Nel triennio 2011-13 il Dipartimento di Beni Culturali ha affrontato la sfida che si è posto, con più consapevole convinzione al momento della sua nuova costituzione, giocata principalmente sulla capacità di sviluppare una visione a lungo termine di progettualità e condivisione di percorsi di studio e di ricerca. In questa prospettiva il DBC è stato impegnato in numerose azioni finalizzate a una sostenibilità socio-economica delle proprie ricerche, in un'ampia disseminazione dei risultati delle medesime e ha moltiplicato gli sforzi per una loro integrazione con le altre attività peculiari del territorio, nonché nell'incremento della rete di rapporti con enti ed istituzioni di ricerca nazionali e internazionali (Soprintendenze, Musei, Laboratori di ricerca, archivi e biblioteche). Per la realizzazione delle suddette azioni, il Dipartimento ha moltiplicato le proprie capacità progettuali, fatto che gli ha consentito anche di accedere a significativi finanziamenti esterni.
La vocazione di Ravenna a città d'arte, creativa e di cultura (candidata capitale europea della cultura 2019, capitale italiana della cultura 2015) è il tratto caratterizzante del contesto territoriale in cui il DBC mette in atto le proprie strategie di valorizzazione riguardanti tipologie differenti di beni culturali materiali e immateriali e il loro rapporto con i diritti umani allo sviluppo. Strategie che permettono ai ricercatori del DBC di interagire non solo con il territorio ma anche di mettere a frutto relazioni e dinamiche di scambi internazionali proprie della loro comunità, che ha avuto modo di esprimersi anche attraverso iniziative di formazione continua.
In particolare, in relazione agli obiettivi solo a posteriori definiti della
Terza missione, il DBC ha svolto attività
- di valorizzazione della ricerca e di reperimento di risorse:
o contratti conto terzi (I.3);
- di produzione di beni pubblici sociali e culturali:
o iniziative di disseminazione della ricerca, il cosiddetto “public engagement” (I.4),
o produzione e gestione di beni culturali: scavi archeologici (I.5.a), missioni storico-antropologiche, collaborazione all'allestimento di Musei e Mostre (come la Mostra "I libri del silenzio" presso la Biblioteca Classense, il cui Catalogo presenta anche i risultati di ricerche di alcuni docenti del Dipartimento);
o formazione continua (I.7.a-b),
o servizi di placement (I.8.a-b).
Sebbene da intendersi in un approccio di istituzionalizzazione graduale della Terza missione, una caratteristica saliente nelle strategie del DBC è il legame tra l'impatto della valorizzazione della ricerca, in termini di risorse economiche acquisite, in particolare contratti conto terzi, e la produzione di beni pubblici sociali e culturali, in relazione sia alle iniziative di PE, sia alle attività di scavo. In tale prospettiva sono strategiche le attività dei Laboratori (vd. Parte I, B.1; C.1.a), e in particolare quelle riguardanti sia approcci innovativi di carattere tecnico-scientifico alla ricerca, sia la produzione e gestione di modalità innovative di fruizione dei beni culturali anche attraverso l'uso di tecnologie d'avanguardia. Tali attività, avviate dal Laboratorio Fotografico, dal Laboratorio Diagnostico e dal Laboratorio di Antropologia, attualmente ristrutturati e rinominati rispettivamente come Laboratorio Fotografico e Multimediale per i beni culturali, Laboratorio Diagnostico per i Beni culturali e Laboratori di Antropologia Fisica e del DNA antico, nonché dal Laboratorio di cronache veneziane e ravennati, hanno anche un impatto significativo all'esterno, testimoniato dall'ampia attività conto terzi (I.3), nonché nella realizzazione di eventi ed iniziative per la comunicazione e fruizione dei risultati della ricerca di vasto interesse, che costituisce un modello per lo sviluppo di altri Laboratori.
Per tali ragioni le prime due iniziative di PE (I.4) selezionate per il triennio sono state scelte tra quelle prodotte rispettivamente dai Laboratori citati. In particolare l'iniziativa n. 1, ArianInPiazza, è uno dei prodotti sviluppati nell'ambito delle attività della UO dipartimentale afferente al CIRI Edilizia e Costruzioni, che ha sviluppato un'apprezzabile e innovativa progettualità, concretizzatasi pure nel reperimento di risorse.La seconda iniziativa è significativa in ordine alla dimensione internazionale della divulgazione dei risultati della ricerca, mentre la terza iniziativa di PE è stata scelta come indicatore della capacità di integrazione del Dipartimento con attività cittadine divenute già da tempo motivo di attrazione, come il Settembre dantesco.
Non va dimenticato che la scelta delle iniziative di PE è stata operata in un panorama molto ampio e diversificato, documentato dal catalogo allegato in pdf delle iniziative del DBC nel triennio 2011-13: circa 15 nel 2011, 30 nel 2012, 60 nel 2013. Ad esse vanno aggiunte le pubblicazioni divulgative e la partecipazione a eventi prestigiosi per qualità e impatto nella diffusione mediatica o internazionale (trasmissioni televisive, mostre, ecc.) svoltisi extra moenia, di cui è stata riportata solo qualche tipologia esemplificativa. Il mero dato quantitativo testimonia l'interesse dei ricercatori verso la disseminazione del sapere e l'interazione diretta con la società.
A fronte di attività riguardanti il Patrimonio culturale ormai storiche per il DBC, come le missioni e gli scavi archeologici (I.5.a) in Italia e all'estero, Iran e Pakistan, con convenzioni stipulate rispettivamente con la Soprintendenza regionale della Sardegna e con il Ministero degli Affari esteri, sono inoltre entrate a far parte delle attività del DBC:
Missioni archeologiche (Valle del Takesi, Bolivia) finanziata dal MAE;
Missioni storico-antropologiche (Valle dello Yaghnob, Tajikistan) finanziata con fondi esterni (Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna);
Studio di reperti archeo-antropologici in convenzione e/o collaborazione con le Soprintendenze Archeologiche di varie regioni italiane (Emilia Romagna, Marche, Calabria, Sicilia…) .
Tali esperienze costituiscono ormai un modello per altre future iniziative da avviare in collaborazione / convenzione con Soprintendenze, Centri di ricerca, Enti pubblici e privati, che il DBC pone tra i suoi obiettivi di breve/medio periodo.
Analogamente sul versante della Formazione continua (I.7.a-b), a fronte di alcune iniziative avviate con convenzioni, nel triennio considerato, con scuole superiori (per es. il Liceo Classico Dante Alighieri di Ravenna, l'Istituto Tecnico per Geometri di Ravenna e il Liceo Scientifico di Lugo), oppure con associazioni di impresa istituzionalmente deputate all'integrazione tra formazione e inserimento o riqualificazione nel mondo del lavoro (per es.: Confartigianato, CNA, CNA Scuola ed ECIPAR), si intende perseguire nell'immediato futuro una semplice correzione di rotta, finalizzata a strutturare nella quotidiana vita dipartimentale e nel lavoro dei team di ricerca tali iniziative, in modo da renderle misurabili e qualificabili in termini di convenzioni, raggiungimento di obiettivi programmati e di risultati attesi.
Infine si intende riflettere sull'importanza di realizzare spin-off nell'ambito dei beni culturali, una possibile occasione sia di sviluppo di prospettive occupazionali dei laureati nella sede ravennate sia di integrazione tra le attività di ricerca più avanzate del Dipartimento con il mondo produttivo. In tale prospettiva si considera come prototipo di esperienza il progetto di creazione d'impresa 3DENTAL LABORATORY, sviluppato nel 2009-2010 dall'allora DiSMeC, nell'ambito di “SPINNER 2013 PERSONE AL FUTURO”, promosso dalla Regione Emilia Romagna, dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e dall'Unione Europea _ Fondo Sociale Europeo. Il progetto verteva sull'applicazione dello studio dell'usura dentale alla protesica odontoiatrica, prevedeva l'implementazione di una banca dati virtuale contenente tutte le tipologie dentali in diversi stadi d'usura, il test e il perfezionamento di una metodologia innovativa per riprodurre un'usura personalizzata sia nella ricostruzione sia nella sostituzione di un singolo dente o di un'intera arcata dentale. L'importo totale del finanziamento fu di 40.000 euro comprendenti due borse di studio e le attività di missione e formazione connesse. Alla luce dei risultati acquisiti nell'ambito della produzione di forme nuove di fruizione dei beni culturali, il DBC propone tra gli obiettivi di breve-medio periodo anche l'attivazione di spin-off, sfruttando a questo fine sia l'esperienza di “Spinner 2013”, sia la consolidata integrazione con le attività del territorio.
Per concludere, si richiama la presenza dell'impegno alla disseminazione del sapere, proprio della Terza missione, tra gli obiettivi pluriennali individuati dal DBC (P.2) come: Conservare, valorizzare e comunicare i beni culturali come risorsa per la crescita umana ed economica del Paese.
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La vocazione di Ravenna a città d'arte, creativa e di cultura (candidata capitale europea della cultura 2019, capitale italiana della cultura 2015) è il tratto caratterizzante del contesto territoriale in cui il DBC mette in atto le proprie strategie di valorizzazione riguardanti tipologie differenti di beni culturali materiali e immateriali e il loro rapporto con i diritti umani allo sviluppo. Strategie che permettono ai ricercatori del DBC di interagire non solo con il territorio ma anche di mettere a frutto relazioni e dinamiche di scambi internazionali proprie della loro comunità, che ha avuto modo di esprimersi anche attraverso iniziative di formazione continua.
In particolare, in relazione agli obiettivi solo a posteriori definiti della
Terza missione, il DBC ha svolto attività
- di valorizzazione della ricerca e di reperimento di risorse:
o contratti conto terzi (I.3);
- di produzione di beni pubblici sociali e culturali:
o iniziative di disseminazione della ricerca, il cosiddetto “public engagement” (I.4),
o produzione e gestione di beni culturali: scavi archeologici (I.5.a), missioni storico-antropologiche, collaborazione all'allestimento di Musei e Mostre (come la Mostra "I libri del silenzio" presso la Biblioteca Classense, il cui Catalogo presenta anche i risultati di ricerche di alcuni docenti del Dipartimento);
o formazione continua (I.7.a-b),
o servizi di placement (I.8.a-b).
Sebbene da intendersi in un approccio di istituzionalizzazione graduale della Terza missione, una caratteristica saliente nelle strategie del DBC è il legame tra l'impatto della valorizzazione della ricerca, in termini di risorse economiche acquisite, in particolare contratti conto terzi, e la produzione di beni pubblici sociali e culturali, in relazione sia alle iniziative di PE, sia alle attività di scavo. In tale prospettiva sono strategiche le attività dei Laboratori (vd. Parte I, B.1; C.1.a), e in particolare quelle riguardanti sia approcci innovativi di carattere tecnico-scientifico alla ricerca, sia la produzione e gestione di modalità innovative di fruizione dei beni culturali anche attraverso l'uso di tecnologie d'avanguardia. Tali attività, avviate dal Laboratorio Fotografico, dal Laboratorio Diagnostico e dal Laboratorio di Antropologia, attualmente ristrutturati e rinominati rispettivamente come Laboratorio Fotografico e Multimediale per i beni culturali, Laboratorio Diagnostico per i Beni culturali e Laboratori di Antropologia Fisica e del DNA antico, nonché dal Laboratorio di cronache veneziane e ravennati, hanno anche un impatto significativo all'esterno, testimoniato dall'ampia attività conto terzi (I.3), nonché nella realizzazione di eventi ed iniziative per la comunicazione e fruizione dei risultati della ricerca di vasto interesse, che costituisce un modello per lo sviluppo di altri Laboratori.
Per tali ragioni le prime due iniziative di PE (I.4) selezionate per il triennio sono state scelte tra quelle prodotte rispettivamente dai Laboratori citati. In particolare l'iniziativa n. 1, ArianInPiazza, è uno dei prodotti sviluppati nell'ambito delle attività della UO dipartimentale afferente al CIRI Edilizia e Costruzioni, che ha sviluppato un'apprezzabile e innovativa progettualità, concretizzatasi pure nel reperimento di risorse.La seconda iniziativa è significativa in ordine alla dimensione internazionale della divulgazione dei risultati della ricerca, mentre la terza iniziativa di PE è stata scelta come indicatore della capacità di integrazione del Dipartimento con attività cittadine divenute già da tempo motivo di attrazione, come il Settembre dantesco.
Non va dimenticato che la scelta delle iniziative di PE è stata operata in un panorama molto ampio e diversificato, documentato dal catalogo allegato in pdf delle iniziative del DBC nel triennio 2011-13: circa 15 nel 2011, 30 nel 2012, 60 nel 2013. Ad esse vanno aggiunte le pubblicazioni divulgative e la partecipazione a eventi prestigiosi per qualità e impatto nella diffusione mediatica o internazionale (trasmissioni televisive, mostre, ecc.) svoltisi extra moenia, di cui è stata riportata solo qualche tipologia esemplificativa. Il mero dato quantitativo testimonia l'interesse dei ricercatori verso la disseminazione del sapere e l'interazione diretta con la società.
A fronte di attività riguardanti il Patrimonio culturale ormai storiche per il DBC, come le missioni e gli scavi archeologici (I.5.a) in Italia e all'estero, Iran e Pakistan, con convenzioni stipulate rispettivamente con la Soprintendenza regionale della Sardegna e con il Ministero degli Affari esteri, sono inoltre entrate a far parte delle attività del DBC:
Missioni archeologiche (Valle del Takesi, Bolivia) finanziata dal MAE;
Missioni storico-antropologiche (Valle dello Yaghnob, Tajikistan) finanziata con fondi esterni (Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna);
Studio di reperti archeo-antropologici in convenzione e/o collaborazione con le Soprintendenze Archeologiche di varie regioni italiane (Emilia Romagna, Marche, Calabria, Sicilia…) .
Tali esperienze costituiscono ormai un modello per altre future iniziative da avviare in collaborazione / convenzione con Soprintendenze, Centri di ricerca, Enti pubblici e privati, che il DBC pone tra i suoi obiettivi di breve/medio periodo.
Analogamente sul versante della Formazione continua (I.7.a-b), a fronte di alcune iniziative avviate con convenzioni, nel triennio considerato, con scuole superiori (per es. il Liceo Classico Dante Alighieri di Ravenna, l'Istituto Tecnico per Geometri di Ravenna e il Liceo Scientifico di Lugo), oppure con associazioni di impresa istituzionalmente deputate all'integrazione tra formazione e inserimento o riqualificazione nel mondo del lavoro (per es.: Confartigianato, CNA, CNA Scuola ed ECIPAR), si intende perseguire nell'immediato futuro una semplice correzione di rotta, finalizzata a strutturare nella quotidiana vita dipartimentale e nel lavoro dei team di ricerca tali iniziative, in modo da renderle misurabili e qualificabili in termini di convenzioni, raggiungimento di obiettivi programmati e di risultati attesi.
Infine si intende riflettere sull'importanza di realizzare spin-off nell'ambito dei beni culturali, una possibile occasione sia di sviluppo di prospettive occupazionali dei laureati nella sede ravennate sia di integrazione tra le attività di ricerca più avanzate del Dipartimento con il mondo produttivo. In tale prospettiva si considera come prototipo di esperienza il progetto di creazione d'impresa 3DENTAL LABORATORY, sviluppato nel 2009-2010 dall'allora DiSMeC, nell'ambito di “SPINNER 2013 PERSONE AL FUTURO”, promosso dalla Regione Emilia Romagna, dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e dall'Unione Europea _ Fondo Sociale Europeo. Il progetto verteva sull'applicazione dello studio dell'usura dentale alla protesica odontoiatrica, prevedeva l'implementazione di una banca dati virtuale contenente tutte le tipologie dentali in diversi stadi d'usura, il test e il perfezionamento di una metodologia innovativa per riprodurre un'usura personalizzata sia nella ricostruzione sia nella sostituzione di un singolo dente o di un'intera arcata dentale. L'importo totale del finanziamento fu di 40.000 euro comprendenti due borse di studio e le attività di missione e formazione connesse. Alla luce dei risultati acquisiti nell'ambito della produzione di forme nuove di fruizione dei beni culturali, il DBC propone tra gli obiettivi di breve-medio periodo anche l'attivazione di spin-off, sfruttando a questo fine sia l'esperienza di “Spinner 2013”, sia la consolidata integrazione con le attività del territorio.
Per concludere, si richiama la presenza dell'impegno alla disseminazione del sapere, proprio della Terza missione, tra gli obiettivi pluriennali individuati dal DBC (P.2) come: Conservare, valorizzare e comunicare i beni culturali come risorsa per la crescita umana ed economica del Paese.
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Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
N. | Denominazione del sito | Soggetto con cui si è in convenzioneo o che autorizza lo scavo | Budget impegnato per la gestione dell'attività nell'anno | Totale finanziamenti esterni ottenuti per la realizzazione della scavo | Finalità della convenzione/ autorizzazione |
---|---|---|---|---|---|
1. | THARROS-CAPO SAN MARCO (OR) NECROPOLI MERIDIONALE | SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI PER LE PROVINCE DI CAGLIARI E ORISTANO; MIBACT; COMUNE DI CABRAS (OR) | 1.041 | 3.000 | Servizio didattico, Altre attività, (Concessione) |
2. | Tol-e Ajori (Persepolis, Fars, Iran) | Research Institute for Cultural Heritage and Tourism of the Islamic Republic of Iran | 11.240 | 13.080 | Servizio didattico, Altre attività, (SCAVO ARCHEOLOGICO E VALORIZZAZIONE) |
3. | Bir-kot-ghwandai (Swat, Khyber Pukhtunkhwa, Pakistan) | Department of Archaeology and Museums, Government of Khyber Pukhtunkhwa | 0 | 5.850 | Altre attività, (SCAVO ARCHEOLOGICO E VALORIZZAZIONE) |
4. | Mozia | ASSESSORATO BENI CULTURALI REGIONE SICILIA | 0 | 1.500 | Servizio didattico, |
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Numero totale di corsi erogati | 4 |
---|---|
Numero totale di CFP erogati | 0 |
Numero totale di ore di didattica assistita complessivamente erogate | 172 |
Numero totale di partecipanti | 120 |
Numero di docenti coinvolti complessivamente | 7 |
Numero di docenti esterni all'Ateneo | 0 |
Numero di imprese commerciali coinvolte come utilizzatrici dei programmi | 0 |
Numero di enti pubblici coinvolti come utilizzatori dei programmi | 0 |
Numero di enti no-profit coinvolti come utilizzatori dei programmi | 0 |
Introiti complessivi del programma (importo della convenzione, eventuali quote di iscrizione, altre entrate) | 0 |
Quota percentuale degli introiti complessivi provenienti da finanziamenti pubblici europei o nazionali | 0 |
Numero di tirocini o stage attivati | 1 |
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
N. | Ragione sociale | Anno di inizio partecipazione | Finalità prevalente | Tra i primi 10 dell'Ateneo |
---|---|---|---|---|
1. | Consorzio Universitario Centro di Ricerca e Sperimentazione per l'Industria Ceramica | 1976 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), | Si |