Il Dipartimento di Scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche (d'ora in poi: Dipartimento) di recente formazione (1° luglio 2010), è nato dalla fusione di strutture dipartimentali preesistenti: Dipartimento di scienze del libro e del documento; Dipartimento di studi filologici, linguistici e letterari; Dipartimento delle scienze dei segni, degli spazi e delle culture (Sezioni di Geografia, Linguistica e Germanistica, Musicologica).
Come si può ben immaginare dalle intitolazioni, tali strutture possedevano orientamenti disciplinari di diversa tradizione, ciascuno dei quali caratterizzato da possibili declinazioni del concetto di terza missione, in larga parte riconducibili al filone dell'attività di produzione di beni pubblici sociali e culturali (public engagement, patrimonio culturale, formazione continua).
Per quanto riguarda le linee strategiche e gli obiettivi principali delle attività di terza missione, in relazione al filone della valorizzazione della ricerca, il Dipartimento – collocato nell'area delle scienze umane e, dunque, con una attività di terza missione fisiologicamente più limitata e di natura più occasionale e meno programmabile sul lungo periodo rispetto a quella di dipartimenti tecnologici o medici – ha deciso di perseguire l'armonizzazione delle diverse attività intraprese dalle preesistenti realtà dipartimentali nell'ottica, laddove possibile, di una loro prosecuzione e di un loro potenziamento all'insegna dell'apertura al mondo esterno, alle imprese, alla PA, agli organismi di ricerca privati e pubblici, agli investitori del territorio.
Tale lavoro di armonizzazione è stato ritenuto la base imprescindibile sulla quale delineare, in fase di progettazione futura, una strategia di azione più solida ed efficace.
Alla luce dei diversi filoni di ricerca e orientamenti disciplinari che convivono all'interno del Dipartimento, possono essere individuate cinque aree di intervento trasversali e particolarmente significative:
a) un rapporto solido, continuativo e dialogico con il mondo degli insegnanti e delle professioni dei beni culturali, in particolare nel campo della formazione continua;
b) una costante attività di valorizzazione delle tradizioni e della cultura del territorio nel quale il Dipartimento insiste (soprattutto Roma, più in generale il Lazio), in un'ottica di marketing territoriale;
c) il rapporto col sistema dell'editoria e della produzione culturale (Centro per il libro e la lettura, case editrici);
d) la presenza costante sui media nazionali e locali, in particolare radiofonici, nonché la partecipazione ad eventi con un ampio richiamo di pubblico, soprattutto festival, e ad iniziative divulgative ai più vari livelli;
e) l'attenzione ad un tema di grande rilievo nel dibattito nazionale ed europeo qual è quello dell'immigrazione e dell'integrazione dei migranti.
Inoltre in alcuni settori si è proceduto, per le caratteristiche specifiche delle aree scientifico-disciplinari afferenti al Dipartimento, alla realizzazione di accordi, convenzioni e più in generale attività che possono essere incluse in un ambito di Terza missione.
Nello specifico si segnalano, per la loro rilevanza nella società:
i rapporti stabili di lavoro con le associazioni professionali dei bibliotecari (AIB), degli archivisti (ANAI), e degli insegnanti di geografia (AIIG);
l'accordo quadro con l'Ente Parco regionale dell'Appia Antica;
l'accordo di collaborazione stipulato dal Dipartimento con Roma Capitale, Assessorato al Lavoro, Casa ed Emergenza Abitativa finalizzato all'istituzione dell' “Osservatorio sulla condizione abitativa a Roma”;
l'accordo con la Fondazione "Migrantes" Onlus;
l'accordo con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Centro per il libro e la lettura;
l'accordo con la BEIC, Biblioteca europea di informazione e cultura.
Infine, tra le attività di public engagement, inteso come l'insieme di attività senza scopo di lucro con valore educativo, culturale e di sviluppo della società, il Dipartimento consapevole della necessità di condividere con il pubblico i benefici dell'istruzione superiore e della ricerca ha intrapreso una molteplicità di iniziative indirizzate ad “ambiti” e “settori” della società e dell'economia molto diversi, sostenute da motivazioni e finalità altrettanto varie. Si segnala la partecipazione a 8 trasmissioni radiofoniche nazionali, a 16 festival letterari, a 12 conferenze di carattere divulgativo.
Il Dipartimento prevede di continuare questo lavoro di armonizzazione e implementazione delle proprie attività di Terza Missione – in relazione al public engagement, alla formazione continua e alla valorizzazione del patrimonio culturale – con l'intento di rendere fruibili e tangibili risorse spesso intangibili delle università.
Come si può ben immaginare dalle intitolazioni, tali strutture possedevano orientamenti disciplinari di diversa tradizione, ciascuno dei quali caratterizzato da possibili declinazioni del concetto di terza missione, in larga parte riconducibili al filone dell'attività di produzione di beni pubblici sociali e culturali (public engagement, patrimonio culturale, formazione continua).
Per quanto riguarda le linee strategiche e gli obiettivi principali delle attività di terza missione, in relazione al filone della valorizzazione della ricerca, il Dipartimento – collocato nell'area delle scienze umane e, dunque, con una attività di terza missione fisiologicamente più limitata e di natura più occasionale e meno programmabile sul lungo periodo rispetto a quella di dipartimenti tecnologici o medici – ha deciso di perseguire l'armonizzazione delle diverse attività intraprese dalle preesistenti realtà dipartimentali nell'ottica, laddove possibile, di una loro prosecuzione e di un loro potenziamento all'insegna dell'apertura al mondo esterno, alle imprese, alla PA, agli organismi di ricerca privati e pubblici, agli investitori del territorio.
Tale lavoro di armonizzazione è stato ritenuto la base imprescindibile sulla quale delineare, in fase di progettazione futura, una strategia di azione più solida ed efficace.
Alla luce dei diversi filoni di ricerca e orientamenti disciplinari che convivono all'interno del Dipartimento, possono essere individuate cinque aree di intervento trasversali e particolarmente significative:
a) un rapporto solido, continuativo e dialogico con il mondo degli insegnanti e delle professioni dei beni culturali, in particolare nel campo della formazione continua;
b) una costante attività di valorizzazione delle tradizioni e della cultura del territorio nel quale il Dipartimento insiste (soprattutto Roma, più in generale il Lazio), in un'ottica di marketing territoriale;
c) il rapporto col sistema dell'editoria e della produzione culturale (Centro per il libro e la lettura, case editrici);
d) la presenza costante sui media nazionali e locali, in particolare radiofonici, nonché la partecipazione ad eventi con un ampio richiamo di pubblico, soprattutto festival, e ad iniziative divulgative ai più vari livelli;
e) l'attenzione ad un tema di grande rilievo nel dibattito nazionale ed europeo qual è quello dell'immigrazione e dell'integrazione dei migranti.
Inoltre in alcuni settori si è proceduto, per le caratteristiche specifiche delle aree scientifico-disciplinari afferenti al Dipartimento, alla realizzazione di accordi, convenzioni e più in generale attività che possono essere incluse in un ambito di Terza missione.
Nello specifico si segnalano, per la loro rilevanza nella società:
i rapporti stabili di lavoro con le associazioni professionali dei bibliotecari (AIB), degli archivisti (ANAI), e degli insegnanti di geografia (AIIG);
l'accordo quadro con l'Ente Parco regionale dell'Appia Antica;
l'accordo di collaborazione stipulato dal Dipartimento con Roma Capitale, Assessorato al Lavoro, Casa ed Emergenza Abitativa finalizzato all'istituzione dell' “Osservatorio sulla condizione abitativa a Roma”;
l'accordo con la Fondazione "Migrantes" Onlus;
l'accordo con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Centro per il libro e la lettura;
l'accordo con la BEIC, Biblioteca europea di informazione e cultura.
Infine, tra le attività di public engagement, inteso come l'insieme di attività senza scopo di lucro con valore educativo, culturale e di sviluppo della società, il Dipartimento consapevole della necessità di condividere con il pubblico i benefici dell'istruzione superiore e della ricerca ha intrapreso una molteplicità di iniziative indirizzate ad “ambiti” e “settori” della società e dell'economia molto diversi, sostenute da motivazioni e finalità altrettanto varie. Si segnala la partecipazione a 8 trasmissioni radiofoniche nazionali, a 16 festival letterari, a 12 conferenze di carattere divulgativo.
Il Dipartimento prevede di continuare questo lavoro di armonizzazione e implementazione delle proprie attività di Terza Missione – in relazione al public engagement, alla formazione continua e alla valorizzazione del patrimonio culturale – con l'intento di rendere fruibili e tangibili risorse spesso intangibili delle università.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Numero totale di corsi erogati | 20 |
---|---|
Numero totale di CFP erogati | 3 |
Numero totale di ore di didattica assistita complessivamente erogate | 60 |
Numero totale di partecipanti | 900 |
Numero di docenti coinvolti complessivamente | 18 |
Numero di docenti esterni all'Ateneo | 15 |
Numero di imprese commerciali coinvolte come utilizzatrici dei programmi | 0 |
Numero di enti pubblici coinvolti come utilizzatori dei programmi | 0 |
Numero di enti no-profit coinvolti come utilizzatori dei programmi | 1 |
Introiti complessivi del programma (importo della convenzione, eventuali quote di iscrizione, altre entrate) | 0 |
Quota percentuale degli introiti complessivi provenienti da finanziamenti pubblici europei o nazionali | 0 |
Numero di tirocini o stage attivati | 0 |
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
N. | Ragione sociale | Anno di inizio partecipazione | Finalità prevalente | Tra i primi 10 dell'Ateneo |
---|---|---|---|---|
1. | ALMALAUREA | 2000 | Servizi di placement (es. Almalaurea), | |
2. | COINFO - consorzio Interuniversitario sulla Formazione | 1996 | Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), | Si |
3. | CUIA - Consorzio Interuniversitario Italiano per l'Argentina (CUIA) | 2004 | Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), | |
4. | Consorzio Sapienza Innovazione | 2006 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | |
5. | NETVAL - Network per la Valorizzazione dei risultati della ricerca universitaria | 2007 | Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), | |
6. | CINECA Consorzio interuniversitario | 2009 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | Si |
7. | TELMA SAPIENZA | 2006 | Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), |