Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
Presentazione generale del Dipartimento
Il “Dipartimento di Scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche”, è attivo dal 1° luglio 2010 e nasce dalla confluenza di tre Dipartimenti preesistenti: Dipartimento di scienze del libro e del documento; Dipartimento di studi filologici, linguistici e letterari; Dipartimento delle scienze dei segni, degli spazi e delle culture (Sezioni di Geografia, Linguistica e Germanistica, Musicologica).
L'art. 1 del Regolamento del Dipartimento definisce, all'interno delle sue attribuzioni, le modalità con le quali vengono fissati gli obiettivi da conseguire e, con particolare riferimento alla ricerca scientifica, così recita: «elabora un piano triennale, aggiornabile annualmente, delle attività di ricerca, definendo le aree di attività e gli impegni di ricerca di preminente interesse di gruppi o di singoli afferenti, ferma restando la garanzia di ambiti di ricerca a proposta libera, fornendo la disponibilità di strutture, servizi e strumentazione per realizzare i progetti di ricerca».
Il Dipartimento ha come finalità indagini sui metodi, i linguaggi, le forme e gli ambienti della trasmissione culturale, ed è incentrato quindi sulle scienze del Linguaggio, del Testo, del Documento, del Territorio. La sua vocazione didattica si esprime specificamente nell'ambito della Geografia, dei Beni archivistici e librari, delle discipline linguistiche e filologico-letterarie.
La sua struttura scientifico-disciplinare comprende competenze relative ai seguenti filoni di ricerca:
a. fenomeni letterari, grafici, editoriali, antropofisici, in cui si esprimono e documentano le tradizioni culturali e sociali; il Dipartimento ha competenze rilevanti nei dominî della filologia italiana, germanica (con particolare attenzione alle aree scandinàva e neerlandese), slava, albanese e ugro-finnica;
b. studi di genere;
c. analisi teorica della lingua parlata e scritta; studio formalizzato delle diverse pratiche e dinamiche linguistiche (compresa la riflessione metalinguistica), poste in relazione tra loro nel tempo e nello spazio, nelle società e nelle diverse situazioni comunicazionali, nonché analisi dei modi della generazione, trasmissione e comprensione di sensi;
d. analisi diacronica di realtà linguistiche e culturali affidate a una tradizione scritta, con riferimento agli stadi attingibili attraverso il metodo comparativo-ricostruttivo e alle complesse dinamiche evolutive dalla preistoria fino ai giorni nostri;
e. problemi di didattica delle lingue e di qualità ed efficacia delle forme di apprendimento linguistico e di comunicazione;
f. logiche e prassi delle procedure produttive e distributive della comunicazione scritta, saggiate nelle implicazioni testuali e paratestuali, nelle strategie territoriali e nei loro rapporti con i nuovi scenari linguistici e strutturali disegnati dalle tecnologie informatiche;
g. analisi e storia della cultura scritta e delle civiltà che si fondano sul libro e sul documento;
h. studio dei documenti e degli istituti (archivi, biblioteche, fonoteche, fototeche, cartoteche etc.) deputati alla conservazione, organizzazione, diffusione e trasmissione delle testimonianze culturali e dei segni della presenza dell'uomo sul territorio, registrati su qualsiasi supporto, analogico o digitale;
i. storia e analisi delle musiche di tradizione orale nelle diverse culture musicali;
j. studio e sperimentazione delle applicazioni informatiche per la ricerca umanistica, anche in relazione alla toponomastica e alla valorizzazione del territorio in connessione con la presenza di beni culturali materiali e immateriali;
k. studio dei fenomeni di storia della cultura e della prassi giuridica e istituzionale europea, in cui si definiscono gli ordini sociali, politici ed economici dei diversi territori;
l. studio del patrimonio paesaggistico e ambientale, in quanto traducentesi in una varietà di “segni” leggibili sul territorio;
m. studio del linguaggio della geo-graficità, espressione grafica dell'intelligenza visivo- spaziale, per la descrizione e l'interpretazione sia di sistemi territoriali, sia di fenomeni culturali e sociali.
La ricerca dipartimentale viene sviluppata attraverso tre Sezioni permanenti: Sezione di scienze del libro e del documento; Sezione di scienze dei segni, degli spazi e delle culture; Sezione di studi filologici, linguistici e letterari (si veda il quadro B1).
Il Dipartimento si avvale di un importante complesso di Biblioteche e fondi documentari (Biblioteca e Cartoteca di Geografia, Biblioteca di Glottologia, Biblioteca di Scienze del libro e del documento, Biblioteca della ex Scuola speciale per Archivisti e Bibliotecari) e di Laboratori nei settori dell'analisi cartografica e del recupero e della digitalizzazione dei documenti fotografici, dell'analisi della voce e del suono, dei servizi digitali per la ricerca, del supporto informatico alla didattica e alla ricerca nelle discipline letterarie e testuali (si veda il quadro C1c).
Specifici obiettivi di ricerca
A partire dalle tradizioni affermatesi negli anni all'interno delle strutture di ricerca che nel 2010 hanno dato vita al nuovo Dipartimento sono riconoscibili alcuni peculiari filoni di indagine, che rappresentano una specificità anche a livello nazionale nei diversi ambiti disciplinari e che tuttora vengono perseguiti. Per limitarsi ai principali di questi filoni, si può ricordare quanto segue:
Area degli studi relativi al patrimonio librario e documentario.
• Gli ambiti di ricerca riguardano la storia della cultura scritta, esaminata sia attraverso l'analisi del fenomeno grafico e la produzione di codici, sia attraverso lo studio della prassi giuridica rappresentata dalla redazione di documenti pubblici e privati; l'analisi della funzione storicamente ricoperta dagli istituti - archivi, biblioteche, fonoteche, fototeche, cartoteche - deputati alla conservazione, all'organizzazione, alla diffusione e alla trasmissione delle testimonianze culturali registrate su qualsiasi supporto, analogico o digitale; le problematiche relative alla progettazione e alla gestione delle biblioteche e degli archivi, e alla gestione del patrimonio documentario moderno e contemporaneo. In una prospettiva interdisciplinare vengono affrontate sia l'organizzazione della conoscenza registrata e le modalità della sua condivisione, con attenzione alle recenti trasformazioni legate all'applicazione degli strumenti elaborati allo scopo di realizzare la ricerca semanticamente fondata dei contenuti nei documenti in rete, sia lo studio e la sperimentazione delle applicazioni informatiche per la ricerca umanistica, anche in relazione alla valorizzazione del territorio in connessione alla presenza di beni culturali materiali e immateriali.
• Una triplice tradizione di studi caratterizza in particolare quest'area: gli studi nel campo della Diplomatica, vale a dire lo studio dei documenti di età antica, medievale e moderna nei loro caratteri formali, interni ed esterni, e nelle funzioni che esprimono, storicamente, nelle società che li producono e li utilizzano; gli studi nel campo della Biblioteconomia, intesa come riflessione teorica e sperimentazione metodologica nell'ambito dei servizi bibliotecari, documentari e informativi; gli studi nel campo dell'Archivistica, intesa come complesso di teorie, norme e nozioni riguardanti la definizione della natura degli archivi, la loro organizzazione, la conservazione e i criteri di creazione e ordinamento dei documenti stessi.
Area degli studi linguistico-filologici.
• I filoni di ricerca attualmente rappresentati comprendono la Filologia italiana, germanica (con attenzione alle aree scandinàva e neerlandese, dalle fasi medievali a quelle contemporanee), slava e albanese; l'analisi teorica della lingua parlata e scritta, l'analisi delle diverse pratiche e dinamiche linguistiche e metalinguistiche, poste in relazione tra loro nel tempo e nello spazio, nelle società e nelle diverse situazioni comunicazionali, nonché l'analisi dei modi di produzione, trasmissione e comprensione di sensi. Con un'ottica attenta alle connessioni interdisciplinari, vengono inoltre affrontati i problemi della didattica delle lingue e della qualità ed efficacia delle forme di apprendimento linguistico e di comunicazione; le logiche e le prassi produttive e distributive della comunicazione, saggiate anche nelle implicazioni testuali e paratestuali, nelle strategie territoriali e nei loro rapporti con i nuovi scenari linguistici e strutturali disegnati dalle tecnologie informatiche; la riflessione sulla metodologia dell'indagine linguistica (anche in chiave statistica e computazionale) e lo sviluppo di risorse linguistiche e lessicografiche.
• Una peculiarità della ricerca svolta nel Dipartimento è rappresentata dagli studi di genere e delle culture delle differenze, incentrati sull'analisi della storia politica e culturale della modernità, con attenzione alle pluralità delle identità soggettive e collettive, alla loro memoria e alla specificità delle forme conoscitive ed espressive.
Area degli studi geografici.
• Gli ambiti di ricerca dell'area geografica attengono prevalentemente agli studi relativi al patrimonio ambientale e paesaggistico. Questi studi riguardano: l'insieme dei segni leggibili sul territorio nella sua stratificazione storica e nella contemporaneità; il linguaggio cartografico sia nella sua dimensione tradizionale, sia nei più recenti contributi dei Sistemi Informativi Geografici (GIS); l'interpretazione dei sistemi territoriali e dei fenomeni culturali e sociali ad essi attinenti; le dinamiche urbane, i flussi e le reti, i processi migratorî, i rapporti tra salute, qualità della vita e territorio; le aree marginali in ambiente montano, i problemi della didattica e del suo rapporto con la ricerca, i rapporti tra letteratura e spazio geografico.
• Prosegue la tradizione di ricerca nel campo della Geografia medica, area interdisciplinare di studi finalizzata a indagare le cause delle malattie con particolare attenzione alla distribuzione geografica e confinante con l'epidemiologia eziologica che analizza gli stessi fenomeni dal versante medico. Di particolare approfondimento sono inoltre i filoni di attività interdisciplinari che riguardano le ricadute spaziali dei processi storici e antropologici.
A queste vaste aree di indagine si aggiungono significativi filoni di ricerca.
Studi storico-giuridici.
• Riguardano principalmente l'analisi dei fenomeni di storia della cultura e della prassi giuridica e istituzionale europea, in cui si definiscono gli ordini sociali, politici ed economici dei diversi territori. In particolare è in corso una mappatura della cultura giuridica in Italia (sec. XII-XX) attraverso le biografie dei giuristi e un'indagine sulla storia del processo penale in età moderna.
Musicologia.
• Le ricerche in ambito musicologico si concentrano sulla storia e l'analisi delle musiche di tradizione orale nelle diverse culture musicali (Asia, Africa, Europa), insieme allo studio in chiave interculturale delle relazioni tra espressione musicale e altre modalità di comunicazione.
Comunicazione scientifica, bibliometria e valutazione della ricerca.
• Sono state realizzate e sono in atto numerose ricerche (finanziate con progetti di Ateneo, assegni di ricerca, collaborazioni con altri istituti nazionali e stranieri) e sperimentazioni relative al monitoraggio e valutazione della qualità dei risultati della ricerca scientifica nell'area umanistica e sociale, allo scopo di individuare criteri che tengano conto delle specificità di tali ambiti disciplinari, comprese le modalità di pubblicazione e circolazione in ambiente digitale.
Si segnalano inoltre alcuni dei progetti di ricerca pertinenti all'ambito cronologico interessato alla presente valutazione (descritto in modo più approfondito, insieme ad altri già sintetizzati nelle pagine precedenti, nella sezione relativa alla ricerca presente nel sito del Dipartimento (http://www.dolinfige.uniroma1.it):
• Rappresentazioni linguistiche dell'identità. Modelli sociolinguistici e linguistica storica (Progetto nazionale PRIN: coordinatore scientifico prof. P. Molinelli – Università di Bergamo);
• Petrarca e i suoi copisti (Progetto nazionale PRIN: coordinatore scientifico prof. V. Fera - Università di Messina);
• Canzonieri spagnoli tra Rinascimento e Barocco (Progetto nazionale PRIN: coordinatore scientifico prof. A. Gargano – Università di Napoli Federico II);
• Jean-Joseph Rive. Riscoperta e riproduzione della miniatura in Francia alla fine del XVIII Secolo (Progetto nazionale PRIN: coordinatore scientifico prof. A. Iacobini – Università di Roma La Sapienza);
• Indagine qualitativa su lettori deboli e non lettori in Italia (Ricerca finanziata dal Ministero per i beni e le attività culturali);
• Glossari di Ispanistica (Ricerca di Ateneo).
Ricadute sulla didattica
Senza entrare nel merito delle attività didattiche incardinate nel Dipartimento o che vedono impegnati docenti afferenti al Dipartimento, si segnala che l'attività scientifica ha avuto ricadute positive non solo sulla didattica erogata a livello dei corsi di laurea (Scienze geografiche per l'ambiente e la salute – Classe L6 e Scienze archivistiche e librarie – Classe L1) e dei corsi di laurea magistrale (Archivistica e Biblioteconomia – Classe LM5; Linguistica – Classe LM 39; Musicologia – Classe LM45; Gestione e valorizzazione del territorio - Classe LM80), di cui il Dipartimento è direttamente responsabile, e dei numerosi altri corsi di laurea ai quali collaborano docenti del Dipartimento, ma che il Dipartimento gestisce anche alcune rilevanti attività didattiche di terzo livello, che si segnalano all'interno del panorama nazionale per la loro qualità e, spesso, per la loro unicità:
• Dottorato di ricerca in Scienze documentarie, linguistiche e letterarie, per il quale si rinvia ad altre sezioni della presente scheda;
• Master di I livello in Editoria, giornalismo e management culturale, svolto in collaborazione con le case editrici Einaudi, Il Saggiatore e Minimum Fax e con la Fondazione Musica per Roma. Il Master si propone di realizzare un percorso formativo finalizzato a fornire conoscenze e abilità particolarmente richieste nel settore dell'industria culturale. Tale percorso formativo potrà far acquisire competenze potenzialmente spendibili per avvicinarsi al lavoro del redattore editoriale, dell'esperto di comunicazione e dell'operatore culturale. Il Master, rivolgendosi in particolar modo agli studenti che hanno completato il loro corso di laurea triennale in una Facoltà umanistica, propone un nuovo approccio didattico che intende integrare la formazione umanistica tradizionale, da una parte (moduli comuni), con alcune competenze trasversali ormai necessarie per chiunque voglia confrontarsi con il mondo del lavoro (fondamenti di diritto europeo, politiche di pari opportunità, fondamenti di economia aziendale, tecniche di scrittura controllata, fondamenti di multimedialità), e dall'altra (moduli specialistici), con competenze e abilità pratiche più direttamente spendibili in campo professionale.
• Scuola di specializzazione in beni archivistici e librari, unica in Italia ed erede della Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari, nata nel 1927 con due indirizzi che portavano dopo tre anni di studio al conseguimento di due distinti diplomi di bibliotecario-paleografo e archivista-paleografo; riformata con DPR 19 settembre 1952 n. 1697, quando assunse la fisionomia di Facoltà; ulteriormente riformata con il DM 31 gennaio 2006, “Riassetto delle Scuole di specializzazione nel settore della tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale”. Al termine del percorso biennale di studi, lo specializzato dovrà aver acquisito un'approfondita conoscenza degli aspetti teorico-scientifici, delle metodologie e delle tecniche proprie delle discipline archivistiche, bibliografiche, biblioteconomiche e documentarie; una sicura padronanza sul piano operativo dei problemi relativi all'organizzazione e alla direzione di archivi, biblioteche e centri di informazione e documentazione; una conoscenza avanzata degli aspetti legislativi e amministrativi necessari per la gestione, la tutela e la conservazione del patrimonio archivistico, librario e documentario; una conoscenza avanzata delle strutture e delle dinamiche dell'industria dei contenuti, delle imprese editoriali, del sistema dei media e delle istituzioni culturali; la capacità di utilizzare con sicura abilità gli strumenti informatici e le tecniche multimediali, soprattutto negli ambiti specifici di competenza, nonché per la gestione e la conservazione delle biblioteche digitali, degli archivi informatici, delle immagini e delle registrazioni sonore.
Le attività didattiche, e in particolare quelle di secondo e terzo livello, offrono un'occasione di verifica della qualità della ricerca e della sua adeguatezza ai bisogni complessivi del mondo degli studi, della scuola, delle professioni in cui gli allievi sono orientati a cercare lavoro al termine del loro percorso formativo e, in una prospettiva più ampia, alle esigenze della società.
Il flusso delle iscrizioni, la capacità di attrazione e gli esiti sul versante occupazionale – sui quali non ci si sofferma in questa sede, essendo oggetto di altre rilevazioni – offrono però segnali confortanti sulla qualità “combinata” della ricerca e della didattica praticate all'interno del Dipartimento.
Monitoraggio dell'impatto della ricerca
Il Dipartimento è impegnato in un monitoraggio della qualità e dell'impatto della ricerca prodotta dai ricercatori ad esso afferenti, allo scopo di perseguire un costante miglioramento dei risultati.
Una possibile quantificazione dell'impatto della ricerca prodotta in Dipartimento può essere monitorata attraverso la presenza dei prodotti della ricerca all'interno dei principali database internazionali on line. Come si sa, gli indicatori bibliometrici sono di scarsa utilità nell'ambito degli studi umanistici e non risultano adatti a valutare la qualità della ricerca e, ancora meno, il valore di uno studioso. Per questi motivi, quindi, gli esiti delle rilevazioni qui riportati non vanno confusi con una valutazione della qualità della ricerca o della reputazione di cui godono i componenti del Dipartimento: a questi scopi rispondono meglio i dati riportati in altra parte della presente scheda e ricavati dalla VQR e dalla ASN.
I risultati delle ricerche effettuate nei database Web of Science (WoS) e Google Scholar (GS) sono tuttavia indicativi della visibilità sul web dei lavori prodotti dai ricercatori del Dipartimento e quindi anche della capacità dei ricercatori stessi di dialogare con le rispettive comunità scientifiche di riferimento.
Si riportano qui i risultati delle interrogazioni effettuate nel mese di gennaio 2015:
− numero complessivo di lavori indicizzati in WoS: 491
− numero complessivo di citazioni in WoS: 58
− numero complessivo di lavori indicizzati in GS: 2447
− numero complessivo di citazioni in GS: 4447
Siccome la maggior parte dei membri del Dipartimento è inquadrato in settori scientifico-disciplinari compresi nelle aree CUN 10 e 11, sono state effettuate ulteriori elaborazioni:
− numero medio per docente di lavori indicizzati in WoS area 10: 4,7
− numero medio per docente di citazioni in WoS area 10: 0,8
− numero medio per docente di lavori indicizzati in WoS area 11: 12
− numero medio per docente di citazioni in WoS area 11: 1,14
− numero medio per docente di lavori indicizzati in GS area 10: 32,6
− numero medio per docente di citazioni in GS area 10: 72,7
− numero medio per docente di lavori indicizzati in GS area 11: 44,5
− numero medio per docente di citazioni in GS area 11: 53
Azioni per consolidare e aumentare la produzione e la qualità scientifica
Il Dipartimento si adopera, nei limiti delle risorse disponibili e dei poteri di intervento che gli sono propri, per migliorare la qualità scientifica. A tale fine prevede una pluralità di azioni di coordinamento e di stimolo, riconducibili agli obiettivi indicati nella tabella che in allegato (file pdf “tabella allegata al quadro A1”).
Pdf inserito: visualizza
Il “Dipartimento di Scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche”, è attivo dal 1° luglio 2010 e nasce dalla confluenza di tre Dipartimenti preesistenti: Dipartimento di scienze del libro e del documento; Dipartimento di studi filologici, linguistici e letterari; Dipartimento delle scienze dei segni, degli spazi e delle culture (Sezioni di Geografia, Linguistica e Germanistica, Musicologica).
L'art. 1 del Regolamento del Dipartimento definisce, all'interno delle sue attribuzioni, le modalità con le quali vengono fissati gli obiettivi da conseguire e, con particolare riferimento alla ricerca scientifica, così recita: «elabora un piano triennale, aggiornabile annualmente, delle attività di ricerca, definendo le aree di attività e gli impegni di ricerca di preminente interesse di gruppi o di singoli afferenti, ferma restando la garanzia di ambiti di ricerca a proposta libera, fornendo la disponibilità di strutture, servizi e strumentazione per realizzare i progetti di ricerca».
Il Dipartimento ha come finalità indagini sui metodi, i linguaggi, le forme e gli ambienti della trasmissione culturale, ed è incentrato quindi sulle scienze del Linguaggio, del Testo, del Documento, del Territorio. La sua vocazione didattica si esprime specificamente nell'ambito della Geografia, dei Beni archivistici e librari, delle discipline linguistiche e filologico-letterarie.
La sua struttura scientifico-disciplinare comprende competenze relative ai seguenti filoni di ricerca:
a. fenomeni letterari, grafici, editoriali, antropofisici, in cui si esprimono e documentano le tradizioni culturali e sociali; il Dipartimento ha competenze rilevanti nei dominî della filologia italiana, germanica (con particolare attenzione alle aree scandinàva e neerlandese), slava, albanese e ugro-finnica;
b. studi di genere;
c. analisi teorica della lingua parlata e scritta; studio formalizzato delle diverse pratiche e dinamiche linguistiche (compresa la riflessione metalinguistica), poste in relazione tra loro nel tempo e nello spazio, nelle società e nelle diverse situazioni comunicazionali, nonché analisi dei modi della generazione, trasmissione e comprensione di sensi;
d. analisi diacronica di realtà linguistiche e culturali affidate a una tradizione scritta, con riferimento agli stadi attingibili attraverso il metodo comparativo-ricostruttivo e alle complesse dinamiche evolutive dalla preistoria fino ai giorni nostri;
e. problemi di didattica delle lingue e di qualità ed efficacia delle forme di apprendimento linguistico e di comunicazione;
f. logiche e prassi delle procedure produttive e distributive della comunicazione scritta, saggiate nelle implicazioni testuali e paratestuali, nelle strategie territoriali e nei loro rapporti con i nuovi scenari linguistici e strutturali disegnati dalle tecnologie informatiche;
g. analisi e storia della cultura scritta e delle civiltà che si fondano sul libro e sul documento;
h. studio dei documenti e degli istituti (archivi, biblioteche, fonoteche, fototeche, cartoteche etc.) deputati alla conservazione, organizzazione, diffusione e trasmissione delle testimonianze culturali e dei segni della presenza dell'uomo sul territorio, registrati su qualsiasi supporto, analogico o digitale;
i. storia e analisi delle musiche di tradizione orale nelle diverse culture musicali;
j. studio e sperimentazione delle applicazioni informatiche per la ricerca umanistica, anche in relazione alla toponomastica e alla valorizzazione del territorio in connessione con la presenza di beni culturali materiali e immateriali;
k. studio dei fenomeni di storia della cultura e della prassi giuridica e istituzionale europea, in cui si definiscono gli ordini sociali, politici ed economici dei diversi territori;
l. studio del patrimonio paesaggistico e ambientale, in quanto traducentesi in una varietà di “segni” leggibili sul territorio;
m. studio del linguaggio della geo-graficità, espressione grafica dell'intelligenza visivo- spaziale, per la descrizione e l'interpretazione sia di sistemi territoriali, sia di fenomeni culturali e sociali.
La ricerca dipartimentale viene sviluppata attraverso tre Sezioni permanenti: Sezione di scienze del libro e del documento; Sezione di scienze dei segni, degli spazi e delle culture; Sezione di studi filologici, linguistici e letterari (si veda il quadro B1).
Il Dipartimento si avvale di un importante complesso di Biblioteche e fondi documentari (Biblioteca e Cartoteca di Geografia, Biblioteca di Glottologia, Biblioteca di Scienze del libro e del documento, Biblioteca della ex Scuola speciale per Archivisti e Bibliotecari) e di Laboratori nei settori dell'analisi cartografica e del recupero e della digitalizzazione dei documenti fotografici, dell'analisi della voce e del suono, dei servizi digitali per la ricerca, del supporto informatico alla didattica e alla ricerca nelle discipline letterarie e testuali (si veda il quadro C1c).
Specifici obiettivi di ricerca
A partire dalle tradizioni affermatesi negli anni all'interno delle strutture di ricerca che nel 2010 hanno dato vita al nuovo Dipartimento sono riconoscibili alcuni peculiari filoni di indagine, che rappresentano una specificità anche a livello nazionale nei diversi ambiti disciplinari e che tuttora vengono perseguiti. Per limitarsi ai principali di questi filoni, si può ricordare quanto segue:
Area degli studi relativi al patrimonio librario e documentario.
• Gli ambiti di ricerca riguardano la storia della cultura scritta, esaminata sia attraverso l'analisi del fenomeno grafico e la produzione di codici, sia attraverso lo studio della prassi giuridica rappresentata dalla redazione di documenti pubblici e privati; l'analisi della funzione storicamente ricoperta dagli istituti - archivi, biblioteche, fonoteche, fototeche, cartoteche - deputati alla conservazione, all'organizzazione, alla diffusione e alla trasmissione delle testimonianze culturali registrate su qualsiasi supporto, analogico o digitale; le problematiche relative alla progettazione e alla gestione delle biblioteche e degli archivi, e alla gestione del patrimonio documentario moderno e contemporaneo. In una prospettiva interdisciplinare vengono affrontate sia l'organizzazione della conoscenza registrata e le modalità della sua condivisione, con attenzione alle recenti trasformazioni legate all'applicazione degli strumenti elaborati allo scopo di realizzare la ricerca semanticamente fondata dei contenuti nei documenti in rete, sia lo studio e la sperimentazione delle applicazioni informatiche per la ricerca umanistica, anche in relazione alla valorizzazione del territorio in connessione alla presenza di beni culturali materiali e immateriali.
• Una triplice tradizione di studi caratterizza in particolare quest'area: gli studi nel campo della Diplomatica, vale a dire lo studio dei documenti di età antica, medievale e moderna nei loro caratteri formali, interni ed esterni, e nelle funzioni che esprimono, storicamente, nelle società che li producono e li utilizzano; gli studi nel campo della Biblioteconomia, intesa come riflessione teorica e sperimentazione metodologica nell'ambito dei servizi bibliotecari, documentari e informativi; gli studi nel campo dell'Archivistica, intesa come complesso di teorie, norme e nozioni riguardanti la definizione della natura degli archivi, la loro organizzazione, la conservazione e i criteri di creazione e ordinamento dei documenti stessi.
Area degli studi linguistico-filologici.
• I filoni di ricerca attualmente rappresentati comprendono la Filologia italiana, germanica (con attenzione alle aree scandinàva e neerlandese, dalle fasi medievali a quelle contemporanee), slava e albanese; l'analisi teorica della lingua parlata e scritta, l'analisi delle diverse pratiche e dinamiche linguistiche e metalinguistiche, poste in relazione tra loro nel tempo e nello spazio, nelle società e nelle diverse situazioni comunicazionali, nonché l'analisi dei modi di produzione, trasmissione e comprensione di sensi. Con un'ottica attenta alle connessioni interdisciplinari, vengono inoltre affrontati i problemi della didattica delle lingue e della qualità ed efficacia delle forme di apprendimento linguistico e di comunicazione; le logiche e le prassi produttive e distributive della comunicazione, saggiate anche nelle implicazioni testuali e paratestuali, nelle strategie territoriali e nei loro rapporti con i nuovi scenari linguistici e strutturali disegnati dalle tecnologie informatiche; la riflessione sulla metodologia dell'indagine linguistica (anche in chiave statistica e computazionale) e lo sviluppo di risorse linguistiche e lessicografiche.
• Una peculiarità della ricerca svolta nel Dipartimento è rappresentata dagli studi di genere e delle culture delle differenze, incentrati sull'analisi della storia politica e culturale della modernità, con attenzione alle pluralità delle identità soggettive e collettive, alla loro memoria e alla specificità delle forme conoscitive ed espressive.
Area degli studi geografici.
• Gli ambiti di ricerca dell'area geografica attengono prevalentemente agli studi relativi al patrimonio ambientale e paesaggistico. Questi studi riguardano: l'insieme dei segni leggibili sul territorio nella sua stratificazione storica e nella contemporaneità; il linguaggio cartografico sia nella sua dimensione tradizionale, sia nei più recenti contributi dei Sistemi Informativi Geografici (GIS); l'interpretazione dei sistemi territoriali e dei fenomeni culturali e sociali ad essi attinenti; le dinamiche urbane, i flussi e le reti, i processi migratorî, i rapporti tra salute, qualità della vita e territorio; le aree marginali in ambiente montano, i problemi della didattica e del suo rapporto con la ricerca, i rapporti tra letteratura e spazio geografico.
• Prosegue la tradizione di ricerca nel campo della Geografia medica, area interdisciplinare di studi finalizzata a indagare le cause delle malattie con particolare attenzione alla distribuzione geografica e confinante con l'epidemiologia eziologica che analizza gli stessi fenomeni dal versante medico. Di particolare approfondimento sono inoltre i filoni di attività interdisciplinari che riguardano le ricadute spaziali dei processi storici e antropologici.
A queste vaste aree di indagine si aggiungono significativi filoni di ricerca.
Studi storico-giuridici.
• Riguardano principalmente l'analisi dei fenomeni di storia della cultura e della prassi giuridica e istituzionale europea, in cui si definiscono gli ordini sociali, politici ed economici dei diversi territori. In particolare è in corso una mappatura della cultura giuridica in Italia (sec. XII-XX) attraverso le biografie dei giuristi e un'indagine sulla storia del processo penale in età moderna.
Musicologia.
• Le ricerche in ambito musicologico si concentrano sulla storia e l'analisi delle musiche di tradizione orale nelle diverse culture musicali (Asia, Africa, Europa), insieme allo studio in chiave interculturale delle relazioni tra espressione musicale e altre modalità di comunicazione.
Comunicazione scientifica, bibliometria e valutazione della ricerca.
• Sono state realizzate e sono in atto numerose ricerche (finanziate con progetti di Ateneo, assegni di ricerca, collaborazioni con altri istituti nazionali e stranieri) e sperimentazioni relative al monitoraggio e valutazione della qualità dei risultati della ricerca scientifica nell'area umanistica e sociale, allo scopo di individuare criteri che tengano conto delle specificità di tali ambiti disciplinari, comprese le modalità di pubblicazione e circolazione in ambiente digitale.
Si segnalano inoltre alcuni dei progetti di ricerca pertinenti all'ambito cronologico interessato alla presente valutazione (descritto in modo più approfondito, insieme ad altri già sintetizzati nelle pagine precedenti, nella sezione relativa alla ricerca presente nel sito del Dipartimento (http://www.dolinfige.uniroma1.it):
• Rappresentazioni linguistiche dell'identità. Modelli sociolinguistici e linguistica storica (Progetto nazionale PRIN: coordinatore scientifico prof. P. Molinelli – Università di Bergamo);
• Petrarca e i suoi copisti (Progetto nazionale PRIN: coordinatore scientifico prof. V. Fera - Università di Messina);
• Canzonieri spagnoli tra Rinascimento e Barocco (Progetto nazionale PRIN: coordinatore scientifico prof. A. Gargano – Università di Napoli Federico II);
• Jean-Joseph Rive. Riscoperta e riproduzione della miniatura in Francia alla fine del XVIII Secolo (Progetto nazionale PRIN: coordinatore scientifico prof. A. Iacobini – Università di Roma La Sapienza);
• Indagine qualitativa su lettori deboli e non lettori in Italia (Ricerca finanziata dal Ministero per i beni e le attività culturali);
• Glossari di Ispanistica (Ricerca di Ateneo).
Ricadute sulla didattica
Senza entrare nel merito delle attività didattiche incardinate nel Dipartimento o che vedono impegnati docenti afferenti al Dipartimento, si segnala che l'attività scientifica ha avuto ricadute positive non solo sulla didattica erogata a livello dei corsi di laurea (Scienze geografiche per l'ambiente e la salute – Classe L6 e Scienze archivistiche e librarie – Classe L1) e dei corsi di laurea magistrale (Archivistica e Biblioteconomia – Classe LM5; Linguistica – Classe LM 39; Musicologia – Classe LM45; Gestione e valorizzazione del territorio - Classe LM80), di cui il Dipartimento è direttamente responsabile, e dei numerosi altri corsi di laurea ai quali collaborano docenti del Dipartimento, ma che il Dipartimento gestisce anche alcune rilevanti attività didattiche di terzo livello, che si segnalano all'interno del panorama nazionale per la loro qualità e, spesso, per la loro unicità:
• Dottorato di ricerca in Scienze documentarie, linguistiche e letterarie, per il quale si rinvia ad altre sezioni della presente scheda;
• Master di I livello in Editoria, giornalismo e management culturale, svolto in collaborazione con le case editrici Einaudi, Il Saggiatore e Minimum Fax e con la Fondazione Musica per Roma. Il Master si propone di realizzare un percorso formativo finalizzato a fornire conoscenze e abilità particolarmente richieste nel settore dell'industria culturale. Tale percorso formativo potrà far acquisire competenze potenzialmente spendibili per avvicinarsi al lavoro del redattore editoriale, dell'esperto di comunicazione e dell'operatore culturale. Il Master, rivolgendosi in particolar modo agli studenti che hanno completato il loro corso di laurea triennale in una Facoltà umanistica, propone un nuovo approccio didattico che intende integrare la formazione umanistica tradizionale, da una parte (moduli comuni), con alcune competenze trasversali ormai necessarie per chiunque voglia confrontarsi con il mondo del lavoro (fondamenti di diritto europeo, politiche di pari opportunità, fondamenti di economia aziendale, tecniche di scrittura controllata, fondamenti di multimedialità), e dall'altra (moduli specialistici), con competenze e abilità pratiche più direttamente spendibili in campo professionale.
• Scuola di specializzazione in beni archivistici e librari, unica in Italia ed erede della Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari, nata nel 1927 con due indirizzi che portavano dopo tre anni di studio al conseguimento di due distinti diplomi di bibliotecario-paleografo e archivista-paleografo; riformata con DPR 19 settembre 1952 n. 1697, quando assunse la fisionomia di Facoltà; ulteriormente riformata con il DM 31 gennaio 2006, “Riassetto delle Scuole di specializzazione nel settore della tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale”. Al termine del percorso biennale di studi, lo specializzato dovrà aver acquisito un'approfondita conoscenza degli aspetti teorico-scientifici, delle metodologie e delle tecniche proprie delle discipline archivistiche, bibliografiche, biblioteconomiche e documentarie; una sicura padronanza sul piano operativo dei problemi relativi all'organizzazione e alla direzione di archivi, biblioteche e centri di informazione e documentazione; una conoscenza avanzata degli aspetti legislativi e amministrativi necessari per la gestione, la tutela e la conservazione del patrimonio archivistico, librario e documentario; una conoscenza avanzata delle strutture e delle dinamiche dell'industria dei contenuti, delle imprese editoriali, del sistema dei media e delle istituzioni culturali; la capacità di utilizzare con sicura abilità gli strumenti informatici e le tecniche multimediali, soprattutto negli ambiti specifici di competenza, nonché per la gestione e la conservazione delle biblioteche digitali, degli archivi informatici, delle immagini e delle registrazioni sonore.
Le attività didattiche, e in particolare quelle di secondo e terzo livello, offrono un'occasione di verifica della qualità della ricerca e della sua adeguatezza ai bisogni complessivi del mondo degli studi, della scuola, delle professioni in cui gli allievi sono orientati a cercare lavoro al termine del loro percorso formativo e, in una prospettiva più ampia, alle esigenze della società.
Il flusso delle iscrizioni, la capacità di attrazione e gli esiti sul versante occupazionale – sui quali non ci si sofferma in questa sede, essendo oggetto di altre rilevazioni – offrono però segnali confortanti sulla qualità “combinata” della ricerca e della didattica praticate all'interno del Dipartimento.
Monitoraggio dell'impatto della ricerca
Il Dipartimento è impegnato in un monitoraggio della qualità e dell'impatto della ricerca prodotta dai ricercatori ad esso afferenti, allo scopo di perseguire un costante miglioramento dei risultati.
Una possibile quantificazione dell'impatto della ricerca prodotta in Dipartimento può essere monitorata attraverso la presenza dei prodotti della ricerca all'interno dei principali database internazionali on line. Come si sa, gli indicatori bibliometrici sono di scarsa utilità nell'ambito degli studi umanistici e non risultano adatti a valutare la qualità della ricerca e, ancora meno, il valore di uno studioso. Per questi motivi, quindi, gli esiti delle rilevazioni qui riportati non vanno confusi con una valutazione della qualità della ricerca o della reputazione di cui godono i componenti del Dipartimento: a questi scopi rispondono meglio i dati riportati in altra parte della presente scheda e ricavati dalla VQR e dalla ASN.
I risultati delle ricerche effettuate nei database Web of Science (WoS) e Google Scholar (GS) sono tuttavia indicativi della visibilità sul web dei lavori prodotti dai ricercatori del Dipartimento e quindi anche della capacità dei ricercatori stessi di dialogare con le rispettive comunità scientifiche di riferimento.
Si riportano qui i risultati delle interrogazioni effettuate nel mese di gennaio 2015:
− numero complessivo di lavori indicizzati in WoS: 491
− numero complessivo di citazioni in WoS: 58
− numero complessivo di lavori indicizzati in GS: 2447
− numero complessivo di citazioni in GS: 4447
Siccome la maggior parte dei membri del Dipartimento è inquadrato in settori scientifico-disciplinari compresi nelle aree CUN 10 e 11, sono state effettuate ulteriori elaborazioni:
− numero medio per docente di lavori indicizzati in WoS area 10: 4,7
− numero medio per docente di citazioni in WoS area 10: 0,8
− numero medio per docente di lavori indicizzati in WoS area 11: 12
− numero medio per docente di citazioni in WoS area 11: 1,14
− numero medio per docente di lavori indicizzati in GS area 10: 32,6
− numero medio per docente di citazioni in GS area 10: 72,7
− numero medio per docente di lavori indicizzati in GS area 11: 44,5
− numero medio per docente di citazioni in GS area 11: 53
Azioni per consolidare e aumentare la produzione e la qualità scientifica
Il Dipartimento si adopera, nei limiti delle risorse disponibili e dei poteri di intervento che gli sono propri, per migliorare la qualità scientifica. A tale fine prevede una pluralità di azioni di coordinamento e di stimolo, riconducibili agli obiettivi indicati nella tabella che in allegato (file pdf “tabella allegata al quadro A1”).
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Sezione B - Sistema di gestione
Il Dipartimento di Scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche prevede due livelli di organizzazione, tra loro strettamente collegati, come è normale nel caso di un centro di spesa:
a) struttura amministrativo-gestionale;
b) struttura di ricerca.
a) La struttura amministrativo-gestionale comprende
- il Direttore, che ha la responsabilità generale del Dipartimento e ne individua le linee di sviluppo e di ricerca assieme agli organi appositamente preposti (Consiglio, Giunta e le strutture per l'Assicurazione di Qualità di cui al quadro B2);
- il Direttore vicario, designato dal Direttore, con il quale collabora strettamente nell'assicurare la realizzazione degli obiettivi individuati;
- il Segretario amministrativo, che, congiuntamente con il Direttore, ha la responsabilità della gestione amministrativa, supporto indispensabile anche per l'attività di ricerca (gestione e rendicontazione dei progetti, acquisto di beni e attrezzature, di materiale di ricerca, in primo luogo bibliografico). Dal 2015 il Segretario amministrativo è delegato del Direttore generale in regime di bilancio unico; nel triennio 2011-2013 ha invece condiviso con il Direttore la firma dei documenti contabili, parte dei quali finalizzata ad attività di ricerca.
b) La struttura di ricerca prevede:
- organi permanenti (le Sezioni) e
- gruppi di ricerca (per i quali si rinvia al quadro B1b);
- rientrano inoltre nella struttura di supporto alla ricerca i tre Laboratori (quadro C1a), con i relativi tecnici di laboratorio, e
- le Biblioteche (quadro C1c) – che hanno particolare rilievo nazionale e in qualche caso internazionale nel caso del Dipartimento di Scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche – con il relativo personale bibliotecario, di alta qualificazione;
- va infine menzionato un Centro di ricerca dipartimentale, il “Centro di Studi albanesi”, pienamente attivo nel triennio 2011-2013 (cf. infra, sotto la voce relativa alla Sezione di Scienze dei segni, degli spazi e delle culture).
In questa sede si descriveranno specificamente articolazione, composizione e attività delle tre Sezioni dipartimentali permanenti, in quanto le altre strutture di ricerca saranno descritte nei rispettivi quadri dedicati.
La figura del responsabile della ricerca, funzionario strutturato nel Dipartimento, non era ancora prevista alla scadenza del triennio qui considerato (2013), e pertanto non viene menzionata in questo elenco delle strutture di ricerca.
Le tre sezioni permanenti nascono all'avvio del Dipartimento, nel 2010, per offrire un punto di riferimento operativo di supporto alla ricerca, e riflettono inizialmente le strutture che hanno dato origine, con la loro convergenza, al Dipartimento di Scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche, caratterizzate già in origine da una consistente omogeneità tematica e intese quindi come indispensabile raccordo verso la transizione a una struttura più articolata (ormai in via di realizzazione nel triennio 2014-2016, successivo a quello preso in considerazione). Alle Sezioni permanenti, come recita l'art. 11 del Regolamento, «compete la promozione dell'attività scientifica negli ambiti disciplinari o tematici di specifico interesse della Sezione (pubblicazioni, convegni e seminari, dottorati di ricerca) e la gestione dei nuclei librari in cui può articolarsi la Biblioteca del Dipartimento».
Esse sono:
1. Sezione di Scienze del Libro e del Documento;
2. Sezione di Scienze dei segni, degli spazi e delle culture;
3. Sezione di Studi filologici, linguistici e letterari.
Qui di seguito si forniscono le indicazioni essenziali riguardo alla composizione di ciascuna delle sezioni e al coordinamento delle attività di ricerca da queste condotto nel periodo 2011-2013.
1. Sezione di Scienze del Libro e del Documento, coordinata dal 2011 al 2013 dal prof. Giovanni Solimine. È costituita dai docenti che facevano parte del Dipartimento omonimo, coincidente con la prestigiosa Scuola speciale per Archivisti e Bibliotecari, aventi interessi scientifici orientati principalmente nei settori bibliografico, biblioteconomico, archivistico e paleografico (M-STO/08 e M-STO/09), e una serie di competenze correlate, da quelle storico-politiche (SPS/03, Storia delle istituzioni politiche, M-STO/03, Storia dell'Europa orientale) a quelle giuridiche (IUS/19, Diritto medievale e moderno), dalle artistiche in riferimento ai codici medievali (L-ART/01) a quelle della letteratura latina e romanza – specie medievale – (L-FIL-LET/08, L-LIN/05, L-LIN/07), senza trascurare l'importanza della raccolta ed elaborazione dei dati (ING-INF/05). Gli ambiti di ricerca coordinati dalla sezione sono in particolar modo quelli indicati ai punti f, g, h, j, k del quadro A1 (Dichiarazione degli obiettivi di ricerca del Dipartimento). La sezione periodicamente effettua valutazioni della qualità della ricerca, e programma attività consistenti in:
- seminari (anche su invito, con partecipazione di docenti stranieri)
- convegni scientifici internazionali
- pubblicazioni di interesse scientifico (monografie e volumi miscellanei).
La Sezione cura inoltre la pubblicazione dei “Nuovi annali della Scuola speciale per archivisti e bibliotecari”, rivista di fascia A edita da Olschki e diretta, nel periodo 2011-2013, da Marco Santoro. Tale rivista ha la tradizionale occasione di interfaccia tra la prestigiosa “Scuola speciale” e il mondo scientifico nazionale e internazionale nei settori di ricerca attinenti alle scienze del libro e del documento.
Alla Sezione fa capo il Curriculum di “Scienze del libro e del documento” (precedentemente dottorato autonomo) del Dottorato in “Scienze documentarie, linguistiche e letterarie”, istituito dal 2012 in riferimento all'intero Dipartimento.
2. Sezione di Scienze dei segni, degli spazi e delle culture, coordinata dal 2011 al 2013 dal prof. Gino De Vecchis.
È costituita dai docenti che facevano parte del Dipartimento omonimo, aventi interessi scientifici orientati principalmente nei settori delle scienze dei segni, soprattutto in una prospettiva diatopica (incluse le espressioni musicali, anche etniche, di tradizione orale) e storico-linguistica; le lingue moderne, anche a livello di metodologia didattica, costituiscono un punto di forte interazione con la sezione ex-DSFLL. Sono dunque rappresentate l'area geografica (M-GGR/01), con i collegamenti storici per l'età contemporanea (M-STO/04), linguistico-storica (L-LIN/01, per la parte glottologica), glottodidattica (L-LIN/02) e delle lingue e letterature straniere minori (L-LIN/18, Lingua e letteratura albanese, L-LIN/19, Filologia ugro-finnica), specialmente germaniche (L-LIN/15, Lingue e letterature nordiche, L-LIN/16, Lingua e letteratura nederlandese, L-FIL-LET/15, Filologia germanica), ed etnomusicologica (L-ART/08). Gli ambiti di ricerca coordinati dalla sezione sono in particolar modo quelli indicati ai punti a, c, d, e, i, j, l, m del quadro A1.
La sezione periodicamente effettua valutazioni della qualità della ricerca, e programma attività consistenti in:
- seminari (anche su invito, con partecipazione di docenti stranieri)
- convegni scientifici internazionali
- pubblicazioni di interesse scientifico (monografie e volumi miscellanei)
- pubblicazione della collana "Ambiente Società Territorio", editore Carocci, con i seguenti titoli:
1. Cristiano Giorda e Matteo Puttilli (a cura di), Educare al territorio, educare il territorio, Carocci, Roma, 2011.
2. G. De Vecchis (a cura di), A scuola senza geografia, Carocci, Roma, 2011.
3. R. Morri (a cura di), Insegnare il mare. Paesaggi costieri e vocazioni marittime, Carocci, Roma, 2012.
4. Michael Samers, Migrazioni, Carocci, Roma, 2012.
La Sezione cura inoltre la pubblicazione delle seguenti riviste:
- "Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia", edita dalla Sapienza, Università di Roma, e diretta dapprima dal prof. Emanuele Paratore, quindi, dal 2013, dal prof. Gino De Vecchis;
- rivista on line "Journal of Research and Didactics in Geography" (J-Reading), diretta dal prof. Gino De Vecchis.
Presso la Sezione ha sede la Presidenza dell'Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG). La Sezione ospita inoltre un Centro dipartimentale di Ricerca, il “centro di Studi albanesi”, dotato di una ricca biblioteca, che rappresenta un punto di riferimento nazionale e internazionale per gli studi albanistici.
Alla Sezione fa capo il Curriculum di “Linguistica storica e Storia linguistica italiana” (precedentemente dottorato autonomo) del Dottorato in “Scienze documentarie, linguistiche e letterarie”, istituito dal 2012 in riferimento all'intero Dipartimento.
3. Sezione di Studi filologici, linguistici e letterari, coordinata dal 2011 al 2013 dalla prof. Marina Zancan.
È costituita dai docenti che facevano parte del Dipartimento omonimo, aventi interessi scientifici orientati principalmente nei settori letterari e linguistico-filologici. Sono dunque rappresentate l'area della letteratura italiana (L-FIL-LET/10 e L-FIL-LET/11), e delle relative linguistiche e filologie (L-FIL-LET/12 e L-FIL-LET/13), la linguistica generale e la didattica delle lingue (L-LIN/01 e L-LIN/02), con la filosofia del linguaggio (M-FIL/05), la slavistica (L-LIN/21) e l'anglistica (L-LIN/10) e le letterature comparate (L-FIL-LET/14). Gli ambiti di ricerca coordinati dalla sezione sono in particolar modo quelli indicati ai punti a, b, c, e, f del quadro A1.
La sezione periodicamente effettua valutazioni della qualità della ricerca, e programma attività consistenti in:
- seminari (anche su invito, con partecipazione di docenti stranieri);
- convegni scientifici internazionali;
- pubblicazioni di interesse scientifico (monografie e volumi miscellanei).
La Sezione cura la pubblicazione del “Bollettino di Italianistica”, rivista di fascia A edita dalla Sapienza, Università di Roma, e diretta dapprima dal prof. Alberto Asor Rosa, quindi, dal 2014, dal prof. Giorgio Inglese.
La sezione dà inoltre il proprio supporto, con appositi finanziamenti e con la cura editoriale, alla collana "La ricerca letteraria" (responsabile dal 2011 la prof. Valeria Della Valle), pubblicata da Carocci, in cui sono apparsi i seguenti saggi nel periodo qui preso in considerazione:
1. Myriam Trevisan, "Giovanna Zangrandi. Una biografia intellettuale", Roma, Carocci, 2011 (ISBN 9788843057023);
2. Paola Buoncristiano, "Un cuore meccanico. Bambole e automi nella letteratura russa moderna", Roma, Carocci, 2012 (ISBN 9788843063161);
3. Elisa Brilli, "Firenze e il profeta. Dante tra teologia e politica", Roma, Carocci, 2012 (ISBN 9788843066568).
Alla Sezione fa riferimento il Master di I livello in Editoria, giornalismo e management culturale, svolto in collaborazione con le case editrici Einaudi, Il Saggiatore e Minimum Fax e con la Fondazione Musica per Roma (cf. quadro A1).
Sempre alla Sezione di Studi filologici, linguistici e letterari fanno capo i Curricula di “Linguistica teorica e Filologia italiana, Linguistica e cultura russa” (precedentemente dottorato autonomo) e di “Studi di Genere” (internazionale, anch'esso dottorato autonomo in precedenza) del Dottorato in “Scienze documentarie, linguistiche e letterarie”, istituito dal 2012 in riferimento all'intero Dipartimento.
Le Sezioni hanno svolto un ruolo essenziale nel programmare e sostenere la ricerca dipartimentale nel triennio qui considerato; si lamenta che la limitata disponibilità di risorsa in bilancio – specie in ragione della riduzione progressiva del Fondo di Finanziamento Ordinario – non abbia consentito di portare avanti più consistenti attività finanziate dalla struttura, lasciando parte dell'onere dei finanziamenti ai titolari di fondi di ricerca (acquisiti su bandi competitivi nazionali o di Ateneo).
a) struttura amministrativo-gestionale;
b) struttura di ricerca.
a) La struttura amministrativo-gestionale comprende
- il Direttore, che ha la responsabilità generale del Dipartimento e ne individua le linee di sviluppo e di ricerca assieme agli organi appositamente preposti (Consiglio, Giunta e le strutture per l'Assicurazione di Qualità di cui al quadro B2);
- il Direttore vicario, designato dal Direttore, con il quale collabora strettamente nell'assicurare la realizzazione degli obiettivi individuati;
- il Segretario amministrativo, che, congiuntamente con il Direttore, ha la responsabilità della gestione amministrativa, supporto indispensabile anche per l'attività di ricerca (gestione e rendicontazione dei progetti, acquisto di beni e attrezzature, di materiale di ricerca, in primo luogo bibliografico). Dal 2015 il Segretario amministrativo è delegato del Direttore generale in regime di bilancio unico; nel triennio 2011-2013 ha invece condiviso con il Direttore la firma dei documenti contabili, parte dei quali finalizzata ad attività di ricerca.
b) La struttura di ricerca prevede:
- organi permanenti (le Sezioni) e
- gruppi di ricerca (per i quali si rinvia al quadro B1b);
- rientrano inoltre nella struttura di supporto alla ricerca i tre Laboratori (quadro C1a), con i relativi tecnici di laboratorio, e
- le Biblioteche (quadro C1c) – che hanno particolare rilievo nazionale e in qualche caso internazionale nel caso del Dipartimento di Scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche – con il relativo personale bibliotecario, di alta qualificazione;
- va infine menzionato un Centro di ricerca dipartimentale, il “Centro di Studi albanesi”, pienamente attivo nel triennio 2011-2013 (cf. infra, sotto la voce relativa alla Sezione di Scienze dei segni, degli spazi e delle culture).
In questa sede si descriveranno specificamente articolazione, composizione e attività delle tre Sezioni dipartimentali permanenti, in quanto le altre strutture di ricerca saranno descritte nei rispettivi quadri dedicati.
La figura del responsabile della ricerca, funzionario strutturato nel Dipartimento, non era ancora prevista alla scadenza del triennio qui considerato (2013), e pertanto non viene menzionata in questo elenco delle strutture di ricerca.
Le tre sezioni permanenti nascono all'avvio del Dipartimento, nel 2010, per offrire un punto di riferimento operativo di supporto alla ricerca, e riflettono inizialmente le strutture che hanno dato origine, con la loro convergenza, al Dipartimento di Scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche, caratterizzate già in origine da una consistente omogeneità tematica e intese quindi come indispensabile raccordo verso la transizione a una struttura più articolata (ormai in via di realizzazione nel triennio 2014-2016, successivo a quello preso in considerazione). Alle Sezioni permanenti, come recita l'art. 11 del Regolamento, «compete la promozione dell'attività scientifica negli ambiti disciplinari o tematici di specifico interesse della Sezione (pubblicazioni, convegni e seminari, dottorati di ricerca) e la gestione dei nuclei librari in cui può articolarsi la Biblioteca del Dipartimento».
Esse sono:
1. Sezione di Scienze del Libro e del Documento;
2. Sezione di Scienze dei segni, degli spazi e delle culture;
3. Sezione di Studi filologici, linguistici e letterari.
Qui di seguito si forniscono le indicazioni essenziali riguardo alla composizione di ciascuna delle sezioni e al coordinamento delle attività di ricerca da queste condotto nel periodo 2011-2013.
1. Sezione di Scienze del Libro e del Documento, coordinata dal 2011 al 2013 dal prof. Giovanni Solimine. È costituita dai docenti che facevano parte del Dipartimento omonimo, coincidente con la prestigiosa Scuola speciale per Archivisti e Bibliotecari, aventi interessi scientifici orientati principalmente nei settori bibliografico, biblioteconomico, archivistico e paleografico (M-STO/08 e M-STO/09), e una serie di competenze correlate, da quelle storico-politiche (SPS/03, Storia delle istituzioni politiche, M-STO/03, Storia dell'Europa orientale) a quelle giuridiche (IUS/19, Diritto medievale e moderno), dalle artistiche in riferimento ai codici medievali (L-ART/01) a quelle della letteratura latina e romanza – specie medievale – (L-FIL-LET/08, L-LIN/05, L-LIN/07), senza trascurare l'importanza della raccolta ed elaborazione dei dati (ING-INF/05). Gli ambiti di ricerca coordinati dalla sezione sono in particolar modo quelli indicati ai punti f, g, h, j, k del quadro A1 (Dichiarazione degli obiettivi di ricerca del Dipartimento). La sezione periodicamente effettua valutazioni della qualità della ricerca, e programma attività consistenti in:
- seminari (anche su invito, con partecipazione di docenti stranieri)
- convegni scientifici internazionali
- pubblicazioni di interesse scientifico (monografie e volumi miscellanei).
La Sezione cura inoltre la pubblicazione dei “Nuovi annali della Scuola speciale per archivisti e bibliotecari”, rivista di fascia A edita da Olschki e diretta, nel periodo 2011-2013, da Marco Santoro. Tale rivista ha la tradizionale occasione di interfaccia tra la prestigiosa “Scuola speciale” e il mondo scientifico nazionale e internazionale nei settori di ricerca attinenti alle scienze del libro e del documento.
Alla Sezione fa capo il Curriculum di “Scienze del libro e del documento” (precedentemente dottorato autonomo) del Dottorato in “Scienze documentarie, linguistiche e letterarie”, istituito dal 2012 in riferimento all'intero Dipartimento.
2. Sezione di Scienze dei segni, degli spazi e delle culture, coordinata dal 2011 al 2013 dal prof. Gino De Vecchis.
È costituita dai docenti che facevano parte del Dipartimento omonimo, aventi interessi scientifici orientati principalmente nei settori delle scienze dei segni, soprattutto in una prospettiva diatopica (incluse le espressioni musicali, anche etniche, di tradizione orale) e storico-linguistica; le lingue moderne, anche a livello di metodologia didattica, costituiscono un punto di forte interazione con la sezione ex-DSFLL. Sono dunque rappresentate l'area geografica (M-GGR/01), con i collegamenti storici per l'età contemporanea (M-STO/04), linguistico-storica (L-LIN/01, per la parte glottologica), glottodidattica (L-LIN/02) e delle lingue e letterature straniere minori (L-LIN/18, Lingua e letteratura albanese, L-LIN/19, Filologia ugro-finnica), specialmente germaniche (L-LIN/15, Lingue e letterature nordiche, L-LIN/16, Lingua e letteratura nederlandese, L-FIL-LET/15, Filologia germanica), ed etnomusicologica (L-ART/08). Gli ambiti di ricerca coordinati dalla sezione sono in particolar modo quelli indicati ai punti a, c, d, e, i, j, l, m del quadro A1.
La sezione periodicamente effettua valutazioni della qualità della ricerca, e programma attività consistenti in:
- seminari (anche su invito, con partecipazione di docenti stranieri)
- convegni scientifici internazionali
- pubblicazioni di interesse scientifico (monografie e volumi miscellanei)
- pubblicazione della collana "Ambiente Società Territorio", editore Carocci, con i seguenti titoli:
1. Cristiano Giorda e Matteo Puttilli (a cura di), Educare al territorio, educare il territorio, Carocci, Roma, 2011.
2. G. De Vecchis (a cura di), A scuola senza geografia, Carocci, Roma, 2011.
3. R. Morri (a cura di), Insegnare il mare. Paesaggi costieri e vocazioni marittime, Carocci, Roma, 2012.
4. Michael Samers, Migrazioni, Carocci, Roma, 2012.
La Sezione cura inoltre la pubblicazione delle seguenti riviste:
- "Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia", edita dalla Sapienza, Università di Roma, e diretta dapprima dal prof. Emanuele Paratore, quindi, dal 2013, dal prof. Gino De Vecchis;
- rivista on line "Journal of Research and Didactics in Geography" (J-Reading), diretta dal prof. Gino De Vecchis.
Presso la Sezione ha sede la Presidenza dell'Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG). La Sezione ospita inoltre un Centro dipartimentale di Ricerca, il “centro di Studi albanesi”, dotato di una ricca biblioteca, che rappresenta un punto di riferimento nazionale e internazionale per gli studi albanistici.
Alla Sezione fa capo il Curriculum di “Linguistica storica e Storia linguistica italiana” (precedentemente dottorato autonomo) del Dottorato in “Scienze documentarie, linguistiche e letterarie”, istituito dal 2012 in riferimento all'intero Dipartimento.
3. Sezione di Studi filologici, linguistici e letterari, coordinata dal 2011 al 2013 dalla prof. Marina Zancan.
È costituita dai docenti che facevano parte del Dipartimento omonimo, aventi interessi scientifici orientati principalmente nei settori letterari e linguistico-filologici. Sono dunque rappresentate l'area della letteratura italiana (L-FIL-LET/10 e L-FIL-LET/11), e delle relative linguistiche e filologie (L-FIL-LET/12 e L-FIL-LET/13), la linguistica generale e la didattica delle lingue (L-LIN/01 e L-LIN/02), con la filosofia del linguaggio (M-FIL/05), la slavistica (L-LIN/21) e l'anglistica (L-LIN/10) e le letterature comparate (L-FIL-LET/14). Gli ambiti di ricerca coordinati dalla sezione sono in particolar modo quelli indicati ai punti a, b, c, e, f del quadro A1.
La sezione periodicamente effettua valutazioni della qualità della ricerca, e programma attività consistenti in:
- seminari (anche su invito, con partecipazione di docenti stranieri);
- convegni scientifici internazionali;
- pubblicazioni di interesse scientifico (monografie e volumi miscellanei).
La Sezione cura la pubblicazione del “Bollettino di Italianistica”, rivista di fascia A edita dalla Sapienza, Università di Roma, e diretta dapprima dal prof. Alberto Asor Rosa, quindi, dal 2014, dal prof. Giorgio Inglese.
La sezione dà inoltre il proprio supporto, con appositi finanziamenti e con la cura editoriale, alla collana "La ricerca letteraria" (responsabile dal 2011 la prof. Valeria Della Valle), pubblicata da Carocci, in cui sono apparsi i seguenti saggi nel periodo qui preso in considerazione:
1. Myriam Trevisan, "Giovanna Zangrandi. Una biografia intellettuale", Roma, Carocci, 2011 (ISBN 9788843057023);
2. Paola Buoncristiano, "Un cuore meccanico. Bambole e automi nella letteratura russa moderna", Roma, Carocci, 2012 (ISBN 9788843063161);
3. Elisa Brilli, "Firenze e il profeta. Dante tra teologia e politica", Roma, Carocci, 2012 (ISBN 9788843066568).
Alla Sezione fa riferimento il Master di I livello in Editoria, giornalismo e management culturale, svolto in collaborazione con le case editrici Einaudi, Il Saggiatore e Minimum Fax e con la Fondazione Musica per Roma (cf. quadro A1).
Sempre alla Sezione di Studi filologici, linguistici e letterari fanno capo i Curricula di “Linguistica teorica e Filologia italiana, Linguistica e cultura russa” (precedentemente dottorato autonomo) e di “Studi di Genere” (internazionale, anch'esso dottorato autonomo in precedenza) del Dottorato in “Scienze documentarie, linguistiche e letterarie”, istituito dal 2012 in riferimento all'intero Dipartimento.
Le Sezioni hanno svolto un ruolo essenziale nel programmare e sostenere la ricerca dipartimentale nel triennio qui considerato; si lamenta che la limitata disponibilità di risorsa in bilancio – specie in ragione della riduzione progressiva del Fondo di Finanziamento Ordinario – non abbia consentito di portare avanti più consistenti attività finanziate dalla struttura, lasciando parte dell'onere dei finanziamenti ai titolari di fondi di ricerca (acquisiti su bandi competitivi nazionali o di Ateneo).
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Studi sul contatto nella diacronia linguistica del Mediterraneo antico tra II e I millennio a.C. | DI GIOVINE Paolo | 4 | MARTINO Paolo (Professore ordinario, L-LIN/01) - LUMSA Roma DE ANGELIS Alessandro (Professore associato, L-LIN/01)- Università di Messina MIRACCO Elio (Professore ordinario, in quiescenza dal 2014, L-LIN/18) - Scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche DASHI Brunilda (CEL lingua albanese) - Scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche |
2. | Valutazione della ricerca nelle discipline umanistiche | SOLIMINE Giovanni | 6 | Valeria LO CASTRO (Dottoranda) Luca LANZILLO (Dottorando) Chiara FAGGIOLANI (Assegnista di ricerca) |
3. | Identita' territoriali | BANINI Tiziana | 3 | Alma BIANCHETTI Prof. Associato M-GGR/01 Università di Udine Stefano DE RUBERTIS Prof. Ordinario M-GGR/02 Università del Salento Lecce Silvia SINISCALCHI Ricercatore M-GGR/01 Università di Salerno Marcello TANCA Ricercatore M-GGR/01 Università di CAGLIARI |
4. | Canzonieri spagnoli tra Rinascimento e Barocco | BOTTA Patrizia | 2 | Massimo MARINI, Assegnista di ricerca, L-LIN/07 Dipartimento di Scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche (dal 2014) Manuela Aviva GARRIBBA,Ricercatore, L-LIN/07, "LUMSA" Roma María Teresa CACHO PALOMAR, Professore Ordinario, Universidad de Zaragoza (Spagna) |
5. | Rapporti letterari e culturali tra Italia e mondo slavo nel XIX e XX secolo | GIULIANI Rita | 3 |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Seminario/laboratorio di studi interculturali | RONCHETTI Barbara (Studi europei, americani e interculturali) | 21 | |
2. | Studi di Genere | SAPEGNO Maria Serena (Studi europei, americani e interculturali) | 9 | Annalisa Perrotta |
3. | Competenze linguistiche, metalinguiatiche e aspetti teorico-linguistici psicolinguistici e didattico-applicativi nelle lingue europee | FLOQUET Oreste (Studi europei, americani e interculturali) | 6 | |
4. | SEARCHING FOR MIDDLE AGES: AUBIN-LOUIS MILLIN (1759-1818) AND THE ITALIAN ARTISTIC HERITAGE IN THE DRAWINGS OF THE BIBLIOTHÈQUE NATIONALE DE FRANCE | IACOBINI Antonio (Storia dell'arte e spettacolo) | 7 | BASILI CARLA, Ricercatore, CNR-CERIS,Roma; BREJON DE LAVERGNÉE BARBARA, Parigi, Bibliothèque nationale de France; MIARELLI MARIANI ILARIA, Ricercatore, Università "Gabriele D’Annunzio", Chieti-Pescara; TOSCANO GENNARO, Prof. Ordinario, Université de Lille III; Institut national du patrimoine, Paris. |
5. | Arte e committenza a Roma da Innocenzo III a Martino V (1198 - 1431). | RIGHETTI Marina (Storia dell'arte e spettacolo) | 4 | |
6. | Musica e istituzioni a Roma e negli stati italiani preunitari dal Rinascimento all'Ottocento | PIPERNO Franco (Studi greco-latini, italiani, scenico-musicali) | 6 | Manuela Rita, dottore di ricerca; |
7. | Scuola educazione e cultura in Europa tra Medioevo e Rinascimento | PIRAS Giorgio (Scienze dell'antichità) | 7 | Angela PRINZI, Dottorando Università degli Studi di Roma Tor Vergata Dip. di Scienze storiche, filosofiche-sociali, dei Beni culturali e del Territorio |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
1) Il Laboratorio CRILet centra il suo dominio di interesse sul testo digitalizzato nel senso più ampio, mettendo in luce le nuove definizioni teoriche e metodologiche che emergono dalla possibilità di analizzare e interrogare testi e documenti arricchiti di informazioni e annotazioni con l'ausilio di strumenti e risorse di riferimento. Il Laboratorio è aperto a tutte le componenti del Dipartimento che intendano sviluppare ricerche negli ambiti di interesse descritti o condividere materiali, risorse, corpora e strumenti già sviluppati. In una nuova prospettiva multidisciplinare, il Laboratorio affianca alla componente letteraria una componente linguistica, una di lingue e culture, una archivistica e una geografica. Il CRILet dispone di due locali-laboratorio al secondo piano delle ex Vetrerie Sciarra, nei quali sono allocati 10 computer (Windows e Linux), di cui 4 in postazioni attive nel Laboratorio, e un server.
2) Il Laboratorio GeoCartografico rappresenta un punto di riferimento per la didattica e la ricerca geografica, per un verso fornendo supporto ai laureandi e mettendo a disposizione dei docenti esperti del settore i software GIS più aggiornati, e per altro verso sviluppando e testando metodologie di ricerca nell'ambito dell'archiviazione dei dati, della produzione di metadati, della gestione, elaborazione e valorizzazione di immagini storiche e contemporanee, acquisite quest'ultime anche tramite telerilevamento, tramite specifiche attività di catalogazione e georeferenziazione, funzionali alla produzione di carte tematiche e alla definizione di scenari in ambiente Webgis. Da qualche anno (2013) il Laboratorio GeoCartografico è stato ampliato con la predisposizione di uno studio informatico tecnologicamente attrezzato di computer (client/server) con software GIS più avanzati ed altri dispositivi, tra cui Scanner A0, NAS, GPS, impianto di video-proiezione, con l'obiettivo di ampliare e migliorare lo spettro delle attività di ricerca e didattiche.
3) Il laboratorio di analisi e restauro digitale del suono “Diego Carpitella”, istituito con Fondi di Ateneo, contiene importanti attrezzature tra cui: computer dotati di software professionale per editing e restauro digitale del suono, mixer, attrezzature per la riproduzione di supporti audio (LP a 78rpm, audiocassette, registratore a bobine), attrezzature per la pulizia dei supporti analogici. Pur in assenza di un tecnico stabilizzato con competenze professionali specifiche - che è indispensabile -, nel laboratorio, grazie a contratti di collaborazione, vengono svolti lavori di supporto alla didattica (tesi di laurea, lezioni, preparazione di materiali didattici audio), ricerche collegate a progetti di Ateneo e PRIN (riversamento conservativo e restauro di registrazioni storiche di musiche popolari italiane o dell'Africa Orientale). Sono attivate anche convenzioni con enti esterni come, ad esempio, il restauro dei documenti audio dell'Archivio storico della Banda dell'Arma dei Carabinieri.
2) Il Laboratorio GeoCartografico rappresenta un punto di riferimento per la didattica e la ricerca geografica, per un verso fornendo supporto ai laureandi e mettendo a disposizione dei docenti esperti del settore i software GIS più aggiornati, e per altro verso sviluppando e testando metodologie di ricerca nell'ambito dell'archiviazione dei dati, della produzione di metadati, della gestione, elaborazione e valorizzazione di immagini storiche e contemporanee, acquisite quest'ultime anche tramite telerilevamento, tramite specifiche attività di catalogazione e georeferenziazione, funzionali alla produzione di carte tematiche e alla definizione di scenari in ambiente Webgis. Da qualche anno (2013) il Laboratorio GeoCartografico è stato ampliato con la predisposizione di uno studio informatico tecnologicamente attrezzato di computer (client/server) con software GIS più avanzati ed altri dispositivi, tra cui Scanner A0, NAS, GPS, impianto di video-proiezione, con l'obiettivo di ampliare e migliorare lo spettro delle attività di ricerca e didattiche.
3) Il laboratorio di analisi e restauro digitale del suono “Diego Carpitella”, istituito con Fondi di Ateneo, contiene importanti attrezzature tra cui: computer dotati di software professionale per editing e restauro digitale del suono, mixer, attrezzature per la riproduzione di supporti audio (LP a 78rpm, audiocassette, registratore a bobine), attrezzature per la pulizia dei supporti analogici. Pur in assenza di un tecnico stabilizzato con competenze professionali specifiche - che è indispensabile -, nel laboratorio, grazie a contratti di collaborazione, vengono svolti lavori di supporto alla didattica (tesi di laurea, lezioni, preparazione di materiali didattici audio), ricerche collegate a progetti di Ateneo e PRIN (riversamento conservativo e restauro di registrazioni storiche di musiche popolari italiane o dell'Africa Orientale). Sono attivate anche convenzioni con enti esterni come, ad esempio, il restauro dei documenti audio dell'Archivio storico della Banda dell'Arma dei Carabinieri.
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
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1. | n.d. |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Dipartimento di Scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche | http://www.dolinfige.uniroma1.it/strutture/biblioteche | 76.841 | 20.515 | 901 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
2. | Sistema Bibliotecario Sapienza | https://web.uniroma1.it/sbs/ | 2.738.231 | 911.407 | 38.822 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [20]
-
- Prof. Associati [11]
-
- Ricercatori [24]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [0]
-
- Assegnisti [5]
-
- Dottorandi [56]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Straordinari a tempo determinato
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
No data found
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 7 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 7 |
Area Biblioteche | 4 |
Area Amministrativa - Gestionale | 4 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 10 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |