L'individuazione degli obiettivi strategici deve tenere in primo luogo conto dello scenario di riferimento e, in particolare, delle specificità delle discipline giuridiche, cui sono tradizionalmente estranei gli ambiti di gestione della proprietà intellettuale (brevetti e privative vegetali), di produzione e gestione di beni culturali, di sperimentazione clinica, infrastrutture di ricerca e formazione medica e tendenzialmente ridotti gli spazi per la creazione di forme di imprenditorialità accademica (spinoff).
La valutazione del contesto territoriale (economico-sociale e professionale), inoltre, determina una scarsa rilevanza delle attività di tipo commerciale nell'ambito delle attività per conto terzi, riferibili invece ai rapporti, soprattutto regionali, con altre Amministrazioni pubbliche. In questa prospettiva, infatti, si segnala la presenza di un tessuto imprenditoriale sicuramente attivo, ma poco propenso ad investimenti in ricerca e sviluppo al di fuori delle aree tipiche quali quelle scientifiche.
Al tempo stesso, il territorio di riferimento appare particolarmente sensibile a rapporti di tipo istituzionale attraverso i quali valorizzare i risultati della ricerca coinvolgendo i soggetti che, in ambito professionale ed imprenditoriale, appaiono essere i naturali interlocutori del nostro Dipartimento.
La rilevanza, poi, delle ricerche condotte dai singoli docenti, dalle istituzioni del Dipartimento e dal Dipartimento stesso appare rilevante anche oltre gli specifici ambiti territoriali, con ricadute che possono apprezzarsi a livello nazionale ed anche internazionale.
In considerazione di tali specificità, si ritiene di individuare gli obiettivi strategici secondo questa linea programmatica:
- Con riferimento alla valorizzazione della ricerca, appare necessario concentrarsi sulla attività conto terzi, escludendo quella strettamente commerciale e focalizzandosi sui quella derivante da rapporti istituzionali con altri enti ed amministrazioni pubbliche, da cui ottenere finanziamenti e trasferimenti con modalità di natura convenzionale.
Un altro ambito, benché meno importante, appare quello del finanziamento da parte di soggetti privati;
- Con riferimento alla produzione di beni pubblici di natura sociale, educativa e culturale, appare necessario concentrarsi sulle attività di formazione continua e di public engagement.
In particolare, l'attività di formazione continua, considerando il contesto territoriale, deve rivolgersi a soggetti esterni, individuati in base al profilo professionale di riferimento e regolati da apposite convenzioni.
Per quanto attiene il public engagement, occorre focalizzare gli sforzi per implementare soprattutto la organizzazione e la partecipazione a incontri ed eventi pubblici, la gestione di siti web interattivi e divulgativi, iniziative di orientamento e interazione con le scuole superiori.
Si ritiene di poter valutare il raggiungimento degli obiettivi indicati considerando un periodo triennale, con valutazione intermedia annuale dei progressi e dei risultati ottenuti.
Per ciò che attiene l'individuazione dei criteri in base ai quali valutare il raggiungimento (totale o parziale) degli obiettivi indicati, saranno considerati i seguenti parametri:
- Numero di convenzioni stipulate per l'attività conto terzi;
- Finanziamenti da parte di soggetti privati;
- Numero di convenzioni stipulate per l'attività di formazione continua;
- Numero di eventi ed iniziative realizzate nell'ambito del public engagement, come sopra definito.
La valutazione del contesto territoriale (economico-sociale e professionale), inoltre, determina una scarsa rilevanza delle attività di tipo commerciale nell'ambito delle attività per conto terzi, riferibili invece ai rapporti, soprattutto regionali, con altre Amministrazioni pubbliche. In questa prospettiva, infatti, si segnala la presenza di un tessuto imprenditoriale sicuramente attivo, ma poco propenso ad investimenti in ricerca e sviluppo al di fuori delle aree tipiche quali quelle scientifiche.
Al tempo stesso, il territorio di riferimento appare particolarmente sensibile a rapporti di tipo istituzionale attraverso i quali valorizzare i risultati della ricerca coinvolgendo i soggetti che, in ambito professionale ed imprenditoriale, appaiono essere i naturali interlocutori del nostro Dipartimento.
La rilevanza, poi, delle ricerche condotte dai singoli docenti, dalle istituzioni del Dipartimento e dal Dipartimento stesso appare rilevante anche oltre gli specifici ambiti territoriali, con ricadute che possono apprezzarsi a livello nazionale ed anche internazionale.
In considerazione di tali specificità, si ritiene di individuare gli obiettivi strategici secondo questa linea programmatica:
- Con riferimento alla valorizzazione della ricerca, appare necessario concentrarsi sulla attività conto terzi, escludendo quella strettamente commerciale e focalizzandosi sui quella derivante da rapporti istituzionali con altri enti ed amministrazioni pubbliche, da cui ottenere finanziamenti e trasferimenti con modalità di natura convenzionale.
Un altro ambito, benché meno importante, appare quello del finanziamento da parte di soggetti privati;
- Con riferimento alla produzione di beni pubblici di natura sociale, educativa e culturale, appare necessario concentrarsi sulle attività di formazione continua e di public engagement.
In particolare, l'attività di formazione continua, considerando il contesto territoriale, deve rivolgersi a soggetti esterni, individuati in base al profilo professionale di riferimento e regolati da apposite convenzioni.
Per quanto attiene il public engagement, occorre focalizzare gli sforzi per implementare soprattutto la organizzazione e la partecipazione a incontri ed eventi pubblici, la gestione di siti web interattivi e divulgativi, iniziative di orientamento e interazione con le scuole superiori.
Si ritiene di poter valutare il raggiungimento degli obiettivi indicati considerando un periodo triennale, con valutazione intermedia annuale dei progressi e dei risultati ottenuti.
Per ciò che attiene l'individuazione dei criteri in base ai quali valutare il raggiungimento (totale o parziale) degli obiettivi indicati, saranno considerati i seguenti parametri:
- Numero di convenzioni stipulate per l'attività conto terzi;
- Finanziamenti da parte di soggetti privati;
- Numero di convenzioni stipulate per l'attività di formazione continua;
- Numero di eventi ed iniziative realizzate nell'ambito del public engagement, come sopra definito.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
N. | Ragione sociale | Anno di inizio partecipazione | Finalità prevalente | Tra i primi 10 dell'Ateneo |
---|---|---|---|---|
1. | Netval Network per la valorizzazione della ricerca universitaria | 2011 | Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), | Si |
2. | APRE Agenzia per la promozione della ricerca europea | 1998 | Accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico (es. APRE), | Si |
3. | Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea | 2009 | Servizi di placement (es. Almalaurea), | Si |
4. | Consorzio Interuniversitario Italiano in Argentina CUIA | 2003 | Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), | Si |
5. | Consorzio Interuniversitario sulla Formazione Co.In.Fo. | 2001 | Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), | Si |