Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
1. Obiettivi di ricerca del Dipartimento di Scienze giuridiche (DSG): la dimensione organizzativa
Il Dipartimento di Scienze giuridiche (DSG) si è costituito nel 2013 a partire da un ricco patrimonio storico culturale, quello della prestigiosa scuola giuridica fiorentina, che ha annoverato tra le sue fila studiosi di riconosciuta fama internazionale, i quali hanno concorso in misura decisiva non solo allo sviluppo della scienza giuridica italiana, ma anche alla vita e alle istituzioni del paese.
II Dipartimento di Scienze giuridiche vuole così rappresentare, in un mondo sempre più interconnesso, un momento di riferimento, di sviluppo e di sintesi delle tematiche più innovative nell'ambito della ricerca scientifica e applicativa relativa al diritto, un luogo aperto alla collaborazione culturale dei giuristi della più varia provenienza, accomunati da un ideale di lavoro comune, con un occhio attento sia alla dimensione storica e teorica sia a quella costruttiva e delle prassi giurisprudenziali sia a quella comparata e internazionale.
In attuazione di quanto disposto dall'art. 26, comma 7, dello Statuto dell'Ateneo («Il Dipartimento può articolarsi in sezioni corrispondenti a particolari ambiti tematici, disciplinari o funzionali a specifiche esigenze organizzative e di ricerca, con strutture e servizi dedicati, purché ciò non comporti aggravio nei costi di gestione e di personale. Le sezioni sono prive di autonomia gestionale») e dall'art. 8 del Regolamento di Ateneo dei Dipartimenti (D.R. 17 luglio 2013, n. 721), il Dipartimento di Scienze giuridiche (DSG) ha deliberato l'istituzione di Sezioni, al fine di consolidare e sviluppare il coordinamento delle diverse aree disciplinari afferenti al Dipartimento stesso, con particolare riferimento alle politiche della ricerca.
Il Regolamento interno del Dipartimento (D.R. 30 gennaio 2013, n. 92) prevede sul punto che «le Sezioni sono articolazioni interne al Dipartimento finalizzate all'approfondimento ed al confronto sulle problematiche attinenti ai propri ambiti disciplinari» (art. 5, comma 1) e che «in relazione a quanto previsto dal comma precedente, ciascuna Sezione può formulare proposte o esprimere orientamenti, di propria iniziativa ovvero su richiesta degli organi del Dipartimento» (comma 2).
Le sezioni del Dipartimento, individuate nell'allegato A al Regolamento interno, sono quattro e precisamente: a) la Sezione di “Diritto comparato e penale”, composta dai professori e ricercatori afferenti ai settori scientifico disciplinari IUS/02 (Diritto privato comparato), IUS/16 (Diritto processuale penale), IUS/17 (Diritto penale); b) la Sezione di “Diritto privato e processuale”, composta dai professori e ricercatori afferenti ai settori scientifico-disciplinari IUS/01 (Diritto privato), IUS/04 (Diritto commerciale), IUS/07 (Diritto del lavoro), IUS/15 (Diritto processuale civile); c) la Sezione di “Diritto pubblico Andrea Orsi Battaglini”, composta dai professori e ricercatori afferenti ai settori scientifico-disciplinari IUS/08 (Diritto costituzionale), IUS/09 (Istituzioni di Diritto pubblico), IUS/10 (Diritto amministrativo), IUS/11 (Diritto ecclesiastico e canonico), IUS/12 (Diritto tributario), IUS/13 (Diritto internazionale), IUS/14 (Diritto dell'Unione europea), IUS/21 (Diritto pubblico comparato); d) la Sezione di “Teoria e storia del Diritto”, composta dai professori e ricercatori afferenti ai settori scientifico-disciplinari IUS/18 (Diritto romano e diritti dell'antichità), IUS/19 (Storia del Diritto medievale e moderno), IUS/20 (Filosofia del diritto).
Ciascuna Sezione ha provveduto a eleggere il proprio coordinatore che, ai sensi dell'art. 6, comma 7, del Regolamento interno, ne «promuove e coordina le attività».
Nella prassi, il ruolo dei coordinatori delle Sezioni (prof. Michele Papa per la Sezione di “Diritto comparato e penale”; prof. Giuseppe Conte per la Sezione di “Diritto privato e processuale; prof. Wladimiro Gasparri per la Sezione di “Diritto pubblico Andrea Orsi Battaglini”; prof. Paolo Cappellini per la Sezione di “Teoria e storia del Diritto”) si è rivelato assai significativo con riferimento alla procedura di deliberazione degli assegni di ricerca (cfr. infra, Quadro B) e nelle procedure di presentazione di proposte in bandi competitivi laddove risultano limitazioni di numero (così, ad esempio, quelle proposte all'Ente Cassa di Risparmio di Firenze).
Una rappresentanza paritetica delle Sezioni è poi prevista nella Commissione di indirizzo e autovalutazione del Dipartimento (composta, oltre che dal Direttore, dai coordinatori delle Sezioni e da un ulteriore componente per ciascuna di esse) e nella Giunta del Dipartimento, organi che rivestono un ruolo fondamentale nelle attività di promozione e valutazione della qualità della ricerca (cfr. infra, Quadro B.1).
2. La definizione degli obiettivi pluriennali di ricerca del Dipartimento
Per quanto riguarda gli obiettivi pluriennali di ricerca del Dipartimento di Scienze giuridiche, essi, in coerenza con quelli strategici dell'Ateneo, sono individuabili come segue:
a) incremento della partecipazione a programmi scientifici e formativi indetti o promossi da organizzazioni internazionali o dall'Unione europea; se infatti, come risulta dal Modello 2013 per l'attribuzione dei punti organico ai Dipartimenti, deliberato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 24 maggio 2013, il DSG è risultato il primo, tra i Dipartimenti di Ateneo, in riferimento all'indicatore Prin, è opportuno consolidarne la posizione sul fronte dei progetti internazionali ed europei. Al fine di monitorare e incentivare l'internazionalizzazione della Ricerca, il Dipartimento ha costituito un apposito gruppo di lavoro, presieduto dal prof. Simoncini, che ha operato essenzialmente in due direzioni: muovendo dall'esteso tessuto di accordi con università straniere (il file PDF con l'elenco completo di tali accordi è stato allegato in calce), il gruppo si è occupato, in prima battuta, di effettuare una ricognizione delle relazioni internazionali, sia scientifiche che didattiche, facenti capo a docenti e ricercatori afferenti al Dipartimento in modo da poter dare a esse un adeguato riconoscimento e, ove possibile, una adeguata veste istituzionale; in seconda battuta, ha mirato a censire gli interessi di ricerca dei singoli docenti e ricercatori, essenzialmente al fine di identificare possibili aree di lavoro comune, atte a sollecitare la partecipazione del Dipartimento a bandi internazionali. In questa direzione, è stato organizzato un incontro il 7 maggio 2014 (v. Quadro B.3). Sul piano dell'organizzazione degli uffici amministrativi, è stata costituita l'Unità organizzativa “Ricerca”, peraltro già operativa fin dall'inizio per quanto riguarda il supporto alla ricerca nazionale e al Dottorato, ma carente per quanto riguardava il supporto alla ricerca internazionale e più in generale alle attività di fund raising.
b) valorizzazione delle linee di ricerca interdisciplinari, allo scopo di sviluppare politiche di interazione tra colleghi dei diversi settori disciplinari presenti in Dipartimento ma anche con le altre aree scientifiche;
c) potenziamento della capacità di attrazione delle risorse finanziarie, sviluppando la partecipazione a bandi competitivi;
d) potenziamento degli strumenti di collaborazione nell'attività di ricerca con enti pubblici nazionali e locali nonché con ordini professionali interessati a linee di ricerca in ambito giuridico; in generale, visto il rilevante impegno di docenti e ricercatori, nel quadro delle attività c.d. di public engagement (terza missione) il Dipartimento ritiene necessario procedere a un monitoraggio volontario delle stesse anche in vista della organizzazione di iniziative (workshop, seminari ecc.) utili a favorire un dialogo costante tra università ed enti non universitari sui settori di ricerca nei quali opera il dipartimento.
e) valorizzazione delle attività dei centri di ricerca aventi sede amministrativa presso il Dipartimento e ulteriore potenziamento della capacità degli stessi di partecipare a bandi competitivi;
f) consolidamento di politiche di individuazione di indicatori ispirati a criteri di merito scientifico nella distribuzione dei fondi di ricerca di competenza del Dipartimento (in particolare fondi per l'attivazione di assegni di ricerca; fondi ex 60%);
g) proposte di politiche di programmazione del personale docente e ricercatore, ispirate a criteri rigorosi di merito scientifico, anche integrativi rispetto a quelli deliberati dagli organi di governo dell'Ateneo, attingendo anche ai risultati dell'esercizio VQR 2004/2010; sul punto, è da ricordare che già le determinazioni assunte dal Dipartimento con riguardo al c.d. “piano straordinario associati” si sono tradotte in una proposta di programmazione puntualmente motivata sulla base degli indicatori relativi alla parte “didattica” ed alla parte “ricerca” del Modello 2013 per l'attribuzione dei punti organico ai Dipartimenti, nonché a criteri integrativi previamente determinati dallo stesso Consiglio (a. valutazioni delle cessazioni nei singoli settori disciplinari nell'arco dei successivi cinque anni; b. valutazione dell'impatto delle cessazioni sui singoli settori; c. compensazione tra i diversi settori in modo da non penalizzare quelli più piccoli; d. valutazione dei risultati dell'esercizio VQR 2004/2010); ha inoltre proposto una manifestazione di interesse all'attivazione di un bando riferito al settore IUS/14 (Diritto dell'Unione europea) riservato, ai sensi dell'art. 18, comma 4, della l. 240/2010, a coloro che, nell'ultimo triennio, non hanno prestato servizio, o non sono stati titolari di assegni di ricerca o iscritti a corsi Universitari nell'Università degli studi di Firenze;
h) valorizzazione delle attività del Dottorato di ricerca in Scienze giuridiche dell'Ateneo, quale strumento imprescindibile chiamato a fornire le competenze necessarie per esercitare attività di ricerca di alta qualificazione (art. 4, legge 210/1998); potenziamento, in questo senso, delle attività formative, e, in particolare del Seminario annuale, i cui atti sono pubblicati nell'apposita collana del dottorato (editore Maggioli);
i) valorizzazione del ruolo dei ricercatori ma anche dei giovani non ancora strutturati, attraverso il sostegno alla partecipazione a bandi competitivi promossi da istituzioni pubbliche o private, internazionali, nazionali e locali (con particolare riguardo ai bandi c.d. “SIR”), incentivando, con apposite misure, la pubblicazione dei risultati delle loro ricerche; potenziamento, in questo senso, della collana del Dipartimento, istituita nel 2013 (presso le Edizioni Scientifiche italiane), e prevedendo momenti di riflessione nei quali essi possano presentare ai componenti del Dipartimento i loro progetti o le loro linee di ricerca;
j) miglioramento delle politiche di trasferimento dei risultati delle ricerche; sul punto il Dipartimento nel corso del 2013 ha approvato un protocollo di collaborazione con CSAVRI per gli ambiti di comune interesse;
k) incentivazione della diffusione di abstract in lingua inglese di monografie e articoli dei professori e ricercatori e degli studiosi anche non strutturati per favorire una maggiore circolazione dei risultati delle ricerche in ambito internazionale;
l) miglioramento e razionalizzazione degli strumenti di comunicazione delle attività del Dipartimento, nel rispetto dei principi di trasparenza e di pubblicità, completando la predisposizione del nuovo sito web nel quale sono indicate le attività, strutture e iniziative facenti capo al DSG e valorizzando gli strumenti di comunicazione, a cominciare dalla casella di posta elettronica (informazione.eventi@dsg.unifi.it), che gestisce le informazioni relative agli eventi (convegni, seminari, lezioni, approfondimenti) che si svolgono presso il Dipartimento o presso altre strutture su temi ritenuti di particolare interesse per il personale del Dipartimento (non solo per quello strutturato ma anche per i giovani studiosi, come borsisti, dottorandi e assegnisti).
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Il Dipartimento di Scienze giuridiche (DSG) si è costituito nel 2013 a partire da un ricco patrimonio storico culturale, quello della prestigiosa scuola giuridica fiorentina, che ha annoverato tra le sue fila studiosi di riconosciuta fama internazionale, i quali hanno concorso in misura decisiva non solo allo sviluppo della scienza giuridica italiana, ma anche alla vita e alle istituzioni del paese.
II Dipartimento di Scienze giuridiche vuole così rappresentare, in un mondo sempre più interconnesso, un momento di riferimento, di sviluppo e di sintesi delle tematiche più innovative nell'ambito della ricerca scientifica e applicativa relativa al diritto, un luogo aperto alla collaborazione culturale dei giuristi della più varia provenienza, accomunati da un ideale di lavoro comune, con un occhio attento sia alla dimensione storica e teorica sia a quella costruttiva e delle prassi giurisprudenziali sia a quella comparata e internazionale.
In attuazione di quanto disposto dall'art. 26, comma 7, dello Statuto dell'Ateneo («Il Dipartimento può articolarsi in sezioni corrispondenti a particolari ambiti tematici, disciplinari o funzionali a specifiche esigenze organizzative e di ricerca, con strutture e servizi dedicati, purché ciò non comporti aggravio nei costi di gestione e di personale. Le sezioni sono prive di autonomia gestionale») e dall'art. 8 del Regolamento di Ateneo dei Dipartimenti (D.R. 17 luglio 2013, n. 721), il Dipartimento di Scienze giuridiche (DSG) ha deliberato l'istituzione di Sezioni, al fine di consolidare e sviluppare il coordinamento delle diverse aree disciplinari afferenti al Dipartimento stesso, con particolare riferimento alle politiche della ricerca.
Il Regolamento interno del Dipartimento (D.R. 30 gennaio 2013, n. 92) prevede sul punto che «le Sezioni sono articolazioni interne al Dipartimento finalizzate all'approfondimento ed al confronto sulle problematiche attinenti ai propri ambiti disciplinari» (art. 5, comma 1) e che «in relazione a quanto previsto dal comma precedente, ciascuna Sezione può formulare proposte o esprimere orientamenti, di propria iniziativa ovvero su richiesta degli organi del Dipartimento» (comma 2).
Le sezioni del Dipartimento, individuate nell'allegato A al Regolamento interno, sono quattro e precisamente: a) la Sezione di “Diritto comparato e penale”, composta dai professori e ricercatori afferenti ai settori scientifico disciplinari IUS/02 (Diritto privato comparato), IUS/16 (Diritto processuale penale), IUS/17 (Diritto penale); b) la Sezione di “Diritto privato e processuale”, composta dai professori e ricercatori afferenti ai settori scientifico-disciplinari IUS/01 (Diritto privato), IUS/04 (Diritto commerciale), IUS/07 (Diritto del lavoro), IUS/15 (Diritto processuale civile); c) la Sezione di “Diritto pubblico Andrea Orsi Battaglini”, composta dai professori e ricercatori afferenti ai settori scientifico-disciplinari IUS/08 (Diritto costituzionale), IUS/09 (Istituzioni di Diritto pubblico), IUS/10 (Diritto amministrativo), IUS/11 (Diritto ecclesiastico e canonico), IUS/12 (Diritto tributario), IUS/13 (Diritto internazionale), IUS/14 (Diritto dell'Unione europea), IUS/21 (Diritto pubblico comparato); d) la Sezione di “Teoria e storia del Diritto”, composta dai professori e ricercatori afferenti ai settori scientifico-disciplinari IUS/18 (Diritto romano e diritti dell'antichità), IUS/19 (Storia del Diritto medievale e moderno), IUS/20 (Filosofia del diritto).
Ciascuna Sezione ha provveduto a eleggere il proprio coordinatore che, ai sensi dell'art. 6, comma 7, del Regolamento interno, ne «promuove e coordina le attività».
Nella prassi, il ruolo dei coordinatori delle Sezioni (prof. Michele Papa per la Sezione di “Diritto comparato e penale”; prof. Giuseppe Conte per la Sezione di “Diritto privato e processuale; prof. Wladimiro Gasparri per la Sezione di “Diritto pubblico Andrea Orsi Battaglini”; prof. Paolo Cappellini per la Sezione di “Teoria e storia del Diritto”) si è rivelato assai significativo con riferimento alla procedura di deliberazione degli assegni di ricerca (cfr. infra, Quadro B) e nelle procedure di presentazione di proposte in bandi competitivi laddove risultano limitazioni di numero (così, ad esempio, quelle proposte all'Ente Cassa di Risparmio di Firenze).
Una rappresentanza paritetica delle Sezioni è poi prevista nella Commissione di indirizzo e autovalutazione del Dipartimento (composta, oltre che dal Direttore, dai coordinatori delle Sezioni e da un ulteriore componente per ciascuna di esse) e nella Giunta del Dipartimento, organi che rivestono un ruolo fondamentale nelle attività di promozione e valutazione della qualità della ricerca (cfr. infra, Quadro B.1).
2. La definizione degli obiettivi pluriennali di ricerca del Dipartimento
Per quanto riguarda gli obiettivi pluriennali di ricerca del Dipartimento di Scienze giuridiche, essi, in coerenza con quelli strategici dell'Ateneo, sono individuabili come segue:
a) incremento della partecipazione a programmi scientifici e formativi indetti o promossi da organizzazioni internazionali o dall'Unione europea; se infatti, come risulta dal Modello 2013 per l'attribuzione dei punti organico ai Dipartimenti, deliberato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 24 maggio 2013, il DSG è risultato il primo, tra i Dipartimenti di Ateneo, in riferimento all'indicatore Prin, è opportuno consolidarne la posizione sul fronte dei progetti internazionali ed europei. Al fine di monitorare e incentivare l'internazionalizzazione della Ricerca, il Dipartimento ha costituito un apposito gruppo di lavoro, presieduto dal prof. Simoncini, che ha operato essenzialmente in due direzioni: muovendo dall'esteso tessuto di accordi con università straniere (il file PDF con l'elenco completo di tali accordi è stato allegato in calce), il gruppo si è occupato, in prima battuta, di effettuare una ricognizione delle relazioni internazionali, sia scientifiche che didattiche, facenti capo a docenti e ricercatori afferenti al Dipartimento in modo da poter dare a esse un adeguato riconoscimento e, ove possibile, una adeguata veste istituzionale; in seconda battuta, ha mirato a censire gli interessi di ricerca dei singoli docenti e ricercatori, essenzialmente al fine di identificare possibili aree di lavoro comune, atte a sollecitare la partecipazione del Dipartimento a bandi internazionali. In questa direzione, è stato organizzato un incontro il 7 maggio 2014 (v. Quadro B.3). Sul piano dell'organizzazione degli uffici amministrativi, è stata costituita l'Unità organizzativa “Ricerca”, peraltro già operativa fin dall'inizio per quanto riguarda il supporto alla ricerca nazionale e al Dottorato, ma carente per quanto riguardava il supporto alla ricerca internazionale e più in generale alle attività di fund raising.
b) valorizzazione delle linee di ricerca interdisciplinari, allo scopo di sviluppare politiche di interazione tra colleghi dei diversi settori disciplinari presenti in Dipartimento ma anche con le altre aree scientifiche;
c) potenziamento della capacità di attrazione delle risorse finanziarie, sviluppando la partecipazione a bandi competitivi;
d) potenziamento degli strumenti di collaborazione nell'attività di ricerca con enti pubblici nazionali e locali nonché con ordini professionali interessati a linee di ricerca in ambito giuridico; in generale, visto il rilevante impegno di docenti e ricercatori, nel quadro delle attività c.d. di public engagement (terza missione) il Dipartimento ritiene necessario procedere a un monitoraggio volontario delle stesse anche in vista della organizzazione di iniziative (workshop, seminari ecc.) utili a favorire un dialogo costante tra università ed enti non universitari sui settori di ricerca nei quali opera il dipartimento.
e) valorizzazione delle attività dei centri di ricerca aventi sede amministrativa presso il Dipartimento e ulteriore potenziamento della capacità degli stessi di partecipare a bandi competitivi;
f) consolidamento di politiche di individuazione di indicatori ispirati a criteri di merito scientifico nella distribuzione dei fondi di ricerca di competenza del Dipartimento (in particolare fondi per l'attivazione di assegni di ricerca; fondi ex 60%);
g) proposte di politiche di programmazione del personale docente e ricercatore, ispirate a criteri rigorosi di merito scientifico, anche integrativi rispetto a quelli deliberati dagli organi di governo dell'Ateneo, attingendo anche ai risultati dell'esercizio VQR 2004/2010; sul punto, è da ricordare che già le determinazioni assunte dal Dipartimento con riguardo al c.d. “piano straordinario associati” si sono tradotte in una proposta di programmazione puntualmente motivata sulla base degli indicatori relativi alla parte “didattica” ed alla parte “ricerca” del Modello 2013 per l'attribuzione dei punti organico ai Dipartimenti, nonché a criteri integrativi previamente determinati dallo stesso Consiglio (a. valutazioni delle cessazioni nei singoli settori disciplinari nell'arco dei successivi cinque anni; b. valutazione dell'impatto delle cessazioni sui singoli settori; c. compensazione tra i diversi settori in modo da non penalizzare quelli più piccoli; d. valutazione dei risultati dell'esercizio VQR 2004/2010); ha inoltre proposto una manifestazione di interesse all'attivazione di un bando riferito al settore IUS/14 (Diritto dell'Unione europea) riservato, ai sensi dell'art. 18, comma 4, della l. 240/2010, a coloro che, nell'ultimo triennio, non hanno prestato servizio, o non sono stati titolari di assegni di ricerca o iscritti a corsi Universitari nell'Università degli studi di Firenze;
h) valorizzazione delle attività del Dottorato di ricerca in Scienze giuridiche dell'Ateneo, quale strumento imprescindibile chiamato a fornire le competenze necessarie per esercitare attività di ricerca di alta qualificazione (art. 4, legge 210/1998); potenziamento, in questo senso, delle attività formative, e, in particolare del Seminario annuale, i cui atti sono pubblicati nell'apposita collana del dottorato (editore Maggioli);
i) valorizzazione del ruolo dei ricercatori ma anche dei giovani non ancora strutturati, attraverso il sostegno alla partecipazione a bandi competitivi promossi da istituzioni pubbliche o private, internazionali, nazionali e locali (con particolare riguardo ai bandi c.d. “SIR”), incentivando, con apposite misure, la pubblicazione dei risultati delle loro ricerche; potenziamento, in questo senso, della collana del Dipartimento, istituita nel 2013 (presso le Edizioni Scientifiche italiane), e prevedendo momenti di riflessione nei quali essi possano presentare ai componenti del Dipartimento i loro progetti o le loro linee di ricerca;
j) miglioramento delle politiche di trasferimento dei risultati delle ricerche; sul punto il Dipartimento nel corso del 2013 ha approvato un protocollo di collaborazione con CSAVRI per gli ambiti di comune interesse;
k) incentivazione della diffusione di abstract in lingua inglese di monografie e articoli dei professori e ricercatori e degli studiosi anche non strutturati per favorire una maggiore circolazione dei risultati delle ricerche in ambito internazionale;
l) miglioramento e razionalizzazione degli strumenti di comunicazione delle attività del Dipartimento, nel rispetto dei principi di trasparenza e di pubblicità, completando la predisposizione del nuovo sito web nel quale sono indicate le attività, strutture e iniziative facenti capo al DSG e valorizzando gli strumenti di comunicazione, a cominciare dalla casella di posta elettronica (informazione.eventi@dsg.unifi.it), che gestisce le informazioni relative agli eventi (convegni, seminari, lezioni, approfondimenti) che si svolgono presso il Dipartimento o presso altre strutture su temi ritenuti di particolare interesse per il personale del Dipartimento (non solo per quello strutturato ma anche per i giovani studiosi, come borsisti, dottorandi e assegnisti).
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Sezione B - Sistema di gestione
1. Gli organi del Dipartimento incaricati di programmare, distribuire i fondi e valutare le attività del Dipartimento
L'art. 28 dello Statuto dell'Ateneo e l'art. 13 del Regolamento di Ateneo dei Dipartimenti (D.R. 17 luglio 2013, n. 721), in attuazione dell'art. 2 della l. 240/2010, individuano il Consiglio di Dipartimento come l'organo chiamato ad esercitare funzioni deliberative in materia di programmazione delle attività di ricerca e di distribuzione dei fondi.
Ai sensi dell'art. 14 del Regolamento di Ateneo dei Dipartimenti, la Commissione di indirizzo e autovalutazione del Dipartimento è chiamata a svolgere «funzioni di consulenza e di proposta» e in particolare ad essa è attribuito il compito «di coadiuvare gli organi del Dipartimento nelle politiche dell'impiego delle risorse e nell'indirizzo dell'attività scientifica di ricerca, di trasferimento e di innovazione» (comma 1) e di predisporre il già citato documento di indirizzo e programmazione triennale delle risorse, nonché di valutazione dei risultati (comma 4).
Conformemente a quanto disposto dall'art. 14, comma 1, lett. b), del Regolamento interno del Dipartimento di Scienze giuridiche, in data 14 febbraio 2013, il Consiglio di Dipartimento ha proceduto alla individuazione dei membri elettivi chiamati a far parte della Commissione di indirizzo e autovalutazione (un professore per ciascuna delle quattro Sezioni nelle quali si articola il Dipartimento), che si aggiungono a quelli di diritto rappresentati dal Direttore del Dipartimento e dai Coordinatori delle Sezioni.
Con distinte deliberazioni del Consiglio di Dipartimento, è stato attribuito alla Commissione di indirizzo e autovalutazione, ai sensi dell'art. 13 del Regolamento interno del DSG il compito di esprimere un parere su:
a) i criteri di ripartizione del fondo di ricerca di Ateneo ex 60%;
b) i criteri di ripartizione del fondo di Ateneo per il finanziamento degli assegni di ricerca;
c) l'attività svolta dagli assegnisti, sia nel caso di assegni sottoposti a rinnovo, sia nel caso di relazioni finali;
d) le relazioni triennali sull'attività scientifica presentate da docenti e ricercatori e sulle relazioni per la conferma in ruolo degli stessi;
e) le proposte di emeritato presentate nell'ambito del Dipartimento, in conformità della normativa di Ateneo sul conferimento del titolo di professore emerito e onorario.
Per quanto riguarda la Giunta, i criteri relativi alla composizione e l'individuazione della durata in carica dei componenti elettivi sono fissati dallo Statuto (art. 27, commi 8 ss.), che, per quanto attiene alle competenze si limita a stabilire che essa «coadiuva il Direttore ed è competente per tutte le materie non espressamente riservate al Consiglio del Dipartimento» (comma 3). La disciplina attuativa è contenuta nel Regolamento di Ateneo dei Dipartimenti (artt. 18-19) e nel Regolamento interno del Dipartimento.
La Giunta del Dipartimento di Scienze giuridiche è composta, oltre che dal Direttore e dai coordinatori delle Sezioni, da un professore e da un ricercatore eletti all'interno di ciascuna Sezione (art. 18, comma 1, lett. c, Regolamento interno), da un rappresentante del personale tecnico-amministrativo, eletto dal personale afferente al Dipartimento tra i rappresentanti di detto personale nel Consiglio di Dipartimento,
In data 6 febbraio 2013 si è svolta l'elezione dei membri non di diritto della Giunta del Dipartimento che, ai sensi dell'art 18, comma 1, del Regolamento interno del Dipartimento, risulta composta, oltre che dal Direttore e dai Coordinatori delle Sezioni, da un professore e un ricercatore eletti all'interno di ciascuna sezione, da un rappresentante del personale tecnico-amministrativo, eletto dal personale afferente al Dipartimento tra i rappresentanti di detto personale nel Consiglio di Dipartimento, da due rappresentanti degli studenti, dei dottorandi e degli assegnisti, eletti da e tra gli studenti, i dottorandi e gli assegnisti membri del Consiglio di Dipartimento. Alle riunioni partecipa, senza diritto di voto, il Vice direttore del Dipartimento e il Responsabile amministrativo.
Dal momento della sua costituzione, la Giunta ha riservato particolare attenzione sia ad aspetti logistici legati alla vita del nuovo Dipartimento (è il caso della organizzazione del trasferimento degli uffici del personale tecnico-amministrativo e della Direzione del DSG), sia ad aspetti più spiccatamente legati alla vita culturale del Dipartimento stesso, come nel caso dello svolgimento dell'istruttoria finalizzata a individuare l'editore della Collana di Dipartimento, o dell'approvazione di contratti di edizione.
2. Centri e gruppi di ricerca
Presso il Consiglio di Dipartimento operano centri che svolgono attività di ricerca di eccellenza nei loro rispettivi campi di attività.
A) Centro studi per la storia del pensiero giuridico moderno (informazioni più estese e dettagliate su www.centropgm.unifi.it): fondato nel 1971 da Paolo Grossi, attualmente diretto da Paolo Cappellini, è riconosciuto dal 2003 come “Centro di ricerca, trasferimento e alta formazione dell'Università degli studi di Firenze”.
Il Centro è un importante punto di riferimento nazionale e internazionale per le ricerche storico-giuridiche: fin dalla sua nascita, ha mirato ad avviare una riflessione finalizzata al coinvolgimento di competenze disciplinari diverse, con particolare attenzione al dialogo tra storici e giuristi di diritto positivo. Organizzatore, nel corso degli anni, di numerosi convegni e seminari, al Centro fanno capo due importanti pubblicazioni: la Biblioteca, che ha pubblicato, dagli anni settanta a oggi, più di cento volumi monografici, e la rivista “Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno” (classe ‘A'), edita dal 1972 e attualmente diretta dal prof. Giovanni Cazzetta. Dall'a.a. 2005-2006, il Centro, in collaborazione con l'Istituto di Scienze umane, il Dipartimento di scienze giuridiche dell'Università di Roma La Sapienza e l'Istituto universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli ha promosso un dottorato in “Universalizzazione dei Sistemi giuridici: teoria, scienza e storia del diritto”. Il XXVI ciclo di tale dottorato sta raggiungendo la sua fase conclusiva e il 2013 è stato essenzialmente dedicato a incontri tra il Collegio dei docenti ed il gruppo dei dottorandi in vista della stesura dei lavori finali di tesi. Sempre con riferimento alle attività del 2013, molti studiosi stranieri sono stati ospiti del Centro; è stato pubblicato il volume 42 dei “Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno”; nella Biblioteca del Centro sono stati pubblicati, nel 2013, 8 volumi, tra i quali si segnalano la raccolta degli scritti canonistici di Paolo Grossi, il volume, curato da B. Sordi, che riunisce gli atti del convegno internazionale svoltosi nell'ottobre 2012 in occasione dei 40 anni dalla fondazione dei “Quaderni fiorentini”. Sui fondi del Centro sono stati altresì attivati due assegni di ricerca a totale carico (SSD IUS/19 – con scadenza il 30.11.2014), aventi a oggetto rispettivamente: “Dal contratto di adesione alle condizioni generali di contratto: la contrattazione di massa tra assetti codicistici e creatività del giurista” e “Autogoverno, populismo e tecnocrazia nell'esperienza costituzionale europea in età contemporanea”.
B) Centro di studi e ricerche parlamentari Silvano Tosi (ex RTAF): il Seminario di studi e ricerche parlamentari “Silvano Tosi”, intitolato al nome di uno dei suoi fondatori, è stato inaugurato nel 1967.
Esso nasce in una fase di grande fermento intellettuale sui temi legati al ruolo delle assemblee elettive, in particolare del Parlamento. In quel contesto, emerse con particolare rilievo l'esigenza che le Camere si dotassero di un personale di supporto all'attività politico-parlamentare, che abbinasse ad una sicura conoscenza delle regole proprie del diritto parlamentare un'altrettanto estesa conoscenza di altre discipline (dalla storia all'economia, dalla politologia al diritto privato, dal diritto regionale al diritto comunitario), ritenute necessarie ad accentuare la sensibilità istituzionale del funzionario parlamentare.
Questa impostazione trova puntuale riscontro non solo nell'atto di fondazione del Seminario, che vide impegnati i massimi vertici delle due Camere insieme ad alcuni dei principali protagonisti del dibattito istituzionale di quegli anni (da Silvano Tosi, primo titolare in Italia di una cattedra di diritto parlamentare, a Giovanni Spadolini, da Alberto Predieri a Paolo Barile), ma, successivamente, nella particolare formula organizzativa del Seminario che, fin dall'inizio, ha abbinato una docenza di derivazione accademica ad una docenza di origine parlamentare (funzionari, capigruppo, presidenti di commissione).
Il successo dell'iniziativa convinse i fondatori a costituire, nel 1985, un'apposita associazione, l'Associazione per gli studi e le ricerche parlamentari. Di essa fanno parte, per Statuto, solo appartenenti al corpo docente universitario; tra le sue finalità, oltre a quella di organizzare, in collaborazione con le due Camere, l'omonimo Seminario annuale, vi è quella di promuovere e sviluppare iniziative di studio e di ricerca sul ruolo del Parlamento italiano, in una prospettiva comparata, anche in relazione allo sviluppo del Parlamento europeo e delle assemblee elettive locali, con particolare riguardo alle loro interrelazioni, nonché alle prospettive di ammodernamento delle procedure seguite dalle istituzioni rappresentative per una crescita della partecipazione democratica (art. 3 dello Statuto).
In linea con le sue finalità statutarie, l'Associazione ha promosso anche altre iniziative sia propriamente didattiche (organizzazione di corsi intensivi di aggiornamento culturale dei dipendenti comunali e regionali), sia di carattere culturale (organizzazione di convegni e dibattiti su vari temi di rilevanza istituzionale).
A partire dal 1991, l'Associazione cura anche la pubblicazione in un apposito Quaderno annuale (ed. Giappichelli, Torino) delle più significative lezioni tenute nell'ambito del Seminario, insieme al resoconto delle ricerche finali svolte dai borsisti.
C) Jura gentium - Centro di filosofia internazionale e della politica globale (per maggiori informazioni, v. www.juragentium.eu); fondato nel 2001 da Danilo Zolo e attualmente diretto da Luca Baccelli (Università di Camerino), il centro, con sede presso il Dipartimento, svolge la propria attività di ricerca con riguardo specifico alle tradformazioni subite dal diritto internazionale per effetto dei processi di informatizzazione e di globalizzazione. Esso pubblica sia una rivista on line ("Jura Gentium", www.juragentium.org) diretta dalla prof.ssa Lucia Re, sia una collana ("i Quaderni di Jura Gentium") edita da Feltrinelli e diretta da Danilo Zolo.
Particolarmente rilevanti, anche ai fini della valorizzazione dei rapporti col territorio e, in genere, con istituzioni non universitarie sono:
A) “L'altro diritto - centro di documentazione su carcere, devianza, marginalità” (per informazioni estese al riguardo, si veda www.altrodiritto.unifi.it): fondato nel 1996 presso il Dipartimento di teoria e storia del diritto della Facoltà di giurisprudenza, il Centro svolge attività di riflessione teorica e di ricerca sociologica sui temi dell'emarginazione sociale, della devianza, delle istituzioni penali e del carcere, mettendo a disposizione degli operatori sociali e degli studiosi i risultati più rilevanti delle proprie attività. Tra i molti possibili esempi, si ricordano: i numerosi incontri organizzati con il personale professionale e volontario impegnato nel mondo del carcere anche attraverso l'organizzazione di corsi di perfezionamento post-lauream; il contributo dato alla creazione e al funzionamento del Polo universitario penitenziario toscano nonché al sostegno agli studenti detenuti iscritti ai corsi universitari; l'attivazione di uno ‘sportello tutele' per la preparazione delle pratiche necessarie all'accesso ai benefici, essenzialmente previdenziali, cui la popolazione detenuta ha diritto di usufruire; l'attivazione di un gruppo di sostegno per i minori reclusi nell'Istituto penale minorile di Firenze ecc. Proprio con riferimento alle numerose attività del centro e ai rapporti che progressivamente si sono instaurati con altre sedi universitarie, il Consiglio di Dipartimento del 25 marzo 2014, ha approvato unanime la proposta di trasformazione de “L'altro diritto” in centro interuniversitario, con la prevista partecipazione, oltre all'Università di Firenze, delle Università di Genova, Bari, Napoli (Suor Orsola Benincasa), Palermo, Calabria e Salerno.
B) Il Laboratorio congiunto di ricerca “Negoziazione e mediazione dei conflitti per le imprese e per le organizzazioni complesse UNALTROMODO”: nato nel 2012 su iniziativa del Dipartimento di diritto privato e processuale e presieduto dalla prof.ssa Lucarelli, il Laboratorio coinvolge, fin dalla sua istituzione, alcuni importanti partners: Confindustria toscana, l'Associazione italiana dei giuristi d'impresa, Unicredit Management Bank S.p.a, il Coordinamento della Conciliazione forense, Wolters Kluver Italia s.r.l.; prevede inoltre il sostengo della Regione Toscana (area di Coordinamento ricerca, direzione generale competitività) e la collaborazione dell'Osservatorio sulla giustizia civile del tribunale di Firenze, Gruppo mediazione e conciliazione. Il laboratorio mira a sviluppare la ricerca scientifica, teorica ed applicata, sui temi della negoziazione e della mediazione; a realizzare progetti di ricerca commissionati da soggetti esterni; a sviluppare modalità di azione efficaci per la gestione dei conflitti in ambito imprenditoriale, sociale, degli enti privati e dell'azione pubblica; a promuovere iniziative che diffondano la conoscenza e l'impiego della mediazione; a promuovere il confronto tra le organizzazioni che operano nel settore della mediazione (la relazione dettagliata dell'attività del 2013 è leggibile sul relativo sito).
È poi da segnalare che il Dipartimento, pur non avendo costituito unità di ricerca, ai sensi della normativa di Ateneo, tuttavia, in riferimento alla ripartizione dei fondi ex 60 % per l'anno 2012, ha approvato, previo parere della Commissione di indirizzo e autovalutazione, progetti di ricerca che hanno aggregato competenze di diversi docenti e ricercatori dando vita ai gruppi indicati nel Quadro B.1.b.
Infine, appare significativa l'attività di ricerca svolta da componenti del Dipartimento in centri di ricerca istituiti o operanti presso altri Atenei: nel corso del 2013 il Consiglio di Dipartimento ha deliberato unanime, nella seduta del 26 marzo, l'adesione al Centro interuniversitario per le Scienze del Territorio che riunisce docenti e ricercatori di cinque atenei (Firenze, Pisa, Siena, Normale e Sant'Anna) con lo scopo di elaborare progetti, di natura interdisciplinare, relativi alla gestione del territorio.
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L'art. 28 dello Statuto dell'Ateneo e l'art. 13 del Regolamento di Ateneo dei Dipartimenti (D.R. 17 luglio 2013, n. 721), in attuazione dell'art. 2 della l. 240/2010, individuano il Consiglio di Dipartimento come l'organo chiamato ad esercitare funzioni deliberative in materia di programmazione delle attività di ricerca e di distribuzione dei fondi.
Ai sensi dell'art. 14 del Regolamento di Ateneo dei Dipartimenti, la Commissione di indirizzo e autovalutazione del Dipartimento è chiamata a svolgere «funzioni di consulenza e di proposta» e in particolare ad essa è attribuito il compito «di coadiuvare gli organi del Dipartimento nelle politiche dell'impiego delle risorse e nell'indirizzo dell'attività scientifica di ricerca, di trasferimento e di innovazione» (comma 1) e di predisporre il già citato documento di indirizzo e programmazione triennale delle risorse, nonché di valutazione dei risultati (comma 4).
Conformemente a quanto disposto dall'art. 14, comma 1, lett. b), del Regolamento interno del Dipartimento di Scienze giuridiche, in data 14 febbraio 2013, il Consiglio di Dipartimento ha proceduto alla individuazione dei membri elettivi chiamati a far parte della Commissione di indirizzo e autovalutazione (un professore per ciascuna delle quattro Sezioni nelle quali si articola il Dipartimento), che si aggiungono a quelli di diritto rappresentati dal Direttore del Dipartimento e dai Coordinatori delle Sezioni.
Con distinte deliberazioni del Consiglio di Dipartimento, è stato attribuito alla Commissione di indirizzo e autovalutazione, ai sensi dell'art. 13 del Regolamento interno del DSG il compito di esprimere un parere su:
a) i criteri di ripartizione del fondo di ricerca di Ateneo ex 60%;
b) i criteri di ripartizione del fondo di Ateneo per il finanziamento degli assegni di ricerca;
c) l'attività svolta dagli assegnisti, sia nel caso di assegni sottoposti a rinnovo, sia nel caso di relazioni finali;
d) le relazioni triennali sull'attività scientifica presentate da docenti e ricercatori e sulle relazioni per la conferma in ruolo degli stessi;
e) le proposte di emeritato presentate nell'ambito del Dipartimento, in conformità della normativa di Ateneo sul conferimento del titolo di professore emerito e onorario.
Per quanto riguarda la Giunta, i criteri relativi alla composizione e l'individuazione della durata in carica dei componenti elettivi sono fissati dallo Statuto (art. 27, commi 8 ss.), che, per quanto attiene alle competenze si limita a stabilire che essa «coadiuva il Direttore ed è competente per tutte le materie non espressamente riservate al Consiglio del Dipartimento» (comma 3). La disciplina attuativa è contenuta nel Regolamento di Ateneo dei Dipartimenti (artt. 18-19) e nel Regolamento interno del Dipartimento.
La Giunta del Dipartimento di Scienze giuridiche è composta, oltre che dal Direttore e dai coordinatori delle Sezioni, da un professore e da un ricercatore eletti all'interno di ciascuna Sezione (art. 18, comma 1, lett. c, Regolamento interno), da un rappresentante del personale tecnico-amministrativo, eletto dal personale afferente al Dipartimento tra i rappresentanti di detto personale nel Consiglio di Dipartimento,
In data 6 febbraio 2013 si è svolta l'elezione dei membri non di diritto della Giunta del Dipartimento che, ai sensi dell'art 18, comma 1, del Regolamento interno del Dipartimento, risulta composta, oltre che dal Direttore e dai Coordinatori delle Sezioni, da un professore e un ricercatore eletti all'interno di ciascuna sezione, da un rappresentante del personale tecnico-amministrativo, eletto dal personale afferente al Dipartimento tra i rappresentanti di detto personale nel Consiglio di Dipartimento, da due rappresentanti degli studenti, dei dottorandi e degli assegnisti, eletti da e tra gli studenti, i dottorandi e gli assegnisti membri del Consiglio di Dipartimento. Alle riunioni partecipa, senza diritto di voto, il Vice direttore del Dipartimento e il Responsabile amministrativo.
Dal momento della sua costituzione, la Giunta ha riservato particolare attenzione sia ad aspetti logistici legati alla vita del nuovo Dipartimento (è il caso della organizzazione del trasferimento degli uffici del personale tecnico-amministrativo e della Direzione del DSG), sia ad aspetti più spiccatamente legati alla vita culturale del Dipartimento stesso, come nel caso dello svolgimento dell'istruttoria finalizzata a individuare l'editore della Collana di Dipartimento, o dell'approvazione di contratti di edizione.
2. Centri e gruppi di ricerca
Presso il Consiglio di Dipartimento operano centri che svolgono attività di ricerca di eccellenza nei loro rispettivi campi di attività.
A) Centro studi per la storia del pensiero giuridico moderno (informazioni più estese e dettagliate su www.centropgm.unifi.it): fondato nel 1971 da Paolo Grossi, attualmente diretto da Paolo Cappellini, è riconosciuto dal 2003 come “Centro di ricerca, trasferimento e alta formazione dell'Università degli studi di Firenze”.
Il Centro è un importante punto di riferimento nazionale e internazionale per le ricerche storico-giuridiche: fin dalla sua nascita, ha mirato ad avviare una riflessione finalizzata al coinvolgimento di competenze disciplinari diverse, con particolare attenzione al dialogo tra storici e giuristi di diritto positivo. Organizzatore, nel corso degli anni, di numerosi convegni e seminari, al Centro fanno capo due importanti pubblicazioni: la Biblioteca, che ha pubblicato, dagli anni settanta a oggi, più di cento volumi monografici, e la rivista “Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno” (classe ‘A'), edita dal 1972 e attualmente diretta dal prof. Giovanni Cazzetta. Dall'a.a. 2005-2006, il Centro, in collaborazione con l'Istituto di Scienze umane, il Dipartimento di scienze giuridiche dell'Università di Roma La Sapienza e l'Istituto universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli ha promosso un dottorato in “Universalizzazione dei Sistemi giuridici: teoria, scienza e storia del diritto”. Il XXVI ciclo di tale dottorato sta raggiungendo la sua fase conclusiva e il 2013 è stato essenzialmente dedicato a incontri tra il Collegio dei docenti ed il gruppo dei dottorandi in vista della stesura dei lavori finali di tesi. Sempre con riferimento alle attività del 2013, molti studiosi stranieri sono stati ospiti del Centro; è stato pubblicato il volume 42 dei “Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno”; nella Biblioteca del Centro sono stati pubblicati, nel 2013, 8 volumi, tra i quali si segnalano la raccolta degli scritti canonistici di Paolo Grossi, il volume, curato da B. Sordi, che riunisce gli atti del convegno internazionale svoltosi nell'ottobre 2012 in occasione dei 40 anni dalla fondazione dei “Quaderni fiorentini”. Sui fondi del Centro sono stati altresì attivati due assegni di ricerca a totale carico (SSD IUS/19 – con scadenza il 30.11.2014), aventi a oggetto rispettivamente: “Dal contratto di adesione alle condizioni generali di contratto: la contrattazione di massa tra assetti codicistici e creatività del giurista” e “Autogoverno, populismo e tecnocrazia nell'esperienza costituzionale europea in età contemporanea”.
B) Centro di studi e ricerche parlamentari Silvano Tosi (ex RTAF): il Seminario di studi e ricerche parlamentari “Silvano Tosi”, intitolato al nome di uno dei suoi fondatori, è stato inaugurato nel 1967.
Esso nasce in una fase di grande fermento intellettuale sui temi legati al ruolo delle assemblee elettive, in particolare del Parlamento. In quel contesto, emerse con particolare rilievo l'esigenza che le Camere si dotassero di un personale di supporto all'attività politico-parlamentare, che abbinasse ad una sicura conoscenza delle regole proprie del diritto parlamentare un'altrettanto estesa conoscenza di altre discipline (dalla storia all'economia, dalla politologia al diritto privato, dal diritto regionale al diritto comunitario), ritenute necessarie ad accentuare la sensibilità istituzionale del funzionario parlamentare.
Questa impostazione trova puntuale riscontro non solo nell'atto di fondazione del Seminario, che vide impegnati i massimi vertici delle due Camere insieme ad alcuni dei principali protagonisti del dibattito istituzionale di quegli anni (da Silvano Tosi, primo titolare in Italia di una cattedra di diritto parlamentare, a Giovanni Spadolini, da Alberto Predieri a Paolo Barile), ma, successivamente, nella particolare formula organizzativa del Seminario che, fin dall'inizio, ha abbinato una docenza di derivazione accademica ad una docenza di origine parlamentare (funzionari, capigruppo, presidenti di commissione).
Il successo dell'iniziativa convinse i fondatori a costituire, nel 1985, un'apposita associazione, l'Associazione per gli studi e le ricerche parlamentari. Di essa fanno parte, per Statuto, solo appartenenti al corpo docente universitario; tra le sue finalità, oltre a quella di organizzare, in collaborazione con le due Camere, l'omonimo Seminario annuale, vi è quella di promuovere e sviluppare iniziative di studio e di ricerca sul ruolo del Parlamento italiano, in una prospettiva comparata, anche in relazione allo sviluppo del Parlamento europeo e delle assemblee elettive locali, con particolare riguardo alle loro interrelazioni, nonché alle prospettive di ammodernamento delle procedure seguite dalle istituzioni rappresentative per una crescita della partecipazione democratica (art. 3 dello Statuto).
In linea con le sue finalità statutarie, l'Associazione ha promosso anche altre iniziative sia propriamente didattiche (organizzazione di corsi intensivi di aggiornamento culturale dei dipendenti comunali e regionali), sia di carattere culturale (organizzazione di convegni e dibattiti su vari temi di rilevanza istituzionale).
A partire dal 1991, l'Associazione cura anche la pubblicazione in un apposito Quaderno annuale (ed. Giappichelli, Torino) delle più significative lezioni tenute nell'ambito del Seminario, insieme al resoconto delle ricerche finali svolte dai borsisti.
C) Jura gentium - Centro di filosofia internazionale e della politica globale (per maggiori informazioni, v. www.juragentium.eu); fondato nel 2001 da Danilo Zolo e attualmente diretto da Luca Baccelli (Università di Camerino), il centro, con sede presso il Dipartimento, svolge la propria attività di ricerca con riguardo specifico alle tradformazioni subite dal diritto internazionale per effetto dei processi di informatizzazione e di globalizzazione. Esso pubblica sia una rivista on line ("Jura Gentium", www.juragentium.org) diretta dalla prof.ssa Lucia Re, sia una collana ("i Quaderni di Jura Gentium") edita da Feltrinelli e diretta da Danilo Zolo.
Particolarmente rilevanti, anche ai fini della valorizzazione dei rapporti col territorio e, in genere, con istituzioni non universitarie sono:
A) “L'altro diritto - centro di documentazione su carcere, devianza, marginalità” (per informazioni estese al riguardo, si veda www.altrodiritto.unifi.it): fondato nel 1996 presso il Dipartimento di teoria e storia del diritto della Facoltà di giurisprudenza, il Centro svolge attività di riflessione teorica e di ricerca sociologica sui temi dell'emarginazione sociale, della devianza, delle istituzioni penali e del carcere, mettendo a disposizione degli operatori sociali e degli studiosi i risultati più rilevanti delle proprie attività. Tra i molti possibili esempi, si ricordano: i numerosi incontri organizzati con il personale professionale e volontario impegnato nel mondo del carcere anche attraverso l'organizzazione di corsi di perfezionamento post-lauream; il contributo dato alla creazione e al funzionamento del Polo universitario penitenziario toscano nonché al sostegno agli studenti detenuti iscritti ai corsi universitari; l'attivazione di uno ‘sportello tutele' per la preparazione delle pratiche necessarie all'accesso ai benefici, essenzialmente previdenziali, cui la popolazione detenuta ha diritto di usufruire; l'attivazione di un gruppo di sostegno per i minori reclusi nell'Istituto penale minorile di Firenze ecc. Proprio con riferimento alle numerose attività del centro e ai rapporti che progressivamente si sono instaurati con altre sedi universitarie, il Consiglio di Dipartimento del 25 marzo 2014, ha approvato unanime la proposta di trasformazione de “L'altro diritto” in centro interuniversitario, con la prevista partecipazione, oltre all'Università di Firenze, delle Università di Genova, Bari, Napoli (Suor Orsola Benincasa), Palermo, Calabria e Salerno.
B) Il Laboratorio congiunto di ricerca “Negoziazione e mediazione dei conflitti per le imprese e per le organizzazioni complesse UNALTROMODO”: nato nel 2012 su iniziativa del Dipartimento di diritto privato e processuale e presieduto dalla prof.ssa Lucarelli, il Laboratorio coinvolge, fin dalla sua istituzione, alcuni importanti partners: Confindustria toscana, l'Associazione italiana dei giuristi d'impresa, Unicredit Management Bank S.p.a, il Coordinamento della Conciliazione forense, Wolters Kluver Italia s.r.l.; prevede inoltre il sostengo della Regione Toscana (area di Coordinamento ricerca, direzione generale competitività) e la collaborazione dell'Osservatorio sulla giustizia civile del tribunale di Firenze, Gruppo mediazione e conciliazione. Il laboratorio mira a sviluppare la ricerca scientifica, teorica ed applicata, sui temi della negoziazione e della mediazione; a realizzare progetti di ricerca commissionati da soggetti esterni; a sviluppare modalità di azione efficaci per la gestione dei conflitti in ambito imprenditoriale, sociale, degli enti privati e dell'azione pubblica; a promuovere iniziative che diffondano la conoscenza e l'impiego della mediazione; a promuovere il confronto tra le organizzazioni che operano nel settore della mediazione (la relazione dettagliata dell'attività del 2013 è leggibile sul relativo sito).
È poi da segnalare che il Dipartimento, pur non avendo costituito unità di ricerca, ai sensi della normativa di Ateneo, tuttavia, in riferimento alla ripartizione dei fondi ex 60 % per l'anno 2012, ha approvato, previo parere della Commissione di indirizzo e autovalutazione, progetti di ricerca che hanno aggregato competenze di diversi docenti e ricercatori dando vita ai gruppi indicati nel Quadro B.1.b.
Infine, appare significativa l'attività di ricerca svolta da componenti del Dipartimento in centri di ricerca istituiti o operanti presso altri Atenei: nel corso del 2013 il Consiglio di Dipartimento ha deliberato unanime, nella seduta del 26 marzo, l'adesione al Centro interuniversitario per le Scienze del Territorio che riunisce docenti e ricercatori di cinque atenei (Firenze, Pisa, Siena, Normale e Sant'Anna) con lo scopo di elaborare progetti, di natura interdisciplinare, relativi alla gestione del territorio.
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Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Mediazione e famiglia tra multiculturalismo e pluralismo religioso. Quali regole per nuove sfide? | URSO Elena | 2 | |
2. | Prospettive di riforma della Costituzione. Problemi e proposte alla luce della relazione finale al Presidente del Consiglio dei Ministri della Commissione per le riforme costituzionali | CARETTI Paolo | 8 | |
3. | Diritto internazionale e tutela della diversità linguistica: verso l'emergere di un culture-based approach? | FRULLI Micaela | 3 | |
4. | Cooperazione o antagonismo fra Corti nella tutela dei diritti umani fondamentali? | ADINOLFI Adelina | 2 | |
5. | Sentenze dei tribunali, sentenze arbitrali e dottrina sulla giurisprudenza tra età moderna e contemporanea | CAPPELLINI Paolo | 9 | |
6. | Le recenti trasformazioni dei rapporti sindacali | SCIARRA Silvana | 3 | |
7. | Strumentario giuridico, fonti del diritto e valori in un'epoca di transizione | ROSELLI Orlando | 3 | |
8. | Le garanzie della libertà religiosa nell'Italia del terzo millennio | FUSARO Carlo | 3 | |
9. | Democrazia partecipativa. L'esperienza toscana a confronto con altre esperienze europee | ANDREANI Antonio | 4 | |
10. | L'evoluzione giurisprudenziale in tema di danni al lavoratore e assicurazione r.c. o | LANDINI Sara | 3 | |
11. | Le nuove frontiere del biodiritto: la tutela penale del soggetto-persona nella salute e nel rapporto individuo-società (continuazione) | PAPA Michele | 4 | |
12. | Italian Constitutional Justice in Global Context | BARSOTTI Vittoria | 3 | |
13. | Le neuroscienze nel quadro generale delle prove atipiche e delle sanzioni penali | TONINI Paolo | 4 | |
14. | Le pene detentive non carcerarie | PALAZZO Francesco Carlo | 4 | |
15. | Il diritto societario della crisi | TOMBARI Umberto | 4 | |
16. | Il ruolo del giurista romano tra forme letterarie e paradigmi tecnici | GIUNTI Patrizia | 4 | |
17. | La redazione degli atti processuali | CAPONI Remo | 3 | |
18. | Il sovraffollamento carcerario in Italia: cause, effetti, possibili soluzioni | SANTORO Emilio | 4 | |
19. | Origine dei rapporti e idea di sistema: quale futuro per la regolamentazione dei rapporti privati? | CONTE Giuseppe | 3 | |
20. | La responsabilità civile nella crisi di impresa | VETTORI Giuseppe | 3 | |
21. | L'abuso di diritto nell'ordinamento giuridico | FURGIUELE Giovanni | 3 | |
22. | Profili giuridici della valutazione della ricerca universitaria e della didattica nelle università | GASPARRI Wladimiro | 9 | |
23. | centro studi per la storia del pensiero giuridico moderno | CAPPELLINI Paolo | 11 | |
24. | Osservatorio sulle fonti | CARETTI Paolo | 10 | |
25. | Centro di studi e ricerche parlamentari Silvano Tosi | CARETTI Paolo | 9 |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Communication Strategies Lab (CSL) | TOSCHI Luca (Scienze Politiche e Sociali (DSPS)) | 6 | Dott.ssa Cecilia Morandi, Dott.ssa Ilaria Marchionne, Dott.ssa Viola Davini, Dott. Virginio Sala, Dott. Eugenio Pandolfini, Dott. Tito Menzani. |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Al Dipartimento di Scienze giuridiche fa capo il laboratorio congiunto "UNALTROMODO. Negoziazione e mediazione dei conflitti per le imprese e per le organizzazioni complesse": nato nel 2012 dalla collaborazione tra Università e importanti istituzioni non universitarie, il laboratorio mira alla diffusione della cultura della mediazione sia attraverso l'organizzazione di momenti di confronto che coinvolgono soggetti privati e pubblici, sia attraverso contributi direttamente offerti alle realtà interessate (imprese, tribunali ecc.). Per una descrizione più dettagliata, v. retro, quadro B.1).
No record found
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Biblioteca di Scienze sociali | http://www.sba.unifi.it/CMpro-l-s-11.html | 639.950 | 94.205 | 7.192 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
2. | Sistema Bibliotecario di Ateneo dell’Università degli Studi di Firenze (SBA) | http://www.sba.unifi.it/ | 2.624.335 | 926.918 | 29.920 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [45]
-
- Prof. Associati [19]
-
- Ricercatori [25]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [2]
-
- Assegnisti [12]
-
- Dottorandi [52]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | ABRIANI | Niccolo' | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/04 |
2. | ADINOLFI | Adelina | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/14 |
3. | ANDREANI | Antonio | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/21 |
4. | BARSOTTI | Vittoria | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/02 |
5. | BRANCASI | Antonio | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/10 |
6. | CAPONI | Remo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/15 |
7. | CAPPELLINI | Paolo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/19 |
8. | CARETTI | Paolo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/08 |
9. | CARTEI | Gian Franco | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/10 |
10. | CERRINA FERONI | Ginevra | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/21 |
11. | CHITI | Mario Pilade | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/10 |
12. | CONTE | Giuseppe | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/01 |
13. | CORDEIRO GUERRA | Roberto | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/12 |
14. | CORPACI | Alfredo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/10 |
15. | CORSI | Cecilia | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/09 |
16. | COSTA | Pietro | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/19 |
17. | DEL PUNTA | Riccardo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/07 |
18. | DONATI | Filippo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/08 |
19. | FERRARA | Leonardo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/10 |
20. | FIORAVANTI | Maurizio | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/19 |
21. | FLORA | Giovanni | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/17 |
22. | FURGIUELE | Giovanni | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/01 |
23. | FUSARO | Carlo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/21 |
24. | GIUNTA | Fausto Biagio | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/17 |
25. | GIUNTI | Patrizia | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/18 |
26. | GRASSI | Stefano | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/09 |
27. | GRISOLIA | Maria Cristina | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/08 |
28. | LUCARELLI | Paola | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/04 |
29. | MANNONI | Stefano | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/19 |
30. | MARZUOLI | Carlo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/10 |
31. | PAGNI | Ilaria | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/15 |
32. | PALAZZO | Francesco Carlo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/17 |
33. | PAPA | Michele | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/17 |
34. | PASSAGNOLI | Giovanni | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/01 |
35. | PUCCINI | Giusto | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/09 |
36. | ROSELLI | Orlando | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/09 |
37. | SANTORO | Emilio | Professore Ordinario (L. 240/10) | 12 | 12 | IUS/20 |
38. | SCIARRA | Silvana | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/07 |
39. | SIMONCINI | Andrea | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/08 |
40. | SORDI | Bernardo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/19 |
41. | STANGHELLINI | Lorenzo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/04 |
42. | TARLI BARBIERI | Giovanni | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/08 |
43. | TOMBARI | Umberto | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/04 |
44. | TONINI | Paolo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/16 |
45. | VETTORI | Giuseppe | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/01 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 5 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 1 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 6 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |