La valorizzazione e il trasferimento delle conoscenze operato dal Dipartimento di Culture del Progetto si riscontra in gran parte nel rapporto continuo con il territorio e il contesto socio-economico di riferimento, veicolato da numerose e diverse attività progettuali sia didattiche sia di ricerca.
Infatti, tanto le attività di ricerca quanto quelle di progetto dei laboratori, nell'ambito di diversi corsi di laurea in architettura, arti e moda, coinvolgono aree studio, tematiche e richieste di trasformazione o produzione che intercettano bisogni sociali reali, provenienti tanto dalla realtà geografica, economica e sociale in cui l'ateneo si colloca quanto da altri contesti di interesse.
Dai profili o curricula dei diversi docenti e ricercatori del dipartimento è possibile riscontrare un numero rilevante di collaborazioni con diversi enti, imprese, associazioni, fondazioni, istituzioni culturali etc., che in molti casi creano opportunità̀ e reti a scala sia nazionale sia internazionale.
Questo comporta che gran parte dei componenti del dipartimento abbia una rilevante attività di public engagement, ancora non monitorata, ma che stabilisce a diversi livelli una interazione diretta con il territorio e la società̀, anche in contesti geografici diversi da quello in cui si colloca l'ateneo.
Una strategia mirata a potenziare le attività di III missione - attivata dal Dipartimento di Culture del Progetto già a partire dalla sua costituzione nell'Ottobre 2012 - è stata quella di integrare le reti esistenti e aprire all'esterno dell'ateneo un confronto costante tra la produzione di ricerca e didattica, coinvolgendo nei diversi convegni, mostre, seminari e workshop componenti attive per la valorizzazione delle conoscenze e il trasferimento dei risultati progettuali sul territorio.
Per quanto riguarda i diversi campi compresi nella parte III della SUA-RD, come richiesto, si riporta di seguito una breve descrizione o motivazione di mancata attività.
Quadro I.1.a Brevetti: i docenti e ricercatori del dipartimento che fanno riferimento ai settori della progettazione innovativa, in ambiti in cui è possibile la brevettazione, stanno lavorando su ricerche e progetti che potranno portare a risultati per cui richiedere la registrazione all'ufficio brevetti. Per gli anni di riferimento non sono stati depositati brevetti.
Quadri I.1.b Privative Vegetali: si tratta di ambiti non pertinenti alle attività del dipartimento.
Quadro I.3 Attività conto terzi
Nel corso del 2012 e del 2013 il DCP ha stipulato convenzioni onerose e ricevuto contributi in relazione a diversi settori delle sue attività con enti pubblici, comuni, istituti nazionali di assicurazione (INAIL), autorità portuali, fondazioni, istituzioni scolastiche statali, imprese di rilievo nazionale.
Le attività sviluppate variano su diversi temi propri delle aree scientifiche del DCP. In sintesi l'attività conto terzi ha riguardato in particolare:
• l'integrazione tra mobilità ciclo-pedonale e l'assetto delle attività sul territorio e l'uso dei sistemi di trasporto pubblico-collettivo;
• la valorizzazione e la sensibilizzazione in termini di conoscenza e fruizione del patrimonio artistico, archeologico e dei beni culturali;
• lo sviluppo di indagini partecipate per rinnovare il territorio di alcuni comuni e il potenziamento di strumenti di monitoraggio in ambito portuale;
• la gestione della sicurezza negli edifici e la proposizione di strumenti per migliorare l'individuazione e l'utilizzo degli “spazi calmi”, da parte di utenti e soccorritori;
• la costruzione di profili scientifici e tecnici nell'ambito di cluster (Il mondo delle spezie) per Expo 2015 e studi per l'ideazione, la progettazione e lo sviluppo di calzature.
Contestualmente sono stati stilati diversi protocolli d'intesa con Direzioni Regionali e diverse Fondazioni che prefigurano nuove attività conto terzi per:
• realizzare studi, ricerche e attività connesse agli interventi sul patrimonio architettonico emiliano-romagnolo, con un particolare riguardo ai beni culturali colpiti dall'evento sismico;
• promuovere la ricerca sui temi della pianificazione e progettazione del paesaggio e del territorio e della loro rigenerazione architettonica, urbanistica e ambientale;
• sviluppare e promuovere la ricerca sul tema “Cooperazione internazionale e sviluppo”;
• sviluppare e promuovere la ricerca sul tema "Study Collection”.
Quadro I.4 Public Engagement:
Il personale docente e ricercatore del dCP è costantemente impegnato in molteplici iniziative di public engagement nei diversi settori di attività per le quali si sta prefigurando un sistema di monitoraggio.
Dalle attività di pubblicistica divulgativa a trasmissioni radiotelevisive, a partecipazioni ad eventi organizzati nel territorio, in ambito nazionale e internazionale, al di fuori dei network universitari.
Parte significativa del PE è costituita dalla organizzazione di mostre di architettura, arti visive e moda, in alcuni casi anche itineranti, organizzate in collaborazione con enti esterni di rilevanza nazionale e internazionale, che coinvolgono diversi docenti del dipartimento.
Altre attività di PE sono costituite da una diffusa partecipazione a convegni, seminari, festival, in particolare la Biennale di Venezia, sia nella sezione Architettura che in quella Arti visive, alle attività di organizzazione di eventi culturali e spettacoli teatrali.
Parte di queste attività trovano riscontro nei protocolli di intesa, ma molte altre si sviluppano in occasioni diversificate, che testimoniano comunque una vitale partecipazione del Dipartimento di Culture del Progetto, con i suoi docenti e ricercatori, ad iniziative ed eventi correlati alle diverse culture del progetto, all'urbanistica e alla trasformazione del territorio, all'architettura, alla moda, alle arti, ai beni e alle attività culturali, coerentemente con il proprio profilo di ricerca e di insegnamento.
Sono intanto in corso di programmazione le necessarie attività di rilevazione del Public Engagement secondo quanto richiesto dalla SUA_RD.
Quadro I.5. a Scavi archeologici: si tratta di ambiti non pertinenti alle attività del dipartimento.
Quadro I.5. b Poli Museali: in compilazione per il livello di aggregazione dati di Ateneo.
Quadro I.5. c Immobili storici: in compilazione per il livello di aggregazione dati di Ateneo
Quadro I.6.(a, b, c) Tutela della Salute: si tratta di ambiti non pertinenti alle attività del dipartimento.
Quadro I.7 (a, b) Formazione Continua: le attività di formazione continua fanno capo all'Ateneo.
Quadro I.8 (a, b, c, d, e) Strutture di Intermediazione: le strutture di intermediazione fanno riferimento all'Ateneo.
Infatti, tanto le attività di ricerca quanto quelle di progetto dei laboratori, nell'ambito di diversi corsi di laurea in architettura, arti e moda, coinvolgono aree studio, tematiche e richieste di trasformazione o produzione che intercettano bisogni sociali reali, provenienti tanto dalla realtà geografica, economica e sociale in cui l'ateneo si colloca quanto da altri contesti di interesse.
Dai profili o curricula dei diversi docenti e ricercatori del dipartimento è possibile riscontrare un numero rilevante di collaborazioni con diversi enti, imprese, associazioni, fondazioni, istituzioni culturali etc., che in molti casi creano opportunità̀ e reti a scala sia nazionale sia internazionale.
Questo comporta che gran parte dei componenti del dipartimento abbia una rilevante attività di public engagement, ancora non monitorata, ma che stabilisce a diversi livelli una interazione diretta con il territorio e la società̀, anche in contesti geografici diversi da quello in cui si colloca l'ateneo.
Una strategia mirata a potenziare le attività di III missione - attivata dal Dipartimento di Culture del Progetto già a partire dalla sua costituzione nell'Ottobre 2012 - è stata quella di integrare le reti esistenti e aprire all'esterno dell'ateneo un confronto costante tra la produzione di ricerca e didattica, coinvolgendo nei diversi convegni, mostre, seminari e workshop componenti attive per la valorizzazione delle conoscenze e il trasferimento dei risultati progettuali sul territorio.
Per quanto riguarda i diversi campi compresi nella parte III della SUA-RD, come richiesto, si riporta di seguito una breve descrizione o motivazione di mancata attività.
Quadro I.1.a Brevetti: i docenti e ricercatori del dipartimento che fanno riferimento ai settori della progettazione innovativa, in ambiti in cui è possibile la brevettazione, stanno lavorando su ricerche e progetti che potranno portare a risultati per cui richiedere la registrazione all'ufficio brevetti. Per gli anni di riferimento non sono stati depositati brevetti.
Quadri I.1.b Privative Vegetali: si tratta di ambiti non pertinenti alle attività del dipartimento.
Quadro I.3 Attività conto terzi
Nel corso del 2012 e del 2013 il DCP ha stipulato convenzioni onerose e ricevuto contributi in relazione a diversi settori delle sue attività con enti pubblici, comuni, istituti nazionali di assicurazione (INAIL), autorità portuali, fondazioni, istituzioni scolastiche statali, imprese di rilievo nazionale.
Le attività sviluppate variano su diversi temi propri delle aree scientifiche del DCP. In sintesi l'attività conto terzi ha riguardato in particolare:
• l'integrazione tra mobilità ciclo-pedonale e l'assetto delle attività sul territorio e l'uso dei sistemi di trasporto pubblico-collettivo;
• la valorizzazione e la sensibilizzazione in termini di conoscenza e fruizione del patrimonio artistico, archeologico e dei beni culturali;
• lo sviluppo di indagini partecipate per rinnovare il territorio di alcuni comuni e il potenziamento di strumenti di monitoraggio in ambito portuale;
• la gestione della sicurezza negli edifici e la proposizione di strumenti per migliorare l'individuazione e l'utilizzo degli “spazi calmi”, da parte di utenti e soccorritori;
• la costruzione di profili scientifici e tecnici nell'ambito di cluster (Il mondo delle spezie) per Expo 2015 e studi per l'ideazione, la progettazione e lo sviluppo di calzature.
Contestualmente sono stati stilati diversi protocolli d'intesa con Direzioni Regionali e diverse Fondazioni che prefigurano nuove attività conto terzi per:
• realizzare studi, ricerche e attività connesse agli interventi sul patrimonio architettonico emiliano-romagnolo, con un particolare riguardo ai beni culturali colpiti dall'evento sismico;
• promuovere la ricerca sui temi della pianificazione e progettazione del paesaggio e del territorio e della loro rigenerazione architettonica, urbanistica e ambientale;
• sviluppare e promuovere la ricerca sul tema “Cooperazione internazionale e sviluppo”;
• sviluppare e promuovere la ricerca sul tema "Study Collection”.
Quadro I.4 Public Engagement:
Il personale docente e ricercatore del dCP è costantemente impegnato in molteplici iniziative di public engagement nei diversi settori di attività per le quali si sta prefigurando un sistema di monitoraggio.
Dalle attività di pubblicistica divulgativa a trasmissioni radiotelevisive, a partecipazioni ad eventi organizzati nel territorio, in ambito nazionale e internazionale, al di fuori dei network universitari.
Parte significativa del PE è costituita dalla organizzazione di mostre di architettura, arti visive e moda, in alcuni casi anche itineranti, organizzate in collaborazione con enti esterni di rilevanza nazionale e internazionale, che coinvolgono diversi docenti del dipartimento.
Altre attività di PE sono costituite da una diffusa partecipazione a convegni, seminari, festival, in particolare la Biennale di Venezia, sia nella sezione Architettura che in quella Arti visive, alle attività di organizzazione di eventi culturali e spettacoli teatrali.
Parte di queste attività trovano riscontro nei protocolli di intesa, ma molte altre si sviluppano in occasioni diversificate, che testimoniano comunque una vitale partecipazione del Dipartimento di Culture del Progetto, con i suoi docenti e ricercatori, ad iniziative ed eventi correlati alle diverse culture del progetto, all'urbanistica e alla trasformazione del territorio, all'architettura, alla moda, alle arti, ai beni e alle attività culturali, coerentemente con il proprio profilo di ricerca e di insegnamento.
Sono intanto in corso di programmazione le necessarie attività di rilevazione del Public Engagement secondo quanto richiesto dalla SUA_RD.
Quadro I.5. a Scavi archeologici: si tratta di ambiti non pertinenti alle attività del dipartimento.
Quadro I.5. b Poli Museali: in compilazione per il livello di aggregazione dati di Ateneo.
Quadro I.5. c Immobili storici: in compilazione per il livello di aggregazione dati di Ateneo
Quadro I.6.(a, b, c) Tutela della Salute: si tratta di ambiti non pertinenti alle attività del dipartimento.
Quadro I.7 (a, b) Formazione Continua: le attività di formazione continua fanno capo all'Ateneo.
Quadro I.8 (a, b, c, d, e) Strutture di Intermediazione: le strutture di intermediazione fanno riferimento all'Ateneo.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Numero totale di corsi erogati | 6 |
---|---|
Numero totale di CFP erogati | 306 |
Numero totale di ore di didattica assistita complessivamente erogate | 1.624 |
Numero totale di partecipanti | 59 |
Numero di docenti coinvolti complessivamente | 53 |
Numero di docenti esterni all'Ateneo | 44 |
Numero di imprese commerciali coinvolte come utilizzatrici dei programmi | 0 |
Numero di enti pubblici coinvolti come utilizzatori dei programmi | 0 |
Numero di enti no-profit coinvolti come utilizzatori dei programmi | 0 |
Introiti complessivi del programma (importo della convenzione, eventuali quote di iscrizione, altre entrate) | 205.200 |
Quota percentuale degli introiti complessivi provenienti da finanziamenti pubblici europei o nazionali | 0 |
Numero di tirocini o stage attivati | 25 |
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
N. | Ragione sociale | Anno di inizio partecipazione | Finalità prevalente | Tra i primi 10 dell'Ateneo |
---|---|---|---|---|
1. | Veneto Nanotech | 2003 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | |
2. | Consorzio Interuniversitario Almalaurea | 2000 | Servizi di placement (es. Almalaurea), | |
3. | Consorzio Venezia Ricerche | 1989 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | |
4. | Associazione CIVEN Coordinamento interuniversitario Veneto per le Nanotecnologie | 2008 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | |
5. | Fondazione CUOA | 1997 | Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), | |
6. | Fondazione “La fornace dell’innovazione” | 2006 | Sostegno all'imprenditorialità (es. PNI Cube), |