Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali (DiSTeBA) è un dipartimento estremamente multidisciplinare che comprende gruppi di ricerca operanti nelle aree 02 (Scienze fisiche), 03 (Scienze chimiche), 04 (Scienze della terra), 05 (Scienze Biologiche) e 07 (Scienze mediche). Questa eterogeneità permette ai diversi gruppi afferenti al DiSTeBA di affrontare ricerche complesse in modo interdisciplinare e di cooperare nell'ambito delle scienze e tecnologie biologiche ed ambientali per il raggiungimento di risultati sempre migliori, in piena conformità con gli obiettivi di ricerca del Piano Strategico d'Ateneo (PSA) 2015-2017:
1. Aumentare la qualità della ricerca;
2. Rafforzare la capacità progettuale in ambito nazionale, comunitario e internazionale;
3. Aumentare il reperimento di risorse esterne per la ricerca scientifica di base e applicata;
4. Potenziare le sinergie con CNR ed Enti di Ricerca Pubblici (EPR);
5. Valorizzare l'attività di ricerca e trasferimento tecnologico;
6. Incrementare la mobilità out-going e in-coming per attività di docenza e ricerca;
7. Sviluppare progetti scientifici competitivi;
8. Accrescere l'interazione con il Territorio.
OBIETTIVI DI RICERCA PLURIENNALI
E' ormai importante riflettere sul fatto che la valutazione sia un sano esercizio dell'autonomia universitaria. A tal fine, è indispensabile attuare nel DiSTeBA una politica di interventi che miri a rafforzare e a valorizzare quegli ambiti della ricerca più produttivi e/o realmente competitivi nel contesto regionale, nazionale e internazionale, comunque garantendo e tutelando la ricerca di base svolta in tutti i SSD.
In particolare, in riferimento al raggiungimento degli obiettivi riportati nel PSA, il DiSTeBA intende realizzare le azioni di seguito riportate.
1. Aumentare la qualità della ricerca.
La politica per l'assicurazione della qualità della ricerca dipartimentale sarà basata principalmente su un continuo monitoraggio delle attività progettuali dei ricercatori e della loro produzione scientifica. Utilizzando criteri bibliometrici riconosciuti a livello internazionale, sarà possibile effettuare una valutazione quantitativa e individuare tempestivamente punti di forza e criticità, al fine di definire strategie e interventi di continuo miglioramento della performance.
2. Rafforzare la capacità progettuale in ambito nazionale, comunitario e internazionale.
L'attività di ricerca è ampia e variegata, ed i vari gruppi sono impegnati in temi di ricerca competitivi nell'ambito del proprio settore. Le linee di ricerca attive nel DiSTeBA si collocano in un contesto internazionale, sia in termini di collaborazioni scientifiche, sia in termini di collocazione editoriale delle pubblicazioni.
Inoltre, in ambito nazionale, le attività del DiSTeBA sono riconducibili ai seguenti ambiti di riferimento, identificati dalla Regione Puglia tra le 5 priorità di azione, nel quadro di riferimento delle sfide sociali.
a) Sicurezza alimentare e agricoltura sostenibile
• Utilizzo di tecniche spettroscopiche quali UV-Vis in assorbimento, FT-IR in assorbimento e modalità differenza, Raman, fluorescenza, per lo studio della presenza di metalli pesanti negli alimenti, in particolare quelli in scatola
• Analisi delle basi genetico-molecolari della risposta agli stress abiotici nelle piante, mediante lo studio dei meccanismi molecolari della risposta alle alte temperature e alla carenza di acqua, anche mediante lo studio della diversità genetica naturalmente presente nelle specie selvatiche
• Caratterizzazione genetica e fenotipica dei tartufi Salentini e loro coltivazione in vitro ai fini della micorrizazione artificiale di piante
• Analisi della qualità organolettica di olive da tavola e sottolio
• Studio dei processi utili alla depurazione dei reflui oleari (acque di vegetazione)
• Valorizzazione di prodotti tipici del Salento per farli conoscere ai potenziali consumatori così da ottenere un migliore posizionamento del prodotto sul mercato e di conseguenza permettere l'aumento dei redditi dei produttori e/o dei componenti della filiera produttiva (naturalmente, la valorizzazione di un prodotto tipico è un insieme di attività, sia di tipo strategico che operativo, orientate ad incrementare e rendere stabile nel tempo il valore del prodotto agendo su due diversi fronti: quello dell'attribuzione di un valore significativo da parte del consumatore e quello della dimostrazione che le imprese parte della filiera realizzano processi produttivi appropriati, efficaci ed etici)
• Tipicizzazione di prodotti tipici (esempio uso della risonanza magnetica per certificare la provenienza dell'olio extravergine di oliva)
• Reintroduzione di filiere tradizionali esempio filiera dell'orzo (base per friselle, pane, birra etc.)
• Ideazione, progettazione e sviluppo di alimenti funzionali
• Caratterizzazione di materie prime secondarie (reflui, scarti e sottoprodotti) per un idoneo utilizzo, smaltimento e per ottenere composti biologicamente interessanti
• Caratterizzazione e valorizzazione di biomasse vegetali residue, con particolare riferimento a sottoprodotti, scarti e reflui, mediante innovativi trattamenti fisici (steam explosion), biotecnologici (idrolisi enzimatica) e/o biotecnologici integrati, al fine di un loro utilizzo come fibra alimentare, mangimi migliorati e/o per l'ottenimento di prodotti energetici (bioetanolo)
• Trattamento dei reflui di impianti di acquicoltura e loro possibile riutilizzo in agricoltura e/o in acquicoltura
• Sviluppo di nuovi prodotti a partire da materie prime tradizionali e/o prodotti tipici
• Estrazione di principi attivi da piante: Oleuropeina dalle foglie di olivo, Artemisina dall'artemisia, Antocianine da piante e frutti, Flavonoidi e fenoli vari dall'Azadiracta-indica
• Sviluppo e standardizzazione di procedure molecolari da applicare ai sistemi di sicurezza alimentare nell'ambito delle produzioni ittiche
b) Industria creativa
• Nuovi approcci per la preparazione di nuove formulazioni atte a proteggere e consolidare il bene mobile stesso, nell'ambito della tutela, caratterizzazione, conservazione e protezione dei beni culturali mobili (soprattutto patrimonio librario, pergamene, miniature, materiale cellulosico, etc.)
c) Energia sostenibile
• Utilizzo di sottoprodotti agricoli e sottoprodotti organici industriali per la produzione di biometano
• Studio del territorio per lo sfruttamento dell'energia geotermica a bassa entalpia
d) Salute, benessere e dinamiche socioculturali
• Identificazione e determinazione dei principali lipidi implicati nei processi infiammatori
• Studio del ruolo dei mitocondri nella tossicità di farmaci a base di Platino
• Diagnostica avanzata dell'infertilità maschile /Monitoraggio della qualità degli spermatozoi dopo selezione o crioconservazione in tecniche di riproduzione assistita
• Valutazione degli effetti esercitati da nutrienti/nutraceutici sul metabolismo lipidico in modelli animali per prevenire / curare Dislipidemie e Obesità
• Analisi di sequenza per l'identificazione di polimorfismi genetici come fattori di rischio per reazioni avverse a farmaci, sensibilità chimiche multiple, patologie da stress da metalli pesanti e onde elettromagnetiche, patologie cardio-vascolari, neurodegenerative e malattie infiammatorie croniche immunomediate
• Studio delle basi genetiche e molecolari della patogenicità di Neisseria meningitidis
• Identificazione di nuovi target di antibiotico-terapia
• Studio del Meccanismo d'azione dell'antibiotico biciclomicina
• Miglioramento genetico di ceppi produttori di antibiotici
• Basi molecolari della fagocitosi e di patologie infettive (studio del ruolo delle GTPasi della famiglia Rab nella regolazione della formazione e della maturazione del fagosoma e studio dell'interazione di microrganismi patogeni con cellule umane)
• Basi molecolari di patologie genetiche Caratterizzazione biochimica e funzionale di proteine Rab7 mutanti associate alla neuropatia periferica Charcot-Marie-Tooth di tipo 2)
• Basi molecolari del cancro (ruolo di Rab7, RILP e VPS22 nella regolazione della degradazione dei recettori per la segnalazione e nella regolazione della lunghezza dei telomeri)
• Studio delle cellule follicolari della tiroide e dei meccanismi di trasformazione neoplastica
• Studio del processo apoptotico con particolare attenzione alla rimozione delle cellule apoptotiche
• Effetti dell'ambiente sulla vitalità ed integrità cellulare (campi magnetici/elettromagnetici; effetti dello stress nei sistemi di acquacultura)
• Neuroscienze cognitive e tecniche eeg
• Biocompatibilità di polimeri sintetici
• Nanotossicologia
• Studio delle proprietà biologiche di sostanze presenti nei cibi in cosmetici e composti ad uso farmaceutico attraverso test in vitro and in vivo
• Sviluppo di strati sottili capaci di produrre sotto irraggiamento con luce nel rosso (e quindi a frequenze basse e poco energetica) ossigeno singoletto (1O2) ed ossido nitrico (NO) per la produzione ad esempio di cerotti contro i tumori della pelle
• Proteomica clinica in patologie cardiovascolari, di origine autoimmune e oncologiche
• Studio delle funzioni biologiche dell´Angiotensina II, della Bradichinina e dell'ATP/UTP, in particolare quelle legate all'omeostasi del sodio, in sistemi cellulari animali e fisiopatologici umani
• Studio dei meccanismi di trasduzione intracellulare dei recettori di membrana, e in particolare del coinvolgimento di ERK1/2, PKCs e AKT nei processi proliferativi
• Studio degli eventi trasduzionali evocati in risposta a chemioterapici a base di platino in cellule sane e tumorali di mammifero. Studio e definizione delle modalità d'azione dei chemioterapici a base di platino a livello del DNA
• Studio dei recettori e dei trasportatori di membrana e delle loro proprietà molecolari (binding, cinetiche, specificità, ecc.) con ausili propri della biologia cellulare e molecolare. Studio delle loro regolazioni cellulari e molecolari
• Studio dei meccanismi di trasporto di ioni, zuccheri, aminoacidi e piccoli peptidi, vitamine idrosolubili e molecole antiossidanti in modelli cellulari animali e in organismi modello (mammiferi, pesci, crostacei)
• Impiego di organismi animali di riferimento (zebrafish) per lo sviluppo di modelli di studio della fisiologia e delle patologie umane (con particolare riferimento alle malattie su base genetica)
• Studio degli effetti biologici di molecole di interesse farmacologico e farmaceutico in modelli animali (mammiferi, pesci teleostei)
• Analisi genomica comparata dei vertebrati mediante approccio bioinformatico
• Fisiologia della nutrizione dell'uomo: dismetabolismo di micro-nutrienti, metalli essenziali e correlazioni con patologie neurodegenerative. Antiossidanti nella dieta e malattie cardiovascolari
• Sintesi di farmaci di elevata potenziale applicabilità per la cura di malattie mnemodegenerative (es. 1,2,3-benzotiadiazinici-1,1diossido) modulatori allosterici del ricettore AMPA
• Sorveglianza virologica dell'influenza umana
• Sorveglianza epidemiologica e virologica delle gastroenteriti virali con particolare riferimento a quelle da ROTAVIRUS
• Sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive prevenibili con la vaccinazione mediante tecniche di diagnosi diretta (biologia molecolare, colture cellulari, etc.) ed indiretta (ELISA)
• Studi epidemiologici analitici di interazione ambiente- salute umana
• Valutazione di parametri microbiologici classici ed innovativi di qualità delle acque marino-costiere, di balneazione, superficiali e profonde destinate al consumo umano
• Valutazione a livello igienico sanitario delle acque di zone umide, canali di bonifica, bacini artificiali ed aree di particolare pregio ambientale
• Studio dei meccanismi molecolari e analisi dell'espressione di geni codificanti per enzimi lipogenici in differenti condizioni nutrizionali e ormonali (iper e ipotiroidismo, diabete, ecc.)
• Identificazione di componenti presenti nei principali alimenti della dieta mediterranea capaci di ridurre l'insorgenza e la progressione di malattie cardiovascolari, obesità e dislipidemie e studio dei meccanismi molecolari che sono alla base dell'attivazione endoteliale nell'aterosclerosi
• Studio di diete addizionate con differenti fonti di sostanze bioattive, con elevato potere antiossidante e ipolipidemizzante, al fine di migliorare il benessere generale e la salute animale, e di ottenere carni, destinate all'alimentazione umana, più sane, con migliori caratteristiche organolettiche e a basso contenuto di colesterolo e lipidi
• Studio dei meccanismi della comunicazione cellulare mediata da ormoni, e dei fondamenti generali dell´endocrinologia cellulare e molecolare (trasmissione e trasduzione dell'informazione) in modelli cellulari
• Produzione in sistemi eterologhi (lieviti, batteri, etc.) di proteine ricombinanti utili in ambito nutrizionale e farmacologico
• Estrazione ed analisi di molecole di interesse biochimico e farmacologico da matrice vegetali anche con tecnologie innovative come l'uso di CO2 supercritica
e) Città e territori sostenibili
• Sviluppo della Ocean Literacy, come richiesto da Horizon 2020, con azioni di outreach attraverso i media e il Museo di Biologia Marina di Porto Cesareo
• Linee guida sulla creazione di reti di Aree Marine Protette in Mediterraneo
• Linee guida sull'istituzione di nuove AMP (es. Otranto-S.M. di Leuca)
• Mappatura di Habitat di Importanza Comunitaria, per la creazione di SIC
• Analisi dei Descrittori di Buono Stato Ambientale secondo le norme UE, (es. Descrittore 10: marine litter)
• Studio della biodiversità marina e terrestre, quantificazione di modalità distributive spaziali e temporali di specie, popolamenti e habitat, anche in relazione ad impatti antropici e ad interventi di mitigazione
• Studio dei servizi ecosistemici; nonostante le società si siano parzialmente emancipate dall'ambiente naturale attraverso la cultura e la tecnologia, la loro sopravvivenza è completamente dipendente dai servizi ecosistemici (SE), quali la disponibilità di aria pulita, di acqua e la fertilità del terreno. Poiché le attività antropiche stanno alterando la capacità degli ecosistemi naturali e gestiti dall'uomo di fornire SE, la sfida della sostenibilità è quella di incorporare la valutazione degli SE nei processi decisionali al fine di identificare sinergie e trade-off per orientare la pianificazione territoriale verso la sostenibilità ambientale ed economica. Questo approccio vede già design di landscape urbano-rurali a sostegno del benessere delle popolazioni urbane, l'uso di best-practices con mitigazione dello sfruttamento delle risorse ambientali, e la sensibilizzazione degli stakeholder verso comportamenti idonei alla sostenibilità nelle aree urbane
• Energetica ed uso spaziale delle risorse trofiche – le ricerche sono svolte su macro-invertebrati bentonici di ambienti di acqua dolce e salmastra e sono dirette alla analisi dei rapporti competitivi intra-specifici e delle risposte microevoluzionistiche alle pressioni selettive imposte dall'ambiente principalmente attraverso un controllo diretto ed indiretto della disponibilità di risorse
• Rapporti di coesistenza e meccanismi di organizzazione delle comunità – le ricerche sono svolte a livello modellistico e sperimentale, con lavori in natura ed in laboratorio su corporazioni di macro-invertebrati bentonici di acqua dolce e salmastra e su corporazioni fitoplanctoniche di ambienti salmastri e marino-costieri. Le ricerche sono finalizzate allo studio del ruolo della mole corporea nei rapporti di coesistenza tra specie come base della organizzazione di corporazioni e comunità
• Stato di salute degli ecosistemi e rischio ecologico – valutazione dello stato ecologico di salute e del rischio ecologico in ecosistemi salentini esposti a differenti pressioni di impatto antropico. Le ricerche hanno compreso studi sullo stato trofico (Laghi Alimini, Ambiente marino-costiero del Salento), studi sui Protocolli di gestione e conservazione degli ecosistemi di transizione (Bacini di Ugento, Torre Guaceto) e studi sul rischio ecologico (Porto di Otranto, Area industriale di Brindisi)
• Descrittori dello stato di salute degli ecosistemi acquatici di transizione – le ricerche svolte su macro-invertebrati bentonici e corporazioni fitoplanctoniche sono finalizzate alla analisi delle potenzialità di caratteristiche a livello di individuo, popolazione e comunità, legate alla mole corporea degli individui come descrittori dello stato ecologico di salute degli ecosistemi acquatici di transizione
• Studio della dinamica del clima a scala regionale
• Studio degli estremi climatici
• Livello del mare e onde marine
• Climatologia sinottica
• Impatti dei cambiamenti climatici
• Caratterizzazione degli acquiferi ed elaborazione di modelli di flusso delle acquee sotterranee
• Caratterizzazione, collaudo e monitoraggio delle discariche e individuazione di discariche abusive con metodi geofisici
• Individuazione di cavità (sinkholes, doline, ecc.) di interesse geologico-ingegneristico ed ambientale con tecniche non distruttive
• Applicazione dei metodi geofisici non distruttivi per l'individuazione di resti di interesse archeologico e per la diagnostica delle strutture dei beni culturali
• Studio dei fenomeni di erosione costiera, gli effetti di maremoti verificatisi in epoca storica sulla fascia costiera, i fenomeni di crollo e di alluvionamento legati all'evoluzione del paesaggio carsico
• Ricostruzione dell'evoluzione del paesaggio costiero pugliese in risposta alle variazioni del livello del mare, del clima e delle attività antropiche nel corso dell'Olocene
• Monitoraggio delle acquee sotterranee per scopi idrogeologi
• Utilizzo innovativo di piante come indicatori e accumulatori nel biomonitoraggio ambientale e nella e fitodecontaminazione ambientale
• Studio degli effetti dei contaminanti ambientali (sia organici che inorganici) sulla fisiologia degli animali marini e degli organism terrestri
• Sviluppo di biomarkers utili quali indicatori della qualità ambientale (suolo acqua)
• Epidemiologia ambientale e valutazione assoluta del rischio in aree contaminate
• Sviluppo e standardizzazione di metodi di biologia molecolare per la ricerca di virus in matrici ambientali
• Ricerca di batteriofagi in matrici ambientali e studio del loro possibile utilizzo come indicatore di qualità
• Studio degli inquinanti presenti nell'aria e nei terreni derivanti da combustioni o attività industriale (composti chimici organici, inorganici, metalli pesanti, polveri sottili, nano particelle etc.)
Il rafforzamento della ricerca svolta nel Dipartimento sarà realizzato attraverso le seguenti linee di intervento:
- valorizzare tutte le componenti disciplinari, favorendo l'interscambio di conoscenze e approcci metodologici, l'accrescimento della qualificazione scientifica dei suoi componenti, la maturazione scientifica di giovani ricercatori e lo sviluppo di collaborazioni internazionali;
- individuare criteri che valorizzino il merito e l'internazionalizzazione;
- identificare nell'autovalutazione uno stimolo continuo verso un'attività di ricerca di qualità sempre maggiore.
3. Aumentare il reperimento di risorse esterne per la ricerca scientifica di base e applicata.
L'organizzazione e l'efficienza dei servizi dipartimentali sono un punto di forza nella capacità di attrarre risorse esterne. Tra gli obiettivi che il Dipartimento si propone di perseguire a breve termine ci sono la partecipazione a bandi all'interno del piano HORIZON 2020. Si cercherà inoltre di favorire la partecipazione a progetti di ricerca, competitivi e non, nonché l'accesso ad altre fonti di finanziamento, anche ampliando i contatti con aziende private.
Il Dipartimento si propone di fornire un supporto adeguato, dal punto di vista amministrativo-gestionale, ai ricercatori che concorrono a progetti competitivi.
4. Potenziare le sinergie con CNR ed Enti di Ricerca Pubblici (EPR).
Il Dipartimento si avvale già di produttive collaborazioni con CNR ed EPR. Grazie ad adeguate azioni di policy saranno potenziate le attività ed i progetti in comune con tali enti.
5. Valorizzare l'attività di ricerca e trasferimento tecnologico.
In un'ottica di fattiva interazione con l'esterno, è opportuno continuare ad impegnarsi in iniziative specifiche, come quelle relative ai Distretti Tecnologici e agli spin-off, che rappresentano un esempio di sinergia tra ricerca scientifica e imprese, in un connubio virtuoso tra pubblico e privato. Poiché queste iniziative costituiscono validi esempi di trasferimento tecnologico con ricadute in termini di innovazione e sviluppo per le realtà produttive del Territorio, il Dipartimento si propone di fornire un adeguato supporto strategico/operativo alla realizzazione delle stesse.
6. Incrementare la mobilità out-going e in-coming per attività di docenza e ricerca.
In un'ottica di internazionalizzazione dell'Ateneo, il Dipartimento si pone come obiettivo quello di promuovere gli scambi, la cooperazione e la mobilità tra i sistemi di istruzione, formazione e ricerca.
7. Sviluppare progetti scientifici competitivi.
Ampliare le collaborazioni scientifiche a livello nazionale e internazionale è una delle priorità individuate nella strategia di sviluppo del Dipartimento. A tal fine, il DiSTeBA si propone di:
- rafforzare e promuovere la partecipazione a bandi competitivi per il finanziamento di progetti di ricerca con partner nazionali e, soprattutto, internazionali (vedi punto 3);
- incentivare le collaborazioni con gruppi di ricerca italiani e stranieri;
- stimolare la partecipazione a conferenze e seminari, al fine di diffondere i risultati delle proprie ricerche e stabilire nuovi contatti per nuove collaborazioni.
8. Accrescere l'interazione con il Territorio.
Il rafforzamento dell'interazione e del dialogo tra Università e Territorio sarà realizzato mediante lo sviluppo di iniziative tendenti a favorire progetti strategici per il contesto locale e regionale. In questo senso, sarà utile prevedere iniziative di apertura verso le forze economico-sociali volte a far conoscere tutte le principali attività di ricerca e di didattica che vedono impegnati i diversi ambiti in cui il nostro Dipartimento opera.
Inoltre, il Dipartimento, già impegnato in un'ampia attività di trasferimento di conoscenze alla società, si propone di favorire ulteriormente la partecipazione dei suoi componenti a seminari tematici, eventi culturali, incontri pubblici, oltre che a promuovere attività di divulgazione scientifica.
MODALITÀ DI REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI E RELATIVO MONITORAGGIO
Obiettivo 1: Aumentare la qualità della ricerca
Monitoraggio: Riesame 2015
Scadenza obiettivo: 2017
Azioni strategiche: Monitoraggio e diffusione dei risultati della ricerca e comparazione con benchmark nazionali e internazionali
Indicatori e Metrica strategico-operativa: Parametri VQR; Indici H per (macro)aree
Target (triennale): +10% (base 2014)
Obiettivo 2: Rafforzare la capacità progettuale in ambito nazionale, comunitario e internazionale
Monitoraggio: Riesame 2015
Scadenza obiettivo: 2017
Azioni strategiche: Supporto strategico/operativo ai docenti/ricercatori per la partecipazione a bandi competitivi
Indicatori e Metrica strategico-operativa: n° progetti approvati e finanziati
Target (triennale): +30% (base 2014)
Obiettivo 3: Aumentare reperimento di risorse esterne per la ricerca scientifica di base e applicata
Monitoraggio: Riesame 2015
Scadenza obiettivo: 2017
Azioni strategiche: Adeguate azioni di policy atte a incrementare il fund raising
Indicatori e Metrica strategico-operativa: Finanziamenti ottenuti per la ricerca di base; Finanziamenti ottenuti per la ricerca applicata
Target (triennale): +20% (base 2014)
Obiettivo 4: Potenziare sinergie con CNR ed Enti di Ricerca Pubblici (EPR)
Monitoraggio: Riesame 2015
Scadenza obiettivo: 2017
Azioni strategiche: Adeguate azioni di policy atte a potenziare le attività in comune con CNR ed EPR
Indicatori e Metrica strategico-operativa: n° prodotti della ricerca con coautori CNR ed EPR; n° domande presentate a bandi competitivi in collaborazione con CNR ed EPR
Target (triennale): +15% (base 2014)
Obiettivo 5: Valorizzare l'attività di ricerca e trasferimento tecnologico
Monitoraggio: Riesame 2015
Scadenza obiettivo: 2017
Azioni strategiche: Supporto strategico/operativo ai docenti/ricercatori per la brevettazione o creazione di spin-off
Indicatori e Metrica strategico-operativa: n° brevetti; n° spin-off
Target (triennale): +20% brevetti (base 2014); +10% spin-off (base 2014)
Obiettivo 6: Incrementare la mobilità out-going e in-coming per attività di docenza e ricerca
Monitoraggio: Riesame 2015
Scadenza obiettivo: 2017
Azioni strategiche: Promuovere progetti di mobilità per ricercatori e docenti
Indicatori e Metrica strategico-operativa: n° docenti in mobilità all'estero
Target (triennale): +5% (base 2014)
Obiettivo 7: Sviluppare progetti scientifici competitivi
Monitoraggio: Riesame 2015
Scadenza obiettivo: 2017
Azioni strategiche: Promuovere progettualità in bandi internazionali (UE, Interreg, ecc)
Indicatori e Metrica strategico-operativa: n° progetti presentati su bandi internazionali; n° progetti approvati su bandi internazionali
Target (triennale): +10% progetti presentati (base 2014); +3% progetti attuati (base 2014)
Obiettivo 8: Accrescere l'interazione con il Territorio
Monitoraggio: Riesame 2015
Scadenza obiettivo: 2017
Azioni strategiche: Risposta alle esigenze/richieste puntuali e di sistema provenienti dal Territorio; Promozione di iniziative congiunte che favoriscano una crescita reciproca di natura culturale, sociale ed economica
Indicatori e Metrica strategico-operativa: Costituzione database attività; n° attività realizzate
Target (triennale): database; +10% (base 2014).
1. Aumentare la qualità della ricerca;
2. Rafforzare la capacità progettuale in ambito nazionale, comunitario e internazionale;
3. Aumentare il reperimento di risorse esterne per la ricerca scientifica di base e applicata;
4. Potenziare le sinergie con CNR ed Enti di Ricerca Pubblici (EPR);
5. Valorizzare l'attività di ricerca e trasferimento tecnologico;
6. Incrementare la mobilità out-going e in-coming per attività di docenza e ricerca;
7. Sviluppare progetti scientifici competitivi;
8. Accrescere l'interazione con il Territorio.
OBIETTIVI DI RICERCA PLURIENNALI
E' ormai importante riflettere sul fatto che la valutazione sia un sano esercizio dell'autonomia universitaria. A tal fine, è indispensabile attuare nel DiSTeBA una politica di interventi che miri a rafforzare e a valorizzare quegli ambiti della ricerca più produttivi e/o realmente competitivi nel contesto regionale, nazionale e internazionale, comunque garantendo e tutelando la ricerca di base svolta in tutti i SSD.
In particolare, in riferimento al raggiungimento degli obiettivi riportati nel PSA, il DiSTeBA intende realizzare le azioni di seguito riportate.
1. Aumentare la qualità della ricerca.
La politica per l'assicurazione della qualità della ricerca dipartimentale sarà basata principalmente su un continuo monitoraggio delle attività progettuali dei ricercatori e della loro produzione scientifica. Utilizzando criteri bibliometrici riconosciuti a livello internazionale, sarà possibile effettuare una valutazione quantitativa e individuare tempestivamente punti di forza e criticità, al fine di definire strategie e interventi di continuo miglioramento della performance.
2. Rafforzare la capacità progettuale in ambito nazionale, comunitario e internazionale.
L'attività di ricerca è ampia e variegata, ed i vari gruppi sono impegnati in temi di ricerca competitivi nell'ambito del proprio settore. Le linee di ricerca attive nel DiSTeBA si collocano in un contesto internazionale, sia in termini di collaborazioni scientifiche, sia in termini di collocazione editoriale delle pubblicazioni.
Inoltre, in ambito nazionale, le attività del DiSTeBA sono riconducibili ai seguenti ambiti di riferimento, identificati dalla Regione Puglia tra le 5 priorità di azione, nel quadro di riferimento delle sfide sociali.
a) Sicurezza alimentare e agricoltura sostenibile
• Utilizzo di tecniche spettroscopiche quali UV-Vis in assorbimento, FT-IR in assorbimento e modalità differenza, Raman, fluorescenza, per lo studio della presenza di metalli pesanti negli alimenti, in particolare quelli in scatola
• Analisi delle basi genetico-molecolari della risposta agli stress abiotici nelle piante, mediante lo studio dei meccanismi molecolari della risposta alle alte temperature e alla carenza di acqua, anche mediante lo studio della diversità genetica naturalmente presente nelle specie selvatiche
• Caratterizzazione genetica e fenotipica dei tartufi Salentini e loro coltivazione in vitro ai fini della micorrizazione artificiale di piante
• Analisi della qualità organolettica di olive da tavola e sottolio
• Studio dei processi utili alla depurazione dei reflui oleari (acque di vegetazione)
• Valorizzazione di prodotti tipici del Salento per farli conoscere ai potenziali consumatori così da ottenere un migliore posizionamento del prodotto sul mercato e di conseguenza permettere l'aumento dei redditi dei produttori e/o dei componenti della filiera produttiva (naturalmente, la valorizzazione di un prodotto tipico è un insieme di attività, sia di tipo strategico che operativo, orientate ad incrementare e rendere stabile nel tempo il valore del prodotto agendo su due diversi fronti: quello dell'attribuzione di un valore significativo da parte del consumatore e quello della dimostrazione che le imprese parte della filiera realizzano processi produttivi appropriati, efficaci ed etici)
• Tipicizzazione di prodotti tipici (esempio uso della risonanza magnetica per certificare la provenienza dell'olio extravergine di oliva)
• Reintroduzione di filiere tradizionali esempio filiera dell'orzo (base per friselle, pane, birra etc.)
• Ideazione, progettazione e sviluppo di alimenti funzionali
• Caratterizzazione di materie prime secondarie (reflui, scarti e sottoprodotti) per un idoneo utilizzo, smaltimento e per ottenere composti biologicamente interessanti
• Caratterizzazione e valorizzazione di biomasse vegetali residue, con particolare riferimento a sottoprodotti, scarti e reflui, mediante innovativi trattamenti fisici (steam explosion), biotecnologici (idrolisi enzimatica) e/o biotecnologici integrati, al fine di un loro utilizzo come fibra alimentare, mangimi migliorati e/o per l'ottenimento di prodotti energetici (bioetanolo)
• Trattamento dei reflui di impianti di acquicoltura e loro possibile riutilizzo in agricoltura e/o in acquicoltura
• Sviluppo di nuovi prodotti a partire da materie prime tradizionali e/o prodotti tipici
• Estrazione di principi attivi da piante: Oleuropeina dalle foglie di olivo, Artemisina dall'artemisia, Antocianine da piante e frutti, Flavonoidi e fenoli vari dall'Azadiracta-indica
• Sviluppo e standardizzazione di procedure molecolari da applicare ai sistemi di sicurezza alimentare nell'ambito delle produzioni ittiche
b) Industria creativa
• Nuovi approcci per la preparazione di nuove formulazioni atte a proteggere e consolidare il bene mobile stesso, nell'ambito della tutela, caratterizzazione, conservazione e protezione dei beni culturali mobili (soprattutto patrimonio librario, pergamene, miniature, materiale cellulosico, etc.)
c) Energia sostenibile
• Utilizzo di sottoprodotti agricoli e sottoprodotti organici industriali per la produzione di biometano
• Studio del territorio per lo sfruttamento dell'energia geotermica a bassa entalpia
d) Salute, benessere e dinamiche socioculturali
• Identificazione e determinazione dei principali lipidi implicati nei processi infiammatori
• Studio del ruolo dei mitocondri nella tossicità di farmaci a base di Platino
• Diagnostica avanzata dell'infertilità maschile /Monitoraggio della qualità degli spermatozoi dopo selezione o crioconservazione in tecniche di riproduzione assistita
• Valutazione degli effetti esercitati da nutrienti/nutraceutici sul metabolismo lipidico in modelli animali per prevenire / curare Dislipidemie e Obesità
• Analisi di sequenza per l'identificazione di polimorfismi genetici come fattori di rischio per reazioni avverse a farmaci, sensibilità chimiche multiple, patologie da stress da metalli pesanti e onde elettromagnetiche, patologie cardio-vascolari, neurodegenerative e malattie infiammatorie croniche immunomediate
• Studio delle basi genetiche e molecolari della patogenicità di Neisseria meningitidis
• Identificazione di nuovi target di antibiotico-terapia
• Studio del Meccanismo d'azione dell'antibiotico biciclomicina
• Miglioramento genetico di ceppi produttori di antibiotici
• Basi molecolari della fagocitosi e di patologie infettive (studio del ruolo delle GTPasi della famiglia Rab nella regolazione della formazione e della maturazione del fagosoma e studio dell'interazione di microrganismi patogeni con cellule umane)
• Basi molecolari di patologie genetiche Caratterizzazione biochimica e funzionale di proteine Rab7 mutanti associate alla neuropatia periferica Charcot-Marie-Tooth di tipo 2)
• Basi molecolari del cancro (ruolo di Rab7, RILP e VPS22 nella regolazione della degradazione dei recettori per la segnalazione e nella regolazione della lunghezza dei telomeri)
• Studio delle cellule follicolari della tiroide e dei meccanismi di trasformazione neoplastica
• Studio del processo apoptotico con particolare attenzione alla rimozione delle cellule apoptotiche
• Effetti dell'ambiente sulla vitalità ed integrità cellulare (campi magnetici/elettromagnetici; effetti dello stress nei sistemi di acquacultura)
• Neuroscienze cognitive e tecniche eeg
• Biocompatibilità di polimeri sintetici
• Nanotossicologia
• Studio delle proprietà biologiche di sostanze presenti nei cibi in cosmetici e composti ad uso farmaceutico attraverso test in vitro and in vivo
• Sviluppo di strati sottili capaci di produrre sotto irraggiamento con luce nel rosso (e quindi a frequenze basse e poco energetica) ossigeno singoletto (1O2) ed ossido nitrico (NO) per la produzione ad esempio di cerotti contro i tumori della pelle
• Proteomica clinica in patologie cardiovascolari, di origine autoimmune e oncologiche
• Studio delle funzioni biologiche dell´Angiotensina II, della Bradichinina e dell'ATP/UTP, in particolare quelle legate all'omeostasi del sodio, in sistemi cellulari animali e fisiopatologici umani
• Studio dei meccanismi di trasduzione intracellulare dei recettori di membrana, e in particolare del coinvolgimento di ERK1/2, PKCs e AKT nei processi proliferativi
• Studio degli eventi trasduzionali evocati in risposta a chemioterapici a base di platino in cellule sane e tumorali di mammifero. Studio e definizione delle modalità d'azione dei chemioterapici a base di platino a livello del DNA
• Studio dei recettori e dei trasportatori di membrana e delle loro proprietà molecolari (binding, cinetiche, specificità, ecc.) con ausili propri della biologia cellulare e molecolare. Studio delle loro regolazioni cellulari e molecolari
• Studio dei meccanismi di trasporto di ioni, zuccheri, aminoacidi e piccoli peptidi, vitamine idrosolubili e molecole antiossidanti in modelli cellulari animali e in organismi modello (mammiferi, pesci, crostacei)
• Impiego di organismi animali di riferimento (zebrafish) per lo sviluppo di modelli di studio della fisiologia e delle patologie umane (con particolare riferimento alle malattie su base genetica)
• Studio degli effetti biologici di molecole di interesse farmacologico e farmaceutico in modelli animali (mammiferi, pesci teleostei)
• Analisi genomica comparata dei vertebrati mediante approccio bioinformatico
• Fisiologia della nutrizione dell'uomo: dismetabolismo di micro-nutrienti, metalli essenziali e correlazioni con patologie neurodegenerative. Antiossidanti nella dieta e malattie cardiovascolari
• Sintesi di farmaci di elevata potenziale applicabilità per la cura di malattie mnemodegenerative (es. 1,2,3-benzotiadiazinici-1,1diossido) modulatori allosterici del ricettore AMPA
• Sorveglianza virologica dell'influenza umana
• Sorveglianza epidemiologica e virologica delle gastroenteriti virali con particolare riferimento a quelle da ROTAVIRUS
• Sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive prevenibili con la vaccinazione mediante tecniche di diagnosi diretta (biologia molecolare, colture cellulari, etc.) ed indiretta (ELISA)
• Studi epidemiologici analitici di interazione ambiente- salute umana
• Valutazione di parametri microbiologici classici ed innovativi di qualità delle acque marino-costiere, di balneazione, superficiali e profonde destinate al consumo umano
• Valutazione a livello igienico sanitario delle acque di zone umide, canali di bonifica, bacini artificiali ed aree di particolare pregio ambientale
• Studio dei meccanismi molecolari e analisi dell'espressione di geni codificanti per enzimi lipogenici in differenti condizioni nutrizionali e ormonali (iper e ipotiroidismo, diabete, ecc.)
• Identificazione di componenti presenti nei principali alimenti della dieta mediterranea capaci di ridurre l'insorgenza e la progressione di malattie cardiovascolari, obesità e dislipidemie e studio dei meccanismi molecolari che sono alla base dell'attivazione endoteliale nell'aterosclerosi
• Studio di diete addizionate con differenti fonti di sostanze bioattive, con elevato potere antiossidante e ipolipidemizzante, al fine di migliorare il benessere generale e la salute animale, e di ottenere carni, destinate all'alimentazione umana, più sane, con migliori caratteristiche organolettiche e a basso contenuto di colesterolo e lipidi
• Studio dei meccanismi della comunicazione cellulare mediata da ormoni, e dei fondamenti generali dell´endocrinologia cellulare e molecolare (trasmissione e trasduzione dell'informazione) in modelli cellulari
• Produzione in sistemi eterologhi (lieviti, batteri, etc.) di proteine ricombinanti utili in ambito nutrizionale e farmacologico
• Estrazione ed analisi di molecole di interesse biochimico e farmacologico da matrice vegetali anche con tecnologie innovative come l'uso di CO2 supercritica
e) Città e territori sostenibili
• Sviluppo della Ocean Literacy, come richiesto da Horizon 2020, con azioni di outreach attraverso i media e il Museo di Biologia Marina di Porto Cesareo
• Linee guida sulla creazione di reti di Aree Marine Protette in Mediterraneo
• Linee guida sull'istituzione di nuove AMP (es. Otranto-S.M. di Leuca)
• Mappatura di Habitat di Importanza Comunitaria, per la creazione di SIC
• Analisi dei Descrittori di Buono Stato Ambientale secondo le norme UE, (es. Descrittore 10: marine litter)
• Studio della biodiversità marina e terrestre, quantificazione di modalità distributive spaziali e temporali di specie, popolamenti e habitat, anche in relazione ad impatti antropici e ad interventi di mitigazione
• Studio dei servizi ecosistemici; nonostante le società si siano parzialmente emancipate dall'ambiente naturale attraverso la cultura e la tecnologia, la loro sopravvivenza è completamente dipendente dai servizi ecosistemici (SE), quali la disponibilità di aria pulita, di acqua e la fertilità del terreno. Poiché le attività antropiche stanno alterando la capacità degli ecosistemi naturali e gestiti dall'uomo di fornire SE, la sfida della sostenibilità è quella di incorporare la valutazione degli SE nei processi decisionali al fine di identificare sinergie e trade-off per orientare la pianificazione territoriale verso la sostenibilità ambientale ed economica. Questo approccio vede già design di landscape urbano-rurali a sostegno del benessere delle popolazioni urbane, l'uso di best-practices con mitigazione dello sfruttamento delle risorse ambientali, e la sensibilizzazione degli stakeholder verso comportamenti idonei alla sostenibilità nelle aree urbane
• Energetica ed uso spaziale delle risorse trofiche – le ricerche sono svolte su macro-invertebrati bentonici di ambienti di acqua dolce e salmastra e sono dirette alla analisi dei rapporti competitivi intra-specifici e delle risposte microevoluzionistiche alle pressioni selettive imposte dall'ambiente principalmente attraverso un controllo diretto ed indiretto della disponibilità di risorse
• Rapporti di coesistenza e meccanismi di organizzazione delle comunità – le ricerche sono svolte a livello modellistico e sperimentale, con lavori in natura ed in laboratorio su corporazioni di macro-invertebrati bentonici di acqua dolce e salmastra e su corporazioni fitoplanctoniche di ambienti salmastri e marino-costieri. Le ricerche sono finalizzate allo studio del ruolo della mole corporea nei rapporti di coesistenza tra specie come base della organizzazione di corporazioni e comunità
• Stato di salute degli ecosistemi e rischio ecologico – valutazione dello stato ecologico di salute e del rischio ecologico in ecosistemi salentini esposti a differenti pressioni di impatto antropico. Le ricerche hanno compreso studi sullo stato trofico (Laghi Alimini, Ambiente marino-costiero del Salento), studi sui Protocolli di gestione e conservazione degli ecosistemi di transizione (Bacini di Ugento, Torre Guaceto) e studi sul rischio ecologico (Porto di Otranto, Area industriale di Brindisi)
• Descrittori dello stato di salute degli ecosistemi acquatici di transizione – le ricerche svolte su macro-invertebrati bentonici e corporazioni fitoplanctoniche sono finalizzate alla analisi delle potenzialità di caratteristiche a livello di individuo, popolazione e comunità, legate alla mole corporea degli individui come descrittori dello stato ecologico di salute degli ecosistemi acquatici di transizione
• Studio della dinamica del clima a scala regionale
• Studio degli estremi climatici
• Livello del mare e onde marine
• Climatologia sinottica
• Impatti dei cambiamenti climatici
• Caratterizzazione degli acquiferi ed elaborazione di modelli di flusso delle acquee sotterranee
• Caratterizzazione, collaudo e monitoraggio delle discariche e individuazione di discariche abusive con metodi geofisici
• Individuazione di cavità (sinkholes, doline, ecc.) di interesse geologico-ingegneristico ed ambientale con tecniche non distruttive
• Applicazione dei metodi geofisici non distruttivi per l'individuazione di resti di interesse archeologico e per la diagnostica delle strutture dei beni culturali
• Studio dei fenomeni di erosione costiera, gli effetti di maremoti verificatisi in epoca storica sulla fascia costiera, i fenomeni di crollo e di alluvionamento legati all'evoluzione del paesaggio carsico
• Ricostruzione dell'evoluzione del paesaggio costiero pugliese in risposta alle variazioni del livello del mare, del clima e delle attività antropiche nel corso dell'Olocene
• Monitoraggio delle acquee sotterranee per scopi idrogeologi
• Utilizzo innovativo di piante come indicatori e accumulatori nel biomonitoraggio ambientale e nella e fitodecontaminazione ambientale
• Studio degli effetti dei contaminanti ambientali (sia organici che inorganici) sulla fisiologia degli animali marini e degli organism terrestri
• Sviluppo di biomarkers utili quali indicatori della qualità ambientale (suolo acqua)
• Epidemiologia ambientale e valutazione assoluta del rischio in aree contaminate
• Sviluppo e standardizzazione di metodi di biologia molecolare per la ricerca di virus in matrici ambientali
• Ricerca di batteriofagi in matrici ambientali e studio del loro possibile utilizzo come indicatore di qualità
• Studio degli inquinanti presenti nell'aria e nei terreni derivanti da combustioni o attività industriale (composti chimici organici, inorganici, metalli pesanti, polveri sottili, nano particelle etc.)
Il rafforzamento della ricerca svolta nel Dipartimento sarà realizzato attraverso le seguenti linee di intervento:
- valorizzare tutte le componenti disciplinari, favorendo l'interscambio di conoscenze e approcci metodologici, l'accrescimento della qualificazione scientifica dei suoi componenti, la maturazione scientifica di giovani ricercatori e lo sviluppo di collaborazioni internazionali;
- individuare criteri che valorizzino il merito e l'internazionalizzazione;
- identificare nell'autovalutazione uno stimolo continuo verso un'attività di ricerca di qualità sempre maggiore.
3. Aumentare il reperimento di risorse esterne per la ricerca scientifica di base e applicata.
L'organizzazione e l'efficienza dei servizi dipartimentali sono un punto di forza nella capacità di attrarre risorse esterne. Tra gli obiettivi che il Dipartimento si propone di perseguire a breve termine ci sono la partecipazione a bandi all'interno del piano HORIZON 2020. Si cercherà inoltre di favorire la partecipazione a progetti di ricerca, competitivi e non, nonché l'accesso ad altre fonti di finanziamento, anche ampliando i contatti con aziende private.
Il Dipartimento si propone di fornire un supporto adeguato, dal punto di vista amministrativo-gestionale, ai ricercatori che concorrono a progetti competitivi.
4. Potenziare le sinergie con CNR ed Enti di Ricerca Pubblici (EPR).
Il Dipartimento si avvale già di produttive collaborazioni con CNR ed EPR. Grazie ad adeguate azioni di policy saranno potenziate le attività ed i progetti in comune con tali enti.
5. Valorizzare l'attività di ricerca e trasferimento tecnologico.
In un'ottica di fattiva interazione con l'esterno, è opportuno continuare ad impegnarsi in iniziative specifiche, come quelle relative ai Distretti Tecnologici e agli spin-off, che rappresentano un esempio di sinergia tra ricerca scientifica e imprese, in un connubio virtuoso tra pubblico e privato. Poiché queste iniziative costituiscono validi esempi di trasferimento tecnologico con ricadute in termini di innovazione e sviluppo per le realtà produttive del Territorio, il Dipartimento si propone di fornire un adeguato supporto strategico/operativo alla realizzazione delle stesse.
6. Incrementare la mobilità out-going e in-coming per attività di docenza e ricerca.
In un'ottica di internazionalizzazione dell'Ateneo, il Dipartimento si pone come obiettivo quello di promuovere gli scambi, la cooperazione e la mobilità tra i sistemi di istruzione, formazione e ricerca.
7. Sviluppare progetti scientifici competitivi.
Ampliare le collaborazioni scientifiche a livello nazionale e internazionale è una delle priorità individuate nella strategia di sviluppo del Dipartimento. A tal fine, il DiSTeBA si propone di:
- rafforzare e promuovere la partecipazione a bandi competitivi per il finanziamento di progetti di ricerca con partner nazionali e, soprattutto, internazionali (vedi punto 3);
- incentivare le collaborazioni con gruppi di ricerca italiani e stranieri;
- stimolare la partecipazione a conferenze e seminari, al fine di diffondere i risultati delle proprie ricerche e stabilire nuovi contatti per nuove collaborazioni.
8. Accrescere l'interazione con il Territorio.
Il rafforzamento dell'interazione e del dialogo tra Università e Territorio sarà realizzato mediante lo sviluppo di iniziative tendenti a favorire progetti strategici per il contesto locale e regionale. In questo senso, sarà utile prevedere iniziative di apertura verso le forze economico-sociali volte a far conoscere tutte le principali attività di ricerca e di didattica che vedono impegnati i diversi ambiti in cui il nostro Dipartimento opera.
Inoltre, il Dipartimento, già impegnato in un'ampia attività di trasferimento di conoscenze alla società, si propone di favorire ulteriormente la partecipazione dei suoi componenti a seminari tematici, eventi culturali, incontri pubblici, oltre che a promuovere attività di divulgazione scientifica.
MODALITÀ DI REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI E RELATIVO MONITORAGGIO
Obiettivo 1: Aumentare la qualità della ricerca
Monitoraggio: Riesame 2015
Scadenza obiettivo: 2017
Azioni strategiche: Monitoraggio e diffusione dei risultati della ricerca e comparazione con benchmark nazionali e internazionali
Indicatori e Metrica strategico-operativa: Parametri VQR; Indici H per (macro)aree
Target (triennale): +10% (base 2014)
Obiettivo 2: Rafforzare la capacità progettuale in ambito nazionale, comunitario e internazionale
Monitoraggio: Riesame 2015
Scadenza obiettivo: 2017
Azioni strategiche: Supporto strategico/operativo ai docenti/ricercatori per la partecipazione a bandi competitivi
Indicatori e Metrica strategico-operativa: n° progetti approvati e finanziati
Target (triennale): +30% (base 2014)
Obiettivo 3: Aumentare reperimento di risorse esterne per la ricerca scientifica di base e applicata
Monitoraggio: Riesame 2015
Scadenza obiettivo: 2017
Azioni strategiche: Adeguate azioni di policy atte a incrementare il fund raising
Indicatori e Metrica strategico-operativa: Finanziamenti ottenuti per la ricerca di base; Finanziamenti ottenuti per la ricerca applicata
Target (triennale): +20% (base 2014)
Obiettivo 4: Potenziare sinergie con CNR ed Enti di Ricerca Pubblici (EPR)
Monitoraggio: Riesame 2015
Scadenza obiettivo: 2017
Azioni strategiche: Adeguate azioni di policy atte a potenziare le attività in comune con CNR ed EPR
Indicatori e Metrica strategico-operativa: n° prodotti della ricerca con coautori CNR ed EPR; n° domande presentate a bandi competitivi in collaborazione con CNR ed EPR
Target (triennale): +15% (base 2014)
Obiettivo 5: Valorizzare l'attività di ricerca e trasferimento tecnologico
Monitoraggio: Riesame 2015
Scadenza obiettivo: 2017
Azioni strategiche: Supporto strategico/operativo ai docenti/ricercatori per la brevettazione o creazione di spin-off
Indicatori e Metrica strategico-operativa: n° brevetti; n° spin-off
Target (triennale): +20% brevetti (base 2014); +10% spin-off (base 2014)
Obiettivo 6: Incrementare la mobilità out-going e in-coming per attività di docenza e ricerca
Monitoraggio: Riesame 2015
Scadenza obiettivo: 2017
Azioni strategiche: Promuovere progetti di mobilità per ricercatori e docenti
Indicatori e Metrica strategico-operativa: n° docenti in mobilità all'estero
Target (triennale): +5% (base 2014)
Obiettivo 7: Sviluppare progetti scientifici competitivi
Monitoraggio: Riesame 2015
Scadenza obiettivo: 2017
Azioni strategiche: Promuovere progettualità in bandi internazionali (UE, Interreg, ecc)
Indicatori e Metrica strategico-operativa: n° progetti presentati su bandi internazionali; n° progetti approvati su bandi internazionali
Target (triennale): +10% progetti presentati (base 2014); +3% progetti attuati (base 2014)
Obiettivo 8: Accrescere l'interazione con il Territorio
Monitoraggio: Riesame 2015
Scadenza obiettivo: 2017
Azioni strategiche: Risposta alle esigenze/richieste puntuali e di sistema provenienti dal Territorio; Promozione di iniziative congiunte che favoriscano una crescita reciproca di natura culturale, sociale ed economica
Indicatori e Metrica strategico-operativa: Costituzione database attività; n° attività realizzate
Target (triennale): database; +10% (base 2014).
Sezione B - Sistema di gestione
Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali (DiSTeBA) è responsabile dei settori scientifico-disciplinari BIO, CHIM, MED e GEO e comprende gruppi di ricerca operanti nelle aree 02 (Scienze fisiche), 03 (Scienze chimiche), 04 (Scienze della terra), 05 (Scienze Biologiche) e 07 (Scienze mediche).
La struttura organizzativa del Dipartimento, in relazione agli organi con funzioni di indirizzo e governo, è la seguente:
• Direttore: previsto dalla normativa e dallo Statuto di Ateneo.
• Consiglio di Dipartimento: previsto dalla normativa e dallo Statuto di Ateneo, organo supremo decisionale, e composto da tutti i professori di ruolo afferenti al Dipartimento, da tutti i Ricercatori, dal Coordinatore Amministrativo, da una rappresentanza dei Dottorandi e del personale Tecnico e Amministrativo. Il Consiglio di Dipartimento programma e gestisce le attività del Dipartimento.
• Giunta di Dipartimento: Prevista dallo Statuto di Ateneo. E` composta dal Direttore, dal Vice-direttore, dal Coordinatore Amministrativo, da una rappresentanza dei professori di prima e seconda fascia, da una rappresentanza dei ricercatori, e da una del personale tecnico-amministrativo. I compiti della giunta sono stati fissati dallo Statuto di Ateneo.
La Giunta di Dipartimento è organo di gestione ordinaria con funzioni prevalentemente istruttorie, che coadiuva il Direttore del Dipartimento nell'esercizio delle sue attività. In particolare, la Giunta collabora nella elaborazione dei piani di sviluppo e nella loro esecuzione, predisponendo, di concerto con il Direttore, le richieste di finanziamento e la programmazione delle spese, in attuazione degli indirizzi espressi dal Consiglio di Dipartimento.
• Commissione dipartimentale per la ricerca (Commissione Ricerca): Costituita per delibera del Consiglio. La commissione sovraintende la politica per l'assicurazione di qualità del Dipartimento, individua e propone criteri premiali di ripartizione delle risorse dipartimentali. E' altresì compito della commissione coadiuvare il Direttore nella compilazione della Scheda SUA-RD.
• Laboratori e Gruppi di Ricerca Dipartimentali.
• Commissione per l'Assicurazione della Qualità della Ricerca: costituita in prospettiva della valutazione annuale dell'attività di ricerca. I compiti precisi della Commissione dovranno essere definiti in un quadro più generale di Ateneo e integrati con quelli degli organi di assicurazione della qualità a livello centrale.
Dal punto di vista operativo-gestionale, il Dipartimento si avvale di 11 (3 delle quali a tempo determinato) unità di personale tecnico-amministrativo a supporto delle attività amministrative legate ai progetti di ricerca, di 43 unità di personale tecnico-scientifico e 3 unità di personale addetto alle biblioteche.
L'organizzazione del lavoro del personale tecnico-amministrativo e tecnico-scientifico si fonda, su frequenti incontri finalizzati: (a) alla condivisione delle metodologie di lavoro; (b) alla creazione di un ambiente di lavoro collaborativo, sia tra il personale stesso, sia tra il personale e il corpo docente; (c) a una sempre maggiore consapevolezza della peculiarità della funzione amministrativa e tecnico-scientifica nell'ambito dell'istituzione universitaria e del Dipartimento in particolare.
La struttura organizzativa del Dipartimento, in relazione agli organi con funzioni di indirizzo e governo, è la seguente:
• Direttore: previsto dalla normativa e dallo Statuto di Ateneo.
• Consiglio di Dipartimento: previsto dalla normativa e dallo Statuto di Ateneo, organo supremo decisionale, e composto da tutti i professori di ruolo afferenti al Dipartimento, da tutti i Ricercatori, dal Coordinatore Amministrativo, da una rappresentanza dei Dottorandi e del personale Tecnico e Amministrativo. Il Consiglio di Dipartimento programma e gestisce le attività del Dipartimento.
• Giunta di Dipartimento: Prevista dallo Statuto di Ateneo. E` composta dal Direttore, dal Vice-direttore, dal Coordinatore Amministrativo, da una rappresentanza dei professori di prima e seconda fascia, da una rappresentanza dei ricercatori, e da una del personale tecnico-amministrativo. I compiti della giunta sono stati fissati dallo Statuto di Ateneo.
La Giunta di Dipartimento è organo di gestione ordinaria con funzioni prevalentemente istruttorie, che coadiuva il Direttore del Dipartimento nell'esercizio delle sue attività. In particolare, la Giunta collabora nella elaborazione dei piani di sviluppo e nella loro esecuzione, predisponendo, di concerto con il Direttore, le richieste di finanziamento e la programmazione delle spese, in attuazione degli indirizzi espressi dal Consiglio di Dipartimento.
• Commissione dipartimentale per la ricerca (Commissione Ricerca): Costituita per delibera del Consiglio. La commissione sovraintende la politica per l'assicurazione di qualità del Dipartimento, individua e propone criteri premiali di ripartizione delle risorse dipartimentali. E' altresì compito della commissione coadiuvare il Direttore nella compilazione della Scheda SUA-RD.
• Laboratori e Gruppi di Ricerca Dipartimentali.
• Commissione per l'Assicurazione della Qualità della Ricerca: costituita in prospettiva della valutazione annuale dell'attività di ricerca. I compiti precisi della Commissione dovranno essere definiti in un quadro più generale di Ateneo e integrati con quelli degli organi di assicurazione della qualità a livello centrale.
Dal punto di vista operativo-gestionale, il Dipartimento si avvale di 11 (3 delle quali a tempo determinato) unità di personale tecnico-amministrativo a supporto delle attività amministrative legate ai progetti di ricerca, di 43 unità di personale tecnico-scientifico e 3 unità di personale addetto alle biblioteche.
L'organizzazione del lavoro del personale tecnico-amministrativo e tecnico-scientifico si fonda, su frequenti incontri finalizzati: (a) alla condivisione delle metodologie di lavoro; (b) alla creazione di un ambiente di lavoro collaborativo, sia tra il personale stesso, sia tra il personale e il corpo docente; (c) a una sempre maggiore consapevolezza della peculiarità della funzione amministrativa e tecnico-scientifica nell'ambito dell'istituzione universitaria e del Dipartimento in particolare.
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Fisiologia Vegetale | DE BELLIS Luigi | 5 | |
2. | Biochimica | ZARA Vincenzo | 5 | |
3. | Chimica Fisica | VALLI Ludovico | 5 | |
4. | Fisica Applicata alla Scienza dei Materiali | MANNO Daniela Erminia | 2 | |
5. | Biologia Molecolare | SICULELLA Luisa | 3 | |
6. | Chimica generale ed inorganica | FANIZZI Francesco Paolo | 5 | |
7. | Fisiologia generale e ambientale | SCHETTINO Trifone | 3 | |
8. | Genetica | BOZZETTI Maria Giuseppina | 6 | |
9. | Botanica Generale: Macromolecole | LENUCCI Marcello Salvatore | 4 | |
10. | Biologia Cellulare dei Vegetali | PIRO Gabriella | 2 | |
11. | Botanica Generale: Endomembrane | DI SANSEBASTIANO Gian Pietro | 3 | |
12. | ZOOGEOGRAFIA E FAUNA | BELMONTE Genuario | 4 | |
13. | Botanica sistematica ed Ecologia vegetale | ZUCCARELLO Vincenzo | 2 | |
14. | Igiene | DE DONNO Maria Antonella | 5 | |
15. | Zoologia Sistematica | GIANGRANDE Adriana | 2 | |
16. | Chimica organica | TROISI Luigino | 2 | |
17. | Chimica analitica e ambientale | MALITESTA Cosimino | 5 | |
18. | Tecnologie Ricombinanti | PERROTTA Carla | 4 | |
19. | Fisiologia | STORELLI Carlo | 14 | |
20. | Anatomia comparata e citologia | DINI Luciana | 5 | |
21. | Zoologia e Biologia Marina | BOERO Ferdinando | 7 | |
22. | Ecologia | BASSET Alberto | 18 | |
23. | Ecologia del Paesaggio | ZURLINI Giovanni | 4 | |
24. | Microbiologia | ALIFANO Pietro | 4 | |
25. | Anatomia Umana e Neuroscienze | NICOLARDI Giuseppe | 3 | |
26. | Endocrinologia ed Oncologia Molecolare | DI JESO Bruno | 3 | |
27. | Climatologia | LIONELLO Piero | 3 | |
28. | Micrometeorologia | DI SABATINO Silvana | 2 | |
29. | Biologia Cellulare | BUCCI Cecilia | 2 |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Fisica applicata alla scienza dei materiali | SERRA Antonio (Beni Culturali) | 4 |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Laboratori DiSTeBA. Tra parentesi gli enti di ricerca con i quali i laboratori sono condivisi come acquisto di attrezzature, come spese di funzionamento e come utenza
Sono presenti i seguenti laboratori, impiegati prevalentemente per l'attività di ricerca da parte dei docenti afferenti al Dipartimento ma aperti ai ricercatori di altri Dipartimenti, di altre Università e di altri enti (es. CNR):
Anatomia comparata e Citologia
Anatomia Umana e Neuroscienze
Biochimica
Bioetica e storia della Medicina
Biologia Cellulare
Biologia Cellulare dei Vegetali
Biologia Evolutiva degli Invertebrati Marini
Biologia Molecolare
Botanica
Botanica Sistematica ed Ecologia Vegetale
Chimica Analitica
Chimica dell'Ambiente e dei Beni Culturali
Chimica Fisica
Chimica Generale e Inorganica
Chimica Organica
Climatologia
DReAM - Laboratorio Diffuso di Ricerca Interdisciplinare Applicata alla Medicina (ASL_LE)
Ecologia
Ecologia del Paesaggio
Fisica Sperimentale Applicata alla Scienza dei Materiali
Fisiologia Comparata
Fisiologia Generale
Fisiologia Generale e Ambientale
Fisiologia Vegetale
Genetica
Geofisica Applicata
Idrogeofisica e Stratigrafia per i rischi naturali
Igiene
Microbiologia
Micrometeorologia
Patologia Generale
Proteomica Clinica (ASL_LE)
Tecnologie Ricombinanti
Sensori Chimici e Biosensori
XPS (X-ray Photoelectron Spectroscopy)
Zoogeografia e Fauna
Zoologia e Biologia Marina
Zoologia Sistematica
Sono presenti i seguenti laboratori, impiegati prevalentemente per l'attività di ricerca da parte dei docenti afferenti al Dipartimento ma aperti ai ricercatori di altri Dipartimenti, di altre Università e di altri enti (es. CNR):
Anatomia comparata e Citologia
Anatomia Umana e Neuroscienze
Biochimica
Bioetica e storia della Medicina
Biologia Cellulare
Biologia Cellulare dei Vegetali
Biologia Evolutiva degli Invertebrati Marini
Biologia Molecolare
Botanica
Botanica Sistematica ed Ecologia Vegetale
Chimica Analitica
Chimica dell'Ambiente e dei Beni Culturali
Chimica Fisica
Chimica Generale e Inorganica
Chimica Organica
Climatologia
DReAM - Laboratorio Diffuso di Ricerca Interdisciplinare Applicata alla Medicina (ASL_LE)
Ecologia
Ecologia del Paesaggio
Fisica Sperimentale Applicata alla Scienza dei Materiali
Fisiologia Comparata
Fisiologia Generale
Fisiologia Generale e Ambientale
Fisiologia Vegetale
Genetica
Geofisica Applicata
Idrogeofisica e Stratigrafia per i rischi naturali
Igiene
Microbiologia
Micrometeorologia
Patologia Generale
Proteomica Clinica (ASL_LE)
Tecnologie Ricombinanti
Sensori Chimici e Biosensori
XPS (X-ray Photoelectron Spectroscopy)
Zoogeografia e Fauna
Zoologia e Biologia Marina
Zoologia Sistematica
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | FT-IR spectrophotometer Spectrum One con microscopio IR Spectrum Spotlight – PerkinElmer | VALLI Ludovico | Environmental Sciences, Energy, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2006 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 03 |
2. | Sistema integrato: vasca di Langmuir (NIMA), BAM, UV-Vis reflection spectroscopy (Nanofilm) | VALLI Ludovico | Environmental Sciences, Energy, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2002 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 03 |
3. | Integr System for spectroscopic-imaging ellipsometer/scanning probe microscope EP4-Nanofilm-Accurion | VALLI Ludovico | Environmental Sciences, Energy, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2013 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 03 |
4. | IRRAS system (Infrared reflection absorption spectroscopy) – KSV | VALLI Ludovico | Environmental Sciences, Energy, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2011 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 03 |
5. | Raman XploRa della ditta HORIBA munito di Microscopio BX 41 della ditta Olympus | VALLI Ludovico | Environmental Sciences, Energy, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2013 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 03 |
6. | Fluorolog-3 Spectrofluorometer – Horiba | VALLI Ludovico | Environmental Sciences, Energy, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2013 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 03 |
7. | Microscopio elettronico in trasmissione Hitachi 7100 completo di unità SEM/STEM | MANNO Daniela Erminia | Material and Analytical Facilities | Regionali/Nazionali | 2010 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 02 |
8. | Spettrometro NMR BRUKER AVANCE 400 MHz | FANIZZI Francesco Paolo | Environmental Sciences, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities | Regionali/Nazionali | 2009 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario | 03 |
9. | Microscopio confocale Nikon C1 TE 300 associato a Microscopio invertito Nikon | LIONETTO Maria Giulia, SCHETTINO Trifone | Social Sciences and Humanities, Environmental Sciences, Health and Food Domain | Regionali/Nazionali | 2005 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 05 |
10. | Edx (Bruker, sn 7035) | GENGA Alessandra | Environmental Sciences, Physical Sciences and Engineering | Interni, Regionali/Nazionali | 2013 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 03 |
11. | Microscopio elettronico a scansione “ambientale” ad alta definizione modello EVO LS15 HD | DE BELLIS Luigi, PIRO Gabriella | Environmental Sciences, Health and Food Domain, Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2012 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 05 |
12. | Microscopio confocale modello LSM 700 con Microscopy Shuttle & Find (Microscopia Correlativa) | DE BELLIS Luigi, PIRO Gabriella | Environmental Sciences, Health and Food Domain | Regionali/Nazionali | 2012 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 05 |
13. | Microscopio confocale modello LSM 710 della ditta ZEISS | PIRO Gabriella | Environmental Sciences, Health and Food Domain | Regionali/Nazionali | 2010 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 05 |
14. | Citofluorimetro da banco, modello CyFlow Space, ditta PARTEC | GUIDO Marcello, MAFFIA Michele | Material and Analytical Facilities | Regionali/Nazionali | 2013 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 06, 05 |
15. | Spettrometro XPS LHS10 upgraded by PHOIBOS 100/MCD 5 (Leybold-Specs) | MALITESTA Cosimino | Material and Analytical Facilities | Altri Fondi | 2006 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 03 |
16. | Cryo Microscopio Elettronico a Trasmissione HITACHI 7700 | DINI Luciana, MANNO Daniela Erminia | Environmental Sciences, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2013 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 05, 02 |
17. | LC/MS Triplo Quadrupolo - Agilent Technologies Mod. 6420 | TROISI Luigino | Environmental Sciences, Material and Analytical Facilities | Regionali/Nazionali | 2013 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 03 |
18. | Spettrometro di Risonanza Magnetica Nucleare NMR 400 mhz - Bruker Avance 400 | FANIZZI Francesco Paolo, TROISI Luigino | Environmental Sciences, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities | Interni | 2000 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 03 |
19. | Sistema rilocabile per misure nello strato limite planetario | DI SABATINO Silvana | Environmental Sciences, Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2013 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 02 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Biblioteca Dipartimentale aggregata Di.S.Te.B.A. (Biologia) | https://www.disteba.unisalento.it/biblioteca | 7.626 | 8.379 | 681 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
2. | Sistema Bibliotecario di Ateneo | http://siba.unisalento.it/home_page | 232.800 | 110.250 | 2.279 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [17]
-
- Prof. Associati [23]
-
- Ricercatori [33]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [0]
-
- Assegnisti [29]
-
- Dottorandi [48]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Straordinari a tempo determinato
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
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Personale di ruolo
Area Amministrativa | 4 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 37 |
Area Biblioteche | 1 |
Area Amministrativa - Gestionale | 8 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 3 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |