Il trasferimento dell'innovazione, e più in generale delle conoscenze prodotte dalle Strutture di ricerca del CRA, rappresenta uno dei punti che caratterizza la missione stessa dell'Ente. La definizione da parte dell'Ente di progetti di trasferimento dei risultati e delle innovazioni in collaborazione con le strutture e con la rete dei servizi operanti a livello regionale, il coordinamento delle azioni di diffusione e di collaudo dei risultati prodotti dalle attività di ricerca e sperimentazione agraria dei propri Centri e Unità di ricerca, rientrano tra le competenze e nella missione del CRA.
Poiché la capacità delle imprese di settore di rimanere competitive in uno scenario produttivo caratterizzato da rapidi cambiamenti, che si registrano congiuntamente nelle tecnologie utilizzate e nei mercati di riferimento, dipende non solo dalla capacità degli Enti di ricerca di riuscire a produrre ed organizzare l'offerta di innovazioni ma anche da questa viene veicolata per raggiungere rapidamente le imprese che la dovranno adottare, il CRA ha messo a punto nuovi strumenti e metodi di lavoro che, tenuto conto anche delle limitate risorse finanziarie disponibili, facilitano la comunicazione permanente tra le proprie Strutture, le Regioni e il mondo operativo e favoriscono il trasferimento dei propri risultati fino agli utilizzatori finali.
Queste attività di trasferimento investono tutti i prodotti della ricerca CRA finora analizzati, ovvero: a) i risultati e le conoscenze “trasferibili” per migliorare/innovare specifici processi produttivi ovvero mature per essere immediatamente applicate dalle singole imprese agricole e dall'agroindustria; b) le numerose privative per novità vegetali; c) i brevetti per invenzioni industriali; d) il patrimonio genetico vegetale costituito da varietà iscritte ai relativi registri nazionali (“Specie Agrarie”, “Piante ortive”, “Vite”, “Cloni Forestali”);
Ad integrazione delle attività di trasferimento tecnologico e di trasferimento di conoscenze, è opportuno ricordare l'attività condotta dall'Ente in materia di Spin off. I temi e le problematiche complesse collegate alla nascita di nuove imprese Spin-off, anche a fronte dell'attuale situazione economica del Paese, costituiscono ancora un elemento assai dibattuto tra i ricercatori, ostativo a volte all'avvio di iniziative imprenditoriali, pur disponendo, come è stato rappresentato, di innovazioni “sfruttabili” in tal senso. L'Ente continua a fornire elementi di conoscenza e di valutazione sulle possibili potenzialità offerte dalla realizzazione di spin-off con il sostegno dell'Ente e sollecita i propri ricercatori a partecipare ad iniziative nazionali collegate alla promozione e alla valorizzazione delle innovazioni prodotte dalla ricerca attraverso la nascita di Spin-off, ad esempio con la partecipazione ad iniziative nazionali come le “Start cup ricerca”.
L'Ente ha inoltre avviato una riflessione interna per adeguare le procedure interne di valutazione, assegnando un peso maggiore alle attività realizzate dalle strutture di ricerca in tema di trasferimento dei risultati rafforzare le attività di trasferimento dell'innovazione.
Va infine ricordato il rapporto di stretta collaborazione che il CRA deve assicurare al MIPAAF affinché, nella programmazione e attuazione delle politiche comunitarie e nazionali, le iniziative e i programmi siano basati sulla migliore conoscenza tecnico-scientifica disponibile.
Poiché la capacità delle imprese di settore di rimanere competitive in uno scenario produttivo caratterizzato da rapidi cambiamenti, che si registrano congiuntamente nelle tecnologie utilizzate e nei mercati di riferimento, dipende non solo dalla capacità degli Enti di ricerca di riuscire a produrre ed organizzare l'offerta di innovazioni ma anche da questa viene veicolata per raggiungere rapidamente le imprese che la dovranno adottare, il CRA ha messo a punto nuovi strumenti e metodi di lavoro che, tenuto conto anche delle limitate risorse finanziarie disponibili, facilitano la comunicazione permanente tra le proprie Strutture, le Regioni e il mondo operativo e favoriscono il trasferimento dei propri risultati fino agli utilizzatori finali.
Queste attività di trasferimento investono tutti i prodotti della ricerca CRA finora analizzati, ovvero: a) i risultati e le conoscenze “trasferibili” per migliorare/innovare specifici processi produttivi ovvero mature per essere immediatamente applicate dalle singole imprese agricole e dall'agroindustria; b) le numerose privative per novità vegetali; c) i brevetti per invenzioni industriali; d) il patrimonio genetico vegetale costituito da varietà iscritte ai relativi registri nazionali (“Specie Agrarie”, “Piante ortive”, “Vite”, “Cloni Forestali”);
Ad integrazione delle attività di trasferimento tecnologico e di trasferimento di conoscenze, è opportuno ricordare l'attività condotta dall'Ente in materia di Spin off. I temi e le problematiche complesse collegate alla nascita di nuove imprese Spin-off, anche a fronte dell'attuale situazione economica del Paese, costituiscono ancora un elemento assai dibattuto tra i ricercatori, ostativo a volte all'avvio di iniziative imprenditoriali, pur disponendo, come è stato rappresentato, di innovazioni “sfruttabili” in tal senso. L'Ente continua a fornire elementi di conoscenza e di valutazione sulle possibili potenzialità offerte dalla realizzazione di spin-off con il sostegno dell'Ente e sollecita i propri ricercatori a partecipare ad iniziative nazionali collegate alla promozione e alla valorizzazione delle innovazioni prodotte dalla ricerca attraverso la nascita di Spin-off, ad esempio con la partecipazione ad iniziative nazionali come le “Start cup ricerca”.
L'Ente ha inoltre avviato una riflessione interna per adeguare le procedure interne di valutazione, assegnando un peso maggiore alle attività realizzate dalle strutture di ricerca in tema di trasferimento dei risultati rafforzare le attività di trasferimento dell'innovazione.
Va infine ricordato il rapporto di stretta collaborazione che il CRA deve assicurare al MIPAAF affinché, nella programmazione e attuazione delle politiche comunitarie e nazionali, le iniziative e i programmi siano basati sulla migliore conoscenza tecnico-scientifica disponibile.
Lo Statuto vigente, all'articolo 2 (Finalità e attività) riprende ed amplia i concetti espressi nell'articolo 3 del Decreto Legislativo 29 ottobre 1999, n. 454. Al comma 1 riporta tra le finalità dell'Ente:
sviluppa percorsi di innovazione tecnologica e organizzativa appropriati alle specificità socio-economiche ed ecologiche delle realtà locali in cui essi vengono applicati e in grado di favorire la competitività dei sistemi territoriali di impresa;
sostiene obiettivi di qualificazione competitiva dei sistemi agro-alimentari ed agro-industriali;
presta, a richiesta, consulenza ai Ministeri, alle istituzioni della U.E. e ad altri organismi internazionali, alle regioni e province autonome, anche nel quadro di accordi di programma stipulati con gli stessi;
fornisce a richiesta, assistenza scientifica e tecnologica alle imprese che operano nei settori di competenza;
svolge, nei settori di competenza, attività di certificazione, prova e accreditamento;
favorisce l'integrazione delle conoscenze provenienti da differenti ambiti di ricerca e stimola sinergie con le attività di ricerca a carattere regionale, nazionale, comunitario e internazionale, anche al fine di assicurare tempestività nel trasferimento dei risultati;
promuove il dibattito su tematiche scientifiche di interesse nazionale;
promuove e sviluppa rapporti con le istituzioni, con le rappresentanze della scienza, della tecnologia, delle parti sociali ed anche dell'associazionismo e del terzo settore.
Lo stesso articolo, al comma 4 specifica ulteriormente che l'Ente inoltre favorisce:
il processo di trasferimento dei risultati ottenuti alle imprese anche grazie all'integrazione con i sistemi di servizio delle Regioni;
la valorizzazione, lo sviluppo precompetitivo e il trasferimento tecnologico dei risultati di ricerca svolta dalla propria rete scientifica e dai soggetti di cui all'art. 3;
la comunicazione delle conoscenze derivanti dalle attività di ricerca istituzionali e il diritto all'informazione dei consumatori, con riferimento altresì alla sicurezza alimentare e alla compatibilità ambientale dei processi produttivi.
Ed infine il comma 5 specifica che per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, il C.R.A. può fornire servizi a terzi in regime di diritto privato.
Tra le attività di “Terza missione” del CREA/CRA si annoverano Servizio d'interesse pubblico accessibili liberamente o dietro pagamento di tariffe:
• Banca dati della proprietà intellettuale
• Servizio di analisi fitopatologiche
• Analisi conto terzi per la verifica dell'autenticità di oli e grassi vegetali
• Analisi specialistiche per il rilascio di certificazioni richieste per l'esportazione di prodotti vitivinicoli
• Analisi per caratterizzazione varietale delle viti
• Centro di conservazione per la premoltiplicazione e centro di premoltiplicazione per i materiali di propagazione vegetale della fragola
• Albo nazionale esperti in analisi sensoriale del miele
• Albo nazionale esperti in melissopalinologia
• Albo nazionale degli allevatori di api regine
• Corsi di qualificazione professionale sulle tematiche legate alle api e all'apicoltura
• Analisi specialistiche sulle api e relativi prodotti
Una descrizione dettagliata di questi servizi è disponibile alla pagina: http://sito.entecra.it/portale/cra_trasp_serv_erogati.php?item=1.
Altri Servizi di pubblico interesse, realizzati in funzione di disposizioni di legge o su incarico di Amministrazioni pubbliche riguardano:
• Gestione del Registro nazionale delle varietà di vite
• Certificazione delle macchine agricole secondo le procedure ENAMA (CRA-ING è accreditato da ACCREDIA e secondo le Direttive CEE 77/311, 82/890, 74/151 e 88/410).
• Sperimentazioni su specie agrarie finalizzate all'iscrizione sui registri varietali.
• Mantenimento in purezza del cavallo Lipizzano (Allevamento Statale)
• Gestione del Centro di conservazione per la premoltiplicazione e centro di premoltiplicazione per i materiali di propagazione vegetale di olivo, noce e pruno idee.
• Attività diverse svolte nell'ambito del Servizio Agrometeorologico Nazionale del MIPAAF-SIN
• Attività scientifiche e tecniche finalizzate alla realizzazione dell'Inventario Nazionale delle Foreste e del Carbonio (Coordinamento tecnico scientifico dell'Inventario per conto del Corpo Forestale dello Stato)
• Laboratori di riferimento per Servizi Fitosanitari Regionali (Laboratorio CREA-PAV accreditato dal ACCREDIA)
• Realizzazione e gestione di Banche Dati come ad esempio: a)Banca dati dei fitofarmaci e delle sostanze attive; b) Banca dati prodotti fitosanitari e fertilizzanti utilizzabili in agricoltura biologica; c) Banca dati degli organismi nocivi.
Grazie anche all'attuazione di progetti dimostrativi specifici finanziati dal Ministero vigilante, è stato realizzato un modello di lavoro condiviso tra Ente di ricerca, Regioni e Imprese (denominato “Agritrasfer”) che prevede il ricorso a strumenti informatici per rendere facilmente accessibile l'informazione sui risultati della ricerca e per realizzare una stretta sinergia tra le attività di ricerca e sperimentazione (del CRA e di altri centri di ricerca pubblici e privati) ed i Servizi Sviluppo Agricolo (SSA) regionali attraverso i quali garantire il collegamento con il mondo operativo.
In tale ambito una piattaforma e-learning e l'organizzazione di un sistema di animazione coordinato dal CRA (http://cdp-agritrasfer.entecra.it/) completano gli strumenti necessari ad attivare e a far funzionare Comunità di Pratiche che coinvolgono ricercatori, funzionari, tecnici e divulgatori regionali, imprenditori, associazioni di categorie, ordini professionali ed altri portatori di interesse su problematiche di diversi settori e comparti.
Sono già attive 10 Comunità di Pratiche (http://cdp-agritrasfer.entecra.it), attivate tra il 2011 e 2013: 7 afferenti a filiere produttive (cerealicoltura, orticoltura, agrumicoltura, vitivinicoltura, frutticoltura, olivicoltura, zootecnia) e 3 a tematiche trasversali (gestione del suolo, agricoltura biologica, fertilità e nutrizione delle piante)
Infine, il CRA dal 2010, “sostiene” una società Spin off operante in ambito forestale. Si tratta di una s.r.l., denominata “F360 (effetreseizero), ospitata presso l'Unità di ricerca per il monitoraggio e la pianificazione forestale di Trento, la cui attività è orientata a: sviluppo di applicazioni GIS e mobile-GIS, GPS, modellizzazione matematica avanzata per l'interpretazione del territorio e per le misurazioni e la messa a punto degli inventari forestali, applicazioni per l'assistenza all'escursionismo e al turismo ambientale e urbano.
sviluppa percorsi di innovazione tecnologica e organizzativa appropriati alle specificità socio-economiche ed ecologiche delle realtà locali in cui essi vengono applicati e in grado di favorire la competitività dei sistemi territoriali di impresa;
sostiene obiettivi di qualificazione competitiva dei sistemi agro-alimentari ed agro-industriali;
presta, a richiesta, consulenza ai Ministeri, alle istituzioni della U.E. e ad altri organismi internazionali, alle regioni e province autonome, anche nel quadro di accordi di programma stipulati con gli stessi;
fornisce a richiesta, assistenza scientifica e tecnologica alle imprese che operano nei settori di competenza;
svolge, nei settori di competenza, attività di certificazione, prova e accreditamento;
favorisce l'integrazione delle conoscenze provenienti da differenti ambiti di ricerca e stimola sinergie con le attività di ricerca a carattere regionale, nazionale, comunitario e internazionale, anche al fine di assicurare tempestività nel trasferimento dei risultati;
promuove il dibattito su tematiche scientifiche di interesse nazionale;
promuove e sviluppa rapporti con le istituzioni, con le rappresentanze della scienza, della tecnologia, delle parti sociali ed anche dell'associazionismo e del terzo settore.
Lo stesso articolo, al comma 4 specifica ulteriormente che l'Ente inoltre favorisce:
il processo di trasferimento dei risultati ottenuti alle imprese anche grazie all'integrazione con i sistemi di servizio delle Regioni;
la valorizzazione, lo sviluppo precompetitivo e il trasferimento tecnologico dei risultati di ricerca svolta dalla propria rete scientifica e dai soggetti di cui all'art. 3;
la comunicazione delle conoscenze derivanti dalle attività di ricerca istituzionali e il diritto all'informazione dei consumatori, con riferimento altresì alla sicurezza alimentare e alla compatibilità ambientale dei processi produttivi.
Ed infine il comma 5 specifica che per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, il C.R.A. può fornire servizi a terzi in regime di diritto privato.
Tra le attività di “Terza missione” del CREA/CRA si annoverano Servizio d'interesse pubblico accessibili liberamente o dietro pagamento di tariffe:
• Banca dati della proprietà intellettuale
• Servizio di analisi fitopatologiche
• Analisi conto terzi per la verifica dell'autenticità di oli e grassi vegetali
• Analisi specialistiche per il rilascio di certificazioni richieste per l'esportazione di prodotti vitivinicoli
• Analisi per caratterizzazione varietale delle viti
• Centro di conservazione per la premoltiplicazione e centro di premoltiplicazione per i materiali di propagazione vegetale della fragola
• Albo nazionale esperti in analisi sensoriale del miele
• Albo nazionale esperti in melissopalinologia
• Albo nazionale degli allevatori di api regine
• Corsi di qualificazione professionale sulle tematiche legate alle api e all'apicoltura
• Analisi specialistiche sulle api e relativi prodotti
Una descrizione dettagliata di questi servizi è disponibile alla pagina: http://sito.entecra.it/portale/cra_trasp_serv_erogati.php?item=1.
Altri Servizi di pubblico interesse, realizzati in funzione di disposizioni di legge o su incarico di Amministrazioni pubbliche riguardano:
• Gestione del Registro nazionale delle varietà di vite
• Certificazione delle macchine agricole secondo le procedure ENAMA (CRA-ING è accreditato da ACCREDIA e secondo le Direttive CEE 77/311, 82/890, 74/151 e 88/410).
• Sperimentazioni su specie agrarie finalizzate all'iscrizione sui registri varietali.
• Mantenimento in purezza del cavallo Lipizzano (Allevamento Statale)
• Gestione del Centro di conservazione per la premoltiplicazione e centro di premoltiplicazione per i materiali di propagazione vegetale di olivo, noce e pruno idee.
• Attività diverse svolte nell'ambito del Servizio Agrometeorologico Nazionale del MIPAAF-SIN
• Attività scientifiche e tecniche finalizzate alla realizzazione dell'Inventario Nazionale delle Foreste e del Carbonio (Coordinamento tecnico scientifico dell'Inventario per conto del Corpo Forestale dello Stato)
• Laboratori di riferimento per Servizi Fitosanitari Regionali (Laboratorio CREA-PAV accreditato dal ACCREDIA)
• Realizzazione e gestione di Banche Dati come ad esempio: a)Banca dati dei fitofarmaci e delle sostanze attive; b) Banca dati prodotti fitosanitari e fertilizzanti utilizzabili in agricoltura biologica; c) Banca dati degli organismi nocivi.
Grazie anche all'attuazione di progetti dimostrativi specifici finanziati dal Ministero vigilante, è stato realizzato un modello di lavoro condiviso tra Ente di ricerca, Regioni e Imprese (denominato “Agritrasfer”) che prevede il ricorso a strumenti informatici per rendere facilmente accessibile l'informazione sui risultati della ricerca e per realizzare una stretta sinergia tra le attività di ricerca e sperimentazione (del CRA e di altri centri di ricerca pubblici e privati) ed i Servizi Sviluppo Agricolo (SSA) regionali attraverso i quali garantire il collegamento con il mondo operativo.
In tale ambito una piattaforma e-learning e l'organizzazione di un sistema di animazione coordinato dal CRA (http://cdp-agritrasfer.entecra.it/) completano gli strumenti necessari ad attivare e a far funzionare Comunità di Pratiche che coinvolgono ricercatori, funzionari, tecnici e divulgatori regionali, imprenditori, associazioni di categorie, ordini professionali ed altri portatori di interesse su problematiche di diversi settori e comparti.
Sono già attive 10 Comunità di Pratiche (http://cdp-agritrasfer.entecra.it), attivate tra il 2011 e 2013: 7 afferenti a filiere produttive (cerealicoltura, orticoltura, agrumicoltura, vitivinicoltura, frutticoltura, olivicoltura, zootecnia) e 3 a tematiche trasversali (gestione del suolo, agricoltura biologica, fertilità e nutrizione delle piante)
Infine, il CRA dal 2010, “sostiene” una società Spin off operante in ambito forestale. Si tratta di una s.r.l., denominata “F360 (effetreseizero), ospitata presso l'Unità di ricerca per il monitoraggio e la pianificazione forestale di Trento, la cui attività è orientata a: sviluppo di applicazioni GIS e mobile-GIS, GPS, modellizzazione matematica avanzata per l'interpretazione del territorio e per le misurazioni e la messa a punto degli inventari forestali, applicazioni per l'assistenza all'escursionismo e al turismo ambientale e urbano.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ente
Privative per nuove varietà vegetali registrate nell'anno:
N. | Denominazione varietale | Titolari | Inventori/costitutori | Importo da valorizzazione nell'anno |
---|---|---|---|---|
1. | Alice - col | CRA | Liverani - Giovannini | 0,00 |
2. | Senna | CRA | G. Nervo - G. Allegro - G. Facciotto - A. Giorcelli - L. Vietto - G. Castro - S. Bisoffi - M. Gras | 0,00 |
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ente
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ente
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ente