Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
Il Dipartimento A.L.E.F. è stato costituito nel luglio 2012 e riunisce diversi settori dell'area umanistica prima divisi in diversi dipartimenti. L'aggregazione di diverse competenze nella stessa struttura consente maggiore collaborazione fra i ricercatori e di conseguenza un miglioramento e arricchimento della ricerca. In particolare è stata potenziata la prospettiva interdisciplinare e interculturale coniugando metodologie diverse specifiche dei vari settori. Le ricerche che vi si sviluppano, caratterizzate dal comune intento di promuovere conoscenza, si incontrano nell'analisi e nell'approfondimento delle modalità di scambio interculturale, ovvero, più in generale, nelle diverse manifestazioni della ricezione e rielaborazione tra culture.
Al Dipartimento afferiscono: 57 docenti (PO, PA, rivercatori), 12 dottorandi, 2 assegnisti, 2 ricercatori a tempo determinato.
L'attività di ricerca del Dipartimento è molto articolata, ragione per cui si ritiene utile, ai fini di una esposizione analitica, procedere a una elencazione per area, conformemente alle aree che lo costituiscono.
1) Area di Antichistica
Nel settore della lingua e letteratura latina l'attività di ricerca già da anni vede gran parte del personale concentrato sullo studio di Catullo. L'interesse è volto in particolare sulla trasmissione del testo: si stanno analizzando gli oltre 100 codici catulliani (di cui il Dipartimento possiede gran parte dei microfilm) con l'intento di costituire una nuova base per la ricostruzione dei carmi di Catullo che potrà sfociare in un'edizione critica innovativa, magari da realizzare on-line, aperta ai contributi degli studiosi di tutto il mondo. Nel corso dell'indagine sui manoscritti affiorano ovviamente vari problemi che i ricercatori affrontano di volta in volta in singole pubblicazioni (vd. prodotti della ricerca).
Altre linee di ricerca, sviluppate negli ultimi anni, sono: lo studio del pensiero filosofico e del linguaggio di Seneca, nonché dei suo rapporti con l'autorità imperiale; nell'ambito della letteratura cristiana antica, soprattutto di lingua greca, aspetti linguistici di ermeneutica traduttoria biblica dei testi Sapienziali; in quello della letteratura latina medievale ed umanistica l'indagine sulla poesia latina: epica fino all'Africa di Petrarca, amorosa (Landino e Cotta) e teatrale (commedia elegiaca) specie nell'ottica delle riprese classiche; nell'ambito della linguistica e glottologia l'indagine su lingue e culture in contatto prediligendo nello specifico la lingua romena e le lingue classiche e in parallelo approfondimenti traduttologici.
Altro filone proficuo, che vede coinvolti oltre agli antichisti un po' tutti i docenti, specie di lingue, di linguistica generale e glottologia (L-LIN/01), è quello della ricezione. In questo campo sconfinato al momento si sta approfondendo, specie da parte dei dottorandi, la ‘presenza' di Ovidio e Virgilio in autori contemporanei di lingua inglese (ad es. Seamus Heaney). Una forma particolare di ricezione è rappresentata dai poemetti latini del Pascoli, che alcuni docenti hanno studiato e continuano a studiare fornendo commenti ai singoli componimenti e contributi più generali per l'approfondimento del complesso latino pascoliano e dei suoi processi compositivi che si possono utilmente ricostruire attraverso le carte del poeta stesso (l'archivio di Castelvecchio è ora completamente accessibile on-line).
Nell'ambito del greco i docenti e ricercatori afferenti al SSD L-FIL-LET/02 si sono occupati di tradizione manoscritta e di costituzione del testo dei tragici (in particolare Euripide), con particolare riferimento alle hypotheseis su papiro di drammi deperditi, nonché di poesia popolare e della sua fortuna in età ellenistica e di poesia parodica di età classica, di storia della lingua greca, e di poesia greca arcaica (Archiloco) ed ellenistica (Meleagro), nonché di lessicografia greca La ricerca continua su questi filoni.
Nell'ambito dell'Archeologia le linee di ricerca hanno riguardato principalmente la ricostruzione, previa ricerca sul terreno, della forma e urbanistica della città romana e tardoantica, con particolare riferimento alle regiones VI e VIII. Esperienze applicative, condotte in collaborazione con la Soprintendenza per i BBCC dell'Emilia Romagna e con l'Università di Bologna, hanno portato all'individuazione del rapporto tra assetto idrogeologico e forma urbana a Forum Popili e all'identificazione delle dinamiche insediative di Sarsina nella transizione dalla facies romana a quella cristiana. Un secondo filone di ricerca ha riguardato l'archeologia del paesaggio romano, interrogato sotto il profilo geomorfologico, idrografico, insediativo, itinerario, del popolamento, dei circuiti produttivi. Esperienze applicative, condotte nell'entroterra parmense in collaborazione con la Soprintendenza per i BBCC dell'Emilia Romagna, sono state condotte e sono tuttora in corso sul palinsesto antico della rete stradale medievale organizzata intorno alla via Francigena, nel comprensorio appenninico delle alte valli di Taro e Ceno. Un terzo ambito tematico ha comportato l'analisi di edifici e di complessi monumentali, indagati nei loro aspetti morfologici, tipologici, edilizi, della continuità semantica e insediativa e delle relazioni spaziali con il contesto urbano. Esperienze applicative hanno riguardato la risemantizzazione del foro sarsinate e degli edifici di culto romani in età tardoantica. Tutte le ricerche sull'archeologia della città e del territorio sono sfociate anche all'elaborazione di un protocollo metodologico per lo studio e la valorizzazione delle città antiche con continuità di vita.
L'attività del settore di Musicologia, pur nella diversità di approccio (filologico o storico) e di interessi specifici dei suoi componenti, è stata dedicata in particolare alla storia musicale di Parma attraverso l'approfondimento di aspetti e figure il cui rilievo travalica l'ambito locale: dalla vita musicale alla corte settecentesca dei Borbone (convegno su Egidio R. Duni) all'ampio disegno storico della musica a Parma dalle origini ai giorni nostri (vol. X della Storia di Parma, MUP ed.) fino alle numerose iniziative per il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi (4 convegni e 2 esposizioni). Nel contempo si sono gettate le basi per lo sviluppo delle attività che caratterizzeranno l'attività negli anni a venire: in particolare il tema della ricezione della musica e del suo rapporto con altre espressioni artistiche, dalla letteratura alle arti visive (attribuzione di un assegno di ricerca), e il rapporto tra musica e tecnologia, in accordo con il settore di acustica del Dip. di Ingegneria Industriale e con la Casa della Musica del Comune di Parma (organizzazione di un master di primo livello).
2) Area di Lingue e Letterature straniere
L'Area di Lingue e Letterature straniere porta avanti ricerche sia nell'ambito linguistico, sia in quello letterario, come testimoniano gli incontri organizzati e le varie pubblicazioni prodotte.
Tra le tematiche privilegiate , vi è quella del Romanticismo; l'area coordina infatti l'unità locale del CISR (Centro Interuniversitario di Studi sul Romanticismo) . Accanto alle ricerche su Byron, sul teatro gotico e su vari aspetti del Romanticismo inglese, affrontate dal settore di anglistica, ha trovato spazio l'approfondimento del Romanticismo spagnolo e ispanoamericano. Testimonianza dell'impostazione internazionale di tale sforzo di ricerca può considerarsi il convegno El romanticismo español e hispanoamericano y su relación con el romanticismo europeo, organizzato nell'aprile del 2011 in collaborazione con l'Universidad de Alicante, il Centro Internacional de Estudios sobre el romanticismo hispánico e la Fundacion Biblioteca Virtual Cervantes.
Per quel che riguarda la letteratura cinese, le attività del triennio 2011-2013 sono state caratterizzate dalle seguenti linee di ricerca:
a) l'analisi crosslinguistica (cinese, italiano e inglese) dei tratti distintivi delle espressioni modali inerenti dovere morale e necessità pratica;
b) l'acquisizione della fonologia tonale del cinese standard da parte di discenti italofoni);
c) la glottodidattica del cinese come seconda lingua.
Nel 2012 è iniziata la collaborazione fra il nostro Dipartimento e la National Taiwan Normal University (NTNU, Taipei, R.O.C.), consolidata attraverso un soggiorno di sei mesi in veste di visiting scholar da parte di Carlotta Sparvoli (MOFA Fellowship). Nell'ambito di tale attività il nostro Ateneo è stato selezionato quale sede della 3rd International Conference on Chinese as a Second Language Research (3a Conferenza internazionale sulla glottodidattica del cinese, CASLAR 2014, Parma 28-30 agosto, http://www.caslar2014.unipr.it/), alla cui programmazione scientifica è stato dedicato l'ultimo semestre del 2013.
Altri centri di interesse della ricerca collettiva sono le letterature dell'esilio e dell'emigrazione, soprattutto sullo sfondo della storia novecentesca, e le scritture femminili. Il primo orientamento, che gli studiosi dell'Area sono intenzionati ad approfondire ulteriormente, è sfociato nell'organizzazione del convegno nazionale Oltre i confini. Testi e autori dell'esilio, della diaspora e dell'emigrazione, tenutosi a due riprese, nel novembre del 2010 e nell'aprile del 2011, con l'apporto di tutte le diverse componenti dell'Area.
Per l'area slava, questo interesse si è espresso nella partecipazione al gruppo di ricerca (D1) del Dipartimento di Lingue e Letterature straniere dell'Università Cattolica di Milano, coordinato dalla professoressa Serena Vitale: il “disgelo” in Unione Sovietica (2011) e nei contributi all'Antologia miscellanea serbo-italiana sul Mediterraneo senza confini, con uno studio su uno scrittore contemporaneo, S. Valjarevic (2013).
Il secondo orientamento ha prodotto il volume miscellaneo De claris mulieribus. Figure e storie femminili nella tradizione europea (MUP, Parma, 2011), nel quale sono egualmente confluiti contributi concernenti tutte le letterature rappresentate nell'Area.
Nell'interesse per la traduzione letteraria hanno poi trovato il loro punto d'incontro i due ambiti (linguistico e letterario) delle ricerche dell'Area. Al pari dello studio del Romanticismo, la tematica traduttiva è tra le più forti connotazioni del nostro lavoro comune . Affrontata sul piano teorico come su quello storico e testuale, si trova ad ogni autunno regolarmente al centro di una Giornata di Studio denominata “Il traduttore visibile”. Tanto la giornata del 2010 quanto quella del 2012 hanno poi visto gli interventi raccolti in volume presso la MUP; un importante obiettivo dell'Area è continuare a trovare i mezzi e le forze per ripetere questa esperienza ogni anno, dal momento che il ruolo interculturale della traduzione è un fondamentale momento unificante per le diverse anime linguistiche dell'Area. La traduzione è anche il filo conduttore della nostra collaborazione con il Museo Tolstoi di Jasnaja Poljana al cui annuale seminario di traduttori dal russo hanno partecipato attivamente nostri docenti e collaboratori (2011, 2012, 2013). Il lavoro iniziato nell'ambito del progetto di ricerca dell'università di Bochum intitolato “Die Sprache der Dinge. Philosophie und Kulturwissenschaften im deutsch-russischen Ideentransfer der 1920er Jahre” (fine 2011) ha affrontato la questione traduttiva da una prospettiva più teorica; monitorando la politica di traduzione perseguita all'interno dell'Accademia Statale di Scienze Artistiche, si è potuto arricchire l'immagine comune dell'Accademia come “fucina” dell' husserlianesimo russo.
3) Area Pedagogico-geografica
I docenti dell'area pedagogica concentrano le loro ricerche sui temi dell'educabilità del soggetto e delle pratiche di formazione, lungo tutto l'arco della vita e nei diversi contesti educativi tipici della società contemporanea. In particolare:
a) le strutture logiche dell'educazione, le loro forme storiche e l'influenza che esercitano sui processi educativi e didattici, nell'ambito del rapporto tra pedagogia e Scienze dell'educazione;
b) la progettazione, realizzazione, documentazione, monitoraggio e valutazione di e nei servizi educativi per l'infanzia, nel sistema scolastico, extrascolastico e della formazione professionale, nonché in quello d'istruzione superiore;
c) l'educazione alla lettura e ai media, in prospettiva teoretica, storica e didattica;
d) i processi di formazione tra Cinque e Ottocento, in particolare quelli attuati da organizzazioni religiose europee e americane, cattoliche e protestanti, rivolte alla classe nobile e al ceto popolare.
Per quanto riguarda la sociologia dei processi culturali e dell'arte la ricerca è partita dalla osservazione che nel passato l'arte ha assolto la funzione di celebrazione simbolica del potere individuale, così come oggi il suo compito sembra consistere nel celebrare il potere della collettività. Scopo della indagine è vedere se il concetto di grandioso, tipico dei regimi totalitari, può riscontrarsi anche nelle opere del regime democratico. Questa ricerca parte dall'assunto che il ‘grandioso' possa essere considerato in termini strettamente weberiani, vale a dire un ‘tipo ideale', che, se da un lato ordina in un quadro omogeneo caratteristiche fenomenologiche essenziali dall'altro, non impedisce che esso - se applicato ad una situazione storica precisa - possa consentire di determinare se e in che cosa esso si singolarizza
I docenti dell'area geografica appartengono a due settori scientifico-disciplinari complementari: quello di “Geografia” (Davide Papotti) e quello di “Geografia politica ed economica” (Isabella Mozzoni). In base alle specifiche competenze, i docenti concentrano le proprie ricerche sul contributo che le discipline geografiche possono apportare ad un corso di laurea di scienze della formazione, prendendo in considerazione le variabili legate alla governance territoriale ed alla strutturazione degli immaginari geografici e del senso di appartenenza ai luoghi. In particolare i campi di ricerca riguardano:
• le politiche di coesione territoriale a diversa scala, da quella europea a quella nazionale a quella regionale;
• la strutturazione e l'organizzazione su base territoriale dei servizi educativi;
• i processi di formazione degli immaginari geografici socialmente condivisi, da investigare nel marketing turistico, nei linguaggi dei mass media, nella produzione letteraria, nell'iconografia;
• i processi di cambiamento della società legati all'immigrazione ed ai fenomeni di globalizzazione;
• il rapporto fra cibo e territorio, alla luce delle specificità produttive locali e delle retoriche di promozione e di educazione alimentare.
4) Area di Filosofia
L'Area di Filosofia conduce ricerche di carattere storico e teorico in tutti i principali settori tradizionali degli studi filosofici, come dimostrano le pubblicazioni prodotte e le conferenze e i seminari organizzati. In particolare, l'Area di Filosofia porta avanti ricerche nel campo della filosofia morale, sociale e politica, della storia della filosofia (antica, medievale, moderna e contemporanea), della filosofia teoretica, dell'estetica, della logica, della filosofia del linguaggio e della mente. Le tematiche di ricerca sono la risultante degli interessi che caratterizzano e intersecano i vari gruppi di ricerca interni all'Area.
A) Una prima tematica privilegiata riguarda l'etica e l'ontologia moderne e contemporanee. Nell'ambito della storia della filosofia e in quello più specifico della storia della filosofia contemporanea, Immanuel Kant, Edmund Husserl e la corrente fenomenologica sono gli autori e i temi principali di ricerca. Particolare attenzione è rivolta alla filosofia trascendentale e all'ontologia formale, al formalismo etico e alla filosofia dei valori, da Immanuel Kant al neokantismo e alla fenomenologia husserliana e al pensiero novecentesco (Meinong, Strawson). Temi di ricerca sono inoltre la logica, la psicologia e le dottrine dell'intenzionalità nel pensiero tedesco dal diciannovesimo al ventesimo secolo (Herbart, Lotze, Brentano, Stumpf, Husserl, Schlick); la filosofia neokantiana e l'ambiente viennese degli anni '20 e '30 del XX secolo (in special modo, Karl Bühler e i suoi contributi alla Denkpsychologie); la storia della filosofia austriaca; i rapporti tra psicologia ed empirismo logico; la genesi e sviluppo della teoria del valore nella tradizione fenomenologica moderna e in ambito anglo-americano contemporaneo.
Un altro importante tema di ricerca è quello della ricezione e trasformazione della filosofia classica tedesca in Italia, all'interno del quale un'attenzione particolare è rivolta alla filosofia della prassi e all'antropologia; alle forme dell'idealismo filosofico inteso come connessione necessaria tra coscienza e mondo; alla filosofia classica tedesca come fonte storica e dottrinale della corrente fenomenologica moderna. Questa linea di ricerca ha dato luogo, tra le altre iniziative, al convegno internazionale "Husserl e la filosofia classica tedesca", organizzato con il sostegno della Alexander von Humboldt Foundation (Parma, marzo 2012).
Nell'ambito della filosofia morale, la ricerca si orienta prevalentemente intorno a campi di studio quali l'etica e la psicologia fenomenologica, la storia della filosofia morale nella tradizione fenomenologica francese nelle sue specificità rispetto alla fenomenologia tedesca (Sartre, Merleau-Ponty, Ricoeur; Dufrenne, Maldiney); la questione dell'oggettività vs. soggettività della ragion pratica; il rapporto tra etica ed estetica, indagato nella sua corrispondenza con l'orizzonte artistico, in riferimento alle categorie estetiche (in particolar modo il sublime) e nella connessione con le scienze della vita; la relazione tra moralità, emozioni e immaginazione; la riflessione sul linguaggio nella filosofia francese e fenomenologica del XX secolo. Nell'ambito della filosofia politica, questa tematica è studiata rispetto alla teoria del riconoscimento e dell'intersoggettività, alla problematica della “seconda natura”, all'ontologia sociale, al tema del dissenso e della legittimità democratica. Sono autori e ambiti privilegiati di studio Georg W. F. Hegel e il pensiero contemporaneo; John Dewey, Georg H. Mead e la teoria sociale; la teoria critica.
B) Un secondo filone di ricerca dominante all'interno dell'Area di Filosofia è costituito dalla riflessione sul linguaggio e sul rapporto tra linguaggio e teorie della conoscenza. In ambito storico, le ricerche si concentrano sulla ricostruzione, evoluzione e ricezione delle teorie della conoscenza, del linguaggio e dell'ontologia elaborate in epoca antica (Aristotele), tardo-antica (Plotino) e medievale (Agostino, Abelardo, Tommaso d'Aquino, Guglielmo di Ockham). Questa attività di ricerca ha dato origine, tra le altre iniziative, al convegno internazionale e interdisciplinare "Sulle origini del linguaggio" (Parma, maggio 2011).
Nell'ambito della filosofia teoretica, della logica, della filosofia del linguaggio e della mente, le ricerche affrontano invece questioni teoriche e storiche relative soprattutto al problema del significato, del riferimento e delle categorie. In particolare, sono studiati i precedenti storici del dibattito moderno sul significato; le teorie del significato elaborate dai filosofi della tradizione analitica contemporanea; le discussioni sul rapporto tra teoria del significato e teorie cognitive; la filosofia della letteratura, il problema dei nomi vuoti e del significato nel linguaggio letterario; il problema del significato e la sua relazione con le teorie medievali e moderne degli universali. Altri importanti temi di ricerca in questo ambito sono le teorie contemporanee del riferimento; la storia della semantica e delle categorie; la grammatica categoriale; la filosofia della mente e dell'intenzionalità moderna e contemporanea; la filosofia della percezione; l'estetica analitica; la storia della filosofia analitica. Autori privilegiati di studio sono Brentano, Husserl, Kripke, Putnam, Ryle, Sellars, Wittgenstein. Queste ricerche hanno dato luogo a molteplici attività seminariali e conferenze che si sono svolte a cadenza regolare, come il "Parma Workshop on Semantics and Pragmatics" e il “Seminario del venerdì”.
In ambito estetico, particolarmente studiato è il rapporto tra linguaggio ed estetica, indagato nella sua corrispondenza con l'orizzonte artistico, in riferimento alle categorie estetiche (in particolar modo il sublime) e nella connessione con le scienze della vita; la riflessione sul linguaggio nella filosofia dell'estetica francese e fenomenologica del XX secolo (Ricoeur, Merleau-Ponty; Dufrenne, Maldiney), in modo particolare la relazione tra esperienza estetica e linguaggio e tra esperienza estetica e paesaggio; la nascita dell'estetica e la tradizione poetico-retorica, con particolare riguardo al materialismo sensibile di Denis Diderot.
C) Un terzo filone prevalente di ricerca all'interno dell'Area di Filosofia riguarda infine la filosofia della natura e la metafisica. In questo ambito le ricerche si concentrano sul rapporto tra la scienza moderna e la filosofia della natura e la metafisica antica e medievale. In particolare, partendo dai commenti alle opere naturali di Aristotele di autori tardo-medievali quali Walter Burley, Giovanni Buridano, Nicola Oresme, Alberto di Sassonia, Marsilio di Inghen, nonché da alcuni trattati specifici (es. Calculationes di Roger Swineshead), sono oggetto di studio la portata dell'innovazione determinata dalle discussioni su queste tematiche di filosofia naturale all'interno del ‘paradigma' aristotelico e, in un quadro più generale, la diffusione di queste discussioni nella filosofia rinascimentale e nella filosofia scolastica italiana dei secoli XIV-XVI. Per quanto riguarda l'ambito specifico della filosofia medievale, le ricerche riguardano un filone finora poco studiato del pensiero medievale, quello del commento e della ricezione medievale della Metafisica di Aristotele, e affrontano questioni sia di ordine testuale sia di ordine interpretativo e dottrinale. Per quanto riguarda invece la filosofia moderna, oggetto prevalente di ricerca è il pensiero di Cartesio e lo studio della sua diffusione e ricezione.
OBIETTIVI DELLA RICERCA
Obiettivo 1: consolidare e aumentare la quantità e la qualità della produzione scientifica mediante il potenziamento degli strumenti di ricerca.
Ciò significa avere a disposizione la maggior quantità possibile di strumenti (librari e tecnologici) per evitare perdita di tempo e di energie nel reperimento di quanto necessario ad ogni singola indagine. Si fa presente che qualsiasi ricerca in campo umanistico richiede la consultazione di tutto il materiale bibliografico precedente, nonché di codici, repertori, reperti archeologici ecc.
Strumenti: per ottenere questo risultato è indispensabile a) incrementare il materiale bibliografico a disposizione (ad es. completare la raccolta dei microfilms catulliani, acquistare volumi recenti e di antiquariato fondamentali, implementare le risorse elettroniche, ecc.); b) avere a disposizione, accessibili e dislocate nei locali delle singole aree le ‘biblioteche scientifiche'.
Si deve avere comunque la consapevolezza che le pubblicazioni in ambito umanistico possono richiedere tempi di elaborazione molto lunghi e diversi a seconda della tipologia. Ad esempio, una edizione critica comporta la consultazione di tutti i manoscritti di un determinato autore che possono essere centinaia; i suoi tempi non sono quindi assolutamente paragonabile con un articolo o altra tipologia di pubblicazione scientifica di ambito umanistico. Lo stesso vale per le monografie su autori stranieri o filosofi, su generi letterari, su problemi sociologici o pedagogici ecc.
Responsabile: Consiglio di Dipartimento / comitato d'area
Misura del miglioramento: valutazione dell'incremento del patrimonio bibliografico e tecnologico. Mantenimento delle biblioteche (scientifiche delle diverse aree, che costituiscono i laboratori di ricerca di area umanistica).
Facilitazione della collocazione delle pubblicazioni in fascia A, anche attraverso l'incremento di riviste realizzate e dirette da membri del Dipartimento. Incentivazione della tipologia di prodotti che rientrano nella valutazione ANVUR. Riduzione del numero dei docenti non produttivi.
Riguardo alla "non-produttività dei docenti", va sottolineato il fatto che per molti docenti l'inattività nel periodo di riferimento è limitata a un solo anno e che in genere le cause dell'inattività scientifica sono contingenti (infortuni e/o malattie, eccessivo carico didattico e/o amministrativo) o dovute, in alcuni casi, alle lunghezze dei processi di peer review o a ritardi delle pubblicazioni da parte degli editori.
Obiettivo 2: intensificazione dei rapporti con studiosi nazionali e internazionali.
Strumenti: il contatto con studiosi d'Italia e del mondo è già ampiamente presente in tutti i settori di ricerca del Dipartimento. Oltre a scambi informali, molti rapporti sono già istituzionalizzati come risulta soprattutto dai progetti dell'area di lingue e filosofia. Altre iniziative hanno portato alla collaborazione con studiosi stranieri per la pubblicazione di numeri monografici di rivista e volumi. Ad esempio, in occasione del bimillenario della morte di Augusto la rivista «Paideia» ha realizzato tre annate sotto il titolo di Augustana riunendo i contributi di studiosi di paesi e aree diverse con grande profitto per i risultati scientifici. Ci si propone quindi di incrementare iniziative di tal genere.
Responsabile: Consiglio di Dipartimento
Misura del miglioramento: sensibilizzazione dei docenti sull'importanza della mobilità. Diffusione capillare delle informazioni riguardo ai bandi europei.
Aumento del numero di seminari, conferenze, convegni, mobilità e protocolli d'intesa (questi ultimi in previsione di un rafforzamento dell'area archeologica mediante l'apetura di cantieri di scavo e collaborazioni di ricerca con la Soprintendenza Archeologica e con altre sedi universitarie operanti in regione). Aumento di studenti e docenti in mobilità internazionale.
Al Dipartimento afferiscono: 57 docenti (PO, PA, rivercatori), 12 dottorandi, 2 assegnisti, 2 ricercatori a tempo determinato.
L'attività di ricerca del Dipartimento è molto articolata, ragione per cui si ritiene utile, ai fini di una esposizione analitica, procedere a una elencazione per area, conformemente alle aree che lo costituiscono.
1) Area di Antichistica
Nel settore della lingua e letteratura latina l'attività di ricerca già da anni vede gran parte del personale concentrato sullo studio di Catullo. L'interesse è volto in particolare sulla trasmissione del testo: si stanno analizzando gli oltre 100 codici catulliani (di cui il Dipartimento possiede gran parte dei microfilm) con l'intento di costituire una nuova base per la ricostruzione dei carmi di Catullo che potrà sfociare in un'edizione critica innovativa, magari da realizzare on-line, aperta ai contributi degli studiosi di tutto il mondo. Nel corso dell'indagine sui manoscritti affiorano ovviamente vari problemi che i ricercatori affrontano di volta in volta in singole pubblicazioni (vd. prodotti della ricerca).
Altre linee di ricerca, sviluppate negli ultimi anni, sono: lo studio del pensiero filosofico e del linguaggio di Seneca, nonché dei suo rapporti con l'autorità imperiale; nell'ambito della letteratura cristiana antica, soprattutto di lingua greca, aspetti linguistici di ermeneutica traduttoria biblica dei testi Sapienziali; in quello della letteratura latina medievale ed umanistica l'indagine sulla poesia latina: epica fino all'Africa di Petrarca, amorosa (Landino e Cotta) e teatrale (commedia elegiaca) specie nell'ottica delle riprese classiche; nell'ambito della linguistica e glottologia l'indagine su lingue e culture in contatto prediligendo nello specifico la lingua romena e le lingue classiche e in parallelo approfondimenti traduttologici.
Altro filone proficuo, che vede coinvolti oltre agli antichisti un po' tutti i docenti, specie di lingue, di linguistica generale e glottologia (L-LIN/01), è quello della ricezione. In questo campo sconfinato al momento si sta approfondendo, specie da parte dei dottorandi, la ‘presenza' di Ovidio e Virgilio in autori contemporanei di lingua inglese (ad es. Seamus Heaney). Una forma particolare di ricezione è rappresentata dai poemetti latini del Pascoli, che alcuni docenti hanno studiato e continuano a studiare fornendo commenti ai singoli componimenti e contributi più generali per l'approfondimento del complesso latino pascoliano e dei suoi processi compositivi che si possono utilmente ricostruire attraverso le carte del poeta stesso (l'archivio di Castelvecchio è ora completamente accessibile on-line).
Nell'ambito del greco i docenti e ricercatori afferenti al SSD L-FIL-LET/02 si sono occupati di tradizione manoscritta e di costituzione del testo dei tragici (in particolare Euripide), con particolare riferimento alle hypotheseis su papiro di drammi deperditi, nonché di poesia popolare e della sua fortuna in età ellenistica e di poesia parodica di età classica, di storia della lingua greca, e di poesia greca arcaica (Archiloco) ed ellenistica (Meleagro), nonché di lessicografia greca La ricerca continua su questi filoni.
Nell'ambito dell'Archeologia le linee di ricerca hanno riguardato principalmente la ricostruzione, previa ricerca sul terreno, della forma e urbanistica della città romana e tardoantica, con particolare riferimento alle regiones VI e VIII. Esperienze applicative, condotte in collaborazione con la Soprintendenza per i BBCC dell'Emilia Romagna e con l'Università di Bologna, hanno portato all'individuazione del rapporto tra assetto idrogeologico e forma urbana a Forum Popili e all'identificazione delle dinamiche insediative di Sarsina nella transizione dalla facies romana a quella cristiana. Un secondo filone di ricerca ha riguardato l'archeologia del paesaggio romano, interrogato sotto il profilo geomorfologico, idrografico, insediativo, itinerario, del popolamento, dei circuiti produttivi. Esperienze applicative, condotte nell'entroterra parmense in collaborazione con la Soprintendenza per i BBCC dell'Emilia Romagna, sono state condotte e sono tuttora in corso sul palinsesto antico della rete stradale medievale organizzata intorno alla via Francigena, nel comprensorio appenninico delle alte valli di Taro e Ceno. Un terzo ambito tematico ha comportato l'analisi di edifici e di complessi monumentali, indagati nei loro aspetti morfologici, tipologici, edilizi, della continuità semantica e insediativa e delle relazioni spaziali con il contesto urbano. Esperienze applicative hanno riguardato la risemantizzazione del foro sarsinate e degli edifici di culto romani in età tardoantica. Tutte le ricerche sull'archeologia della città e del territorio sono sfociate anche all'elaborazione di un protocollo metodologico per lo studio e la valorizzazione delle città antiche con continuità di vita.
L'attività del settore di Musicologia, pur nella diversità di approccio (filologico o storico) e di interessi specifici dei suoi componenti, è stata dedicata in particolare alla storia musicale di Parma attraverso l'approfondimento di aspetti e figure il cui rilievo travalica l'ambito locale: dalla vita musicale alla corte settecentesca dei Borbone (convegno su Egidio R. Duni) all'ampio disegno storico della musica a Parma dalle origini ai giorni nostri (vol. X della Storia di Parma, MUP ed.) fino alle numerose iniziative per il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi (4 convegni e 2 esposizioni). Nel contempo si sono gettate le basi per lo sviluppo delle attività che caratterizzeranno l'attività negli anni a venire: in particolare il tema della ricezione della musica e del suo rapporto con altre espressioni artistiche, dalla letteratura alle arti visive (attribuzione di un assegno di ricerca), e il rapporto tra musica e tecnologia, in accordo con il settore di acustica del Dip. di Ingegneria Industriale e con la Casa della Musica del Comune di Parma (organizzazione di un master di primo livello).
2) Area di Lingue e Letterature straniere
L'Area di Lingue e Letterature straniere porta avanti ricerche sia nell'ambito linguistico, sia in quello letterario, come testimoniano gli incontri organizzati e le varie pubblicazioni prodotte.
Tra le tematiche privilegiate , vi è quella del Romanticismo; l'area coordina infatti l'unità locale del CISR (Centro Interuniversitario di Studi sul Romanticismo) . Accanto alle ricerche su Byron, sul teatro gotico e su vari aspetti del Romanticismo inglese, affrontate dal settore di anglistica, ha trovato spazio l'approfondimento del Romanticismo spagnolo e ispanoamericano. Testimonianza dell'impostazione internazionale di tale sforzo di ricerca può considerarsi il convegno El romanticismo español e hispanoamericano y su relación con el romanticismo europeo, organizzato nell'aprile del 2011 in collaborazione con l'Universidad de Alicante, il Centro Internacional de Estudios sobre el romanticismo hispánico e la Fundacion Biblioteca Virtual Cervantes.
Per quel che riguarda la letteratura cinese, le attività del triennio 2011-2013 sono state caratterizzate dalle seguenti linee di ricerca:
a) l'analisi crosslinguistica (cinese, italiano e inglese) dei tratti distintivi delle espressioni modali inerenti dovere morale e necessità pratica;
b) l'acquisizione della fonologia tonale del cinese standard da parte di discenti italofoni);
c) la glottodidattica del cinese come seconda lingua.
Nel 2012 è iniziata la collaborazione fra il nostro Dipartimento e la National Taiwan Normal University (NTNU, Taipei, R.O.C.), consolidata attraverso un soggiorno di sei mesi in veste di visiting scholar da parte di Carlotta Sparvoli (MOFA Fellowship). Nell'ambito di tale attività il nostro Ateneo è stato selezionato quale sede della 3rd International Conference on Chinese as a Second Language Research (3a Conferenza internazionale sulla glottodidattica del cinese, CASLAR 2014, Parma 28-30 agosto, http://www.caslar2014.unipr.it/), alla cui programmazione scientifica è stato dedicato l'ultimo semestre del 2013.
Altri centri di interesse della ricerca collettiva sono le letterature dell'esilio e dell'emigrazione, soprattutto sullo sfondo della storia novecentesca, e le scritture femminili. Il primo orientamento, che gli studiosi dell'Area sono intenzionati ad approfondire ulteriormente, è sfociato nell'organizzazione del convegno nazionale Oltre i confini. Testi e autori dell'esilio, della diaspora e dell'emigrazione, tenutosi a due riprese, nel novembre del 2010 e nell'aprile del 2011, con l'apporto di tutte le diverse componenti dell'Area.
Per l'area slava, questo interesse si è espresso nella partecipazione al gruppo di ricerca (D1) del Dipartimento di Lingue e Letterature straniere dell'Università Cattolica di Milano, coordinato dalla professoressa Serena Vitale: il “disgelo” in Unione Sovietica (2011) e nei contributi all'Antologia miscellanea serbo-italiana sul Mediterraneo senza confini, con uno studio su uno scrittore contemporaneo, S. Valjarevic (2013).
Il secondo orientamento ha prodotto il volume miscellaneo De claris mulieribus. Figure e storie femminili nella tradizione europea (MUP, Parma, 2011), nel quale sono egualmente confluiti contributi concernenti tutte le letterature rappresentate nell'Area.
Nell'interesse per la traduzione letteraria hanno poi trovato il loro punto d'incontro i due ambiti (linguistico e letterario) delle ricerche dell'Area. Al pari dello studio del Romanticismo, la tematica traduttiva è tra le più forti connotazioni del nostro lavoro comune . Affrontata sul piano teorico come su quello storico e testuale, si trova ad ogni autunno regolarmente al centro di una Giornata di Studio denominata “Il traduttore visibile”. Tanto la giornata del 2010 quanto quella del 2012 hanno poi visto gli interventi raccolti in volume presso la MUP; un importante obiettivo dell'Area è continuare a trovare i mezzi e le forze per ripetere questa esperienza ogni anno, dal momento che il ruolo interculturale della traduzione è un fondamentale momento unificante per le diverse anime linguistiche dell'Area. La traduzione è anche il filo conduttore della nostra collaborazione con il Museo Tolstoi di Jasnaja Poljana al cui annuale seminario di traduttori dal russo hanno partecipato attivamente nostri docenti e collaboratori (2011, 2012, 2013). Il lavoro iniziato nell'ambito del progetto di ricerca dell'università di Bochum intitolato “Die Sprache der Dinge. Philosophie und Kulturwissenschaften im deutsch-russischen Ideentransfer der 1920er Jahre” (fine 2011) ha affrontato la questione traduttiva da una prospettiva più teorica; monitorando la politica di traduzione perseguita all'interno dell'Accademia Statale di Scienze Artistiche, si è potuto arricchire l'immagine comune dell'Accademia come “fucina” dell' husserlianesimo russo.
3) Area Pedagogico-geografica
I docenti dell'area pedagogica concentrano le loro ricerche sui temi dell'educabilità del soggetto e delle pratiche di formazione, lungo tutto l'arco della vita e nei diversi contesti educativi tipici della società contemporanea. In particolare:
a) le strutture logiche dell'educazione, le loro forme storiche e l'influenza che esercitano sui processi educativi e didattici, nell'ambito del rapporto tra pedagogia e Scienze dell'educazione;
b) la progettazione, realizzazione, documentazione, monitoraggio e valutazione di e nei servizi educativi per l'infanzia, nel sistema scolastico, extrascolastico e della formazione professionale, nonché in quello d'istruzione superiore;
c) l'educazione alla lettura e ai media, in prospettiva teoretica, storica e didattica;
d) i processi di formazione tra Cinque e Ottocento, in particolare quelli attuati da organizzazioni religiose europee e americane, cattoliche e protestanti, rivolte alla classe nobile e al ceto popolare.
Per quanto riguarda la sociologia dei processi culturali e dell'arte la ricerca è partita dalla osservazione che nel passato l'arte ha assolto la funzione di celebrazione simbolica del potere individuale, così come oggi il suo compito sembra consistere nel celebrare il potere della collettività. Scopo della indagine è vedere se il concetto di grandioso, tipico dei regimi totalitari, può riscontrarsi anche nelle opere del regime democratico. Questa ricerca parte dall'assunto che il ‘grandioso' possa essere considerato in termini strettamente weberiani, vale a dire un ‘tipo ideale', che, se da un lato ordina in un quadro omogeneo caratteristiche fenomenologiche essenziali dall'altro, non impedisce che esso - se applicato ad una situazione storica precisa - possa consentire di determinare se e in che cosa esso si singolarizza
I docenti dell'area geografica appartengono a due settori scientifico-disciplinari complementari: quello di “Geografia” (Davide Papotti) e quello di “Geografia politica ed economica” (Isabella Mozzoni). In base alle specifiche competenze, i docenti concentrano le proprie ricerche sul contributo che le discipline geografiche possono apportare ad un corso di laurea di scienze della formazione, prendendo in considerazione le variabili legate alla governance territoriale ed alla strutturazione degli immaginari geografici e del senso di appartenenza ai luoghi. In particolare i campi di ricerca riguardano:
• le politiche di coesione territoriale a diversa scala, da quella europea a quella nazionale a quella regionale;
• la strutturazione e l'organizzazione su base territoriale dei servizi educativi;
• i processi di formazione degli immaginari geografici socialmente condivisi, da investigare nel marketing turistico, nei linguaggi dei mass media, nella produzione letteraria, nell'iconografia;
• i processi di cambiamento della società legati all'immigrazione ed ai fenomeni di globalizzazione;
• il rapporto fra cibo e territorio, alla luce delle specificità produttive locali e delle retoriche di promozione e di educazione alimentare.
4) Area di Filosofia
L'Area di Filosofia conduce ricerche di carattere storico e teorico in tutti i principali settori tradizionali degli studi filosofici, come dimostrano le pubblicazioni prodotte e le conferenze e i seminari organizzati. In particolare, l'Area di Filosofia porta avanti ricerche nel campo della filosofia morale, sociale e politica, della storia della filosofia (antica, medievale, moderna e contemporanea), della filosofia teoretica, dell'estetica, della logica, della filosofia del linguaggio e della mente. Le tematiche di ricerca sono la risultante degli interessi che caratterizzano e intersecano i vari gruppi di ricerca interni all'Area.
A) Una prima tematica privilegiata riguarda l'etica e l'ontologia moderne e contemporanee. Nell'ambito della storia della filosofia e in quello più specifico della storia della filosofia contemporanea, Immanuel Kant, Edmund Husserl e la corrente fenomenologica sono gli autori e i temi principali di ricerca. Particolare attenzione è rivolta alla filosofia trascendentale e all'ontologia formale, al formalismo etico e alla filosofia dei valori, da Immanuel Kant al neokantismo e alla fenomenologia husserliana e al pensiero novecentesco (Meinong, Strawson). Temi di ricerca sono inoltre la logica, la psicologia e le dottrine dell'intenzionalità nel pensiero tedesco dal diciannovesimo al ventesimo secolo (Herbart, Lotze, Brentano, Stumpf, Husserl, Schlick); la filosofia neokantiana e l'ambiente viennese degli anni '20 e '30 del XX secolo (in special modo, Karl Bühler e i suoi contributi alla Denkpsychologie); la storia della filosofia austriaca; i rapporti tra psicologia ed empirismo logico; la genesi e sviluppo della teoria del valore nella tradizione fenomenologica moderna e in ambito anglo-americano contemporaneo.
Un altro importante tema di ricerca è quello della ricezione e trasformazione della filosofia classica tedesca in Italia, all'interno del quale un'attenzione particolare è rivolta alla filosofia della prassi e all'antropologia; alle forme dell'idealismo filosofico inteso come connessione necessaria tra coscienza e mondo; alla filosofia classica tedesca come fonte storica e dottrinale della corrente fenomenologica moderna. Questa linea di ricerca ha dato luogo, tra le altre iniziative, al convegno internazionale "Husserl e la filosofia classica tedesca", organizzato con il sostegno della Alexander von Humboldt Foundation (Parma, marzo 2012).
Nell'ambito della filosofia morale, la ricerca si orienta prevalentemente intorno a campi di studio quali l'etica e la psicologia fenomenologica, la storia della filosofia morale nella tradizione fenomenologica francese nelle sue specificità rispetto alla fenomenologia tedesca (Sartre, Merleau-Ponty, Ricoeur; Dufrenne, Maldiney); la questione dell'oggettività vs. soggettività della ragion pratica; il rapporto tra etica ed estetica, indagato nella sua corrispondenza con l'orizzonte artistico, in riferimento alle categorie estetiche (in particolar modo il sublime) e nella connessione con le scienze della vita; la relazione tra moralità, emozioni e immaginazione; la riflessione sul linguaggio nella filosofia francese e fenomenologica del XX secolo. Nell'ambito della filosofia politica, questa tematica è studiata rispetto alla teoria del riconoscimento e dell'intersoggettività, alla problematica della “seconda natura”, all'ontologia sociale, al tema del dissenso e della legittimità democratica. Sono autori e ambiti privilegiati di studio Georg W. F. Hegel e il pensiero contemporaneo; John Dewey, Georg H. Mead e la teoria sociale; la teoria critica.
B) Un secondo filone di ricerca dominante all'interno dell'Area di Filosofia è costituito dalla riflessione sul linguaggio e sul rapporto tra linguaggio e teorie della conoscenza. In ambito storico, le ricerche si concentrano sulla ricostruzione, evoluzione e ricezione delle teorie della conoscenza, del linguaggio e dell'ontologia elaborate in epoca antica (Aristotele), tardo-antica (Plotino) e medievale (Agostino, Abelardo, Tommaso d'Aquino, Guglielmo di Ockham). Questa attività di ricerca ha dato origine, tra le altre iniziative, al convegno internazionale e interdisciplinare "Sulle origini del linguaggio" (Parma, maggio 2011).
Nell'ambito della filosofia teoretica, della logica, della filosofia del linguaggio e della mente, le ricerche affrontano invece questioni teoriche e storiche relative soprattutto al problema del significato, del riferimento e delle categorie. In particolare, sono studiati i precedenti storici del dibattito moderno sul significato; le teorie del significato elaborate dai filosofi della tradizione analitica contemporanea; le discussioni sul rapporto tra teoria del significato e teorie cognitive; la filosofia della letteratura, il problema dei nomi vuoti e del significato nel linguaggio letterario; il problema del significato e la sua relazione con le teorie medievali e moderne degli universali. Altri importanti temi di ricerca in questo ambito sono le teorie contemporanee del riferimento; la storia della semantica e delle categorie; la grammatica categoriale; la filosofia della mente e dell'intenzionalità moderna e contemporanea; la filosofia della percezione; l'estetica analitica; la storia della filosofia analitica. Autori privilegiati di studio sono Brentano, Husserl, Kripke, Putnam, Ryle, Sellars, Wittgenstein. Queste ricerche hanno dato luogo a molteplici attività seminariali e conferenze che si sono svolte a cadenza regolare, come il "Parma Workshop on Semantics and Pragmatics" e il “Seminario del venerdì”.
In ambito estetico, particolarmente studiato è il rapporto tra linguaggio ed estetica, indagato nella sua corrispondenza con l'orizzonte artistico, in riferimento alle categorie estetiche (in particolar modo il sublime) e nella connessione con le scienze della vita; la riflessione sul linguaggio nella filosofia dell'estetica francese e fenomenologica del XX secolo (Ricoeur, Merleau-Ponty; Dufrenne, Maldiney), in modo particolare la relazione tra esperienza estetica e linguaggio e tra esperienza estetica e paesaggio; la nascita dell'estetica e la tradizione poetico-retorica, con particolare riguardo al materialismo sensibile di Denis Diderot.
C) Un terzo filone prevalente di ricerca all'interno dell'Area di Filosofia riguarda infine la filosofia della natura e la metafisica. In questo ambito le ricerche si concentrano sul rapporto tra la scienza moderna e la filosofia della natura e la metafisica antica e medievale. In particolare, partendo dai commenti alle opere naturali di Aristotele di autori tardo-medievali quali Walter Burley, Giovanni Buridano, Nicola Oresme, Alberto di Sassonia, Marsilio di Inghen, nonché da alcuni trattati specifici (es. Calculationes di Roger Swineshead), sono oggetto di studio la portata dell'innovazione determinata dalle discussioni su queste tematiche di filosofia naturale all'interno del ‘paradigma' aristotelico e, in un quadro più generale, la diffusione di queste discussioni nella filosofia rinascimentale e nella filosofia scolastica italiana dei secoli XIV-XVI. Per quanto riguarda l'ambito specifico della filosofia medievale, le ricerche riguardano un filone finora poco studiato del pensiero medievale, quello del commento e della ricezione medievale della Metafisica di Aristotele, e affrontano questioni sia di ordine testuale sia di ordine interpretativo e dottrinale. Per quanto riguarda invece la filosofia moderna, oggetto prevalente di ricerca è il pensiero di Cartesio e lo studio della sua diffusione e ricezione.
OBIETTIVI DELLA RICERCA
Obiettivo 1: consolidare e aumentare la quantità e la qualità della produzione scientifica mediante il potenziamento degli strumenti di ricerca.
Ciò significa avere a disposizione la maggior quantità possibile di strumenti (librari e tecnologici) per evitare perdita di tempo e di energie nel reperimento di quanto necessario ad ogni singola indagine. Si fa presente che qualsiasi ricerca in campo umanistico richiede la consultazione di tutto il materiale bibliografico precedente, nonché di codici, repertori, reperti archeologici ecc.
Strumenti: per ottenere questo risultato è indispensabile a) incrementare il materiale bibliografico a disposizione (ad es. completare la raccolta dei microfilms catulliani, acquistare volumi recenti e di antiquariato fondamentali, implementare le risorse elettroniche, ecc.); b) avere a disposizione, accessibili e dislocate nei locali delle singole aree le ‘biblioteche scientifiche'.
Si deve avere comunque la consapevolezza che le pubblicazioni in ambito umanistico possono richiedere tempi di elaborazione molto lunghi e diversi a seconda della tipologia. Ad esempio, una edizione critica comporta la consultazione di tutti i manoscritti di un determinato autore che possono essere centinaia; i suoi tempi non sono quindi assolutamente paragonabile con un articolo o altra tipologia di pubblicazione scientifica di ambito umanistico. Lo stesso vale per le monografie su autori stranieri o filosofi, su generi letterari, su problemi sociologici o pedagogici ecc.
Responsabile: Consiglio di Dipartimento / comitato d'area
Misura del miglioramento: valutazione dell'incremento del patrimonio bibliografico e tecnologico. Mantenimento delle biblioteche (scientifiche delle diverse aree, che costituiscono i laboratori di ricerca di area umanistica).
Facilitazione della collocazione delle pubblicazioni in fascia A, anche attraverso l'incremento di riviste realizzate e dirette da membri del Dipartimento. Incentivazione della tipologia di prodotti che rientrano nella valutazione ANVUR. Riduzione del numero dei docenti non produttivi.
Riguardo alla "non-produttività dei docenti", va sottolineato il fatto che per molti docenti l'inattività nel periodo di riferimento è limitata a un solo anno e che in genere le cause dell'inattività scientifica sono contingenti (infortuni e/o malattie, eccessivo carico didattico e/o amministrativo) o dovute, in alcuni casi, alle lunghezze dei processi di peer review o a ritardi delle pubblicazioni da parte degli editori.
Obiettivo 2: intensificazione dei rapporti con studiosi nazionali e internazionali.
Strumenti: il contatto con studiosi d'Italia e del mondo è già ampiamente presente in tutti i settori di ricerca del Dipartimento. Oltre a scambi informali, molti rapporti sono già istituzionalizzati come risulta soprattutto dai progetti dell'area di lingue e filosofia. Altre iniziative hanno portato alla collaborazione con studiosi stranieri per la pubblicazione di numeri monografici di rivista e volumi. Ad esempio, in occasione del bimillenario della morte di Augusto la rivista «Paideia» ha realizzato tre annate sotto il titolo di Augustana riunendo i contributi di studiosi di paesi e aree diverse con grande profitto per i risultati scientifici. Ci si propone quindi di incrementare iniziative di tal genere.
Responsabile: Consiglio di Dipartimento
Misura del miglioramento: sensibilizzazione dei docenti sull'importanza della mobilità. Diffusione capillare delle informazioni riguardo ai bandi europei.
Aumento del numero di seminari, conferenze, convegni, mobilità e protocolli d'intesa (questi ultimi in previsione di un rafforzamento dell'area archeologica mediante l'apetura di cantieri di scavo e collaborazioni di ricerca con la Soprintendenza Archeologica e con altre sedi universitarie operanti in regione). Aumento di studenti e docenti in mobilità internazionale.
Sezione B - Sistema di gestione
Il Dipartimento di Antichistica, Lingue, Educazione, Filosofia (ALEF) è una struttura didattica e di ricerca che raggruppa ed organizza aggregazioni di settori di ricerca omogenei, per fine e/o per metodo.
Al Dipartimento spettano i compiti previsti dall'art. 22, comma 5, dello Statuto di Ateneo. In particolare, ad esso compete:
- l'elaborazione di un piano triennale, aggiornabile annualmente, delle attività di ricerca che preveda la definizione delle principali aree di attività di ricerca e delle relative modalità di finanziamento: tutte le attività di ricerca sopraindicate sono subordinate alla verifica della disponibilità di strutture, servizi e strumentazione per la loro realizzazione;
- l'elaborazione di un piano triennale, aggiornabile annualmente, finalizzato al sostegno dei programmi di ricerca dipartimentali e a garantire la sussistenza dei requisiti minimi per l'istituzione dei corsi di studio, nonché la sostenibilità dell'offerta formativa;
- la promozione di collaborazioni e convenzioni con soggetti sia pubblici che privati nonché la diffusione dei risultati conseguiti nelle ricerche;
- la vigilanza, a livello di dipartimento, sui valori degli indicatori di performance relativi ai settori scientifici e disciplinari, riferiti alle attività di ricerca, di didattica ed amministrativo-gestionali;
- l'attività di consulenza scientifica e tecnologica svolta sulla base di contratti e convenzioni in conto terzi;
Sono organi del Dipartimento: il Direttore, il Consiglio e la Giunta.
Per assicurare al meglio le funzioni ad esso deputate, il Dipartimento si articolerà nelle seguenti aree scientifico didattiche:
- Filologia classica e musicologia
- Filosofia
- Lingue e Letterature Straniere
- Scienze dell'Educazione e del Territorio.
Il Direttore del Dipartimento ha la rappresentanza del Dipartimento, ne promuove le attività ed è responsabile del suo funzionamento, convoca e presiede il Consiglio e la Giunta, cura l'esecuzione delle deliberazioni adottate, tiene i rapporti con l'Amministrazione dell'Ateneo ed esercita tutte le attribuzioni che gli sono conferite dalla legge, dalla Statuto e dai regolamenti. Il Direttore, anche mediante l'adozione di appositi provvedimenti, esercita funzioni di iniziativa, promozione e coordinamento delle attività di ricerca e di didattica che fanno riferimento al dipartimento e, in particolare:
a) cura la definizione del piano triennale delle ricerche del dipartimento;
b) fissa le linee operative relative al processo di definizione dell'offerta formativa sulla base delle deliberazioni assunte dal Consiglio di Dipartimento;
c) predispone, entro il 30 aprile di ogni anno, una relazione illustrativa dell'attività svolta dal dipartimento nell'esercizio economico-finanziario precedente, evidenziando altresì i risultati raggiunti in ambito scientifico e didattico;
d) autorizza l'uso dei mezzi e delle attrezzature dipartimentali per l'attività di didattica e di ricerca;
e) cura gli adempimenti di competenza connessi alla definizione dell'offerta formativa;
f) attiva e gestisce le procedure di spesa per lavori e forniture di beni e servizi necessari alle attività del Dipartimento;
g) sovraintende la ordinaria gestione delle risorse umane, affidando al personale tecnico amministrativo le mansioni e le funzioni lavorative ricomprese fra quelle previste per le rispettive Categorie ed Aree di inquadramento contrattuale, e propone al Rettore le determinazioni assunte in materia di risorse umane dal Consiglio di Dipartimento;
h) svolge le funzioni dirigenziali in riferimento ai processi di misurazione e valutazione della performance del personale tecnico-amministrativo, in conformità di quanto previsto dalla vigente normativa e in particolare dal Piano triennale della performance di Ateneo;
i) è tenuto, quale responsabile della struttura, a relazionare tempestivamente al Rettore in merito ai fatti dei quali abbia direttamente o indirettamente conoscenza che appaiono potenzialmente rilevanti sotto il profilo disciplinare riferibili al personale tecnico-amministrativo, ai fini dell'attivazione delle procedure previste (entro i termini perentori stabiliti), dall'art. 55 bis del D.lgs. 165/2001 e s.m.i., e dal C.C.N.L. di comparto;
j) è tenuto, quale responsabile della struttura, a relazionare tempestivamente al Rettore in merito ai fatti dei quali abbia direttamente o indirettamente conoscenza che appaiono potenzialmente rilevanti sotto il profilo disciplinare riferibili al
personale docente, onde consentire allo stesso l'esercizio delle competenze previste (entro i termini perentori stabiliti), dall'art. 10 della legge 240/2010 e s.m.i., nonché dall'art. 18 dello Statuto;
k) sovrintende all'attuazione degli adempimenti di competenza in materia di tutela della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari in materia;
l) può assumere, nei casi di motivata necessità ed urgenza, provvedimenti di competenza del Consiglio di Dipartimento, sottoponendoli a ratifica, nella prima seduta utile;
m) autorizza con proprio atto e sottoscrive in qualità di Direttore di Dipartimento ed in rappresentanza dell'Università i contratti fino ad importi pari ad Euro 50.000,00, come previsto dall'art. 4 del “Regolamento in materia delle attività svolte dal personale docente nell'ambito dei rapporti con terzi” emanato con DR n.875 del 6 novembre 2009 e successive integrazioni;
n) sottoscrive in qualità di Direttore di Dipartimento ed in rappresentanza dell'Università i contratti fino ad importi pari ad Euro 100.000,00, come previsto dall'art. 4 del “Regolamento in materia delle attività svolte dal personale docente nell'ambito dei rapporti con terzi” emanato con DR n.875 del 6 novembre 2009 e successive integrazioni.
Il Consiglio di Dipartimento è l'organo che delibera la programmazione e la gestione delle attività di Dipartimento secondo quanto previsto dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti di Ateneo. Fanno parte del Consiglio:
- i docenti afferenti al Dipartimento;
- una rappresentanza del personale tecnico-amministrativo in misura pari al 10% della componente, con un minimo di tre;
- una rappresentanza dei dottorandi, degli specializzandi e degli assegnisti, complessivamente pari al 5% (arrotondato per eccesso) del numero dei docenti;
- una componente delle rappresentanze studentesche: per le questioni attinenti la didattica, solo con voto consultivo, il Consiglio è allargato ad una rappresentanza degli studenti per un numero complessivo, per tutti i Dipartimenti dell'Ateneo, pari ad ottanta membri ripartiti nel numero di cinque per ciascuno degli otto Dipartimenti con il maggiore numero di docenti afferenti e quattro per ciascuno dei restanti dieci;
- il Segretario Amministrativo, che funge anche da Segretario del Consiglio.
Il Consiglio esercita le seguenti attribuzioni:
- detta i criteri generali per:
a) l'utilizzazione dei fondi assegnati al dipartimento per le sue attività di ricerca che dovranno tener conto di eventuali esigenze sopravvenute e di adattamenti che si rendano indispensabili in corso d'anno;
b) la gestione delle risorse umane e l'uso dei mezzi e degli strumenti in dotazione;
- propone, in coerenza con le linee di indirizzo e di programmazione economica finanziaria annuale e pluriennale, le risorse umane di personale tecnico-amministrativo ed i profili professionali necessari allo svolgimento delle attività del dipartimento, al fine dell'elaborazione del documento di programmazione triennale del fabbisogno del personale dell'Ateneo;
- propone le richieste di personale, spazi e risorse finanziarie, in relazione alle esigenze gestionali e di sviluppo delle attività di ricerca e didattiche di competenza;
- può proporre l'attribuzione di posizioni, funzioni ed incarichi al personale tecnico- amministrativo del dipartimento, comunque rientranti fra le mansioni e le funzioni appartenenti alle rispettive Categorie ed Aree di inquadramento contrattuale, fra quelli previsti nella Struttura Organizzativa dell'Ateneo e nel CCNL di comparto;
- approva le proposte formulate dal Direttore;
- prende atto dell'avvenuta stipula da parte del Direttore del Dipartimento dei contratti con enti terzi fino ad importi pari ad Euro 50.000,00;
- autorizza la stipula dei contratti con enti terzi per importi superiori ad Euro 50.000,00;
- vigila, a livello di Dipartimento, sui valori degli indicatori di performance relativi ai settori scientifici e disciplinari, riferiti alle attività di ricerca, di didattica ed amministrativo-gestionali;
- approva i singoli piani di studio e di ricerca per il conseguimento del dottorato di ricerca;
- formula la proposta di chiamata dei docenti, con voto favorevole della maggioranza assoluta dei professori di prima fascia, per la chiamata dei professori di prima fascia e dei professori di prima e seconda fascia per la chiamata dei professori di seconda fascia e dei ricercatori;
- nel contesto della programmazione didattica, esercita le competenze previste dalla vigente normativa e dai Regolamenti di Ateneo, in materia di assegnazione al personale docente dei compiti e delle responsabilità didattiche, degli affidamenti degli insegnamenti, e dei conferimenti dei contratti per attività di insegnamento;
- collabora con gli organi di governo dell'Università e gli organi di programmazione nazionale, regionali e locali, alla elaborazione ed alla attuazione di programmi di insegnamento non finalizzati al conseguimento dei titoli di studio previsti dalla legge, ma rispondenti a precise esigenze di qualificazione e riqualificazione professionale, di formazione di nuovi profili professionali di alta specializzazione e di educazione permanente;
- formula le proposte relative all'istituzione dei Corsi di Studio, dei Corsi di dottorato di ricerca, di Master universitari, di Corsi di perfezionamento ed altre attività didattiche, nonché le proposte relative alle conseguenti risorse necessarie;
- verifica la sussistenza dei requisiti necessari per la sostenibilità dell'offerta formativa.
La Giunta di Dipartimento è organo esecutivo che coadiuva il Direttore nell'esercizio delle funzioni attribuitegli. La Giunta assiste il Direttore nella predisposizione dei provvedimenti da sottoporre al Consiglio e, in generale, nella gestione dipartimentale.
La Giunta è composta dal Direttore, da un rappresentante del personale tecnico amministrativo a tempo indeterminato, da 4 docenti e dal Segretario Amministrativo, che svolge le funzioni di segretario verbalizzante. Il rappresentante del personale tecnico-amministrativo a tempo indeterminato e i 4 docenti vengono eletti a maggioranza dalle rispettive componenti. Alle riunioni della Giunta partecipa anche il Vice-direttore che, qualora non eletto, avrà diritto di voto solo in assenza del Direttore.
La Struttura Amministrativa a supporto delle attività di ricerca è composta da:
-il Segretario Amministrativo (UCD);
-la Struttura Amministrativo Contabile, 4 unità di personale;
-il Capo Servizio del Servizio Specialistico per la Didattica, coadiuvato da 4 unità di personale.
Al Dipartimento spettano i compiti previsti dall'art. 22, comma 5, dello Statuto di Ateneo. In particolare, ad esso compete:
- l'elaborazione di un piano triennale, aggiornabile annualmente, delle attività di ricerca che preveda la definizione delle principali aree di attività di ricerca e delle relative modalità di finanziamento: tutte le attività di ricerca sopraindicate sono subordinate alla verifica della disponibilità di strutture, servizi e strumentazione per la loro realizzazione;
- l'elaborazione di un piano triennale, aggiornabile annualmente, finalizzato al sostegno dei programmi di ricerca dipartimentali e a garantire la sussistenza dei requisiti minimi per l'istituzione dei corsi di studio, nonché la sostenibilità dell'offerta formativa;
- la promozione di collaborazioni e convenzioni con soggetti sia pubblici che privati nonché la diffusione dei risultati conseguiti nelle ricerche;
- la vigilanza, a livello di dipartimento, sui valori degli indicatori di performance relativi ai settori scientifici e disciplinari, riferiti alle attività di ricerca, di didattica ed amministrativo-gestionali;
- l'attività di consulenza scientifica e tecnologica svolta sulla base di contratti e convenzioni in conto terzi;
Sono organi del Dipartimento: il Direttore, il Consiglio e la Giunta.
Per assicurare al meglio le funzioni ad esso deputate, il Dipartimento si articolerà nelle seguenti aree scientifico didattiche:
- Filologia classica e musicologia
- Filosofia
- Lingue e Letterature Straniere
- Scienze dell'Educazione e del Territorio.
Il Direttore del Dipartimento ha la rappresentanza del Dipartimento, ne promuove le attività ed è responsabile del suo funzionamento, convoca e presiede il Consiglio e la Giunta, cura l'esecuzione delle deliberazioni adottate, tiene i rapporti con l'Amministrazione dell'Ateneo ed esercita tutte le attribuzioni che gli sono conferite dalla legge, dalla Statuto e dai regolamenti. Il Direttore, anche mediante l'adozione di appositi provvedimenti, esercita funzioni di iniziativa, promozione e coordinamento delle attività di ricerca e di didattica che fanno riferimento al dipartimento e, in particolare:
a) cura la definizione del piano triennale delle ricerche del dipartimento;
b) fissa le linee operative relative al processo di definizione dell'offerta formativa sulla base delle deliberazioni assunte dal Consiglio di Dipartimento;
c) predispone, entro il 30 aprile di ogni anno, una relazione illustrativa dell'attività svolta dal dipartimento nell'esercizio economico-finanziario precedente, evidenziando altresì i risultati raggiunti in ambito scientifico e didattico;
d) autorizza l'uso dei mezzi e delle attrezzature dipartimentali per l'attività di didattica e di ricerca;
e) cura gli adempimenti di competenza connessi alla definizione dell'offerta formativa;
f) attiva e gestisce le procedure di spesa per lavori e forniture di beni e servizi necessari alle attività del Dipartimento;
g) sovraintende la ordinaria gestione delle risorse umane, affidando al personale tecnico amministrativo le mansioni e le funzioni lavorative ricomprese fra quelle previste per le rispettive Categorie ed Aree di inquadramento contrattuale, e propone al Rettore le determinazioni assunte in materia di risorse umane dal Consiglio di Dipartimento;
h) svolge le funzioni dirigenziali in riferimento ai processi di misurazione e valutazione della performance del personale tecnico-amministrativo, in conformità di quanto previsto dalla vigente normativa e in particolare dal Piano triennale della performance di Ateneo;
i) è tenuto, quale responsabile della struttura, a relazionare tempestivamente al Rettore in merito ai fatti dei quali abbia direttamente o indirettamente conoscenza che appaiono potenzialmente rilevanti sotto il profilo disciplinare riferibili al personale tecnico-amministrativo, ai fini dell'attivazione delle procedure previste (entro i termini perentori stabiliti), dall'art. 55 bis del D.lgs. 165/2001 e s.m.i., e dal C.C.N.L. di comparto;
j) è tenuto, quale responsabile della struttura, a relazionare tempestivamente al Rettore in merito ai fatti dei quali abbia direttamente o indirettamente conoscenza che appaiono potenzialmente rilevanti sotto il profilo disciplinare riferibili al
personale docente, onde consentire allo stesso l'esercizio delle competenze previste (entro i termini perentori stabiliti), dall'art. 10 della legge 240/2010 e s.m.i., nonché dall'art. 18 dello Statuto;
k) sovrintende all'attuazione degli adempimenti di competenza in materia di tutela della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari in materia;
l) può assumere, nei casi di motivata necessità ed urgenza, provvedimenti di competenza del Consiglio di Dipartimento, sottoponendoli a ratifica, nella prima seduta utile;
m) autorizza con proprio atto e sottoscrive in qualità di Direttore di Dipartimento ed in rappresentanza dell'Università i contratti fino ad importi pari ad Euro 50.000,00, come previsto dall'art. 4 del “Regolamento in materia delle attività svolte dal personale docente nell'ambito dei rapporti con terzi” emanato con DR n.875 del 6 novembre 2009 e successive integrazioni;
n) sottoscrive in qualità di Direttore di Dipartimento ed in rappresentanza dell'Università i contratti fino ad importi pari ad Euro 100.000,00, come previsto dall'art. 4 del “Regolamento in materia delle attività svolte dal personale docente nell'ambito dei rapporti con terzi” emanato con DR n.875 del 6 novembre 2009 e successive integrazioni.
Il Consiglio di Dipartimento è l'organo che delibera la programmazione e la gestione delle attività di Dipartimento secondo quanto previsto dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti di Ateneo. Fanno parte del Consiglio:
- i docenti afferenti al Dipartimento;
- una rappresentanza del personale tecnico-amministrativo in misura pari al 10% della componente, con un minimo di tre;
- una rappresentanza dei dottorandi, degli specializzandi e degli assegnisti, complessivamente pari al 5% (arrotondato per eccesso) del numero dei docenti;
- una componente delle rappresentanze studentesche: per le questioni attinenti la didattica, solo con voto consultivo, il Consiglio è allargato ad una rappresentanza degli studenti per un numero complessivo, per tutti i Dipartimenti dell'Ateneo, pari ad ottanta membri ripartiti nel numero di cinque per ciascuno degli otto Dipartimenti con il maggiore numero di docenti afferenti e quattro per ciascuno dei restanti dieci;
- il Segretario Amministrativo, che funge anche da Segretario del Consiglio.
Il Consiglio esercita le seguenti attribuzioni:
- detta i criteri generali per:
a) l'utilizzazione dei fondi assegnati al dipartimento per le sue attività di ricerca che dovranno tener conto di eventuali esigenze sopravvenute e di adattamenti che si rendano indispensabili in corso d'anno;
b) la gestione delle risorse umane e l'uso dei mezzi e degli strumenti in dotazione;
- propone, in coerenza con le linee di indirizzo e di programmazione economica finanziaria annuale e pluriennale, le risorse umane di personale tecnico-amministrativo ed i profili professionali necessari allo svolgimento delle attività del dipartimento, al fine dell'elaborazione del documento di programmazione triennale del fabbisogno del personale dell'Ateneo;
- propone le richieste di personale, spazi e risorse finanziarie, in relazione alle esigenze gestionali e di sviluppo delle attività di ricerca e didattiche di competenza;
- può proporre l'attribuzione di posizioni, funzioni ed incarichi al personale tecnico- amministrativo del dipartimento, comunque rientranti fra le mansioni e le funzioni appartenenti alle rispettive Categorie ed Aree di inquadramento contrattuale, fra quelli previsti nella Struttura Organizzativa dell'Ateneo e nel CCNL di comparto;
- approva le proposte formulate dal Direttore;
- prende atto dell'avvenuta stipula da parte del Direttore del Dipartimento dei contratti con enti terzi fino ad importi pari ad Euro 50.000,00;
- autorizza la stipula dei contratti con enti terzi per importi superiori ad Euro 50.000,00;
- vigila, a livello di Dipartimento, sui valori degli indicatori di performance relativi ai settori scientifici e disciplinari, riferiti alle attività di ricerca, di didattica ed amministrativo-gestionali;
- approva i singoli piani di studio e di ricerca per il conseguimento del dottorato di ricerca;
- formula la proposta di chiamata dei docenti, con voto favorevole della maggioranza assoluta dei professori di prima fascia, per la chiamata dei professori di prima fascia e dei professori di prima e seconda fascia per la chiamata dei professori di seconda fascia e dei ricercatori;
- nel contesto della programmazione didattica, esercita le competenze previste dalla vigente normativa e dai Regolamenti di Ateneo, in materia di assegnazione al personale docente dei compiti e delle responsabilità didattiche, degli affidamenti degli insegnamenti, e dei conferimenti dei contratti per attività di insegnamento;
- collabora con gli organi di governo dell'Università e gli organi di programmazione nazionale, regionali e locali, alla elaborazione ed alla attuazione di programmi di insegnamento non finalizzati al conseguimento dei titoli di studio previsti dalla legge, ma rispondenti a precise esigenze di qualificazione e riqualificazione professionale, di formazione di nuovi profili professionali di alta specializzazione e di educazione permanente;
- formula le proposte relative all'istituzione dei Corsi di Studio, dei Corsi di dottorato di ricerca, di Master universitari, di Corsi di perfezionamento ed altre attività didattiche, nonché le proposte relative alle conseguenti risorse necessarie;
- verifica la sussistenza dei requisiti necessari per la sostenibilità dell'offerta formativa.
La Giunta di Dipartimento è organo esecutivo che coadiuva il Direttore nell'esercizio delle funzioni attribuitegli. La Giunta assiste il Direttore nella predisposizione dei provvedimenti da sottoporre al Consiglio e, in generale, nella gestione dipartimentale.
La Giunta è composta dal Direttore, da un rappresentante del personale tecnico amministrativo a tempo indeterminato, da 4 docenti e dal Segretario Amministrativo, che svolge le funzioni di segretario verbalizzante. Il rappresentante del personale tecnico-amministrativo a tempo indeterminato e i 4 docenti vengono eletti a maggioranza dalle rispettive componenti. Alle riunioni della Giunta partecipa anche il Vice-direttore che, qualora non eletto, avrà diritto di voto solo in assenza del Direttore.
La Struttura Amministrativa a supporto delle attività di ricerca è composta da:
-il Segretario Amministrativo (UCD);
-la Struttura Amministrativo Contabile, 4 unità di personale;
-il Capo Servizio del Servizio Specialistico per la Didattica, coadiuvato da 4 unità di personale.
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Metafisica e filosofia della natura dall’antichità all’età moderna | CAROTI Stefano | 5 | Franco de Capitani |
2. | Teorie del significato | BIANCHI Andrea | 4 | |
3. | Fenomenologia, ontologia e indagine scientifica dell’esperienza | CENTI Beatrice | 5 | |
4. | Etica ed estetica: percezione e mondo della vita | MELETTI Mara | 4 | |
5. | La riflessione morale di fronte al mind/body problem. Problemi storici e prospettive teoriche (Progetto PRIN 2010-2011, decorrenza: 1.02.2013-1.02.2016) | CENTI Beatrice | 12 | Franco de Capitani; Mariafranca Spallanzani; Nausicaa Milani; Fabrizio Baldassari. |
6. | Individuazione: Modelli ontologici, socio-politici, estetici e religiosi (Progetto PRIN 2009, decorrenza: 17.10.2011-17.10.2013) | TESTA Italo | 4 | Nausicaa Milani |
7. | L’'Opera comica russa del Settecento.” | CABASSI Nicoletta | 1 | KumushImanalieva |
8. | La traduzione letteraria dal russo. | GHIDINI Maria Candida | 2 | Giulia De Florio, Elena Freda Piredda, Guercetti Emanuela |
9. | Testi e autori dell’esilio, della diaspora, dell’emigrazione. | DOLFI Laura | 10 | Tammaro Anna Maria, Giorgia Delvecchio |
10. | Romanticismo inglese e cultura italiana: Lord Byron e l’Italia. | SAGLIA Diego | 3 | |
11. | Stampa periodica e critica musicale dal XVIII secolo al XXI secolo. | CAPRA Marco | 2 | Raffaella Carluccio, Daria Cantarelli, Pietro Zappalà. |
12. | Musica e dimensione tecnologica del suono. | RUSSO Paolo | 2 | Angelo Farina, Alberto Amendola, Javier Torres Maldonado, Francesca Montresor, Eleonora Benassi. |
13. | Archeologia del paesaggio: città e territorio nell’Emilia- Romagna antica | MORIGI Alessia | 1 | Roberto Macellari (Civici Musei di Reggio Emilia) |
14. | Trasmissione dell'antico: codificazione letteraria, tradizione manoscritta, ricezione | MAGNANI Massimo | 2 | Bertoletti Elena |
15. | Catullo: tradizione, modelli, Fortleben | BIONDI Giuseppe | 5 | Gibertini Simone, Dati Angela, Grazzi Anna, Galaverna Mariaelena |
16. | Problemi di traduzione | ASTORI Davide | 3 | Peri |
17. | Progettare, valutare e documentare la media education | FELINI Damiano | 1 | Michele Aglieri (Unicatt), Roberto Trinchero, Alberto Parola, Daniela Robasto (UniTo), Alessia Rosa (Indire), Beate Weyland (Unibz), Adriana Marchia (MED) |
18. | Videogiochi e educazione. Conoscenze, competenze e sviluppo del senso critico in soggetti preadolescenti e adolescenti | FELINI Damiano | 1 | Michele Aglieri, Massimiliano Andreoletti e Anna Ragosta (Unicatt), Alessia Rosa (Indire), Angela Bonomi Castelli, Sonia Cagnolati e Giulio Tosone (MED), Ivan Venturi (KoalaGames) |
19. | L’epistemologia pedagogica di Sergio De Giacinto | BARDULLA Enver | 2 | |
20. | L’educazione nella prima età moderna: storia e testi | CASALINI Cristiano | 2 | Laura Madella Marina Carini Francesca Scali, Costanza Pogliacomi |
21. | Immigrazione e multicultura nell’Italia contemporanea | PAPOTTI Davide | 1 | Laura Zanichelli, Esmeralda Lo Sito |
22. | Geografie del cibo: il contributo delle discipline geografiche ai Food Studies | PAPOTTI Davide | 1 | Andrea Bisi (cultore della materia Unipr), Francesco Finocchi (Regione Piemonte), Alessandro Santini (Università del Piemonte orientale “Amedeo Avogadro”) |
23. | Città di carta: l’immaginario letterario e l’identità urbana nell’Italia contemporanea | PAPOTTI Davide | 1 | Andrea Bisi (cultore della materia Unipr), Giulio Giovannoni (UniFi), Silvia Ross (Unievrsity College Cork – Irlanda) |
24. | La costruzione di ambienti per l'apprendimento di abilità | LUCIANO Elena | 2 | Mazza Ermanno |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Storia di Parma | VERA Domenico (LETTERE, ARTI, STORIA E SOCIETA’) | 28 |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Il Dipartimento possiede due laboratori di informatica, un laboratorio multimediale e un laboratorio cartografico.
Per una descizione dettagliata, si veda il file PDF allegato.
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No record found
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | SISTEMA BIBLIOTECARIO DI ATENEO | http://www.unipr.it/servizi/servizi-line/biblioteche-line | 571.589 | 207.506 | 2.217 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [7]
-
- Prof. Associati [18]
-
- Ricercatori [32]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [2]
-
- Assegnisti [2]
-
- Dottorandi [12]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Straordinari a tempo determinato
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
No data found
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 3 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 2 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 7 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 6 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |