Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
Il background e la missione generale
Il Dipartimento di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-Politici è stato costituito ex novo a valle della legge 240/2010 e dei criteri organizzativi dei Dipartimenti contenuti nel nuovo Statuto di UniMi. Alla sua origine c'è stata la decisione di unificazione di due precedenti dipartimenti con una consistenza più o meno simile: il Dipartimento di studi internazionali e il Dipartimento giuridico-politico (condizione molta diversa dai casi in cui un Dipartimento di consistente dimensione ha ‘incorporato' un altro Dipartimento di piccola dimensione o un gruppo di docenti provenienti da aree simili di altre ex-facoltà dell'Ateneo). Nel nostro caso il processo di unificazione ha portato alla formazione di un soggetto completamente nuovo che ha iniziato il suo percorso a partire dal giugno 2012, quindi in un momento quasi intermedio al periodo qui considerato sia riguardo l'attività scientifica e di ricerca dei componenti e l'esistenza di gruppi di ricerca che la VQR delle diverse aree.
Dal punto di vista strutturale nel nuovo Dipartimento sono incluse differenti aree scientifiche e di ricerca in quanto già gli stessi soggetti da cui si è originato avevano al loro interno una struttura composita. La costruzione del Dipartimento nel periodo post-unificazione è stata focalizzata sulla definizione e implementazione di percorsi coordinati e integrati in grado di sfruttare e valorizzare la presenza delle diverse componenti e delle numerose aree di interesse.
In sintesi le aree esistenti possono essere definite in base a diversi parametri: in prima approssimazione sono presenti (anche se con diverso peso numerico) quattro aree: giuridica, politologica delle relazioni internazionali e di filosofia politica, storica e geografica. Queste macro-aree hanno al loro interno ulteriori articolazioni, in particolare nell'area giuridica che include settori come il diritto internazionale pubblico e privato e il diritto dell'Unione europea, l'area del diritto pubblico a sua volta costituita da diritto costituzionale e amministrativo, aree più tradizionali come il diritto privato, settori di confine come il diritto dell'economia e la regolazione dei mercati o il diritto tributario.
D'altra parte non possiamo dimenticare che la gran parte dei Dipartimenti originatisi dalle precedenti facoltà di Scienze Politiche presentano un simile o ancora più ampio ventaglio di aree includendo anche settori economici e sociologici.
Nel suo insieme il Dipartimento assume come elemento rilevante della sua missione generale la presenza nel settore delle cd discipline e attività a dimensione ‘transnazionale' e ‘multi-livello' concernenti i diversi aspetti giuridici, politici, economici e sociali. In questa prospettiva il Dipartimento è impegnato a rafforzare la propria posizione sia a livello nazionale attraverso un sempre più stretto collegamento con le istituzioni politiche economiche e sociali che nel quadro internazionale incrementando la propria capacità di costruire relazioni e forme di cooperazione sia scientifica che didattica con i paesi europei in senso ampio del termine e i tradizionali paesi dell'area occidentale che con i nuovi paesi leader o emergenti (v. Cina e Brasile) nello scenario internazionale e, possibilmente, con quelli in via di sviluppo. All'interno di un contesto culturale così definito la ‘vocazione' interdisciplinare del Dipartimento si manifesta e si esprime sia nell'attività didattica che di ricerca nella convinzione, ampiamente condivisa, di una stretta correlazione e sinergia tra i due aspetti.
La strumentazione
1)Riguardo la partecipazione ad attività didattiche nel settore post-graduate, una parte consistente dei docenti afferenti al Dipartimento è membro del collegio dei Dottorato in Scienze Giuridiche di UniMi organizzato in numerosi curricula, tra cui di nostro interesse: Diritto amministrativo e diritto costituzionale – Constitutional and administrative law- Diritto privato e processo - Private law and procedure - Diritto internazionale ed europeo – International and European law - Filosofia e sociologia del diritto - Legal Philosophy and Law & Society.
Altri docenti del Dipartimento, date le loro competenze specialistiche, partecipano al collegio dei docenti di corsi di dottorato di altri atenei quali: - corso di dottorato in Legal Studies (Università Bocconi – Milano): curriculum in International Law and Economics (per il quale i proff. M. Frigo e G. Adinolfi tengono rispettivamente il corso di European Institutions : Law and Policy; e di International Monetary and Financial Law e sono supervisors di tesi); - corso di dottorato in Diritto dell'impresa (Università LUISS – Roma) con la partecipazione del prof. G. Marino; - corso di dottorato in Diritto e Scienze Umane (Università dell'Insubria) dove la prof. A. Di Gregorio è supervisor di alcune tesi; - corso di dottorato in Diritto dei mercati europei e globali. Crisi, diritti, regolazione (Università della Tuscia) nel quale la prof L. Ammannati svolge lezioni su Regolazione dei mercati e attività d'impresa; - corso di dottorato in Antropologia culturale sociale (Università Milano-Bicocca) con la partecipazione della prof. E. Giunchi; - corso di dottorato in Diritto pubblico comparato e dell'Unione Europea (Università di Udine) al quale la prof. A. Lang ha partecipato dal 2010 al 2012.
2) I docenti dei 2 dipartimenti nella configurazione pre legge 240 e in quella unitaria post legge 240 hanno ricevuto un numero elevato di grant comunitari nel quadro del Lifelong Learning Programme – Jean Monnet Programme che include attività didattica e di ricerca, iniziati prima del 2011 ma terminati nel triennio di riferimento: "The EU evolution: a system of multilevel governance" (2007-2012) coordinato dalla prof. P. Bilancia; Internal market and EC private international law (2007-2012) coordinato dalla prof. F. Villata; "Regulatory networks and European governance" (2009-2014) coordinato dalla Prof. L.Ammannati; The European Legal Framework of the Electronic Communications (2010-2013) coordinato dal dott. Marco Orofino; Perspectives on Common European Immigration Law (2011-2014) coordinato dal prof. F. Scuto; Europea Union disaster response law in an internationl context – Summer School (2013-2016) coordinato dalla prof. G. Adinolfi.
3) I membri del Dipartimento sono inseriti in numerosi gruppi di ricerca, alcuni che fanno capo a docenti del Dipartimento stesso e sono composti da studiosi italiani e stranieri, altri, sempre a carattere nazionale o internazionale, ai quali uno o più docenti del dipartimento partecipano. Di una parte di questi si può trovare una illustrazione più di dettaglio nel quadro B.1.b.
Di altri, da poco iniziati e in attività, daremo conto in dettaglo nelle varie fasi del riesame.
In ogni caso in sintesi possiamo ricordare quanti sono i diversi gruppi di ricerca in essere raggruppati per aree di ricerca unitamente ai gruppi che hanno terminato il loro lavoro con pubblicazioni nel triennio 2011-2013 o immediatamente dopo (ovviamente il numero è anche da rapportare al numero dei docenti che fanno capo alle diverse aree). Tra questi, nelle varie aree, alcune unità locali di ricerca PRIN.
Per quanto riguarda l'area della Scienza Politica nelle sue numerose sfaccettature rileviamo allo stato attuale 12 gruppi attivi cui partecipano 1 o più componenti del Dipartimento e/o dell'area limitatamente ad UniMi. Sempre con riferimento agli stessi parametri appena indicati per l'area diritto internazionale e dell'Unione Europea rileviamo 14 gruppi coordinati da docenti del Dipartimento e 4 coordinati da docenti di altri dip. UniMi; per l'area del diritto dell'economia i gruppi di ricerca sono stati 6 nel triennio; per l'area del diritto comparato pubblico e privato 3; e infine per l'area del diritto pubblico 11 coordinati da interni e 1 da esterni UniMi.
Le aree di ricerca
Le aree di ricerca nelle quali il Dipartimento opera, sia attraverso gruppi strutturati o informali che a livello individuale, possono essere organizzate intorno ad alcune categorie generali riconducibili ad alcune parole-chiave:
- individuo; - Stato; - rapporti tra Stati; - fenomeni globali.
Individuo - si possono riportare a questo primo tema-chiave le linee di ricerca che studiano, sotto il profilo giuridico, storico e politologico, le dinamiche individuali, riferibili tanto alle persone fisiche e giuridiche quanto alle realtà sociali nelle quali l'individuo si esprime e che approfondiscono la tematica della tutela dei diritti fondamentali, anche alla luce delle trasformazioni sociali e degli sviluppi tecnologici e scientifici. Tali dinamiche sono considerate nella loro dimensione orizzontale e verticale, in altri termini nei rapporti anche transnazionali con altri individui e nei rapporti con lo Stato. La pluralità dei punti di osservazione che il Dipartimento esprime consente di cogliere i diversi aspetti politici, sociali ed economici di tali dinamiche in un'ottica interdisciplinare.
Stato - Si possono ricondurre a questo tema le linee di ricerca che studiano sotto il profilo giuridico, storico e politologico l'organizzazione del potere anche come espressione di teorie politiche, nonché quando esso si traduce in un ordinamento giuridico costituzionale, considerato anche in relazione ai mutamenti degli assetti di sovranità e alla pluri-articolazione dei livelli decisionali di governo, anche in chiave comparata. Guardando sempre alle dinamiche interne allo Stato, l'attenzione si concentra inoltre su specifiche evoluzioni economiche, istituzionali e sociali in atto anche in ambito extraeuropeo, nonché sulle norme e sulle politiche sviluppate dallo Stato in attuazione di obblighi internazionali ed europei, con particolare riguardo alla dimensione economica.
Rapporti tra stati – sono riconducibili a questo tema-chiave le linee di ricerca che affrontano dal punto di vista giuridico, storico e politologico i rapporti tra Stati. Il tema viene affrontato guardando sia alla dimensione interna che si manifesta nella definizione e nella conduzione della politica estera, sia nella dimensione esterna. In quest'ultimo senso oggetto di studio sono i processi della cooperazione internazionale intesi a regolare interessi comuni in ambito politico ed economico, sotto il profilo sia delle teorie politologiche sia della prassi degli Stati.
Fenomeni globali - Si possono ricondurre a questo tema le linee di ricerca che studiano tematiche e fenomeni che andando oltre il concetto di Stato, valorizzano nuove forme di regolazione dei fenomeni sociali ed economici nonchè di governance e regolazione dei mercati a livello transnazionale e globale.
Obiettivi di ricerca pluriennali
1. Incrementare il carattere interdisciplinare dei progetti di ricerca e dei relativi gruppi di lavoro così come delle iniziative rivolte all'esterno su temi di attualità o di riflessione teorica
2. Incrementare il tasso di internazionalizzazione della ricerca e migliorare la diffusione dei risultati attraverso iniziative come convegni, workshop, seminari, ecc. con partecipazione dei ricercatori di altri paesi o attraverso la partecipazione di membri del Dipartimento ad iniziative all'estero
3. Incrementare il tasso di internazionalizzazione della ricerca attraverso l'estensione della collaborazione con gruppi di ricerca di università, enti ed istituzioni straniere ed anche attraverso una migliore diffusione internazionale dei risultati su riviste e con case editrici straniere
4. Aumentare il numero delle pubblicazioni del Dipartimento riequilibrando il numero delle pubblicazioni pro capite da parte dei componenti attualmente al di sotto della media del Dipartimento (calcolata sulla base delle pubblicazioni nelle aree degli articoli e saggi del triennio 2011-2013) e migliorare lo standard delle sedi di pubblicazione incrementando l'accesso a riviste di eccellenza o comunque caratterizzate da ampia e ben quotata visibilità nazionale e internazionale
Azioni e strumenti per la realizzazione degli obiettivi strategici
1. Riguardo la valorizzazione delle potenzialità di ricerca interdisciplinare presenti nella nostra struttura dipartimentale possono essere definiti alcuni obiettivi intermedi da conseguire nel triennio in questione:
(1) per il primo anno sono state progettate alcune iniziative pubbliche, in particolare convegni su temi di attuale interesse scientifico e politico-economico, come punto di arrivo di ricerche condotte in collaborazione tra membri del Dipartimento afferenti a diverse aree;
(2) per il secondo e terzo anno l'obiettivo prioritario è la partecipazione con più progetti alle call di Horizon 2020 e alle call connesse ad altre tipologie di progetti europei o comunque internazionali a carattere competitivo;
2. L'evoluzione del Dipartimento verso un più elevato tasso di internazionalizzazione della ricerca è focalizzata in primo luogo sulla diffusione dei risultati della ricerca attraverso convegni, workshop, ecc. internazionali organizzati dal Dipartimento stesso oppure grazie alla partecipazione di membri del Dipartimento ad altre iniziative come convegni localizzate all'estero. Anche in questo caso sono stati determinati obiettivi di breve e medio periodo:
(1) nel breve periodo obiettivo prioritario è l'organizzazione di alcuni convegni internazionali promossi da gruppi di docenti attivi nelle diverse aree;
(2) nel medio periodo è prevista l'organizzazione di convegni internazionali in quanto tappa intermedia e/o finale di ricerche finanziate in atto come i PRIN attualmente in svolgimento; la partecipazione a convegni di livello internazionale incrementando il numero delle submission in risposta alle call di gruppi di ricerca e di istituzioni straniere;
3. L'incremento del tasso di internazionalizzazione della ricerca passa anche
(1) attraverso l'intensificazione della partecipazione di gruppi di ricerca del Dipartimento o di singoli componenti a gruppi di ricerca o network a carattere transnazionale e della collaborazione anche ad istituzioni di ricerca straniere;
(2) attraverso la diffusione dei risultati della ricerca svolta all'interno del dip. su riviste internazionali e con case editrici straniere.
Riguardo il punto (1) l'obiettivo di breve periodo è di incrementare la partecipazione a gruppi di ricerca e network con università ed enti stranieri. Obiettivo di medio-lungo periodo è di organizzare e costruire gruppi di ricerca a partecipazione internazionale o network tra diversi paesi europei ed extra-europei.
Riguardo il punto (2) l'obiettivo di breve periodo è incrementare il numero delle submission a riviste internazionali di paper individuali intermedi o conclusivi di progetti di ricerca e valutare l'opportunità di pubblicare i risultati finali in volumi collettanei presso editori stranieri. Obiettivo di medio-lungo periodo è l'effettivo incremento del numero delle pubblicazioni su riviste internazionali o presso editori stranieri.
4. L'incremento del volume complessivo delle pubblicazioni può essere realizzato nel breve periodo grazie ad un necessario aumento di produttività di coloro che nel triennio sono risultati parzialmente inattivi o comunque sotto la media di ateneo di pubblicazioni/anno. Nel medio-lungo si può anche pervenire ad un aumento di pubblicazioni/anno anche da parte di chi attualmente rientra o addirittura supera la media di ateneo.
Ciò che comunque appare necessario è una migliore collocazione editoriale dell'insieme delle pubblicazioni dei componenti del Dipartimento in particolare accrescendo il numero delle pubblicazioni su riviste caratterizzate da rigorosa peer review e da visibilità sia a livello nazionale che internazionale (il riferimento può essere generalmente alle riviste catalogate di ‘fascia A' o che comunque godono di elevata reputazione nelle diverse aree scientifiche per le quali non valgono criteri di valutazione omogenei). Un obiettivo di questo tipo può essere perseguito progressivamente aumentando di anno in anno il numero delle pubblicazioni su riviste di alto livello e ad ampia diffusione.
Modalità e indicatori di monitoraggio degli obiettivi
Rapportando l'azione di monitoraggio a quanto descritto riguardo le attività e gli strumenti per la realizzazione degli obiettivi strategici è possibile indicare per ognuno di essi i seguenti indicatori:
Obiettivo (1): valorizzazione delle potenzialità di ricerca interdisciplinare:
-per il primo anno sono previste 5 iniziative (convegni, seminari, workshop) consistenti nella progettazione di alcune iniziative pubbliche in particolare come punto di arrivo di ricerche condotte in collaborazione tra le diverse aree;
-per il secondo e terzo anno l'obiettivo è la presentazione di 3 progetti di ricerca per anno.
Obiettivo (2): incremento del tasso di internazionalizzazione della ricerca e miglioramento della diffusione dei risultati:
-nel breve periodo il miglioramento nella diffusione della ricerca dipartimentale passa attraverso l'organizzazione di almeno 5 convegni internazionali;
-nel medio periodo il primo obiettivo è l'organizzazione di 4 convegni internazionali collegati a ricerche finanziate attualmente in atto; il secondo la sottoposizione di almeno 6 submission/anno in risposta alle call di gruppi di ricerca e di istituzioni straniere.
Obiettivo (3) : Incremento del tasso di internazionalizzazione della ricerca: (1) attraverso la partecipazione a network e gruppi transnazionali:
-nel breve periodo è di partecipare ad almeno 10 tra network e gruppi ;
-nel medio-lungo periodo di raggiungere l'obiettivo di organizzare almeno 3 gruppi-network/anno a partecipazione internazionale (paesi europei e/o extra-europei)
(2) attraverso la diffusione dei risultati su riviste internazionali o con editori stranieri:
-nel breve periodo si tratta di incrementare il numero delle submission a riviste internazionali e di proporre pubblicazioni a editori stranieri con un obiettivo di 12/anno
-nel medio periodo l'obiettivo da conseguire è un numero adeguato di pubblicazioni su riviste e/o volumi/anno.
Obiettivo (4): Aumentare il numero delle pubblicazioni del Dipartimento riequilibrando il numero delle pubblicazioni pro capite e migliorare lo standard delle sedi di pubblicazione:
-nel breve periodo l'obiettivo è incrementare la produttività dei membri del Dipartimento risultati parzialmente inattivi o comunque sotto la media dipartimentale (definita come sopra) riconducendoli a conseguire questa soglia attraverso il monitoraggio costante della Commissione Ricerca del dipartimento (CO.RI);
-nel medio periodo può essere incrementato il numero di pubblicazioni di chi già raggiunge la media prefissata ma in particolare deve essere accresciuto il numero di pubblicazioni su riviste di più elevato livello nazionale e/o internazionale o in collane editoriali caratterizzate da peer review.
Il Dipartimento di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-Politici è stato costituito ex novo a valle della legge 240/2010 e dei criteri organizzativi dei Dipartimenti contenuti nel nuovo Statuto di UniMi. Alla sua origine c'è stata la decisione di unificazione di due precedenti dipartimenti con una consistenza più o meno simile: il Dipartimento di studi internazionali e il Dipartimento giuridico-politico (condizione molta diversa dai casi in cui un Dipartimento di consistente dimensione ha ‘incorporato' un altro Dipartimento di piccola dimensione o un gruppo di docenti provenienti da aree simili di altre ex-facoltà dell'Ateneo). Nel nostro caso il processo di unificazione ha portato alla formazione di un soggetto completamente nuovo che ha iniziato il suo percorso a partire dal giugno 2012, quindi in un momento quasi intermedio al periodo qui considerato sia riguardo l'attività scientifica e di ricerca dei componenti e l'esistenza di gruppi di ricerca che la VQR delle diverse aree.
Dal punto di vista strutturale nel nuovo Dipartimento sono incluse differenti aree scientifiche e di ricerca in quanto già gli stessi soggetti da cui si è originato avevano al loro interno una struttura composita. La costruzione del Dipartimento nel periodo post-unificazione è stata focalizzata sulla definizione e implementazione di percorsi coordinati e integrati in grado di sfruttare e valorizzare la presenza delle diverse componenti e delle numerose aree di interesse.
In sintesi le aree esistenti possono essere definite in base a diversi parametri: in prima approssimazione sono presenti (anche se con diverso peso numerico) quattro aree: giuridica, politologica delle relazioni internazionali e di filosofia politica, storica e geografica. Queste macro-aree hanno al loro interno ulteriori articolazioni, in particolare nell'area giuridica che include settori come il diritto internazionale pubblico e privato e il diritto dell'Unione europea, l'area del diritto pubblico a sua volta costituita da diritto costituzionale e amministrativo, aree più tradizionali come il diritto privato, settori di confine come il diritto dell'economia e la regolazione dei mercati o il diritto tributario.
D'altra parte non possiamo dimenticare che la gran parte dei Dipartimenti originatisi dalle precedenti facoltà di Scienze Politiche presentano un simile o ancora più ampio ventaglio di aree includendo anche settori economici e sociologici.
Nel suo insieme il Dipartimento assume come elemento rilevante della sua missione generale la presenza nel settore delle cd discipline e attività a dimensione ‘transnazionale' e ‘multi-livello' concernenti i diversi aspetti giuridici, politici, economici e sociali. In questa prospettiva il Dipartimento è impegnato a rafforzare la propria posizione sia a livello nazionale attraverso un sempre più stretto collegamento con le istituzioni politiche economiche e sociali che nel quadro internazionale incrementando la propria capacità di costruire relazioni e forme di cooperazione sia scientifica che didattica con i paesi europei in senso ampio del termine e i tradizionali paesi dell'area occidentale che con i nuovi paesi leader o emergenti (v. Cina e Brasile) nello scenario internazionale e, possibilmente, con quelli in via di sviluppo. All'interno di un contesto culturale così definito la ‘vocazione' interdisciplinare del Dipartimento si manifesta e si esprime sia nell'attività didattica che di ricerca nella convinzione, ampiamente condivisa, di una stretta correlazione e sinergia tra i due aspetti.
La strumentazione
1)Riguardo la partecipazione ad attività didattiche nel settore post-graduate, una parte consistente dei docenti afferenti al Dipartimento è membro del collegio dei Dottorato in Scienze Giuridiche di UniMi organizzato in numerosi curricula, tra cui di nostro interesse: Diritto amministrativo e diritto costituzionale – Constitutional and administrative law- Diritto privato e processo - Private law and procedure - Diritto internazionale ed europeo – International and European law - Filosofia e sociologia del diritto - Legal Philosophy and Law & Society.
Altri docenti del Dipartimento, date le loro competenze specialistiche, partecipano al collegio dei docenti di corsi di dottorato di altri atenei quali: - corso di dottorato in Legal Studies (Università Bocconi – Milano): curriculum in International Law and Economics (per il quale i proff. M. Frigo e G. Adinolfi tengono rispettivamente il corso di European Institutions : Law and Policy; e di International Monetary and Financial Law e sono supervisors di tesi); - corso di dottorato in Diritto dell'impresa (Università LUISS – Roma) con la partecipazione del prof. G. Marino; - corso di dottorato in Diritto e Scienze Umane (Università dell'Insubria) dove la prof. A. Di Gregorio è supervisor di alcune tesi; - corso di dottorato in Diritto dei mercati europei e globali. Crisi, diritti, regolazione (Università della Tuscia) nel quale la prof L. Ammannati svolge lezioni su Regolazione dei mercati e attività d'impresa; - corso di dottorato in Antropologia culturale sociale (Università Milano-Bicocca) con la partecipazione della prof. E. Giunchi; - corso di dottorato in Diritto pubblico comparato e dell'Unione Europea (Università di Udine) al quale la prof. A. Lang ha partecipato dal 2010 al 2012.
2) I docenti dei 2 dipartimenti nella configurazione pre legge 240 e in quella unitaria post legge 240 hanno ricevuto un numero elevato di grant comunitari nel quadro del Lifelong Learning Programme – Jean Monnet Programme che include attività didattica e di ricerca, iniziati prima del 2011 ma terminati nel triennio di riferimento: "The EU evolution: a system of multilevel governance" (2007-2012) coordinato dalla prof. P. Bilancia; Internal market and EC private international law (2007-2012) coordinato dalla prof. F. Villata; "Regulatory networks and European governance" (2009-2014) coordinato dalla Prof. L.Ammannati; The European Legal Framework of the Electronic Communications (2010-2013) coordinato dal dott. Marco Orofino; Perspectives on Common European Immigration Law (2011-2014) coordinato dal prof. F. Scuto; Europea Union disaster response law in an internationl context – Summer School (2013-2016) coordinato dalla prof. G. Adinolfi.
3) I membri del Dipartimento sono inseriti in numerosi gruppi di ricerca, alcuni che fanno capo a docenti del Dipartimento stesso e sono composti da studiosi italiani e stranieri, altri, sempre a carattere nazionale o internazionale, ai quali uno o più docenti del dipartimento partecipano. Di una parte di questi si può trovare una illustrazione più di dettaglio nel quadro B.1.b.
Di altri, da poco iniziati e in attività, daremo conto in dettaglo nelle varie fasi del riesame.
In ogni caso in sintesi possiamo ricordare quanti sono i diversi gruppi di ricerca in essere raggruppati per aree di ricerca unitamente ai gruppi che hanno terminato il loro lavoro con pubblicazioni nel triennio 2011-2013 o immediatamente dopo (ovviamente il numero è anche da rapportare al numero dei docenti che fanno capo alle diverse aree). Tra questi, nelle varie aree, alcune unità locali di ricerca PRIN.
Per quanto riguarda l'area della Scienza Politica nelle sue numerose sfaccettature rileviamo allo stato attuale 12 gruppi attivi cui partecipano 1 o più componenti del Dipartimento e/o dell'area limitatamente ad UniMi. Sempre con riferimento agli stessi parametri appena indicati per l'area diritto internazionale e dell'Unione Europea rileviamo 14 gruppi coordinati da docenti del Dipartimento e 4 coordinati da docenti di altri dip. UniMi; per l'area del diritto dell'economia i gruppi di ricerca sono stati 6 nel triennio; per l'area del diritto comparato pubblico e privato 3; e infine per l'area del diritto pubblico 11 coordinati da interni e 1 da esterni UniMi.
Le aree di ricerca
Le aree di ricerca nelle quali il Dipartimento opera, sia attraverso gruppi strutturati o informali che a livello individuale, possono essere organizzate intorno ad alcune categorie generali riconducibili ad alcune parole-chiave:
- individuo; - Stato; - rapporti tra Stati; - fenomeni globali.
Individuo - si possono riportare a questo primo tema-chiave le linee di ricerca che studiano, sotto il profilo giuridico, storico e politologico, le dinamiche individuali, riferibili tanto alle persone fisiche e giuridiche quanto alle realtà sociali nelle quali l'individuo si esprime e che approfondiscono la tematica della tutela dei diritti fondamentali, anche alla luce delle trasformazioni sociali e degli sviluppi tecnologici e scientifici. Tali dinamiche sono considerate nella loro dimensione orizzontale e verticale, in altri termini nei rapporti anche transnazionali con altri individui e nei rapporti con lo Stato. La pluralità dei punti di osservazione che il Dipartimento esprime consente di cogliere i diversi aspetti politici, sociali ed economici di tali dinamiche in un'ottica interdisciplinare.
Stato - Si possono ricondurre a questo tema le linee di ricerca che studiano sotto il profilo giuridico, storico e politologico l'organizzazione del potere anche come espressione di teorie politiche, nonché quando esso si traduce in un ordinamento giuridico costituzionale, considerato anche in relazione ai mutamenti degli assetti di sovranità e alla pluri-articolazione dei livelli decisionali di governo, anche in chiave comparata. Guardando sempre alle dinamiche interne allo Stato, l'attenzione si concentra inoltre su specifiche evoluzioni economiche, istituzionali e sociali in atto anche in ambito extraeuropeo, nonché sulle norme e sulle politiche sviluppate dallo Stato in attuazione di obblighi internazionali ed europei, con particolare riguardo alla dimensione economica.
Rapporti tra stati – sono riconducibili a questo tema-chiave le linee di ricerca che affrontano dal punto di vista giuridico, storico e politologico i rapporti tra Stati. Il tema viene affrontato guardando sia alla dimensione interna che si manifesta nella definizione e nella conduzione della politica estera, sia nella dimensione esterna. In quest'ultimo senso oggetto di studio sono i processi della cooperazione internazionale intesi a regolare interessi comuni in ambito politico ed economico, sotto il profilo sia delle teorie politologiche sia della prassi degli Stati.
Fenomeni globali - Si possono ricondurre a questo tema le linee di ricerca che studiano tematiche e fenomeni che andando oltre il concetto di Stato, valorizzano nuove forme di regolazione dei fenomeni sociali ed economici nonchè di governance e regolazione dei mercati a livello transnazionale e globale.
Obiettivi di ricerca pluriennali
1. Incrementare il carattere interdisciplinare dei progetti di ricerca e dei relativi gruppi di lavoro così come delle iniziative rivolte all'esterno su temi di attualità o di riflessione teorica
2. Incrementare il tasso di internazionalizzazione della ricerca e migliorare la diffusione dei risultati attraverso iniziative come convegni, workshop, seminari, ecc. con partecipazione dei ricercatori di altri paesi o attraverso la partecipazione di membri del Dipartimento ad iniziative all'estero
3. Incrementare il tasso di internazionalizzazione della ricerca attraverso l'estensione della collaborazione con gruppi di ricerca di università, enti ed istituzioni straniere ed anche attraverso una migliore diffusione internazionale dei risultati su riviste e con case editrici straniere
4. Aumentare il numero delle pubblicazioni del Dipartimento riequilibrando il numero delle pubblicazioni pro capite da parte dei componenti attualmente al di sotto della media del Dipartimento (calcolata sulla base delle pubblicazioni nelle aree degli articoli e saggi del triennio 2011-2013) e migliorare lo standard delle sedi di pubblicazione incrementando l'accesso a riviste di eccellenza o comunque caratterizzate da ampia e ben quotata visibilità nazionale e internazionale
Azioni e strumenti per la realizzazione degli obiettivi strategici
1. Riguardo la valorizzazione delle potenzialità di ricerca interdisciplinare presenti nella nostra struttura dipartimentale possono essere definiti alcuni obiettivi intermedi da conseguire nel triennio in questione:
(1) per il primo anno sono state progettate alcune iniziative pubbliche, in particolare convegni su temi di attuale interesse scientifico e politico-economico, come punto di arrivo di ricerche condotte in collaborazione tra membri del Dipartimento afferenti a diverse aree;
(2) per il secondo e terzo anno l'obiettivo prioritario è la partecipazione con più progetti alle call di Horizon 2020 e alle call connesse ad altre tipologie di progetti europei o comunque internazionali a carattere competitivo;
2. L'evoluzione del Dipartimento verso un più elevato tasso di internazionalizzazione della ricerca è focalizzata in primo luogo sulla diffusione dei risultati della ricerca attraverso convegni, workshop, ecc. internazionali organizzati dal Dipartimento stesso oppure grazie alla partecipazione di membri del Dipartimento ad altre iniziative come convegni localizzate all'estero. Anche in questo caso sono stati determinati obiettivi di breve e medio periodo:
(1) nel breve periodo obiettivo prioritario è l'organizzazione di alcuni convegni internazionali promossi da gruppi di docenti attivi nelle diverse aree;
(2) nel medio periodo è prevista l'organizzazione di convegni internazionali in quanto tappa intermedia e/o finale di ricerche finanziate in atto come i PRIN attualmente in svolgimento; la partecipazione a convegni di livello internazionale incrementando il numero delle submission in risposta alle call di gruppi di ricerca e di istituzioni straniere;
3. L'incremento del tasso di internazionalizzazione della ricerca passa anche
(1) attraverso l'intensificazione della partecipazione di gruppi di ricerca del Dipartimento o di singoli componenti a gruppi di ricerca o network a carattere transnazionale e della collaborazione anche ad istituzioni di ricerca straniere;
(2) attraverso la diffusione dei risultati della ricerca svolta all'interno del dip. su riviste internazionali e con case editrici straniere.
Riguardo il punto (1) l'obiettivo di breve periodo è di incrementare la partecipazione a gruppi di ricerca e network con università ed enti stranieri. Obiettivo di medio-lungo periodo è di organizzare e costruire gruppi di ricerca a partecipazione internazionale o network tra diversi paesi europei ed extra-europei.
Riguardo il punto (2) l'obiettivo di breve periodo è incrementare il numero delle submission a riviste internazionali di paper individuali intermedi o conclusivi di progetti di ricerca e valutare l'opportunità di pubblicare i risultati finali in volumi collettanei presso editori stranieri. Obiettivo di medio-lungo periodo è l'effettivo incremento del numero delle pubblicazioni su riviste internazionali o presso editori stranieri.
4. L'incremento del volume complessivo delle pubblicazioni può essere realizzato nel breve periodo grazie ad un necessario aumento di produttività di coloro che nel triennio sono risultati parzialmente inattivi o comunque sotto la media di ateneo di pubblicazioni/anno. Nel medio-lungo si può anche pervenire ad un aumento di pubblicazioni/anno anche da parte di chi attualmente rientra o addirittura supera la media di ateneo.
Ciò che comunque appare necessario è una migliore collocazione editoriale dell'insieme delle pubblicazioni dei componenti del Dipartimento in particolare accrescendo il numero delle pubblicazioni su riviste caratterizzate da rigorosa peer review e da visibilità sia a livello nazionale che internazionale (il riferimento può essere generalmente alle riviste catalogate di ‘fascia A' o che comunque godono di elevata reputazione nelle diverse aree scientifiche per le quali non valgono criteri di valutazione omogenei). Un obiettivo di questo tipo può essere perseguito progressivamente aumentando di anno in anno il numero delle pubblicazioni su riviste di alto livello e ad ampia diffusione.
Modalità e indicatori di monitoraggio degli obiettivi
Rapportando l'azione di monitoraggio a quanto descritto riguardo le attività e gli strumenti per la realizzazione degli obiettivi strategici è possibile indicare per ognuno di essi i seguenti indicatori:
Obiettivo (1): valorizzazione delle potenzialità di ricerca interdisciplinare:
-per il primo anno sono previste 5 iniziative (convegni, seminari, workshop) consistenti nella progettazione di alcune iniziative pubbliche in particolare come punto di arrivo di ricerche condotte in collaborazione tra le diverse aree;
-per il secondo e terzo anno l'obiettivo è la presentazione di 3 progetti di ricerca per anno.
Obiettivo (2): incremento del tasso di internazionalizzazione della ricerca e miglioramento della diffusione dei risultati:
-nel breve periodo il miglioramento nella diffusione della ricerca dipartimentale passa attraverso l'organizzazione di almeno 5 convegni internazionali;
-nel medio periodo il primo obiettivo è l'organizzazione di 4 convegni internazionali collegati a ricerche finanziate attualmente in atto; il secondo la sottoposizione di almeno 6 submission/anno in risposta alle call di gruppi di ricerca e di istituzioni straniere.
Obiettivo (3) : Incremento del tasso di internazionalizzazione della ricerca: (1) attraverso la partecipazione a network e gruppi transnazionali:
-nel breve periodo è di partecipare ad almeno 10 tra network e gruppi ;
-nel medio-lungo periodo di raggiungere l'obiettivo di organizzare almeno 3 gruppi-network/anno a partecipazione internazionale (paesi europei e/o extra-europei)
(2) attraverso la diffusione dei risultati su riviste internazionali o con editori stranieri:
-nel breve periodo si tratta di incrementare il numero delle submission a riviste internazionali e di proporre pubblicazioni a editori stranieri con un obiettivo di 12/anno
-nel medio periodo l'obiettivo da conseguire è un numero adeguato di pubblicazioni su riviste e/o volumi/anno.
Obiettivo (4): Aumentare il numero delle pubblicazioni del Dipartimento riequilibrando il numero delle pubblicazioni pro capite e migliorare lo standard delle sedi di pubblicazione:
-nel breve periodo l'obiettivo è incrementare la produttività dei membri del Dipartimento risultati parzialmente inattivi o comunque sotto la media dipartimentale (definita come sopra) riconducendoli a conseguire questa soglia attraverso il monitoraggio costante della Commissione Ricerca del dipartimento (CO.RI);
-nel medio periodo può essere incrementato il numero di pubblicazioni di chi già raggiunge la media prefissata ma in particolare deve essere accresciuto il numero di pubblicazioni su riviste di più elevato livello nazionale e/o internazionale o in collane editoriali caratterizzate da peer review.
Sezione B - Sistema di gestione
Il Dipartimento di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-Politici (Department of International, Legal, Historical and Political Studies: DILHPS) è stato istituito con decreto rettorale il 26 aprile del 2012.
Il nuovo regolamento è stato redatto da un gruppo di lavoro interno ai sensi della l. 240/2010, in applicazione a quanto previsto dallo Statuto e dal Regolamento Generale di Ateneo (RGA) e approvato dal Consiglio di Dipartimento il 20 marzo del 2013. È tuttora in attesa di definitiva approvazione da parte del Senato accademico. Nel frattempo un gruppo di lavoro del SA ha provveduto ad una analisi dettagliata degli Statuti che è ormai completata e sono in corso incontri con i Direttori per apportare le necessarie correzioni ai testi.
Di conseguenza la struttura organizzativa qui descritta è quella contenuta del testo approvato nel 2013 ma, dall'insieme dei rilievi generali prodotti dal Gruppo di Lavoro, le modifiche che saranno apportate non incidono sulla struttura organizzativa e sulle articolazione del Dipartimento già previste.
Per quanto riguarda la struttura delle relazioni “esterne” del Dipartimento, è presente un raccordo con altri due Dipartimenti (nati dalla ex-facoltà di Scienze Politiche) cioè il Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi e quello di Scienze Sociali e Politiche all'interno della Facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali. Inoltre il Dipartimento si raccorda anche alla Scuola di Scienze della Mediazione linguistica e culturale.
Considerando innanzitutto la struttura organizzativa del Dipartimento, gli organi sono: - il Consiglio; – il Direttore; – la Giunta; – la Commissione paritetica docenti-studenti.
Il Consiglio di Dipartimento è composto da tutti i professori, i ricercatori di ruolo e i ricercatori a tempo determinato che costituiscono l'organico del Dipartimento, una rappresentanza degli studenti iscritti ai corsi di laurea e di laurea magistrale di cui il Dipartimento è referente principale o comunque responsabile della gestione, il personale di elevata professionalità delle aree amministrativa gestionale, tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati, una rappresentanza del restante personale tecnico e amministrativo, una rappresentanza dei titolari di assegni per lo svolgimento di attività di ricerca attribuiti al Dipartimento e da una rappresentanza degli iscritti ai corsi di dottorato di ricerca e alle scuole di specializzazione di interesse del Dipartimento.
Più in dettaglio (aggiornando i dati rispetto al 31.12.2013 i professori di prima fascia sono 11 (2 pensionamenti nel 2014); i professori associati sono 18 (di cui 4 hanno preso servizio nel gennaio 2015 in quanto abilitati e vincitori di concorso e altri 4 sono abilitati per la prima fascia in attesa di concorso ); i ricercatori sono 16 di cui ancora 9 abilitati per la seconda fascia in attesa di concorso; i ricercatori a tempo determinato sono 3 di cui 2 abilitati per la seconda fascia. Gli assegnisti sono attualmente 4 (dei 6 precedenti, 1 ha terminato il periodo e 1 si è dimesso) ma il Dipartimento ha ricevuto altre 2 posizioni di assegno di ricerca per i quali non è ancora scaduto il termine di presentazione delle domande (i rappresentanti in Consiglio di dipartimento sono 2). I dottorandi iscritti al corso di dottorato in Scienze Giuridiche di UniMi per i quali è prevista la supervisione di docenti del Dipartimento sono 10. A questi si aggiungono come volontari partecipanti alle attività dipartimentali i dottorandi degli altri atenei regionali che hanno come supervisor docenti del Dipartimento.
Al Consiglio partecipa inoltre in rappresentanza degli studenti dei Corsi di Laurea triennale e magistrale di cui il dipartimento è referente principale o partecipa ad un Collegio didattico interdipartimentale un numero di studenti pari a 10.
Il Direttore del Dipartimento oltre a svolgere le attività previste dalla Statuto generale e dal Regolamento presiede anche la Giunta di dipartimento e partecipa come membro di diritto al Comitato di Direzione della Facoltà SPES e della Scuola della Mediazione Linguistica e Culturale di cui il Dipartimento è parte come indicato in precedenza.
La Giunta di Dipartimento è un organo rilevante in quanto coadiuva il Direttore nell'esecuzione delle decisioni del Consiglio ma esercita anche funzioni istruttorie sempre riguardo la preparazione dei lavori del Consiglio. Attualmente è stata appena rinnovata in coincidenza con l'inizio del mandato del Direttore per il prossimo triennio. È composta da 10 membri (9 docenti ed il Responsabile amministrativo), tra cui il Direttore ed il Vice-Direttore; i 3 Presidenti dei Collegi didattici di cui il Dipartimento è referente principale; 4 docenti di cui 1 PO, 1 PA e 2 ricercatori.
All'interno della Giunta si è realizzata una ripartizione di compiti che ha portato da subito alla costituzione di Commissioni di cui fanno parte in funzione di coordinamento e come referenti almeno 1 membro della Giunta insieme ad altri componenti del Consiglio di Dipartimento. Le 3 Commissioni sono:
- Commissione per la ricerca con competenze sia sul versante esterno (monitoraggio delle call di interesse dipartimentale, conseguente prima iniziativa di costituzione di gruppi potenzialmente interessati, attenzione all'evoluzione della costruzione del progetto, ecc. ) che sul versante interno (monitoraggio delle attività di ricerca e delle pubblicazioni dei componenti il Dipartimento sia in termini numerici che riguardo la reputazione della rivista e/o dell'editore e della collana);
- Commissione per la didattica con il compito specifico di monitorare attività e presenza dei componenti il Dipartimento nei Collegi didattici nei quali il Dipartimento è presente in modo limitato;
- Commissione per la comunicazione intesa in primo luogo nel senso di incrementare la visibilità del dipartimento nella implementazione delle sue attività (convegni, workshop, ecc.) ma anche, in secondo luogo, come “promozione del brand” dipartimentale.
Per quanto riguarda l'attività didattica del Dipartimento l'organo comune di riferimento è rappresentato dalla Commissione paritetica docenti – studenti ed è attualmente composta da 5 docenti e 5 studenti in modo da garantire, per quanto possibile, per ognuna delle 2 componenti una adeguata rappresentatività di ogni corso di studio di cui il Dipartimento è responsabile. Come previsto dalla stessa legge 240 la Commissione paritetica docenti – studenti funziona come osservatorio permanente delle attività didattiche. Tra l'altro la Commissione lavora a stretto contatto e elabora i propri indirizzi con la collaborazione del Presidio di Qualità della Didattica (PQD) definito peraltro come “il regista del sistema di assicurazione della qualità” (AQ) di ateneo. La Commissione paritetica di Dipartimento ha elaborato il suo ultimo rapporto entro il 15 dicembre 2014.
I Collegi didattici che operano all'interno del Dipartimento sono quelli dei Corsi di laurea in “Scienze internazionali e istituzioni europee” e dei corsi di laurea magistrale in “Scienze politiche e di governo” e di “Relazioni internazionali”.
Fanno parte con diritto di voto dei Collegi didattici (art. 39, c. 2, primo cpv. St.) tutti i professori e ricercatori appartenenti al Dipartimento responsabili di insegnamenti unitamente ai professori e ricercatori dei Dipartimenti associati e degli altri Dipartimenti o Scuole, responsabili di insegnamenti. Ne fanno ancora parte i rappresentanti degli studenti presenti nel Consiglio del Dipartimento in relazione al corso di studio di loro pertinenza. Partecipano inoltre ai Collegi didattici come “osservatori”, i professori e i ricercatori di altro Ateneo ai quali siano attribuiti per affidamento compiti didattici.
Per quanto concerne l'attività di coordinamento della ricerca, di elaborazione di progetti e di partecipazione alla loro implementazione il Dipartimento ha optato per la creazione di strutture organizzative leggere in corrispondenza delle diverse aree di ricerca e di attività denominate Sezioni (v. art. 37, c. 3 St.). Le Sezioni sono attualmente 3:
- Studi di diritto internazionale, comparato ed europeo;
- Studi giuridico- istituzionali;
- Studi storico-politici internazionali.
Ma, secondo il Regolamento del Dipartimento, il Consiglio può deliberare la costituzione di nuove sezioni. Le Sezioni scelgono un coordinatore con un mandato triennale. Comunque il loro ambito di attività è limitato al coordinamento della ricerca di area e ad attività informali.
Inoltre nel Dipartimento sono coinvolte altre tipologie di collaboratori come, ad esempio per la didattica, dottorandi e professionisti forniscono ex art. 45 attività didattica integrativa in numerosi corsi. In più il Dipartimento può contare sulla collaborazione di cultori della materia e laureati frequentatori che collaborano sia all'attività didattica che di ricerca.
Il nuovo regolamento è stato redatto da un gruppo di lavoro interno ai sensi della l. 240/2010, in applicazione a quanto previsto dallo Statuto e dal Regolamento Generale di Ateneo (RGA) e approvato dal Consiglio di Dipartimento il 20 marzo del 2013. È tuttora in attesa di definitiva approvazione da parte del Senato accademico. Nel frattempo un gruppo di lavoro del SA ha provveduto ad una analisi dettagliata degli Statuti che è ormai completata e sono in corso incontri con i Direttori per apportare le necessarie correzioni ai testi.
Di conseguenza la struttura organizzativa qui descritta è quella contenuta del testo approvato nel 2013 ma, dall'insieme dei rilievi generali prodotti dal Gruppo di Lavoro, le modifiche che saranno apportate non incidono sulla struttura organizzativa e sulle articolazione del Dipartimento già previste.
Per quanto riguarda la struttura delle relazioni “esterne” del Dipartimento, è presente un raccordo con altri due Dipartimenti (nati dalla ex-facoltà di Scienze Politiche) cioè il Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi e quello di Scienze Sociali e Politiche all'interno della Facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali. Inoltre il Dipartimento si raccorda anche alla Scuola di Scienze della Mediazione linguistica e culturale.
Considerando innanzitutto la struttura organizzativa del Dipartimento, gli organi sono: - il Consiglio; – il Direttore; – la Giunta; – la Commissione paritetica docenti-studenti.
Il Consiglio di Dipartimento è composto da tutti i professori, i ricercatori di ruolo e i ricercatori a tempo determinato che costituiscono l'organico del Dipartimento, una rappresentanza degli studenti iscritti ai corsi di laurea e di laurea magistrale di cui il Dipartimento è referente principale o comunque responsabile della gestione, il personale di elevata professionalità delle aree amministrativa gestionale, tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati, una rappresentanza del restante personale tecnico e amministrativo, una rappresentanza dei titolari di assegni per lo svolgimento di attività di ricerca attribuiti al Dipartimento e da una rappresentanza degli iscritti ai corsi di dottorato di ricerca e alle scuole di specializzazione di interesse del Dipartimento.
Più in dettaglio (aggiornando i dati rispetto al 31.12.2013 i professori di prima fascia sono 11 (2 pensionamenti nel 2014); i professori associati sono 18 (di cui 4 hanno preso servizio nel gennaio 2015 in quanto abilitati e vincitori di concorso e altri 4 sono abilitati per la prima fascia in attesa di concorso ); i ricercatori sono 16 di cui ancora 9 abilitati per la seconda fascia in attesa di concorso; i ricercatori a tempo determinato sono 3 di cui 2 abilitati per la seconda fascia. Gli assegnisti sono attualmente 4 (dei 6 precedenti, 1 ha terminato il periodo e 1 si è dimesso) ma il Dipartimento ha ricevuto altre 2 posizioni di assegno di ricerca per i quali non è ancora scaduto il termine di presentazione delle domande (i rappresentanti in Consiglio di dipartimento sono 2). I dottorandi iscritti al corso di dottorato in Scienze Giuridiche di UniMi per i quali è prevista la supervisione di docenti del Dipartimento sono 10. A questi si aggiungono come volontari partecipanti alle attività dipartimentali i dottorandi degli altri atenei regionali che hanno come supervisor docenti del Dipartimento.
Al Consiglio partecipa inoltre in rappresentanza degli studenti dei Corsi di Laurea triennale e magistrale di cui il dipartimento è referente principale o partecipa ad un Collegio didattico interdipartimentale un numero di studenti pari a 10.
Il Direttore del Dipartimento oltre a svolgere le attività previste dalla Statuto generale e dal Regolamento presiede anche la Giunta di dipartimento e partecipa come membro di diritto al Comitato di Direzione della Facoltà SPES e della Scuola della Mediazione Linguistica e Culturale di cui il Dipartimento è parte come indicato in precedenza.
La Giunta di Dipartimento è un organo rilevante in quanto coadiuva il Direttore nell'esecuzione delle decisioni del Consiglio ma esercita anche funzioni istruttorie sempre riguardo la preparazione dei lavori del Consiglio. Attualmente è stata appena rinnovata in coincidenza con l'inizio del mandato del Direttore per il prossimo triennio. È composta da 10 membri (9 docenti ed il Responsabile amministrativo), tra cui il Direttore ed il Vice-Direttore; i 3 Presidenti dei Collegi didattici di cui il Dipartimento è referente principale; 4 docenti di cui 1 PO, 1 PA e 2 ricercatori.
All'interno della Giunta si è realizzata una ripartizione di compiti che ha portato da subito alla costituzione di Commissioni di cui fanno parte in funzione di coordinamento e come referenti almeno 1 membro della Giunta insieme ad altri componenti del Consiglio di Dipartimento. Le 3 Commissioni sono:
- Commissione per la ricerca con competenze sia sul versante esterno (monitoraggio delle call di interesse dipartimentale, conseguente prima iniziativa di costituzione di gruppi potenzialmente interessati, attenzione all'evoluzione della costruzione del progetto, ecc. ) che sul versante interno (monitoraggio delle attività di ricerca e delle pubblicazioni dei componenti il Dipartimento sia in termini numerici che riguardo la reputazione della rivista e/o dell'editore e della collana);
- Commissione per la didattica con il compito specifico di monitorare attività e presenza dei componenti il Dipartimento nei Collegi didattici nei quali il Dipartimento è presente in modo limitato;
- Commissione per la comunicazione intesa in primo luogo nel senso di incrementare la visibilità del dipartimento nella implementazione delle sue attività (convegni, workshop, ecc.) ma anche, in secondo luogo, come “promozione del brand” dipartimentale.
Per quanto riguarda l'attività didattica del Dipartimento l'organo comune di riferimento è rappresentato dalla Commissione paritetica docenti – studenti ed è attualmente composta da 5 docenti e 5 studenti in modo da garantire, per quanto possibile, per ognuna delle 2 componenti una adeguata rappresentatività di ogni corso di studio di cui il Dipartimento è responsabile. Come previsto dalla stessa legge 240 la Commissione paritetica docenti – studenti funziona come osservatorio permanente delle attività didattiche. Tra l'altro la Commissione lavora a stretto contatto e elabora i propri indirizzi con la collaborazione del Presidio di Qualità della Didattica (PQD) definito peraltro come “il regista del sistema di assicurazione della qualità” (AQ) di ateneo. La Commissione paritetica di Dipartimento ha elaborato il suo ultimo rapporto entro il 15 dicembre 2014.
I Collegi didattici che operano all'interno del Dipartimento sono quelli dei Corsi di laurea in “Scienze internazionali e istituzioni europee” e dei corsi di laurea magistrale in “Scienze politiche e di governo” e di “Relazioni internazionali”.
Fanno parte con diritto di voto dei Collegi didattici (art. 39, c. 2, primo cpv. St.) tutti i professori e ricercatori appartenenti al Dipartimento responsabili di insegnamenti unitamente ai professori e ricercatori dei Dipartimenti associati e degli altri Dipartimenti o Scuole, responsabili di insegnamenti. Ne fanno ancora parte i rappresentanti degli studenti presenti nel Consiglio del Dipartimento in relazione al corso di studio di loro pertinenza. Partecipano inoltre ai Collegi didattici come “osservatori”, i professori e i ricercatori di altro Ateneo ai quali siano attribuiti per affidamento compiti didattici.
Per quanto concerne l'attività di coordinamento della ricerca, di elaborazione di progetti e di partecipazione alla loro implementazione il Dipartimento ha optato per la creazione di strutture organizzative leggere in corrispondenza delle diverse aree di ricerca e di attività denominate Sezioni (v. art. 37, c. 3 St.). Le Sezioni sono attualmente 3:
- Studi di diritto internazionale, comparato ed europeo;
- Studi giuridico- istituzionali;
- Studi storico-politici internazionali.
Ma, secondo il Regolamento del Dipartimento, il Consiglio può deliberare la costituzione di nuove sezioni. Le Sezioni scelgono un coordinatore con un mandato triennale. Comunque il loro ambito di attività è limitato al coordinamento della ricerca di area e ad attività informali.
Inoltre nel Dipartimento sono coinvolte altre tipologie di collaboratori come, ad esempio per la didattica, dottorandi e professionisti forniscono ex art. 45 attività didattica integrativa in numerosi corsi. In più il Dipartimento può contare sulla collaborazione di cultori della materia e laureati frequentatori che collaborano sia all'attività didattica che di ricerca.
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Legittimità e ordine nella politica internazionale | COLOMBO Alessandro | 4 | Antonio Mascia (dottore di ricerca in Studi politici) e Alessandro Bianchi (assegnista in Storia moderna) di Unimi; Michele Chiaruzzi (Uni-Bologna), Gustavo Gozzi (UniBO), Stefano Pietropaoli (Uni Salerno), Filippo Ruschi (Uni Firenze) Benjamin Brice (EHESS Paris) e Elisa Orrù (Uni-Friburgo) per centri e atenei stranieri |
2. | Comitato SIII | FIAMINGO Cristiana | 5 | |
3. | Gli effetti della democratizzazione sul social welfare: un'analisi comparata delle nuove democrazie | GIUNCHI Elisa Ada | 2 | R. Ronza, V. Memoli |
4. | Das einheitliche Patentsystem der Europäischen Union in der deutsch-italienischen Perspektive - Il sistema unico di brevetto nell’Unione Europea nella prospettiva italo-tedesca. | LUPONE Angela Maria Gabriella | 3 | Prof. Annette Kur (MaxPlanck Institut für Immaterialgüter- und Wettbewerbsrecht, München; Ludwig-Maximilian Universität München) |
5. | La tutela multilivello del diritto alla sicurezza degli alimenti: strumenti nazionali e internazionali per contrastare le frodi alimentari e il loro impatto sul territorio (Multilevel protection of food safety rights. Domestic and transnational tools against food frauds and their territorial impact) – S.AL.TU.M. | LUPONE Angela Maria Gabriella | 3 | Per il Dipartimento, hanno partecipano al gruppo di ricerca anche la prof.ssa Teresa Isenburg (ordinario di Geografia politica ed economica, in pensione dal 2013), e i dott. Marco Barassi, Patrizia Bonetalli, Erica Brandolino, Federica Falconi, Eva De Goetzen(all'epoca assegnisti di ricerca/dottorandi presso UNIMI). Componenti di altre Università: - Università degli studi di Pavia (Dipartimento di scienze politiche e sociali): Carola Ricci, Giovanni Cordini, Giorgio Dissegna, Cecilia Zorzoli, Aldo Piccone - Università cattolica del Sacro Cuore: Andrea Santini, Maria Chiara Cattaneo - Università C. Cattaneo: Alberto Malatesta, Gaetano Vitellino |
6. | CIMA, Machiavelli Center for Cold War Studies | MERLATI Mariele | 3 | |
7. | Le garanzie procedurali nello spazio giudiziario europeo in materia penale | PEDRAZZI Marco | 4 | Al gruppo di ricerca ha partecipato anche la dott.ssa Erica Brandolino, dottoranda, poi assegnista di ricerca di UNIMI. |
8. | Le violazioni gravi delle norme sulla condotta delle ostilità nelle guerre moderne: problemi di controllo, repressione penale e risarcimento alle vittime | PEDRAZZI Marco | 3 | Al gruppo di ricerca hanno partecipato anche: - prof. Fausto Pocar (emerito presso UNIMI); - Andrea Carcano (International Criminal Tribunal for the former Yugoslavia); - Serena Giordano (International Criminal Tribunal for the former Yugoslavia); - Diane Brown (International Criminal Tribunal for the former Yugoslavia); - Cristina Mariottini, Erica Brandolino, Sara Gradilone (all'epoca dottorande/assegniste di ricerca in Diritto internazionale di UNIMI). |
9. | Il rafforzamento degli obblighi relativi al contrasto della proliferazione nucleare tra gli attori non statali | PEDRAZZI Marco | 2 | Al gruppo di ricerca hanno partecipato anche le dott.sse Erica Brandolino e Sara Gradilone, all'epoca dottorande/assegniste in Diritto internazionale presso UNIMI. |
10. | Internal Market and EC Private International Law (2007-2012) | VILLATA Francesca Clara | 7 | Al gruppo hanno partecipato anche - prof. Fausto Pocar, emerito UNIMI - prof. Gabriella Venturini, ordinario di Diritto internazionale SSD IUS/13 UNIMI; |
11. | INTERNATIONAL CRIMES, ITALIAN LAW MAKING POLICY, AND PROSPECTIVE LEGISLATION | PEDRAZZI Marco | 8 | Al gruppo di ricerca hanno partecipato anche: - prof. Fausto Pocar, emerito UNIMI (coordinatore) - prof.ssa Gabriella Venturini, ordinario di Diritto internazionale SSD IUS/13 UNIMI - dott.ssa Milena Costans Trascasas, titolare del contratto di ricerca finanziato dalla CARIPLO |
12. | COOPERAZIONE ITALO-TEDESCA NELLA REVISIONE DEL REGOLAMENTO BRUXELLES I - Deutsch-Italienische Kooperation Im Rahmen Der Neufassung Der Verordnung Brüssel I | VIARENGO Ilaria | 8 | Al progetto hanno partecipato anche - prof. Fausto Pocar, emeritio UNIMI - prof. Peter Schlosser (Ludwig-Maximilians-Universität (LMU) München) - prof. Burkhard Hess (Institut für ausländisches und internationales Privat- und Wirtschaftsrecht der Ruprecht-Karls Universität Heidelberg) - prof. Kurt Siehr (Max-Planck-Institut für ausländisches und internationals Privatrecht - Hamburg) - prof. Christian Kohler (Universität Saarbrücken) - dott. Luciano Panzani (Presidente Trib. Torino) - prof. Andrea Gattini (UNiversità degli Studi di Padova) |
13. | European Union Disaster Response Law in an International Context | ADINOLFI Giovanna | 2 | Al gruppo di ricerca collaborano anche: - prof. Giulio Bartolini (Università Roma Tre); - dott. Emanuele Sommario (SSSUP - Pisa); - dott. Federico Casolari (Università di Bologna); - dott. Flavia Zorzi Giustiniani (Uninettuno). |
14. | PRIN 2012 -Unità di ricerca dell'Università degli Studi di Milano su: "Il nuovo ruolo del Parlamento europeo e dei Parlamenti nazionali dopo l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona: le implicazioni in materia di libertà sicurezza e giustizia e in materia di adesione e recesso" | BILANCIA Paola | 10 | Prof. Eugenio De Marco |
15. | Lo sviluppo dello spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia | BILANCIA Paola | 4 | |
16. | Gruppo ricerca sul "Federalismo interno" | BILANCIA Paola | 5 | |
17. | Perspectives on Common European Immigration Law | SCUTO Filippo | 4 | |
18. | “Le politiche socio-sanitarie per gli immigrati in una prospettiva comparata e di multilevel governance: l’integrazione socio-sanitaria con particolare riferimento alla tutela dei soggetti fragili”. | SCUTO Filippo | 2 | |
19. | "PRIS ITALIA 2.0" - Progetto di studio sui processi di riforma istituzionale e di modernizzazione economico-sociale del Paese | BILANCIA Paola | 13 | |
20. | Progetto Jean Monnet Module su “The European Legal Framework of the Electronic Communications” | OROFINO Marco | 3 | |
21. | Laboratorio Energie Rinnovabili | AMMANNATI Laura | 3 | M. Acciarri (Università MI Bicocca); A. Ballarin Denti (Università Cattolica); P. Bombarda (Politecnico di Milano); A. Caridi (RSE); C. Casale (RSE); A. Cerroni (Università MI Bicocca); M. Chiesa (Università Cattolica); N. Cusumano (IEFE- Bocconi); D. Felletti (Università MI Bicocca); A. Lorenzoni (IEFE - Bocconi); E. Macchi, G. Manzolini, P. Silva, F. Viganò (tutti Politecnico - Milano) |
22. | Laboratorio "Mobilità sostenibile" | AMMANNATI Laura | 2 | U. Arrigo (Università Bicocca); M. Brenna e S. Campanari (Politecnico Milano), S. Celaschi (RSE), L. Dal Negro (Cattolica), G. Di Foggia (LUIC), F. Foiadelli (Politecnico), I. Gianinoni e P. Girardi (RSE), G. Grea (Bocconi), G. Riva (RSE), D. Zaninelli (Politecnico), R. Zoboli (Cattolica) |
23. | Unità locale di ricerca del progetto PRIN : “EGUAGLIANZA NEI DIRITTI FONDAMENTALI NELLA CRISI DELLO STATO E DELLE FINANZE PUBBLICHE: UNA PROPOSTA PER UN NUOVO MODELLO DI COESIONE SOCIALE CON SPECIFICO RIGUARDO ALLA LIBERALIZZAZIONE E REGOLAZIONE DEI TRASPORTI” | AMMANNATI Laura | 3 | N. Rangone (LUMSA - Palermo), A. Candido (Università Cattolica), M. Giovannini (Politecnico - Milano), A. Ballancin (Università del Piemonte orientale) |
24. | Prin 2008 | RONFANI Paola | 2 | |
25. | Efficienze dei mercati e unificazione del diritto dei contratti: analisi delle strategie di crescita industriale e sviluppo dell'innovazione nel rafforzamento dell'approccio integrato alle PMI | GIUGGIOLI Pier Filippo | 2 | Partecipa alla ricerca anche la prof.ssa Lucilla Gatt – ordinario IUS/O1 – Università Suor Orsola Benincasa (Napoli) |
26. | Antitrust e Regolazione | AMMANNATI Laura | 2 | V. Carfì (AEEGSI); A. Candido (Università Cattolica); Mattia Suardi (dottorando IUSS - Pavia) |
27. | Regulatory Networks and European Governance | AMMANNATI Laura | 3 | |
28. | Give Him One More Chance: Obama's Foreign Policy in His Second Term | CARATI Andrea | 2 | Andrea Nasti, Glen Rangwala, Claudia Castiglioni, David Robinson |
29. | Centro interuniversitario sul diritto delle organizzazioni economiche internazionali (CIDOIE) | FRIGO Manlio | 3 | |
30. | Centre de recherches sur le droit du patrimoine culturel et naturel | FRIGO Manlio | 2 |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Towards the Entry into Force of the Succession Regulation: Building Future Uniformity upon Past Divergencies | BARIATTI Stefania (Diritto pubblico italiano e sovranazionale) | 7 | Partecipano al progetto le seguenti unità di ricerca locale: -Università degli Studi di Genova (Proff. Ilaria QUEIROLO, L. Carpaneto, M.E. De Maestri, F. Pesce, S. Dominelli) -Università Ludwig Maximillians di Monaco di Baviera (Proff. P. KINDLER, S. Lorenz, M. Kränzle, S. Sakka, A. Reis) -Consejo General del Notariado di Madrid -Romanian Notarial Institut di Bucarest (Dott. A. Crăciunoiu) -EIPA di Lussemburgo (Dott. P. Goldschmidt, P. Jeney, A. Domaradzka) -Fondazione italiana del notariato. |
2. | The implementation of the new Insolvency Regulation – Improving Cooperation and Mutual Trust”. | BARIATTI Stefania (Diritto pubblico italiano e sovranazionale) | 4 | Unità di ricerca che partecipano al progetto: -Max Planck Institute Lussembourg for International, European and Regulatory Procedural Law (Coordinatore) -Università degli Studi di Milano (Proff. Stefania BARIATTI, Luigi Fumagalli, Ilaria Viarengo, Francesca Villata) -Università di Vienna (Prof. Paul Oberhammer) |
3. | Cross-Border Litigation in Europe: Private International Law Legislative Framework, National Courts and the Court of Justice of the European Union”. | BARIATTI Stefania (Diritto pubblico italiano e sovranazionale) | 3 | Unità di ricerca che partecipano al progetto: -Università di Aberdeen - Scozia (Coordinatore Prof. Paul BEAUMONT) -Università degli Studi di Milano (Proff. Stefania BARIATTI, Ilaria Viarengo, Francesca Villata) -Università di Stoccolma – Svezia (Prof. HELLNER) -Università di Madrid - Spagna (Prof. OTERO) -Università di Anversa - Belgio (Prof. KRUGER -Università di Friburgo - Germania (Prof. VON HEIN) -Università di Breslavia - Polonia (Prof. FRACKOWIAK-ADAMSKA), -Università di Dauphine Parigi - Francia (Prof. PERREAU-SAUSSINE e LEMAIR) |
4. | Protection of Privacy in Private International and Procedural Law | BARIATTI Stefania (Diritto pubblico italiano e sovranazionale) | 3 | La ricerca è condotta in collaborazione con il. Max Planck Institute Luxembourg for International, European and Regulatory Procedural Law, la Law Faculty della University of Oxford, l'Institut für ausländisches und internationales Privat- und Wirtschaftsrecht der Ruprecht-Karls Universität Heidelberg e l'Institut für Ausländisches und Internationales Privatrecht der Albert-Ludwigs-Universität Freiburg. La Prof.ssa Stefania Bariatti Coordina il gruppo di ricerca dell'Università di Milano |
5. | Centro per gli Studi di Politica Estera e Opinione Pubblica | CANAVERO Alfredo (Studi storici) | 9 | |
6. | CROSS, Osservatorio sulla criminalità organizzata | DALLA CHIESA Fernando (Scienze sociali e politiche) | 10 | dott.ssa Ilaria Meli, dott.ssa Federica Cabras, dott. Roberto Nicolini |
7. | NETSHUFOOD | SASSATELLI Roberta (Scienze sociali e politiche) | 7 |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
No record found
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Biblioteca digitale di Ateneo | http://www.sba.unimi.it/BibliotecaDigitale/46.html | 0 | 0 | 0 |
2. | Biblioteche giuridiche | 351.573 | 131.421 | 1.191 | |
3. | Biblioteca di Scienze politiche | http://www.sba.unimi.it/Biblioteche/ scpol/1869.html | 157.760 | 42.910 | 573 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [13]
-
- Prof. Associati [14]
-
- Ricercatori [20]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [3]
-
- Assegnisti [6]
-
- Dottorandi [9]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Assistente Ruolo Esaurimento
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
No data found
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 6 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 2 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 2 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |