Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
Obiettivi di ricerca Dipartimento. Scheda SUA
Il Dipartimento accoglie un numero elevato di SSDD e un organico di docenti e ricercatori che fanno riferimento a 4 aree CUN (10,11,13,14). Si aggiungono 7 laboratori di ricerca, cui sono addetti 11 tecnici, e alcuni laboratori di servizio che supportano l'attività di dottorandi, ricercatori e borsisti. L'elemento che ha portato all'aggregazione del Dipartimento è stata la condivisione del metodo storico di approccio alle fonti documentarie di più svariato tipo.
Per l'individuazione degli obiettivi è strategico partire da un censimento delle aree di ricerca presenti.
Preistoria e Archeologia
Docenti e i ricercatori del Dipartimento sono impegnati in indagini archeologiche in Italia e all'estero, che interessano siti databili dal neolitico al medioevo e prevedono attività che vanno dallo scavo alla catalogazione e studio dei reperti. Enumeriamo i siti principali: antica Tebe (Egitto), Mopsuestia (Turchia), Althiburos (Tunisia), Trasanello (AQ), Colle Santo Stefano di Ortucchio (MT), Agnano (PI), Segesta (TP), Kaulonia (RC), Vada (Li), Luna (Ortonovo), Pisa, Volterra, Firenze, San Genesio (San Miniato-Pi), Migliano (San Miniato-Pi) e Oratorio (Capraia e Limite-Fi).
Nell'ambito dell'egittologia, alla ricerca archeologica, che ci vede attivi da anni in Yemen, Oman ed Egitto, si unisce la ricerca filologica sul materiale iscritto ritrovato, lo studio delle pratiche funerarie e un lavoro di digitalizzazione e pubblicazione sul web dei manoscritti originali della spedizione franco-toscana in Egitto cui partecipò Ippolito Rosellini. Dagli scavi nella penisola arabica e dalla collaborazione con le strutture museali locali si inoltre è sviluppato un filone di studi sulla documentazione scritta, l'epigrafia e la lingua dell'Arabia meridionale preislamica.
Le ricerche del settore preistorico sono rivolte all'indagine delle comunità di cacciatori e raccoglitori, all'analisi delle società di economia produttiva, con particolare riferimento alle evidenze emerse nell'Italia centro meridionale, e alla comprensione delle condizioni di vita delle prime comunità che adottarono le tecnologie metallurgiche, temi che sono al centro del dibattito internazionale sulla preistoria nel Mediterraneo occidentale.
Gli etruscologi sono impegnati in un progetto nazionale, finanziato dal MIUR e che coinvolge le Università di Bologna, Roma, Venezia, Perugia e Salerno, rivolto allo studio delle aree santuariali etrusche. Il gruppo di Pisa, in particolare, sta conducendo importanti ricerche sull'acropoli di Volterra con l'obiettivo di ricostruire l'assetto urbanistico dell'area templare e le pratiche cultuali diffuse in Etruria.
Relativamente all'archeologia egea sono in corso lo studio delle frequentazioni di carattere rituale delle grotte nell'Egeo sud-orientale (sito di Vathi a Kalymnos) e l'analisi delle presenze micenee a Cipro, approfondendo anche i fenomeni di acculturazione delle popolazioni indigene (sito di Enkomi).
Il settore di archeologia classica sta poi svolgendo studi di ampio respiro che si pongono come obiettivo l'analisi delle aree santuariali di età arcaica nell'Egeo settentrionale (Efestia-Lemno), della cultura figurativa antica e della sua fortuna tra XVII e XVIII secolo, dei centri della Sicilia e della Magna Grecia (Kaulonia e Segesta), con particolare attenzione ai loro complessi monumentali, la ricostruzione in prospettiva diacronica della facies portuale alto tirrenica da Vada a Luni e lo studio dei paesaggi nel piceno meridionale mediante indagini geoarcheologiche.
Un progetto volto alla comprensione delle trasformazioni dell'insediamento e dell'economia nel tratto della valle dell'Arno compreso tra Pisa e Firenze tra la fine del mondo romano e il XIV secolo, finanziato anche attraverso PRIN, è invece al centro delle ricerche di archeologia tardo antica e medievale (San Genesio-Pi, Migliano-Pi, villa dell'Oratorio-Fi). Si è inoltre attivata una collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana e con il Comune di Firenze per lo studio dei reperti emersi dallo scavo dell'area di Palazzo Vecchio. Il progetto vede coinvolti anche storici del medioevo del nostro Dipartimento, geologi e archeometri, oltre a ricercatori del CNR di Pisa, nello spirito di una sempre più attiva interdisciplinarietà della ricerca.
Nel Dipartimento opera poi il laboratorio MAPPA, finalizzato alla creazione di un web GIS contenente i dati archeologici e la geomorfologia della città di Pisa. Tutto il settore archeologico manifesta una profonda attenzione all'uso delle tecnologie GIS e collabora con la regione Toscana e gli enti locali ai fini della scoperta, valorizzazione e conservazione del patrimonio archeologico regionale.
Geografia
Le tematiche della ricerca del settore geografico affrontano la geografia delle città, il tema dei rischi naturali e ambientali, i cambiamenti climatici, la bioclimatologia umana, la geografia medica, quella della popolazione, del turismo, del paesaggio, il marketing territoriale, l'innovazione tecnologica e il territorio, la storia della geografia e della cartografia, le problematiche territoriali dei parchi naturali e la riconversione delle aree industriali dismesse. Inoltre sono condotti studi sul termalismo in Toscana, sull'evoluzione della sua fascia costiera e sull'America Latina. Il settore geografico gestisce anche il Laboratorio GIS, che attraverso personale a contratto offre un importante supporto alle varie attività del settore archeologico , storico e geografico.
Comunicazione e spettacolo
Nel Dipartimento opera il Centro di ricerche e di servizi sulla comunicazione (CICo) che svolge attività per enti pubblici (ultima la Provincia di Pisa per il progetto OTD [Osservatorio Turistico di Destinazione]). Gli studiosi che si concentrano nell'ambito della comunicazione partecipano ad un PRIN su “Soggettività e Assoluto” (coordinatore nazionale l'Università del Piemonte Orientale) e nel corso del 2014 daranno vita ad un “Laboratorio Heidegger”.
L'attività di ricerca sviluppata dagli studiosi del settore L-ART 05 è centrata sulla relazione fra scrittura e pratica scenica, ovvero fra testo drammaturgico e performance, sia in ambito nazionale che europeo. L'esplorazione dei rapporti fra testo drammaturgico e setting scenografico rappresenta una delle direttrici future. Il settore cinema e immagine elettronica a sua volta compie ricerche di relazioni fra cinema e testo letterario e sulle tecnologie del cinema e della comunicazione, oltre che sulle forme dell'arte elettronica. Tutto il settore comunicazione e spettacolo ha una posizione di primo piano per l'avanzamento della terza missione.
Storia dell'arte
Presso il Dipartimento sono presenti studiosi di rilevanza nazionale e internazionale nel campo della storia dell'arte medievale e moderna, della museologia, che ha ottenuto un finanziamento PRIN, e dell'arte contemporanea, ove è in corso di svolgimento un progetto FIRB. Un filone di ricerca riguarda anche la storia delle città e dell'urbanistica (con collegamenti con studiosi di altre università estere), l'iconografia, la miniatura, l'oreficeria e la museologia.
Filosofia
Il settore degli studi filosofici spazia da ricerche nel campo dell'estetica di Hegel a studi nell'ambito del settore M-FIL 02, che hanno come scopo la comprensione dei modi con cui vengono prese le decisioni in condizioni di rischio ed incertezza e in particolare la rilevanza del ragionamento rivedibile nell'ambito della teoria della dimostrazione.
Il settore storico filosofico si caratterizza per uno spiccato approccio filologico ai testi (realizzato attraverso edizioni e traduzioni) e per la ricostruzione storico-critica della tradizione filosofica (realizzata non solo attraverso saggi, ma anche banche dati, lessici, repertori). Particolare interesse si incentra sulla figura di Platone, Aristotele, Plotino, Giordano Bruno, sulla tradizione neoplatonica e su quella aristotelica. Specifiche ricerche vengono dedicate alla ricostruzione di alcuni paradigmi della modernità: il rapporto magia-scienza; il concetto di rappresentazione e di soggetto come "punto di vista"; lo sviluppo dell'idea di tolleranza e libertà politico-religiosa, la riflessione moderna e contemporanea sull'autonomia e il consenso. E' poi in corso un importante progetto di ricerca finanziato dall'Unione Euoropea (ERC) sulla trasmissione nel mondo arabo dei testi di filosofi greci, che ha forti punti di contatto con gli studi di orientalistica.
Storia antica e orientalistica
Espressione diretta delle attività di ricerca condotte nel Seminario di Storia Antica del Dipartimento di Civiltà e forme del sapere sono la rivista “Studi Classici e Orientali” e la collana “Instrumenta”, edite dalla Pisa University Press, e la collana “Studi Ellenistici”, edita da Fabrizio Serra Editore.
Nell'ambito di un progetto di ricerca PRIN (Colonie e municipi dell'Italia romana nell'era digitale, coordinato dall'Università di Macerata), un gruppo pisano sviluppa un programma per l'archiviazione informatica, nella banca dati epigrafica EDR, che raccoglie le iscrizioni latine dei municipi marsi (Marsi Marruvium, Antinum, Anxa-Angitia), e possibilmente anche Alba Fucens, Amiternum, Pisa, Caere, Alsium e Pyrgi e i marchi su blocchi di cava e prodotti semilavorati antichi provenienti dalle cave di marmo di Carrara. Le ricerche individuali in corso trattano della storia economica, sociale, culturale e religiosa delle province dell'Asia Minore, del culto imperiale nell'Oriente romano, della storia politica della media e tarda repubblica romana, della storia letteraria nei primi due secoli dell'impero, della conquista e romanizzazione delle Alpi, di Settimio Severo e il senato, e della monetazione in età ellenistica. E' aperta anche una riflessione sulla ricezione contemporanea (nel cinema e in letteratura) della tradizione classica. Molti storici collaborano attivamente anche con i colleghi archeologi.
Nel Dipartimento è poi confluita un'importante linea di ricerca nel settore dell'orientalistica, in particolare Lingua e letteratura siriaca, in una dimensione interdisciplinare nella direzione della storia medievale e moderna e della mongolistica e turcologia.
Le attività finora condotte e in corso riguardano le comunità cristiane di tradizione siriaca in Asia Centrale e Cina, e i contatti tra il Levante e l'Europa nel XVI-XVII secolo, ricerca avviata in relazione al lavoro di catalogazione di manoscritti siriaci e garshuni della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze. Il settore dell'Indianistica prosegue ricerche di carattere linguistico, filologico-letterario e storico-culturale, con particolare riferimento alla letteratura vedica e epica, oltre che nel campo dell'epigrafia medio-indiana e della letteratura del subcontinente indiano. Viene coltivato pure lo studio della lingua e letteratura araba del periodo arabo-islamico (secoli VIII-XII) e della filologia armena.
Storia medievale, moderna e contemporanea
Le ricerche di storia medievale, molto articolate al loro interno, sono concentrate sul pieno e il basso medioevo. Tra i temi comuni più rilevanti sono lo studio delle realtà urbane, specialmente toscane, sia nella loro dimensione politico-istituzionale che in quella socio-economica, e l'indagine sulle strutture dei ceti dominanti. In linea con una tradizione consolidata lo studio delle realtà urbane si connette alle indagini sul mondo rurale e sulla chiesa. Alcuni ricercatori si occupano inoltre di viaggi, pellegrini e insediamenti ebraici.
Nel settore della storia moderna, un vasto fronte di analisi spazia dai commerci nel Mediterraneo in età moderna, con approfondimenti ed analisi dei fenomeni di pirateria, al fiscalismo nel ‘700 e all'emersione problematica del concetto di neutralità nel contesto dei conflitti europei del XVIII secolo. Al settore appartengono anche innovative ricerche sull'onomastica e sulla famiglia.
Nell'ambito della contemporaneistica gli studiosi si concentrano sul tema dell'immagine iconografica nella cultura italiana ed europea del XIX secolo, con una marcata impronta interdisciplinare, sui temi della guerra e sulle caratteristiche dei conflitti armati nel XX secolo, sulla storia sociale, delle mentalità e del disciplinarmente sociale, sulla storia di genere declinata nell'analisi del lavoro nella società del XX secolo, ma anche sul tema della prostituzione e del traffiking internazionale. Sono inoltre affrontati i temi dell'antisemitismo e più in generale le argomentazioni teoriche del pensiero conservatore e reazionario europeo. I docenti dei settori SPS concentrano la loro attività sulla storia degli Stati Uniti e sulla geopolitica scaturita alla fine della seconda guerra mondiale, che ha portato alla nascita dei primi esperimenti di integrazione fra gli stati europei e allo stato di Israele. Comune a tutti gli studiosi è l'attenzione e la discussione sui temi dell'affermazione della democrazia e dei sistemi parlamentari nel XIX e XX secolo.
Il quadro che abbiamo fin qui sinteticamente illustrato contribuisce ha giustificare gli obiettivi che ci poniamo per il prossimo futuro:
1. mantenere l'alto livello della ricerca, già certificato dalla valutazione VQR 2004-2010 (www.anvur.org, risultati della valutazione 2004-2010 ), nei vari settori che compongono il nostro Dipartimento, incrementando il numero di saggi su riviste di Fascia A;
2. favorire la crescita delle ricerche interdisciplinari, per il loro carattere di forte innovazione e consolidare nei seminari i gruppi di ricerca che trovano maggiore omogeneità al loro interno, sostenendo l'organizzazione di seminari e convegni;
3. favorire la partecipazione a bandi per fondi di ricerca offerti da enti o fondazioni private, istituzioni ragionali, nazionali ed europee. Il supporto del Dipartimento non si limiterà all'attività amministrativa della sezione ricerca, ma anche al supporto con lettere di presentazione ai progetti avanzati e con una politica di bilancio che, pur nelle gravi ristrettezze attuali, continuerà a destinare una parte del budget di funzionamento per progetti che necessitano di un cofinanziamento da parte dell'ente proponente;
4. continuare a garantire un certo numero di assegni di ricerca, grazie ai finanziamenti esterni ottenuti attraverso la partecipazione a bandi e a cofinanziamenti offerti da istituzioni pubbliche e private;
5. rafforzare l'internazionalizzazione della ricerca attraverso la stipula di nuovi accordi con università e centri di ricerca europei ed extraeuropei.
6. garantire, nei limiti del possibile, un regolare turn over del personale docente e ricercatore, tenendo conto dell'equilibrio delle aree scientifiche presenti e all'interno delle aree, cercando di coprire i settori che al momento risultano scoperti. A questo fine la Giunta di Dipartimento si pone come missione quella di definire i criteri di “sofferenza” delle varie aree scientifiche in modo da sottoporre alla valutazione del Consiglio le proposte di copertura di settori disciplinari, che a sua volta il Consiglio è chiamato ad approvare e inoltrare al consiglio di amministrazione.
Il Dipartimento accoglie un numero elevato di SSDD e un organico di docenti e ricercatori che fanno riferimento a 4 aree CUN (10,11,13,14). Si aggiungono 7 laboratori di ricerca, cui sono addetti 11 tecnici, e alcuni laboratori di servizio che supportano l'attività di dottorandi, ricercatori e borsisti. L'elemento che ha portato all'aggregazione del Dipartimento è stata la condivisione del metodo storico di approccio alle fonti documentarie di più svariato tipo.
Per l'individuazione degli obiettivi è strategico partire da un censimento delle aree di ricerca presenti.
Preistoria e Archeologia
Docenti e i ricercatori del Dipartimento sono impegnati in indagini archeologiche in Italia e all'estero, che interessano siti databili dal neolitico al medioevo e prevedono attività che vanno dallo scavo alla catalogazione e studio dei reperti. Enumeriamo i siti principali: antica Tebe (Egitto), Mopsuestia (Turchia), Althiburos (Tunisia), Trasanello (AQ), Colle Santo Stefano di Ortucchio (MT), Agnano (PI), Segesta (TP), Kaulonia (RC), Vada (Li), Luna (Ortonovo), Pisa, Volterra, Firenze, San Genesio (San Miniato-Pi), Migliano (San Miniato-Pi) e Oratorio (Capraia e Limite-Fi).
Nell'ambito dell'egittologia, alla ricerca archeologica, che ci vede attivi da anni in Yemen, Oman ed Egitto, si unisce la ricerca filologica sul materiale iscritto ritrovato, lo studio delle pratiche funerarie e un lavoro di digitalizzazione e pubblicazione sul web dei manoscritti originali della spedizione franco-toscana in Egitto cui partecipò Ippolito Rosellini. Dagli scavi nella penisola arabica e dalla collaborazione con le strutture museali locali si inoltre è sviluppato un filone di studi sulla documentazione scritta, l'epigrafia e la lingua dell'Arabia meridionale preislamica.
Le ricerche del settore preistorico sono rivolte all'indagine delle comunità di cacciatori e raccoglitori, all'analisi delle società di economia produttiva, con particolare riferimento alle evidenze emerse nell'Italia centro meridionale, e alla comprensione delle condizioni di vita delle prime comunità che adottarono le tecnologie metallurgiche, temi che sono al centro del dibattito internazionale sulla preistoria nel Mediterraneo occidentale.
Gli etruscologi sono impegnati in un progetto nazionale, finanziato dal MIUR e che coinvolge le Università di Bologna, Roma, Venezia, Perugia e Salerno, rivolto allo studio delle aree santuariali etrusche. Il gruppo di Pisa, in particolare, sta conducendo importanti ricerche sull'acropoli di Volterra con l'obiettivo di ricostruire l'assetto urbanistico dell'area templare e le pratiche cultuali diffuse in Etruria.
Relativamente all'archeologia egea sono in corso lo studio delle frequentazioni di carattere rituale delle grotte nell'Egeo sud-orientale (sito di Vathi a Kalymnos) e l'analisi delle presenze micenee a Cipro, approfondendo anche i fenomeni di acculturazione delle popolazioni indigene (sito di Enkomi).
Il settore di archeologia classica sta poi svolgendo studi di ampio respiro che si pongono come obiettivo l'analisi delle aree santuariali di età arcaica nell'Egeo settentrionale (Efestia-Lemno), della cultura figurativa antica e della sua fortuna tra XVII e XVIII secolo, dei centri della Sicilia e della Magna Grecia (Kaulonia e Segesta), con particolare attenzione ai loro complessi monumentali, la ricostruzione in prospettiva diacronica della facies portuale alto tirrenica da Vada a Luni e lo studio dei paesaggi nel piceno meridionale mediante indagini geoarcheologiche.
Un progetto volto alla comprensione delle trasformazioni dell'insediamento e dell'economia nel tratto della valle dell'Arno compreso tra Pisa e Firenze tra la fine del mondo romano e il XIV secolo, finanziato anche attraverso PRIN, è invece al centro delle ricerche di archeologia tardo antica e medievale (San Genesio-Pi, Migliano-Pi, villa dell'Oratorio-Fi). Si è inoltre attivata una collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana e con il Comune di Firenze per lo studio dei reperti emersi dallo scavo dell'area di Palazzo Vecchio. Il progetto vede coinvolti anche storici del medioevo del nostro Dipartimento, geologi e archeometri, oltre a ricercatori del CNR di Pisa, nello spirito di una sempre più attiva interdisciplinarietà della ricerca.
Nel Dipartimento opera poi il laboratorio MAPPA, finalizzato alla creazione di un web GIS contenente i dati archeologici e la geomorfologia della città di Pisa. Tutto il settore archeologico manifesta una profonda attenzione all'uso delle tecnologie GIS e collabora con la regione Toscana e gli enti locali ai fini della scoperta, valorizzazione e conservazione del patrimonio archeologico regionale.
Geografia
Le tematiche della ricerca del settore geografico affrontano la geografia delle città, il tema dei rischi naturali e ambientali, i cambiamenti climatici, la bioclimatologia umana, la geografia medica, quella della popolazione, del turismo, del paesaggio, il marketing territoriale, l'innovazione tecnologica e il territorio, la storia della geografia e della cartografia, le problematiche territoriali dei parchi naturali e la riconversione delle aree industriali dismesse. Inoltre sono condotti studi sul termalismo in Toscana, sull'evoluzione della sua fascia costiera e sull'America Latina. Il settore geografico gestisce anche il Laboratorio GIS, che attraverso personale a contratto offre un importante supporto alle varie attività del settore archeologico , storico e geografico.
Comunicazione e spettacolo
Nel Dipartimento opera il Centro di ricerche e di servizi sulla comunicazione (CICo) che svolge attività per enti pubblici (ultima la Provincia di Pisa per il progetto OTD [Osservatorio Turistico di Destinazione]). Gli studiosi che si concentrano nell'ambito della comunicazione partecipano ad un PRIN su “Soggettività e Assoluto” (coordinatore nazionale l'Università del Piemonte Orientale) e nel corso del 2014 daranno vita ad un “Laboratorio Heidegger”.
L'attività di ricerca sviluppata dagli studiosi del settore L-ART 05 è centrata sulla relazione fra scrittura e pratica scenica, ovvero fra testo drammaturgico e performance, sia in ambito nazionale che europeo. L'esplorazione dei rapporti fra testo drammaturgico e setting scenografico rappresenta una delle direttrici future. Il settore cinema e immagine elettronica a sua volta compie ricerche di relazioni fra cinema e testo letterario e sulle tecnologie del cinema e della comunicazione, oltre che sulle forme dell'arte elettronica. Tutto il settore comunicazione e spettacolo ha una posizione di primo piano per l'avanzamento della terza missione.
Storia dell'arte
Presso il Dipartimento sono presenti studiosi di rilevanza nazionale e internazionale nel campo della storia dell'arte medievale e moderna, della museologia, che ha ottenuto un finanziamento PRIN, e dell'arte contemporanea, ove è in corso di svolgimento un progetto FIRB. Un filone di ricerca riguarda anche la storia delle città e dell'urbanistica (con collegamenti con studiosi di altre università estere), l'iconografia, la miniatura, l'oreficeria e la museologia.
Filosofia
Il settore degli studi filosofici spazia da ricerche nel campo dell'estetica di Hegel a studi nell'ambito del settore M-FIL 02, che hanno come scopo la comprensione dei modi con cui vengono prese le decisioni in condizioni di rischio ed incertezza e in particolare la rilevanza del ragionamento rivedibile nell'ambito della teoria della dimostrazione.
Il settore storico filosofico si caratterizza per uno spiccato approccio filologico ai testi (realizzato attraverso edizioni e traduzioni) e per la ricostruzione storico-critica della tradizione filosofica (realizzata non solo attraverso saggi, ma anche banche dati, lessici, repertori). Particolare interesse si incentra sulla figura di Platone, Aristotele, Plotino, Giordano Bruno, sulla tradizione neoplatonica e su quella aristotelica. Specifiche ricerche vengono dedicate alla ricostruzione di alcuni paradigmi della modernità: il rapporto magia-scienza; il concetto di rappresentazione e di soggetto come "punto di vista"; lo sviluppo dell'idea di tolleranza e libertà politico-religiosa, la riflessione moderna e contemporanea sull'autonomia e il consenso. E' poi in corso un importante progetto di ricerca finanziato dall'Unione Euoropea (ERC) sulla trasmissione nel mondo arabo dei testi di filosofi greci, che ha forti punti di contatto con gli studi di orientalistica.
Storia antica e orientalistica
Espressione diretta delle attività di ricerca condotte nel Seminario di Storia Antica del Dipartimento di Civiltà e forme del sapere sono la rivista “Studi Classici e Orientali” e la collana “Instrumenta”, edite dalla Pisa University Press, e la collana “Studi Ellenistici”, edita da Fabrizio Serra Editore.
Nell'ambito di un progetto di ricerca PRIN (Colonie e municipi dell'Italia romana nell'era digitale, coordinato dall'Università di Macerata), un gruppo pisano sviluppa un programma per l'archiviazione informatica, nella banca dati epigrafica EDR, che raccoglie le iscrizioni latine dei municipi marsi (Marsi Marruvium, Antinum, Anxa-Angitia), e possibilmente anche Alba Fucens, Amiternum, Pisa, Caere, Alsium e Pyrgi e i marchi su blocchi di cava e prodotti semilavorati antichi provenienti dalle cave di marmo di Carrara. Le ricerche individuali in corso trattano della storia economica, sociale, culturale e religiosa delle province dell'Asia Minore, del culto imperiale nell'Oriente romano, della storia politica della media e tarda repubblica romana, della storia letteraria nei primi due secoli dell'impero, della conquista e romanizzazione delle Alpi, di Settimio Severo e il senato, e della monetazione in età ellenistica. E' aperta anche una riflessione sulla ricezione contemporanea (nel cinema e in letteratura) della tradizione classica. Molti storici collaborano attivamente anche con i colleghi archeologi.
Nel Dipartimento è poi confluita un'importante linea di ricerca nel settore dell'orientalistica, in particolare Lingua e letteratura siriaca, in una dimensione interdisciplinare nella direzione della storia medievale e moderna e della mongolistica e turcologia.
Le attività finora condotte e in corso riguardano le comunità cristiane di tradizione siriaca in Asia Centrale e Cina, e i contatti tra il Levante e l'Europa nel XVI-XVII secolo, ricerca avviata in relazione al lavoro di catalogazione di manoscritti siriaci e garshuni della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze. Il settore dell'Indianistica prosegue ricerche di carattere linguistico, filologico-letterario e storico-culturale, con particolare riferimento alla letteratura vedica e epica, oltre che nel campo dell'epigrafia medio-indiana e della letteratura del subcontinente indiano. Viene coltivato pure lo studio della lingua e letteratura araba del periodo arabo-islamico (secoli VIII-XII) e della filologia armena.
Storia medievale, moderna e contemporanea
Le ricerche di storia medievale, molto articolate al loro interno, sono concentrate sul pieno e il basso medioevo. Tra i temi comuni più rilevanti sono lo studio delle realtà urbane, specialmente toscane, sia nella loro dimensione politico-istituzionale che in quella socio-economica, e l'indagine sulle strutture dei ceti dominanti. In linea con una tradizione consolidata lo studio delle realtà urbane si connette alle indagini sul mondo rurale e sulla chiesa. Alcuni ricercatori si occupano inoltre di viaggi, pellegrini e insediamenti ebraici.
Nel settore della storia moderna, un vasto fronte di analisi spazia dai commerci nel Mediterraneo in età moderna, con approfondimenti ed analisi dei fenomeni di pirateria, al fiscalismo nel ‘700 e all'emersione problematica del concetto di neutralità nel contesto dei conflitti europei del XVIII secolo. Al settore appartengono anche innovative ricerche sull'onomastica e sulla famiglia.
Nell'ambito della contemporaneistica gli studiosi si concentrano sul tema dell'immagine iconografica nella cultura italiana ed europea del XIX secolo, con una marcata impronta interdisciplinare, sui temi della guerra e sulle caratteristiche dei conflitti armati nel XX secolo, sulla storia sociale, delle mentalità e del disciplinarmente sociale, sulla storia di genere declinata nell'analisi del lavoro nella società del XX secolo, ma anche sul tema della prostituzione e del traffiking internazionale. Sono inoltre affrontati i temi dell'antisemitismo e più in generale le argomentazioni teoriche del pensiero conservatore e reazionario europeo. I docenti dei settori SPS concentrano la loro attività sulla storia degli Stati Uniti e sulla geopolitica scaturita alla fine della seconda guerra mondiale, che ha portato alla nascita dei primi esperimenti di integrazione fra gli stati europei e allo stato di Israele. Comune a tutti gli studiosi è l'attenzione e la discussione sui temi dell'affermazione della democrazia e dei sistemi parlamentari nel XIX e XX secolo.
Il quadro che abbiamo fin qui sinteticamente illustrato contribuisce ha giustificare gli obiettivi che ci poniamo per il prossimo futuro:
1. mantenere l'alto livello della ricerca, già certificato dalla valutazione VQR 2004-2010 (www.anvur.org, risultati della valutazione 2004-2010 ), nei vari settori che compongono il nostro Dipartimento, incrementando il numero di saggi su riviste di Fascia A;
2. favorire la crescita delle ricerche interdisciplinari, per il loro carattere di forte innovazione e consolidare nei seminari i gruppi di ricerca che trovano maggiore omogeneità al loro interno, sostenendo l'organizzazione di seminari e convegni;
3. favorire la partecipazione a bandi per fondi di ricerca offerti da enti o fondazioni private, istituzioni ragionali, nazionali ed europee. Il supporto del Dipartimento non si limiterà all'attività amministrativa della sezione ricerca, ma anche al supporto con lettere di presentazione ai progetti avanzati e con una politica di bilancio che, pur nelle gravi ristrettezze attuali, continuerà a destinare una parte del budget di funzionamento per progetti che necessitano di un cofinanziamento da parte dell'ente proponente;
4. continuare a garantire un certo numero di assegni di ricerca, grazie ai finanziamenti esterni ottenuti attraverso la partecipazione a bandi e a cofinanziamenti offerti da istituzioni pubbliche e private;
5. rafforzare l'internazionalizzazione della ricerca attraverso la stipula di nuovi accordi con università e centri di ricerca europei ed extraeuropei.
6. garantire, nei limiti del possibile, un regolare turn over del personale docente e ricercatore, tenendo conto dell'equilibrio delle aree scientifiche presenti e all'interno delle aree, cercando di coprire i settori che al momento risultano scoperti. A questo fine la Giunta di Dipartimento si pone come missione quella di definire i criteri di “sofferenza” delle varie aree scientifiche in modo da sottoporre alla valutazione del Consiglio le proposte di copertura di settori disciplinari, che a sua volta il Consiglio è chiamato ad approvare e inoltrare al consiglio di amministrazione.
Sezione B - Sistema di gestione
Per la struttura organizzativa si rimanda agli articoli 1-6 del Regolamento di funzionamento del Dipartimento ( http://www.unipi.it/index.php/statuto-e-regolamenti/item/2584-dipartimenti )
All'interno del Dipartimento operano dei gruppi di ricerca che, a norma di statuto, hanno ottenuto il riconoscimento da parte del Consiglio di Dipartimento.
Sono i seminari di:
- Filosofia
- Storia Antica
- Storia Moderna
- Studi Orientali
La distribuzione dei fondi di ricerca di Ateneo è soggetta alla valutazione delle Commissioni d'Area, che, nel nostro caso sono le Commissioni d'Area, 10, 11 13 e 14.
Il Consiglio agisce sulle Commissioni d'Area esprimendo un parere sui criteri di valutazione che queste intendono seguire.
All'interno del Dipartimento operano dei gruppi di ricerca che, a norma di statuto, hanno ottenuto il riconoscimento da parte del Consiglio di Dipartimento.
Sono i seminari di:
- Filosofia
- Storia Antica
- Storia Moderna
- Studi Orientali
La distribuzione dei fondi di ricerca di Ateneo è soggetta alla valutazione delle Commissioni d'Area, che, nel nostro caso sono le Commissioni d'Area, 10, 11 13 e 14.
Il Consiglio agisce sulle Commissioni d'Area esprimendo un parere sui criteri di valutazione che queste intendono seguire.
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Seminario di Filosofia | CALABI Mario Lorenzo | 12 | |
2. | Seminario di Storia Antica | CAMPANILE Maria Domitilla | 9 | |
3. | Seminario di Storia Moderna | ANGIOLINI Franco | 7 | |
4. | Seminario di Studi Orientali | SANI Saverio | 11 |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|
Nessuna
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
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No record found
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Biblioteca di Antichistica | http://www.sba.unipi.it/ant/ | 96.570 | 25.728 | 1.432 |
2. | Biblioteca di Filosofia e storia | http://www.sba.unipi.it/fil/ | 158.877 | 24.115 | 1.885 |
3. | Biblioteca di Lingue e Letterature moderne 2 | http://www.sba.unipi.it/lm2/ | 160.405 | 29.521 | 2.744 |
4. | Biblioteca di Storia delle Arti | http://www.sba.unipi.it/sta/ | 60.024 | 10.931 | 815 |
5. | Sistema bibliotecario - coordinamento centrale | http://www.sba.unipi.it/ | 16.549 | 1.820 | 455 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [38]
-
- Prof. Associati [34]
-
- Ricercatori [41]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [1]
-
- Assegnisti [14]
-
- Dottorandi [106]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Ricercatori a tempo determinato
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | PRIOLETTA | Alessia | Ricercatore a t.d. - t.pieno (art. 24 c.3-a L. 240/10) | 10 | 10 | L-OR/05 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 11 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 6 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 9 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 5 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
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Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 1 |