Accanto agli obiettivi fondamentali della didattica e della ricerca, il Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche persegue, come parte integrale della propria missione, una terza missione volta a favorire l'interazione diretta con la società tramite l'applicazione, la valorizzazione e l'impiego della conoscenza ai fini della crescita sociale, culturale ed economica del territorio. In tale prospettiva, nel 2014, il DISES si è impegnato su due livelli di attività:
1. (public engagement) divulgare e promuovere la conoscenza, oltre che con le specifiche iniziative elencate nelle schede successive nella sezione di monitoraggio delle iniziative di PE, tramite una serie di seminari a partecipazione aperta, volti a stimolare una discussione costruttiva su temi economici di interesse generale con studiosi e operatori attivi di settore. Tra tali iniziative si segnalano gli incontri con: Federico Signoretti della Banca d'Italia su "The causes and Consequences of going public. Firm-level evidence from twelve European countries"; Javier Suarez del Centro de Estudios Monetarios y Financieros (CEMFI) su "The Role of Liquidity Standards in Optimal Lending of Last Resort Policies"; Tiziano Razzolini dell'Università di Siena su "Initial Labor Market Conditions and the occupational Injury Risk"; Gernot Mueller della Bonn University su "Exit Expectations in Currency Unions"; Gianfranco Viesti dell'Università di Bari su "Il Sud vive sulle spalle dell'Italia che produce?"; Matthew Ellman dell'Institut d'Anàlisi Econòmica su "In Google we Trust?"; Guido Ascari dell'University of Oxford su "The Macroeconomics of Trend Inflation"; Chris Nosko dell'University of Chicago, Booth School of Business su "Quality Externalities and the Limits of Reputation in Two-Sided Markets"; Fabrice Collard dell'University of Bern su "Booms and Banking Crises"; Youssef Cassis dell'European University Institute di Firenze su "Crises and opportunities. The shaping of modern finance"; Bernard Cornet dell'Université Paris 1-PSE su "Financial markets with frictions: new approaches using mathematics of ambiguity"; Camille Landais della London School of Economics su "Market Externalities of Large Unemployment Insurance Extension Programs"; Moritz Schularick dell'University of Bonn su "Betting the House"; Claudio Fontana della Paris Diderot University - Paris VII su "Insider trading and arbitrage profits via enlargement of filtrations"; Yi Huang del Graduate Institute of Geneva su "Minimum Wages and Firm Employment:Evidence from China".
2. (cultural heritage) predisporre strumenti innovativi per la preservazione, fruizione e valorizzazione del patrimonio di informazione archivistica storico-economico del Mezzogiorno tramite soluzioni tecnologiche in grado di accompagnare la conoscenza della formazione del tessuto economico, sociale e politico dell'Italia meridionale attraverso una nuova esperienza culturale. Il database relazionale allocato nello spazio web Unina www.IFESMez.unina.it (Imprese, Finanza, Economia e Società nel Mezzogiorno) è un esperimento (partito dal 2012) di applicazione di ICT agli studi umanistici ed economici per consentire di disporre di dataset completi e interrelati su imprese, attori e istituzioni economiche e finanziarie operanti nel Mezzogiorno d'Italia nel periodo compreso tra il 1800 e il primo conflitto mondiale, in mancanza di dati (storicamente attendibili) derivanti da rilevazioni statistiche e fonti ufficiali a stampa (una volta completo esso sarà uno strumento di ricerca aperto a chiunque sia interessato a tale forma di conoscenza). Il database consente l'accentramento e la conservazione della memoria storico-economica di un patrimonio archivistico e culturale disperso tra i maggiori archivi d'Italia (Napoli, Bari, Palermo, Torino, Firenze, Roma) ed Europa (principalmente Francia, Belgio, Svizzera, Gran Bretagna e Germania), essenziale per migliorare e rendere più rigorosa la ricerca economica e la conoscenza della peculiarità storica delle dinamiche di crescita del Mezzogiorno d'Italia. L'implementazione e sviluppo del database è consentito anche grazie alle ricerche originali di alcuni dottorandi del DISES. Tale attività trasversale alla propria composita anima culturale impegna il Dipartimento nella conoscenza e gestione di una particolare eredità culturale del territorio e nell'applicazione di moderne tecnologie per fornire nuovi modi di fruizione, tutela e valorizzazione della documentazione archivistica (di per sé deperibile nel tempo) generalmente molto lontana dalla conoscenza e fruibilità generalizzata.
1. (public engagement) divulgare e promuovere la conoscenza, oltre che con le specifiche iniziative elencate nelle schede successive nella sezione di monitoraggio delle iniziative di PE, tramite una serie di seminari a partecipazione aperta, volti a stimolare una discussione costruttiva su temi economici di interesse generale con studiosi e operatori attivi di settore. Tra tali iniziative si segnalano gli incontri con: Federico Signoretti della Banca d'Italia su "The causes and Consequences of going public. Firm-level evidence from twelve European countries"; Javier Suarez del Centro de Estudios Monetarios y Financieros (CEMFI) su "The Role of Liquidity Standards in Optimal Lending of Last Resort Policies"; Tiziano Razzolini dell'Università di Siena su "Initial Labor Market Conditions and the occupational Injury Risk"; Gernot Mueller della Bonn University su "Exit Expectations in Currency Unions"; Gianfranco Viesti dell'Università di Bari su "Il Sud vive sulle spalle dell'Italia che produce?"; Matthew Ellman dell'Institut d'Anàlisi Econòmica su "In Google we Trust?"; Guido Ascari dell'University of Oxford su "The Macroeconomics of Trend Inflation"; Chris Nosko dell'University of Chicago, Booth School of Business su "Quality Externalities and the Limits of Reputation in Two-Sided Markets"; Fabrice Collard dell'University of Bern su "Booms and Banking Crises"; Youssef Cassis dell'European University Institute di Firenze su "Crises and opportunities. The shaping of modern finance"; Bernard Cornet dell'Université Paris 1-PSE su "Financial markets with frictions: new approaches using mathematics of ambiguity"; Camille Landais della London School of Economics su "Market Externalities of Large Unemployment Insurance Extension Programs"; Moritz Schularick dell'University of Bonn su "Betting the House"; Claudio Fontana della Paris Diderot University - Paris VII su "Insider trading and arbitrage profits via enlargement of filtrations"; Yi Huang del Graduate Institute of Geneva su "Minimum Wages and Firm Employment:Evidence from China".
2. (cultural heritage) predisporre strumenti innovativi per la preservazione, fruizione e valorizzazione del patrimonio di informazione archivistica storico-economico del Mezzogiorno tramite soluzioni tecnologiche in grado di accompagnare la conoscenza della formazione del tessuto economico, sociale e politico dell'Italia meridionale attraverso una nuova esperienza culturale. Il database relazionale allocato nello spazio web Unina www.IFESMez.unina.it (Imprese, Finanza, Economia e Società nel Mezzogiorno) è un esperimento (partito dal 2012) di applicazione di ICT agli studi umanistici ed economici per consentire di disporre di dataset completi e interrelati su imprese, attori e istituzioni economiche e finanziarie operanti nel Mezzogiorno d'Italia nel periodo compreso tra il 1800 e il primo conflitto mondiale, in mancanza di dati (storicamente attendibili) derivanti da rilevazioni statistiche e fonti ufficiali a stampa (una volta completo esso sarà uno strumento di ricerca aperto a chiunque sia interessato a tale forma di conoscenza). Il database consente l'accentramento e la conservazione della memoria storico-economica di un patrimonio archivistico e culturale disperso tra i maggiori archivi d'Italia (Napoli, Bari, Palermo, Torino, Firenze, Roma) ed Europa (principalmente Francia, Belgio, Svizzera, Gran Bretagna e Germania), essenziale per migliorare e rendere più rigorosa la ricerca economica e la conoscenza della peculiarità storica delle dinamiche di crescita del Mezzogiorno d'Italia. L'implementazione e sviluppo del database è consentito anche grazie alle ricerche originali di alcuni dottorandi del DISES. Tale attività trasversale alla propria composita anima culturale impegna il Dipartimento nella conoscenza e gestione di una particolare eredità culturale del territorio e nell'applicazione di moderne tecnologie per fornire nuovi modi di fruizione, tutela e valorizzazione della documentazione archivistica (di per sé deperibile nel tempo) generalmente molto lontana dalla conoscenza e fruibilità generalizzata.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
N. | Ragione sociale | Anno di inizio partecipazione | Finalità prevalente | Tra i primi 10 dell'Ateneo |
---|---|---|---|---|
1. | BENECON Centro regionale di competenza beni culturali, ecologia, economia per il recupero produttivo, la riconversione eco-compatibile e il design di supporto dei sistemi ambientali a valenza culturale S.c.ar.l. | 2009 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), |