Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
Il Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell'Architettura (DSDRA) è stato istituito il 1° luglio 2010 come unione di due Dipartimenti preesistenti, quello di Storia dell'Architettura, Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici e quello di Rilievo, Analisi e Disegno dell'Ambiente e dell'Architettura, interamente confluiti nel nuovo Dipartimento nell'ambito del riordino della “Sapienza” - Università di Roma.
Gli obiettivi di ricerca del Dipartimento si collegano all'attività dei due Dipartimenti costituenti e si indirizzano, nel loro insieme, all'arricchimento del patrimonio culturale nazionale attraverso la conoscenza approfondita dei beni architettonici, paesistici e territoriali. Tale condizione appare imprescindibile per un'adeguata valorizzazione degli stessi, così come espresso dal DEF 2014 nel considerare turismo e cultura fattori di crescita, motori irrinunciabili di sviluppo e innovazione e di beneficio economico, ponendo la ricerca di base caratteristica dei suoi SSD al servizio di altri ambiti e discipline.
Parimenti, l'ampio ventaglio di ricerche che affrontano le relazioni culturali, artistiche e architettoniche in cui l'Italia e Roma costituiscono l'epicentro tra il Bacino Mediterraneo e l'Europa concorre agli obiettivi di conoscenza e trasmissione dell'eredità culturale europea, così come auspicato nel programma Horizon 2020 (Social Sciences & Humanities, Europe in a changing world - Inclusive, innovative and reflective societies).
Il principale punto di forza del DSDRA è infatti costituito dalla compresenza della quasi totalità dei docenti della “Sapienza” nei SSD ICAR/17 (Disegno), ICAR/18 (Storia dell'architettura), ICAR/19 (Restauro dell'architettura), che sono in grado di collaborare integrando le loro competenze nell'ambito delle finalità descritte. Ciò non esclude che approfondimenti specifici si rivolgano ad aspetti propri di ognuna delle discipline e alle diverse tangenze che esse hanno con le ricerche degli altri Dipartimenti che confluiscono nella Facoltà di Architettura della “Sapienza”, caratterizzandone anche gli insegnamenti.
L'obiettivo di una collaborazione in tal senso fra i SSD del Dipartimento è stato suffragato dalle valutazioni della VQR 2004-2010, che a seguito dell'esame della produzione scientifica dei tre settori nel periodo che in gran parte precede la loro unificazione nel DSDRA (luglio 2010), lo ha classificato al 3° posto a livello nazionale fra i Dipartimenti dei grandi Atenei nell'Area 08-b grazie alla buona e paragonabile valutazione di tutti e tre i SSD (Disegno 0,57, Storia dell'architettura 0,57, Restauro dell'architettura 0,66), che sono al di sopra delle medie di Area.
Questi risultati, positivi soprattutto considerando che il DSDRA è un Dipartimento di nuova formazione e che le ricerche dei docenti afferenti hanno spesso sviluppato progetti nati negli assetti precedenti, presentano punti di criticità sui quali intervenire e punte di eccellenza da valorizzare nella prospettiva di una sempre più completa collaborazione interdisciplinare.
Il primo punto sul quale intervenire è innanzitutto quello degli inattivi e il numero di prodotti penalizzati. Va tuttavia notato che la valutazione su base annuale paga i rallentamenti legati ai lunghi tempi di pubblicazione dovuti a fattori esterni e non controllabili da parte del Dipartimento (come gli atti di convegno curati da altre Istituzioni, o la tempistica delle case editrici per le monografie). Alcuni progetti di ricerca, inoltre, per loro stessa natura richiedono fasi di raccolta e di elaborazione dati che possono estendersi su tempi molto lunghi, sia che si tratti di condurre ricerche d'archivio, di sperimentare nuove tecniche di rilevamento o di valutare problematiche e proposte conservative: tutti campi per i quali gli esiti sono raramente interamente prevedibili e programmabili. Le strategie che il DSDRA intende mettere in atto in questo settore mirano soprattutto a coinvolgere il maggior numero di docenti in gruppi di ricerca interdisciplinari, a sostenere la partecipazione a convegni ove sottoporre i risultati delle ricerche a una più ampia comunità scientifica, a collaborare con università e istituzioni di ricerca straniere (nei limiti delle scarse risorse economiche disponibili). Si vuole anche operare un coordinamento utile all'individuazione delle più adatte sedi editoriali a seconda del tipo di ricerca, a partire dalle tre riviste in classe A del Dipartimento, senza trascurare i numerosi altri periodici per i quali molti dei nostri docenti ricoprono ruoli di responsabilità all'interno dei Consigli scientifici o come revisori (quest'ultimo dato al momento non è rilevato dalla scheda SUA-RD, che considera solo i ruoli di direzione di riviste e collane).
I risultati relativi alla capacità di attrazione risorse (IRD2), soddisfacenti, possono essere migliorati con un maggiore coordinamento tra SSD del dipartimento per la partecipazione ai bandi europei e nazionali, in considerazione del fatto che le nostre competenze si intersecano nello studio storico e materiale del patrimonio archeologico, architettonico, urbano, territoriale e paesaggistico, nella sua rappresentazione e nell'elaborazione dei corretti progetti di recupero, restauro e valorizzazione.
Quanto ai risultati relativi all'internazionalizzazione (IRD3), i parametri considerati nella valutazione VQR 2004-2010 e quelli della presente SUA-RD – attività di ricerca all'estero/presenza di ricercatori stranieri presso il nostro Dipartimento per un periodo uguale e superiore a 3 mesi e pubblicazioni con co-autori stranieri – risultano nulli: il primo poiché i periodi di scambio attuati con le Istituzioni straniere sono stati inferiori ai 3 mesi, il secondo poiché la nostra collaborazione con colleghi stranieri non è editata in pubblicazioni a doppio nome (cf. quadri E1 ed E2 della presente scheda Sua-RD). Tuttavia tanto le nostre missioni di ricerca all'estero, comprese missioni di scavo e di rilievo richieste da Enti stranieri, quanto la presenza di colleghi stranieri presso il nostro Dipartimento sono elevate, così come gli scambi e le collaborazioni con Istituzioni straniere, come testimoniato, fra le altre cose, dai dottorati di ricerca svolti in co-tutela con università europee, dai dottorandi stranieri che scelgono il nostro Dottorato, dalla partecipazione – su call for paper o su invito in quanto maggiori esperti di determinati temi – dei nostri docenti a convegni internazionali di studio promossi da Istituzioni e Università straniere, dalla presenza delle nostre pubblicazioni su riviste straniere o in volumi collettanei coordinati da colleghi stranieri, tutti parametri che dovrebbero essere considerati nella valutazione dell'internalizzazione della ricerca. Nei limiti delle possibilità lasciate dall'intenso calendario didattico di facoltà nel quale tutti i componenti del Dipartimento sono impegnati e delle risorse finanziarie, il DSDRA cercherà di sostenere ulteriormente la mobilità dei propri docenti e dottorandi, l'accoglienza di colleghi stranieri e i programmi di collaborazione con istituzioni accademiche e di ricerca straniere.
Per quanto riguarda il SSD ICAR/17-Disegno (rappresentato nel Dipartimento da 5 professori ordinari, 10 professori associati e 9 ricercatori) le linee proposte nella direzione del consolidamento e del potenziamento della ricerca si muovono tutte nel quadro delle strategie per lo sviluppo del Paese e riflettono il contesto internazionale ed europeo con particolare attenzione ai temi relativi alla documentazione, valorizzazione e comunicazione del Patrimonio Culturale.
In questo contesto generale, qui di seguito proponiamo un'analisi più dettagliata delle linee di ricerca strategiche per il SSD ICAR/17 e, per ciascuna, di alcune prospettive di sviluppo nel prossimo triennio.
Area del Disegno
Il disegno per l'architettura e il design ha dovuto confrontarsi con le profonde trasformazioni introdotte dall'avvento delle tecnologie informatiche, ma ha potuto continuare a fare riferimento alla tradizione storica interrogando le sue diverse forme, i linguaggi, le tecniche e le finalità.
Questo equilibrio tra tradizione e innovazione si può ritrovare nei 5 campi d'indagine fino ad oggi intrapresi, che possono essere schematicamente così individuati:
- Il disegno come strumento di analisi. L'azione critica che il disegno opera sul manufatto è oggetto d'indagine sia attraverso il disegno dal vero che mediante la trasposizione grafica dell'operazione di rilevamento.
- Il disegno come strumento di prefigurazione del progetto. Il disegno viene indagato come strumento di elaborazione e sviluppo dell'idea progettuale (dallo schizzo agli algoritmi dell'architettura parametrica).
- Il disegno come linguaggio. In tale ambito è compreso lo studio dei problemi connessi con la trascrizione e la comunicazione di temi, forme e componenti del progetto.
- Il disegno e l'immagine. Le nuove tecnologie di elaborazione digitale delle immagini hanno conferito ulteriori livelli di complessità alla disciplina del disegno che, contemplando l'integrazione e l'ibridazione di linguaggi e tecniche, sempre più è alimentato dalla cultura visiva.
- Il disegno e i suoi nuovi strumenti digitali di graficizzazione. Le nuove tecnologie di digital painting propongono nuove modalità di rappresentazione da integrare ai modi e metodi tradizionali.
Sulla base di queste esperienze le prospettive del prossimo triennio indicano i seguenti temi principali:
- La rappresentazione come strumento di indagine del territorio e dell'ambiente sia in chiave storica che contemporanea.
- La rappresentazione urbana e architettonica
- L'indagine descrittiva e la rappresentazione del paesaggio
- Il disegno di Architettura e gli archivi digitali dell'opera dei maestri del XX secolo
- L'analisi grafica per il progetto: origini e nuove forme
- Il disegno di progetto: la ricerca delle diverse relazioni che legano l'ideazione alla realizzazione nei progetti di Architettura e di Design
- Le teorie e le tecniche per la rappresentazione tradizionale e digitale.
- Il disegno di architettura tra Storia, Norme e Convenzioni grafiche
- La tradizione del disegno nell'immagine digitale: rapporti tra il disegno dal vero e fotografia
Area della geometria descrittiva
La geometria descrittiva è, forse, tra tutte le discipline del Disegno, quella che maggiormente ha risentito della rivoluzione informatica costringendo i ricercatori del settore a una profonda riflessione sugli scopi della disciplina, sul suo modus operandi e sui suoi fondamenti teorici.
I risultati sin qui conseguiti hanno riconfigurato la disciplina restituendole il ruolo di fondamento scientifico per la rappresentazione e si possono così riassumere:
• L'individuazione, nell'ambito del sistema digitale, di due metodi prevalentemente utilizzati: il metodo della rappresentazione matematica e il metodo della rappresentazione numerica che affiancano quelli della tradizione geometrico – descrittiva.
• Lo sviluppo di problemi classici nell'ambito della rappresentazione matematica, anche con il recupero di soluzioni ‘storiche', inapplicabili all'epoca in cui furono ipotizzate, ma oggi attuali per la loro generalità.
• La generalizzazione di principi teorici fondamentali, come l'operazione di proiezione e sezione, anche qui seguendo le indicazioni della Storia e precisamente la concezione generale di Wilhelm Fiedler
Sulla base di queste esperienze le prospettive del prossimo triennio indicano i seguenti temi principali:
- La prosecuzione delle attività di rilevamento, studio, valorizzazione e divulgazione delle prospettive architettoniche in ambito europeo
- Lo studio della storia della rappresentazione, con particolare riferimento alla edizione nazionale del trattato di Piero della Francesca
- Lo studio e l'ottimizzazione delle tecnologie di rilevamento fotografico di qualità metrica associato alle registrazioni e alle analisi multi spettrali.
Area del rilievo architettonico e urbano
Questo settore ha sperimentato negli ultimi trent'anni una vera e propria rivoluzione: sia per effetto della cosiddetta “rivoluzione informatica”, sia per la comparsa di una classe completamente nuova di strumenti di misura basati sulla tecnologia della acquisizione 3D.
Nell'ambito del rilievo architettonico ed urbano la Scuola romana ha fornito un contributo importante fin dalla metà del secolo scorso: lo testimoniano i diversi programmi di ricerca di interesse nazionale nonché l'esperienza accumulata nell'ambito di Progetti Europei. Tali attività, in gran parte sperimentali, hanno inoltre consentito di costruire per la Scuola romana un profilo non solo scientifico ma anche operativo di primo piano che ha portato a svolgere una vasta attività di ricerche per incarico di enti esterni.
I risultati delle attività di ricerca sin qui svolte hanno riguardato in particolare:
Nell'ambito del rilievo architettonico:
- La integrazione delle differenti tecniche di rilevamento
- La definizione di procedure utili ad una reiterazione della misura ed alla verifica del rilievo
- La sperimentazione diffusa della tecnologia di 3D capturing (laser scanning, foto modellazione, etc.)
- Lo sviluppo e la verifica delle procedure per il passaggio dai dati di rilievo ai modelli 3D e 2D.
- La multimedialità nella comunicazione degli esiti del rilievo.
Nell'ambito del rilievo urbano:
- La strutturazione dei dati nel rilievo urbano
- La realizzazione di Sistemi informativi dedicati
- La codifica grafica per la rappresentazione dei sistemi urbani
- Il raccordo tra rilievo urbano e rilievo architettonico in ordine alla variazione della scala di rappresentazione.
Nell'ambito del rilievo archeologico:
- La definizione di procedure di acquisizione in grado di garantire letture a scale diverse
- La sperimentazione diffusa della tecnologia di scansione 3D (laser scanning, foto modellazione, etc.)
- Lo sviluppo e la verifica delle procedure per il passaggio dai dati di rilievo ai modelli 3D e 2D orientate ad utenti non esperti.
- La costruzione di database 3D di dati geometrici orientati allo studio e alla gestione dei manufatti.
- Integrazione di tecnologie per la documentazione speditiva 3D delle fasi dello scavo archeologico.
Sulla base di queste rilevanti attività, le prospettive del prossimo triennio indicano i seguenti temi principali:
- L'ottimizzazione delle procedure di acquisizione tridimensionale mediante scansione laser; comparazione tra strumenti e tecnologie diverse (TOF, triangolazione, differenza di fase).
- Lo sviluppo e la validazione di tecnologie di acquisizione 3D tendenti al “costo zero” mediante utilizzo di image-matching, fotomodellazione, fotogrammetria, tecniche RTI e software open source.
- Il problema della ‘ripetibilità' del rilievo specie in relazione alla strutturazione del rilevamento come “esperimento scientifico”.
- Il problema della separazione dei dati sperimentali dalla loro interpretazione.
- Il problema, non solo tecnico, della riduzione del modello tridimensionale agli elaborati grafici bidimensionali.
- Il problema della manipolazione dei dati derivanti da rilevamenti 3D orientata verso utenti non esperti.
- L'adeguamento della Dichiarazione sul Rilievo Architettonico redatta nel 2000 alla luce delle mutazioni intervenute nell'ultimo decennio.
Per quanto riguarda il SSD ICAR/18-Storia dell'architettura,
il DSDRA comprende al suo interno 21 docenti appartenenti al SSD ICAR/18 – STORIA DELL'ARCHITETTURA (5 Professori Ordinari, 7 professori Associati e 9 Ricercatori a tempo indeterminato). Le ricerche dei docenti ICAR/18 del DSDRA riguardano la storia delle attività edilizie e di altre attinenti alla formazione e trasformazione dell'ambiente (giardini, parchi, paesaggio, città, territorio), in rapporto al quadro politico, economico, sociale, culturale delle varie epoche; gli argomenti storici concernenti aspetti specifici di tali attività, dalla rappresentazione dello spazio architettonico alle tecniche edilizie; la storia del pensiero e delle teorie sull'architettura; lo studio critico dell'opera architettonica, esaminata nel suo contesto con riferimento alle cause, ai programmi ed all'uso, nelle sue modalità linguistiche e tecniche, nella sua realtà costruita, nei suoi significati [in conformità al DM 4 ottobre 2000 (Settori scientifico-disciplinari; GU n. 249 del 24 ottobre 2000 - SO 175), allegato B, Declaratorie dei settori], coprendo l'arco temporale che va dall'antichità greca e romana agli ultimi esiti della contemporaneità ed estendendosi geograficamente dall'Italia all'Europa, alle Americhe, all'Asia minore e all'Africa settentrionale. A questi si aggiunge un professore associato del SSD L-ART 03, la cui ricerca centrata sulle discipline più specificatamente legate alla Storia dell'arte procede sia individualmente sia intersecando quella dei colleghi, soprattutto per l'epoca contemporanea.
In questo contesto, attento sia alla ricerca di base che a quella applicata, si sviluppano tanto le ricerche individuali quanto quelle svolte collettivamente da gruppi a numerosità variabile di docenti del Dipartimento, riuniti su tematiche disciplinari e interdisciplinari, spesso con l'apporto di dottorandi e specializzandi o con la collaborazione di colleghi appartenenti ad altre Istituzioni accademiche e di ricerca, nazionali e internazionali. L'estrema flessibilità cronologica e la ricchezza delle tematiche affrontate, che si rispecchiano anche nei temi di ricerca sviluppati all'interno del Dottorato di Ricerca (già in Storia e restauro dell'architettura, DOT0326920, e dall'a.a. 2013-2014 "Storia, disegno e restauro dell'architettura", DOT13262U0) cui afferiscono la maggior parte dei docenti del SSD ICAR/18, sono accomunate dal rigoroso approccio metodologico che contraddistingue da sempre la cosiddetta 'Scuola romana di storia dell'architettura', secondo il quale allo studio minuzioso e diretto dell'opera architettonica tramite il rilievo, l'analisi dei materiali, delle tecniche costruttive, delle soluzioni distributive e scelte formali si affianca un rigoroso studio delle fonti, testuali e iconografiche, dirette e indirette.
Nel quadro più generale precedentemente delineato, le ricerche condotte individualmente dai docenti ICAR/18 del DSDRA affrontano prevalentemente lo studio di singole architetture o complessi architettonici, città, contesti urbani e territoriali in Italia ma anche in altre realtà culturali, soprattutto europee e nell'area del bacino mediterraneo; le caratteristiche progettuali e le opere di architetti italiani e stranieri in un ventaglio cronologico estremamente ampio, dall'antichità al contemporaneo, a seconda degli specialismi dei singoli ricercatori e dei gruppi di ricerca; il ruolo della committenza nella progettazione e nella realizzazione dell'architettura; tipologie edilizie e tecniche costruttive; temi legati alla storiografia, teoria e metodologia della storia dell'architettura o alla circolazione dei modelli tra diversi contesti geo-culturali. I risultati di tali ricerche sono presentati alla comunità scientifica internazionale con la pubblicazione di articoli in riviste scientifiche, di saggi in volumi collettivi e di monografie, con la partecipazione a congressi e convegni di studio, su call for paper ma soprattutto su invito, o ancora tramite conferenze tenute presso Istituzioni accademiche e di ricerca italiane e straniere. A questa produzione scientifica si aggiunga anche lo sforzo di sintesi operato da molti docenti per la redazione di capitoli in volumi collettivi, manuali, cataloghi di mostre ed enciclopedie relativamente a grandi temi della storia dell'architettura.
I temi affrontati dai gruppi di lavoro liberamente costituitisi all'interno del Dipartimento nel 2012-2013 vertono principalmente su cinque linee tematiche di ricerca, che possono considerarsi quali prospettive di avanzamento di ricerca attese nel prossimo futuro:
1. L'architettura romana dell'Antichità a Roma e in Italia, e la sua influenza e le sue tante e varie correlazioni con gli attuali Paesi affacciati sul bacino del Mediterraneo, anche nella trasformazione e nello sviluppo del paesaggio e delle città in particolare del Medio Oriente, dell'Asia Minore e dell'Africa del nord.
2. L'architettura del Medioevo occidentale in rapporto al suo sviluppo sia nei cosiddetti centri antichi dell'Italia di oggi sia negli attuali Paesi del bacino del Mediterraneo, con particolare riguardo ai Balcani, all'Asia Minore e al Medio Oriente.
3. L'architettura a Roma e nel Lazio tra XV e XVII secolo, con particolare riguardo ad alcuni monumenti cardine e alle loro trasformazioni nel tempo fino a oggi, alla relativa committenza e ai maggiori artefici.
4. L'influenza dell'architettura italiana dei secoli XV-XVIII in Europa attraverso lo studio di edifici dovuti a grandi committenze, con particolare attenzione alla circolazione dei modelli e delle soluzioni architettoniche e alla rete di scambi culturali intessuti con la Francia e la Spagna.
5. L'architettura in Italia e in Europa tra XIX e XX secolo e i suoi riflessi in Occidente e oltre l'Atlantico, trattata esaminando in particolare opere, committenti e artefici di due periodi chiave per la storia contemporanea dell'Occidente: quello tra la seconda rivoluzione industriale alla fine del XIX secolo e la fine della Seconda guerra mondiale e quello appena successivo a quest'ultima e fino agli anni Settanta del XX secolo.
Per quanto riguarda il SSD ICAR/19 Restauro,
la complessità degli argomenti affrontati nell'attività di ricerca svolta costituisce il riflesso più marcato dell'attenzione alla multidisciplinarietà che lo contraddistingue. La specificità del settore è quella d'incardinare la progettazione del restauro sull'approfondita conoscenza della preesistenza. Tale conoscenza si basa sull'investigazione diretta (veicolata da un rilievo analitico della geometria, dell'apparato figurativo e costruttivo, del contesto), sullo studio documentario, sull'approfondimento diagnostico e su una correlata interpretazione storico-critica dell'esistente. La sintesi che da ciò scaturisce consente di giungere ad una formulazione progettuale in grado d'individuare le più adeguate strategie conservative anche attraverso la verifica delle compatibilità funzionali, materiali, tecnologiche e figurative. Nel complesso scenario così delineato, la ricerca disciplinare può incentrarsi tanto sull'approfondimento di uno dei settori investigativi sul costruito sopra indicati, quanto sull'interrelazione fra ambiti scientifici e operativi diversi.
La consolidata tradizione che la ricerca nel restauro vanta all'interno del DSDRA ha consentito di implementare metodologie e di acquisire dati e progetti in continuità con un percorso ultradecennale, non trascurando nel contempo il vaglio di strumenti innovativi e il confronto con la realtà internazionale, particolarmente rafforzato negli ultimi anni.
L'insieme dei componenti del settore ICAR 19 (4 professori ordinari, 6 professori associati e 8 ricercatori a tempo indeterminato) ha sviluppato una produzione scientifica congruente con i contenuti della disciplina distribuita su riviste nazionali e internazionali, monografie e contributi su libri collettanei.
L'organizzazione di Convegni internazionali interdisciplinari, l'elaborazione di progetti di ricerca di interesse nazionale (PRIN) con ampia valenza interdisciplinare hanno aiutato a consolidare i rapporti con altri enti operativi e di ricerca nel campo della conservazione, quali l'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro del MIBACT, l'ICCROM, alcuni istituti del CNR e altri Dipartimenti universitari.
I contenuti e le previsioni di sviluppo futuri della ricerca nel Restauro possono essere raccolti in ambiti tematici omogenei che si riassumono qui di seguito.
1) Caratterizzazione storico-costruttiva del patrimonio esistente:
- Analisi architettonica, costruttiva e stratigrafica di resti archeologici;
- Analisi architettonica, costruttiva e stratigrafica finalizzata alla comprensione delle fasi di realizzazione e di trasformazione di singole architetture e di complessi monumentali di epoca medievale e moderna;
- Analisi architettonica, costruttiva e stratigrafica finalizzata alla comprensione delle specifiche modalità di intervento per il consolidamento o l'aggiornamento linguistico delle preesistenze in epoca medievale e moderna;
- Analisi architettonica e costruttiva dell'edilizia tradizionale e moderna: investigazione diretta, analisi documentaria e studio della trattatistica coeva;
- Studio delle tecniche costruttive dell'edilizia storica;
- Studio di tessuti storici urbani pluristratificati;
- Studio di edifici configurati in base a tipologie architettoniche specialistiche (fortificazioni, architetture rurali, teatri, sale cinematografiche ecc.).
Sulla base di queste esperienze le prospettive di avanzamento della ricerca nel prossimo triennio riguarderanno:
- Raccolta dati conoscitivi in merito ai diversi ambiti di applicazione;
- Caratterizzazione delle modalità costruttive pre-moderne e moderne;
- Identificazione di specificità storiche e territoriali nella selezione di tecniche costruttive particolari;
- Identificazioni di tecniche d'intervento tradizionali per la conservazione e il restauro dell'edilizia storica.
2) Problematiche conservative inerenti contesti specifici:
- Analisi archeologica di siti dell'area mediterranea anche in relazione alle specifiche problematiche conservative e alle prospettive di valorizzazione;
- Restauro e conservazione di parchi e giardini storici;
- Restauro e conservazione del paesaggio e del territorio;
- Restauro e conservazione dei centri storici, con particolare riferimento agli abitati minori;
- Restauro e conservazione di ambienti ipogei;
- Vulnerabilità strutturale e sismica degli edifici storici;
- Problemi di riuso di architetture storiche per le quali si è registrata una radicale mutazione nell'esercizio delle funzioni originarie.
Sulla base di queste esperienze le prospettive di avanzamento della ricerca nel prossimo triennio riguarderanno:
- Raccolta dati conoscitivi in merito alle specificità dei temi trattati;
- Disamina critica di casistiche operative;
- Definizione di metodologie investigative, di linee guida operative e di strategie di conservazione da adottarsi nei diversi contesti specifici considerati.
3) Multidisciplinarità e innovazione tecnologica:
- Utilizzazione di strumenti di documentazione informatica avanzata (Carta del Rischio, Building Information Modelling, Building Knowledge Modelling, Geographical Information System), per la gestione delle informazioni inerenti l'edificio storico, la sua conservazione e la gestione nel tempo.
Sulla base di queste esperienze le prospettive di avanzamento della ricerca nel prossimo triennio riguarderanno:
- Definizione degli ambiti e dei limiti di applicazione delle tecnologie innovative;
- Definizione di metodologie innovative per lo studio e la gestione dell'architettura storica.
4) Teoria e storia del restauro:
- Studio delle modalità di restauro dei monumenti adottate nel passato;
- Analisi comparata degli approcci conservativi in uso in ambito internazionale.
Sulla base di queste esperienze le prospettive di avanzamento della ricerca nel prossimo triennio riguarderanno:
- Ricostruzione di scenari operativi nel restauro, in specie fra Otto e Novecento;
- Approfondimenti specifici su personalità di rilievo nella storia del restauro
- Ricostruzione della panoramica internazionale sul restauro.
- Temi critici e metodologici nelle problematiche contemporanee della valorizzazione del patrimonio storico.
Le esperienze e le prospettive di ricerca sopra indicate per ogni SSD presente nel Dipartimento trovano notevoli ambiti di interrelazione che possono essere valorizzati e sostenuti, tenendo anche conto della già avviata costituzione di gruppi di ricerca multidisciplinare. Tale sinergia favorisce scambi di competenze e acquisizioni che incentiveranno la crescita della ricerca in un quadro sistemico più vasto di quello proprio del singolo recinto disciplinare. Questo modello operativo è del resto anche ribadito nell'organizzazione del Dottorato di ricerca in Storia, Disegno e Restauro dell'architettura del Dipartimento, che offre ulteriori prospettive di applicazione e di verifica delle metodologie e degli strumenti messi a punto nella ricerca.
La partecipazione ad alcuni Centri interdipartimentali di ricerca di “Sapienza” (CISTEC, CITERA e SAPIENZA Design Research) da parte di molti componenti del Dipartimento consente inoltre di ampliare le possibilità di scambio culturale e scientifico con ambiti anche esterni all'architettura. La redazione di tre differenti riviste, collocate dall'ANVUR in classe “A” e orientate sull'approfondimento delle tematiche della rappresentazione (“Disegnare Idee e Immagini” – rivista ISI-Scopus), della storia (“Quaderni dell'Istituto di Storia dell'architettura”) e della conservazione (“Materiali e Strutture”) costituisce un importante strumento di potenziamento per la divulgazione dei risultati della ricerca e per l'apertura alla collaborazione con enti esterni al Dipartimento.
Gli obiettivi di ricerca del Dipartimento si collegano all'attività dei due Dipartimenti costituenti e si indirizzano, nel loro insieme, all'arricchimento del patrimonio culturale nazionale attraverso la conoscenza approfondita dei beni architettonici, paesistici e territoriali. Tale condizione appare imprescindibile per un'adeguata valorizzazione degli stessi, così come espresso dal DEF 2014 nel considerare turismo e cultura fattori di crescita, motori irrinunciabili di sviluppo e innovazione e di beneficio economico, ponendo la ricerca di base caratteristica dei suoi SSD al servizio di altri ambiti e discipline.
Parimenti, l'ampio ventaglio di ricerche che affrontano le relazioni culturali, artistiche e architettoniche in cui l'Italia e Roma costituiscono l'epicentro tra il Bacino Mediterraneo e l'Europa concorre agli obiettivi di conoscenza e trasmissione dell'eredità culturale europea, così come auspicato nel programma Horizon 2020 (Social Sciences & Humanities, Europe in a changing world - Inclusive, innovative and reflective societies).
Il principale punto di forza del DSDRA è infatti costituito dalla compresenza della quasi totalità dei docenti della “Sapienza” nei SSD ICAR/17 (Disegno), ICAR/18 (Storia dell'architettura), ICAR/19 (Restauro dell'architettura), che sono in grado di collaborare integrando le loro competenze nell'ambito delle finalità descritte. Ciò non esclude che approfondimenti specifici si rivolgano ad aspetti propri di ognuna delle discipline e alle diverse tangenze che esse hanno con le ricerche degli altri Dipartimenti che confluiscono nella Facoltà di Architettura della “Sapienza”, caratterizzandone anche gli insegnamenti.
L'obiettivo di una collaborazione in tal senso fra i SSD del Dipartimento è stato suffragato dalle valutazioni della VQR 2004-2010, che a seguito dell'esame della produzione scientifica dei tre settori nel periodo che in gran parte precede la loro unificazione nel DSDRA (luglio 2010), lo ha classificato al 3° posto a livello nazionale fra i Dipartimenti dei grandi Atenei nell'Area 08-b grazie alla buona e paragonabile valutazione di tutti e tre i SSD (Disegno 0,57, Storia dell'architettura 0,57, Restauro dell'architettura 0,66), che sono al di sopra delle medie di Area.
Questi risultati, positivi soprattutto considerando che il DSDRA è un Dipartimento di nuova formazione e che le ricerche dei docenti afferenti hanno spesso sviluppato progetti nati negli assetti precedenti, presentano punti di criticità sui quali intervenire e punte di eccellenza da valorizzare nella prospettiva di una sempre più completa collaborazione interdisciplinare.
Il primo punto sul quale intervenire è innanzitutto quello degli inattivi e il numero di prodotti penalizzati. Va tuttavia notato che la valutazione su base annuale paga i rallentamenti legati ai lunghi tempi di pubblicazione dovuti a fattori esterni e non controllabili da parte del Dipartimento (come gli atti di convegno curati da altre Istituzioni, o la tempistica delle case editrici per le monografie). Alcuni progetti di ricerca, inoltre, per loro stessa natura richiedono fasi di raccolta e di elaborazione dati che possono estendersi su tempi molto lunghi, sia che si tratti di condurre ricerche d'archivio, di sperimentare nuove tecniche di rilevamento o di valutare problematiche e proposte conservative: tutti campi per i quali gli esiti sono raramente interamente prevedibili e programmabili. Le strategie che il DSDRA intende mettere in atto in questo settore mirano soprattutto a coinvolgere il maggior numero di docenti in gruppi di ricerca interdisciplinari, a sostenere la partecipazione a convegni ove sottoporre i risultati delle ricerche a una più ampia comunità scientifica, a collaborare con università e istituzioni di ricerca straniere (nei limiti delle scarse risorse economiche disponibili). Si vuole anche operare un coordinamento utile all'individuazione delle più adatte sedi editoriali a seconda del tipo di ricerca, a partire dalle tre riviste in classe A del Dipartimento, senza trascurare i numerosi altri periodici per i quali molti dei nostri docenti ricoprono ruoli di responsabilità all'interno dei Consigli scientifici o come revisori (quest'ultimo dato al momento non è rilevato dalla scheda SUA-RD, che considera solo i ruoli di direzione di riviste e collane).
I risultati relativi alla capacità di attrazione risorse (IRD2), soddisfacenti, possono essere migliorati con un maggiore coordinamento tra SSD del dipartimento per la partecipazione ai bandi europei e nazionali, in considerazione del fatto che le nostre competenze si intersecano nello studio storico e materiale del patrimonio archeologico, architettonico, urbano, territoriale e paesaggistico, nella sua rappresentazione e nell'elaborazione dei corretti progetti di recupero, restauro e valorizzazione.
Quanto ai risultati relativi all'internazionalizzazione (IRD3), i parametri considerati nella valutazione VQR 2004-2010 e quelli della presente SUA-RD – attività di ricerca all'estero/presenza di ricercatori stranieri presso il nostro Dipartimento per un periodo uguale e superiore a 3 mesi e pubblicazioni con co-autori stranieri – risultano nulli: il primo poiché i periodi di scambio attuati con le Istituzioni straniere sono stati inferiori ai 3 mesi, il secondo poiché la nostra collaborazione con colleghi stranieri non è editata in pubblicazioni a doppio nome (cf. quadri E1 ed E2 della presente scheda Sua-RD). Tuttavia tanto le nostre missioni di ricerca all'estero, comprese missioni di scavo e di rilievo richieste da Enti stranieri, quanto la presenza di colleghi stranieri presso il nostro Dipartimento sono elevate, così come gli scambi e le collaborazioni con Istituzioni straniere, come testimoniato, fra le altre cose, dai dottorati di ricerca svolti in co-tutela con università europee, dai dottorandi stranieri che scelgono il nostro Dottorato, dalla partecipazione – su call for paper o su invito in quanto maggiori esperti di determinati temi – dei nostri docenti a convegni internazionali di studio promossi da Istituzioni e Università straniere, dalla presenza delle nostre pubblicazioni su riviste straniere o in volumi collettanei coordinati da colleghi stranieri, tutti parametri che dovrebbero essere considerati nella valutazione dell'internalizzazione della ricerca. Nei limiti delle possibilità lasciate dall'intenso calendario didattico di facoltà nel quale tutti i componenti del Dipartimento sono impegnati e delle risorse finanziarie, il DSDRA cercherà di sostenere ulteriormente la mobilità dei propri docenti e dottorandi, l'accoglienza di colleghi stranieri e i programmi di collaborazione con istituzioni accademiche e di ricerca straniere.
Per quanto riguarda il SSD ICAR/17-Disegno (rappresentato nel Dipartimento da 5 professori ordinari, 10 professori associati e 9 ricercatori) le linee proposte nella direzione del consolidamento e del potenziamento della ricerca si muovono tutte nel quadro delle strategie per lo sviluppo del Paese e riflettono il contesto internazionale ed europeo con particolare attenzione ai temi relativi alla documentazione, valorizzazione e comunicazione del Patrimonio Culturale.
In questo contesto generale, qui di seguito proponiamo un'analisi più dettagliata delle linee di ricerca strategiche per il SSD ICAR/17 e, per ciascuna, di alcune prospettive di sviluppo nel prossimo triennio.
Area del Disegno
Il disegno per l'architettura e il design ha dovuto confrontarsi con le profonde trasformazioni introdotte dall'avvento delle tecnologie informatiche, ma ha potuto continuare a fare riferimento alla tradizione storica interrogando le sue diverse forme, i linguaggi, le tecniche e le finalità.
Questo equilibrio tra tradizione e innovazione si può ritrovare nei 5 campi d'indagine fino ad oggi intrapresi, che possono essere schematicamente così individuati:
- Il disegno come strumento di analisi. L'azione critica che il disegno opera sul manufatto è oggetto d'indagine sia attraverso il disegno dal vero che mediante la trasposizione grafica dell'operazione di rilevamento.
- Il disegno come strumento di prefigurazione del progetto. Il disegno viene indagato come strumento di elaborazione e sviluppo dell'idea progettuale (dallo schizzo agli algoritmi dell'architettura parametrica).
- Il disegno come linguaggio. In tale ambito è compreso lo studio dei problemi connessi con la trascrizione e la comunicazione di temi, forme e componenti del progetto.
- Il disegno e l'immagine. Le nuove tecnologie di elaborazione digitale delle immagini hanno conferito ulteriori livelli di complessità alla disciplina del disegno che, contemplando l'integrazione e l'ibridazione di linguaggi e tecniche, sempre più è alimentato dalla cultura visiva.
- Il disegno e i suoi nuovi strumenti digitali di graficizzazione. Le nuove tecnologie di digital painting propongono nuove modalità di rappresentazione da integrare ai modi e metodi tradizionali.
Sulla base di queste esperienze le prospettive del prossimo triennio indicano i seguenti temi principali:
- La rappresentazione come strumento di indagine del territorio e dell'ambiente sia in chiave storica che contemporanea.
- La rappresentazione urbana e architettonica
- L'indagine descrittiva e la rappresentazione del paesaggio
- Il disegno di Architettura e gli archivi digitali dell'opera dei maestri del XX secolo
- L'analisi grafica per il progetto: origini e nuove forme
- Il disegno di progetto: la ricerca delle diverse relazioni che legano l'ideazione alla realizzazione nei progetti di Architettura e di Design
- Le teorie e le tecniche per la rappresentazione tradizionale e digitale.
- Il disegno di architettura tra Storia, Norme e Convenzioni grafiche
- La tradizione del disegno nell'immagine digitale: rapporti tra il disegno dal vero e fotografia
Area della geometria descrittiva
La geometria descrittiva è, forse, tra tutte le discipline del Disegno, quella che maggiormente ha risentito della rivoluzione informatica costringendo i ricercatori del settore a una profonda riflessione sugli scopi della disciplina, sul suo modus operandi e sui suoi fondamenti teorici.
I risultati sin qui conseguiti hanno riconfigurato la disciplina restituendole il ruolo di fondamento scientifico per la rappresentazione e si possono così riassumere:
• L'individuazione, nell'ambito del sistema digitale, di due metodi prevalentemente utilizzati: il metodo della rappresentazione matematica e il metodo della rappresentazione numerica che affiancano quelli della tradizione geometrico – descrittiva.
• Lo sviluppo di problemi classici nell'ambito della rappresentazione matematica, anche con il recupero di soluzioni ‘storiche', inapplicabili all'epoca in cui furono ipotizzate, ma oggi attuali per la loro generalità.
• La generalizzazione di principi teorici fondamentali, come l'operazione di proiezione e sezione, anche qui seguendo le indicazioni della Storia e precisamente la concezione generale di Wilhelm Fiedler
Sulla base di queste esperienze le prospettive del prossimo triennio indicano i seguenti temi principali:
- La prosecuzione delle attività di rilevamento, studio, valorizzazione e divulgazione delle prospettive architettoniche in ambito europeo
- Lo studio della storia della rappresentazione, con particolare riferimento alla edizione nazionale del trattato di Piero della Francesca
- Lo studio e l'ottimizzazione delle tecnologie di rilevamento fotografico di qualità metrica associato alle registrazioni e alle analisi multi spettrali.
Area del rilievo architettonico e urbano
Questo settore ha sperimentato negli ultimi trent'anni una vera e propria rivoluzione: sia per effetto della cosiddetta “rivoluzione informatica”, sia per la comparsa di una classe completamente nuova di strumenti di misura basati sulla tecnologia della acquisizione 3D.
Nell'ambito del rilievo architettonico ed urbano la Scuola romana ha fornito un contributo importante fin dalla metà del secolo scorso: lo testimoniano i diversi programmi di ricerca di interesse nazionale nonché l'esperienza accumulata nell'ambito di Progetti Europei. Tali attività, in gran parte sperimentali, hanno inoltre consentito di costruire per la Scuola romana un profilo non solo scientifico ma anche operativo di primo piano che ha portato a svolgere una vasta attività di ricerche per incarico di enti esterni.
I risultati delle attività di ricerca sin qui svolte hanno riguardato in particolare:
Nell'ambito del rilievo architettonico:
- La integrazione delle differenti tecniche di rilevamento
- La definizione di procedure utili ad una reiterazione della misura ed alla verifica del rilievo
- La sperimentazione diffusa della tecnologia di 3D capturing (laser scanning, foto modellazione, etc.)
- Lo sviluppo e la verifica delle procedure per il passaggio dai dati di rilievo ai modelli 3D e 2D.
- La multimedialità nella comunicazione degli esiti del rilievo.
Nell'ambito del rilievo urbano:
- La strutturazione dei dati nel rilievo urbano
- La realizzazione di Sistemi informativi dedicati
- La codifica grafica per la rappresentazione dei sistemi urbani
- Il raccordo tra rilievo urbano e rilievo architettonico in ordine alla variazione della scala di rappresentazione.
Nell'ambito del rilievo archeologico:
- La definizione di procedure di acquisizione in grado di garantire letture a scale diverse
- La sperimentazione diffusa della tecnologia di scansione 3D (laser scanning, foto modellazione, etc.)
- Lo sviluppo e la verifica delle procedure per il passaggio dai dati di rilievo ai modelli 3D e 2D orientate ad utenti non esperti.
- La costruzione di database 3D di dati geometrici orientati allo studio e alla gestione dei manufatti.
- Integrazione di tecnologie per la documentazione speditiva 3D delle fasi dello scavo archeologico.
Sulla base di queste rilevanti attività, le prospettive del prossimo triennio indicano i seguenti temi principali:
- L'ottimizzazione delle procedure di acquisizione tridimensionale mediante scansione laser; comparazione tra strumenti e tecnologie diverse (TOF, triangolazione, differenza di fase).
- Lo sviluppo e la validazione di tecnologie di acquisizione 3D tendenti al “costo zero” mediante utilizzo di image-matching, fotomodellazione, fotogrammetria, tecniche RTI e software open source.
- Il problema della ‘ripetibilità' del rilievo specie in relazione alla strutturazione del rilevamento come “esperimento scientifico”.
- Il problema della separazione dei dati sperimentali dalla loro interpretazione.
- Il problema, non solo tecnico, della riduzione del modello tridimensionale agli elaborati grafici bidimensionali.
- Il problema della manipolazione dei dati derivanti da rilevamenti 3D orientata verso utenti non esperti.
- L'adeguamento della Dichiarazione sul Rilievo Architettonico redatta nel 2000 alla luce delle mutazioni intervenute nell'ultimo decennio.
Per quanto riguarda il SSD ICAR/18-Storia dell'architettura,
il DSDRA comprende al suo interno 21 docenti appartenenti al SSD ICAR/18 – STORIA DELL'ARCHITETTURA (5 Professori Ordinari, 7 professori Associati e 9 Ricercatori a tempo indeterminato). Le ricerche dei docenti ICAR/18 del DSDRA riguardano la storia delle attività edilizie e di altre attinenti alla formazione e trasformazione dell'ambiente (giardini, parchi, paesaggio, città, territorio), in rapporto al quadro politico, economico, sociale, culturale delle varie epoche; gli argomenti storici concernenti aspetti specifici di tali attività, dalla rappresentazione dello spazio architettonico alle tecniche edilizie; la storia del pensiero e delle teorie sull'architettura; lo studio critico dell'opera architettonica, esaminata nel suo contesto con riferimento alle cause, ai programmi ed all'uso, nelle sue modalità linguistiche e tecniche, nella sua realtà costruita, nei suoi significati [in conformità al DM 4 ottobre 2000 (Settori scientifico-disciplinari; GU n. 249 del 24 ottobre 2000 - SO 175), allegato B, Declaratorie dei settori], coprendo l'arco temporale che va dall'antichità greca e romana agli ultimi esiti della contemporaneità ed estendendosi geograficamente dall'Italia all'Europa, alle Americhe, all'Asia minore e all'Africa settentrionale. A questi si aggiunge un professore associato del SSD L-ART 03, la cui ricerca centrata sulle discipline più specificatamente legate alla Storia dell'arte procede sia individualmente sia intersecando quella dei colleghi, soprattutto per l'epoca contemporanea.
In questo contesto, attento sia alla ricerca di base che a quella applicata, si sviluppano tanto le ricerche individuali quanto quelle svolte collettivamente da gruppi a numerosità variabile di docenti del Dipartimento, riuniti su tematiche disciplinari e interdisciplinari, spesso con l'apporto di dottorandi e specializzandi o con la collaborazione di colleghi appartenenti ad altre Istituzioni accademiche e di ricerca, nazionali e internazionali. L'estrema flessibilità cronologica e la ricchezza delle tematiche affrontate, che si rispecchiano anche nei temi di ricerca sviluppati all'interno del Dottorato di Ricerca (già in Storia e restauro dell'architettura, DOT0326920, e dall'a.a. 2013-2014 "Storia, disegno e restauro dell'architettura", DOT13262U0) cui afferiscono la maggior parte dei docenti del SSD ICAR/18, sono accomunate dal rigoroso approccio metodologico che contraddistingue da sempre la cosiddetta 'Scuola romana di storia dell'architettura', secondo il quale allo studio minuzioso e diretto dell'opera architettonica tramite il rilievo, l'analisi dei materiali, delle tecniche costruttive, delle soluzioni distributive e scelte formali si affianca un rigoroso studio delle fonti, testuali e iconografiche, dirette e indirette.
Nel quadro più generale precedentemente delineato, le ricerche condotte individualmente dai docenti ICAR/18 del DSDRA affrontano prevalentemente lo studio di singole architetture o complessi architettonici, città, contesti urbani e territoriali in Italia ma anche in altre realtà culturali, soprattutto europee e nell'area del bacino mediterraneo; le caratteristiche progettuali e le opere di architetti italiani e stranieri in un ventaglio cronologico estremamente ampio, dall'antichità al contemporaneo, a seconda degli specialismi dei singoli ricercatori e dei gruppi di ricerca; il ruolo della committenza nella progettazione e nella realizzazione dell'architettura; tipologie edilizie e tecniche costruttive; temi legati alla storiografia, teoria e metodologia della storia dell'architettura o alla circolazione dei modelli tra diversi contesti geo-culturali. I risultati di tali ricerche sono presentati alla comunità scientifica internazionale con la pubblicazione di articoli in riviste scientifiche, di saggi in volumi collettivi e di monografie, con la partecipazione a congressi e convegni di studio, su call for paper ma soprattutto su invito, o ancora tramite conferenze tenute presso Istituzioni accademiche e di ricerca italiane e straniere. A questa produzione scientifica si aggiunga anche lo sforzo di sintesi operato da molti docenti per la redazione di capitoli in volumi collettivi, manuali, cataloghi di mostre ed enciclopedie relativamente a grandi temi della storia dell'architettura.
I temi affrontati dai gruppi di lavoro liberamente costituitisi all'interno del Dipartimento nel 2012-2013 vertono principalmente su cinque linee tematiche di ricerca, che possono considerarsi quali prospettive di avanzamento di ricerca attese nel prossimo futuro:
1. L'architettura romana dell'Antichità a Roma e in Italia, e la sua influenza e le sue tante e varie correlazioni con gli attuali Paesi affacciati sul bacino del Mediterraneo, anche nella trasformazione e nello sviluppo del paesaggio e delle città in particolare del Medio Oriente, dell'Asia Minore e dell'Africa del nord.
2. L'architettura del Medioevo occidentale in rapporto al suo sviluppo sia nei cosiddetti centri antichi dell'Italia di oggi sia negli attuali Paesi del bacino del Mediterraneo, con particolare riguardo ai Balcani, all'Asia Minore e al Medio Oriente.
3. L'architettura a Roma e nel Lazio tra XV e XVII secolo, con particolare riguardo ad alcuni monumenti cardine e alle loro trasformazioni nel tempo fino a oggi, alla relativa committenza e ai maggiori artefici.
4. L'influenza dell'architettura italiana dei secoli XV-XVIII in Europa attraverso lo studio di edifici dovuti a grandi committenze, con particolare attenzione alla circolazione dei modelli e delle soluzioni architettoniche e alla rete di scambi culturali intessuti con la Francia e la Spagna.
5. L'architettura in Italia e in Europa tra XIX e XX secolo e i suoi riflessi in Occidente e oltre l'Atlantico, trattata esaminando in particolare opere, committenti e artefici di due periodi chiave per la storia contemporanea dell'Occidente: quello tra la seconda rivoluzione industriale alla fine del XIX secolo e la fine della Seconda guerra mondiale e quello appena successivo a quest'ultima e fino agli anni Settanta del XX secolo.
Per quanto riguarda il SSD ICAR/19 Restauro,
la complessità degli argomenti affrontati nell'attività di ricerca svolta costituisce il riflesso più marcato dell'attenzione alla multidisciplinarietà che lo contraddistingue. La specificità del settore è quella d'incardinare la progettazione del restauro sull'approfondita conoscenza della preesistenza. Tale conoscenza si basa sull'investigazione diretta (veicolata da un rilievo analitico della geometria, dell'apparato figurativo e costruttivo, del contesto), sullo studio documentario, sull'approfondimento diagnostico e su una correlata interpretazione storico-critica dell'esistente. La sintesi che da ciò scaturisce consente di giungere ad una formulazione progettuale in grado d'individuare le più adeguate strategie conservative anche attraverso la verifica delle compatibilità funzionali, materiali, tecnologiche e figurative. Nel complesso scenario così delineato, la ricerca disciplinare può incentrarsi tanto sull'approfondimento di uno dei settori investigativi sul costruito sopra indicati, quanto sull'interrelazione fra ambiti scientifici e operativi diversi.
La consolidata tradizione che la ricerca nel restauro vanta all'interno del DSDRA ha consentito di implementare metodologie e di acquisire dati e progetti in continuità con un percorso ultradecennale, non trascurando nel contempo il vaglio di strumenti innovativi e il confronto con la realtà internazionale, particolarmente rafforzato negli ultimi anni.
L'insieme dei componenti del settore ICAR 19 (4 professori ordinari, 6 professori associati e 8 ricercatori a tempo indeterminato) ha sviluppato una produzione scientifica congruente con i contenuti della disciplina distribuita su riviste nazionali e internazionali, monografie e contributi su libri collettanei.
L'organizzazione di Convegni internazionali interdisciplinari, l'elaborazione di progetti di ricerca di interesse nazionale (PRIN) con ampia valenza interdisciplinare hanno aiutato a consolidare i rapporti con altri enti operativi e di ricerca nel campo della conservazione, quali l'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro del MIBACT, l'ICCROM, alcuni istituti del CNR e altri Dipartimenti universitari.
I contenuti e le previsioni di sviluppo futuri della ricerca nel Restauro possono essere raccolti in ambiti tematici omogenei che si riassumono qui di seguito.
1) Caratterizzazione storico-costruttiva del patrimonio esistente:
- Analisi architettonica, costruttiva e stratigrafica di resti archeologici;
- Analisi architettonica, costruttiva e stratigrafica finalizzata alla comprensione delle fasi di realizzazione e di trasformazione di singole architetture e di complessi monumentali di epoca medievale e moderna;
- Analisi architettonica, costruttiva e stratigrafica finalizzata alla comprensione delle specifiche modalità di intervento per il consolidamento o l'aggiornamento linguistico delle preesistenze in epoca medievale e moderna;
- Analisi architettonica e costruttiva dell'edilizia tradizionale e moderna: investigazione diretta, analisi documentaria e studio della trattatistica coeva;
- Studio delle tecniche costruttive dell'edilizia storica;
- Studio di tessuti storici urbani pluristratificati;
- Studio di edifici configurati in base a tipologie architettoniche specialistiche (fortificazioni, architetture rurali, teatri, sale cinematografiche ecc.).
Sulla base di queste esperienze le prospettive di avanzamento della ricerca nel prossimo triennio riguarderanno:
- Raccolta dati conoscitivi in merito ai diversi ambiti di applicazione;
- Caratterizzazione delle modalità costruttive pre-moderne e moderne;
- Identificazione di specificità storiche e territoriali nella selezione di tecniche costruttive particolari;
- Identificazioni di tecniche d'intervento tradizionali per la conservazione e il restauro dell'edilizia storica.
2) Problematiche conservative inerenti contesti specifici:
- Analisi archeologica di siti dell'area mediterranea anche in relazione alle specifiche problematiche conservative e alle prospettive di valorizzazione;
- Restauro e conservazione di parchi e giardini storici;
- Restauro e conservazione del paesaggio e del territorio;
- Restauro e conservazione dei centri storici, con particolare riferimento agli abitati minori;
- Restauro e conservazione di ambienti ipogei;
- Vulnerabilità strutturale e sismica degli edifici storici;
- Problemi di riuso di architetture storiche per le quali si è registrata una radicale mutazione nell'esercizio delle funzioni originarie.
Sulla base di queste esperienze le prospettive di avanzamento della ricerca nel prossimo triennio riguarderanno:
- Raccolta dati conoscitivi in merito alle specificità dei temi trattati;
- Disamina critica di casistiche operative;
- Definizione di metodologie investigative, di linee guida operative e di strategie di conservazione da adottarsi nei diversi contesti specifici considerati.
3) Multidisciplinarità e innovazione tecnologica:
- Utilizzazione di strumenti di documentazione informatica avanzata (Carta del Rischio, Building Information Modelling, Building Knowledge Modelling, Geographical Information System), per la gestione delle informazioni inerenti l'edificio storico, la sua conservazione e la gestione nel tempo.
Sulla base di queste esperienze le prospettive di avanzamento della ricerca nel prossimo triennio riguarderanno:
- Definizione degli ambiti e dei limiti di applicazione delle tecnologie innovative;
- Definizione di metodologie innovative per lo studio e la gestione dell'architettura storica.
4) Teoria e storia del restauro:
- Studio delle modalità di restauro dei monumenti adottate nel passato;
- Analisi comparata degli approcci conservativi in uso in ambito internazionale.
Sulla base di queste esperienze le prospettive di avanzamento della ricerca nel prossimo triennio riguarderanno:
- Ricostruzione di scenari operativi nel restauro, in specie fra Otto e Novecento;
- Approfondimenti specifici su personalità di rilievo nella storia del restauro
- Ricostruzione della panoramica internazionale sul restauro.
- Temi critici e metodologici nelle problematiche contemporanee della valorizzazione del patrimonio storico.
Le esperienze e le prospettive di ricerca sopra indicate per ogni SSD presente nel Dipartimento trovano notevoli ambiti di interrelazione che possono essere valorizzati e sostenuti, tenendo anche conto della già avviata costituzione di gruppi di ricerca multidisciplinare. Tale sinergia favorisce scambi di competenze e acquisizioni che incentiveranno la crescita della ricerca in un quadro sistemico più vasto di quello proprio del singolo recinto disciplinare. Questo modello operativo è del resto anche ribadito nell'organizzazione del Dottorato di ricerca in Storia, Disegno e Restauro dell'architettura del Dipartimento, che offre ulteriori prospettive di applicazione e di verifica delle metodologie e degli strumenti messi a punto nella ricerca.
La partecipazione ad alcuni Centri interdipartimentali di ricerca di “Sapienza” (CISTEC, CITERA e SAPIENZA Design Research) da parte di molti componenti del Dipartimento consente inoltre di ampliare le possibilità di scambio culturale e scientifico con ambiti anche esterni all'architettura. La redazione di tre differenti riviste, collocate dall'ANVUR in classe “A” e orientate sull'approfondimento delle tematiche della rappresentazione (“Disegnare Idee e Immagini” – rivista ISI-Scopus), della storia (“Quaderni dell'Istituto di Storia dell'architettura”) e della conservazione (“Materiali e Strutture”) costituisce un importante strumento di potenziamento per la divulgazione dei risultati della ricerca e per l'apertura alla collaborazione con enti esterni al Dipartimento.
Sezione B - Sistema di gestione
Il Dipartimento di Storia, disegno e restauro dell'architettura (DSDRA) è stato istituito l'1 luglio 2010 come unione di due Dipartimenti preesistenti, quello di Storia dell'architettura, restauro e conservazione dei beni architettonici e quello di Rilievo, analisi e disegno dell'ambiente e dell'architettura, interamente confluiti nel nuovo Dipartimento nell'ambito del riordino della “Sapienza”.
Consapevole delle difficoltà da superare per collegare al meglio l'attività dei due Dipartimenti costituenti, il DSDRA ha voluto mantenere una struttura unitaria che favorisse, attraverso la collaborazione fra docenti e la costituzione di gruppi interdisciplinari, la definizione di nuovi e più articolati obiettivi di ricerca e di progettazione nell'ambito del patrimonio architettonico, urbano e paesistico esistente, per rispondere alle domande sempre più complesse della committenza e all'impiego delle più aggiornate tecniche di approfondimento e di trasmissione della conoscenza in un contesto nazionale e internazionale. Allo scopo di non perdere le specifiche capacità di ricerca dei docenti collocati nei singoli SSD, è stata tuttavia costituita ai termini dello Statuto della “Sapienza”, una specifica Sezione di Disegno che raccoglie tutti i docenti del SSD ICAR/17, mentre i docenti dei SSD ICAR/18 e ICAR/19, tradizionalmente uniti per obiettivi di ricerca e metodi, hanno preferito affidarsi alla formazione di gruppi di ricerca da costituire e aprire a collaborazioni anche esterne a seconda delle finalità delle specifiche ricerche intraprese.
La sezione di Disegno si è dunque costituita con l'obiettivo di valorizzare e promuovere l'ulteriore sviluppo delle attività di ricerca (anche sperimentali) svolte nell'arco di quasi un trentennio nel settore scientifico-disciplinare ICAR 17 perseguendo tuttavia una sostanziale e sempre più efficace interazione con le discipline storiche e del restauro presenti nel Dipartimento.
La Sezione di Disegno, in particolare, intende favorire:
- lo sviluppo dei programmi di ricerca individuali e di gruppo degli afferenti alla Sezione anche promuovendo l'organizzazione di specifiche attività.
- la valorizzazione delle molteplici e ricche esperienze didattiche svolte, fin dalla costituzione dell'ex Dipartimento RADAAR fin dalla sua fondazione (1983) nelle Facoltà di Architettura e di Ingegneria nell'ampio novero delle discipline del settore ICAR 17.
- la promozione e la realizzazione di attività di ricerca che favoriscano l'avanzamento del sapere nei vari ambiti di applicazione delle discipline del settore scientifico-disciplinare ICAR 17 nonché il miglioramento della didattica anche con il supporto ed il potenziamento dei laboratori didattici e di ricerca esistenti.
Sono inoltre attive all'interno del Dipartimento due Unità di Ricerca:
- Unità di ricerca per la Geometria Descrittiva e le sue applicazioni (Unità GD)
- Museo a cielo aperto: il Cimitero Monumentale del Verano a Roma
La gestione delle risorse resta affidata al Consiglio e alla Giunta, organi statutari, che ne ottimizzano la destinazione per evitare che eccessive frammentazioni possano rallentare, piuttosto che favorire, il loro impiego, e per favorire la più ampia conoscenza e discussione delle finalità del Dipartimento fra tutti i docenti e le rappresentanze di personale, dottorandi e studenti.
Consiglio e Giunta si avvalgono del supporto di tre commissioni, la Commissione Ricerca, la Commissione Didattica e la Commissione di Autovalutazione. Sono inoltre costituite e attive due ulteriori commissioni: la Commissione Laboratori, presieduta dal Direttore e formata dai responsabili scientifici dei 4 laboratori di Dipartimento, che ne coordina le attività, e la Commissione Biblioteca, che si affianca al Direttore della Biblioteca di Dipartimento nella conduzione e nella scelta degli acquisti librari e di riviste scientifiche.
Valendosi di tale struttura, il Dipartimento sostiene la didattica e in particolare il corso triennale in Scienze dell'architettura e il corso magistrale in Architettura-Restauro dell'architettura della Facoltà di Architettura e collabora per i SSD di competenza agli altri corsi della Facoltà di Architettura e della Facoltà di Ingegneria. Sostiene i corsi di terzo livello (Dottorato di storia e restauro dell'architettura, Dottorato di scienza della rappresentazione e del rilievo) ora unificati nel Dottorato in Storia, disegno e restauro dell'architettura. Collabora inoltre alla Scuola di specializzazione post lauream in Beni architettonici e del Paesaggio (già Scuola di specializzazione in Restauro dei monumenti) e alla Scuola di specializzazione in Beni naturali e territoriali e sostiene il Master di II livello in “Restauri e Consolidamenti ad alta complessità, progetto e cantiere nelle architetture civili e religiose”.
Sia per quanto riguarda la ricerca che la didattica, il Dipartimento si avvale della Biblioteca specializzata e di quattro Laboratori: il laboratorio di Analisi dei materiali; il laboratorio di Innovazione per il rilevamento, la rappresentazione e l'analisi dell'architettura (LIRALab), il laboratorio di Analisi e rilievo delle trasformazioni urbane; il laboratorio di Disegno dell'ambiente e dell'architettura. Ad essi è affidata l'esecuzione di numerose attività nell'ambito dell'analisi dei materiali e di rilievi diretti e strumentali dell'ambiente urbano e dell'architettura, rilievi strumentali planimetrici e altimetrici, rilievo stereofotogrammetrico, analogico e digitale, e ortofotografico, rilievo numerico da scansione laser 3D, modellazione informatica dell'architettura, sia numerica sia matematica, rendering. Tali attività sono supportate a livello tecnico da personale altamente specializzato e dotato di sofisticate attrezzature e svolgono anche i compiti derivanti dalle attività di terza missione.
Consapevole delle difficoltà da superare per collegare al meglio l'attività dei due Dipartimenti costituenti, il DSDRA ha voluto mantenere una struttura unitaria che favorisse, attraverso la collaborazione fra docenti e la costituzione di gruppi interdisciplinari, la definizione di nuovi e più articolati obiettivi di ricerca e di progettazione nell'ambito del patrimonio architettonico, urbano e paesistico esistente, per rispondere alle domande sempre più complesse della committenza e all'impiego delle più aggiornate tecniche di approfondimento e di trasmissione della conoscenza in un contesto nazionale e internazionale. Allo scopo di non perdere le specifiche capacità di ricerca dei docenti collocati nei singoli SSD, è stata tuttavia costituita ai termini dello Statuto della “Sapienza”, una specifica Sezione di Disegno che raccoglie tutti i docenti del SSD ICAR/17, mentre i docenti dei SSD ICAR/18 e ICAR/19, tradizionalmente uniti per obiettivi di ricerca e metodi, hanno preferito affidarsi alla formazione di gruppi di ricerca da costituire e aprire a collaborazioni anche esterne a seconda delle finalità delle specifiche ricerche intraprese.
La sezione di Disegno si è dunque costituita con l'obiettivo di valorizzare e promuovere l'ulteriore sviluppo delle attività di ricerca (anche sperimentali) svolte nell'arco di quasi un trentennio nel settore scientifico-disciplinare ICAR 17 perseguendo tuttavia una sostanziale e sempre più efficace interazione con le discipline storiche e del restauro presenti nel Dipartimento.
La Sezione di Disegno, in particolare, intende favorire:
- lo sviluppo dei programmi di ricerca individuali e di gruppo degli afferenti alla Sezione anche promuovendo l'organizzazione di specifiche attività.
- la valorizzazione delle molteplici e ricche esperienze didattiche svolte, fin dalla costituzione dell'ex Dipartimento RADAAR fin dalla sua fondazione (1983) nelle Facoltà di Architettura e di Ingegneria nell'ampio novero delle discipline del settore ICAR 17.
- la promozione e la realizzazione di attività di ricerca che favoriscano l'avanzamento del sapere nei vari ambiti di applicazione delle discipline del settore scientifico-disciplinare ICAR 17 nonché il miglioramento della didattica anche con il supporto ed il potenziamento dei laboratori didattici e di ricerca esistenti.
Sono inoltre attive all'interno del Dipartimento due Unità di Ricerca:
- Unità di ricerca per la Geometria Descrittiva e le sue applicazioni (Unità GD)
- Museo a cielo aperto: il Cimitero Monumentale del Verano a Roma
La gestione delle risorse resta affidata al Consiglio e alla Giunta, organi statutari, che ne ottimizzano la destinazione per evitare che eccessive frammentazioni possano rallentare, piuttosto che favorire, il loro impiego, e per favorire la più ampia conoscenza e discussione delle finalità del Dipartimento fra tutti i docenti e le rappresentanze di personale, dottorandi e studenti.
Consiglio e Giunta si avvalgono del supporto di tre commissioni, la Commissione Ricerca, la Commissione Didattica e la Commissione di Autovalutazione. Sono inoltre costituite e attive due ulteriori commissioni: la Commissione Laboratori, presieduta dal Direttore e formata dai responsabili scientifici dei 4 laboratori di Dipartimento, che ne coordina le attività, e la Commissione Biblioteca, che si affianca al Direttore della Biblioteca di Dipartimento nella conduzione e nella scelta degli acquisti librari e di riviste scientifiche.
Valendosi di tale struttura, il Dipartimento sostiene la didattica e in particolare il corso triennale in Scienze dell'architettura e il corso magistrale in Architettura-Restauro dell'architettura della Facoltà di Architettura e collabora per i SSD di competenza agli altri corsi della Facoltà di Architettura e della Facoltà di Ingegneria. Sostiene i corsi di terzo livello (Dottorato di storia e restauro dell'architettura, Dottorato di scienza della rappresentazione e del rilievo) ora unificati nel Dottorato in Storia, disegno e restauro dell'architettura. Collabora inoltre alla Scuola di specializzazione post lauream in Beni architettonici e del Paesaggio (già Scuola di specializzazione in Restauro dei monumenti) e alla Scuola di specializzazione in Beni naturali e territoriali e sostiene il Master di II livello in “Restauri e Consolidamenti ad alta complessità, progetto e cantiere nelle architetture civili e religiose”.
Sia per quanto riguarda la ricerca che la didattica, il Dipartimento si avvale della Biblioteca specializzata e di quattro Laboratori: il laboratorio di Analisi dei materiali; il laboratorio di Innovazione per il rilevamento, la rappresentazione e l'analisi dell'architettura (LIRALab), il laboratorio di Analisi e rilievo delle trasformazioni urbane; il laboratorio di Disegno dell'ambiente e dell'architettura. Ad essi è affidata l'esecuzione di numerose attività nell'ambito dell'analisi dei materiali e di rilievi diretti e strumentali dell'ambiente urbano e dell'architettura, rilievi strumentali planimetrici e altimetrici, rilievo stereofotogrammetrico, analogico e digitale, e ortofotografico, rilievo numerico da scansione laser 3D, modellazione informatica dell'architettura, sia numerica sia matematica, rendering. Tali attività sono supportate a livello tecnico da personale altamente specializzato e dotato di sofisticate attrezzature e svolgono anche i compiti derivanti dalle attività di terza missione.
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
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1. | Architettura per il principe tra l'Italia e l'Europa dal Quattrocento al Settecento | CANTATORE Flavia | 5 | Nicolò Rossana |
2. | L’opera architettonica di Gustavo Giovannoni nella prima metà del Novecento | BENEDETTI Simona | 3 | Fabrizio di Marco (assegnista di ricerca, "Sapienza"); Laura Marcucci (prof. Univ. Pescara); Marcello Villani (prof. univ. Pescara) |
3. | Interventi medievali di trasformazione e restauro in area romano-laziale | CAPERNA Maurizio | 4 | |
4. | Tracciati e incisioni di cantiere | INGLESE Carlo | 3 | Ersilia Loreti, Mirella Serlorenzi (Sovrintendenza Archeologica di Roma); Antonio Pizzo (Istituto Archeologia Merida, Spagna) |
5. | Rilevare e comunicare: metodi innovativi non a contatto per la conoscenza e la documentazione del patrimonio architettonico e archeologico | IPPOLITO Alfonso | 5 | Barbara Marchesini (assegnista ric. Groningen Institute of Archeology) |
6. | Ottaviano Mascarino e le scale elicoidali tra Cinque e Seicento | ROCA DE AMICIS Augusto | 3 | Williams Troiano (assegnista Dip. Ing. Civile) |
7. | Il verde nel paesaggio storico di Roma. Significati di memoria, tutela e valorizzazione | SETTE Maria Piera | 5 | Mariagrazia Agrimi (ric. univ. Tuscia) |
8. | Numidia-Cartagine-Roma: influenze ed eredità | TURCO Maria Grazia | 4 | Giovanna Arciprete (tecnico MiBACT), Fanou Styliani Stella (ENEA), Kharrat Fakher (prof. univ. Cartagine, Tunisia) |
9. | Applicazioni sperimentali di tecniche di foto-modellazione | VALENTI Graziano Mario | 3 | Michele Calvano (dottore di ricerca) |
10. | Prin - Unità locale BHIMM - Built Heritage Information Modelling / Management | FIORANI Donatella | 8 | Gianfranco Carrara (prof. ordinario 'Sapienza'); Giancarlo Palmerio (prof. associato 'Sapienza); Simeone Davide (dottore di ricerca 'Sapienza'); Marta Acierno (dottore di ricerca 'Sapienza'); Kalay Yehuda (prof. ord. Technion, Israele); personale Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro |
11. | Prin - Unità nazionale | MIGLIARI Riccardo | 8 | Collaboratori: Leonardo Baglioni, Flavia Cantatore, Valentina Castagnolo (Politecnico di Bari), Annarosa Cerutti, Vincenzo De Simone (Politecnico di Bari), Matteo Flavio Mancini, Francesco Maggio (Università di Palermo), Marzia Marandola, Leonardo Paris, Domenico Pastore (Politecnico di Bari), Jessica Romor (assegnista), Gabriele Rossi (Politecnico di Bari), Marta Salvatore, Nicola Santopuoli, Paola Zampa, Michele Calvano, Wissam Wahbeh, Williams Trojano, con 26 enti universitari e di ricerca italiani e stranieri. |
12. | Arte e habitat rupestre in Cappadocia (Turchia) e nell'Italia centromeridionale | CARPICECI Marco | 6 | Piero Bartolozzini (Univ. Molise), in collaborazione con professori di altri Dipartimenti universitari: Maria Andaloro (Univ. Tuscia), Gioia Bertelli (Univ. Bari), Grazia Marina Falla (Univ. Salento), Maria Luigia Fobelli (Univ. Roma 3), Carmela Crescenzi (Univ. Firenze), Gino Mirocle Crisci (Univ. Calabria), Pietro Baraldi (Univ. Modena e Reggio Emilia), Francesco Antinucci (CNR) |
13. | Geometria descrittiva | MIGLIARI Riccardo | 8 | |
14. | Ancient Theatres Enhancement for New Actualities | BIANCHINI Carlo | 7 | Mario Docci, Nizar Al-Adarbeh, Chiara Capocefalo, Francesco Cosentino, Luca James Senatore, Francesca Porfiri, |
15. | MUSEO A CIELO APERTO | LANFRANCHI Fabio | 5 |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
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Nessuna
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Le attività del Dipartimento si avvalgono a livello tecnico di quattro Laboratori, con personale altamente specializzato e dotati di sofisticate attrezzature. Di seguito si riportano le caratteristiche e finalità che li contraddistinguono.
Laboratorio di Innovazione per il rilevamento, la rappresentazione e l'analisi dell'architettura – LIRALab
I compiti istituzionali della struttura riguardano la ricerca nel settore del Disegno con prevalente orientamento allo sviluppo e alla sperimentazione di nuove tecnologie. I settori abbracciati da tale attività in particolare comprendono: le tecnologie per il rilevamento tradizionali; lo sviluppo e la sperimentazione di tecnologie per il 3D capturing; la rappresentazione digitale e tradizionale anche in relazione alla documentazione ed elaborazione delle immagini; la modellazione 3D, il reverse modelling, la prototipazione e la stampa 3D; la cartografia e i Sistemi Informativi Territoriali (GIS).
Laboratorio di Disegno dell'Architettura e dell'Ambiente
La struttura si occupa in particolare di rappresentazione e documentazione (virtuale e anche multimediale) del territorio antropizzato, sia esso urbano e non, oltre che dell'architettura. L'attività del Laboratorio è rivolta ad una sempre più efficace integrazione delle tradizioni teoriche e strumentali con le tecnologie moderne per definire e aggiornare gli aspetti metodologici e operativi.
Laboratorio di Studi visuali e digitali in Architettura
Compie ricerche nel campo della cultura visiva, nella cui accezione viene compreso anche l'ambiente digitale e le forme della rappresentazione intesa come strumento di comunicazione. Oggetto di studio sono le immagini e, più in generale, i testi visivi che hanno come soggetto privilegiato la città, l'architettura, i prodotti di design nonché le forme e le manifestazioni visive della cultura digitale. I metodi di analisi storico-critica e quelli sperimentali propri degli strumenti informatici costituiscono la base scientifica dell'azione di ricerca. I principali settori abbracciati comprendono: ricostruzioni storiche digitali; 3D advanced creation; visual effects; interactive experience; comunicazione e valorizzazione dei beni culturali in AR.
Laboratorio di Analisi dei materiali
Opera indagini applicative e di supporto conoscitivo per la Storia e il Restauro dell'architettura: rilievi diretti, analisi delle tecniche costruttive, campionamenti e schedature degli apparecchi murari, rilievo e studio del degrado dei materiali, mappature tematiche, procedure diagnostiche finalizzate alla lettura del manufatto nella sua consistenza materiale, elaborazioni grafiche per la diagnostica non distruttiva.
Svolge operazioni di campionatura, schedatura e realizzazione Cross-Section, con lettura al microscopio e acquisizione delle immagini delle componenti matrice di malte e intonaci antichi. Si relaziona con laboratori di Fisica e di Chimica di Ateneo, sia attività di ricerca che conto terzi.
Laboratorio di Innovazione per il rilevamento, la rappresentazione e l'analisi dell'architettura – LIRALab
I compiti istituzionali della struttura riguardano la ricerca nel settore del Disegno con prevalente orientamento allo sviluppo e alla sperimentazione di nuove tecnologie. I settori abbracciati da tale attività in particolare comprendono: le tecnologie per il rilevamento tradizionali; lo sviluppo e la sperimentazione di tecnologie per il 3D capturing; la rappresentazione digitale e tradizionale anche in relazione alla documentazione ed elaborazione delle immagini; la modellazione 3D, il reverse modelling, la prototipazione e la stampa 3D; la cartografia e i Sistemi Informativi Territoriali (GIS).
Laboratorio di Disegno dell'Architettura e dell'Ambiente
La struttura si occupa in particolare di rappresentazione e documentazione (virtuale e anche multimediale) del territorio antropizzato, sia esso urbano e non, oltre che dell'architettura. L'attività del Laboratorio è rivolta ad una sempre più efficace integrazione delle tradizioni teoriche e strumentali con le tecnologie moderne per definire e aggiornare gli aspetti metodologici e operativi.
Laboratorio di Studi visuali e digitali in Architettura
Compie ricerche nel campo della cultura visiva, nella cui accezione viene compreso anche l'ambiente digitale e le forme della rappresentazione intesa come strumento di comunicazione. Oggetto di studio sono le immagini e, più in generale, i testi visivi che hanno come soggetto privilegiato la città, l'architettura, i prodotti di design nonché le forme e le manifestazioni visive della cultura digitale. I metodi di analisi storico-critica e quelli sperimentali propri degli strumenti informatici costituiscono la base scientifica dell'azione di ricerca. I principali settori abbracciati comprendono: ricostruzioni storiche digitali; 3D advanced creation; visual effects; interactive experience; comunicazione e valorizzazione dei beni culturali in AR.
Laboratorio di Analisi dei materiali
Opera indagini applicative e di supporto conoscitivo per la Storia e il Restauro dell'architettura: rilievi diretti, analisi delle tecniche costruttive, campionamenti e schedature degli apparecchi murari, rilievo e studio del degrado dei materiali, mappature tematiche, procedure diagnostiche finalizzate alla lettura del manufatto nella sua consistenza materiale, elaborazioni grafiche per la diagnostica non distruttiva.
Svolge operazioni di campionatura, schedatura e realizzazione Cross-Section, con lettura al microscopio e acquisizione delle immagini delle componenti matrice di malte e intonaci antichi. Si relaziona con laboratori di Fisica e di Chimica di Ateneo, sia attività di ricerca che conto terzi.
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Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Biblioteca di Storia, disegno e restauro dell'architettura | http://w3.uniroma1.it/bibliodeangelisdossat/ | 30.612 | 9.285 | 150 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
2. | Sistema Bibliotecario Sapienza | https://web.uniroma1.it/sbs/ | 2.738.231 | 911.407 | 38.822 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [15]
-
- Prof. Associati [24]
-
- Ricercatori [26]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [0]
-
- Assegnisti [8]
-
- Dottorandi [54]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | BIANCHINI | Carlo | Professore Straordinario | 08 | 08b | ICAR/17 |
2. | CARNEVALI | Laura | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/17 |
3. | CUNDARI | Cesare | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/17 |
4. | DE CARLO | Laura | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/17 |
5. | ESPOSITO | Daniela | Professore Straordinario | 08 | 08b | ICAR/19 |
6. | FANCELLI | Paolo | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/19 |
7. | FIORANI | Donatella | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/19 |
8. | FIORE | Francesco Paolo | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/18 |
9. | GRECO | Antonella | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/18 |
10. | MIGLIARI | Riccardo | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/17 |
11. | MURATORE | Giorgio | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/18 |
12. | ROCA DE AMICIS | Augusto | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/18 |
13. | ROCCHI | Paolo | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/19 |
14. | SETTE | Maria Piera | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/19 |
15. | VISCOGLIOSI | Alessandro | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/18 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 3 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 9 |
Area Biblioteche | 2 |
Area Amministrativa - Gestionale | 8 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |