazione di incarichi in direzioni di riviste, il loro essere fellow di società scientifiche, l'essere direttori o responsabili di enti scientifici internazionali o l'aver ottenuto incarichi di insegnamento all'estero. Tale banca dati potrà essere arricchita secondo le esigenze che si prospetteranno negli anni a seguire.
Con questo strumento sarà, quindi, possibile verificare la maggiore o minore partecipazione alla comunità scientifica.
Le verifiche verranno effettuate ogni sei mesi.
Per ulteriori precisazioni, che non attengono prettamente al tema della ricerca presso il Dip.to, si rinvia alla bozza di Regolamento presente in allegato.
Pdf inserito: visualizza
Gli Organi del Dip.to sono: il Consiglio, il Direttore e la Giunta.
In base agli artt. 2 e 8 il Dipartimento si articola in Sezioni: a) Diritto civile italiano, europeo e comparato (IUS01, IUS02); b) Diritto commerciale e industriale (IUS04, SECSP02); c) Diritto romano e diritti dell'antichità (IUS18); d) Storia del diritto medievale e moderno (IUS19); e) Diritto del lavoro e della previdenza sociale (IUS07). La Sezione promuove e coordina l'attività scientifica e didattica dei professori, ricercatori che ad essa aderiscono.
E' la Sezione l'Organo che propone, promuove, organizza l'attività scientifica e didattica dei professori, dei ricercatori e degli assistenti ordinari che ad essa afferiscono. L'organizzazione dell'attività della Sezione ed i rapporti con il Direttore ed il Consiglio sono curati dal Coordinatore di Sezione (tale ruolo può essere ricoperto da un Professore di ruolo di prima fascia o tra i professori di ruolo di seconda fascia aderenti alla stessa).
Le funzioni di indirizzo del Consiglio, in relazione all'attività di ricerca, sono: approvare i documenti di programmazione e di indirizzo relativi alle linee generali annuali e triennali di attività e alle esigenze e alle opportunità di sviluppo del Dipartimento in relazione alle sue competenze e finalità istituzionali, deliberare in merito all'assunzione da parte del Dipartimento del ruolo di referente principale ovvero associato di corsi di laurea, di laurea magistrale e a ciclo unico e degli obblighi conseguenti, avanzare proposte in merito all'attivazione di contratti per lo svolgimento di attività di ricerca, formulare, in coerenza con i documenti di programmazione e di indirizzo le richieste motivate di posti di professore e di ricercatore, deliberare, per quanto di pertinenza, in merito a convenzioni e contratti per l'esecuzione di attività di ricerca; alla partecipazione a centri e consorzi interuniversitari, a consorzi e società consortili, a fondazioni e associazioni; alla partecipazione a programmi di ricerca, anche in collaborazione con istituzioni, enti e imprese locali, nazionali e internazionali, verificando la possibilità di svolgimento delle attività cui si riferiscono e la loro congruità con le finalità istituzionali, approvare la relazione annuale sull'attività didattica e scientifica presentata dal Direttore.
La Giunta di Dipartimento, invece, si caratterizza per l'azione di supporto al Direttore nell'espletamento delle sue attribuzioni. Ha compiti di coordinamento e di istruttoria, predispone il piano annuale di sviluppo delle ricerche e delle attività del Dipartimento e le richieste e le iniziative alle medesime connesse. La Giunta è costituita dal Direttore, che la presiede, dal Vicedirettore, dal Responsabile amministrativo, dai Coordinatori delle Sezioni scientifiche, da un rappresentante del personale tecnico-amministrativo, da altri componenti eletti fra i docenti e i ricercatori confermati del Dipartimento e, se appartenente al Dipartimento, dal Presidente del Collegio didattico interdipartimentale. Svolge, quindi, funzioni di istruttoria, funzioni consultive e di sviluppo delle politiche dipartimentali di ricerca.
Il Direttore ha la rappresentanza del Dipartimento, convoca e presiede il Consiglio e la Giunta e cura l'esecuzione delle rispettive delibere; promuove e coordina, in collaborazione con la Giunta, le attività del Dipartimento e delle singole Sezioni; provvede alla redazione di una relazione che illustri le attività svolte nell'anno solare e che contenga ogni elemento utile alla valutazione delle stesse; vigila nell'ambito di sua competenza sull'osservanza delle leggi, delle norme e dei Regolamenti; tiene i rapporti con gli organi accademici ed esercita tutte le attribuzioni che gli sono conferite dalle leggi, dallo Statuto, dai Regolamenti e dal Regolamento del Dipartimento.
Il sistema organizzativo del Dipartimento è ora integrato da un nuovo organismo incaricato di gestire la Politica di qualità relativa alla ricerca il quale, quindi, si dedicherà anche al riesame annuale dei risultati della ricerca.
A seguito della delibera del 26/01/2015 del Consiglio di Dipartimento, la Struttura si è dotata di un nuovo organo che si occuperà del monitoraggio dell'attività scientifica svolta dal personale Docente: il “Comitato per l'assicurazione della qualità della ricerca”.
Questo Organo è composto da 5 membri, individuati nei Coordinatori di ogni singola Sezione.
Il nuovo Comitato avrà il compito di monitorare periodicamente l'attività di ricerca svolta dai Professori, Ricercatori, Assegnisti e Dottorandi che sfocerà in pubblicazioni scientifiche, avvalendosi di uno strumento informatico già attualmente messo a disposizione dall'Ateneo: la banca dati IRIS/Air. Un altro strumento di cui il Dipartimento intende dotarsi, ed è già in corso di progettazione, è una banca dati interna approntata sul sito istituzionale del Dipartimento, nella quale il singolo Docente dovrà inserire i dati di ogni convegno, congresso, seminario, simposio a cui parteciperà, indipendentemente dall'Ente/Istituzione che lo organizzi, indicando se la partecipazione è avvenuta come invitato, interveniente, partecipante alla tavola rotonda, relatore, moderatore, semplice auditore oltre all'indicazione di incarichi in direzioni di riviste, il loro essere fellow di società scientifiche, l'essere direttori o responsabili di enti scientifici internazionali o l'aver ottenuto incarichi di insegnamento all'estero. Tale banca dati potrà essere arricchita secondo le esigenze che si prospetteranno negli anni a seguire.
Con questo strumento sarà, quindi, possibile verificare la maggiore o minore partecipazione alla comunità scientifica.
Le verifiche verranno effettuate ogni sei mesi.
Per ulteriori precisazioni, che non attengono prettamente al tema della ricerca presso il Dip.to, si rinvia alla bozza di Regolamento presente in allegato.
Pdf inserito: visualizza
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Centro di Studi sulla Giustizia | DI RENZO Maria Gigliola | 18 | |
2. | Italian private law | CERCHIA Rossella Esther | 2 | |
3. | Il diritto del lavoro alla luce del Jobs Act | CARINCI Maria Teresa | 6 | SQUEGLIA, Michele (SQGMHL70M18G902O) Assegnistista di ricerca SSD: IUS/07 - Diritto privato e storia del diritto |
4. | Storia della giustizia | STORTI Claudia | 5 | |
5. | Diritto e economia | PARINI Sara Veronica | 4 | |
6. | Nuove strategie di Welfare | CANDIAN Albina | 9 | |
7. | Studi su corpo e diritto | 3 | Responsabile: Prof. Luigi Garofalo (Università di Padova) Altro personale: C. Buzzacchi (Univ. di Milano-Bicocca); P. Lambrini (Univ. di Padova); P. Ziliotto (Univ. di Padova); R. Scevola (Univ. di Padova); S. Viaro (Univ. di Padova); C. Pelloso (Univ. di Padova); S. Zanovello (Univ. di Padova); M. Padovan (Univ. di Padova); M. Falcon (Univ. di Padova); A. Zini (Univ. di Padova); V. Calzavara (Univ. di Padova); I. Cesarotto (Univ. di Padova); E. Francescon (Univ. di Padova). | |
8. | Seminari romanistici | 3 | Responsabili: Luigi Garofalo (Univ. di Padova); Letizia Vacca (Univ. di Roma Tre) Altro personale: S. Barbati (Univ. Cattolica, Piacenza); T. Beggio; B. Biscotti (Università di Milano-Bicocca); P. Buongiorno (Univ. del Salento, Lecce); C. Buzzacchi (Univ. di Milano-Bicocca); Chini; D’Amati; T. Dalla Massara (Univ. di Verona); Falcon; A. Fino; Franchini; Giagnorio; Guida; P. Lambrini (Univ. di Padova); Manna; M. Miglietta (Univ. di Trento); Milani; F. Milazzo (Univ. di Catania); P. Onida; M. Padovan; C. Pelloso Univ. di Padova); F. Procchi (Univ. di Pisa); F. Pulitanò (Univ. degli Studi, Milano); S. Randazzo (Univ. LUM Jean Monnet); Rossaro; R. Scevola (Univ. di Padova); E. Sciandrello (Univ. di Torino); A. Spina (Univ. Milano-Bicocca); P. Starace (Univ. di Bari); A. Triggiano (Univ. di Salerno); S. Viaro (Univ. di Padova); S. Zanovello (Univ. di Padova); P. Ziliotto (Univ. di Padova). |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Studi di economia politica e politica economica | PARRAVICINI Paola (Scienze giuridiche "Cesare Beccaria") | 6 | Karmann A., Università di Dresda; Motto R., European Central Bank; Uberti T., Università Cattolica del S.Cuore (Milano); Paroli R.,Università Cattolica del S.Cuore (Milano); Russo G., Università di Salerno. |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Progetto Biblioteca digitale | TENELLA SILLANI Chiara | Social Sciences and Humanities | Interni | 2000 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Prestazioni a tariffario | 12 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Biblioteca digitale di Ateneo | http://www.sba.unimi.it/BibliotecaDigitale/46.html | 0 | 0 | 0 |
2. | Biblioteche giuridiche | 351.573 | 131.421 | 1.191 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [17]
-
- Prof. Associati [6]
-
- Ricercatori [27]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [3]
-
- Assegnisti [8]
-
- Dottorandi [59]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Specializzandi
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
No data found
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 5 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 2 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 2 |
Area Biblioteche | 3 |
Area Amministrativa - Gestionale | 1 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |