I dati sull'attività di Terza Missione (TM) riportati nella Parte III della SUA-RD, dimostrano un impegno del Dipartimento di Psicologia (PSI) su entrambi gli ambiti di applicazione definiti da ANVUR e in maniera predominante in quello della produzione di beni di natura sociale, educativa e culturale :
a. LA VALORIZZAZIONE DELLA RICERCA intesa come “l'insieme delle attività attraverso le quali la conoscenza originale prodotta dalle università con la ricerca scientifica viene attivamente trasformata in conoscenza produttiva, suscettibile di applicazioni economiche e commerciali.”
b. LA PRODUZIONE DI BENI PUBBLICI DI NATURA SOCIALE, EDUCATIVA E CULTURALE che si sostanzia nella “[…] capacità degli atenei e dei dipartimenti di mettere a disposizione della società, nelle sue varie articolazioni, i risultati della propria ricerca e specifiche attività di servizio. A differenza della valorizzazione economica della ricerca, la quale prevede per sua natura anche forme di appropriazione necessarie all'innesco di processi di innovazione da parte delle imprese, queste attività producono prevalentemente beni pubblici.”
Il Dipartimento è invece fortemente orientato alla promozione del benessere psicologico degli individui, gruppi, comunità e della società nel suo complesso, e decisamente impegnato nella tutela della salute , anche se non nelle attività per ora tracciate dalla SUA-RD , le quali sono incentrate esclusivamente sulla ricerca clinica (svolgimento di trial clinici e presenza di centri di ricerca clinica e bio-banche).
Le attività di ricerca del Dipartimento riguardano, in un'ottica multidisciplinare i diversi settori della Psicologia: Psicologia Generale; Psicobiologia e Psicologia Fisiologica; Psicometria; Psicologia dello Sviluppo e Psicologia dell'Educazione; Psicologia Sociale; Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni; Psicologia Clinica, Psicologia Dinamica. La missione del dipartimento è replicare e migliorare i risultati e i riconoscimenti sinora conseguiti nell'ambito della ricerca e della didattica.
Il PSI attua la propria TM negli ambiti e secondo gli indirizzi dei documenti politici, strategici e di orientamento definiti dall'ateneo, siano essi di natura cogente (es. Statuto, Piano Strategico, Codice Etico) sia di natura volontaria (es. Magna Charta Universitatum). Si rinvia al quadro I.0 nella scheda di ateneo per una puntuale descrizione dei riferimenti alla TM in tali documenti.
Nel documento “Politica per l'assicurazione di qualità” (quadro B2 della SUA 2013) il PSI s'impegna ad agire con responsabilità sociale quanto dichiara di operare per:
- la disseminazione dei risultati della ricerca presso la comunità scientifica nazionale e internazionale
- a promozione della conoscenza teorica e pratica presso la società civile
La missione e la politica del dipartimento si attuano con le risorse descritte nella prima parte della SUA-RD 2013 (poiché la parte I della SUA-RD 2014 al momento non è aperta alla compilazione) e in particolare: 26 laboratori di ricerca e 5 centri di ricerca nelle sedi di Bologna e Cesena, dedicati anche a temi ad impatto sociale quali la promozione del benessere personale e collettivo a livello psicologico, scolastico, organizzativo e professionale, i disturbi dell'apprendimento, la psicologia ambientale, la psicologia della comunicazione, la psicosomatica, la riduzione del pregiudizio sociale.
Nello specifico, in un'ottica di Terza Missione, i Laboratori e centri di ricerca dell'area della psicologia generale, neuropsicologia e psicometria promuovono ricerche e consulenze relative a disturbi neuro-psicologici, disturbi dell'apprendimento, promozione delle abilità matematiche degli adolescenti, disabilità motoria e psichica, comunicazione e regolazione emozionale, abilità visuo-spaziali, valutazione dei trattamenti di ospiti delle REMS (Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza), avendo come interlocutori famiglie, contesti scolastici, comitati regionali, tribunale, contesti sanitari ed ospedalieri ed anche festival scientifici.
I laboratori dell'area della psicologia evolutiva e dell'educazione conducono ricerche e svolgono consulenze che riguardano problematiche cognitive e comunicative di bambini nati pre-termine, la promozione dei processi psico-sociali che facilitano l'apprendimento, la riduzione del bullismo e cyber- bullismo.
Gli interlocutori principali di tali laboratori sono rappresentati dai contesti scolastici e familiari.
I laboratori e centri di area psicosociale e di psicologia del lavoro promuovono ricerche, attività di formazione, di consulenza e interventi psico-sociali per affrontare problematiche e bisogni emergenti nei diversi contesti della comunità e del sociale (es. scuole, organizzazioni lavorative e di servizi, quartieri) volti a favorire l'inclusione sociale attraverso l'inserimento scolastico e professionale delle persone.
I laboratori dell'area clinica promuovono ricerche attività di consultazione e di consulenza nell'ambito dei disturbi psicologici e psicosomatici con lo scopo di promuovere il benessere psicologico individuale e collettivo. Degno di nota il caso della creazione di un blog e di produzioni filmo-grafiche sull'esperienza di pazienti psichiatrici.
Inoltre, nella progettazione dell'offerta didattica PSI i processi di interazione diretta con la società civile e con il suo tessuto economico e culturale svolgono un ruolo centrale mediante la consultazione delle parti sociali per l'individuazione delle figure professionali di riferimento dei corso di studio e delle relative conoscenze e competenze.
In sintesi gli aspetti di terza missione che per la natura della propria attività istituzionale il Dipartimento di Psicologia rivolge ai propri destinatari privilegiati riguardano:
- la promozione del benessere psicologico degli individui, gruppi, comunità e della società nel suo complesso.
-la promozione di strategie di inclusione sociale ed istituzionale che riguardano categorie “deboli” ossia pazienti affetti da disturbi psicologici, giovani in cerca di prima occupazione, immigrati, disabili , donne, eccetera.
-l 'interdipendenza con i contesti sociali ed istituzionali in cui ha luogo inclusione sociale delle persone e dei gruppi sociali
-La riduzione dei pregiudizi sociali che colpiscono le categorie sociali deboli.
-La diffusione della psicologia scientifica come modello di spiegazione del comportamento umano a livello individuale, interindividuale e di gruppo .
L'attività conto terzi del dipartimento è orientata a rispondere a questi bisogni; ne è la riprova la predominanza di entrate da parte di ricerche commissionate al Dipartimento, pari a 317.985 euro riferite all'anno 2013 (quadro 1.3).
In uno spirito di miglioramento continuo, il PSI intende a rafforzare gradualmente le proprie attività di terza missione con particolare attenzione sia alla valorizzazione della ricerca sia al suo impatto socio-culturale. Il Dipartimento s'i impegna a potenziare la propria comunicazione esterna per raggiungere una platea di interlocutori sempre più vasta, e a gestire in modo sempre più strutturato il monitoraggio e la valutazione dell'impatto delle proprie iniziative di terza missione.
a. LA VALORIZZAZIONE DELLA RICERCA intesa come “l'insieme delle attività attraverso le quali la conoscenza originale prodotta dalle università con la ricerca scientifica viene attivamente trasformata in conoscenza produttiva, suscettibile di applicazioni economiche e commerciali.”
b. LA PRODUZIONE DI BENI PUBBLICI DI NATURA SOCIALE, EDUCATIVA E CULTURALE che si sostanzia nella “[…] capacità degli atenei e dei dipartimenti di mettere a disposizione della società, nelle sue varie articolazioni, i risultati della propria ricerca e specifiche attività di servizio. A differenza della valorizzazione economica della ricerca, la quale prevede per sua natura anche forme di appropriazione necessarie all'innesco di processi di innovazione da parte delle imprese, queste attività producono prevalentemente beni pubblici.”
Il Dipartimento è invece fortemente orientato alla promozione del benessere psicologico degli individui, gruppi, comunità e della società nel suo complesso, e decisamente impegnato nella tutela della salute , anche se non nelle attività per ora tracciate dalla SUA-RD , le quali sono incentrate esclusivamente sulla ricerca clinica (svolgimento di trial clinici e presenza di centri di ricerca clinica e bio-banche).
Le attività di ricerca del Dipartimento riguardano, in un'ottica multidisciplinare i diversi settori della Psicologia: Psicologia Generale; Psicobiologia e Psicologia Fisiologica; Psicometria; Psicologia dello Sviluppo e Psicologia dell'Educazione; Psicologia Sociale; Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni; Psicologia Clinica, Psicologia Dinamica. La missione del dipartimento è replicare e migliorare i risultati e i riconoscimenti sinora conseguiti nell'ambito della ricerca e della didattica.
Il PSI attua la propria TM negli ambiti e secondo gli indirizzi dei documenti politici, strategici e di orientamento definiti dall'ateneo, siano essi di natura cogente (es. Statuto, Piano Strategico, Codice Etico) sia di natura volontaria (es. Magna Charta Universitatum). Si rinvia al quadro I.0 nella scheda di ateneo per una puntuale descrizione dei riferimenti alla TM in tali documenti.
Nel documento “Politica per l'assicurazione di qualità” (quadro B2 della SUA 2013) il PSI s'impegna ad agire con responsabilità sociale quanto dichiara di operare per:
- la disseminazione dei risultati della ricerca presso la comunità scientifica nazionale e internazionale
- a promozione della conoscenza teorica e pratica presso la società civile
La missione e la politica del dipartimento si attuano con le risorse descritte nella prima parte della SUA-RD 2013 (poiché la parte I della SUA-RD 2014 al momento non è aperta alla compilazione) e in particolare: 26 laboratori di ricerca e 5 centri di ricerca nelle sedi di Bologna e Cesena, dedicati anche a temi ad impatto sociale quali la promozione del benessere personale e collettivo a livello psicologico, scolastico, organizzativo e professionale, i disturbi dell'apprendimento, la psicologia ambientale, la psicologia della comunicazione, la psicosomatica, la riduzione del pregiudizio sociale.
Nello specifico, in un'ottica di Terza Missione, i Laboratori e centri di ricerca dell'area della psicologia generale, neuropsicologia e psicometria promuovono ricerche e consulenze relative a disturbi neuro-psicologici, disturbi dell'apprendimento, promozione delle abilità matematiche degli adolescenti, disabilità motoria e psichica, comunicazione e regolazione emozionale, abilità visuo-spaziali, valutazione dei trattamenti di ospiti delle REMS (Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza), avendo come interlocutori famiglie, contesti scolastici, comitati regionali, tribunale, contesti sanitari ed ospedalieri ed anche festival scientifici.
I laboratori dell'area della psicologia evolutiva e dell'educazione conducono ricerche e svolgono consulenze che riguardano problematiche cognitive e comunicative di bambini nati pre-termine, la promozione dei processi psico-sociali che facilitano l'apprendimento, la riduzione del bullismo e cyber- bullismo.
Gli interlocutori principali di tali laboratori sono rappresentati dai contesti scolastici e familiari.
I laboratori e centri di area psicosociale e di psicologia del lavoro promuovono ricerche, attività di formazione, di consulenza e interventi psico-sociali per affrontare problematiche e bisogni emergenti nei diversi contesti della comunità e del sociale (es. scuole, organizzazioni lavorative e di servizi, quartieri) volti a favorire l'inclusione sociale attraverso l'inserimento scolastico e professionale delle persone.
I laboratori dell'area clinica promuovono ricerche attività di consultazione e di consulenza nell'ambito dei disturbi psicologici e psicosomatici con lo scopo di promuovere il benessere psicologico individuale e collettivo. Degno di nota il caso della creazione di un blog e di produzioni filmo-grafiche sull'esperienza di pazienti psichiatrici.
Inoltre, nella progettazione dell'offerta didattica PSI i processi di interazione diretta con la società civile e con il suo tessuto economico e culturale svolgono un ruolo centrale mediante la consultazione delle parti sociali per l'individuazione delle figure professionali di riferimento dei corso di studio e delle relative conoscenze e competenze.
In sintesi gli aspetti di terza missione che per la natura della propria attività istituzionale il Dipartimento di Psicologia rivolge ai propri destinatari privilegiati riguardano:
- la promozione del benessere psicologico degli individui, gruppi, comunità e della società nel suo complesso.
-la promozione di strategie di inclusione sociale ed istituzionale che riguardano categorie “deboli” ossia pazienti affetti da disturbi psicologici, giovani in cerca di prima occupazione, immigrati, disabili , donne, eccetera.
-l 'interdipendenza con i contesti sociali ed istituzionali in cui ha luogo inclusione sociale delle persone e dei gruppi sociali
-La riduzione dei pregiudizi sociali che colpiscono le categorie sociali deboli.
-La diffusione della psicologia scientifica come modello di spiegazione del comportamento umano a livello individuale, interindividuale e di gruppo .
L'attività conto terzi del dipartimento è orientata a rispondere a questi bisogni; ne è la riprova la predominanza di entrate da parte di ricerche commissionate al Dipartimento, pari a 317.985 euro riferite all'anno 2013 (quadro 1.3).
In uno spirito di miglioramento continuo, il PSI intende a rafforzare gradualmente le proprie attività di terza missione con particolare attenzione sia alla valorizzazione della ricerca sia al suo impatto socio-culturale. Il Dipartimento s'i impegna a potenziare la propria comunicazione esterna per raggiungere una platea di interlocutori sempre più vasta, e a gestire in modo sempre più strutturato il monitoraggio e la valutazione dell'impatto delle proprie iniziative di terza missione.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Numero totale di corsi erogati | 1 |
---|---|
Numero totale di CFP erogati | 0 |
Numero totale di ore di didattica assistita complessivamente erogate | 8 |
Numero totale di partecipanti | 167 |
Numero di docenti coinvolti complessivamente | 4 |
Numero di docenti esterni all'Ateneo | 0 |
Numero di imprese commerciali coinvolte come utilizzatrici dei programmi | 0 |
Numero di enti pubblici coinvolti come utilizzatori dei programmi | 0 |
Numero di enti no-profit coinvolti come utilizzatori dei programmi | 1 |
Introiti complessivi del programma (importo della convenzione, eventuali quote di iscrizione, altre entrate) | 0 |
Quota percentuale degli introiti complessivi provenienti da finanziamenti pubblici europei o nazionali | 0 |
Numero di tirocini o stage attivati | 39 |
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
N. | Nome | Ragione Sociale | Codice Fiscale/Partita Iva | Anno inizio partecipazione | Budget impegnato nell'anno | N.ro addetti (ETP) | N.ro Imprese da inizio partecipazione | N.ro Imprese nell'anno | Fatturato complessivo | N.ro addetti (ETP) delle imprese incubate nell'anno |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Cesenalab | Ser.In.Ar. Forlì-Cesena Soc.Cons.p.A. | 01940960402 | 2013 | 100.000,00 | 1,70 | 12 | 7 | 20.000,00 | 8,00 |
N. | Ragione sociale | Anno di inizio partecipazione | Finalità prevalente | Tra i primi 10 dell'Ateneo |
---|---|---|---|---|
1. | Associazione European Energy Research Alliance (EERA) | 2013 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), Accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico (es. APRE), | Si |