Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
- Obiettivi di ricerca:
Gli obiettivi di ricerca del Dipartimento di Scienze dell'Antichità non possono prescindere dalle novità introdotte dal processo di riorganizzazione generale che ha interessato l'Ateneo di Roma ‘La Sapienza'. Il Dipartimento di Scienze è stato istituito sulla base del D.R. 329 del 30.04.2010 con effetto dall' 01.07.2010, raccogliendo l'eredità da un lato del Dipartimento di Scienze Storiche, Archeologiche, Antropologiche dell'Antichità, dall'altro di parte del Dipartimento di Filologia Greca e Latina. Le finalità della nuova definizione istituzionale non solo rispondevano a esigenze manifestate dalla nuova normativa predisposta dall'Ateneo, poi sostanzialmente confermata con la legge n. 240/30.12.2010, ma dipendevano anche dalla volontà di comprendere in un'unica struttura didattica e di ricerca le diverse discipline che si occupano del mondo antico. Il processo di integrazione effettuato, condotto nel rispetto delle specifiche identità culturali, è stato volto a costruire anche un'offerta formativa più coerente e finalizzata a una formazione aderente alle attuali prospettive professionali. Dal punto di vista della ricerca, si intendeva promuovere in questo modo l'ambiente più adatto alla formulazione di progetti integrati, che potessero permettere l'interazione tra metodi e ambiti di studio differenti, relativi sempre alla formazione e alla stratificazione culturale del passato, considerandone le prospettive storiche, archeologiche, artistiche, materiali, linguistiche e più generalmente culturali, su un orizzonte cronologico amplissimo, che dalla preistoria arriva al Medioevo e per alcuni aspetti all'Umanesimo.
La profondità storica del presente costituisce la motivazione e lo stimolo primario nell'ambito degli obiettivi di ricerca e di formazione professionale connessi alle specializzazioni comprese nel Dipartimento, su tutti i diversi livelli che questo tipo di apprendimento comporta.
Gli obiettivi di ricerca possono essere riassunti nei seguenti ambiti: conoscenza, consapevolezza e valorizzazione dei diversi contesti, culturale, linguistico, letterario, ambientale e monumentale, aspetti che rappresentano un'esigenza imprescindibile per la comprensione delle complesse società occidentali contemporanee e costituiscono una risorsa di cui non è sempre considerata adeguatamente l'importanza sia simbolica, per la definizione della propria identità, sia materiale, per le prospettive che derivano dalla gestione e dalla promozione del complesso patrimonio disponibile. Tali conoscenze riguardano anche la dimensione antropologica, economica e sociale delle comunità, attraverso l'applicazione di principi e metodologie anche esterne alle specifiche tradizioni ermeneutiche, per reinserire all'interno del più ampio contesto culturale le diverse manifestazioni delle realtà storiche esaminate. In questa direzione, si aggiornano e si alimentano ulteriormente le prospettive di lavoro dei dipartimenti costitutivi e, prima di questi, degli Istituti che li hanno preceduti, in una tradizione di riconosciuto rilievo internazionale che è necessario aggiornare e rinnovare rispetto ai cambiamenti sempre più rapidi della società attuale.
- Spazi e strutture correlate:
Il nuovo Dipartimento ha assunto responsabilità e attività già esistenti nei due precedenti Dipartimenti costitutivi, sulla base del personale docente afferente, cercando di valorizzare, nella riorganizzazione, gli elementi di continuità. La necessità di restituire all'Ateneo un vasto settore degli spazi già concessi al Dipartimento di Scienze Storiche, Archeologiche, Antropologiche dell'Antichità nella sede di via Palestro 63, per ca. 3500 mq, ha comportato, allo stesso tempo, anche una ridefinizione complessiva della logistica del nuovo Dipartimento, con una forte riduzione delle superfici utilizzabili. Nonostante le difficoltà, si è voluta utilizzare l'occasione come momento di riflessione e di razionalizzazione organizzativa, mantenendo e intensificando, per quanto possibile, il rapporto tra funzioni svolte e spazi destinati alle stesse.
Attualmente si dispone di due sedi di proprietà dell'Ateneo, una nella città universitaria, con studi, depositi, aule, biblioteca e musei, l'altra presso il complesso delle ex Vetrerie Sciarra, con studi, depositi, laboratori, aule, la sezione preistorica e protostorica della biblioteca.
In particolare, il sistema bibliotecario pertinente al Dipartimento, prima frammentato in nove sedi diverse, con una grave penalizzazione per gli orari di apertura al pubblico dovuta alla conseguente dispersione del personale assegnato, peraltro ancora numericamente ridotto rispetto alle esigenze di fruizione, è stato oggetto di un recente riordino logistico. In questa operazione, le sedi sono state ridotte a quattro, nei due diversi edifici in cui è ubicato il Dipartimento, distinte sulla base delle specializzazioni rispettive, in attesa di poter proseguire ulteriormente su questo percorso di razionalizzazione e unificazione, in base alle risorse che saranno messe a disposizione dall'Ateneo, che ha già discusso e previsto un progetto di riordino logistico di tutte le biblioteche afferenti alla Facoltà di Lettere e Filosofia. Analogamente, anche il sistema dei laboratori pertinenti è tuttora oggetto di una ridefinizione logistica e operativa, per renderli più funzionali e mantenerne le importanti caratteristiche di centri di ricerca e di applicazione sperimentale a professionale.
Un elemento particolarmente caratterizzante del Dipartimento, inoltre, è costituito dai quattro Musei afferenti: il Museo dell'Arte Classica, il Museo delle Origini, il Museo di Etruscologia e il Museo dell'Oriente, strutture didattiche e spazi in cui si amplia l'esperienza formativa condotta nelle lezioni teoriche e nelle diverse attività pratiche dei laboratori, attraverso la conoscenza, la catalogazione, lo studio e la gestione diretta di diverse categorie di materiali.
- Rapporti con il mondo esterno:
L'indirizzo perseguito dal nuovo Dipartimento ha cercato di potenziare i rapporti con le analoghe istituzioni scientifiche, soprattutto in Italia, in Europa e in America, oltre che con il mondo del lavoro e in particolare con gli organi preposti alla gestione del territorio. Sin dal momento della creazione del Dipartimento sono state incrementate le esperienze pratiche e l'inserimento di ricercatori e studenti nel tessuto sociale, impegnandosi, a tal fine, anche in attività di terza formazione volte alla professionalizzazione dei giovani laureati (attraverso gli istituti della specializzazione per i settori archeologici e storici, del master per l'ambito specifico del rapporto tra archeologia e architettura, in collaborazione con la Facoltà di Architettura dello stesso Ateneo, e del TFA per l'avvio alle esperienze didattiche negli istituti scolastici medi). In particolare, inoltre, i rapporti con gli Enti amministrativi italiani ed esteri si sono ampliati attraverso il sistema, già in atto in precedenza, delle convenzioni, che permette di individuare convergenze generali su cui focalizzare le attività di collaborazione. Anche in questo caso, si è mantenuta sempre un'attenzione particolare alle possibilità di tirocinio e di inserimento degli studenti e dei giovani laureati nel mondo del lavoro. Alle numerose attività dipendenti da questo sistema di relazioni si aggiungono le concessioni di intervento diretto sul territorio, nei settori di pertinenza della ricerca del Dipartimento, negli ultimi tre anni ampliate nel numero e nella qualità operativa; tra queste, come verrà esplicitato in dettaglio nei diversi campi della scheda, si segnalano soprattutto quelle svolte all'estero, di carattere scientifico, di restauro e di sistemazione, come in Etiopia, Libia, Oman, Tunisia, Iran, Grecia, Turchia, Iraq, Siria. L'attribuzione, da parte di altri stati, di funzioni di ricerca e di valorizzazione sul proprio territorio costituisce uno dei punti di forza del Dipartimento, alla pari dei numerosi progetti di carattere internazionale finanziati da istituzioni nazionali ed estere.
Gli obiettivi di ricerca del Dipartimento di Scienze dell'Antichità non possono prescindere dalle novità introdotte dal processo di riorganizzazione generale che ha interessato l'Ateneo di Roma ‘La Sapienza'. Il Dipartimento di Scienze è stato istituito sulla base del D.R. 329 del 30.04.2010 con effetto dall' 01.07.2010, raccogliendo l'eredità da un lato del Dipartimento di Scienze Storiche, Archeologiche, Antropologiche dell'Antichità, dall'altro di parte del Dipartimento di Filologia Greca e Latina. Le finalità della nuova definizione istituzionale non solo rispondevano a esigenze manifestate dalla nuova normativa predisposta dall'Ateneo, poi sostanzialmente confermata con la legge n. 240/30.12.2010, ma dipendevano anche dalla volontà di comprendere in un'unica struttura didattica e di ricerca le diverse discipline che si occupano del mondo antico. Il processo di integrazione effettuato, condotto nel rispetto delle specifiche identità culturali, è stato volto a costruire anche un'offerta formativa più coerente e finalizzata a una formazione aderente alle attuali prospettive professionali. Dal punto di vista della ricerca, si intendeva promuovere in questo modo l'ambiente più adatto alla formulazione di progetti integrati, che potessero permettere l'interazione tra metodi e ambiti di studio differenti, relativi sempre alla formazione e alla stratificazione culturale del passato, considerandone le prospettive storiche, archeologiche, artistiche, materiali, linguistiche e più generalmente culturali, su un orizzonte cronologico amplissimo, che dalla preistoria arriva al Medioevo e per alcuni aspetti all'Umanesimo.
La profondità storica del presente costituisce la motivazione e lo stimolo primario nell'ambito degli obiettivi di ricerca e di formazione professionale connessi alle specializzazioni comprese nel Dipartimento, su tutti i diversi livelli che questo tipo di apprendimento comporta.
Gli obiettivi di ricerca possono essere riassunti nei seguenti ambiti: conoscenza, consapevolezza e valorizzazione dei diversi contesti, culturale, linguistico, letterario, ambientale e monumentale, aspetti che rappresentano un'esigenza imprescindibile per la comprensione delle complesse società occidentali contemporanee e costituiscono una risorsa di cui non è sempre considerata adeguatamente l'importanza sia simbolica, per la definizione della propria identità, sia materiale, per le prospettive che derivano dalla gestione e dalla promozione del complesso patrimonio disponibile. Tali conoscenze riguardano anche la dimensione antropologica, economica e sociale delle comunità, attraverso l'applicazione di principi e metodologie anche esterne alle specifiche tradizioni ermeneutiche, per reinserire all'interno del più ampio contesto culturale le diverse manifestazioni delle realtà storiche esaminate. In questa direzione, si aggiornano e si alimentano ulteriormente le prospettive di lavoro dei dipartimenti costitutivi e, prima di questi, degli Istituti che li hanno preceduti, in una tradizione di riconosciuto rilievo internazionale che è necessario aggiornare e rinnovare rispetto ai cambiamenti sempre più rapidi della società attuale.
- Spazi e strutture correlate:
Il nuovo Dipartimento ha assunto responsabilità e attività già esistenti nei due precedenti Dipartimenti costitutivi, sulla base del personale docente afferente, cercando di valorizzare, nella riorganizzazione, gli elementi di continuità. La necessità di restituire all'Ateneo un vasto settore degli spazi già concessi al Dipartimento di Scienze Storiche, Archeologiche, Antropologiche dell'Antichità nella sede di via Palestro 63, per ca. 3500 mq, ha comportato, allo stesso tempo, anche una ridefinizione complessiva della logistica del nuovo Dipartimento, con una forte riduzione delle superfici utilizzabili. Nonostante le difficoltà, si è voluta utilizzare l'occasione come momento di riflessione e di razionalizzazione organizzativa, mantenendo e intensificando, per quanto possibile, il rapporto tra funzioni svolte e spazi destinati alle stesse.
Attualmente si dispone di due sedi di proprietà dell'Ateneo, una nella città universitaria, con studi, depositi, aule, biblioteca e musei, l'altra presso il complesso delle ex Vetrerie Sciarra, con studi, depositi, laboratori, aule, la sezione preistorica e protostorica della biblioteca.
In particolare, il sistema bibliotecario pertinente al Dipartimento, prima frammentato in nove sedi diverse, con una grave penalizzazione per gli orari di apertura al pubblico dovuta alla conseguente dispersione del personale assegnato, peraltro ancora numericamente ridotto rispetto alle esigenze di fruizione, è stato oggetto di un recente riordino logistico. In questa operazione, le sedi sono state ridotte a quattro, nei due diversi edifici in cui è ubicato il Dipartimento, distinte sulla base delle specializzazioni rispettive, in attesa di poter proseguire ulteriormente su questo percorso di razionalizzazione e unificazione, in base alle risorse che saranno messe a disposizione dall'Ateneo, che ha già discusso e previsto un progetto di riordino logistico di tutte le biblioteche afferenti alla Facoltà di Lettere e Filosofia. Analogamente, anche il sistema dei laboratori pertinenti è tuttora oggetto di una ridefinizione logistica e operativa, per renderli più funzionali e mantenerne le importanti caratteristiche di centri di ricerca e di applicazione sperimentale a professionale.
Un elemento particolarmente caratterizzante del Dipartimento, inoltre, è costituito dai quattro Musei afferenti: il Museo dell'Arte Classica, il Museo delle Origini, il Museo di Etruscologia e il Museo dell'Oriente, strutture didattiche e spazi in cui si amplia l'esperienza formativa condotta nelle lezioni teoriche e nelle diverse attività pratiche dei laboratori, attraverso la conoscenza, la catalogazione, lo studio e la gestione diretta di diverse categorie di materiali.
- Rapporti con il mondo esterno:
L'indirizzo perseguito dal nuovo Dipartimento ha cercato di potenziare i rapporti con le analoghe istituzioni scientifiche, soprattutto in Italia, in Europa e in America, oltre che con il mondo del lavoro e in particolare con gli organi preposti alla gestione del territorio. Sin dal momento della creazione del Dipartimento sono state incrementate le esperienze pratiche e l'inserimento di ricercatori e studenti nel tessuto sociale, impegnandosi, a tal fine, anche in attività di terza formazione volte alla professionalizzazione dei giovani laureati (attraverso gli istituti della specializzazione per i settori archeologici e storici, del master per l'ambito specifico del rapporto tra archeologia e architettura, in collaborazione con la Facoltà di Architettura dello stesso Ateneo, e del TFA per l'avvio alle esperienze didattiche negli istituti scolastici medi). In particolare, inoltre, i rapporti con gli Enti amministrativi italiani ed esteri si sono ampliati attraverso il sistema, già in atto in precedenza, delle convenzioni, che permette di individuare convergenze generali su cui focalizzare le attività di collaborazione. Anche in questo caso, si è mantenuta sempre un'attenzione particolare alle possibilità di tirocinio e di inserimento degli studenti e dei giovani laureati nel mondo del lavoro. Alle numerose attività dipendenti da questo sistema di relazioni si aggiungono le concessioni di intervento diretto sul territorio, nei settori di pertinenza della ricerca del Dipartimento, negli ultimi tre anni ampliate nel numero e nella qualità operativa; tra queste, come verrà esplicitato in dettaglio nei diversi campi della scheda, si segnalano soprattutto quelle svolte all'estero, di carattere scientifico, di restauro e di sistemazione, come in Etiopia, Libia, Oman, Tunisia, Iran, Grecia, Turchia, Iraq, Siria. L'attribuzione, da parte di altri stati, di funzioni di ricerca e di valorizzazione sul proprio territorio costituisce uno dei punti di forza del Dipartimento, alla pari dei numerosi progetti di carattere internazionale finanziati da istituzioni nazionali ed estere.
Sezione B - Sistema di gestione
Il Dipartimento, nel rispetto della normativa interna dell'Ateneo e della legislazione vigente, è rappresentato da un Direttore e da un Direttore vicario.
Per meglio coordinare le ricerche e la didattica il Dipartimento è stato strutturato in 5 Sezioni: Archeologia classica, etrusco-italica, cristiana e medievale; Archeologia preistorica e protostorica; Filologia greca e latina; Orientalistica; Storia, epigrafia, topografia.
Per la gestione il Direttore si avvale di una giunta composta da rappresentanti delle sezioni, del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario, e del corpo degli studenti, degli assegnisti e dei borsisti. La giunta verifica e disciplina le diverse esigenze e le pratiche e definisce l'ordine del giorno da sottoporre alle sedute del Consiglio di Dipartimento (che prevede riunioni mensili), organo predisposto alla discussione e alle delibere definitive dei diversi provvedimenti inerenti la vita del Dipartimento.
Per la gestione amministrativa la responsabilità è affidata al segretario, coadiuvato dal restante personale dell'amministrazione (3 unità, tra le quali è compreso il responsabile per la ricerca); il personale tecnico è stato riunito in un unico ufficio (4 unità, tra le quali sono compresi i responsabili per l'informatica e per i laboratori), ad eccezione di due unità afferenti al sistema museale. Il personale bibliotecario (10 unità) è suddiviso logisticamente nelle quattro sedi attuali di fruizione per il pubblico ma presenta una gestione unitaria con un unico direttore. Per la gestione didattica ci si avvale di due unità, una delle quali assume la responsabilità relativa.
Per le attività di didattica e di programmazione, l'istruzione dei temi e le conseguenti proposte di indirizzo sono elaborate da una commissione comprendente un rappresentante per ogni sezione, oltre il Direttore; per le azioni connesse alla gestione di spazi e laboratori analoghe finalità sono assunte da un'altra commissione organizzata secondo i medesimi criteri.
Al Dipartimento afferiscono quattro corsi di studio, ognuno provvisto di un coordinatore e di un consiglio dei docenti afferenti, che operano in una stretta sinergia tra loro e con gli altri organi del Dipartimento. Si tratta di 2 corsi di studio di laurea triennale di ambito archeologico e filologico-letterario classico e dei relativi 2 corsi di laurea magistrale. Per varie esigenze didattiche, alcuni docenti sono impegnati a vario titolo anche in corsi di laurea esterni.
Al Dipartimento afferiscono oltre ottanta di docenti, inseriti in 25 diversi settori scientifico-disciplinari che spaziano geograficamente dall'Occidente al Vicino e Medio Oriente e cronologicamente dalla Preistoria all'età medievale, con un'estensione, sia sotto il profilo storico-archeologico sia sotto il profilo filologico-letterario, a diverse culture, da quelle antico-orientali, a quelle egee e italiche, da quella ebraica a quelle islamiche, comprendendo anche le fasi culturali dell'Umanesimo, quando l'antichità, mai completamente dimenticata, conobbe un'indubbia riscoperta.
Collaborano con il Dipartimento, inoltre, sul piano sia scientifico sia didattico, i 4 Musei archeologici del Polo Museale e dell'Orto Botanico: il Museo delle Origini, il Museo dell'Oriente, il Museo delle Antichità Etrusche e Italiche ed il Museo dell'Arte Classica-Gipsoteca.
Per meglio coordinare le ricerche e la didattica il Dipartimento è stato strutturato in 5 Sezioni: Archeologia classica, etrusco-italica, cristiana e medievale; Archeologia preistorica e protostorica; Filologia greca e latina; Orientalistica; Storia, epigrafia, topografia.
Per la gestione il Direttore si avvale di una giunta composta da rappresentanti delle sezioni, del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario, e del corpo degli studenti, degli assegnisti e dei borsisti. La giunta verifica e disciplina le diverse esigenze e le pratiche e definisce l'ordine del giorno da sottoporre alle sedute del Consiglio di Dipartimento (che prevede riunioni mensili), organo predisposto alla discussione e alle delibere definitive dei diversi provvedimenti inerenti la vita del Dipartimento.
Per la gestione amministrativa la responsabilità è affidata al segretario, coadiuvato dal restante personale dell'amministrazione (3 unità, tra le quali è compreso il responsabile per la ricerca); il personale tecnico è stato riunito in un unico ufficio (4 unità, tra le quali sono compresi i responsabili per l'informatica e per i laboratori), ad eccezione di due unità afferenti al sistema museale. Il personale bibliotecario (10 unità) è suddiviso logisticamente nelle quattro sedi attuali di fruizione per il pubblico ma presenta una gestione unitaria con un unico direttore. Per la gestione didattica ci si avvale di due unità, una delle quali assume la responsabilità relativa.
Per le attività di didattica e di programmazione, l'istruzione dei temi e le conseguenti proposte di indirizzo sono elaborate da una commissione comprendente un rappresentante per ogni sezione, oltre il Direttore; per le azioni connesse alla gestione di spazi e laboratori analoghe finalità sono assunte da un'altra commissione organizzata secondo i medesimi criteri.
Al Dipartimento afferiscono quattro corsi di studio, ognuno provvisto di un coordinatore e di un consiglio dei docenti afferenti, che operano in una stretta sinergia tra loro e con gli altri organi del Dipartimento. Si tratta di 2 corsi di studio di laurea triennale di ambito archeologico e filologico-letterario classico e dei relativi 2 corsi di laurea magistrale. Per varie esigenze didattiche, alcuni docenti sono impegnati a vario titolo anche in corsi di laurea esterni.
Al Dipartimento afferiscono oltre ottanta di docenti, inseriti in 25 diversi settori scientifico-disciplinari che spaziano geograficamente dall'Occidente al Vicino e Medio Oriente e cronologicamente dalla Preistoria all'età medievale, con un'estensione, sia sotto il profilo storico-archeologico sia sotto il profilo filologico-letterario, a diverse culture, da quelle antico-orientali, a quelle egee e italiche, da quella ebraica a quelle islamiche, comprendendo anche le fasi culturali dell'Umanesimo, quando l'antichità, mai completamente dimenticata, conobbe un'indubbia riscoperta.
Collaborano con il Dipartimento, inoltre, sul piano sia scientifico sia didattico, i 4 Musei archeologici del Polo Museale e dell'Orto Botanico: il Museo delle Origini, il Museo dell'Oriente, il Museo delle Antichità Etrusche e Italiche ed il Museo dell'Arte Classica-Gipsoteca.
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Città e territori: Italia e Mediterraneo tra età pre-classica e Medioevo. | PANELLA Clementina | 16 | |
2. | Dalla Grecia a Roma: linguaggio figurativo, forme di comunicazione visiva, memorie della tradizione classica | PICOZZI Maria Grazia | 4 | |
3. | Dalle prime forme egualitarie alle più antiche forme di articolazione sociale | CAZZELLA Alberto | 7 | |
4. | Forme di aggregazione sociali e politiche nel mondo antico | MIGLIORATI Luisa | 12 | |
5. | L'origine delle società complesse e i processi di formazione delle società protostatali ed urbane | FRANGIPANE Marcella | 8 | |
6. | Produzione e commerci nel mondo antico: un laboratorio interdisciplinare di storia, archeologia e archeometria | OLCESE Gloria Angela | 5 | |
7. | Storia, archeologia e società nel Vicino e Medio Oriente nel periodo antico e tardo-antico. | CERETI Carlo Giovanni | 8 | |
8. | Linguistica e filologia nei testi grammaticali e retorici latini | ROSELLINI Michela | 4 | |
9. | Forme della comunicazione letteraria nella cultura romana repubblicana e imperiale | SCHIESARO Alessandro | 8 | |
10. | La tradizione letteraria greca e latina dal Tardoantico al Medioevo (IV-XV sec.) | LUZZI Andrea | 4 | Martina PAVONI – non strutturato: dottoranda Firenze SISMEL Angela PRINZI – non strutturato: dottoranda Roma Tor Vergata |
11. | Scuola educazione e cultura in Europa tra Medioevo e Rinascimento | PIRAS Giorgio | 7 | Angela PRINZI, Dottorando Università degli Studi di Roma Tor Vergata Dip. di Scienze storiche, filosofiche-sociali, dei Beni culturali e del Territorio |
12. | La letteratura Greca nella prospettiva dei diversi sistemi comunicativi, dall’età antica all’età moderna | NICOLAI MASTROFRANCESCO Roberto | 7 |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Rilevare e comunicare: metodi innovativi non a contatto per la conoscenza e la documentazione del patrimonio architettonico e archeologico | IPPOLITO Alfonso (Storia, disegno e restauro dell’architettura) | 5 | Barbara Marchesini (assegnista ric. Groningen Institute of Archeology) |
2. | La morfologia derivazionale nelle lingue indoeuropee orientali: dal pensiero grammaticale antico all'indoeuropeistica moderna | KEIDAN Artemij (Istituto italiano di Studi orientali - ISO) | 3 | |
3. | The Zibaldone Project - Lessico Leopardiano | D'INTINO Franco (Studi europei, americani e interculturali) | 19 | Michael Caesar, Grazia Basile, Rodney Lokaj, Margaret Brose, Christian Genetelli, Maria de las Nieves Muniz Muniz, Paul Hamilton, Giulio C. Lepschy, Giorgio Stabile,Simon Ditchfield, Carla Frova, Antonio Clericuzio, Peter Hainsworth, Luigi Severi, David Hill, Giovanni Sampaolo, Jeffrey Einboden, Nicholas Hammond, Fabio Camilletti, Giorgio Pino, Lucio Felici, Alberto Folin, Chris Wickham, Elisabetta Chiodo, Cristina Scherrer-Schaub,Colin Timms,Marco Maiuro, James Vigus, Daniele Maggi, Camilla Cattarulla, Tim Parks, Prue Shaw, Alessandro Carrera, Marco de Nicolò, Letizia Panizza, |
4. | University and School for a European Literary Canon | PUNZI Arianna (Studi europei, americani e interculturali) | 9 | Maria Luisa Meneghetti, Claudio Ciociola, Lino Leonardi, Eugenio Burgio, Salvatore Luongo, Simonetta Bianchini, Roberto Antonelli, alessia Ronchetti (Cambridge, valentina berardini, Anatole Pierre Fuksas, Cesare Segre, Andrew Sanders, Eugenio Scalfari, Ciid, coordinatore (IT) Università di Bucarest – Facoltà di Lettere, (RO)Romanisches Seminar der Cristian-Albrecht Universität zu Kiel, (DE) Centro de Estudos Comparatistas – Fac. Letras Univ. Lisboa, (PT) Universidade de Santiago de Campostela, Santiago de Campostela (ES)Istituto Politécnico de Leiria, Leiria (PT) Language Service Centre, Giessen (DE), Jozsef Pal, Franco Baratta |
5. | Territorial Impact of Globalization in Europe and its Regions TIGER - SECOA | MONTANARI Armando (Studi europei, americani e interculturali) | 12 | Filippo Belloc, Barbara Staniscia, Alessandro Londei, Alessandro Di Ludovico Roberto Antonelli, Paola Salvatori, Lakshmi Ramakrishnan Iyer, Elvidio Lupia Palmieri, Claudio Caputo, Claudia Tarragoni, Mario Beccari, Enrico Todisco, MEMOTEF; Maria Felice Arezzo, Flaminia Musella |
6. | RISORSE DIGITALI PER L'EDITORIA | MARTINEZ DE CARNERO CALZADA Fernando (Studi europei, americani e interculturali) | 10 | |
7. | Tradizione dei testi classici latini e greci. Traduzione e trasmissione | PASSALACQUA Marina (Studi greco-latini, italiani, scenico-musicali) | 9 | |
8. | Linked Heritage | RAGONE Giovanni (Storia dell'arte e spettacolo) | 5 | FERRARA VINCENZA, esterno. |
9. | Prospettive sulla scuola tardoantica: libri, testi, storia e società nel Mediterraneo | BIANCONI Daniele (Storia, culture, religioni) | 5 |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Il laboratorio del Dipartimento di Scienze dell'Antichità per mancanza di spazi idonei si è finora articolato nelle seguenti distaccate unità, ciascuna con uno o più referenti:
1. Laboratorio di Scienze dell'Antichità e Restauro (Proff.ri Clementina Panella - Cristina Lemorini)
2. Laboratorio di Cartografia (Prof. Migliorati)
3. Laboratorio di Archeologia del Levante e Mediterraneo (Prof. Lorenzo Nigro)
4. Laboratorio del Vicino Oriente (Prof. Frances Pinnock)
5. Laboratorio di Analisi Tecnologica e Funzionale dei Manufatti Preistorici e Protostorici (Prof. Cristina Lemorini)
6. Laboratorio di Epigrafia (Prof. Silvia Orlandi)
7. Laboratorio di Fotogrammetria digitale e remote sensing archeologico (Prof. Alessandro Jaia)
8. Laboratorio per lo studio delle Produzioni artigianali, dell'Architettura, dei Paesaggi storici - P.A.P. (Proff. Clementina Panella, Gilda Bartoloni, Emanuela Borgia, Paolo Carafa, Francesca Romana Stasolla, Maria Teresa D'Alessio)
9. Laboratorio del Museo delle Antichità Etrusche e Italiche (Prof. Paola Baglione)
10. Laboratorio ARCHEOMED - Origine, tecnologie e commerci delle ceramiche antiche (Prof. Gloria Olcese)
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1. Laboratorio di Scienze dell'Antichità e Restauro (Proff.ri Clementina Panella - Cristina Lemorini)
2. Laboratorio di Cartografia (Prof. Migliorati)
3. Laboratorio di Archeologia del Levante e Mediterraneo (Prof. Lorenzo Nigro)
4. Laboratorio del Vicino Oriente (Prof. Frances Pinnock)
5. Laboratorio di Analisi Tecnologica e Funzionale dei Manufatti Preistorici e Protostorici (Prof. Cristina Lemorini)
6. Laboratorio di Epigrafia (Prof. Silvia Orlandi)
7. Laboratorio di Fotogrammetria digitale e remote sensing archeologico (Prof. Alessandro Jaia)
8. Laboratorio per lo studio delle Produzioni artigianali, dell'Architettura, dei Paesaggi storici - P.A.P. (Proff. Clementina Panella, Gilda Bartoloni, Emanuela Borgia, Paolo Carafa, Francesca Romana Stasolla, Maria Teresa D'Alessio)
9. Laboratorio del Museo delle Antichità Etrusche e Italiche (Prof. Paola Baglione)
10. Laboratorio ARCHEOMED - Origine, tecnologie e commerci delle ceramiche antiche (Prof. Gloria Olcese)
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Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | grandi attrezzature non presenti |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Biblioteca di Scienze dell’Antichità | http://www.antichita.uniroma1.it/biblioteca | 90.676 | 1.865 | 1.865 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
2. | Sistema Bibliotecario Sapienza | https://web.uniroma1.it/sbs/ | 2.738.231 | 911.407 | 38.822 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [19]
-
- Prof. Associati [29]
-
- Ricercatori [32]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [3]
-
- Assegnisti [17]
-
- Dottorandi [134]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Professore Ordinario Ruolo Esaurimento
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
No data found
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 2 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 9 |
Area Biblioteche | 10 |
Area Amministrativa - Gestionale | 3 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |