Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
A) Settori di Ricerca nei quali opera il Dipartimento
PREMESSA
Il Dipartimento di Scienze biomediche, chirurgiche e odontoiatriche si articola principalmente su due tematiche correlate con i Corsi di Studio che sono incardinati nel Dipartimento: Odontostomatologia e Ortopedia.
Gli obbiettivi di ricerca del Dipartimento sono correlati con queste due grandi tematiche, supportate dalle ricerche dei Docenti di area biologica, i quali hanno consentito di sviluppare un modello di ricerca traslazionale nell'ambito delle tematiche citate (peraltro affini per larghi settori di interesse) unico nel panorama scientifico nazionale.
I settori di ricerca sviluppati sono:
1. Microbiologia
2. Scienze dei materiali dentali
3. Bioingegneria
4. Medicina rigenerativa
5. Medicina parodontale
6. Nutrizione e salute orale
7. Virologia
1) Microbiologia. Gran parte delle malattie dentali e parodontali hanno un'eziologia di tipo multifattoriale nella quale la componente microbiologica gioca un ruolo fondamentale. Sono in corso ricerche che si prefiggono di identificare le specie microbiche coinvolte nelle diverse patologie del cavo orale, e attualmente si stanno sfruttando le più evolute tecnologie di genetica e biologia molecolare al fine di ridefinire la popolazione microbica (microbiota) attraverso l'individuazione di nuove specie e ceppi potenzialmente patogeni. La ricerca sta inoltre procedendo verso lo sviluppo di specifici test diagnostici e vaccini che permettano di migliorare anche le strategie di prevenzione.
2)Scienze dei materiali dentali. Si tratta di un campo molto attivo nella ricerca odontoiatrica. I materiali di cui sono costituiti i restauri dentali sono appositamente costruiti e concepiti per questo tipo di utilizzo e sono usati per ripristinare un elemento dentale in seguito a una perdita strutturale.
Diverse sono le problematiche da affrontare per ottenere un materiale adatto a svolgere tale funzione, poiché il materiale deve possedere delle particolari proprietà che possono essere riassunte in quattro categorie: caratteristiche fisiche, biocompatibilità, estetica e facilità d'uso.
La ricerca sui materiali e le tecnologie attuali prevede lo sviluppo di nuove ceramiche dentali, riempitivi, materiali compositi e sigillanti dentali biocompatibili, che vengono studiati attraverso studi sperimentali in vitro e in vivo.
3)Bioingegneria. Gran parte delle tecnologie utilizzate e studiate nascono da ricerche effettuate in collaborazione con gruppi di bioingegneria del Politecnico di Milano allocati presso una delle sedi del Dipartimento, l'IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi.
La ricerca biotecnologica in questo campo ha per esempio portato allo sviluppo di impianti dentali e superfici implantari con caratteristiche innovative mirate al raggiungimento di una elevata biocompatibilità e a promuovere il processo di osteointegrazione, cioè l'intimo contatto tra la superficie del materiale alloplastico e l'osso in neoformazione, e il suo mantenimento anche sotto carico funzionale. L'osteointegrazione infatti è in grado di assicurare la funzione di supporto degli impianti dentali a lungo termine, garantendo un'ottimale funzione di masticazione su protesi fisse. Altri prodotti di bioingegneria utilizzati in campo dentale sono i sistemi di “drug-delivery”, cioè sistemi in grado di rilasciare localmente e per un tempo controllato farmaci antinfiammatori, sostanze antimicrobiche, antibiotici, al fine di migliorare il decorso post-operatorio riducendo i disagi e il rischio di infezione. Negli ultimi anni sono stati introdotti nel settore odontoiatrico applicazioni CAD-CAM e vari software per la ricostruzione tridimensionale delle strutture craniofacciali. Questo ha significato un notevole miglioramento delle tecniche di diagnosi, prognosi e trattamento in diverse discipline odontoiatriche. L'implantologia guidata è ad oggi una realtà che ha semplificato notevolmente l'approccio chirurgico per la gestione di casi particolarmente complessi, riducendo il rischio di danneggiamento di strutture anatomiche neuro vascolari e aumentando la precisione del posizionamento degli impianti, che viene facilitata utilizzando una mascherina chirurgica personalizzata. Nonostante ciò c'è ancora molto lavoro da fare per ottimizzare l'affidabilità di queste tecniche, ad esempio spesso la posizione definitiva dell'impianto diverge dal modello computerizzato inizialmente pianificato. Inoltre, con specifici software e la moderna tecnologia di scansione 3D è possibile, dopo un'accurata programmazione del trattamento basata su semplici TC, ottenere modelli di innesto osseo personalizzati che riproducono fedelmente la forma del difetto. Infine, utilizzando programmi per la ricostruzione 3D è possibile progettare trattamenti ottimizzati per l'ortodonzia e la chirurgia ortognatica, grazie ai quali si è in grado di predire il risultato finale del trattamento prima ancora che questo venga iniziato.
L'interconnessione tra le competenze delle scienze cliniche, ingegneristiche, biologiche e informatiche consente di migliorare notevolmente l'approccio terapeutico di diverse patologie o condizioni del cavo orale. Uno dei temi più sviluppati dalla ricerca del Dipartimento in questi ultimi anni è stato la ricerca della combinazione ottimale di fattori necessari alla rigenerazione dei difetti ossei. I principi dell'ingegneria tissutale impongono che ci siano 3 fattori necessari da considerare: le cellule, le molecole segnale e gli scaffold; inoltre bisogna ricordarsi che per la formazione e il mantenimento di nuovo tessuto vitale è necessario un continuo apporto di ossigeno e nutrienti, così come l'eliminazione dei cataboliti di scarto. Mentre la componente cellulare può essere fornita dal paziente stesso, essendo le cellule dei tessuti periferici al difetto attratte dalla chemiotassi attiva, e le molecole segnale possono essere fornite direttamente dal coagulo e da altre cellule richiamate nel sito di guarigione, lo sviluppo di scaffold ideali è stato argomento di ricerche da parte della bioingegneria e della scienza dei materiali. Molti scaffold per la rigenerazione ossea sono stati (e sono tuttora) in fase di sperimentazione da parte di vari ricercatori in campo odontostomatologico. Uno scaffold che possa sostituirsi all'osso danneggiato o mancante deve presentare alcune caratteristiche specifiche per poter stimolare adeguatamente la guarigione ossea, che implica la crescita tridimensionale di tessuto osseo maturo. Deve essere sufficientemente poroso da consentire la neovascolarizzazione e la diffusione dei nutrienti; abbastanza resistente per mantenere la sua struttura durante la crescita tridimensionale dell'osso, così come per sopportare i carichi applicati all'osso durante il processo di guarigione; osteoconduttivo, per dare supporto e siti di attacco agli osteoblasti; essere degradato a una velocità controllata, che non deve essere troppo veloce né troppo lenta rispetto al tasso di formazione ossea; i prodotti di dissoluzione non devono alterare l'osmolarità o il pH dell'ambiente. Quindi le proprietà meccaniche, la chimica di superficie e l'architettura sono caratteristiche fondamentali per uno scaffold.
Questo filone di ricerca, sviluppato in collaborazione con la Fondazione Filerete di Milano ha consentito di sviluppare uno scaffold in grado di favorire la crescita dell'osso da sostituire e quindi impiantarlo chirurgicamente nel paziente. Negli ultimissimi anni la scienza dei polimeri ha permesso di svilupparne alcuni in grado di incorporare sostanze, come farmaci o fattori di crescita, il cui rilascio nei tessuti circostanti può essere controllato modificandone le proprietà chimiche e la composizione. Molte di queste innovazioni, la cui efficacia deve ancora essere provata in vivo, rappresentano una sfida per le future ricerche nel campo dell'ingegneria del tessuto osseo nell'odontoiatria, nonché in altre discipline tra cui l'ortopedia, che condivide i progressi della ricerca in tale settore.
Giova sottolineare il forte rapporto di collaborazione tra il personale del Dipartimento e i ricercatori che hanno sede presso due Ospedali che ospitano strutture dipartimentali quali l'Azienda Ospedaliera Gaetano Pini (Ospedale a vocazione ortopedica) e l'IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, che ospitano i docenti di Ortopedia del Dipartimento.
Questi due Ospedali, che sono i primi due ospedali italiani per numero di pazienti trattati, consentono ricerche di tipo traslazionale ai Docenti del dipartimento, i quali utilizzano la eccellente casistica clinica per le ricerche delle quali si è detto sopra.
4) Medicina rigenerativa. Questo argomento è strettamente collegato al precedente. Negli ultimi due decenni in tutto il mondo c'è stato un incremento delle ricerche sulle tecniche e i dispositivi volti ad aumentare la rigenerazione di tessuti molli e duri. Questo campo ha sfruttato i progressi nella comprensione degli eventi molecolari coinvolti nei processi di guarigione, che mettono in risalto il ruolo fondamentale delle molecole segnale, delle citochine, dei fattori di crescita e di differenziamento. In particolare le proprietà dei fattori di crescita sia ricombinanti che autologhi sono state investigate mediante studi in vitro e su animale e adottate clinicamente per il trattamento di una serie di condizioni cliniche. I concentrati piastrinici autologhi ricchi di fattori di crescita sono oggi una realtà anche nel campo della clinica, sebbene il loro effettivo potenziale debba ancora essere studiato nel dettaglio. Questa tecnologia costituisce una svolta nella stimolazione e accelerazione della guarigione dei tessuti molli e dell'osso poiché permette la distribuzione locale e continua di una vasta gamma di fattori di crescita e proteine, necessari per le esigenze dei tessuti, mimando in tal modo i meccanismi della guarigione fisiologica di una ferita e i processi riparativi coinvolti. La versatilità di questo approccio facilita la combinazione di differenti formulazioni di concentrati piastrinici con scaffold costituiti da osso autologo o una vasta gamma di biomateriali per il trattamento di difetti ossei. Inoltre la ricerca sui concentrati piastrinici ha consentito di mettere in luce ulteriori proprietà, quali quella antinfiammatoria, analgesica, anti-edema e antimicrobica. Quest'ultima in particolare potrebbe rivelarsi utile per il controllo delle infezioni post-chirurgiche. I progressi nello sviluppo di questa tecnologia hanno contribuito a diffondere il suo uso terapeutico in numerosi settori delle scienze mediche, tra cui l'odontoiatria, l'implantologia, la chirurgia maxillo-facciale, l'ortopedia, la reumatologia, la terapia delle ulcere cutanee, la medicina dello sport, l'oftalmologia, la dermatologia e l'ingegneria tissutale.
Questo ha consentito la collaborazione tra i diversi gruppi di ricerca del Dipartimento elencati e descritti nel capitolo ad essi dedicato. Si può sicuramente affermare che questo capitolo ha il significato di elemento di aggregazione tra le diverse anime del Dipartimento, quella biologica e quella clinica.
5) Medicina Parodontale. Le condizioni sistemiche sono fattori di rischio per la malattia parodontale? L'infezione parodontale è un fattore di rischio per patologie sistemiche o altre condizioni che incidono sulla salute dell'uomo? Questo è un argomento a lungo dibattuto che ha trovato alcune risposte negli ultimi anni. Per decenni i medici e i dentisti hanno prestato attenzione ai rispettivi campi, specializzandosi rispettivamente nella medicina del corpo e del cavo orale. Nonostante ciò, recenti scoperte hanno fortemente suggerito che la salute orale può essere un indicatore di salute sistemica. Attualmente il divario tra la medicina allopatica e la medicina dentale si sta rapidamente assottigliando, a causa di significative evidenze che supportano l'associazione tra la malattia parodontale e condizioni sistemiche, quali le malattie cardiovascolari, il diabete mellito di tipo II, complicazioni della gravidanza e osteoporosi. Questo significa che la parodontite può aumentare il rischio di sviluppare queste condizioni, e anche altre. Attualmente vi è un certo numero di studi epidemiologici e clinici volti a indagare la potenziale correlazione tra salute orale e altre condizioni sistemiche, al fine di progredire nel meccanismo di valutazione dei rischi del paziente e sviluppare dei trattamenti incrociati che potrebbero dimostrarsi efficaci per entrambe le condizioni.
6) Nutrizione e salute orale. La salute orale è collegata alla dieta in molti modi, basti pensare agli effetti nutrizionali sullo sviluppo cranio facciale, sul cancro orale e sulle malattie infettive del cavo orale. Le patologie dentali incidono molto sull'autostima e sulla qualità della vita del paziente e sono inoltre spesso costose da trattare. Negli ultimi anni è stata stabilita l'evidenza di un'associazione tra nutrizione, dieta e patologie dentali e sono state presentate raccomandazioni dietetiche per la loro prevenzione. La nutrizione colpisce i denti durante lo sviluppo e la malnutrizione può esacerbare le patologie parodontali e le infezioni orali. Tuttavia, l'effetto più significativo della nutrizione sui denti è l'azione locale della dieta sul cavo orale e sullo sviluppo di carie e di erosioni dello smalto. L'erosione dentale è in aumento e si associa con acidi alimentari, di cui le bibite sono una fonte importante. Nonostante una tendenza al miglioramento nei livelli di carie nei paesi sviluppati, questi rimangono una condizione prevalente e in aumento nei paesi in via di sviluppo soggetti a modificazioni delle abitudini nutrizionali. Ci sono evidenze convincenti, determinate da studi clinici, epidemiologici, studi animali e studi sperimentali, che associano la quantità e la frequenza di assunzione di zuccheri liberi e la carie dentale. Anche se altri carboidrati fermentabili potrebbero contribuire agli effetti nocivi, gli studi epidemiologici mostrano che il consumo di alimenti a base di amido e frutta fresca sono associati invece a bassi livelli di carie. Il fluoro è in grado di ridurre il rischio di carie, ma non è in grado di eliminarla e alcuni paesi non sono in grado di garantire alla popolazione un'adeguata assunzione di fluoro. È importante che i paesi con un basso consumo di alimenti ricchi di zuccheri non ne aumentino l'assunzione, poiché le evidenze al momento disponibili mostrano che se il consumo di zuccheri liberi rimane basso, allora anche l'incidenza della carie è minima. Per i paesi con alti livelli di consumo è raccomandabile che le autorità sanitarie nazionali formulino strategie specifiche per ogni paese allo scopo di ridurre il consumo di zuccheri liberi. Molte ricerche epidemiologiche e sperimentali devono ancora essere effettuate con un duplice scopo: da una parte valutare e confermare l'efficacia dei programmi di prevenzione svolti nel corso degli anni e dall'altra ottenere un quadro più chiaro dell'efficacia dei potenziali vaccini che sono in fase di sviluppo.
7) VIROLOGIA
Il progressivo miglioramento delle tecniche di indagine molecolare e genetica hanno permesso di acquisire sempre maggiori informazioni sulle caratteristiche, sulle interazioni e sui meccanismi di patogenicità di numerose specie virali che sono associate a patologie umane anche severe, incluse patologie del cavo orale. All'interno del Dipartimento operano laboratori che si occupano di virologia molecolare, con particolare interesse alla caratterizzazione molecolare, all'epidemiologia e a tecnologie innovative di diagnostica molecolare dei Polyomavirus Umani. Dal momento che tali virus causano patologie nei soggetti immunocompromessi, le popolazioni in studio sono rappresentate da soggetti trapiantati, HIV+, soggetti con neoplasie. Tali soggetti spesso presentano manifestazioni severe anche a livello dei tessuti orali. Recentemente, sulla base di evidenze scientifiche, è stata ipotizzata l'esistenza di correlazioni tra alcuni comuni virus e le malattie parodontali, che all'interno del nostro Dipartimento ha stimolato la progettazione di ricerche mirate per dimostrare tali correlazioni, servendosi di moderne tecniche d'indagine diagnostica. Se tali ipotesi si dimostrassero fondate, dovrebbe essere riconsiderato l'esclusivo ruolo dei batteri nella genesi di una tra le patologie con i più alti indici di prevalenza a livello mondiale, quale la malattia parodontale, e potrebbero essere approntati dei vaccini specifici, per ridurre l'incidenza o la severità di tale patologia.
B) Obbiettivi di ricerca pluriennali.
il Dipartimento ritiene che le linee di ricerca sopra descritte siano congruenti con lo sviluppo del Dipartimento, in relazione alle ricerche condotte e alla volontà di offrire agli Studenti dei Corsi di Studio incardinati il risultato del lavoro dei Docenti coinvolti.
In particolare con riferimento alle missioni “core” dell'Ateneo in ambito di formazione e reclutamento di ricercatori e al trasferimento delle conoscenze e valorizzazione dei risultati, in linea col Piano strategico di Ateneo si ritiene che lo sviluppo delle tematiche sopra indicate rappresenti l'obbiettivo strategico pluriennale della ricerca del Dipartimento.
Per questi motivi, gli obbiettivi di ricerca pluriennali possono essere così descritti:
Obiettivo 1: Aumentare la capacità di attrazione di ricercatori nazionali ed internazionali e in generale favorire l'aumento dell'internazionalizzazione e della mobilità
Obiettivo 2: Utilizzare le ricerche condotte per depositare almeno un brevetto all'anno nell'ambito della scienza dei materiali e della medicina rigenerativa
Obiettivo 3: Utilizzare le conoscenze acquisite per la cura dei malati e derivarne randomized clinical trials per verificarne l'efficienza e l'efficacia “sul campo”
Obiettivo 4: Consolidare e/o incrementare la produzione e la qualità della produzione scientifica del Dipartimento
Obiettivo 5: Consolidare e/o incrementare le collaborazioni con enti pubblici e privati nazionali e stranieri per lo svolgimento di attività di ricerca di interesse comune, anche ai fini del trasferimento tecnologico
C) Modalità di realizzazione degli obbiettivi primari.
Il Dipartimento, alla luce degli obiettivi di ricerca pluriennali dichiarati, intende realizzarli con le modalità qui di seguito sinteticamente elencate:
Obiettivo 1
- Raccolta finanziamenti da istituzioni pubbliche e private da utilizzare per borse e assegni di ricerca per giovani ricercatori, aperti a diffusione internazionale e pubblicazione dei relativi bandi di Dipartimento
- Aumentare la diffusione dei bandi per dottorato e assegni di ricerca mediante una rete nazionale ed internazionale
- Proporre scambi di docenti e ricercatori tra università e gruppi di ricerca internazionali
- finanziamento soggiorni presso istituzioni internazionali per giovani ricercatori
Obiettivo 2
Presentazione di domande di brevetti nei settori di competenza del Dipartimento
Obiettivo 3
Progettare ed eseguire clinical trials sui temi di interesse del dipartimento
Obiettivo 4
- Consolidare e/o incrementare il numero di pubblicazioni dei risultati delle scientifiche su riviste nazionali ed internazionali impattate e/o indicizzate, e/o delle monografie sui temi di ricerca specifici nei quali opera il Dipartimento, pubblicate presso case editrici nazionali e/o internazionali
- Consolidare e/o incrementare il numero di pubblicazioni in collaborazione con enti stranieri
- Consolidare e/o incrementare il numero di interventi a congressi e workshops
- Consolidare e/o incrementare prestigio e visibilità dei ricercatori del dipartimento
Obiettivo 5
- Creazione di reti di collaborazione con:
• Università ed enti di ricerca italiani
• Università ed enti di ricerca stranieri
• Aziende private produttrici di medical devices
• Case farmaceutiche
- Incremento della partecipazione a bandi di ricerca competitivi per progetti nazionali ed internazionali
D) Modalità di monitoraggio
Il monitoraggio della realizzazione degli obbiettivi primari sarà realizzato tenendo conto dei seguenti parametri:
Obiettivo 1
- Numero borse ed assegni di studio erogati dal Dipartimento
- Numero delle borse e degli assegni di ricerca conseguiti dal Dipartimento
- Numero dei ricercatori appartenenti ad enti stranieri che presentano domanda a posizioni di ricerca presso il dipartimento
- Numero di Docenti e ricercatori del Dipartimento ospiti presso Istituzioni internazionali e durata del rapporto
Obiettivo 2
Numero di brevetti depositati da ricercatori del Dipartimento
Obiettivo 3
Numero di clinical trials registrati di cui è responsabile un ricercatore del Dipartimento
Obiettivo 4
- Numero di articoli pubblicati e relativo impact factor
- Numero di monografie e capitoli di libro pubblicati
- Numero di pubblicazioni con coautori stranieri
- Numero di inviti a congressi internazionali
- Numero di corsi e congressi organizzati da membri del Dipartimento
- Premi conseguiti dai membri del Dipartimento
- Numero di membri del dipartimento chiamati da riviste recensite a partecipare in qualità di referees
- Numero di riviste scientifiche dirette da personale del dipartimento
- Citazioni totali ad articoli pubblicati per anno
Obiettivo 5
- Numero di convenzioni e dei contratti di ricerca conto terzi con aziende private/pubbliche
- Numero di domande presentate per partecipare a bandi di ricerca competitivi
Come si evince da questo elenco, ogni elemento risulta quantificabile e confrontabile con gli anni precedenti: questo sistema da noi adottato consente un monitoraggio a 360 gradi dell'evoluzione nel tempo della ricerca del Dipartimento (di cui si fa carico un'apposita Commissione come descritto nel quadro B2).
Ogni anno questi dati saranno utilizzati dal Dipartimento per analizzare i risultati della ricerca mediante il confronto con l'anno precedente.
Si riterranno elementi positivi incrementi degli indicatori rispetto all'anno precedente.
Si allega uno schema sintetico degli obbiettivi del Dipartimento, azioni atte a perseguirli ed indicatori/modalità di monitoraggio
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PREMESSA
Il Dipartimento di Scienze biomediche, chirurgiche e odontoiatriche si articola principalmente su due tematiche correlate con i Corsi di Studio che sono incardinati nel Dipartimento: Odontostomatologia e Ortopedia.
Gli obbiettivi di ricerca del Dipartimento sono correlati con queste due grandi tematiche, supportate dalle ricerche dei Docenti di area biologica, i quali hanno consentito di sviluppare un modello di ricerca traslazionale nell'ambito delle tematiche citate (peraltro affini per larghi settori di interesse) unico nel panorama scientifico nazionale.
I settori di ricerca sviluppati sono:
1. Microbiologia
2. Scienze dei materiali dentali
3. Bioingegneria
4. Medicina rigenerativa
5. Medicina parodontale
6. Nutrizione e salute orale
7. Virologia
1) Microbiologia. Gran parte delle malattie dentali e parodontali hanno un'eziologia di tipo multifattoriale nella quale la componente microbiologica gioca un ruolo fondamentale. Sono in corso ricerche che si prefiggono di identificare le specie microbiche coinvolte nelle diverse patologie del cavo orale, e attualmente si stanno sfruttando le più evolute tecnologie di genetica e biologia molecolare al fine di ridefinire la popolazione microbica (microbiota) attraverso l'individuazione di nuove specie e ceppi potenzialmente patogeni. La ricerca sta inoltre procedendo verso lo sviluppo di specifici test diagnostici e vaccini che permettano di migliorare anche le strategie di prevenzione.
2)Scienze dei materiali dentali. Si tratta di un campo molto attivo nella ricerca odontoiatrica. I materiali di cui sono costituiti i restauri dentali sono appositamente costruiti e concepiti per questo tipo di utilizzo e sono usati per ripristinare un elemento dentale in seguito a una perdita strutturale.
Diverse sono le problematiche da affrontare per ottenere un materiale adatto a svolgere tale funzione, poiché il materiale deve possedere delle particolari proprietà che possono essere riassunte in quattro categorie: caratteristiche fisiche, biocompatibilità, estetica e facilità d'uso.
La ricerca sui materiali e le tecnologie attuali prevede lo sviluppo di nuove ceramiche dentali, riempitivi, materiali compositi e sigillanti dentali biocompatibili, che vengono studiati attraverso studi sperimentali in vitro e in vivo.
3)Bioingegneria. Gran parte delle tecnologie utilizzate e studiate nascono da ricerche effettuate in collaborazione con gruppi di bioingegneria del Politecnico di Milano allocati presso una delle sedi del Dipartimento, l'IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi.
La ricerca biotecnologica in questo campo ha per esempio portato allo sviluppo di impianti dentali e superfici implantari con caratteristiche innovative mirate al raggiungimento di una elevata biocompatibilità e a promuovere il processo di osteointegrazione, cioè l'intimo contatto tra la superficie del materiale alloplastico e l'osso in neoformazione, e il suo mantenimento anche sotto carico funzionale. L'osteointegrazione infatti è in grado di assicurare la funzione di supporto degli impianti dentali a lungo termine, garantendo un'ottimale funzione di masticazione su protesi fisse. Altri prodotti di bioingegneria utilizzati in campo dentale sono i sistemi di “drug-delivery”, cioè sistemi in grado di rilasciare localmente e per un tempo controllato farmaci antinfiammatori, sostanze antimicrobiche, antibiotici, al fine di migliorare il decorso post-operatorio riducendo i disagi e il rischio di infezione. Negli ultimi anni sono stati introdotti nel settore odontoiatrico applicazioni CAD-CAM e vari software per la ricostruzione tridimensionale delle strutture craniofacciali. Questo ha significato un notevole miglioramento delle tecniche di diagnosi, prognosi e trattamento in diverse discipline odontoiatriche. L'implantologia guidata è ad oggi una realtà che ha semplificato notevolmente l'approccio chirurgico per la gestione di casi particolarmente complessi, riducendo il rischio di danneggiamento di strutture anatomiche neuro vascolari e aumentando la precisione del posizionamento degli impianti, che viene facilitata utilizzando una mascherina chirurgica personalizzata. Nonostante ciò c'è ancora molto lavoro da fare per ottimizzare l'affidabilità di queste tecniche, ad esempio spesso la posizione definitiva dell'impianto diverge dal modello computerizzato inizialmente pianificato. Inoltre, con specifici software e la moderna tecnologia di scansione 3D è possibile, dopo un'accurata programmazione del trattamento basata su semplici TC, ottenere modelli di innesto osseo personalizzati che riproducono fedelmente la forma del difetto. Infine, utilizzando programmi per la ricostruzione 3D è possibile progettare trattamenti ottimizzati per l'ortodonzia e la chirurgia ortognatica, grazie ai quali si è in grado di predire il risultato finale del trattamento prima ancora che questo venga iniziato.
L'interconnessione tra le competenze delle scienze cliniche, ingegneristiche, biologiche e informatiche consente di migliorare notevolmente l'approccio terapeutico di diverse patologie o condizioni del cavo orale. Uno dei temi più sviluppati dalla ricerca del Dipartimento in questi ultimi anni è stato la ricerca della combinazione ottimale di fattori necessari alla rigenerazione dei difetti ossei. I principi dell'ingegneria tissutale impongono che ci siano 3 fattori necessari da considerare: le cellule, le molecole segnale e gli scaffold; inoltre bisogna ricordarsi che per la formazione e il mantenimento di nuovo tessuto vitale è necessario un continuo apporto di ossigeno e nutrienti, così come l'eliminazione dei cataboliti di scarto. Mentre la componente cellulare può essere fornita dal paziente stesso, essendo le cellule dei tessuti periferici al difetto attratte dalla chemiotassi attiva, e le molecole segnale possono essere fornite direttamente dal coagulo e da altre cellule richiamate nel sito di guarigione, lo sviluppo di scaffold ideali è stato argomento di ricerche da parte della bioingegneria e della scienza dei materiali. Molti scaffold per la rigenerazione ossea sono stati (e sono tuttora) in fase di sperimentazione da parte di vari ricercatori in campo odontostomatologico. Uno scaffold che possa sostituirsi all'osso danneggiato o mancante deve presentare alcune caratteristiche specifiche per poter stimolare adeguatamente la guarigione ossea, che implica la crescita tridimensionale di tessuto osseo maturo. Deve essere sufficientemente poroso da consentire la neovascolarizzazione e la diffusione dei nutrienti; abbastanza resistente per mantenere la sua struttura durante la crescita tridimensionale dell'osso, così come per sopportare i carichi applicati all'osso durante il processo di guarigione; osteoconduttivo, per dare supporto e siti di attacco agli osteoblasti; essere degradato a una velocità controllata, che non deve essere troppo veloce né troppo lenta rispetto al tasso di formazione ossea; i prodotti di dissoluzione non devono alterare l'osmolarità o il pH dell'ambiente. Quindi le proprietà meccaniche, la chimica di superficie e l'architettura sono caratteristiche fondamentali per uno scaffold.
Questo filone di ricerca, sviluppato in collaborazione con la Fondazione Filerete di Milano ha consentito di sviluppare uno scaffold in grado di favorire la crescita dell'osso da sostituire e quindi impiantarlo chirurgicamente nel paziente. Negli ultimissimi anni la scienza dei polimeri ha permesso di svilupparne alcuni in grado di incorporare sostanze, come farmaci o fattori di crescita, il cui rilascio nei tessuti circostanti può essere controllato modificandone le proprietà chimiche e la composizione. Molte di queste innovazioni, la cui efficacia deve ancora essere provata in vivo, rappresentano una sfida per le future ricerche nel campo dell'ingegneria del tessuto osseo nell'odontoiatria, nonché in altre discipline tra cui l'ortopedia, che condivide i progressi della ricerca in tale settore.
Giova sottolineare il forte rapporto di collaborazione tra il personale del Dipartimento e i ricercatori che hanno sede presso due Ospedali che ospitano strutture dipartimentali quali l'Azienda Ospedaliera Gaetano Pini (Ospedale a vocazione ortopedica) e l'IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, che ospitano i docenti di Ortopedia del Dipartimento.
Questi due Ospedali, che sono i primi due ospedali italiani per numero di pazienti trattati, consentono ricerche di tipo traslazionale ai Docenti del dipartimento, i quali utilizzano la eccellente casistica clinica per le ricerche delle quali si è detto sopra.
4) Medicina rigenerativa. Questo argomento è strettamente collegato al precedente. Negli ultimi due decenni in tutto il mondo c'è stato un incremento delle ricerche sulle tecniche e i dispositivi volti ad aumentare la rigenerazione di tessuti molli e duri. Questo campo ha sfruttato i progressi nella comprensione degli eventi molecolari coinvolti nei processi di guarigione, che mettono in risalto il ruolo fondamentale delle molecole segnale, delle citochine, dei fattori di crescita e di differenziamento. In particolare le proprietà dei fattori di crescita sia ricombinanti che autologhi sono state investigate mediante studi in vitro e su animale e adottate clinicamente per il trattamento di una serie di condizioni cliniche. I concentrati piastrinici autologhi ricchi di fattori di crescita sono oggi una realtà anche nel campo della clinica, sebbene il loro effettivo potenziale debba ancora essere studiato nel dettaglio. Questa tecnologia costituisce una svolta nella stimolazione e accelerazione della guarigione dei tessuti molli e dell'osso poiché permette la distribuzione locale e continua di una vasta gamma di fattori di crescita e proteine, necessari per le esigenze dei tessuti, mimando in tal modo i meccanismi della guarigione fisiologica di una ferita e i processi riparativi coinvolti. La versatilità di questo approccio facilita la combinazione di differenti formulazioni di concentrati piastrinici con scaffold costituiti da osso autologo o una vasta gamma di biomateriali per il trattamento di difetti ossei. Inoltre la ricerca sui concentrati piastrinici ha consentito di mettere in luce ulteriori proprietà, quali quella antinfiammatoria, analgesica, anti-edema e antimicrobica. Quest'ultima in particolare potrebbe rivelarsi utile per il controllo delle infezioni post-chirurgiche. I progressi nello sviluppo di questa tecnologia hanno contribuito a diffondere il suo uso terapeutico in numerosi settori delle scienze mediche, tra cui l'odontoiatria, l'implantologia, la chirurgia maxillo-facciale, l'ortopedia, la reumatologia, la terapia delle ulcere cutanee, la medicina dello sport, l'oftalmologia, la dermatologia e l'ingegneria tissutale.
Questo ha consentito la collaborazione tra i diversi gruppi di ricerca del Dipartimento elencati e descritti nel capitolo ad essi dedicato. Si può sicuramente affermare che questo capitolo ha il significato di elemento di aggregazione tra le diverse anime del Dipartimento, quella biologica e quella clinica.
5) Medicina Parodontale. Le condizioni sistemiche sono fattori di rischio per la malattia parodontale? L'infezione parodontale è un fattore di rischio per patologie sistemiche o altre condizioni che incidono sulla salute dell'uomo? Questo è un argomento a lungo dibattuto che ha trovato alcune risposte negli ultimi anni. Per decenni i medici e i dentisti hanno prestato attenzione ai rispettivi campi, specializzandosi rispettivamente nella medicina del corpo e del cavo orale. Nonostante ciò, recenti scoperte hanno fortemente suggerito che la salute orale può essere un indicatore di salute sistemica. Attualmente il divario tra la medicina allopatica e la medicina dentale si sta rapidamente assottigliando, a causa di significative evidenze che supportano l'associazione tra la malattia parodontale e condizioni sistemiche, quali le malattie cardiovascolari, il diabete mellito di tipo II, complicazioni della gravidanza e osteoporosi. Questo significa che la parodontite può aumentare il rischio di sviluppare queste condizioni, e anche altre. Attualmente vi è un certo numero di studi epidemiologici e clinici volti a indagare la potenziale correlazione tra salute orale e altre condizioni sistemiche, al fine di progredire nel meccanismo di valutazione dei rischi del paziente e sviluppare dei trattamenti incrociati che potrebbero dimostrarsi efficaci per entrambe le condizioni.
6) Nutrizione e salute orale. La salute orale è collegata alla dieta in molti modi, basti pensare agli effetti nutrizionali sullo sviluppo cranio facciale, sul cancro orale e sulle malattie infettive del cavo orale. Le patologie dentali incidono molto sull'autostima e sulla qualità della vita del paziente e sono inoltre spesso costose da trattare. Negli ultimi anni è stata stabilita l'evidenza di un'associazione tra nutrizione, dieta e patologie dentali e sono state presentate raccomandazioni dietetiche per la loro prevenzione. La nutrizione colpisce i denti durante lo sviluppo e la malnutrizione può esacerbare le patologie parodontali e le infezioni orali. Tuttavia, l'effetto più significativo della nutrizione sui denti è l'azione locale della dieta sul cavo orale e sullo sviluppo di carie e di erosioni dello smalto. L'erosione dentale è in aumento e si associa con acidi alimentari, di cui le bibite sono una fonte importante. Nonostante una tendenza al miglioramento nei livelli di carie nei paesi sviluppati, questi rimangono una condizione prevalente e in aumento nei paesi in via di sviluppo soggetti a modificazioni delle abitudini nutrizionali. Ci sono evidenze convincenti, determinate da studi clinici, epidemiologici, studi animali e studi sperimentali, che associano la quantità e la frequenza di assunzione di zuccheri liberi e la carie dentale. Anche se altri carboidrati fermentabili potrebbero contribuire agli effetti nocivi, gli studi epidemiologici mostrano che il consumo di alimenti a base di amido e frutta fresca sono associati invece a bassi livelli di carie. Il fluoro è in grado di ridurre il rischio di carie, ma non è in grado di eliminarla e alcuni paesi non sono in grado di garantire alla popolazione un'adeguata assunzione di fluoro. È importante che i paesi con un basso consumo di alimenti ricchi di zuccheri non ne aumentino l'assunzione, poiché le evidenze al momento disponibili mostrano che se il consumo di zuccheri liberi rimane basso, allora anche l'incidenza della carie è minima. Per i paesi con alti livelli di consumo è raccomandabile che le autorità sanitarie nazionali formulino strategie specifiche per ogni paese allo scopo di ridurre il consumo di zuccheri liberi. Molte ricerche epidemiologiche e sperimentali devono ancora essere effettuate con un duplice scopo: da una parte valutare e confermare l'efficacia dei programmi di prevenzione svolti nel corso degli anni e dall'altra ottenere un quadro più chiaro dell'efficacia dei potenziali vaccini che sono in fase di sviluppo.
7) VIROLOGIA
Il progressivo miglioramento delle tecniche di indagine molecolare e genetica hanno permesso di acquisire sempre maggiori informazioni sulle caratteristiche, sulle interazioni e sui meccanismi di patogenicità di numerose specie virali che sono associate a patologie umane anche severe, incluse patologie del cavo orale. All'interno del Dipartimento operano laboratori che si occupano di virologia molecolare, con particolare interesse alla caratterizzazione molecolare, all'epidemiologia e a tecnologie innovative di diagnostica molecolare dei Polyomavirus Umani. Dal momento che tali virus causano patologie nei soggetti immunocompromessi, le popolazioni in studio sono rappresentate da soggetti trapiantati, HIV+, soggetti con neoplasie. Tali soggetti spesso presentano manifestazioni severe anche a livello dei tessuti orali. Recentemente, sulla base di evidenze scientifiche, è stata ipotizzata l'esistenza di correlazioni tra alcuni comuni virus e le malattie parodontali, che all'interno del nostro Dipartimento ha stimolato la progettazione di ricerche mirate per dimostrare tali correlazioni, servendosi di moderne tecniche d'indagine diagnostica. Se tali ipotesi si dimostrassero fondate, dovrebbe essere riconsiderato l'esclusivo ruolo dei batteri nella genesi di una tra le patologie con i più alti indici di prevalenza a livello mondiale, quale la malattia parodontale, e potrebbero essere approntati dei vaccini specifici, per ridurre l'incidenza o la severità di tale patologia.
B) Obbiettivi di ricerca pluriennali.
il Dipartimento ritiene che le linee di ricerca sopra descritte siano congruenti con lo sviluppo del Dipartimento, in relazione alle ricerche condotte e alla volontà di offrire agli Studenti dei Corsi di Studio incardinati il risultato del lavoro dei Docenti coinvolti.
In particolare con riferimento alle missioni “core” dell'Ateneo in ambito di formazione e reclutamento di ricercatori e al trasferimento delle conoscenze e valorizzazione dei risultati, in linea col Piano strategico di Ateneo si ritiene che lo sviluppo delle tematiche sopra indicate rappresenti l'obbiettivo strategico pluriennale della ricerca del Dipartimento.
Per questi motivi, gli obbiettivi di ricerca pluriennali possono essere così descritti:
Obiettivo 1: Aumentare la capacità di attrazione di ricercatori nazionali ed internazionali e in generale favorire l'aumento dell'internazionalizzazione e della mobilità
Obiettivo 2: Utilizzare le ricerche condotte per depositare almeno un brevetto all'anno nell'ambito della scienza dei materiali e della medicina rigenerativa
Obiettivo 3: Utilizzare le conoscenze acquisite per la cura dei malati e derivarne randomized clinical trials per verificarne l'efficienza e l'efficacia “sul campo”
Obiettivo 4: Consolidare e/o incrementare la produzione e la qualità della produzione scientifica del Dipartimento
Obiettivo 5: Consolidare e/o incrementare le collaborazioni con enti pubblici e privati nazionali e stranieri per lo svolgimento di attività di ricerca di interesse comune, anche ai fini del trasferimento tecnologico
C) Modalità di realizzazione degli obbiettivi primari.
Il Dipartimento, alla luce degli obiettivi di ricerca pluriennali dichiarati, intende realizzarli con le modalità qui di seguito sinteticamente elencate:
Obiettivo 1
- Raccolta finanziamenti da istituzioni pubbliche e private da utilizzare per borse e assegni di ricerca per giovani ricercatori, aperti a diffusione internazionale e pubblicazione dei relativi bandi di Dipartimento
- Aumentare la diffusione dei bandi per dottorato e assegni di ricerca mediante una rete nazionale ed internazionale
- Proporre scambi di docenti e ricercatori tra università e gruppi di ricerca internazionali
- finanziamento soggiorni presso istituzioni internazionali per giovani ricercatori
Obiettivo 2
Presentazione di domande di brevetti nei settori di competenza del Dipartimento
Obiettivo 3
Progettare ed eseguire clinical trials sui temi di interesse del dipartimento
Obiettivo 4
- Consolidare e/o incrementare il numero di pubblicazioni dei risultati delle scientifiche su riviste nazionali ed internazionali impattate e/o indicizzate, e/o delle monografie sui temi di ricerca specifici nei quali opera il Dipartimento, pubblicate presso case editrici nazionali e/o internazionali
- Consolidare e/o incrementare il numero di pubblicazioni in collaborazione con enti stranieri
- Consolidare e/o incrementare il numero di interventi a congressi e workshops
- Consolidare e/o incrementare prestigio e visibilità dei ricercatori del dipartimento
Obiettivo 5
- Creazione di reti di collaborazione con:
• Università ed enti di ricerca italiani
• Università ed enti di ricerca stranieri
• Aziende private produttrici di medical devices
• Case farmaceutiche
- Incremento della partecipazione a bandi di ricerca competitivi per progetti nazionali ed internazionali
D) Modalità di monitoraggio
Il monitoraggio della realizzazione degli obbiettivi primari sarà realizzato tenendo conto dei seguenti parametri:
Obiettivo 1
- Numero borse ed assegni di studio erogati dal Dipartimento
- Numero delle borse e degli assegni di ricerca conseguiti dal Dipartimento
- Numero dei ricercatori appartenenti ad enti stranieri che presentano domanda a posizioni di ricerca presso il dipartimento
- Numero di Docenti e ricercatori del Dipartimento ospiti presso Istituzioni internazionali e durata del rapporto
Obiettivo 2
Numero di brevetti depositati da ricercatori del Dipartimento
Obiettivo 3
Numero di clinical trials registrati di cui è responsabile un ricercatore del Dipartimento
Obiettivo 4
- Numero di articoli pubblicati e relativo impact factor
- Numero di monografie e capitoli di libro pubblicati
- Numero di pubblicazioni con coautori stranieri
- Numero di inviti a congressi internazionali
- Numero di corsi e congressi organizzati da membri del Dipartimento
- Premi conseguiti dai membri del Dipartimento
- Numero di membri del dipartimento chiamati da riviste recensite a partecipare in qualità di referees
- Numero di riviste scientifiche dirette da personale del dipartimento
- Citazioni totali ad articoli pubblicati per anno
Obiettivo 5
- Numero di convenzioni e dei contratti di ricerca conto terzi con aziende private/pubbliche
- Numero di domande presentate per partecipare a bandi di ricerca competitivi
Come si evince da questo elenco, ogni elemento risulta quantificabile e confrontabile con gli anni precedenti: questo sistema da noi adottato consente un monitoraggio a 360 gradi dell'evoluzione nel tempo della ricerca del Dipartimento (di cui si fa carico un'apposita Commissione come descritto nel quadro B2).
Ogni anno questi dati saranno utilizzati dal Dipartimento per analizzare i risultati della ricerca mediante il confronto con l'anno precedente.
Si riterranno elementi positivi incrementi degli indicatori rispetto all'anno precedente.
Si allega uno schema sintetico degli obbiettivi del Dipartimento, azioni atte a perseguirli ed indicatori/modalità di monitoraggio
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Sezione B - Sistema di gestione
Struttura organizzativa del Dipartimento
A) Consiglio di Dipartimento
Svolge le funzioni di legge , deliberando sulla attività di ricerca, di didattica e assistenziali svolte dai Docenti e dal Personale tecnico amministrativo.
B) Giunta del Dipartimento
Propone l'ordine del giorno e istruisce i punti in discussione
C) Sezioni:
1) Sezione Città degli Studi – Raccoglie i Docenti di area biologica ed il Laboratorio di Tossicologia forense
2) Sezione San Paolo – Ospita i Docenti di area odontoiatrica e medica in convenzione con l'Azienda Ospedaliera San Paolo
3) Sezione Policlinico – Ospita i Docenti di area medica ed odontoiatrica allocati in convenzione presso l'IRCCS Fondazione Policlinico e presso l'Azienda Ospedaliera Gaetano Pini
4) Sezione Galeazzi – Ospita i Docenti di area odontoiatrica in convenzione con l'IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi
D) Commissioni di lavoro
L'attività didattica e di ricerca del Dipartimento si relaziona con il lavoro delle seguenti commissioni dipartimentali, alle quali sono delegate le funzioni di istruzione, coordinamento e controllo dei seguenti ambiti di intervento:
1) Commissione Didattica ( coordinamento Corsi di Studio, di Specializzazione e di Dottorato, valutazione e monitoraggio della qualità della didattica)
2) Commissione Scientifica (analisi dei progetti, rapporti con i comitati etici, analisi del budget, valutazione e monitoraggio della qualità della ricerca, fund raising, rendicontazione)
3) Commissione per lo sviluppo , la formazione e la crescita professionale del Personale tecnico amministrativo
4) Commissione programmazione ( in collaborazione con la Giunta del Dipartimento sottopone al Consiglio le necessità di crescita e sviluppo delle carriere e di acquisizione di nuove figure docenti)
A) Consiglio di Dipartimento
Svolge le funzioni di legge , deliberando sulla attività di ricerca, di didattica e assistenziali svolte dai Docenti e dal Personale tecnico amministrativo.
B) Giunta del Dipartimento
Propone l'ordine del giorno e istruisce i punti in discussione
C) Sezioni:
1) Sezione Città degli Studi – Raccoglie i Docenti di area biologica ed il Laboratorio di Tossicologia forense
2) Sezione San Paolo – Ospita i Docenti di area odontoiatrica e medica in convenzione con l'Azienda Ospedaliera San Paolo
3) Sezione Policlinico – Ospita i Docenti di area medica ed odontoiatrica allocati in convenzione presso l'IRCCS Fondazione Policlinico e presso l'Azienda Ospedaliera Gaetano Pini
4) Sezione Galeazzi – Ospita i Docenti di area odontoiatrica in convenzione con l'IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi
D) Commissioni di lavoro
L'attività didattica e di ricerca del Dipartimento si relaziona con il lavoro delle seguenti commissioni dipartimentali, alle quali sono delegate le funzioni di istruzione, coordinamento e controllo dei seguenti ambiti di intervento:
1) Commissione Didattica ( coordinamento Corsi di Studio, di Specializzazione e di Dottorato, valutazione e monitoraggio della qualità della didattica)
2) Commissione Scientifica (analisi dei progetti, rapporti con i comitati etici, analisi del budget, valutazione e monitoraggio della qualità della ricerca, fund raising, rendicontazione)
3) Commissione per lo sviluppo , la formazione e la crescita professionale del Personale tecnico amministrativo
4) Commissione programmazione ( in collaborazione con la Giunta del Dipartimento sottopone al Consiglio le necessità di crescita e sviluppo delle carriere e di acquisizione di nuove figure docenti)
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Laboratorio di biologia cellulare e ricerca nutrizionale | DONEDA Luigia | 1 | Dr.ssa Leda Roncoroni: Biologa Nutrizionista, PhD in Gastroenterologia, Specialista in Igiene e Sanità Pubblica-Assegnista presso il Dipartimento di Fisiopatologia Medico-Chirurgica e dei trapianti, Università degli Studi di Milano Dr.ssa Vincenza Lombardo: Biologa, borsista presso IRCCS Cà Granda Ospedale Policlinico di Milano |
2. | Sezione Galeazzi | DEL FABBRO Massimo | 10 | Cazzaniga Gloria, Dottorando in "Scienze Odontostomatologiche", Settore SSD: MED/28 - Scienze biomediche, chirurgiche e odontoiatriche Ottobelli Marco, Dottorando in "Scienze Odontostomatologiche", Settore SSD: MED/28 - Scienze biomediche, chirurgiche e odontoiatriche Savadori Paolo, Dottorando in "Scienze Odontostomatologiche", Settore SSD: MED/28 - Scienze biomediche, chirurgiche e odontoiatriche Elkabbany Ahmed Mohsan, visiting scientist, dottorando straniero dell'Università di Mansoura, Egitto, SSD: MED/28 - Scienze biomediche, chirurgiche e odontoiatriche Testori Tiziano, medico, specializzato in Odontostomatologia e Ortognatodonzia, responsabile del reparto di Implantologia e Riabilitazione Orale presso il Servizio di Odontostomatologia dell’Istituto Ortopedico Galeazzi, SSD: MED/28 |
3. | Laboratorio di Igiene ambientale | TESAURO Marina | 1 | Consonni Michela, C3-Area Tecnica,Tecnico-Scientifica ed Elaborazione Dati, Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche ed Odontoiatriche |
4. | Laboratorio biologia molecolare | SISTO Francesca | 1 | Scaltrito Maria Maddalena, D3-Area Tecnica,Tecnico-Scientifica ed Elaborazione Dati - Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche ed Odontoiatriche; Masia Carla |
5. | Laboratory of Mesenchymal Stem cells Pharmacology and Regenerative Medicine | BRINI Anna Teresa | 3 | Lorena Maria Josè Ferreira Espinoza, dottorando 2° anno del corso di dottorato in Medicina Sperimentale e Biotecnologie Mediche, Università degli Studi di Milano Chiara Giannasi, dottorando 1° anno del Corso di Dottorato in Scienze Odontostomatologiche presso il Dipartimento di Scienze Biomediche Chirurgiche e Odontoiatriche, Università degli Studi di Milano Anna Milani, Dottore in Biologia molecolare della cellula e attualmente Borsista I.R.C.C.S. Galeazzi Ratiya Pethnin Visiting Scientist from the School of Ceramic Engineering, Institute of Engineering, Suranaree University of Technology, Tailandia |
6. | LABORATORIO DI RICERCA TRASLAZIONALE | FERRANTE Pasquale | 4 | FRANCESCA ELIA, CO.CO.CO SONIA VILLANI, BORSA GIOVANI PROMETTENTI RAMONA BELLA, DOTTORANDA |
7. | Laboratorio di Sezioni Sottili | DELLAVIA Claudia Paola Bruna | 3 | MUSTO Federica (Dottorando in Scienze Odontostomatologiche - XXIX ciclo) MED/28, Scienze biomediche, chirurgiche e odontoiatriche PELLEGRINI Gaia (assegnista) MED/28 DAL POZZO Laura (specializzando) CARMAGNOLA Daniela (professore a contratto) |
8. | Laboratorio di Immunologie a parassitologia | BASILICO Nicoletta | 1 | DONADONI Martina (Dottoranda) |
9. | Sezione San Paolo - Patologia e Medicina Orale | LODI Giovanni | 4 | LO FARO ALFREDO FABRIZIO FRANCESCO (dottorando) MED/28 - Scienze biomediche, chirurgiche e odontoiatriche |
10. | Resistenze agli antibiotici dei patogeni comunitari e ambientali | MATTINA Roberto | 3 | CONSONNI Michela, C3-Area Tecnica,Tecnico-Scientifica ed Elaborazione Dati, Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche ed Odontoiatriche LANZAFAME Antonina, D3-Area Tecnica,Tecnico-Scientifica ed Elaborazione Dati, Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche ed Odontoiatriche SALA Giuliana, D4-Area Tecnica,Tecnico-Scientifica ed Elaborazione Dati, Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche ed Odontoiatriche |
11. | Attività antimicrobica di nuovi composti di sintesi | MATTINA Roberto | 3 | DELCARRO Irene, C2-Area Tecnica,Tecnico-Scientifica ed Elaborazione Dati, Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche ed Odontoiatriche LANZAFAME Antonina, D3-Area Tecnica,Tecnico-Scientifica ed Elaborazione Dati, Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche ed Odontoiatriche SALA Giuliana, D4-Area Tecnica,Tecnico-Scientifica ed Elaborazione Dati, Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche ed Odontoiatriche |
12. | Antibiotico resistenza e infezioni: il Biofilm come target | MATTINA Roberto | 2 | LANZAFAME Antonina, D3-Area Tecnica,Tecnico-Scientifica ed Elaborazione Dati, Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche ed Odontoiatriche PIROZZI Lorenzo, C3-Area Tecnica,Tecnico-Scientifica ed Elaborazione Dati, Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche ed Odontoiatriche |
13. | Centro di Ricerca Coordinato: “Staminali Mesenchimali per Terapie Cellulari”(StaMeTeC) | PESSINA Augusto | 11 | Esperti Esterni:Giulio Alessandri,Eugenio Parati (Istituto Carlo Besta),Lorenzo Piemonti (Ospedale San Raffaele); Massimo Dominaci (Università di Modena); Giovanna Mazzoleni(Università di Brescia). Francesca Angiero (Università di Genova). |
14. | Sezione Policlinico. Clinica Odontoiatrica Via Commenda | MAIORANA Carlo | 1 | RANCITELLI Davide, dottorando in Scienze Odontostomatologiche (XXIX ciclo), Dip. Scienze Biomediche, Chirurgiche, Odontoiatriche BERETTA Mario, professore a contratto GROSSI Giovanni Battista UOS odontostomatologia policlinico MARIDATI Paolo, specializzando chirurgia odontostomatologica POLI Pierpaolo, specializzando chirurgia odontostomatologica FONTANA Filippo professore a contratto PIERONI Stefano specializzando in chirurgia odontostomatologica |
15. | U.O.C. di Chirurgia Maxillo-Facciale ed Odontostomatologia, Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico CA’ Granda, Milano | GIANNI' Aldo Bruno | 5 | Dott. Evangelista Mancini (libero professionista) Dott.ssa Giada Beltramini (dirigente medico SSN) Dott. Michele Romano (specializzando MED/29) - Scienze Biomediche, Chirurgiche, Odontoiatriche Dott. Raffaele Sacco (libero professionista) Dott. Diego Rossi (dirigente medico SSN) Dott. Salvatore Sembronio (dirigente medico SSN) |
16. | Istituto Stomatologico Italiano Unità di Riabilitazione Orale | RE Santo | 2 | Dr. Borgonovo Andrea Enrico (professore a contratto - MED/28, Scuola di Specializzazione in Chirurgia Odontostomatologica) Dr. Augusti Gabriele (odontoiatra, medico frequentatore, Istituto Stomatologico Italiano) Dr. Abrignani Sergio (Direttore Scientifico dell'Istituto Nazionale di Genetica Molecolare-INGM) Dr. Geginat Jens (ricercatore dell'Istituto Nazionale di Genetica Molecolare-INGM) Dr. Ciulla Michele Mario (Ep-Area Tecnica,Tecnico-Scientifica ed Elaborazione Dati, Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità) Dr.ssa Francesca Cerutti (odontoiatra, PhD, medico frequentatore, Istituto Stomatologico Italiano) |
17. | Gruppo Bifosfonati | BARTORELLI Luca Maria Giovanni | 1 | Dott. Cristina Mirelli , medico chirurgo, specialista in odontostomatologia, Cultore della materia Dott. Cristina Dall’Agnola, medico chirurgo, odontoiatra, Cultore della materia Dott.Roberto Grimaldi, medico chirurgo,odontoiatra, Cultore della materia Dott. Giovanni Battista Grossi, medico chirurgo, specialista in odontostomatologia, Ortognatodonzia, Chirurgia maxillo facciale, responsabile di struttura semplice di chirurgia orale ed implantologia |
18. | Reparto di Ortognatodonzia e Gnatologia, U.O.C. Chirurgia Maxillo-facciale ed Odontostomatologia Fondazione Cà Granda IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico Università degli Studi di Milano | FARRONATO Giampietro | 2 | Cressoni Paolo, Professore a Contratto della Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia, Università degli Studi di Milano. (solo linea 2:) CA. Cavo Dragone Giuseppe C.F. Dott. Ruffino Giovanni C.V. (San) Dott. Faralli Fabio STV (San) Dott. Moscatelli Lorenzo Comsubin Comando Incursori e Subacquei (Sezione Fisiopatologia Subacquea) Raggruppamento "Teseo Tesei", Marina Militare Italiana - La Spezia Dott. Mauro Cesare, Esercito Militare Italiano. (Solo linea 3:) Dott. Maffei Amedeo, Centro di Ricerca sul Comportamento Umano (Centro AM di Sirtori - LC) |
19. | Reparto di Ortognatodonzia e Gnatologia, U.O.C. Chirurgia Maxillo-facciale ed Odontostomatologia, Fondazione Cà Granda IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano | GARAGIOLA Umberto | 3 | del Rosso Ettore, Professore a contratto della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Odontostomatologica ed Orale, Università degli Studi di Milano Szabo Gyorgy, Semmelweis University di Budapest, Oral Maxillofacial Surgery Department (Hungary) Fodor Attila, Semmelweis University di Budapest, Oral Maxillofacial Surgery Department (Hungary) solo per linea di ricerca 2: C.F. Dott. Ruffino Giovanni STV (San) Dott. Moscatelli Lorenzo Comsubin Comando Incursori e Subacquei (Sezione Fisiopatologia Subacquea) Raggruppamento "Teseo Tesei", Marina Militare Italiana - La Spezia |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Biomarcatori di danno d'organo | CORSI ROMANELLI Massimiliano Marco (Scienze biomediche per la salute) | 3 |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
ELENCO DEI LABORATORI DEL DIPARTIMENTO E DEI RESPONSABILI (in allegato una descrizione sintetica)
Biochimica Clinica
Prof. G. Goi, Dott. L. Massaccese
Biologia Cellulare
Prof.ssa L. Doneda
Chemioterapia
Prof. R. Mattina
Chimica Medica
Prof. P. Allevi
Colture Cellulari
Prof. A. Pessina
Farmacologia Cardiopolmonare
Dott.ssa B. Manfredi
Farmac. delle Cell.staminali mesenchimali e di Medicina Rigenerativa
Dott.ssa A. Brini
Fisica dei Fluidi
Prof. R. Magli
Igiene Ambientale
Dott.ssa M. Tesauro
Parassitologia ed Immunologia
Dott.ssa N. Basilico
Sezioni Sottili
Dott.ssa Claudia Dellavia
Tossicologia Forense
Dott. Fausto Gigli
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ELENCO DEI LABORATORI DEL DIPARTIMENTO E DEI RESPONSABILI (in allegato una descrizione sintetica)
Biochimica Clinica
Prof. G. Goi, Dott. L. Massaccese
Biologia Cellulare
Prof.ssa L. Doneda
Chemioterapia
Prof. R. Mattina
Chimica Medica
Prof. P. Allevi
Colture Cellulari
Prof. A. Pessina
Farmacologia Cardiopolmonare
Dott.ssa B. Manfredi
Farmac. delle Cell.staminali mesenchimali e di Medicina Rigenerativa
Dott.ssa A. Brini
Fisica dei Fluidi
Prof. R. Magli
Igiene Ambientale
Dott.ssa M. Tesauro
Parassitologia ed Immunologia
Dott.ssa N. Basilico
Sezioni Sottili
Dott.ssa Claudia Dellavia
Tossicologia Forense
Dott. Fausto Gigli
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Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Rivelatore di massa tripolo quadrupolo con trappola lineare 5500 Qtrap LC/MS/MS | GIGLI Fausto | Social Sciences and Humanities | Interni | 2012 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Prestazioni a tariffario | 06 |
2. | Spettrometro di massa mod 4000 Qtrap LC/MS/MS System Package | GIGLI Fausto | Social Sciences and Humanities | Interni | 2013 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Prestazioni a tariffario | 06 |
3. | SISTEMA QUADRUPOLO MS/MA EI/CI 7000A | GIGLI Fausto | Social Sciences and Humanities | Interni | 2011 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Prestazioni a tariffario | 06 |
4. | Rivelatore di massa QQ-TOF con UPLC | GIGLI Fausto | Social Sciences and Humanities | Interni | 2012 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Prestazioni a tariffario | 06 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Sistema bibliotecario di medicina | http://www.sba.unimi.it/Biblioteche/medicina/1884.html | 55.715 | 0 | 442 |
2. | Biblioteca digitale di Ateneo | http://www.sba.unimi.it/BibliotecaDigitale/46.html | 0 | 0 | 0 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [8]
-
- Prof. Associati [18]
-
- Ricercatori [22]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [4]
-
- Assegnisti [10]
-
- Dottorandi [17]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [64]
Assistente Ruolo Esaurimento
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
No data found
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 8 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 3 |
Area Socio - Sanitaria | 1 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 22 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 2 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |