Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
MISSIONE
Il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica (DICAM) nasce nel 2012 a seguito della riforma delle strutture accademiche conseguente all'approvazione del nuovo Statuto dell'Università degli Studi di Trento, emanato in attuazione della legge di riordino del sistema universitario nazionale (L.240/2010) e del D.Lgs. 142/2011. In fase di costituzione il Dipartimento, nelle sue nuove funzioni previste dallo Statuto, ha raccolto l'eredità di diversi settori di ricerca in precedenza collocati su più strutture dipartimentali dell'area dell'Ingegneria Civile, Ingegneria Edile-Architettura e Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio.
Il DICAM è attualmente costituito da 70 docenti (professori e ricercatori), da 21 unità di personale tecnico e da 7 unità di personale amministrativo.
Il carattere marcatamente interdisciplinare delle attività di ricerca promosse dal DICAM trova riscontro nella pluralità di competenze e di culture che ne caratterizza il corpo docente, che risulta distribuito su 7 delle 14 aree scientifiche definite dall'ANVUR, pur con una presenza dominante di docenti appartenenti alla macro area dell'Ingegneria Civile.
Il DICAM si pone come obiettivo primario lo sviluppo della ricerca in importanti aree dell'ingegneria, delle scienze applicate e dell'architettura. Le attività di ricerca si sviluppano attorno a diverse aree tematiche e sono finalizzate al miglioramento del benessere degli individui e della società. In questo contesto specifica attenzione è posta alla qualità dell'ambiente naturale e costruito, alla sicurezza, al miglioramento della qualità della vita e allo sviluppo armonico della società attraverso l'innovazione dei prodotti.
In tali ambiti il Dipartimento persegue obiettivi scientifici e didattici di alto livello in termini di ricerca, in linea con le più prestigiose Research-intensive Universities, e promuove interazioni significative con le pubbliche amministrazioni e le imprese private a livello locale, nazionale e internazionale.
La missione del Dipartimento si concretizza nel perseguimento dei seguenti scopi:
i) promuovere la ricerca in aree chiave dell'Ingegneria, della Progettazione e delle Scienze Applicate quali la Protezione dell'Ambiente, il Paesaggio, le Risorse Naturali Rinnovabili, l'Energia, le Scienze Biomediche, i Materiali e le Strutture, la Prevenzione del Rischio, le Infrastrutture e i Manufatti Efficienti e Sostenibili, il Patrimonio Edilizio, anche storico monumentale, l'Architettura, le Reti di Servizi e il Territorio nella sua accezione più ampia.
ii) formare professionisti (ingegneri e architetti) e ricercatori di alto profile capaci di contribuire alla crescita economica e culturale della società in modo innovativo.
AREE TEMATICHE
Il Dipartimento è organizzato in Aree Tematiche e in Settori di Competenza. I settori esplicitano le competenze disciplinari che distinguono il Dipartimento e ne costituiscono la dotazione scientifica, le aree esplicitano indirizzi ed ambiti di ricerca interdisciplinari nei quali il dipartimento si riconosce. Le aree tematiche vanno pertanto intese non come strutture organizzative, ma come ambiti in cui gli interessi scientifici convergono attorno a grandi temi interdisciplinari che hanno il duplice senso di caratterizzare il lavoro di ricerca svolto nel Dipartimento e di coagularne gli interessi scientifici attorno a progetti di ricerca di ampio respiro. Esse sono elencate nel seguito.
a) Risorse Ambientali, Sicurezza e Cambiamento Climatico
Questa area tematica si fonda sulla moderna meccanica dei fluidi quale strumento per lo studio quantitativo dei flussi geofisici e dei meccanismi di trasporto nell'ambiente di agenti chimici (inquinanti), biologici (patogeni) e fisici (sedimenti). Particolare attenzione è riservata alla comprensione e alla modellazione quantitativa dei processi naturali complessi che modellano l'ambiente, sia naturale che urbanizzato, e controllano gli scambi di massa e di energia in esso attivi. In questo contesto il Dipartimento si pone come obiettivo primario lo sviluppo di nuova conoscenza e di strumenti per la gestione ottimale delle risorse ambientali. L'area raggruppa inoltre tematiche riguardanti la gestione del ciclo delle risorse naturali, quali ad esempio le risorse idriche, e del ciclo di beni con riguardo al mantenimento della qualità dell'ambiente e al recupero e valorizzazione dei prodotti al termine del loro utilizzo primario. Lo sviluppo di nuovi sistemi di monitoraggio, di modellazione e rappresentazione dei processi ambientali è un altro obiettivo di questa area tematica, assieme allo studio delle dinamiche degli ecosistemi vegetali e animali in relazione ai processi idrologici e geofisici che ne condizionano lo sviluppo. La quantificazione degli effetti indotti dalle variazioni climatiche sull'ambiente e le sue risorse, compresi gli ecosistemi sia in contesti naturali che urbani, costituisce un altro importante obiettivo di questa area tematica. Tra questi sono da annoverare anche strumenti scientifici affidabili per la valutazione della pericolosità, del rischio e della sicurezza ambientale ed idrogeologica e la messa a punto di dispositivi e algoritmi, anche di protezione civile, finalizzati alla prevenzione e alla protezione dell'ambiente, delle strutture e degli insediamenti nei confronti di questi rischi. L'area comprende infine le attività di ricerca finalizzate all'individuazione delle soluzioni ingegneristiche ottimali per la minimizzazione delle emissioni inquinanti (solide, liquide e gassose) suscettibili di influire sui cambiamenti climatici.
b) Meccanica, Materiali e Strutture Smart
I principali interessi scientifici dell'area tematica sono la moderna Meccanica teorica e applicata dei mezzi continui (Materials, Metamaterials, Biomechanics, Solid and Soil Mechanics) e la Meccanica Applicata all'Ingegneria (Structural Mechanics and Structural Systems). Le tematiche di ricerca più innovative fanno riferimento all'analisi e modellazione delle proprietà acustiche, meccaniche ed elettromagnetiche di meta-materiali, delle proprietà meccaniche nelle strutture biologiche, delle proprietà dei geo-materiali, all'ottimizzazione, monitoraggio strutturale e controllo delle strutture, comprese quelle smart. Altri temi di ricerca riguardano lo sviluppo di strumenti per la valutazione della vulnerabilità delle strutture/infrastrutture, del patrimonio edilizio, di quello storico-monumentale e delle reti di servizi ai fini della mitigazione e/o prevenzione del rischio connesso sia alle azioni accidentali, sia quelle eccezionali, naturali o antropiche. Più in particolare, si citano i metodi e modelli per la valutazione della vulnerabilità dell'esistente, per la riduzione del rischio e per la progettazione del nuovo, con particolare riferimento alle citate azioni accidentali ed eccezionali; lo sviluppo e gestione di sistemi esperti; i metodi e modelli per la valutazione in termini probabilistici e per il monitoraggio della stabilità di rilevati arginali e versanti; la propagazione di onde meccaniche nei terreni, nei materiali e nelle strutture e i relativi modelli costitutivi.
c) Rilevamento, pianificazione e progettazione per la sostenibilità urbana e territoriale
L'area tematica si configura come un ambito scientifico nel quale convergono e interagiscono interessi disciplinari e temi di ricerca incentrati sulle trasformazioni della città e del territorio nella prospettiva della sostenibilità dello sviluppo. L'interazione virtuosa tra processi antropici e processi naturali, nella dimensione urbana e territoriale, si fonda su conoscenze, metodi e strumenti in grado di conciliare i processi insediativi con l'esigenza del mantenimento della varietà delle specie e della funzionalità degli ecosistemi naturali e con la sostenibilità dei sistemi energetici, dalla scala dell'edificio a quella dei modelli insediativi, ripensando la mobilità e le reti infrastrutturali, e di salvaguardare i diritti e le aspirazioni dei cittadini attraverso il loro coinvolgimento nelle scelte che li riguardano, mediante approcci e strumenti appropriati di pianificazione.
L'impegno scientifico è rivolto all'elaborazione e allo sviluppo di approcci, di metodi e di strumenti atti a indagare sia i singoli fenomeni che le loro interazioni, nella consapevolezza della complessità derivante dal fare interagire processi che possono essere antagonisti. L'impegno scientifico è rivolto anche alla prefigurazione di soluzioni alle problematiche analizzate attraverso l'approccio del progetto.
L'area tematica fa esplicito riferimento, per quanto riguarda i contesti cui si applica l'interesse scientifico alle regioni caratterizzate da una grande dotazione ambientale e ai paesi in via di sviluppo, considerati una realtà imprescindibile ai fini di comprovare l'efficacia delle soluzioni dei problemi.
d) Scienze dell'Architettura
L'attività scientifica dell'area si applica ai molteplici temi della progettazione architettonica e si caratterizza per l'ampiezza dell'articolazione multi-disciplinare. Gli studi riguardano il progetto architettonico nella sua evoluzione storica e tendenze contemporanee, la conoscenza materiale e tipologica dell'organismo edilizio, i rapporti tra forma e fattibilità costruttiva, le tecniche costruttive sostenibili tradizionali e innovative, il restauro e il recupero del costruito, la normativa e la gestione del processo edilizio, il controllo della qualità e la rappresentazione dell'architettura, della città e del territorio. Docenti e ricercatori si applicano alla progettazione alle varie scale, alla programmazione e al controllo di fattibilità degli interventi in ambito teorico e sperimentale.
L'identità culturale dell'area risiede nell'uso di strumenti concettuali applicati all'interpretazione e alla progettazione dell'ambiente costruito: dall'analisi morfologica (sintesi tra fenomeni apparenti e processi generativi) alla progettazione di soluzioni spaziali, formali e materiali, strutturali e infra- strutturali con le quali, da sempre, una civiltà trasforma l'ambiente fisico. La ricerca si attua nella gestione delle fasi ideative e attuative del progetto, nel controllo dei processi edilizi e territoriali per il tramite di modelli e procedure orientati alla realizzazione delle opere di ingegneria civile.
e) Modellazione e Simulazione nell'Ingegneria e Scienze Applicate
Quest'area tematica si configura come un'area di ricerca riguardante la modellazione matematica e la simulazione numerica di sistemi complessi attraverso lo sviluppo di nuovi algoritmi di calcolo: ne sono elementi caratterizzanti gli approcci multiscala, la validazione dei modelli e la quantificazione dell'incertezza.
L'area tematica si fonda su discipline di base come la Fisica e la Geofisica, la Matematica e le Scienze della Vita, ed è orientata allo sviluppo di metodologie innovative per la modellazione e la simulazione di processi negli ambiti di interesse del Dipartimento, come quello, meccanico, ambientale, civile ed energetico: i modelli di calcolo e le simulazioni sono pervasivi nelle Scienze Applicate e nell'Ingegneria in ogni fase del ciclo di vita di un sistema ingegnerizzato/prodotto.
La modellazione e la simulazione fanno parte delle attività di ricerca più avanzate, con riferimento sia ai sistemi naturali che costruiti, sostenendo, integrando o sostituendo esperimenti complessi di laboratorio, di campo e su prototipo. Esse costituiscono quindi gli strumenti necessari e imprescindibili per la comprensione e per la risoluzione dei problemi più rilevanti e complessi che caratterizzano il mondo odierno, come, ad esempio, la creazione di città sostenibili e il progetto di infrastrutture, lo sviluppo della biomedicina, lo sviluppo di nuove fonti di energia pulita e la valutazione degli impatti delle dell'attività antropica e delle variazioni climatiche sull'ambiente e le risorse naturali. Come risultato, modellazione e simulazione sono temi intrinsecamente interdisciplinari a causa dei legami stretti tra i principali campi della matematica, fisica e geofisica, biologia, meccanica e scienza dei materiali.
f) Energia e Tecnologie Verdi
La ricerca in questa area tematica, caratterizzata da forte inter-disciplinarietà, si occupa della modellazione e dello studio quantitativo dei processi e dei sistemi di conversione dell'energia (in particolare di quelli innovativi che utilizzano fonti rinnovabili, quali il solare termico, fotovoltaico e termodinamico, le biomasse, l'energia eolica e idroelettrica, la geotermia e i rifiuti urbani) nonché di quelli per la distribuzione (smart grids) e lo stoccaggio dell'energia stessa. L'attività di ricerca riguarda anche lo sviluppo di modelli per la gestione e l'uso razionale dell'energia e il risparmio energetico negli usi finali, sia in ambito terziario e residenziale, per quanto riguarda gli edifici e il contesto urbano, sia nel settore industriale, con particolare riguardo agli Near Zero Energy Buildings e ad applicazioni innovative nel teleriscaldamento, la cogenerazione, la termotecnica e le tecnologie per la refrigerazione, la termo-fluidodinamica degli ambienti confinati, il condizionamento ambientale per il benessere dell'uomo e la conservazione dei manufatti, le tecnologie passive e i sistemi impiantistici per il controllo ambientale.
Particolare attenzione è dedicata all'impatto dei sistemi energetici sull'ambiente e sulla salute e alle applicazioni che consentono il riuso di materiali. Rientrano tra le tematiche di ricerca anche quelle relative ai materiali per l'energia (materiali funzionali, nano-materiali, materiali per alte temperature), con particolare riguardo alle applicazioni più innovative quali le celle fotovoltaiche a film sottile, e dispositivi per lo stoccaggio di energia elettrica.
Tra le tecnologie verdi rientrano infine le ricerche relative allo sviluppo e ottimizzazione energetica, ambientale e di impatto sulla salute delle tecnologie di trattamento delle acque, degli aeriformi e delle matrici solide (fanghi, rifiuti solidi, terreni contaminati) e alla valorizzazione energetica dei materiali derivanti dai processi di trattamento (biogas, fertilizzanti, ammendanti, materie seconde per l'industria e l'edilizia, ecc.).
Trasversale rispetto alle aree di ricerca e alle attività formative del DICAM è la dimensione della cooperazione allo sviluppo, orientata all'innovazione degli approcci di cooperazione internazionale che si focalizzano esplicitamente sulla promozione dello sviluppo umano attraverso progetti inclusivi e sulla riduzione delle marginalità e delle difficoltà di accesso ai servizi di base, nonché al rafforzamento dei sistemi di ricerca scientifica e dell'alta formazione nei paesi maggiormente impoveriti e vulnerabili nell'attuale scenario globale.
A tale contesto è associato il prestigioso riconoscimento all'Università di Trento della Cattedra UNESCO in "Ingegneria per lo sviluppo umano e sostenibile" che fa riferimento al Dipartimento. In questo ambito, oltre alle funzioni didattiche e di ricerca, il Dipartimento svolge un ruolo di riferimento per le attività dell'Ateneo nell'ambito della cooperazione allo sviluppo e di primo piano nella partecipazione dell'Università di Trento alle attività del Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale, costituito quattro anni fa per iniziativa della Provincia Autonoma di Trento, dell'Università di Trento, della Federazione Trentina della Cooperazione e della Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto, con il coinvolgimento del centro OCSE-LEED per lo sviluppo locale, del Forum Trentino per la Pace e Diritti Umani e delle Associazioni trentine che lavorano nell'ambito della solidarietà internazionale.
Nel contributo del Dipartimento per la definizione delle Aree di Intervento dell'Ateneo per il Piano Strategico 2014-2016, il DICAM ha presentato dieci schede progetto (file allegato), che descrivono gli obiettivi specifici che il Dipartimento si e' prefisso, i risultati attesi e le azioni con le quali intende raggiungerli. Di queste alcune riguardano le esigenze strutturali prioritarie relative all'edilizia e alla razionalizzazione e il potenziamento delle infrastrutture di ricerca e la formazione permanente. Le schede strettamente legate alle attivita' di ricerca sono le seguenti:
1. PBSSM-ERC – Pushing the Boundaries of Solid and Structural Mechanics-ERC, progetto in relazione con analogo progetto presentato dal Dipartimento di Fisica e CMM-FBK
2. Mathematical Modelling in Biomedical Engineering - progetto condiviso con il Dipartimento di Matematica
3. Valutazione e controllo del RISchio per la Salvaguardia della popolazione e del territorio (RISK-2-SAFETY)
4. Gestione dell'ambiente, delle sue risorse e cambiamento climatico
5. Energia pulita, sicura ed efficiente per le comunità locali (Ener Co)
6. Energia e Architettura per l'ambiente naturale e l'ambiente costruito
7. Integrazione della sostenibilità ambientale in progetti, strategie e politiche di sviluppo – progetto in relazione con analogo progetto presentato dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale e dal Dipartimento di Economia e Management
Con riferimento ai suddetti obiettivi specifici del DICAM, che in parte si inquadrano nelle Aree Tematiche del Piano Strategico di Ateneo commentato nella Sezione B.3. (Riesame della Ricerca Dipartimentale), nel 2014 il DICAM intende:
1. sviluppare iniziative di ricerca all'interno dei Campi di Intervento delle cinque Aree Tematiche del Piano Strategico di Ateneo, prevedendo il coinvolgimento di ricercatori di altri dipartimenti, tramite la partecipazione ai bandi competitivi di Ateneo;
2. promuovere l'attuazione dei progetti inclusi nel documento strategico del Dipartimento;
3. soddisfare gli indicatori elencati nella sezione B.3 per le attività di ricerca svolte e implementare le azioni indicate nelle dieci schede progetto del Dipartimento.
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Il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica (DICAM) nasce nel 2012 a seguito della riforma delle strutture accademiche conseguente all'approvazione del nuovo Statuto dell'Università degli Studi di Trento, emanato in attuazione della legge di riordino del sistema universitario nazionale (L.240/2010) e del D.Lgs. 142/2011. In fase di costituzione il Dipartimento, nelle sue nuove funzioni previste dallo Statuto, ha raccolto l'eredità di diversi settori di ricerca in precedenza collocati su più strutture dipartimentali dell'area dell'Ingegneria Civile, Ingegneria Edile-Architettura e Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio.
Il DICAM è attualmente costituito da 70 docenti (professori e ricercatori), da 21 unità di personale tecnico e da 7 unità di personale amministrativo.
Il carattere marcatamente interdisciplinare delle attività di ricerca promosse dal DICAM trova riscontro nella pluralità di competenze e di culture che ne caratterizza il corpo docente, che risulta distribuito su 7 delle 14 aree scientifiche definite dall'ANVUR, pur con una presenza dominante di docenti appartenenti alla macro area dell'Ingegneria Civile.
Il DICAM si pone come obiettivo primario lo sviluppo della ricerca in importanti aree dell'ingegneria, delle scienze applicate e dell'architettura. Le attività di ricerca si sviluppano attorno a diverse aree tematiche e sono finalizzate al miglioramento del benessere degli individui e della società. In questo contesto specifica attenzione è posta alla qualità dell'ambiente naturale e costruito, alla sicurezza, al miglioramento della qualità della vita e allo sviluppo armonico della società attraverso l'innovazione dei prodotti.
In tali ambiti il Dipartimento persegue obiettivi scientifici e didattici di alto livello in termini di ricerca, in linea con le più prestigiose Research-intensive Universities, e promuove interazioni significative con le pubbliche amministrazioni e le imprese private a livello locale, nazionale e internazionale.
La missione del Dipartimento si concretizza nel perseguimento dei seguenti scopi:
i) promuovere la ricerca in aree chiave dell'Ingegneria, della Progettazione e delle Scienze Applicate quali la Protezione dell'Ambiente, il Paesaggio, le Risorse Naturali Rinnovabili, l'Energia, le Scienze Biomediche, i Materiali e le Strutture, la Prevenzione del Rischio, le Infrastrutture e i Manufatti Efficienti e Sostenibili, il Patrimonio Edilizio, anche storico monumentale, l'Architettura, le Reti di Servizi e il Territorio nella sua accezione più ampia.
ii) formare professionisti (ingegneri e architetti) e ricercatori di alto profile capaci di contribuire alla crescita economica e culturale della società in modo innovativo.
AREE TEMATICHE
Il Dipartimento è organizzato in Aree Tematiche e in Settori di Competenza. I settori esplicitano le competenze disciplinari che distinguono il Dipartimento e ne costituiscono la dotazione scientifica, le aree esplicitano indirizzi ed ambiti di ricerca interdisciplinari nei quali il dipartimento si riconosce. Le aree tematiche vanno pertanto intese non come strutture organizzative, ma come ambiti in cui gli interessi scientifici convergono attorno a grandi temi interdisciplinari che hanno il duplice senso di caratterizzare il lavoro di ricerca svolto nel Dipartimento e di coagularne gli interessi scientifici attorno a progetti di ricerca di ampio respiro. Esse sono elencate nel seguito.
a) Risorse Ambientali, Sicurezza e Cambiamento Climatico
Questa area tematica si fonda sulla moderna meccanica dei fluidi quale strumento per lo studio quantitativo dei flussi geofisici e dei meccanismi di trasporto nell'ambiente di agenti chimici (inquinanti), biologici (patogeni) e fisici (sedimenti). Particolare attenzione è riservata alla comprensione e alla modellazione quantitativa dei processi naturali complessi che modellano l'ambiente, sia naturale che urbanizzato, e controllano gli scambi di massa e di energia in esso attivi. In questo contesto il Dipartimento si pone come obiettivo primario lo sviluppo di nuova conoscenza e di strumenti per la gestione ottimale delle risorse ambientali. L'area raggruppa inoltre tematiche riguardanti la gestione del ciclo delle risorse naturali, quali ad esempio le risorse idriche, e del ciclo di beni con riguardo al mantenimento della qualità dell'ambiente e al recupero e valorizzazione dei prodotti al termine del loro utilizzo primario. Lo sviluppo di nuovi sistemi di monitoraggio, di modellazione e rappresentazione dei processi ambientali è un altro obiettivo di questa area tematica, assieme allo studio delle dinamiche degli ecosistemi vegetali e animali in relazione ai processi idrologici e geofisici che ne condizionano lo sviluppo. La quantificazione degli effetti indotti dalle variazioni climatiche sull'ambiente e le sue risorse, compresi gli ecosistemi sia in contesti naturali che urbani, costituisce un altro importante obiettivo di questa area tematica. Tra questi sono da annoverare anche strumenti scientifici affidabili per la valutazione della pericolosità, del rischio e della sicurezza ambientale ed idrogeologica e la messa a punto di dispositivi e algoritmi, anche di protezione civile, finalizzati alla prevenzione e alla protezione dell'ambiente, delle strutture e degli insediamenti nei confronti di questi rischi. L'area comprende infine le attività di ricerca finalizzate all'individuazione delle soluzioni ingegneristiche ottimali per la minimizzazione delle emissioni inquinanti (solide, liquide e gassose) suscettibili di influire sui cambiamenti climatici.
b) Meccanica, Materiali e Strutture Smart
I principali interessi scientifici dell'area tematica sono la moderna Meccanica teorica e applicata dei mezzi continui (Materials, Metamaterials, Biomechanics, Solid and Soil Mechanics) e la Meccanica Applicata all'Ingegneria (Structural Mechanics and Structural Systems). Le tematiche di ricerca più innovative fanno riferimento all'analisi e modellazione delle proprietà acustiche, meccaniche ed elettromagnetiche di meta-materiali, delle proprietà meccaniche nelle strutture biologiche, delle proprietà dei geo-materiali, all'ottimizzazione, monitoraggio strutturale e controllo delle strutture, comprese quelle smart. Altri temi di ricerca riguardano lo sviluppo di strumenti per la valutazione della vulnerabilità delle strutture/infrastrutture, del patrimonio edilizio, di quello storico-monumentale e delle reti di servizi ai fini della mitigazione e/o prevenzione del rischio connesso sia alle azioni accidentali, sia quelle eccezionali, naturali o antropiche. Più in particolare, si citano i metodi e modelli per la valutazione della vulnerabilità dell'esistente, per la riduzione del rischio e per la progettazione del nuovo, con particolare riferimento alle citate azioni accidentali ed eccezionali; lo sviluppo e gestione di sistemi esperti; i metodi e modelli per la valutazione in termini probabilistici e per il monitoraggio della stabilità di rilevati arginali e versanti; la propagazione di onde meccaniche nei terreni, nei materiali e nelle strutture e i relativi modelli costitutivi.
c) Rilevamento, pianificazione e progettazione per la sostenibilità urbana e territoriale
L'area tematica si configura come un ambito scientifico nel quale convergono e interagiscono interessi disciplinari e temi di ricerca incentrati sulle trasformazioni della città e del territorio nella prospettiva della sostenibilità dello sviluppo. L'interazione virtuosa tra processi antropici e processi naturali, nella dimensione urbana e territoriale, si fonda su conoscenze, metodi e strumenti in grado di conciliare i processi insediativi con l'esigenza del mantenimento della varietà delle specie e della funzionalità degli ecosistemi naturali e con la sostenibilità dei sistemi energetici, dalla scala dell'edificio a quella dei modelli insediativi, ripensando la mobilità e le reti infrastrutturali, e di salvaguardare i diritti e le aspirazioni dei cittadini attraverso il loro coinvolgimento nelle scelte che li riguardano, mediante approcci e strumenti appropriati di pianificazione.
L'impegno scientifico è rivolto all'elaborazione e allo sviluppo di approcci, di metodi e di strumenti atti a indagare sia i singoli fenomeni che le loro interazioni, nella consapevolezza della complessità derivante dal fare interagire processi che possono essere antagonisti. L'impegno scientifico è rivolto anche alla prefigurazione di soluzioni alle problematiche analizzate attraverso l'approccio del progetto.
L'area tematica fa esplicito riferimento, per quanto riguarda i contesti cui si applica l'interesse scientifico alle regioni caratterizzate da una grande dotazione ambientale e ai paesi in via di sviluppo, considerati una realtà imprescindibile ai fini di comprovare l'efficacia delle soluzioni dei problemi.
d) Scienze dell'Architettura
L'attività scientifica dell'area si applica ai molteplici temi della progettazione architettonica e si caratterizza per l'ampiezza dell'articolazione multi-disciplinare. Gli studi riguardano il progetto architettonico nella sua evoluzione storica e tendenze contemporanee, la conoscenza materiale e tipologica dell'organismo edilizio, i rapporti tra forma e fattibilità costruttiva, le tecniche costruttive sostenibili tradizionali e innovative, il restauro e il recupero del costruito, la normativa e la gestione del processo edilizio, il controllo della qualità e la rappresentazione dell'architettura, della città e del territorio. Docenti e ricercatori si applicano alla progettazione alle varie scale, alla programmazione e al controllo di fattibilità degli interventi in ambito teorico e sperimentale.
L'identità culturale dell'area risiede nell'uso di strumenti concettuali applicati all'interpretazione e alla progettazione dell'ambiente costruito: dall'analisi morfologica (sintesi tra fenomeni apparenti e processi generativi) alla progettazione di soluzioni spaziali, formali e materiali, strutturali e infra- strutturali con le quali, da sempre, una civiltà trasforma l'ambiente fisico. La ricerca si attua nella gestione delle fasi ideative e attuative del progetto, nel controllo dei processi edilizi e territoriali per il tramite di modelli e procedure orientati alla realizzazione delle opere di ingegneria civile.
e) Modellazione e Simulazione nell'Ingegneria e Scienze Applicate
Quest'area tematica si configura come un'area di ricerca riguardante la modellazione matematica e la simulazione numerica di sistemi complessi attraverso lo sviluppo di nuovi algoritmi di calcolo: ne sono elementi caratterizzanti gli approcci multiscala, la validazione dei modelli e la quantificazione dell'incertezza.
L'area tematica si fonda su discipline di base come la Fisica e la Geofisica, la Matematica e le Scienze della Vita, ed è orientata allo sviluppo di metodologie innovative per la modellazione e la simulazione di processi negli ambiti di interesse del Dipartimento, come quello, meccanico, ambientale, civile ed energetico: i modelli di calcolo e le simulazioni sono pervasivi nelle Scienze Applicate e nell'Ingegneria in ogni fase del ciclo di vita di un sistema ingegnerizzato/prodotto.
La modellazione e la simulazione fanno parte delle attività di ricerca più avanzate, con riferimento sia ai sistemi naturali che costruiti, sostenendo, integrando o sostituendo esperimenti complessi di laboratorio, di campo e su prototipo. Esse costituiscono quindi gli strumenti necessari e imprescindibili per la comprensione e per la risoluzione dei problemi più rilevanti e complessi che caratterizzano il mondo odierno, come, ad esempio, la creazione di città sostenibili e il progetto di infrastrutture, lo sviluppo della biomedicina, lo sviluppo di nuove fonti di energia pulita e la valutazione degli impatti delle dell'attività antropica e delle variazioni climatiche sull'ambiente e le risorse naturali. Come risultato, modellazione e simulazione sono temi intrinsecamente interdisciplinari a causa dei legami stretti tra i principali campi della matematica, fisica e geofisica, biologia, meccanica e scienza dei materiali.
f) Energia e Tecnologie Verdi
La ricerca in questa area tematica, caratterizzata da forte inter-disciplinarietà, si occupa della modellazione e dello studio quantitativo dei processi e dei sistemi di conversione dell'energia (in particolare di quelli innovativi che utilizzano fonti rinnovabili, quali il solare termico, fotovoltaico e termodinamico, le biomasse, l'energia eolica e idroelettrica, la geotermia e i rifiuti urbani) nonché di quelli per la distribuzione (smart grids) e lo stoccaggio dell'energia stessa. L'attività di ricerca riguarda anche lo sviluppo di modelli per la gestione e l'uso razionale dell'energia e il risparmio energetico negli usi finali, sia in ambito terziario e residenziale, per quanto riguarda gli edifici e il contesto urbano, sia nel settore industriale, con particolare riguardo agli Near Zero Energy Buildings e ad applicazioni innovative nel teleriscaldamento, la cogenerazione, la termotecnica e le tecnologie per la refrigerazione, la termo-fluidodinamica degli ambienti confinati, il condizionamento ambientale per il benessere dell'uomo e la conservazione dei manufatti, le tecnologie passive e i sistemi impiantistici per il controllo ambientale.
Particolare attenzione è dedicata all'impatto dei sistemi energetici sull'ambiente e sulla salute e alle applicazioni che consentono il riuso di materiali. Rientrano tra le tematiche di ricerca anche quelle relative ai materiali per l'energia (materiali funzionali, nano-materiali, materiali per alte temperature), con particolare riguardo alle applicazioni più innovative quali le celle fotovoltaiche a film sottile, e dispositivi per lo stoccaggio di energia elettrica.
Tra le tecnologie verdi rientrano infine le ricerche relative allo sviluppo e ottimizzazione energetica, ambientale e di impatto sulla salute delle tecnologie di trattamento delle acque, degli aeriformi e delle matrici solide (fanghi, rifiuti solidi, terreni contaminati) e alla valorizzazione energetica dei materiali derivanti dai processi di trattamento (biogas, fertilizzanti, ammendanti, materie seconde per l'industria e l'edilizia, ecc.).
Trasversale rispetto alle aree di ricerca e alle attività formative del DICAM è la dimensione della cooperazione allo sviluppo, orientata all'innovazione degli approcci di cooperazione internazionale che si focalizzano esplicitamente sulla promozione dello sviluppo umano attraverso progetti inclusivi e sulla riduzione delle marginalità e delle difficoltà di accesso ai servizi di base, nonché al rafforzamento dei sistemi di ricerca scientifica e dell'alta formazione nei paesi maggiormente impoveriti e vulnerabili nell'attuale scenario globale.
A tale contesto è associato il prestigioso riconoscimento all'Università di Trento della Cattedra UNESCO in "Ingegneria per lo sviluppo umano e sostenibile" che fa riferimento al Dipartimento. In questo ambito, oltre alle funzioni didattiche e di ricerca, il Dipartimento svolge un ruolo di riferimento per le attività dell'Ateneo nell'ambito della cooperazione allo sviluppo e di primo piano nella partecipazione dell'Università di Trento alle attività del Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale, costituito quattro anni fa per iniziativa della Provincia Autonoma di Trento, dell'Università di Trento, della Federazione Trentina della Cooperazione e della Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto, con il coinvolgimento del centro OCSE-LEED per lo sviluppo locale, del Forum Trentino per la Pace e Diritti Umani e delle Associazioni trentine che lavorano nell'ambito della solidarietà internazionale.
Nel contributo del Dipartimento per la definizione delle Aree di Intervento dell'Ateneo per il Piano Strategico 2014-2016, il DICAM ha presentato dieci schede progetto (file allegato), che descrivono gli obiettivi specifici che il Dipartimento si e' prefisso, i risultati attesi e le azioni con le quali intende raggiungerli. Di queste alcune riguardano le esigenze strutturali prioritarie relative all'edilizia e alla razionalizzazione e il potenziamento delle infrastrutture di ricerca e la formazione permanente. Le schede strettamente legate alle attivita' di ricerca sono le seguenti:
1. PBSSM-ERC – Pushing the Boundaries of Solid and Structural Mechanics-ERC, progetto in relazione con analogo progetto presentato dal Dipartimento di Fisica e CMM-FBK
2. Mathematical Modelling in Biomedical Engineering - progetto condiviso con il Dipartimento di Matematica
3. Valutazione e controllo del RISchio per la Salvaguardia della popolazione e del territorio (RISK-2-SAFETY)
4. Gestione dell'ambiente, delle sue risorse e cambiamento climatico
5. Energia pulita, sicura ed efficiente per le comunità locali (Ener Co)
6. Energia e Architettura per l'ambiente naturale e l'ambiente costruito
7. Integrazione della sostenibilità ambientale in progetti, strategie e politiche di sviluppo – progetto in relazione con analogo progetto presentato dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale e dal Dipartimento di Economia e Management
Con riferimento ai suddetti obiettivi specifici del DICAM, che in parte si inquadrano nelle Aree Tematiche del Piano Strategico di Ateneo commentato nella Sezione B.3. (Riesame della Ricerca Dipartimentale), nel 2014 il DICAM intende:
1. sviluppare iniziative di ricerca all'interno dei Campi di Intervento delle cinque Aree Tematiche del Piano Strategico di Ateneo, prevedendo il coinvolgimento di ricercatori di altri dipartimenti, tramite la partecipazione ai bandi competitivi di Ateneo;
2. promuovere l'attuazione dei progetti inclusi nel documento strategico del Dipartimento;
3. soddisfare gli indicatori elencati nella sezione B.3 per le attività di ricerca svolte e implementare le azioni indicate nelle dieci schede progetto del Dipartimento.
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Sezione B - Sistema di gestione
Il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica (DICAM) nasce nel 2012 a seguito della riforma delle strutture accademiche conseguente all'approvazione del nuovo Statuto dell'Università degli Studi di Trento, emanato in attuazione della legge di riordino del sistema universitario nazionale (L.240/2010) e del D.Lgs. 142/2011.
Gli organi deliberanti del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica, secondo le rispettive competenze, sono:
a) il Direttore;
b) il Consiglio di Dipartimento;
c) la Giunta di Dipartimento;
d) le Commissioni di Area Didattica.
Sono organi consultivi del Dipartimento i Collegi di Area Didattica e i Gruppi di Autovalutazione dei corsi di studio.
Nel Dipartimento è istituita la Commissione Paritetica docenti-studenti.
IL DIRETTORE
Il Direttore rappresenta il Dipartimento, ne cura il buon andamento e svolge le funzioni a lui attribuite dallo Statuto d'Ateneo e dal Regolamento del Dipartimento.
Convoca e presiede il Consiglio di Dipartimento e la Giunta di Dipartimento; sovrintende allo svolgimento delle attività di ricerca, didattiche ed organizzative del Dipartimento, assicurandone il regolare svolgimento. Promuove ed esercita la vigilanza sulle attività che fanno capo al Dipartimento. Favorisce, organizza e garantisce l'ordinato e regolare svolgimento delle attività di ricerca e didattica ed esercita tutte le funzioni a lui delegate dal Consiglio di Dipartimento.
Il Direttore è eletto dal Consiglio di Dipartimento tra i professori ordinari a tempo pieno o a tempo definito che si impegnino a passare a tempo pieno qualora eletti, a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta dei votanti, ed è nominato con decreto del Rettore.
Il Direttore dura in carica tre anni accademici ed è rieleggibile per una sola volta consecutiva.
IL CONSIGLIO DI DIPARTIMENTO
Il Consiglio di Dipartimento esercita tutte le attribuzioni che gli sono demandate dalle norme vigenti in materia di ordinamento universitario e in particolare:
- approva il Regolamento del Dipartimento
- delibera in merito alla programmazione e organizzazione generale del Dipartimento
- sottopone al Senato Accademico una proposta di piano strategico pluriennale di Dipartimento contenente le azioni da svolgere in ambito didattico e di ricerca e nei rapporti con l'esterno, elaborata sulla base dei criteri generali e dei vincoli definiti dal Senato Accademico
- formula al Senato Accademico, coerentemente con il proprio piano strategico pluriennale, le proposte in tema di reclutamento e di sviluppo delle carriere dei professori e dei ricercatori
- approva i criteri generali per l'assegnazione delle risorse destinate dall'Ateneo all'attività di ricerca, su proposta del Direttore
- approva gli Ordinamenti Didattici, i Regolamenti Didattici e la programmazione didattica annuale dei corsi di studio di cui il Dipartimento è struttura didattica responsabile, su proposta della Giunta di Dipartimento in composizione allargata ai rappresentanti degli studenti
- delibera in merito all'istituzione e rinnovo della Scuola di Dottorato e ne approva la programmazione didattica annuale, su proposta della Giunta di Dipartimento.
Il Consiglio di Dipartimento è composto da:
- i professori ordinari, anche fuori ruolo, e straordinari del Dipartimento;
- i professori associati del Dipartimento;
- i ricercatori di ruolo e a tempo determinato di cui all'art. 24, comma 3, lettera b) L. 240/2010 del Dipartimento;
- i ricercatori a tempo determinato di cui all'art. 24, comma 3, lettera a) L. 240/2010 e di cui alla L. 230/2005 del Dipartimento;
- un rappresentante dei titolari di assegni di ricerca di cui all'art. 22, L. 240/2010 afferenti al Dipartimento;
- una rappresentanza dei dottorandi afferenti al Dipartimento;
- una rappresentanza degli studenti iscritti ai corsi di studio di cui il Dipartimento è struttura didattica responsabile;
- due rappresentanti del personale tecnico-amministrativo in servizio presso il Dipartimento.
LA GIUNTA DI DIPARTIMENTO
La Giunta di Dipartimento è composta dal Direttore, che la convoca e la presiede, dal Direttore vicario, dal Coordinatore della Scuola di dottorato e da quattro professori o ricercatori di ruolo a tempo pieno con afferenza esclusiva al Dipartimento, di cui tre eletti dal Consiglio di Dipartimento e uno nominato dal Direttore.
La composizione della Giunta di Dipartimento è allargata a due studenti, designati tra i rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Dipartimento dai rappresentanti stessi, che partecipano alle sedute limitatamente alla trattazione delle tematiche relative alla didattica, al diritto allo studio e ai servizi agli studenti.
La Giunta di Dipartimento ha i seguenti compiti:
- coadiuva il Direttore nel coordinamento delle politiche scientifiche e didattiche del Dipartimento
- istruisce la proposta del piano strategico pluriennale di Dipartimento, secondo le linee guida approvate dal Consiglio di Dipartimento
- coadiuva il Direttore nella definizione dei criteri generali per l'assegnazione delle risorse destinate dall'Ateneo all'attività di ricerca
- redige un documento annuale di autovalutazione dell'attività di ricerca e didattica, anche sulla base della relazione di valutazione della didattica predisposta dalla Commissione Paritetica Docenti-Studenti e delle relazioni di autovalutazione predisposte dai Gruppi di Autovalutazione dei corsi di studio
- cura il coordinamento dei Collegi di Area Didattica e delle Commissioni di Area Didattica
- approva gli Ordinamenti Didattici, i Regolamenti Didattici e la programmazione didattica annuale dei corsi di studio, proposti dai rispettivi Collegi di Area Didattica, e la programmazione didattica annuale della Scuola di dottorato, proposta dal Collegio dei docenti della Scuola, e li trasmette al Consiglio di Dipartimento per l'approvazione definitiva
- propone al Consiglio di Dipartimento l'attribuzione dei compiti didattici ai professori e ricercatori del Dipartimento, sulla base delle linee guida stabilite dal Senato Accademico, e delibera in merito agli altri incarichi di titolarità degli insegnamenti, agli incarichi di didattica integrativa e alle attività di supporto alla didattica e tutorato
- delibera in merito agli atti regolamentari, all'utilizzo delle risorse finanziarie e alle iniziative per l'organizzazione e il coordinamento delle attività didattiche dei corsi di studio e provvede all'attuazione di quanto previsto dal Regolamento Didattico di Ateneo per il servizio di tutorato e orientamento
AREE DIDATTICHE
Nel Dipartimento sono costituite le seguenti Aree Didattiche:
- Area Didattica in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio
- Area Didattica in Ingegneria Civile
- Area Didattica in Ingegneria Edile-Architettura
Per ogni area didattica sono istituiti i seguenti organi:
- il Coordinatore di Area Didattica
- il Collegio di Area Didattica
- la Commissione di Area Didattica
- il Gruppo di Autovalutazione dei corsi di studio
Il Dipartimento è struttura didattica di riferimento per l'Università di Trento per il corso di laurea in Viticoltura ed Enologia (istituito in convenzione con l'Università degli Studi di Udine, in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige) e per il corso di laurea magistrale in Ingegneria Energetica (istituito in convenzione con la Libera Università di Bolzano).
IL COORDINATORE DI AREA DIDATTICA
Il Coordinatore di Area Didattica è eletto dal Consiglio di Dipartimento, sulla base di candidature, tra i professori di ruolo componenti il Collegio di Area Didattica.
Il mandato del Coordinatore dura tre anni accademici e può essere rinnovato per una sola volta.
Il Coordinatore di Area Didattica convoca e presiede:
- il Collegio di Area Didattica
- la Commissione di Area Didattica
- i Gruppi di Autovalutazione dei corsi di studio di competenza dell'Area Didattica
IL COLLEGIO DI AREA DIDATTICA
Il Collegio di Area Didattica esprime pareri e proposte sulle questioni di carattere didattico relative ai corsi di studio di propria competenza.
In particolare, ad esso sono affidate le seguenti attribuzioni:
- programma e coordina le attività didattiche dei corsi di studio di propria competenza
- verifica i programmi dei singoli insegnamenti compresi nei corsi di studio e ne assicura il coordinamento
- formula e propone alla Giunta di Dipartimento gli Ordinamenti Didattici, i Regolamenti Didattici e la programmazione didattica annuale dei corsi di studio di propria competenza
- discute collegialmente il rapporto di autovalutazione predisposto dal Gruppo di Autovalutazione dei corsi di studio
- esprime pareri e proposte in merito all'istituzione di nuove iniziative didattiche
- esprime pareri e proposte in merito all'attribuzione dei compiti didattici per gli insegnamenti compresi nei corsi di studio di propria competenza e all'impiego ai fini didattici di personale non docente
- esprime pareri e proposte concernenti convenzioni tra l'Ateneo ed Enti pubblici e privati al fine di realizzare sperimentazioni di nuove attività didattiche istituzionali e attività di aggiornamento e riqualificazione professionale
- adotta, nell'ambito del coordinamento generale del Dipartimento, nuove modalità e attività didattiche e forme diversificate di studio e di frequenza di carattere sperimentale
- esprime pareri e proposte alla Giunta di Dipartimento in merito all'acquisizione e all'utilizzo di attrezzature di laboratorio per la didattica.
LA COMMISSIONE DI AREA DIDATTICA
La Commissione di Area Didattica è composta dal Coordinatore di Area Didattica, che la convoca e la presiede, da tre professori o ricercatori membri del Collegio di Area Didattica, nominati dalla Giunta del Dipartimento su proposta del Coordinatore, da uno studente designato tra i rappresentanti degli studenti nel Collegio di Area Didattica dai rappresentanti stessi e da un componente del personale amministrativo del Dipartimento, nominato dal Direttore, che svolge la funzione di segretario verbalizzante.
La Commissione di Area Didattica, in conformità a quanto previsto dagli Ordinamenti e dai Regolamenti Didattici dei corsi di studio e sulla base delle linee guida definite dalla Giunta di Dipartimento:
- delibera in merito alle pratiche relative ai piani di studio e alla gestione delle carriere degli studenti iscritti nei corsi di studio di competenza dell'Area Didattica;
- delibera in merito alle pratiche relative all'accesso ai corsi di studio di competenza dell'Area Didattica;
- delibera in merito alle autorizzazioni per visite di studio.
Il mandato dei componenti della Commissione dura un anno accademico.
IL GRUPPO DI AUTOVALUTAZIONE
Il Gruppo di Autovalutazione dei corsi di studio è composto dal Coordinatore di Area Didattica, che lo convoca e lo presiede, da tre professori o ricercatori individuati dal Collegio di Area Didattica, da uno studente designato tra i rappresentanti degli studenti nel Collegio di Area Didattica dai rappresentanti stessi e da un componente del personale amministrativo del Dipartimento, designato dal Direttore, che svolge la funzione di segretario.
Il Gruppo di Autovalutazione dei corsi di studio è responsabile delle attività legate alla gestione del sistema qualità e alla compilazione del rapporto di autovalutazione.
Il Gruppo di Autovalutazione può avvalersi del contributo di rappresentanti delle parti economiche e sociali individuati dal Coordinatore.
Il mandato dei componenti del Gruppo di Autovalutazione dura un anno accademico e può essere rinnovato.
LA COMMISSIONE PARITETICA DOCENTI-STUDENTI
La Commissione Paritetica Docenti-Studenti è costituita da tre docenti designati dalla Giunta di Dipartimento, di cui uno con funzione di presidente, e da tre studenti designati all'interno dei rappresentati degli studenti nel Consiglio di Dipartimento dai rappresentanti stessi.
La Commissione è nominata con decreto del Direttore e resta in carica due anni.
La Commissione svolge attività di monitoraggio dell'offerta formativa e della qualità della didattica, nonché dell'attività di servizio agli studenti da parte dei professori e ricercatori e redige annualmente una relazione sullo stato e la qualità dell'attività didattica da inviare al Presidio di Ateneo per la Qualità e al Nucleo di Valutazione.
CORSO DI DOTTORATO
Presso il Dipartimento è istituito il Corso di Dottorato in Ingegneria civile, ambientale e meccanica.
Il Corso ha come obiettivo generale la formazione di giovani ricercatori nel campo dell'ingegneria, dell'architettura e delle scienze applicate, attraverso l'acquisizione e lo sviluppo di conoscenze,
capacità e competenze nei settori di ricerca di interesse della Scuola.
L'attività è organizzata in corsi avanzati (prevalentemente durante il primo anno di corso) e ricerca sull'argomento scelto per la tesi di dottorato.
Il Corso prevede i seguenti organi di governo:
a) Il Coordinatore
b) Il Collegio dei docenti
c) Il Comitato esecutivo
E' inoltre istituita annualmente una Commissione che valuta le richieste di ammissione alla Scuola e attribuisce le borse di studio
IL COORDINATORE
Il Coordinatore è il responsabile del Corso di Dottorato, ne indirizza le attività e lo rappresenta.
Il Coordinatore è eletto dal Collegio dei Docenti tra i professori di prima fascia o, in caso di indisponibilità, tra i professori di seconda fascia che fanno parte del Collegio dei Docenti medesimo e che prestano servizio presso l'Università con regime di impegno a tempo pieno.
IL COLLEGIO DEI DOCENTI
Il Collegio dei docenti è composto da professori ordinari e associati e da ricercatori, almeno 8 dei quali in ruolo presso l'Università di Trento. L'adesione al Collegio avviene tramite presentazione di apposita domanda che viene valutata dal Collegio dei docenti sulla base di una comprovata attività nell'ambito dei settori di ricerca del dottorato, documentata dalla produzione scientifica dell'ultimo quinquennio.
IL COMITATO ESECUTIVO
Il Comitato Esecutivo è composto da 6 docenti e ricercatori eletti dal Collegio dei Docenti tra i suoi membri, oltre al Coordinatore che lo presiede e al vicecoordinatore.
Gli organi deliberanti del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica, secondo le rispettive competenze, sono:
a) il Direttore;
b) il Consiglio di Dipartimento;
c) la Giunta di Dipartimento;
d) le Commissioni di Area Didattica.
Sono organi consultivi del Dipartimento i Collegi di Area Didattica e i Gruppi di Autovalutazione dei corsi di studio.
Nel Dipartimento è istituita la Commissione Paritetica docenti-studenti.
IL DIRETTORE
Il Direttore rappresenta il Dipartimento, ne cura il buon andamento e svolge le funzioni a lui attribuite dallo Statuto d'Ateneo e dal Regolamento del Dipartimento.
Convoca e presiede il Consiglio di Dipartimento e la Giunta di Dipartimento; sovrintende allo svolgimento delle attività di ricerca, didattiche ed organizzative del Dipartimento, assicurandone il regolare svolgimento. Promuove ed esercita la vigilanza sulle attività che fanno capo al Dipartimento. Favorisce, organizza e garantisce l'ordinato e regolare svolgimento delle attività di ricerca e didattica ed esercita tutte le funzioni a lui delegate dal Consiglio di Dipartimento.
Il Direttore è eletto dal Consiglio di Dipartimento tra i professori ordinari a tempo pieno o a tempo definito che si impegnino a passare a tempo pieno qualora eletti, a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta dei votanti, ed è nominato con decreto del Rettore.
Il Direttore dura in carica tre anni accademici ed è rieleggibile per una sola volta consecutiva.
IL CONSIGLIO DI DIPARTIMENTO
Il Consiglio di Dipartimento esercita tutte le attribuzioni che gli sono demandate dalle norme vigenti in materia di ordinamento universitario e in particolare:
- approva il Regolamento del Dipartimento
- delibera in merito alla programmazione e organizzazione generale del Dipartimento
- sottopone al Senato Accademico una proposta di piano strategico pluriennale di Dipartimento contenente le azioni da svolgere in ambito didattico e di ricerca e nei rapporti con l'esterno, elaborata sulla base dei criteri generali e dei vincoli definiti dal Senato Accademico
- formula al Senato Accademico, coerentemente con il proprio piano strategico pluriennale, le proposte in tema di reclutamento e di sviluppo delle carriere dei professori e dei ricercatori
- approva i criteri generali per l'assegnazione delle risorse destinate dall'Ateneo all'attività di ricerca, su proposta del Direttore
- approva gli Ordinamenti Didattici, i Regolamenti Didattici e la programmazione didattica annuale dei corsi di studio di cui il Dipartimento è struttura didattica responsabile, su proposta della Giunta di Dipartimento in composizione allargata ai rappresentanti degli studenti
- delibera in merito all'istituzione e rinnovo della Scuola di Dottorato e ne approva la programmazione didattica annuale, su proposta della Giunta di Dipartimento.
Il Consiglio di Dipartimento è composto da:
- i professori ordinari, anche fuori ruolo, e straordinari del Dipartimento;
- i professori associati del Dipartimento;
- i ricercatori di ruolo e a tempo determinato di cui all'art. 24, comma 3, lettera b) L. 240/2010 del Dipartimento;
- i ricercatori a tempo determinato di cui all'art. 24, comma 3, lettera a) L. 240/2010 e di cui alla L. 230/2005 del Dipartimento;
- un rappresentante dei titolari di assegni di ricerca di cui all'art. 22, L. 240/2010 afferenti al Dipartimento;
- una rappresentanza dei dottorandi afferenti al Dipartimento;
- una rappresentanza degli studenti iscritti ai corsi di studio di cui il Dipartimento è struttura didattica responsabile;
- due rappresentanti del personale tecnico-amministrativo in servizio presso il Dipartimento.
LA GIUNTA DI DIPARTIMENTO
La Giunta di Dipartimento è composta dal Direttore, che la convoca e la presiede, dal Direttore vicario, dal Coordinatore della Scuola di dottorato e da quattro professori o ricercatori di ruolo a tempo pieno con afferenza esclusiva al Dipartimento, di cui tre eletti dal Consiglio di Dipartimento e uno nominato dal Direttore.
La composizione della Giunta di Dipartimento è allargata a due studenti, designati tra i rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Dipartimento dai rappresentanti stessi, che partecipano alle sedute limitatamente alla trattazione delle tematiche relative alla didattica, al diritto allo studio e ai servizi agli studenti.
La Giunta di Dipartimento ha i seguenti compiti:
- coadiuva il Direttore nel coordinamento delle politiche scientifiche e didattiche del Dipartimento
- istruisce la proposta del piano strategico pluriennale di Dipartimento, secondo le linee guida approvate dal Consiglio di Dipartimento
- coadiuva il Direttore nella definizione dei criteri generali per l'assegnazione delle risorse destinate dall'Ateneo all'attività di ricerca
- redige un documento annuale di autovalutazione dell'attività di ricerca e didattica, anche sulla base della relazione di valutazione della didattica predisposta dalla Commissione Paritetica Docenti-Studenti e delle relazioni di autovalutazione predisposte dai Gruppi di Autovalutazione dei corsi di studio
- cura il coordinamento dei Collegi di Area Didattica e delle Commissioni di Area Didattica
- approva gli Ordinamenti Didattici, i Regolamenti Didattici e la programmazione didattica annuale dei corsi di studio, proposti dai rispettivi Collegi di Area Didattica, e la programmazione didattica annuale della Scuola di dottorato, proposta dal Collegio dei docenti della Scuola, e li trasmette al Consiglio di Dipartimento per l'approvazione definitiva
- propone al Consiglio di Dipartimento l'attribuzione dei compiti didattici ai professori e ricercatori del Dipartimento, sulla base delle linee guida stabilite dal Senato Accademico, e delibera in merito agli altri incarichi di titolarità degli insegnamenti, agli incarichi di didattica integrativa e alle attività di supporto alla didattica e tutorato
- delibera in merito agli atti regolamentari, all'utilizzo delle risorse finanziarie e alle iniziative per l'organizzazione e il coordinamento delle attività didattiche dei corsi di studio e provvede all'attuazione di quanto previsto dal Regolamento Didattico di Ateneo per il servizio di tutorato e orientamento
AREE DIDATTICHE
Nel Dipartimento sono costituite le seguenti Aree Didattiche:
- Area Didattica in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio
- Area Didattica in Ingegneria Civile
- Area Didattica in Ingegneria Edile-Architettura
Per ogni area didattica sono istituiti i seguenti organi:
- il Coordinatore di Area Didattica
- il Collegio di Area Didattica
- la Commissione di Area Didattica
- il Gruppo di Autovalutazione dei corsi di studio
Il Dipartimento è struttura didattica di riferimento per l'Università di Trento per il corso di laurea in Viticoltura ed Enologia (istituito in convenzione con l'Università degli Studi di Udine, in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige) e per il corso di laurea magistrale in Ingegneria Energetica (istituito in convenzione con la Libera Università di Bolzano).
IL COORDINATORE DI AREA DIDATTICA
Il Coordinatore di Area Didattica è eletto dal Consiglio di Dipartimento, sulla base di candidature, tra i professori di ruolo componenti il Collegio di Area Didattica.
Il mandato del Coordinatore dura tre anni accademici e può essere rinnovato per una sola volta.
Il Coordinatore di Area Didattica convoca e presiede:
- il Collegio di Area Didattica
- la Commissione di Area Didattica
- i Gruppi di Autovalutazione dei corsi di studio di competenza dell'Area Didattica
IL COLLEGIO DI AREA DIDATTICA
Il Collegio di Area Didattica esprime pareri e proposte sulle questioni di carattere didattico relative ai corsi di studio di propria competenza.
In particolare, ad esso sono affidate le seguenti attribuzioni:
- programma e coordina le attività didattiche dei corsi di studio di propria competenza
- verifica i programmi dei singoli insegnamenti compresi nei corsi di studio e ne assicura il coordinamento
- formula e propone alla Giunta di Dipartimento gli Ordinamenti Didattici, i Regolamenti Didattici e la programmazione didattica annuale dei corsi di studio di propria competenza
- discute collegialmente il rapporto di autovalutazione predisposto dal Gruppo di Autovalutazione dei corsi di studio
- esprime pareri e proposte in merito all'istituzione di nuove iniziative didattiche
- esprime pareri e proposte in merito all'attribuzione dei compiti didattici per gli insegnamenti compresi nei corsi di studio di propria competenza e all'impiego ai fini didattici di personale non docente
- esprime pareri e proposte concernenti convenzioni tra l'Ateneo ed Enti pubblici e privati al fine di realizzare sperimentazioni di nuove attività didattiche istituzionali e attività di aggiornamento e riqualificazione professionale
- adotta, nell'ambito del coordinamento generale del Dipartimento, nuove modalità e attività didattiche e forme diversificate di studio e di frequenza di carattere sperimentale
- esprime pareri e proposte alla Giunta di Dipartimento in merito all'acquisizione e all'utilizzo di attrezzature di laboratorio per la didattica.
LA COMMISSIONE DI AREA DIDATTICA
La Commissione di Area Didattica è composta dal Coordinatore di Area Didattica, che la convoca e la presiede, da tre professori o ricercatori membri del Collegio di Area Didattica, nominati dalla Giunta del Dipartimento su proposta del Coordinatore, da uno studente designato tra i rappresentanti degli studenti nel Collegio di Area Didattica dai rappresentanti stessi e da un componente del personale amministrativo del Dipartimento, nominato dal Direttore, che svolge la funzione di segretario verbalizzante.
La Commissione di Area Didattica, in conformità a quanto previsto dagli Ordinamenti e dai Regolamenti Didattici dei corsi di studio e sulla base delle linee guida definite dalla Giunta di Dipartimento:
- delibera in merito alle pratiche relative ai piani di studio e alla gestione delle carriere degli studenti iscritti nei corsi di studio di competenza dell'Area Didattica;
- delibera in merito alle pratiche relative all'accesso ai corsi di studio di competenza dell'Area Didattica;
- delibera in merito alle autorizzazioni per visite di studio.
Il mandato dei componenti della Commissione dura un anno accademico.
IL GRUPPO DI AUTOVALUTAZIONE
Il Gruppo di Autovalutazione dei corsi di studio è composto dal Coordinatore di Area Didattica, che lo convoca e lo presiede, da tre professori o ricercatori individuati dal Collegio di Area Didattica, da uno studente designato tra i rappresentanti degli studenti nel Collegio di Area Didattica dai rappresentanti stessi e da un componente del personale amministrativo del Dipartimento, designato dal Direttore, che svolge la funzione di segretario.
Il Gruppo di Autovalutazione dei corsi di studio è responsabile delle attività legate alla gestione del sistema qualità e alla compilazione del rapporto di autovalutazione.
Il Gruppo di Autovalutazione può avvalersi del contributo di rappresentanti delle parti economiche e sociali individuati dal Coordinatore.
Il mandato dei componenti del Gruppo di Autovalutazione dura un anno accademico e può essere rinnovato.
LA COMMISSIONE PARITETICA DOCENTI-STUDENTI
La Commissione Paritetica Docenti-Studenti è costituita da tre docenti designati dalla Giunta di Dipartimento, di cui uno con funzione di presidente, e da tre studenti designati all'interno dei rappresentati degli studenti nel Consiglio di Dipartimento dai rappresentanti stessi.
La Commissione è nominata con decreto del Direttore e resta in carica due anni.
La Commissione svolge attività di monitoraggio dell'offerta formativa e della qualità della didattica, nonché dell'attività di servizio agli studenti da parte dei professori e ricercatori e redige annualmente una relazione sullo stato e la qualità dell'attività didattica da inviare al Presidio di Ateneo per la Qualità e al Nucleo di Valutazione.
CORSO DI DOTTORATO
Presso il Dipartimento è istituito il Corso di Dottorato in Ingegneria civile, ambientale e meccanica.
Il Corso ha come obiettivo generale la formazione di giovani ricercatori nel campo dell'ingegneria, dell'architettura e delle scienze applicate, attraverso l'acquisizione e lo sviluppo di conoscenze,
capacità e competenze nei settori di ricerca di interesse della Scuola.
L'attività è organizzata in corsi avanzati (prevalentemente durante il primo anno di corso) e ricerca sull'argomento scelto per la tesi di dottorato.
Il Corso prevede i seguenti organi di governo:
a) Il Coordinatore
b) Il Collegio dei docenti
c) Il Comitato esecutivo
E' inoltre istituita annualmente una Commissione che valuta le richieste di ammissione alla Scuola e attribuisce le borse di studio
IL COORDINATORE
Il Coordinatore è il responsabile del Corso di Dottorato, ne indirizza le attività e lo rappresenta.
Il Coordinatore è eletto dal Collegio dei Docenti tra i professori di prima fascia o, in caso di indisponibilità, tra i professori di seconda fascia che fanno parte del Collegio dei Docenti medesimo e che prestano servizio presso l'Università con regime di impegno a tempo pieno.
IL COLLEGIO DEI DOCENTI
Il Collegio dei docenti è composto da professori ordinari e associati e da ricercatori, almeno 8 dei quali in ruolo presso l'Università di Trento. L'adesione al Collegio avviene tramite presentazione di apposita domanda che viene valutata dal Collegio dei docenti sulla base di una comprovata attività nell'ambito dei settori di ricerca del dottorato, documentata dalla produzione scientifica dell'ultimo quinquennio.
IL COMITATO ESECUTIVO
Il Comitato Esecutivo è composto da 6 docenti e ricercatori eletti dal Collegio dei Docenti tra i suoi membri, oltre al Coordinatore che lo presiede e al vicecoordinatore.
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | IDRAULICA e GEOMORFOLOGIA | ARMANINI Aronne | 23 | |
2. | COSTRUZIONI IDRAULICHE, IDROLOGIA, FISICA dell'ATMOSFERA e del CLIMA | BELLIN Alberto | 20 | |
3. | INGEGNERIA SANITARIA | ANDREOTTOLA Gianni | 9 | |
4. | GEOMATICA ed ECOLOGIA | BENCIOLINI Giovanni Battista | 6 | |
5. | GEOTECNICA | MONGIOVI' Luigi | 6 | |
6. | SCIENZA delle COSTRUZIONI | BIGONI Davide | 18 | |
7. | PROGETTO e CONTROLLO di SISTEMI STRUTTURALI e MECCANICI | BURSI Oreste Salvatore | 25 | |
8. | ARCHITETTURA TECNICA | FRATTARI Antonio | 9 | |
9. | ARCHITETTURA | MASSARI Giovanna | 5 | |
10. | PIANIFICAZIONE e PROGETTO per la SOSTENIBILITA' URBANA e TERRITORIALE | DIAMANTINI Corrado | 18 | |
11. | ENERGIA | BAGGIO Paolo | 9 | |
12. | MATERIALI | SCARDI Paolo | 14 | |
13. | MATEMATICA APPLICATA | TORO Eleuterio Francisco | 8 |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|
Nessuna
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
I principali laboratori consistono in luoghi attrezzati con strumentazione idonea a svolgere attività sperimentale che richiede necessariamente grandi attrezzature e spazi adeguati. In qualche caso questi laboratori svolgono anche importanti funzioni di servizio esterno, che contribuiscono alle spese di gestione del laboratorio stesso. Questi laboratori costituiscono un importante asset del dipartimento in quanto consentono lo sviluppo di attività, che, viste le caratteristiche delle attrezzature non sarebbe possibile svolgere altrove.
Affiancano questa tipologia di laboratori altri laboratori, a carattere tematico, con dotazioni strumentali meno impegnative dal punto di vista dell'ingombro e/o di costo d'investimento e di gestione, ove operano gruppi di ricerca di settori tematici affini che svolgono attività sperimentale sia per ricerca di base che per ricerca applicata.
I percorsi formativi offerti dal DICAM comportano l'utilizzo dei laboratori di ricerca anche a scopo didattico, sia per lo svolgimento di diverse attività pratiche di esercitazione, sia, soprattutto, per lo sviluppo di attività di tesi. Al momento il DICAM non dispone di laboratori unicamente destinati all'attività didattica, fatto salvo per il laboratorio di Meccanica, collocato nell'edificio di Povo 1 e condiviso con gli altri Dipartimenti di area tecnologico-scientifica, che ospita attività di laboratorio didattico per i corsi di base di Fisica e Termodinamica.
Presso il Dipartimento sono inoltre costituiti alcuni Centri di ricerca, che prevedono la partecipazione di altre strutture dipartimentali o enti di ricerca nazionali e internazionali e la collaborazione con enti pubblici, orientati a finalità specifiche, con particolare riferimento ai processi di trasferimento tecnologico e allo sviluppo di programmi rispondenti a esigenze di formazione di nuovi profili professionali di alta specializzazione e di formazione permanente.
Tra questi il Centro Universitario per la Difesa Idrogeologica nell'Ambiente Montano (CUDAM) è stato istituito come Centro di eccellenza dal MIUR nel 2001 (D.M. 21/2001) ed è Centro di competenza della Protezione Civile Nazionale dal 2004.
Affiancano questa tipologia di laboratori altri laboratori, a carattere tematico, con dotazioni strumentali meno impegnative dal punto di vista dell'ingombro e/o di costo d'investimento e di gestione, ove operano gruppi di ricerca di settori tematici affini che svolgono attività sperimentale sia per ricerca di base che per ricerca applicata.
I percorsi formativi offerti dal DICAM comportano l'utilizzo dei laboratori di ricerca anche a scopo didattico, sia per lo svolgimento di diverse attività pratiche di esercitazione, sia, soprattutto, per lo sviluppo di attività di tesi. Al momento il DICAM non dispone di laboratori unicamente destinati all'attività didattica, fatto salvo per il laboratorio di Meccanica, collocato nell'edificio di Povo 1 e condiviso con gli altri Dipartimenti di area tecnologico-scientifica, che ospita attività di laboratorio didattico per i corsi di base di Fisica e Termodinamica.
Presso il Dipartimento sono inoltre costituiti alcuni Centri di ricerca, che prevedono la partecipazione di altre strutture dipartimentali o enti di ricerca nazionali e internazionali e la collaborazione con enti pubblici, orientati a finalità specifiche, con particolare riferimento ai processi di trasferimento tecnologico e allo sviluppo di programmi rispondenti a esigenze di formazione di nuovi profili professionali di alta specializzazione e di formazione permanente.
Tra questi il Centro Universitario per la Difesa Idrogeologica nell'Ambiente Montano (CUDAM) è stato istituito come Centro di eccellenza dal MIUR nel 2001 (D.M. 21/2001) ed è Centro di competenza della Protezione Civile Nazionale dal 2004.
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Attrezzature per prove su elementi lignei e strutture in scala reale | PIAZZA Maurizio, TOMASI Roberto | Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali, Internazionali | 2003 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 08 |
2. | Attrezzature per prove non distruttive in situ su campioni lignei | PIAZZA Maurizio, TOMASI Roberto | Physical Sciences and Engineering | Interni, Regionali/Nazionali | 2003 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Prestazioni a tariffario | 08 |
3. | Attrezzature per prove non distruttive, vibrazionali e di collaudo, da eseguire in Lab. e in sito | BURSI Oreste Salvatore, ZONTA Daniele | Physical Sciences and Engineering | Interni | 2003 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Prestazioni a tariffario | 08 |
4. | Attrezzature per prove cicliche e pseudodinamiche su elementi e strutture in scale reale | BURSI Oreste Salvatore, ZANDONINI Riccardo | Physical Sciences and Engineering | Interni | 2003 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Prestazioni a tariffario | 08 |
5. | Attrezzature per prove dinamiche su elementi e strutture in scale reale | BURSI Oreste Salvatore, TONDINI Nicola | Physical Sciences and Engineering | Interni | 2003 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Prestazioni a tariffario | 08 |
6. | Attrezzature per prove standard su provini ed elementi strutturali ai sensi della Legge 1086/71 | PIAZZA Maurizio, ZANDONINI Riccardo, ZONTA Daniele | Physical Sciences and Engineering | Interni | 1986 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Prestazioni a tariffario | 08 |
7. | Attrezzature per prove non standard su elem. e strutture in scala reale con modalità di prova tradiz | BALDASSINO Nadia, PIAZZA Maurizio, ZANDONINI Riccardo | Physical Sciences and Engineering | Interni | 1986 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Prestazioni a tariffario | 08 |
8. | Sistema combinato per prove statiche e dinamiche. | BIGONI Davide, PICCOLROAZ Andrea | Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali, Internazionali | 2013 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 08 |
9. | Sistema per la verifica di taratura di strumentazione di misura (settore forze e spostamenti) | BALDASSINO Nadia, ZANDONINI Riccardo | Physical Sciences and Engineering | Interni, Regionali/Nazionali, Altri Fondi | 2000 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 08 |
10. | Sistema di celle triassiali a stress-path controllato | CECINATO Francesco, GAJO Alessandro, MONGIOVI' Luigi | Physical Sciences and Engineering | Interni | 1997 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 08 |
11. | Attrezzature per prove su elementi e componenti strutturali in profili di acciaio in parete sottile | BALDASSINO Nadia, ZANDONINI Riccardo | Physical Sciences and Engineering | Interni, Altri Fondi | 2005 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 08 |
12. | Canaletta Braiding | BERTOLDI Walter, TUBINO Marco | Environmental Sciences, Physical Sciences and Engineering | Interni, Regionali/Nazionali | 2003 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 04, 08 |
13. | Attrezzatura 'Laghi' | RIGHETTI Maurizio | Environmental Sciences, Physical Sciences and Engineering | Interni, Regionali/Nazionali, Internazionali | 2005 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 08 |
14. | Attrezzatura 'PIV' time resolved | RIGHETTI Maurizio | Environmental Sciences, Energy, Physical Sciences and Engineering | Interni, Internazionali | 2005 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 08 |
15. | Canaletta 'Debris flow' | ARMANINI Aronne | Physical Sciences and Engineering | Interni, Altri Fondi | 2008 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 08 |
16. | Canaletta "PO" | ARMANINI Aronne | Physical Sciences and Engineering | Interni, Altri Fondi | 2010 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 08 |
17. | Canaletta 'Quindici' | ARMANINI Aronne | Physical Sciences and Engineering | Interni, Altri Fondi | 2001 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 08 |
18. | Canaletta 'MP' | ARMANINI Aronne | Physical Sciences and Engineering | Interni, Internazionali | 2006 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 08 |
19. | Sistema per la lavorazione dei metalli e delle materie plastiche 'SLMP' | ARMANINI Aronne, ZANDONINI Riccardo | Physical Sciences and Engineering | Interni, Altri Fondi | 2003 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 08 |
20. | Agilent Nanotensile Test | PUGNO Nicola | Physical Sciences and Engineering | Internazionali | 2012 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca | 08 |
21. | Z400 - Leybold | SCARDI Paolo | Energy, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali, Altri Fondi | 1989 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 09 |
22. | X'Pert - Panalytical | SCARDI Paolo | Environmental Sciences, Energy, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering, e-Infrastructures | Regionali/Nazionali, Altri Fondi | 1996 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 09 |
23. | X'TRA - Thermo | SCARDI Paolo | Environmental Sciences, Energy, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering, e-Infrastructures | Regionali/Nazionali, Altri Fondi | 2006 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 09 |
24. | PMG - RIGAKU | SCARDI Paolo | Environmental Sciences, Energy, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali, Altri Fondi | 1986 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 09 |
25. | Combo Tester - Microscratch - CSM | SCARDI Paolo | Energy, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali, Altri Fondi | 2003 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 09 |
26. | 3DMAX - RIGAKU | SCARDI Paolo | Environmental Sciences, Energy, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering, e-Infrastructures | Regionali/Nazionali, Altri Fondi | 1986 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 09 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Sistema Bibliotecario di Ateneo | http://web.unitn.it/biblioteca | 455.848 | 183.463 | 12.098 |
2. | Biblioteca di Ingegneria | http://web.unitn.it/biblioteca | 30.957 | 13.593 | 244 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [22]
-
- Prof. Associati [21]
-
- Ricercatori [22]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [5]
-
- Assegnisti [35]
-
- Dottorandi [75]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Professori Associati
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | ALBATICI | Rossano | Professore Associato (L. 240/10) | 08 | 08b | ICAR/10 |
2. | BATTISTI | Lorenzo | Professore Associato confermato | 09 | 09 | ING-IND/08 |
3. | CANTIANI | Maria | Professore Associato confermato | 07 | 07 | AGR/05 |
4. | DI MAGGIO | Rosa | Professore Associato confermato | 09 | 09 | ING-IND/22 |
5. | DUMBSER | Michael | Professore Associato non confermato | 01 | 01 | MAT/08 |
6. | FAURI | Maurizio | Professore Associato confermato | 09 | 09 | ING-IND/33 |
7. | FRACCAROLLO | Luigi | Professore Associato confermato | 08 | 08a | ICAR/01 |
8. | GAJO | Alessandro | Professore Associato confermato | 08 | 08a | ICAR/07 |
9. | GATTI | Maria Paola | Professore Associato confermato | 08 | 08b | ICAR/10 |
10. | GEI | Massimiliano | Professore Associato non confermato | 08 | 08a | ICAR/08 |
11. | LAMANNA | Claudio | Professore Associato confermato | 08 | 08b | ICAR/14 |
12. | MASSARI | Giovanna | Professore Associato confermato | 08 | 08b | ICAR/17 |
13. | QUENDOLO | Alessandra | Professore Associato non confermato | 08 | 08b | ICAR/19 |
14. | RAGAZZI | Marco | Professore Associato confermato | 08 | 08a | ICAR/03 |
15. | RIGHETTI | Maurizio | Professore Associato non confermato | 08 | 08a | ICAR/02 |
16. | RIGON | Riccardo | Professore Associato confermato | 08 | 08a | ICAR/02 |
17. | ROSATTI | Giorgio | Professore Associato non confermato | 08 | 08a | ICAR/01 |
18. | SCAGLIONE | Giuseppe | Professore Associato confermato | 08 | 08b | ICAR/21 |
19. | SIBONI | Stefano | Professore Associato confermato | 01 | 01 | MAT/07 |
20. | ZANON | Bruno | Professore Associato confermato | 08 | 08b | ICAR/20 |
21. | ZARDI | Dino | Professore Associato confermato | 02 | 02 | FIS/06 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 2 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 21 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 1 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 4 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |