> Ambito predominante
Le attività di terza missione del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dimostrano un impegno predominante nell'ambito della *produzione di beni pubblici di natura sociale, educativa e culturale*, che si sostanzia nel “mettere a disposizione della società, nelle sue varie articolazioni, i risultati della propria ricerca e specifiche attività di servizio”. Tuttavia, il dipartimento è attivo anche nell'altro ambito definito da ANVUR, ossia la *valorizzazione della ricerca*, intesa come “l'insieme delle attività attraverso le quali la conoscenza originale prodotta dalle università con la ricerca scientifica viene attivamente trasformata in conoscenza produttiva”.
> La terza missione in Ateneo
Il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali attua le attività di terza missione nelle aree e secondo gli indirizzi dei documenti politici, strategici e di orientamento definiti dall'Ateneo, di natura cogente (Statuto, Piano Strategico, Codice Etico) e volontaria (Magna Charta Universitatum). Si rinvia al quadro I.0 nella scheda di Ateneo per una puntuale descrizione dei riferimenti alla terza missione in tali documenti.
> Politica e risorse
Il Dipartimento costituisce un punto di riferimento per l'area degli studi politico-sociali; infatti, anche il suo Regolamento precisa, all'art. 3, che il Dipartimento "svolge le funzioni relative alla ricerca scientifica e alle attività formative nell'ambito delle scienze che studiano sotto diversi profili gli ambiti istituzionali e le dinamiche del comportamento sociale e politico". Le attività di terza missione sono incentrate sulla divulgazione degli esiti delle ricerche che vi si conducono e sull'erogazione di servizi, sotto forma di beni pubblici, che da tali esiti potranno scaturire.
Il Dipartimento è attivo prevalentemente nelle Aree CUN 14 (scienziati politici, sociologi, filosofi politici, storici delle dottrine politiche, storici d'area e delle relazioni internazionali) e anche nelle aree 11 (storici contemporanei e dell'Est europeo, psicologi sociali), 12 (giuristi), 10 (lingue e letterature straniere) e 13 (storici economici). Le attività di ricerca del Dipartimento sono strettamente intrecciate con le attività didattiche, che si svolgono nelle sedi di Bologna e Forlì.
Sono soprattutto diverse dimensioni del public engagement ad essere intrinsecamente incorporate negli oggetti di studio e persino nei metodi degli studiosi del Dipartimento: teoria politica; politica comparata ; politica dei paesi europeo-orientali ed extra-europei; pubblica amministrazione e politiche pubbliche; organizzazione e lavoro; sistemi giudiziari ; cultura; società; media; comunicazione sociale e politica; relazioni internazionali; storia politica e istituzionale; storia economica; diritto pubblico, costituzionale, europeo, comparato e dei mercati; linguaggio politico.
Il Dipartimento, assieme ad altre strutture, ha sede presso Palazzo Hercolani a Bologna, palazzo storico che, in quanto immobile di importanza storica e artistica, viene valorizzato dall'Ateneo in diversi modi.
La politica del dipartimento si attua con le risorse descritte nella prima parte della SUA-RD, fra cui – oltre ai professori e ai ricercatori a tempo indeterminato – ricercatori a tempo determinato, assegnisti di ricerca, dottorandi, nonché i centri di ricerca dipartimentali (Centro per l'Europa Centro-Orientale e Balcanica; Centro di Studi Storici e Politici su Africa e Medio Oriente; Centro di Studi sull'America Latina; Centre for Comparative Public Policy; Osservatorio di Politica Internazionale; Centro Studi e Ricerche sull'Ordinamento Giudiziario); membri del Dipartimento aderiscono anche al Centro Studi e Ricerche sulla Comunicazione Sportiva (presso il Dipartimento di Scienze dell'Educazione) e al Centro Interuniversitario di Ricerca sul Lessico Politico e Giuridico Europeo (presso il Dipartimento di Storia, Culture, Civiltà). Presso il Campus di Forlì, opera il Punto Europa di Forlì, già riconosciuto come centro di informazione ufficiale (Europe Direct) della Commissione Europea e del cui comitato scientifico fanno parte diversi membri del Dipartimento. Proprio nel 2014 il Punto Europa è stato riconosciuto dall'Unione Europea come Centro di Eccellenza Jean Monnet (in virtù dell'eccellenza nella ricerca, nella didattica e nella divulgazione relativa alle diverse discipline degli studi europei).
> Destinatari
Premesso che le attività di terza missione scaturiscono dalle iniziative individuali libere ad attività previste a livello di progetti di ricerca, da attività istituzionali di dipartimento a iniziative ufficiali di ateneo, i destinatari e i portatori di interesse della terza missione del Dipartimento sono molteplici entro l'ambito internazionale, la comunità nazionale e quelle locali facenti capo alle due sedi del Dipartimento (Bologna e Forlì): interlocutori istituzionali internazionali, committenti dei progetti di ricerca, enti pubblici, operatori economici, istituti di istruzione secondaria di secondo grado, associazioni di categoria, fondazioni bancarie e – in primis, i policy-makers, l'opinione pubblica e la cittadinanza.
Il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali viene istituito nell'ottobre 2012, costituisce un punto di riferimento per l'area degli studi politico-sociali e raccoglie, riconfigurandole in una nuova e più ampia aggregazione, le eredità dello studio e dell'insegnamento delle scienze politiche e sociali nell'Ateneo di Bologna. Nei primi anni di esistenza, peraltro, i suoi sforzi sono stati diretti anzitutto a ri-definire radicalmente l'offerta didattica che fa capo al Dipartimento e ad affrontare le sfide sottese alla sua struttura multi-campus. Nella ri-progettazione dell'offerta didattica, i processi di interazione diretta con la società civile e con il suo tessuto economico e culturale hanno svolto un ruolo centrale mediante la consultazione delle parti sociali per l'individuazione delle figure professionali di riferimento dei corso di studio e delle relative conoscenze e competenze.
> Alcune attività emblematiche di terza missione
Le attività di terza missione che il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali rivolge ai propri destinatari privilegiati sono prevalentemente di tre tipi: public engagement, progetti finanziati da enti esterni, attività di formazione. Nel corso del 2014 le attività di public engagement si sono sostanziate, fra l'altro, nell'iniziativa “Why War? Parole e Figure”, una settimana di letture, proiezioni e discussioni intorno ad alcune parole chiave legate al centesimo anniversario dello scoppio della prima guerra mondiale; le attività continuative del centro di informazione ufficiale (Europe Direct, Forlì) della Commissione Europea al Punto Europa di Forlì; le attività di informazione e orientamento all'istruzione post-secondaria e al mercato del lavoro, rivolte a centinaia di diplomandi delle scuole bolognesi, nell'ambito del progetto “Appartenenze sociali, credenze sull'istruzione e partecipazione all'università”; in genere, le folte attività di seminari e conferenze pubbliche legate a temi attuali di politiche pubbliche. Il public engagement viene espletato anche per mezzo di iniziative individuali libere, ossia attività di diversi membri del Dipartimento che intervengono su qualificati quotidiani di informazione nazionali e locali, in qualità di editorialisti, opinionisti e notisti in tema di fatti politici e sociali, oppure fanno parte di prestigiosi think tank (Associazione di cultura e politica Il Mulino, Istituto Affari Istituzionali e altri ancora).
Nell'ambito di progetti finanziati da enti esterni, nel 2014 si possono segnalare, fra l'altro, il progetto PREDICT (Projections and Relevant Effects of Demographic Implications, Changes, and Trends) per conto dell'Allied Command Transformation della NATO; le attività svolte nell'ambito della partecipazione a FRANET, una rete di ricerca multidisciplinare dell'European Union Agency for Fundamental Rights; le attività svolte nell'ambito del progetto
CoBaSys (Community-Based System in HIV Treatment) promosso dal gruppo dei paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico); le attività di ricerca, affidate al Dipartimento dal Comune di Bologna, legate al progetto europeo “iCity - Linked Open Apps Ecosystem to Open Up Innovation in Smart Cities”.
Nell'ambito della formazione, si ricordano, tra l'altro: la convenzione sottoscritta fra il Dipartimento e la Scuola di Specializzazione in Studi sull'Amministrazione Pubblica (SPISA) dell'Università di Bologna, che prevede – tra l'altro – la promozione, organizzazione e gestione congiunta di iniziative di aggiornamento professionale; la promozione di diverse scuole estive.
In uno spirito di miglioramento continuo, il Dipartimento intende rafforzare gradualmente le proprie attività di terza missione con particolare attenzione alla valorizzazione della ricerca. Il Dipartimento si impegna a potenziare la propria comunicazione esterna per raggiungere una platea di interlocutori sempre più vasta, e a gestire in modo sempre più strutturato il monitoraggio e la valutazione dell'impatto delle iniziative di public engagement.
Le attività di terza missione del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dimostrano un impegno predominante nell'ambito della *produzione di beni pubblici di natura sociale, educativa e culturale*, che si sostanzia nel “mettere a disposizione della società, nelle sue varie articolazioni, i risultati della propria ricerca e specifiche attività di servizio”. Tuttavia, il dipartimento è attivo anche nell'altro ambito definito da ANVUR, ossia la *valorizzazione della ricerca*, intesa come “l'insieme delle attività attraverso le quali la conoscenza originale prodotta dalle università con la ricerca scientifica viene attivamente trasformata in conoscenza produttiva”.
> La terza missione in Ateneo
Il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali attua le attività di terza missione nelle aree e secondo gli indirizzi dei documenti politici, strategici e di orientamento definiti dall'Ateneo, di natura cogente (Statuto, Piano Strategico, Codice Etico) e volontaria (Magna Charta Universitatum). Si rinvia al quadro I.0 nella scheda di Ateneo per una puntuale descrizione dei riferimenti alla terza missione in tali documenti.
> Politica e risorse
Il Dipartimento costituisce un punto di riferimento per l'area degli studi politico-sociali; infatti, anche il suo Regolamento precisa, all'art. 3, che il Dipartimento "svolge le funzioni relative alla ricerca scientifica e alle attività formative nell'ambito delle scienze che studiano sotto diversi profili gli ambiti istituzionali e le dinamiche del comportamento sociale e politico". Le attività di terza missione sono incentrate sulla divulgazione degli esiti delle ricerche che vi si conducono e sull'erogazione di servizi, sotto forma di beni pubblici, che da tali esiti potranno scaturire.
Il Dipartimento è attivo prevalentemente nelle Aree CUN 14 (scienziati politici, sociologi, filosofi politici, storici delle dottrine politiche, storici d'area e delle relazioni internazionali) e anche nelle aree 11 (storici contemporanei e dell'Est europeo, psicologi sociali), 12 (giuristi), 10 (lingue e letterature straniere) e 13 (storici economici). Le attività di ricerca del Dipartimento sono strettamente intrecciate con le attività didattiche, che si svolgono nelle sedi di Bologna e Forlì.
Sono soprattutto diverse dimensioni del public engagement ad essere intrinsecamente incorporate negli oggetti di studio e persino nei metodi degli studiosi del Dipartimento: teoria politica; politica comparata ; politica dei paesi europeo-orientali ed extra-europei; pubblica amministrazione e politiche pubbliche; organizzazione e lavoro; sistemi giudiziari ; cultura; società; media; comunicazione sociale e politica; relazioni internazionali; storia politica e istituzionale; storia economica; diritto pubblico, costituzionale, europeo, comparato e dei mercati; linguaggio politico.
Il Dipartimento, assieme ad altre strutture, ha sede presso Palazzo Hercolani a Bologna, palazzo storico che, in quanto immobile di importanza storica e artistica, viene valorizzato dall'Ateneo in diversi modi.
La politica del dipartimento si attua con le risorse descritte nella prima parte della SUA-RD, fra cui – oltre ai professori e ai ricercatori a tempo indeterminato – ricercatori a tempo determinato, assegnisti di ricerca, dottorandi, nonché i centri di ricerca dipartimentali (Centro per l'Europa Centro-Orientale e Balcanica; Centro di Studi Storici e Politici su Africa e Medio Oriente; Centro di Studi sull'America Latina; Centre for Comparative Public Policy; Osservatorio di Politica Internazionale; Centro Studi e Ricerche sull'Ordinamento Giudiziario); membri del Dipartimento aderiscono anche al Centro Studi e Ricerche sulla Comunicazione Sportiva (presso il Dipartimento di Scienze dell'Educazione) e al Centro Interuniversitario di Ricerca sul Lessico Politico e Giuridico Europeo (presso il Dipartimento di Storia, Culture, Civiltà). Presso il Campus di Forlì, opera il Punto Europa di Forlì, già riconosciuto come centro di informazione ufficiale (Europe Direct) della Commissione Europea e del cui comitato scientifico fanno parte diversi membri del Dipartimento. Proprio nel 2014 il Punto Europa è stato riconosciuto dall'Unione Europea come Centro di Eccellenza Jean Monnet (in virtù dell'eccellenza nella ricerca, nella didattica e nella divulgazione relativa alle diverse discipline degli studi europei).
> Destinatari
Premesso che le attività di terza missione scaturiscono dalle iniziative individuali libere ad attività previste a livello di progetti di ricerca, da attività istituzionali di dipartimento a iniziative ufficiali di ateneo, i destinatari e i portatori di interesse della terza missione del Dipartimento sono molteplici entro l'ambito internazionale, la comunità nazionale e quelle locali facenti capo alle due sedi del Dipartimento (Bologna e Forlì): interlocutori istituzionali internazionali, committenti dei progetti di ricerca, enti pubblici, operatori economici, istituti di istruzione secondaria di secondo grado, associazioni di categoria, fondazioni bancarie e – in primis, i policy-makers, l'opinione pubblica e la cittadinanza.
Il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali viene istituito nell'ottobre 2012, costituisce un punto di riferimento per l'area degli studi politico-sociali e raccoglie, riconfigurandole in una nuova e più ampia aggregazione, le eredità dello studio e dell'insegnamento delle scienze politiche e sociali nell'Ateneo di Bologna. Nei primi anni di esistenza, peraltro, i suoi sforzi sono stati diretti anzitutto a ri-definire radicalmente l'offerta didattica che fa capo al Dipartimento e ad affrontare le sfide sottese alla sua struttura multi-campus. Nella ri-progettazione dell'offerta didattica, i processi di interazione diretta con la società civile e con il suo tessuto economico e culturale hanno svolto un ruolo centrale mediante la consultazione delle parti sociali per l'individuazione delle figure professionali di riferimento dei corso di studio e delle relative conoscenze e competenze.
> Alcune attività emblematiche di terza missione
Le attività di terza missione che il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali rivolge ai propri destinatari privilegiati sono prevalentemente di tre tipi: public engagement, progetti finanziati da enti esterni, attività di formazione. Nel corso del 2014 le attività di public engagement si sono sostanziate, fra l'altro, nell'iniziativa “Why War? Parole e Figure”, una settimana di letture, proiezioni e discussioni intorno ad alcune parole chiave legate al centesimo anniversario dello scoppio della prima guerra mondiale; le attività continuative del centro di informazione ufficiale (Europe Direct, Forlì) della Commissione Europea al Punto Europa di Forlì; le attività di informazione e orientamento all'istruzione post-secondaria e al mercato del lavoro, rivolte a centinaia di diplomandi delle scuole bolognesi, nell'ambito del progetto “Appartenenze sociali, credenze sull'istruzione e partecipazione all'università”; in genere, le folte attività di seminari e conferenze pubbliche legate a temi attuali di politiche pubbliche. Il public engagement viene espletato anche per mezzo di iniziative individuali libere, ossia attività di diversi membri del Dipartimento che intervengono su qualificati quotidiani di informazione nazionali e locali, in qualità di editorialisti, opinionisti e notisti in tema di fatti politici e sociali, oppure fanno parte di prestigiosi think tank (Associazione di cultura e politica Il Mulino, Istituto Affari Istituzionali e altri ancora).
Nell'ambito di progetti finanziati da enti esterni, nel 2014 si possono segnalare, fra l'altro, il progetto PREDICT (Projections and Relevant Effects of Demographic Implications, Changes, and Trends) per conto dell'Allied Command Transformation della NATO; le attività svolte nell'ambito della partecipazione a FRANET, una rete di ricerca multidisciplinare dell'European Union Agency for Fundamental Rights; le attività svolte nell'ambito del progetto
CoBaSys (Community-Based System in HIV Treatment) promosso dal gruppo dei paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico); le attività di ricerca, affidate al Dipartimento dal Comune di Bologna, legate al progetto europeo “iCity - Linked Open Apps Ecosystem to Open Up Innovation in Smart Cities”.
Nell'ambito della formazione, si ricordano, tra l'altro: la convenzione sottoscritta fra il Dipartimento e la Scuola di Specializzazione in Studi sull'Amministrazione Pubblica (SPISA) dell'Università di Bologna, che prevede – tra l'altro – la promozione, organizzazione e gestione congiunta di iniziative di aggiornamento professionale; la promozione di diverse scuole estive.
In uno spirito di miglioramento continuo, il Dipartimento intende rafforzare gradualmente le proprie attività di terza missione con particolare attenzione alla valorizzazione della ricerca. Il Dipartimento si impegna a potenziare la propria comunicazione esterna per raggiungere una platea di interlocutori sempre più vasta, e a gestire in modo sempre più strutturato il monitoraggio e la valutazione dell'impatto delle iniziative di public engagement.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Numero totale di corsi erogati | 0 |
---|---|
Numero totale di CFP erogati | 0 |
Numero totale di ore di didattica assistita complessivamente erogate | 0 |
Numero totale di partecipanti | 0 |
Numero di docenti coinvolti complessivamente | 0 |
Numero di docenti esterni all'Ateneo | 0 |
Numero di imprese commerciali coinvolte come utilizzatrici dei programmi | 0 |
Numero di enti pubblici coinvolti come utilizzatori dei programmi | 0 |
Numero di enti no-profit coinvolti come utilizzatori dei programmi | 0 |
Introiti complessivi del programma (importo della convenzione, eventuali quote di iscrizione, altre entrate) | 0 |
Quota percentuale degli introiti complessivi provenienti da finanziamenti pubblici europei o nazionali | 0 |
Numero di tirocini o stage attivati | 44 |
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
N. | Ragione sociale | Anno di inizio partecipazione | Finalità prevalente | Tra i primi 10 dell'Ateneo |
---|---|---|---|---|
1. | Associazione European Energy Research Alliance (EERA) | 2013 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), Accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico (es. APRE), | Si |