Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
Breve presentazione del Dipartimento
Il Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere (DiSMeB) ha una natura profondamente multidisciplinare (5 aree caratterizzate dalla compresenza di settori bibliometrici e non bibliometrici, rispettivamente aree CUN 05, 06, 11a, 11b, 12 e 13) che ha determinato, sin dalla sua costituzione, una fluida aggregazione dei suoi componenti intorno a progetti condivisi. Tale predisposizione ha sicuramente favorito l'integrazione fra i diversi docenti e ricercatori provenienti da esperienze scientifiche e didattiche differenti, dando vita nel recente passato a progettualità nuove e stimolanti. E' doveroso precisare che una parte rilevante delle attività di ricerca del Dipartimento viene svolta in modo efficace presso altri enti di ricerca pubblici e privati che hanno stipulato un protocollo d'intesa con il DiSMeB e/o con l'Ateneo “Parthenope”. Infatti, l'elenco delle strutture che collaborano con il DiSMeB e/o con l'Ateneo è cospicuo e rilevante dal punto di vista scientifico. In linea di massima, le collaborazioni in atto prevedono il libero scambio di docenti e ricercatori tra le strutture (DiSMeB ed enti esterni) e l'utilizzo di attrezzature scientifiche di notevole valore. Fra i centri di ricerca si annoverano:
• diversi Dipartimenti delle due Scuole di Medicina e Chirurgia delle Università “Federico II” e “SUN” di Napoli;
• il CEINGE Biotecnologie Avanzate di Napoli;
• l'IRCCS SDN di Napoli;
• l'Istituto di Diagnosi e Cura Hermitage Capodimonte;
• la Fondazione Santa Lucia di Roma.
Settori di ricerca
Le attività di ricerca svolte spaziano in settori molto ampi, sempre correlati alla formazione e alla tutela del benessere dei soggetti in tutte le fasce di età del ciclo di vita, con particolare focus e conseguenti correlazioni specifiche con l'ambito motorio e sportivo, mediante approcci metodologici estremamente differenti, nonché attraverso l'adozione di una prospettiva di analisi giuridica ed economico-aziendale. Fra le linee di ricerca attive, si menzionano:
- ricerca transdisciplinare-biomolecolare e clinica integrata - sulla genetica, post genomica e proteomica e sullo sviluppo ed applicazioni di metodologie di biologia molecolare e di clinica e diagnostica applicate al miglioramento della salute umana - e sugli effetti dell'esercizio fisico e dello sport nella prevenzione e miglioramento dello stato di salute in differenti patologie, incluse quelle tumorali, nonché lo studio degli effetti dell'esercizio fisico e delle sostanze dopanti sulla salute;
- studi di biologia della riproduzione, spermatogenesi, attivazione genica durante la spermatogenesi dei vertebrati; comparazioni dell'asse ipotalamo-ipofisi-gonade nei vertebrati, endocannabinoidi, GnRH e Kisspeptine;
- attività didattica e di ricerca traslazionale nel campo del movimento umano e dell'analisi dei segnali, condotte da un team pluridisciplinare costituito da neurologi, specialisti in scienze motorie, bioingegneri e fisici; i domini applicativi della ricerca sono riconducibili essenzialmente a tre grosse aree: analisi del movimento e analisi dei segnali in clinica, nelle discipline sportive e nell'ergonomia industriale.
- studi di diagnostica per immagini in ambito motorio e sportivo;
- studi pedagogici intesi a produrre nuove conoscenze e nuovi strumenti utili a migliorare i curricula universitari e aumentare l'impatto occupazionale degli studenti entrati nei percorsi di higher education;
- studio sulle funzioni cognitive con particolare attenzione alle correlazioni con l'attività fisica;
- studi di enzimologia molecolare;
- studio finalizzato alla identificazione di best practices nell'organizzazione e gestione degli enti e società sportive a livello nazionale e internazionale anche in considerazione delle rispettive norme regolamentari;
- studio finalizzato ad investigare le implicazioni di carattere economico-aziendale derivanti dalla promozione sul territorio delle pratiche sportive e motorie non agonistiche, in termini di impatto positivo sulla spesa sanitaria considerando il binomio salute-sport, ossia gli effetti positivi prodotti dall'attività motoria e sportiva sullo stato di benessere psico-fisico degli individui.
Qualità della ricerca scientifica del dipartimento
La valutazione della qualità della Ricerca del Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere (DiSMeB) dell'Università degli Studi di Napoli “Parthenope” ed i relativi esiti della VQR hanno portato alla definizione di una serie di obiettivi di miglioramento coerenti con quelli di Ateneo. In particolare, il DiSMeB ha definito un insieme di obiettivi, le corrispondenti azioni e adeguati indicatori per il miglioramento delle sue performance sulla ricerca nel piano strategico per la programmazione 2013-2015. Pertanto, in un'ottica di sistema di gestione per la qualità della ricerca, il DiSMeB intende focalizzarsi sui seguenti obiettivi strategici:
1: Consolidamento e/o miglioramento della qualità della produzione scientifica;
2: Incremento delle collaborazioni esterne e dei finanziamenti alla ricerca;
3: Internazionalizzazione.
Obiettivo 1: Consolidamento e/o miglioramento della qualità della produzione scientifica
L'obiettivo 1 riguarda il consolidamento e/o il miglioramento delle prestazioni ottenute nella VQR relativamente al parametro IRD1 (e all'indicatore R) nelle diverse aree. Per l'analisi dei risultati conseguiti nella VQR 2004-2010 si rimanda al successivo Quadro B.3; in tale sede, preme sottolineare l'importanza di non incorrere in penalizzazioni: si ritiene, infatti, che i risultati nelle aree giudicate negativamente siano anche da attribuire al fenomeno - che peraltro è stato diffuso in molti strati della docenza universitaria, non solo nel nostro Ateneo - di sottovalutare l'importanza della valutazione non trasmettendo all'ANVUR il numero e la tipologia in termini qualitativi di lavori dovuti. Il risultato appare di natura congiunturale e non tanto strutturale in quanto è stato chiaramente compromesso dalle pesanti penalizzazioni dovute in parte al fenomeno richiamato. Il sentire collettivo ed il tenore del dibattito sviluppatisi all'esito della valutazione dovrebbero da soli avere già prodotto una presa di coscienza da parte di tutti i docenti: nondimeno, è stata avviata una discussione in Dipartimento finalizzata a sottolineare l'importanza di un più adeguato comportamento organizzativo che sarà oggetto di attività di monitoraggio da parte della Commissione per l'assicurazione della qualità della ricerca dipartimentale.
Tenendo conto della multidisciplinarietà del Dipartimento data la coesistenza di aree scientifiche variegate, bibliometriche e non-bibliometriche (Area 05, 06, 11A, 11B, 12, 13), si propongono specifici percorsi da intraprendere per ciascuna area.
Con riferimento alle aree che hanno conseguito un risultato positivo matura la necessità di consolidare i percorsi già intrapresi. In particolare, è evidente l'opportunità di consolidare la ricerca specialistica nell'area 06 che rende il Dipartimento il punto di eccellenza dell'Ateneo. Il risultato è stato ottenuto anche grazie alle intense collaborazioni tra l'Università “Parthenope” e le Facoltà di Medicina dei diversi Atenei della Regione Campania, nonché i centri di ricerca di rilievo nazionale e internazionale, attraverso collaborazioni regolate da convenzioni di lunga data, che prevedono il libero scambio di docenti e l'utilizzo di laboratori complementari alle strutture di Ateneo. Inoltre, con riferimento all'area 05 il risultato potrebbe essere ulteriormente migliorato, con il primo obiettivo di raggiungere la valutazione media dell'area, attraverso l'identificazione e l'approfondimento delle aree di interesse scientifico comuni con altre aree in modo da innescare un processo di trascinamento e di cross-fertilization.
Con riferimento alle altre aree, in particolare le aree 12 e 13, i risultati conseguiti segnalano sostanzialmente che la ricerca specialistica sulle attività motorie e sportive non trova ampio riscontro a livello della comunità scientifica richiedendo, al fine di perseguire gli stessi obiettivi prefissati, tempi medio-lunghi, anche con la consapevolezza dell'influenza esercitata da parte degli enti ed associazioni scientifiche deputati alla formulazione dei criteri di valutazione dei prodotti scientifici.
Si evidenzia quindi che:
- la ricerca specialistica fa premio nelle aree in cui esiste una forte osmosi con altre realtà del territorio (area 06);
- la ricerca specialistica penalizza le aree in cui si sta faticosamente tentando di costituire un'identità disciplinare; a tale proposito, nel caso dei settori scientifico-disciplinari M-EDF/01 e 02, la mancanza ad oggi di un settore concorsuale proprio complica la collocazione editoriale dei prodotti; conseguentemente, le pubblicazioni prodotte dai docenti ad essi afferenti rispecchiano i criteri della ASN relativi a ben 7 settori concorsuali.
Relativamente alle aree penalizzate occorre un ripensamento importante, che è stato già avviato, in cui si propone di focalizzare i temi della ricerca nell'ambito dello sport e delle attività motorie in modo innovativo, mirando all'adozione di nuovi approcci di carattere interdisciplinare che rappresentano una sfida importante e difficile che potrebbe richiedere tempi non brevi ed esporre al rischio di non trovare, almeno all'inizio, un riscontro positivo da parte delle rispettive comunità scientifiche disciplinari. A questo proposito, tale sforzo collettivo è documentato dai risultati preliminari che suggeriscono una inversione di tendenza.
Le principali azioni per il raggiungimento dell'obiettivo 1 sono di seguito sintetizzate:
- Monitoraggio continuo della produzione scientifica degli afferenti al Dipartimento;
- Supporto alle iniziative dei componenti del Dipartimento per ricerche che siano riferibili ad attività individuate nelle linee guida di Horizon 2020, in modo da facilitarne la partecipazione a proposte di progetto attraverso lo scambio di idee con altri docenti dell'Ateneo/centri di ricerca di eccellenza in senso interdisciplinare e/o promuovendo delle riunioni tematiche presso il proprio dipartimento in concomitanza delle call.
Inoltre, il DiSMeB al fine di incrementare il numero di pubblicazioni su riviste internazionali di rilievo, andando così a favorire la visibilità anche e soprattutto nel contesto scientifico internazionale, si propone di istituire un fondo dipartimentale per poter adeguatamente far fronte alle spese di pubblicazione da parte di Docenti e Ricercatori su riviste e atti di convegno di alto impatto e di alta qualità editoriale nell'ambito del panorama internazionale.
Le specifiche azioni proposte al fine di perseguire l'obiettivo 1 sono:
1.1 Monitorare la produzione scientifica dei docenti afferenti al Dipartimento;
1.2 Coinvolgere Docenti e Ricercatori dell'Area 06 e 05 in gruppi di ricerca con Docenti e Ricercatori delle altre aree su tematiche interdisciplinari;
1.3 Incentivare azioni che portino maggiori risorse (fondi o borse per assegni e contratti, ecc.) ai Docenti e Ricercatori del Dipartimento proponendo progetti di ampio respiro interdisciplinari.
Nel dettaglio si hanno le seguenti azioni con relativi indicatori/monitoraggio:
Azione 1.1. - Consolidare e/o incrementare il numero e la qualità di pubblicazioni di ricerca su riviste nazionali/internazionali con peer review e/o in monografie/riviste/collane di editori nazionali e internazionali riconosciuti con peer review.
Gli indicatori identificati sono:
A. Numero di articoli di ricerca su riviste contenute nelle principali banche dati nazionali/internazionali con riferimento ai settori bibliometrici. Si precisa che tale indicatore è espresso considerando le principali banche dati internazionali, quali PubMed e Scopus;
B. Numero di articoli di ricerca su riviste di tipo A e/o B per settori non bibliometrici;
C. Numero di pubblicazioni consistenti in monografie/contributi in opere collettanee nonché atti di convegno dotate di ISBN/ISSN.
Azione 1.2. – Promozione e attivazione di gruppi di ricerca interdisciplinari.
I relativi indicatori sono:
A. Numero di progetti presentati dai gruppi interdisciplinari;
B. Numero di articoli di ricerca su rivista presentati congiuntamente dai componenti dei gruppi interdisciplinari.
Azione 1.3. – Incremento delle performance di ricerca degli afferenti al Dipartimento.
Con indicatore: A. Numero assegni, borse di studio e contratti erogati dal Dipartimento.
Obiettivo 2: Incremento delle collaborazioni esterne e dei finanziamenti alla ricerca
Partendo dall'analisi dei risultati ottenuti dal Dipartimento DiSMeB in termini di finanziamenti alla ricerca, l'obiettivo è legato sia al miglioramento dei parametri portati in conto per la valutazione dell'indice IRD2, sia al consolidamento (ed eventualmente all'incremento) dei finanziamenti derivanti da bandi competitivi, e in particolare di fonte comunitaria nell'ambito specifico del programma Horizon 2020. Inoltre, si precisa che in tale sede vengono anche considerati i finanziamento ottenuti dal Dipartimento attraverso attività di ricerca e consulenza conto terzi.
Le principali azioni per il raggiungimento dell'obiettivo 2 si sintetizzano come segue:
2.1 Consolidare e/o incrementare le collaborazioni con enti pubblici e privati nazionali ed esteri, attraverso la formazione di ATS, partenariati, o altre forme di collaborazione per progetti ed altre attività di comune interesse con particolare riferimento ai fini istituzionali del dipartimento;
2.2 Consolidare e/o incrementare le collaborazioni con le attività produttive per gli studenti delle Lauree Magistrali;
2.3 Incrementare i finanziamenti da parte di aziende o enti pubblici e privati;
2.4 Incrementare la presentazione di progetti di ricerca nell'ambito dei programmi finanziati a livello nazionale e internazionale, anche promuovendo il coinvolgimento dei docenti e ricercatori del Dipartimento su progetti derivanti da fondi comunitari (Distretti Tecnologici, Aggregazioni Pubblico Private, ecc.), promuovendo l'ampliamento dei gruppi di ricerca verso coloro che, al momento, non sono stati inclusi in iniziative di questo tipo;
Le azioni secondarie proposte per il raggiungimento dell'obiettivo 2 consistono sia nel migliorare l'organizzazione dell'amministrazione per aumentare l'efficienza nella gestione, sia nell'introdurre sistemi di incentivi, anche in collaborazione con l'Ateneo, alla presentazione di proposte nell'ambito di programmi europei.
Nel dettaglio le azioni previste per perseguire l'obiettivo 2 e gli indicatori identificati sono:
Azione 2.1. – Consolidamento e/o incremento delle collaborazioni con enti pubblici e privati nazionali ed esteri (ATS, partenariati, collaborazioni) per progetti ed altre attività di comune interesse con particolare riferimento ai fini istituzionali del dipartimento. L'indicatore identificato è: A. Numero di manifestazioni di interesse che hanno coinvolto aziende /enti/ed altre organizzazioni al fine di realizzare progetti di comune interesse. Tale indicatore si esprime quale numero consolidato di collaborazioni scientifiche con Enti.
Azione 2.2. – Consolidamento e/o incremento delle collaborazioni con le attività produttive per gli studenti delle Lauree Magistrali. L'indicatore associato: A. Numero di tesi e/o tirocini per studenti delle Lauree Magistrali presso enti e/o aziende pubbliche e private.
Azione 2.3. – Incrementare i finanziamenti da parte di aziende o enti pubblici e privati. L'indicatore è dato dal (A) totale finanziamenti in € da parte di aziende o enti pubblici e privati per: assegni di ricerca, RTD, borse di dottorato, progetti di ricerca.
Azione 2.4. – Incremento della presentazione di progetti di ricerca nell'ambito dei programmi finanziati a livello nazionale e internazionale. Gli indicatori sviluppati sono:
A. Numero di domande presentate a bandi nazionali e internazionali;
B. Numero complessivo di progetti finanziati su bandi competitivi;
C. Finanziamento complessivo in € per progetti di ricerca su bandi competitivi;
D. Finanziamento complessivo in € per attività di ricerca e consulenza conto terzi.
Obiettivo 3: Internazionalizzazione
L'obiettivo 3 è legato al miglioramento dei parametri portati in conto per la valutazione dell'indice IRD3 connesso all'internazionalizzazione della ricerca, ed in particolare all'incremento della mobilità in ingresso ed in uscita dei Docenti/Ricercatori del Dipartimento, all'incremento del numero di studenti stranieri iscritti ai Corsi di Dottorato ed all'incremento del numero di pubblicazioni con coautori stranieri.
Le principali azioni per il raggiungimento dell'obiettivo 3 sono:
3.1 Promuovere la pubblicazione di bandi di Dipartimento per posizioni di ricerca (dottorato, assegno di ricerca, RTD) a diffusione internazionale, anche attraverso centri di ricerca con i quali il Dipartimento è convenzionato;
3.2 Consolidare e/o incrementare la collaborazione a livello internazionale incentivando i propri docenti, soprattutto ricercatori, a trascorrere periodi di studio in Università e Istituzioni di Ricerca straniere (dopo averne valutato la sostenibilità per il Dipartimento), al fine di aumentare la reputazione internazionale della struttura e di stabilire contatti che ne favoriscano la capacità di attrazione dall'estero;
3.3 Aumentare il numero di seminari e lezioni tenuti da docenti e ricercatori stranieri, anche utilizzando fondi di progetti o risorse non vincolate del Dipartimento.
Sono previste anche le seguenti azioni complementari al fine di conseguire l'obiettivo 3:
- Partecipazione a manifestazioni internazionali del settore specializzate alla promozione delle attività accademiche;
- Didattica su piattaforma Blended per facilitare lo studio dei discenti;
- Finanziamento di missioni ai Docenti e Ricercatori che non hanno possibilità di autofinanziamento, al fine di incrementare i contatti internazionali (con verifica ex‐post dei risultati).
Nel dettaglio seguono le azioni ed i relativi indicatori:
Azione 3.1. – Pubblicazione di bandi di Dipartimento per posizioni di ricerca (dottorato, assegno di ricerca, RTD) a diffusione internazionale, anche attraverso centri di ricerca con i quali il Dipartimento è convenzionato. Il relativo indicatore è: A. Numero fellow stranieri (ricercatori italiani o stranieri che afferiscono ad un'università o centro di ricerca non nazionale) che presentano domanda a posizioni di ricerca.
Azione 3.2. – Consolidare e/o incrementare la collaborazione a livello internazionale. Gli indicatori sono:
A. Numero di Visiting Professor in uscita (almeno 30 giorni nell'anno);
B. Numero di dottorandi e assegnisti in uscita (almeno 2 mesi);
C. Numero di pubblicazioni con coautori afferenti ad istituzioni straniere;
D. Presenza di docenti e ricercatori in comitati scientifici nazionali o internazionali anche di carattere editoriale;
E. Partecipazione di docenti e ricercatori a convegni internazionali.
Azione 3.3 – Attività seminariali tenute da docenti stranieri. L'indicatore definito è dato dal (A) Numero di seminari e/o lezioni tenuti da docenti /stranieri.
Nel documento in allegato si forniscono dettagli delle azioni anche esprimendo gli indicatori per il monitoraggio della qualità della ricerca per il DiSMeB.
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Il Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere (DiSMeB) ha una natura profondamente multidisciplinare (5 aree caratterizzate dalla compresenza di settori bibliometrici e non bibliometrici, rispettivamente aree CUN 05, 06, 11a, 11b, 12 e 13) che ha determinato, sin dalla sua costituzione, una fluida aggregazione dei suoi componenti intorno a progetti condivisi. Tale predisposizione ha sicuramente favorito l'integrazione fra i diversi docenti e ricercatori provenienti da esperienze scientifiche e didattiche differenti, dando vita nel recente passato a progettualità nuove e stimolanti. E' doveroso precisare che una parte rilevante delle attività di ricerca del Dipartimento viene svolta in modo efficace presso altri enti di ricerca pubblici e privati che hanno stipulato un protocollo d'intesa con il DiSMeB e/o con l'Ateneo “Parthenope”. Infatti, l'elenco delle strutture che collaborano con il DiSMeB e/o con l'Ateneo è cospicuo e rilevante dal punto di vista scientifico. In linea di massima, le collaborazioni in atto prevedono il libero scambio di docenti e ricercatori tra le strutture (DiSMeB ed enti esterni) e l'utilizzo di attrezzature scientifiche di notevole valore. Fra i centri di ricerca si annoverano:
• diversi Dipartimenti delle due Scuole di Medicina e Chirurgia delle Università “Federico II” e “SUN” di Napoli;
• il CEINGE Biotecnologie Avanzate di Napoli;
• l'IRCCS SDN di Napoli;
• l'Istituto di Diagnosi e Cura Hermitage Capodimonte;
• la Fondazione Santa Lucia di Roma.
Settori di ricerca
Le attività di ricerca svolte spaziano in settori molto ampi, sempre correlati alla formazione e alla tutela del benessere dei soggetti in tutte le fasce di età del ciclo di vita, con particolare focus e conseguenti correlazioni specifiche con l'ambito motorio e sportivo, mediante approcci metodologici estremamente differenti, nonché attraverso l'adozione di una prospettiva di analisi giuridica ed economico-aziendale. Fra le linee di ricerca attive, si menzionano:
- ricerca transdisciplinare-biomolecolare e clinica integrata - sulla genetica, post genomica e proteomica e sullo sviluppo ed applicazioni di metodologie di biologia molecolare e di clinica e diagnostica applicate al miglioramento della salute umana - e sugli effetti dell'esercizio fisico e dello sport nella prevenzione e miglioramento dello stato di salute in differenti patologie, incluse quelle tumorali, nonché lo studio degli effetti dell'esercizio fisico e delle sostanze dopanti sulla salute;
- studi di biologia della riproduzione, spermatogenesi, attivazione genica durante la spermatogenesi dei vertebrati; comparazioni dell'asse ipotalamo-ipofisi-gonade nei vertebrati, endocannabinoidi, GnRH e Kisspeptine;
- attività didattica e di ricerca traslazionale nel campo del movimento umano e dell'analisi dei segnali, condotte da un team pluridisciplinare costituito da neurologi, specialisti in scienze motorie, bioingegneri e fisici; i domini applicativi della ricerca sono riconducibili essenzialmente a tre grosse aree: analisi del movimento e analisi dei segnali in clinica, nelle discipline sportive e nell'ergonomia industriale.
- studi di diagnostica per immagini in ambito motorio e sportivo;
- studi pedagogici intesi a produrre nuove conoscenze e nuovi strumenti utili a migliorare i curricula universitari e aumentare l'impatto occupazionale degli studenti entrati nei percorsi di higher education;
- studio sulle funzioni cognitive con particolare attenzione alle correlazioni con l'attività fisica;
- studi di enzimologia molecolare;
- studio finalizzato alla identificazione di best practices nell'organizzazione e gestione degli enti e società sportive a livello nazionale e internazionale anche in considerazione delle rispettive norme regolamentari;
- studio finalizzato ad investigare le implicazioni di carattere economico-aziendale derivanti dalla promozione sul territorio delle pratiche sportive e motorie non agonistiche, in termini di impatto positivo sulla spesa sanitaria considerando il binomio salute-sport, ossia gli effetti positivi prodotti dall'attività motoria e sportiva sullo stato di benessere psico-fisico degli individui.
Qualità della ricerca scientifica del dipartimento
La valutazione della qualità della Ricerca del Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere (DiSMeB) dell'Università degli Studi di Napoli “Parthenope” ed i relativi esiti della VQR hanno portato alla definizione di una serie di obiettivi di miglioramento coerenti con quelli di Ateneo. In particolare, il DiSMeB ha definito un insieme di obiettivi, le corrispondenti azioni e adeguati indicatori per il miglioramento delle sue performance sulla ricerca nel piano strategico per la programmazione 2013-2015. Pertanto, in un'ottica di sistema di gestione per la qualità della ricerca, il DiSMeB intende focalizzarsi sui seguenti obiettivi strategici:
1: Consolidamento e/o miglioramento della qualità della produzione scientifica;
2: Incremento delle collaborazioni esterne e dei finanziamenti alla ricerca;
3: Internazionalizzazione.
Obiettivo 1: Consolidamento e/o miglioramento della qualità della produzione scientifica
L'obiettivo 1 riguarda il consolidamento e/o il miglioramento delle prestazioni ottenute nella VQR relativamente al parametro IRD1 (e all'indicatore R) nelle diverse aree. Per l'analisi dei risultati conseguiti nella VQR 2004-2010 si rimanda al successivo Quadro B.3; in tale sede, preme sottolineare l'importanza di non incorrere in penalizzazioni: si ritiene, infatti, che i risultati nelle aree giudicate negativamente siano anche da attribuire al fenomeno - che peraltro è stato diffuso in molti strati della docenza universitaria, non solo nel nostro Ateneo - di sottovalutare l'importanza della valutazione non trasmettendo all'ANVUR il numero e la tipologia in termini qualitativi di lavori dovuti. Il risultato appare di natura congiunturale e non tanto strutturale in quanto è stato chiaramente compromesso dalle pesanti penalizzazioni dovute in parte al fenomeno richiamato. Il sentire collettivo ed il tenore del dibattito sviluppatisi all'esito della valutazione dovrebbero da soli avere già prodotto una presa di coscienza da parte di tutti i docenti: nondimeno, è stata avviata una discussione in Dipartimento finalizzata a sottolineare l'importanza di un più adeguato comportamento organizzativo che sarà oggetto di attività di monitoraggio da parte della Commissione per l'assicurazione della qualità della ricerca dipartimentale.
Tenendo conto della multidisciplinarietà del Dipartimento data la coesistenza di aree scientifiche variegate, bibliometriche e non-bibliometriche (Area 05, 06, 11A, 11B, 12, 13), si propongono specifici percorsi da intraprendere per ciascuna area.
Con riferimento alle aree che hanno conseguito un risultato positivo matura la necessità di consolidare i percorsi già intrapresi. In particolare, è evidente l'opportunità di consolidare la ricerca specialistica nell'area 06 che rende il Dipartimento il punto di eccellenza dell'Ateneo. Il risultato è stato ottenuto anche grazie alle intense collaborazioni tra l'Università “Parthenope” e le Facoltà di Medicina dei diversi Atenei della Regione Campania, nonché i centri di ricerca di rilievo nazionale e internazionale, attraverso collaborazioni regolate da convenzioni di lunga data, che prevedono il libero scambio di docenti e l'utilizzo di laboratori complementari alle strutture di Ateneo. Inoltre, con riferimento all'area 05 il risultato potrebbe essere ulteriormente migliorato, con il primo obiettivo di raggiungere la valutazione media dell'area, attraverso l'identificazione e l'approfondimento delle aree di interesse scientifico comuni con altre aree in modo da innescare un processo di trascinamento e di cross-fertilization.
Con riferimento alle altre aree, in particolare le aree 12 e 13, i risultati conseguiti segnalano sostanzialmente che la ricerca specialistica sulle attività motorie e sportive non trova ampio riscontro a livello della comunità scientifica richiedendo, al fine di perseguire gli stessi obiettivi prefissati, tempi medio-lunghi, anche con la consapevolezza dell'influenza esercitata da parte degli enti ed associazioni scientifiche deputati alla formulazione dei criteri di valutazione dei prodotti scientifici.
Si evidenzia quindi che:
- la ricerca specialistica fa premio nelle aree in cui esiste una forte osmosi con altre realtà del territorio (area 06);
- la ricerca specialistica penalizza le aree in cui si sta faticosamente tentando di costituire un'identità disciplinare; a tale proposito, nel caso dei settori scientifico-disciplinari M-EDF/01 e 02, la mancanza ad oggi di un settore concorsuale proprio complica la collocazione editoriale dei prodotti; conseguentemente, le pubblicazioni prodotte dai docenti ad essi afferenti rispecchiano i criteri della ASN relativi a ben 7 settori concorsuali.
Relativamente alle aree penalizzate occorre un ripensamento importante, che è stato già avviato, in cui si propone di focalizzare i temi della ricerca nell'ambito dello sport e delle attività motorie in modo innovativo, mirando all'adozione di nuovi approcci di carattere interdisciplinare che rappresentano una sfida importante e difficile che potrebbe richiedere tempi non brevi ed esporre al rischio di non trovare, almeno all'inizio, un riscontro positivo da parte delle rispettive comunità scientifiche disciplinari. A questo proposito, tale sforzo collettivo è documentato dai risultati preliminari che suggeriscono una inversione di tendenza.
Le principali azioni per il raggiungimento dell'obiettivo 1 sono di seguito sintetizzate:
- Monitoraggio continuo della produzione scientifica degli afferenti al Dipartimento;
- Supporto alle iniziative dei componenti del Dipartimento per ricerche che siano riferibili ad attività individuate nelle linee guida di Horizon 2020, in modo da facilitarne la partecipazione a proposte di progetto attraverso lo scambio di idee con altri docenti dell'Ateneo/centri di ricerca di eccellenza in senso interdisciplinare e/o promuovendo delle riunioni tematiche presso il proprio dipartimento in concomitanza delle call.
Inoltre, il DiSMeB al fine di incrementare il numero di pubblicazioni su riviste internazionali di rilievo, andando così a favorire la visibilità anche e soprattutto nel contesto scientifico internazionale, si propone di istituire un fondo dipartimentale per poter adeguatamente far fronte alle spese di pubblicazione da parte di Docenti e Ricercatori su riviste e atti di convegno di alto impatto e di alta qualità editoriale nell'ambito del panorama internazionale.
Le specifiche azioni proposte al fine di perseguire l'obiettivo 1 sono:
1.1 Monitorare la produzione scientifica dei docenti afferenti al Dipartimento;
1.2 Coinvolgere Docenti e Ricercatori dell'Area 06 e 05 in gruppi di ricerca con Docenti e Ricercatori delle altre aree su tematiche interdisciplinari;
1.3 Incentivare azioni che portino maggiori risorse (fondi o borse per assegni e contratti, ecc.) ai Docenti e Ricercatori del Dipartimento proponendo progetti di ampio respiro interdisciplinari.
Nel dettaglio si hanno le seguenti azioni con relativi indicatori/monitoraggio:
Azione 1.1. - Consolidare e/o incrementare il numero e la qualità di pubblicazioni di ricerca su riviste nazionali/internazionali con peer review e/o in monografie/riviste/collane di editori nazionali e internazionali riconosciuti con peer review.
Gli indicatori identificati sono:
A. Numero di articoli di ricerca su riviste contenute nelle principali banche dati nazionali/internazionali con riferimento ai settori bibliometrici. Si precisa che tale indicatore è espresso considerando le principali banche dati internazionali, quali PubMed e Scopus;
B. Numero di articoli di ricerca su riviste di tipo A e/o B per settori non bibliometrici;
C. Numero di pubblicazioni consistenti in monografie/contributi in opere collettanee nonché atti di convegno dotate di ISBN/ISSN.
Azione 1.2. – Promozione e attivazione di gruppi di ricerca interdisciplinari.
I relativi indicatori sono:
A. Numero di progetti presentati dai gruppi interdisciplinari;
B. Numero di articoli di ricerca su rivista presentati congiuntamente dai componenti dei gruppi interdisciplinari.
Azione 1.3. – Incremento delle performance di ricerca degli afferenti al Dipartimento.
Con indicatore: A. Numero assegni, borse di studio e contratti erogati dal Dipartimento.
Obiettivo 2: Incremento delle collaborazioni esterne e dei finanziamenti alla ricerca
Partendo dall'analisi dei risultati ottenuti dal Dipartimento DiSMeB in termini di finanziamenti alla ricerca, l'obiettivo è legato sia al miglioramento dei parametri portati in conto per la valutazione dell'indice IRD2, sia al consolidamento (ed eventualmente all'incremento) dei finanziamenti derivanti da bandi competitivi, e in particolare di fonte comunitaria nell'ambito specifico del programma Horizon 2020. Inoltre, si precisa che in tale sede vengono anche considerati i finanziamento ottenuti dal Dipartimento attraverso attività di ricerca e consulenza conto terzi.
Le principali azioni per il raggiungimento dell'obiettivo 2 si sintetizzano come segue:
2.1 Consolidare e/o incrementare le collaborazioni con enti pubblici e privati nazionali ed esteri, attraverso la formazione di ATS, partenariati, o altre forme di collaborazione per progetti ed altre attività di comune interesse con particolare riferimento ai fini istituzionali del dipartimento;
2.2 Consolidare e/o incrementare le collaborazioni con le attività produttive per gli studenti delle Lauree Magistrali;
2.3 Incrementare i finanziamenti da parte di aziende o enti pubblici e privati;
2.4 Incrementare la presentazione di progetti di ricerca nell'ambito dei programmi finanziati a livello nazionale e internazionale, anche promuovendo il coinvolgimento dei docenti e ricercatori del Dipartimento su progetti derivanti da fondi comunitari (Distretti Tecnologici, Aggregazioni Pubblico Private, ecc.), promuovendo l'ampliamento dei gruppi di ricerca verso coloro che, al momento, non sono stati inclusi in iniziative di questo tipo;
Le azioni secondarie proposte per il raggiungimento dell'obiettivo 2 consistono sia nel migliorare l'organizzazione dell'amministrazione per aumentare l'efficienza nella gestione, sia nell'introdurre sistemi di incentivi, anche in collaborazione con l'Ateneo, alla presentazione di proposte nell'ambito di programmi europei.
Nel dettaglio le azioni previste per perseguire l'obiettivo 2 e gli indicatori identificati sono:
Azione 2.1. – Consolidamento e/o incremento delle collaborazioni con enti pubblici e privati nazionali ed esteri (ATS, partenariati, collaborazioni) per progetti ed altre attività di comune interesse con particolare riferimento ai fini istituzionali del dipartimento. L'indicatore identificato è: A. Numero di manifestazioni di interesse che hanno coinvolto aziende /enti/ed altre organizzazioni al fine di realizzare progetti di comune interesse. Tale indicatore si esprime quale numero consolidato di collaborazioni scientifiche con Enti.
Azione 2.2. – Consolidamento e/o incremento delle collaborazioni con le attività produttive per gli studenti delle Lauree Magistrali. L'indicatore associato: A. Numero di tesi e/o tirocini per studenti delle Lauree Magistrali presso enti e/o aziende pubbliche e private.
Azione 2.3. – Incrementare i finanziamenti da parte di aziende o enti pubblici e privati. L'indicatore è dato dal (A) totale finanziamenti in € da parte di aziende o enti pubblici e privati per: assegni di ricerca, RTD, borse di dottorato, progetti di ricerca.
Azione 2.4. – Incremento della presentazione di progetti di ricerca nell'ambito dei programmi finanziati a livello nazionale e internazionale. Gli indicatori sviluppati sono:
A. Numero di domande presentate a bandi nazionali e internazionali;
B. Numero complessivo di progetti finanziati su bandi competitivi;
C. Finanziamento complessivo in € per progetti di ricerca su bandi competitivi;
D. Finanziamento complessivo in € per attività di ricerca e consulenza conto terzi.
Obiettivo 3: Internazionalizzazione
L'obiettivo 3 è legato al miglioramento dei parametri portati in conto per la valutazione dell'indice IRD3 connesso all'internazionalizzazione della ricerca, ed in particolare all'incremento della mobilità in ingresso ed in uscita dei Docenti/Ricercatori del Dipartimento, all'incremento del numero di studenti stranieri iscritti ai Corsi di Dottorato ed all'incremento del numero di pubblicazioni con coautori stranieri.
Le principali azioni per il raggiungimento dell'obiettivo 3 sono:
3.1 Promuovere la pubblicazione di bandi di Dipartimento per posizioni di ricerca (dottorato, assegno di ricerca, RTD) a diffusione internazionale, anche attraverso centri di ricerca con i quali il Dipartimento è convenzionato;
3.2 Consolidare e/o incrementare la collaborazione a livello internazionale incentivando i propri docenti, soprattutto ricercatori, a trascorrere periodi di studio in Università e Istituzioni di Ricerca straniere (dopo averne valutato la sostenibilità per il Dipartimento), al fine di aumentare la reputazione internazionale della struttura e di stabilire contatti che ne favoriscano la capacità di attrazione dall'estero;
3.3 Aumentare il numero di seminari e lezioni tenuti da docenti e ricercatori stranieri, anche utilizzando fondi di progetti o risorse non vincolate del Dipartimento.
Sono previste anche le seguenti azioni complementari al fine di conseguire l'obiettivo 3:
- Partecipazione a manifestazioni internazionali del settore specializzate alla promozione delle attività accademiche;
- Didattica su piattaforma Blended per facilitare lo studio dei discenti;
- Finanziamento di missioni ai Docenti e Ricercatori che non hanno possibilità di autofinanziamento, al fine di incrementare i contatti internazionali (con verifica ex‐post dei risultati).
Nel dettaglio seguono le azioni ed i relativi indicatori:
Azione 3.1. – Pubblicazione di bandi di Dipartimento per posizioni di ricerca (dottorato, assegno di ricerca, RTD) a diffusione internazionale, anche attraverso centri di ricerca con i quali il Dipartimento è convenzionato. Il relativo indicatore è: A. Numero fellow stranieri (ricercatori italiani o stranieri che afferiscono ad un'università o centro di ricerca non nazionale) che presentano domanda a posizioni di ricerca.
Azione 3.2. – Consolidare e/o incrementare la collaborazione a livello internazionale. Gli indicatori sono:
A. Numero di Visiting Professor in uscita (almeno 30 giorni nell'anno);
B. Numero di dottorandi e assegnisti in uscita (almeno 2 mesi);
C. Numero di pubblicazioni con coautori afferenti ad istituzioni straniere;
D. Presenza di docenti e ricercatori in comitati scientifici nazionali o internazionali anche di carattere editoriale;
E. Partecipazione di docenti e ricercatori a convegni internazionali.
Azione 3.3 – Attività seminariali tenute da docenti stranieri. L'indicatore definito è dato dal (A) Numero di seminari e/o lezioni tenuti da docenti /stranieri.
Nel documento in allegato si forniscono dettagli delle azioni anche esprimendo gli indicatori per il monitoraggio della qualità della ricerca per il DiSMeB.
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Sezione B - Sistema di gestione
Il ruolo e l'organizzazione del Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere (DiSMeB) sono regolati dal Regolamento di Dipartimento. In sintesi, il Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere è chiamato a svolgere funzioni relative alla ricerca scientifica nell'ambito delle discipline afferenti alle aree CUN 05, 06, 11, 12, 13.
Con particolare riferimento all'organizzazione interna, si distinguono i seguenti organi del Dipartimento: il Direttore, il Consiglio, la Giunta e la Commissione per l'assicurazione della qualità della ricerca di Dipartimento.
Con riferimento alle attività di ricerca, il Direttore assume e svolge i seguenti compiti:
- presenta al Consiglio di Dipartimento la proposta del piano triennale di sviluppo della ricerca e della didattica;
- presenta al Consiglio di Dipartimento una relazione annuale sull'andamento delle attività didattiche e di ricerca sulla base di quanto predisposto dai Consigli dei corsi di studio;
- presenta e sottoscrive progetti di ricerca, previa delibera del Consiglio di Dipartimento;
- predispone, coadiuvato dal Segretario Amministrativo, e presenta al Consiglio di Amministrazione, al Senato Accademico e al Nucleo di Valutazione una relazione annuale sull'attività di ricerca, didattica e amministrativa svolta dal Dipartimento;
- propone il piano annuale delle ricerche del Dipartimento e l'eventuale organizzazione di centri di studio e laboratori, anche in collaborazione con altri Dipartimenti dell'Università degli studi di Napoli “Parthenope”, di altra Università italiana o straniera o con il Consiglio Nazionale delle Ricerche o con altre istituzioni scientifiche di eccellenza, nazionali/internazionali, nonché predispone i relativi strumenti organizzativi necessari ed eventualmente promuove convenzioni tra l'Università e gli Enti interessati.
Con specifico riferimento al sistema di assicurazione della qualità della ricerca del Dipartimento, il Direttore ha il compito di:
- assicurare la conformità della stessa ai requisiti applicabili e la sua funzionalità agli obiettivi di miglioramento;
- garantire che eventuali cambiamenti emersi dal rapporto di riesame siano gestiti in modo controllato e che le integrità del sistema siano mantenute nella fase di cambiamento.
Il Consiglio di Dipartimento è composto da tutti i professori di ruolo ed i ricercatori, anche a tempo determinato, afferenti al Dipartimento; da una rappresentanza degli studenti iscritti ai Corsi di Laurea e di Dottorato che afferiscono al Dipartimento e da una rappresentanza del personale tecnico-amministrativo assegnato alla struttura.
In relazione alla ricerca, il Consiglio di Dipartimento svolge i seguenti compiti:
- promuovere e coordinare le attività di ricerca nel rispetto dell'autonomia di ogni singolo professore e ricercatore e del suo diritto di accedere direttamente ai finanziamenti per la ricerca, ove non partecipi a programmi di ricerca comuni;
- promuovere e coordinare le attività relative ai dottorati di ricerca;
- promuovere e coordinare l'internazionalizzazione della ricerca e dell'offerta formativa;
- gestire i fondi destinati alla ricerca ed allo svolgimento delle attività didattiche nel rispetto del Regolamenti di Ateneo di Amministrazione, Finanza e Contabilità;
- formulare le proposte al Rettore riguardanti la programmazione triennale di Ateneo, la programmazione finanziaria annuale e triennale e la programmazione del personale tecnico e amministrativo;
- autorizzare il Direttore alla presentazione e sottoscrizione di programmi e progetti di ricerca e della eventuale richiesta al Rettore della delega alla sottoscrizione degli stessi;
- approvare la relazione annuale sulle attività di ricerca, la didattica e l'attività amministrativa svoltasi nel Dipartimento da presentare al Consiglio di Amministrazione, al Senato accademico e al Nucleo di Valutazione;
- deliberare l'attivazione e la disattivazione delle Sezioni;
- deliberare l'attivazione e la disattivazione dei Laboratori.
Con specifico riferimento alla pianificazione del sistema di assicurazione della qualità della ricerca del Dipartimento, il Consiglio di Dipartimento si assicura che gli obiettivi individuati per la qualità siano:
- comprensibili;
- misurabili;
- coerenti con la politica della qualità di Ateneo;
- assegnati in maniera adeguata ai livelli e in funzione dell'organizzazione dipartimentale.
La Giunta di Dipartimento è composta dal Direttore, che la convoca e la presiede, dal Vicedirettore, da una rappresentanza, nel numero di cinque unità, dei professori (ordinari e associati), dei ricercatori e del personale tecnico-amministrativo. Sono inoltre componenti di diritto della Giunta i Responsabili delle Sezioni, qualora istituite, e i Presidenti dei Consigli di corso di studio afferenti al Dipartimento.
La Giunta di Dipartimento coadiuva il Direttore nell'esercizio delle sue funzioni istituzionali. Può esercitare funzioni deliberative, su delega del Consiglio di Dipartimento.
Il Dipartimento si può articolare in Sezioni, intese come Unità Organizzative di ricerca del Dipartimento senza autonomia amministrativa e gestionale. Alle Sezioni debbono afferire almeno dieci professori di ruolo e ricercatori.
Il Consiglio di Dipartimento può deliberare l'istituzione di Laboratori di ricerca, assegnando ad essi spazi adeguati. La gestione dei Laboratori è affidata ai Responsabili scientifici e tecnici: i responsabili tecnici coordinano le attività e eventualmente il personale dei laboratori, sotto la supervisione dei responsabili scientifici. I Responsabili scientifici e tecnici dei Laboratori sono nominati dal Consiglio di Dipartimento. I Responsabili dei Laboratori coadiuvano, inoltre, il Direttore del Dipartimento nella custodia e nella manutenzione delle attrezzature, nell'aggiornamento dell'inventario e nell'applicazione delle norme di sicurezza. Per quanto concerne i laboratori di ricerca di enti convenzionati che fanno parte integrante del Dipartimento, costituendo strutture complementari allo stesso Ateneo, i responsabili scientifici delle attività svolte presso tali centri sono da ritenersi responsabili dell'osservanza di tutte le norme giuridiche e di sicurezza previste dalla normativa vigente ed in uso presso le strutture ospitanti insieme ai preposti per la sicurezza in tali laboratori. Il Direttore si fa garante dell'osservanza di tali norme.
La Commissione per l'assicurazione della qualità della ricerca di Dipartimento è costituita da 5 componenti, incluso il responsabile della redazione della scheda di riesame SUA-RD, i quali sono stati scelti anche nel rispetto del principio di rappresentanza delle aree scientifiche che concorrono a formare il corpo docenti del DiSMeB. La Commissione è stata nominata nella seduta del Consiglio di Dipartimento n.5 del giorno 5 febbraio 2015. Nel dettaglio sono presenti i docenti e ricercatori “attivi” del Dipartimento di diverse aree scientifiche.
I compiti che è chiamata a svolgere la Commissione sono:
- analizzare i dati relativi alla qualità della ricerca del Dipartimento;
- proporre al CdA quali azioni intraprendere per consolidare e/o migliorare gli indicatori di qualità di cui alla programmazione di Ateneo evidenziando criticità e punti di forza;
- monitorare con cadenza almeno semestrale l'andamento degli indicatori di cui alla scheda A1;
- valutare l'efficacia degli interventi di miglioramento proposti nel precedente riesame e proporre le azioni di miglioramento per l'anno successivo;
- redigere il documento di riesame dettagliando le linee di ricerca identificate negli obiettivi di cui al precedente quadro A1 dove saranno individuate le modalità e le tempistiche in maniera sintetica, evidenziando i punti di forza e di debolezza e le eventuali azioni correttive (Rapporto di Riesame approvato nella seduta del Consiglio di Dipartimento del 19/02/2015).
In merito alle linee di ricerca corrispondenti ai diversi gruppi costituiti, si precisa che tali gruppi di ricerca inseriti nel seguito (Quadro B.1.b) si riferiscono esclusivamente a gruppi attivi su ricerche finanziate a qualunque titolo nel triennio di riferimento.
Con particolare riferimento all'organizzazione interna, si distinguono i seguenti organi del Dipartimento: il Direttore, il Consiglio, la Giunta e la Commissione per l'assicurazione della qualità della ricerca di Dipartimento.
Con riferimento alle attività di ricerca, il Direttore assume e svolge i seguenti compiti:
- presenta al Consiglio di Dipartimento la proposta del piano triennale di sviluppo della ricerca e della didattica;
- presenta al Consiglio di Dipartimento una relazione annuale sull'andamento delle attività didattiche e di ricerca sulla base di quanto predisposto dai Consigli dei corsi di studio;
- presenta e sottoscrive progetti di ricerca, previa delibera del Consiglio di Dipartimento;
- predispone, coadiuvato dal Segretario Amministrativo, e presenta al Consiglio di Amministrazione, al Senato Accademico e al Nucleo di Valutazione una relazione annuale sull'attività di ricerca, didattica e amministrativa svolta dal Dipartimento;
- propone il piano annuale delle ricerche del Dipartimento e l'eventuale organizzazione di centri di studio e laboratori, anche in collaborazione con altri Dipartimenti dell'Università degli studi di Napoli “Parthenope”, di altra Università italiana o straniera o con il Consiglio Nazionale delle Ricerche o con altre istituzioni scientifiche di eccellenza, nazionali/internazionali, nonché predispone i relativi strumenti organizzativi necessari ed eventualmente promuove convenzioni tra l'Università e gli Enti interessati.
Con specifico riferimento al sistema di assicurazione della qualità della ricerca del Dipartimento, il Direttore ha il compito di:
- assicurare la conformità della stessa ai requisiti applicabili e la sua funzionalità agli obiettivi di miglioramento;
- garantire che eventuali cambiamenti emersi dal rapporto di riesame siano gestiti in modo controllato e che le integrità del sistema siano mantenute nella fase di cambiamento.
Il Consiglio di Dipartimento è composto da tutti i professori di ruolo ed i ricercatori, anche a tempo determinato, afferenti al Dipartimento; da una rappresentanza degli studenti iscritti ai Corsi di Laurea e di Dottorato che afferiscono al Dipartimento e da una rappresentanza del personale tecnico-amministrativo assegnato alla struttura.
In relazione alla ricerca, il Consiglio di Dipartimento svolge i seguenti compiti:
- promuovere e coordinare le attività di ricerca nel rispetto dell'autonomia di ogni singolo professore e ricercatore e del suo diritto di accedere direttamente ai finanziamenti per la ricerca, ove non partecipi a programmi di ricerca comuni;
- promuovere e coordinare le attività relative ai dottorati di ricerca;
- promuovere e coordinare l'internazionalizzazione della ricerca e dell'offerta formativa;
- gestire i fondi destinati alla ricerca ed allo svolgimento delle attività didattiche nel rispetto del Regolamenti di Ateneo di Amministrazione, Finanza e Contabilità;
- formulare le proposte al Rettore riguardanti la programmazione triennale di Ateneo, la programmazione finanziaria annuale e triennale e la programmazione del personale tecnico e amministrativo;
- autorizzare il Direttore alla presentazione e sottoscrizione di programmi e progetti di ricerca e della eventuale richiesta al Rettore della delega alla sottoscrizione degli stessi;
- approvare la relazione annuale sulle attività di ricerca, la didattica e l'attività amministrativa svoltasi nel Dipartimento da presentare al Consiglio di Amministrazione, al Senato accademico e al Nucleo di Valutazione;
- deliberare l'attivazione e la disattivazione delle Sezioni;
- deliberare l'attivazione e la disattivazione dei Laboratori.
Con specifico riferimento alla pianificazione del sistema di assicurazione della qualità della ricerca del Dipartimento, il Consiglio di Dipartimento si assicura che gli obiettivi individuati per la qualità siano:
- comprensibili;
- misurabili;
- coerenti con la politica della qualità di Ateneo;
- assegnati in maniera adeguata ai livelli e in funzione dell'organizzazione dipartimentale.
La Giunta di Dipartimento è composta dal Direttore, che la convoca e la presiede, dal Vicedirettore, da una rappresentanza, nel numero di cinque unità, dei professori (ordinari e associati), dei ricercatori e del personale tecnico-amministrativo. Sono inoltre componenti di diritto della Giunta i Responsabili delle Sezioni, qualora istituite, e i Presidenti dei Consigli di corso di studio afferenti al Dipartimento.
La Giunta di Dipartimento coadiuva il Direttore nell'esercizio delle sue funzioni istituzionali. Può esercitare funzioni deliberative, su delega del Consiglio di Dipartimento.
Il Dipartimento si può articolare in Sezioni, intese come Unità Organizzative di ricerca del Dipartimento senza autonomia amministrativa e gestionale. Alle Sezioni debbono afferire almeno dieci professori di ruolo e ricercatori.
Il Consiglio di Dipartimento può deliberare l'istituzione di Laboratori di ricerca, assegnando ad essi spazi adeguati. La gestione dei Laboratori è affidata ai Responsabili scientifici e tecnici: i responsabili tecnici coordinano le attività e eventualmente il personale dei laboratori, sotto la supervisione dei responsabili scientifici. I Responsabili scientifici e tecnici dei Laboratori sono nominati dal Consiglio di Dipartimento. I Responsabili dei Laboratori coadiuvano, inoltre, il Direttore del Dipartimento nella custodia e nella manutenzione delle attrezzature, nell'aggiornamento dell'inventario e nell'applicazione delle norme di sicurezza. Per quanto concerne i laboratori di ricerca di enti convenzionati che fanno parte integrante del Dipartimento, costituendo strutture complementari allo stesso Ateneo, i responsabili scientifici delle attività svolte presso tali centri sono da ritenersi responsabili dell'osservanza di tutte le norme giuridiche e di sicurezza previste dalla normativa vigente ed in uso presso le strutture ospitanti insieme ai preposti per la sicurezza in tali laboratori. Il Direttore si fa garante dell'osservanza di tali norme.
La Commissione per l'assicurazione della qualità della ricerca di Dipartimento è costituita da 5 componenti, incluso il responsabile della redazione della scheda di riesame SUA-RD, i quali sono stati scelti anche nel rispetto del principio di rappresentanza delle aree scientifiche che concorrono a formare il corpo docenti del DiSMeB. La Commissione è stata nominata nella seduta del Consiglio di Dipartimento n.5 del giorno 5 febbraio 2015. Nel dettaglio sono presenti i docenti e ricercatori “attivi” del Dipartimento di diverse aree scientifiche.
I compiti che è chiamata a svolgere la Commissione sono:
- analizzare i dati relativi alla qualità della ricerca del Dipartimento;
- proporre al CdA quali azioni intraprendere per consolidare e/o migliorare gli indicatori di qualità di cui alla programmazione di Ateneo evidenziando criticità e punti di forza;
- monitorare con cadenza almeno semestrale l'andamento degli indicatori di cui alla scheda A1;
- valutare l'efficacia degli interventi di miglioramento proposti nel precedente riesame e proporre le azioni di miglioramento per l'anno successivo;
- redigere il documento di riesame dettagliando le linee di ricerca identificate negli obiettivi di cui al precedente quadro A1 dove saranno individuate le modalità e le tempistiche in maniera sintetica, evidenziando i punti di forza e di debolezza e le eventuali azioni correttive (Rapporto di Riesame approvato nella seduta del Consiglio di Dipartimento del 19/02/2015).
In merito alle linee di ricerca corrispondenti ai diversi gruppi costituiti, si precisa che tali gruppi di ricerca inseriti nel seguito (Quadro B.1.b) si riferiscono esclusivamente a gruppi attivi su ricerche finanziate a qualunque titolo nel triennio di riferimento.
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Approccio integrato clinico invecchiamento cerebrale | SORRENTINO Giuseppe | 2 | |
2. | Counseling motorio ed Attività Fisica Adattata - CCM 2012 - MIN.DELLA SALUTE -REGIONE CAMPANIA | LIGUORI Giorgio | 6 | MASTRONUZZI ROBERTO FORTE SIMONE SPINOSA TIZIANA CARRARO ELISABETTA PRATO ROSA MAMMINA CATERINA ROMANO SPICA VINCENZO |
3. | Employability & Co. – Curricula innovativi per creare nuove professionalità. | LO PRESTI Francesco | 3 | BELLANTONIO SERGIO SABATANO FAUSTA |
4. | DANNI DA INTERFERENTI ENDOCRINI NEI VERTEBRATI - CUP I61J12000080001 - MIUR | MECCARIELLO Rosaria | 3 | Viggiano Andrea Sirleto Monica |
5. | Caratterizzazione molecolare e funzionale degli enzimi coinvolti nella sintesi del glutatione in un organismo psicrofilo | MASULLO Mariorosario | 2 | |
6. | Ecological tools to limit the spatial difficulties in genetic syndromes - Fondazione Lejeune | MANDOLESI Laura | 2 | PETROSINI LAURA VICARI STEFANO CRINO' ANTONINO MENGHINI DENY FOTI FRANCESCA IRENE ALFIERI PAOLO |
7. | Thyroid neoplastic transformation: Role of Twist1 transcription factor | SALVATORE Giuliana | 1 | SALERNO PAOLO DIMARO GENNARO ORLANDELLA FRANCESCA MARIA |
8. | Rapporto HTA della vaccinazione anti-pneumococcica con Prevenar13 in Campania | LIGUORI Giorgio | 4 | PARLATO ANTONINO RUSSO PAOLO GRANATA MARIA ROSARIA PECCI FRANCESCO |
9. | Impatto economico della vaccinazione anti-pneumococcica nella popolazione adulta della Campania | LIGUORI Giorgio | 4 | PARLATO ANTONINO SANDUZZI ZAMPARELLI ALESSANDRO RIGANTI CARLA ZAMPARELLI BRUNO |
10. | Prevenzione dell’obesità in pazienti affetti da Diabete Mellito o Sindrome Metabolica attraverso un programma di Disease Management | LIGUORI Giorgio | 6 | MASTRONUZZI ROBERTO |
11. | Progetto "Campania Research in Experimental Medicine" | BUONO Pasqualina | 7 | MARTONE DOMENICO IMPERLINI ESTHER |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | DGIU293 | GIAMPETRAGLIA NAPOLITANO Rosaria (GIURISPRUDENZA) | 8 | |
2. | DGIU292 | TUFANO D'ARIENZO Maria Luisa (GIURISPRUDENZA) | 5 | |
3. | Innovazione e competitività | FERRARA Maria (STUDI AZIENDALI ED ECONOMICI) | 13 |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
I laboratori di ricerca con caratteristiche significative all'interno del DiSMeB sia in termini di finanziamenti che in termini di convenzioni conto tersi sono:
1. Laboratorio Misto SDN-CEINGE offre ai ricercatori di area Biomedica, inclusi quelli di area 11b-MEDF/01, le attrezzature all'avanguardia per le ricerche biomolecoari applicate all'esercizio fisico e allo sport: quali Laboratorio di valutazione della forma fisica; attrezzatura per New Generation Sequencing; spettrometria di massa e così via.
2. Laboratorio di Neuromeccanica (NMLab) e Analisi dei Segnali, presso la Clinica Hermitage Capodimonte di Napoli, è attrezzato con un sistema stereofotogrammetrico a 6 camere (Pro Reflex 240 Hz, Qualisys ®), un sistema EMG wireless ad 8 canali (FREEEMG, BTS®) ed un software per l'analisi del movimento 3d in real-time (Visual 3D, C-Motion ®). Le principali linee di ricerca sono la Gait Analysis e la Motion Analysis in clinica, nelle discipline sportive e nell'ergonomia industriale.
3. Il laboratorio di magnetoencefalografia (MEG) è una tecnica neurofisiologica non invasiva in grado di registrare i campi magnetici prodotti dall'attività dei neuroni. Il principale vantaggio di questa metodica è la sua elevata risoluzione temporale. La MEG presenta quindi caratteristiche tali da proporla come una metodica estremamente utile proprio per lo studio funzionale dei network cerebrali.
Il principale filone della ricerca MEG per i prossimi anni riguarda la network analysis, cioè la modellizzazione dei fenomeni elettrici dell'encefalo mediante l'analisi di network che ne riflettano determinate caratteristiche funzionali in condizioni fisiologiche e patologiche.
Al momento l'attività di ricerca del laboratorio è incentrata sui seguenti argomenti: 1)analisi del segnale in sensor space ed in source space; 2) il calcolo dei principali parametri presenti in letteratura che definiscono i network cerebrali (misure “small–world”, mean network degree normalized clustering coefficient, characteristic path length, normalized shortest path length) 3) misure di centralità (degree, closeness centrality, betweenness centrality, eigenvector centrality); 4) caratterizzazione della topologia del network cerebrali (global efficiency, minimum spanning tree, syncronizability and assortativity).
4. Laboratorio di biologia molecolare e cellulare con apparecchiature per condurre studi di biologia molecolare e cellulare quali PCR Master Cyclerepgradient, Biophotometer, MolecularImager, Gel Doc XR. E' attiva una sala per colture cellulari attrezzata con cappa flusso laminare, incubatore a CO2, microscopio invertito. La principale linea di ricerca riguarda lo studio di sostanze in grado di interferire con il processo di aggregazione della beta-amiloidein modelli cellulari di malattie degenerative del Sistema Nervoso Centrale.
1. Laboratorio Misto SDN-CEINGE offre ai ricercatori di area Biomedica, inclusi quelli di area 11b-MEDF/01, le attrezzature all'avanguardia per le ricerche biomolecoari applicate all'esercizio fisico e allo sport: quali Laboratorio di valutazione della forma fisica; attrezzatura per New Generation Sequencing; spettrometria di massa e così via.
2. Laboratorio di Neuromeccanica (NMLab) e Analisi dei Segnali, presso la Clinica Hermitage Capodimonte di Napoli, è attrezzato con un sistema stereofotogrammetrico a 6 camere (Pro Reflex 240 Hz, Qualisys ®), un sistema EMG wireless ad 8 canali (FREEEMG, BTS®) ed un software per l'analisi del movimento 3d in real-time (Visual 3D, C-Motion ®). Le principali linee di ricerca sono la Gait Analysis e la Motion Analysis in clinica, nelle discipline sportive e nell'ergonomia industriale.
3. Il laboratorio di magnetoencefalografia (MEG) è una tecnica neurofisiologica non invasiva in grado di registrare i campi magnetici prodotti dall'attività dei neuroni. Il principale vantaggio di questa metodica è la sua elevata risoluzione temporale. La MEG presenta quindi caratteristiche tali da proporla come una metodica estremamente utile proprio per lo studio funzionale dei network cerebrali.
Il principale filone della ricerca MEG per i prossimi anni riguarda la network analysis, cioè la modellizzazione dei fenomeni elettrici dell'encefalo mediante l'analisi di network che ne riflettano determinate caratteristiche funzionali in condizioni fisiologiche e patologiche.
Al momento l'attività di ricerca del laboratorio è incentrata sui seguenti argomenti: 1)analisi del segnale in sensor space ed in source space; 2) il calcolo dei principali parametri presenti in letteratura che definiscono i network cerebrali (misure “small–world”, mean network degree normalized clustering coefficient, characteristic path length, normalized shortest path length) 3) misure di centralità (degree, closeness centrality, betweenness centrality, eigenvector centrality); 4) caratterizzazione della topologia del network cerebrali (global efficiency, minimum spanning tree, syncronizability and assortativity).
4. Laboratorio di biologia molecolare e cellulare con apparecchiature per condurre studi di biologia molecolare e cellulare quali PCR Master Cyclerepgradient, Biophotometer, MolecularImager, Gel Doc XR. E' attiva una sala per colture cellulari attrezzata con cappa flusso laminare, incubatore a CO2, microscopio invertito. La principale linea di ricerca riguarda lo studio di sostanze in grado di interferire con il processo di aggregazione della beta-amiloidein modelli cellulari di malattie degenerative del Sistema Nervoso Centrale.
No record found
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Sistema bibliotecario di Ateneo | http://biblioteca.uniparthenope.it | 44.792 | 0 | 862 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [9]
-
- Prof. Associati [14]
-
- Ricercatori [14]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [0]
-
- Assegnisti [4]
-
- Dottorandi [29]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Straordinari a tempo determinato
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
No data found
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 2 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 1 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 1 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 2 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |