Il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale-Dispac ha da tempo avviato una riflessione e un percorso operativo tendente a sviluppare rapporti e attività convergenti con istituzioni, enti, imprese territoriali sia dal punto di vista del trasferimento tecnologico e culturale – un trasferimento tecnologico è ravvisabile anche in un Dipartimento di area umanistica come il nostro ma l'espressione andrebbe forse meglio calibrata proprio in riferimento alle aree umanistiche – sia dal punto di vista di un'offerta di servizi e attività.
In tale prospettiva il Dispac ha felicemente incrociato e recepito la strategia messa a fuoco e perseguita dall'Università degli Studi di Salerno che, accanto alle attività di ricerca e didattica, si è prefissata obiettivi strategici per contribuire alla crescita sociale, culturale ed economica del proprio territorio attraverso la valorizzazione della conoscenza e della ricerca.
L'attuazione delle politiche di terza missione viene infatti perseguita dall'Ateneo di Salerno attraverso:
• l'individuazione di linee di indirizzo strategico con coinvolgimento degli organi preposti e di tutte le parti interessate;
• la definizione di obiettivi coerenti con le proprie finalità;
• la redazione e l'applicazione di procedure specifiche per l'analisi dei risultati ottenuti nel trasferimento tecnologico, nella partecipazione alla creazione di spin-off, nell'impiego e nello sfruttamento di brevetti, nelle attività di servizio al territorio;
• la gestione di attività di valutazione e auto-valutazione delle attività di terza missione a livello di Ateneo e di sue articolazioni (Dipartimenti) che permettano di individuare punti di forza ed aree di miglioramento.
Tale orientamento è in linea con le politiche europee, nazionali e regionali, e intende stimolare la diffusione di strategie di coesione sociale, impulso all'economia, attenzione all'ambiente e sostenibilità, da attuare in cooperazione con gli stakeholder pubblici e privati.
Nell'ambito della propria mission di produzione di cultura e in un'ottica di promozione e integrazione sociale, pari opportunità, internazionalizzazione, l'Ateneo si propone di fornire strumenti e risorse per contribuire a una ricerca di tipo knowledge driven e knowledge transfer e, contemporaneamente, a una formazione avanzata ad essa strettamente correlata. La diffusione delle conoscenze, attraverso azioni coordinate, mira al raggiungimento di una formazione culturale e professionale del territorio di sempre più elevato profilo.
Il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale-Dispac si è inserito e ha operato entro la prospettiva sopra richiamata.
Il settore che ha aperto la strada ad attività di conto terzi nel quadro del Dipartimento corrisponde a quello archeologico, settore che ha affiancato ad una nutrita e coerente attività di ricerca un'altrettanto efficace offerta di servizi soprattutto nel campo dell'”archeologia preventiva” che prevede una valutazione dell'impatto archeologico nel quadro di interventi volti alla pianificazione territoriale promossi da imprese private e istituzioni pubbliche. La relativa offerta di servizi è stata anche facilitata e efficacemente supportata dalle procedure di Qualità ISO-9001 applicate dal Laboratorio di Archeologia Classica cui fanno capo le attività sopra descritte.
Nel corso degli anni 2011-2013 in realtà tutte le aree del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale-Dispac hanno sviluppato proprie modalità di intervento sul territorio in relazione alle caratteristiche dei relativi settori scientifico-disciplinari.
In tale prospettiva deve essere ricordato il lavoro svolto dalle discipline storico-artistiche e dello spettacolo, dall'area antropologica, dai diversi settori della ricerca filosofica, dalle discipline di medievistica, archivistica e della storia del libro, dall'area geografica e della ricerca storica sia in ambito antico che moderno.
L'elenco delle entrate in conto terzi allegato al presente documento indica un introito attorno ai 360.000€ che appare come un risultato assai significativo per un Dipartimento di area umanistica e che risulta non come fatto isolato se si guarda il relativo indicatore nel corso degli anni.
Inoltre dallo stesso elenco delle entrate in conto terzi risulta l'ampiezza delle relazioni sviluppate dal Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale-Dispac che include amministrazioni locali, imprese private, istituzioni straniere, il MIUR e il Ministero degli Affari Esteri.
Inoltre il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale-Dispac è stato tra i promotori del Distretto ad Alta Tecnologia dei Beni Culturali (Databenc) operante nella Regione Campania (http://www.databenc.it/) costituitosi nel 2012 per iniziativa delle Università di Salerno e di Napoli “Federico II” e che raccoglie più di 60 soggetti pubblici e privati, centri di ricerca, associazioni.
Il progetto Databenc, finanziato dal MIUR, intende sviluppare una programmazione strategica per i beni culturali, sul patrimonio ambientale e sul turismo ed è ora entrato nella fase operativa attraverso le linee CHIS (Cultural Heritage Information System) e SNECS (Social Network delle Entità dei Centri Storici).
In tale prospettiva il Dispac ha felicemente incrociato e recepito la strategia messa a fuoco e perseguita dall'Università degli Studi di Salerno che, accanto alle attività di ricerca e didattica, si è prefissata obiettivi strategici per contribuire alla crescita sociale, culturale ed economica del proprio territorio attraverso la valorizzazione della conoscenza e della ricerca.
L'attuazione delle politiche di terza missione viene infatti perseguita dall'Ateneo di Salerno attraverso:
• l'individuazione di linee di indirizzo strategico con coinvolgimento degli organi preposti e di tutte le parti interessate;
• la definizione di obiettivi coerenti con le proprie finalità;
• la redazione e l'applicazione di procedure specifiche per l'analisi dei risultati ottenuti nel trasferimento tecnologico, nella partecipazione alla creazione di spin-off, nell'impiego e nello sfruttamento di brevetti, nelle attività di servizio al territorio;
• la gestione di attività di valutazione e auto-valutazione delle attività di terza missione a livello di Ateneo e di sue articolazioni (Dipartimenti) che permettano di individuare punti di forza ed aree di miglioramento.
Tale orientamento è in linea con le politiche europee, nazionali e regionali, e intende stimolare la diffusione di strategie di coesione sociale, impulso all'economia, attenzione all'ambiente e sostenibilità, da attuare in cooperazione con gli stakeholder pubblici e privati.
Nell'ambito della propria mission di produzione di cultura e in un'ottica di promozione e integrazione sociale, pari opportunità, internazionalizzazione, l'Ateneo si propone di fornire strumenti e risorse per contribuire a una ricerca di tipo knowledge driven e knowledge transfer e, contemporaneamente, a una formazione avanzata ad essa strettamente correlata. La diffusione delle conoscenze, attraverso azioni coordinate, mira al raggiungimento di una formazione culturale e professionale del territorio di sempre più elevato profilo.
Il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale-Dispac si è inserito e ha operato entro la prospettiva sopra richiamata.
Il settore che ha aperto la strada ad attività di conto terzi nel quadro del Dipartimento corrisponde a quello archeologico, settore che ha affiancato ad una nutrita e coerente attività di ricerca un'altrettanto efficace offerta di servizi soprattutto nel campo dell'”archeologia preventiva” che prevede una valutazione dell'impatto archeologico nel quadro di interventi volti alla pianificazione territoriale promossi da imprese private e istituzioni pubbliche. La relativa offerta di servizi è stata anche facilitata e efficacemente supportata dalle procedure di Qualità ISO-9001 applicate dal Laboratorio di Archeologia Classica cui fanno capo le attività sopra descritte.
Nel corso degli anni 2011-2013 in realtà tutte le aree del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale-Dispac hanno sviluppato proprie modalità di intervento sul territorio in relazione alle caratteristiche dei relativi settori scientifico-disciplinari.
In tale prospettiva deve essere ricordato il lavoro svolto dalle discipline storico-artistiche e dello spettacolo, dall'area antropologica, dai diversi settori della ricerca filosofica, dalle discipline di medievistica, archivistica e della storia del libro, dall'area geografica e della ricerca storica sia in ambito antico che moderno.
L'elenco delle entrate in conto terzi allegato al presente documento indica un introito attorno ai 360.000€ che appare come un risultato assai significativo per un Dipartimento di area umanistica e che risulta non come fatto isolato se si guarda il relativo indicatore nel corso degli anni.
Inoltre dallo stesso elenco delle entrate in conto terzi risulta l'ampiezza delle relazioni sviluppate dal Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale-Dispac che include amministrazioni locali, imprese private, istituzioni straniere, il MIUR e il Ministero degli Affari Esteri.
Inoltre il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale-Dispac è stato tra i promotori del Distretto ad Alta Tecnologia dei Beni Culturali (Databenc) operante nella Regione Campania (http://www.databenc.it/) costituitosi nel 2012 per iniziativa delle Università di Salerno e di Napoli “Federico II” e che raccoglie più di 60 soggetti pubblici e privati, centri di ricerca, associazioni.
Il progetto Databenc, finanziato dal MIUR, intende sviluppare una programmazione strategica per i beni culturali, sul patrimonio ambientale e sul turismo ed è ora entrato nella fase operativa attraverso le linee CHIS (Cultural Heritage Information System) e SNECS (Social Network delle Entità dei Centri Storici).
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
N. | Denominazione del sito | Soggetto con cui si è in convenzioneo o che autorizza lo scavo | Budget impegnato per la gestione dell'attività nell'anno | Totale finanziamenti esterni ottenuti per la realizzazione della scavo | Finalità della convenzione/ autorizzazione |
---|---|---|---|---|---|
1. | Aeghion / Achaia (Grecia) | Eforia di Patrasso / Scuola Archeologica Italiana di Atene / KERA (Centro per l'Archeologia Greca e Romana) di Atene | 5.000 | 286.000 | Altre attività, (Campagna annuale di survey archeologico con approfondimento di scavi infrasito. Alla campagna partecipano studenti italiani e greci, dottorandi e specializzandi.) |
2. | Festòs-Creta (Grecia) | Eforia di Chania / Scuola Archeologica Italiana di Atene / KERA (Centro Ricerca Archeologia Greca e Romana) Atene / Università di Padova | 2.500 | 120.000 | Altre attività, (Campagna annuale di scavo al sito di Festòs con partecipazione di studenti italiani, dottorandi e specializzandi.) |
3. | S. Maria del Cedro (fraz- Marcellina) | Centre Jean Bérard, USR 3133 CNRS – Ecole française de Rome - Université de Paris I (Panthéon- Sorbonne) - Soprintendenza Archeologica della Calabria | 0 | 0 | Altre attività, (Nel periodo compreso tra il 2010 e il 2013, nell’ambito del progetto “Archeologia dei Paesaggi nel territorio dell’antica Laos”, sono state condotte ricognizioni archeogeomorfologiche, prospezioni geofisiche, classificazione e studio dei manufatti) |
4. | Benevento | Soprintendenza Archeologica della Campania | 0 | 0 | Altre attività, (Progetto "Ancient Appia Landscapes" - Dati archeologici per la ricostruzione del paesaggio della Via Appia) |
5. | Pontecagnano Faiano (SA) - Summer School 2013 | Comune Pontecagnano Faiano / Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici / Università del Molise / Legambiente Campania / Rotary Club Salerno-Picentia | 0 | 0 | Servizio didattico, |
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Numero totale di corsi erogati | 1 |
---|---|
Numero totale di CFP erogati | 0 |
Numero totale di ore di didattica assistita complessivamente erogate | 40 |
Numero totale di partecipanti | 15 |
Numero di docenti coinvolti complessivamente | 13 |
Numero di docenti esterni all'Ateneo | 10 |
Numero di imprese commerciali coinvolte come utilizzatrici dei programmi | 0 |
Numero di enti pubblici coinvolti come utilizzatori dei programmi | 2 |
Numero di enti no-profit coinvolti come utilizzatori dei programmi | 0 |
Introiti complessivi del programma (importo della convenzione, eventuali quote di iscrizione, altre entrate) | 12.000 |
Quota percentuale degli introiti complessivi provenienti da finanziamenti pubblici europei o nazionali | 0 |
Numero di tirocini o stage attivati | 0 |
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo