L'analisi dell'attività di terza missione del DTG nel periodo 2011-13 evidenzia una intensa attività di trasferimento tecnologico svolta utilizzando come strumento amministrativo-legale la Convenzione di Ricerca.
Il particolare il DTG nel periodo analizzato a siglato 233 Convenzioni di Ricerca con aziende per un ammontare globale di circa 5.2 milioni di Euro ed un ammontare medio annuo di circa 1.7 milioni di Euro pari a circa un terzo del budget globale annuo di dipartimento.
Per quanto riguarda le caratteristiche dimensionali dei committenti, 63 (27%) Convenzioni sono state siglate con aziende aventi meno di 50 dipendenti, 90 (39%) Convenzioni con aziende aventi da 51 a 250 dipendenti e 80 (34%) Convenzioni con aziende aventi più di 250 dipendenti. Quindi l'attività di trasferimento tecnologico ha riguardato prevalentemente aziende di media-grande dimensione.
Per quanto riguarda la localizzazione dei committenti si può osservare come gran parte delle Convenzioni siano state siglate con aziende del Veneto. Si osservano anche importanti Convenzioni con aziende italiane all'esterno del Veneto e, recentemente, anche con aziende straniere.
Si può inoltre osservare come le 233 Convenzioni siano riferite a 159 aziende, per cui ci sono più aziende che, nel periodo considerato, hanno sottoscritto più di una Convenzione con il DTG a significare un buon livello di fidelizzazione del committente.
Nel periodo considerato le Convenzioni di Ricerca hanno inoltre dato luogo a 10 brevetti.
Questa intensa attività di trasferimento tecnologico è stata comunque caratterizzata da un elevato livello di spontaneismo in quanto in generale l'acquisizione dell'incarico di ricerca è stata procacciata direttamente da un professore / ricercatore (Responsabile Scientifico) per conoscenza diretta del Committente, oppure sfruttando la rete dei laureati occupati nelle imprese. Anche la gestione di queste attività di ricerca in generale è stata lasciata totalmente al rapporto diretto Responsabile Scientifico / Committente con limitate o nulle attività di supporto da parte dell'Università.
Questo stato di cose presenta alcuni aspetti positivi, assieme però ad una serie di criticità che vanno attentamente valutate se si vuole strutturare, consolidare ed ampliare le attività di trasferimento tecnologico del Dipartimento
Tra gli aspetti positivi certamente va considerato il rapporto diretto Responsabile Scientifico / Committente, la semplicità ed il basso costo di gestione, la possibilità di fidelizzare il rapporto con il Committente. Questi aspetti positivi attuali vanno assolutamente conservati e tutelati in qualsiasi iniziativa futura, preservandoli da ingerenze di tipo burocratico.
Tra le criticità vanno invece considerati i seguenti aspetti:
- difficoltà di acquisire e gestire incarichi di ricerca che comportano un'attività di tipo multidisciplinare e quindi richiedono l'intervento ed il co-ordinamento di più gruppi di ricerca;
- difficoltà nel gestire incarichi di ricerca che comportano una considerevole attività amministrativa (gestione di incarichi esterni, rendicontazione di progetti, fatturazioni, etc.);
- incrocio casuale tra competenze del Dipartimento e richieste / fabbisogni del Territorio: il Territorio non conosce le competenze esistenti nel Dipartimento e il Dipartimento non è sempre focalizzato sulle esigenze del Territorio;
- le attività di trasferimento tecnologico sono state sostanzialmente limitate alle imprese industriali, mentre poco è stato fatto nel settore dei servizi, degli enti pubblici e della pubblica amministrazione;
- le attività di trasferimento tecnologico sono state sostanzialmente limitate ad aziende industriali del Veneto o del Nord Italia, mentre i rapporti con aziende straniere sono ancora limitati.
Gli obiettivi di una iniziativa di potenziamento delle attività di trasferimento tecnologico del Dipartimento si possono riassumere nei seguenti punti:
- estensione delle attività di trasferimento tecnologico dal settore industriale a quello dei servizi e della pubblica amministrazione;
- ottimizzazione dell'incrocio tra competenze del Dipartimento ed esigenze del Territorio;
- miglioramento nella gestione amministrativa - legale delle attività di ricerca;
- internazionalizzazione dei committenti: il Territorio va inteso in senso più ampio rispetto a quello regionale e nazionale.
Per il conseguimento di questi obiettivi si possono prendere in considerazione, tra gli altri, i seguenti strumenti:
- organizzazione di un servizio dipartimentale di trasferimento tecnologico che si dovrebbe occupare di anagrafe delle competenze interne al Dipartimento, marketing, organizzazione di cluster di ricerca, supporto amministrativo e legale, individuazione di fonti di finanziamento;
- potenziamento del sito di dipartimento con una sezione specificamente dedicata al trasferimento tecnologico;
- partecipazione ad eventi qualificati quali mostre, fiere, esposizioni.
Il particolare il DTG nel periodo analizzato a siglato 233 Convenzioni di Ricerca con aziende per un ammontare globale di circa 5.2 milioni di Euro ed un ammontare medio annuo di circa 1.7 milioni di Euro pari a circa un terzo del budget globale annuo di dipartimento.
Per quanto riguarda le caratteristiche dimensionali dei committenti, 63 (27%) Convenzioni sono state siglate con aziende aventi meno di 50 dipendenti, 90 (39%) Convenzioni con aziende aventi da 51 a 250 dipendenti e 80 (34%) Convenzioni con aziende aventi più di 250 dipendenti. Quindi l'attività di trasferimento tecnologico ha riguardato prevalentemente aziende di media-grande dimensione.
Per quanto riguarda la localizzazione dei committenti si può osservare come gran parte delle Convenzioni siano state siglate con aziende del Veneto. Si osservano anche importanti Convenzioni con aziende italiane all'esterno del Veneto e, recentemente, anche con aziende straniere.
Si può inoltre osservare come le 233 Convenzioni siano riferite a 159 aziende, per cui ci sono più aziende che, nel periodo considerato, hanno sottoscritto più di una Convenzione con il DTG a significare un buon livello di fidelizzazione del committente.
Nel periodo considerato le Convenzioni di Ricerca hanno inoltre dato luogo a 10 brevetti.
Questa intensa attività di trasferimento tecnologico è stata comunque caratterizzata da un elevato livello di spontaneismo in quanto in generale l'acquisizione dell'incarico di ricerca è stata procacciata direttamente da un professore / ricercatore (Responsabile Scientifico) per conoscenza diretta del Committente, oppure sfruttando la rete dei laureati occupati nelle imprese. Anche la gestione di queste attività di ricerca in generale è stata lasciata totalmente al rapporto diretto Responsabile Scientifico / Committente con limitate o nulle attività di supporto da parte dell'Università.
Questo stato di cose presenta alcuni aspetti positivi, assieme però ad una serie di criticità che vanno attentamente valutate se si vuole strutturare, consolidare ed ampliare le attività di trasferimento tecnologico del Dipartimento
Tra gli aspetti positivi certamente va considerato il rapporto diretto Responsabile Scientifico / Committente, la semplicità ed il basso costo di gestione, la possibilità di fidelizzare il rapporto con il Committente. Questi aspetti positivi attuali vanno assolutamente conservati e tutelati in qualsiasi iniziativa futura, preservandoli da ingerenze di tipo burocratico.
Tra le criticità vanno invece considerati i seguenti aspetti:
- difficoltà di acquisire e gestire incarichi di ricerca che comportano un'attività di tipo multidisciplinare e quindi richiedono l'intervento ed il co-ordinamento di più gruppi di ricerca;
- difficoltà nel gestire incarichi di ricerca che comportano una considerevole attività amministrativa (gestione di incarichi esterni, rendicontazione di progetti, fatturazioni, etc.);
- incrocio casuale tra competenze del Dipartimento e richieste / fabbisogni del Territorio: il Territorio non conosce le competenze esistenti nel Dipartimento e il Dipartimento non è sempre focalizzato sulle esigenze del Territorio;
- le attività di trasferimento tecnologico sono state sostanzialmente limitate alle imprese industriali, mentre poco è stato fatto nel settore dei servizi, degli enti pubblici e della pubblica amministrazione;
- le attività di trasferimento tecnologico sono state sostanzialmente limitate ad aziende industriali del Veneto o del Nord Italia, mentre i rapporti con aziende straniere sono ancora limitati.
Gli obiettivi di una iniziativa di potenziamento delle attività di trasferimento tecnologico del Dipartimento si possono riassumere nei seguenti punti:
- estensione delle attività di trasferimento tecnologico dal settore industriale a quello dei servizi e della pubblica amministrazione;
- ottimizzazione dell'incrocio tra competenze del Dipartimento ed esigenze del Territorio;
- miglioramento nella gestione amministrativa - legale delle attività di ricerca;
- internazionalizzazione dei committenti: il Territorio va inteso in senso più ampio rispetto a quello regionale e nazionale.
Per il conseguimento di questi obiettivi si possono prendere in considerazione, tra gli altri, i seguenti strumenti:
- organizzazione di un servizio dipartimentale di trasferimento tecnologico che si dovrebbe occupare di anagrafe delle competenze interne al Dipartimento, marketing, organizzazione di cluster di ricerca, supporto amministrativo e legale, individuazione di fonti di finanziamento;
- potenziamento del sito di dipartimento con una sezione specificamente dedicata al trasferimento tecnologico;
- partecipazione ad eventi qualificati quali mostre, fiere, esposizioni.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
N. | Nome | Ragione Sociale | Codice Fiscale/Partita Iva | Anno inizio partecipazione | Budget impegnato nell'anno | N.ro addetti (ETP) | N.ro Imprese da inizio partecipazione | N.ro Imprese nell'anno | Fatturato complessivo | N.ro addetti (ETP) delle imprese incubate nell'anno |
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1. | STARTCUBE Incubatore Universitario di Impresa | Auxilia spa società strumentale della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo | 03861800286 | 2004 | 130.000,00 | 2,00 | 40 | 14 | 910.000,76 | 2,00 |
N. | Ragione sociale | Anno di inizio partecipazione | Finalità prevalente | Tra i primi 10 dell'Ateneo |
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1. | Veneto Nanotech Scpa | 2003 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | Si |
2. | Associazione CIVEN - Coordinamento Interuniversitario Veneto per le Nanotecnologie | 2003 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | Si |