Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
Il Dipartimento di Scienze Economiche ed Aziendali dell'Università di Cagliari (SEA) nasce prevalentemente come concentrazione delle tematiche di ricerca che caratterizzano l'area scientifico disciplinare delle Scienze Economiche e Statistiche (Area 13). Il processo di costituzione del Dipartimento ha visto il confluire di diverse esperienze maturate negli anni in dipartimenti già presenti in Ateneo, più piccoli di numerosità e internamente più omogenei in termini di profili di ricerca. L'idea di costituzione del Dipartimento è stata stimolata in un primo momento dalle riflessioni nel mondo accademico circa la riforma e la riorganizzazione del sistema universitario e poi ha visto un'accelerazione sotto la spinta della legge entrata in vigore di riforma del sistema universitario (legge Gelmini).
La convinzione, da parte dei ricercatori afferenti al Dipartimento, della necessità di concentrare in un'unica struttura queste diverse esperienze, nasce con l'obiettivo di garantire al territorio e alla filiera della formazione e del trasferimento della conoscenza al mondo imprenditoriale un meccanismo capace di stimolare l'attività di ricerca di qualità, una maggiore interazione tra ricercatori, una progettualità credibile e sostenibile in termini di offerta formativa e di sinergia tra ricerca, formazione e trasferimento tecnologico.
Settori di ricerca in cui opera il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali (SEA) – Università degli Studi di Cagliari.
I settori di ricerca in cui opera il dipartimento sono riconducibili alle seguenti aree:
- economica
- economico-aziendale
- matematico-statistica
- giuridica.
La descrizione puntuale delle aree di ricerca indicate è inserita nel quadro B1b della scheda SUA RD - SEA.
La programmazione strategica dell'Ateneo di Cagliari e quella connessa della struttura dipartimentale SEA sono in linea con gli standard internazionali di programmazione di università e dipartimenti esteri impegnati sotto i diversi ambiti della didattica, ricerca, e attività sul territorio. L'orientamento prevalente in ambito internazionale è quello di considerare l'attività didattica e quella di ricerca come strettamente interrelate tra loro ed entrambe fortemente connesse alla società e al territorio. In particolare, l'obiettivo in genere individuato come peculiare dei dipartimenti è quello di formare laureati e professionisti in grado di operare efficacemente nel mondo lavorativo e di generare conoscenze scientifiche, teoriche ed operative, innovative, funzionali alle istanze espresse dal contesto (si vedano, tra gli altri, i piani pluriennali di University college London – UCL –, Maastricht University, University of Amsterdam). In questa prospettiva il Dipartimento considera la ricerca non come attività fine a se stessa, ma in funzione della didattica e del trasferimento delle conoscenze.
Obiettivi di ricerca pluriennali
Missione del Dipartimento è quella di sviluppare e diffondere la conoscenza scientifica, generando valore per il proprio contesto di riferimento. In quest'ottica il Dipartimento intende condurre e, per alcuni settori continuare a condurre, un'attività di ricerca ad elevato contenuto scientifico, in linea con gli standard internazionali e in grado di incidere significativamente e positivamente sul livello di conoscenze della società e del territorio in cui opera.
In questa prospettiva l'attenzione del Dipartimento è rivolta a diversi interlocutori: la comunità scientifica nazionale ed internazionale, gli studenti impegnati nei corsi universitari, quelli impegnati nei corsi di formazione post-lauream, Dottorati di ricerca e Master, enti e organizzazioni di riferimento nel panorama extra-regionale e, infine, gli stakeholder del territorio, imprese, enti pubblici, famiglie, ecc.
Ambizione del Dipartimento è attivare un circolo di conoscenza teorica e operativa che ponga in relazione virtuosa tutti i portatori di interesse e che consenta di accrescere il sapere condiviso.
Il Dipartimento si propone quindi di:
- realizzare prodotti di ricerca eccellenti, di rilievo in ambito internazionale, in grado non solo di accrescere il sapere teorico, ma anche di offrire soluzioni innovative ai problemi reali;
- creare un ambiente stimolante per docenti e ricercatori del Dipartimento, attraverso la creazione di network di collaborazione multidisciplinare, multiculturale e internazionale.
-creare un ambiente motivante con un sistema di incentivazione per docenti e ricercatori che operano in coerenza con gli obiettivi del Dipartimento;
- offrire programmi di studio aggiornati alle teorie più recenti e adeguati alle istanze del mondo contemporaneo;
- formare studenti in grado di operare con successo nel mercato del lavoro, fornendo solide basi di conoscenza teorica e operativa, in grado di rispondere positivamente alle aspettative della società.
Il Dipartimento in quest'ottica si propone di perseguire i seguenti obiettivi pluriennali:
1) Investire sul miglioramento della qualità dei prodotti della ricerca. La qualità dei prodotti della ricerca costituisce l'elemento imprescindibile di competitività e visibilità dell'Ateneo e del Dipartimento in ambito nazionale ed internazionale. Condurre ricerca scientifica di qualità rappresenta, per altro, l'obiettivo imprescindibile di molti dipartimenti facenti capo ad università straniere d'eccellenza. Inoltre, sulla qualità dei prodotti di ricerca si fonda la valutazione dei dipartimenti e degli atenei e sulla base di essa vengono assegnati i fondi ministeriali. A partire dal 2013 la quota premiale su FFO è sempre più fondata sulla valutazione della ricerca. Il MIUR, basandosi sull'avvenuta valutazione della qualità della ricerca, VQR 2004-2010, ha incrementato la quota premiale su FFO dal 13,5% nel 2013 a più del 20% nel 2016. Tra i parametri MIUR per la premialità su FFO vi è proprio la valutazione della produzione scientifica.
La qualità dei prodotti scientifici è identificabile nelle prime due fasce dei vari ranking nazionali ed internazionali e nelle monografie referate con editori nazionali e internazionali di ampia diffusione.
2) Incrementare la quantità dei prodotti scientifici. La visibilità nel contesto scientifico nazionale ed internazionale si realizza con una produzione scientifica elevata in termini quantitativi, diversificata sul piano del livello qualitativo. Prodotti di differente qualità implicano investimenti differenti, tempi di pubblicazione molto variabili e soprattutto sono diretti ad utenti diversi. Incrementare la quantità dei prodotti, accostata alla loro differenziazione, significa quindi impiegare in maniera efficace le risorse, mantenere pressoché costanti i livelli di produttività (a questo proposito si veda obiettivo 3) e soprattutto raggiungere settori diversi della società, con background culturali ed esigenze differenti.
Il processo di internazionalizzazione in atto e le collaborazioni interdisciplinari evidenziate nella descrizione dei Gruppi di Ricerca, di cui alla sezione B1b, favoriscono gli obiettivi dell'innalzamento della qualità e quantità dei prodotti di ricerca scientifica. Il contatto con realtà internazionali multiculturali e particolarmente all'avanguardia nella ricerca offre continue opportunità di miglioramento della qualità e della quantità della ricerca. L'approccio multidisciplinare, inoltre, consente di produrre opere scientifiche più adeguate e rispondenti alla complessità dell'ambiente di riferimento
3) Ridurre la percentuale dei docenti non attivi sul piano della ricerca. L'inattività sul piano della ricerca da parte di alcuni docenti e ricercatori del Dipartimento è dovuta con riferimento all'anno 2013 a situazioni di diversa natura, ma in linea generale contingenti, come condizioni di maternità, o importanti pubblicazioni su riviste di fascia A che hanno apparentemente reso inattivi alcuni componenti dello staff di ricerca. Ancora, alcuni di questi docenti temporaneamente inattivi per il 2013, hanno conseguito nel 2012 l'abilitazione scientifica a seguito del concorso nazionale, basato, tra gli altri parametri, su una valutazione della continuità nel tempo della produzione scientifica. Considerato che il numero dei docenti attivi rappresenta anche un parametro MIUR per l'assegnazione della premialità sul FFO, il Dipartimento si propone, al di là delle singole situazioni, di ridurre progressivamente il numero dei componenti inattivi.
4) Ripartizione fondi su base meritocratica. Al fine di creare un ambiente motivante, il Dipartimento propone di creare un sistema di incentivi volto a sostenere le attività di ricerca dei componenti, destinando i fondi a disposizione del Dipartimento per la ricerca scientifica su base meritocratica, al fine di favorire i componenti dello staff che operano in linea e in funzione dell'attuazione degli obiettivi pluriennali. Questo obiettivo è stato perseguito da diversi anni, a partire dalla precedente decade in cui si è perfezionato un sistema di valutazione basato sulla qualità dei prodotti di ricerca per l'attribuzione dei fondi di ricerca locali dapprima in tutta l'area 13 dell'ateneo e successivamente per il SEA.
5) Incrementare la presenza nella competizione dei bandi nazionali e internazionali. A tal fine il Dipartimento è impegnato nell'acquisizione e consolidamento di partnership nel contesto nazionale ed internazionale. La partecipazione a bandi nazionali ed internazionali è utile su più fronti: da un lato di reperire fondi destinati alla ricerca altrimenti indisponibili Dall'altro di realizzare collaborazioni con altre università e dipartimenti, agevolando il passaggio e lo sviluppo di conoscenze. Consente inoltre di realizzare progetti in stretta cooperazione con realtà economiche del territorio, in particolare le imprese, che possono spesso divenire campo di applicazione di idee, teorie e innovazioni elaborate attraverso desk research. L'Università ha l'opportunità di realizzare uno degli aspetti della mission del dipartimento: creare una rete di condivisione delle conoscenze e impegnarsi concretamente nello sviluppo economico del territorio. I risultati ottenuti nei bandi di ricerca nazionali e internazionali rappresentano peraltro il terzo parametro di assegnazione della premialità sul FFO.
6) Favorire l'accesso di ricercatori. Il Dipartimento considera la presenza di nuove unità una condizione fondamentale in termini di apporto di nuova energia e motivazioni e necessaria in un'ottica di naturale turn-over in capo allo staff di ricerca.
7) Sostenere la formazione dei dottori di ricerca. Il Dipartimento, in collaborazione con la Scuola di Dottorato, si propone di formare adeguatamente i ricercatori di domani, trasferendo conoscenze di ordine metodologico in linea con i parametri della ricerca scientifica internazionale e consentendo loro di iniziare il percorso di ricerca già nel periodo formativo, inserendo i dottorandi nei programmi di ricerca del Dipartimento.
8) Inserire i contenuti della ricerca nei programmi didattici. Al fine di garantire una formazione teorico/pratica universitaria e post lauream all'avanguardia e coerente con le aspettative del mondo del lavoro e del territorio di riferimento, il Dipartimento intende aggiornare periodicamente i contenuti dei programmi didattici alla luce dei contributi della ricerca.
9) Affermare il proprio posizionamento nel territorio. Questo obiettivo realizza in pieno la funzione sociale dell'Ateneo e del Dipartimento nello specifico come agente e veicolo di conoscenza e innovazione per il territorio di riferimento. Il Dipartimento ambisce ad avere parte attiva nello sviluppo economico del territorio, ricercando relazioni con l'ambiente di riferimento, accogliendo istanze del mondo reale e riversando output ad elevato valore scientifico, in grado di innovare e di fungere da propulsore e strumento per il cambiamento.
Principali obiettivi misurabili di ricerca per il 2015
Coerentemente con la formulazione degli obiettivi generali, per l'anno 2015 il Dipartimento intende orientarsi sul miglioramento dei seguenti parametri, in parte attraverso il monitoraggio di alcuni indicatori, in parte attraverso la valutazione qualitativa dei risultati conseguiti.
OBIETTIVO 1
PARAMETRO qualità della produzione scientifica
INDICATORI
1.1. Percentuale di prodotti con coautori internazionali (indicatore sistema AVA);rapporto percentuale tra le pubblicazioni con coautori internazionali e totale della produzione scientifica dell'anno.
Ipotesi di incremento di 2 punti percentuali rispetto al valore dell'indicatore dell'anno precedente.
(Esempio: valore dell'indicatore dell'anno precedente 3%, valore atteso 5%. Pubblicazioni anno precedente 215. Pubblicazioni con coautori internazionali 6; valore indicatore 6/215 = 3%, valore atteso 5% cioè circa 4 pubblicazioni internazionali in più)
1.2.) Percentuale di prodotti in top journal; rapporto percentuale tra i prodotti pubblicati su riviste ad elevato ranking e totale della pubblicazioni su riviste scientifiche dell'anno.
Ipotesi di incremento di 6 punti percentuali rispetto al valore dell'indicatore dell'anno precedente.
(Esempio: valore dell'indicatore dell'anno precedente 13% valore atteso 19%. Pubblicazioni su riviste scientifiche 93, pubblicazioni su riviste di elevato ranking 12, valore indicatore 13%, valore atteso 19% cioè 6 pubblicazioni su riviste ad elevato ranking in più).
1.3.) Percentuale di monografie con editori internazionali e nazionali di ampia diffusione; rapporto percentuale tra il numero delle monografie pubblicate con editori nazionali ed internazionali di ampia diffusione e totale della monografie dell'anno.
Ipotesi di incremento di 11 punti percentuali rispetto al valore dell'indicatore dell'anno precedente.
(Esempio: Monografie 9, monografie referate di ampia diffusione 2, valore dell'indicatore dell'anno precedente 22%, valore atteso 33% cioè 1 monografia referata di ampia diffusione in più).
I prodotti scientifici pubblicati con coautori internazionali, gli articoli pubblicati in riviste ad elevato ranking e le monografie con editori nazionali ed internazionali sono considerate pubblicazioni di qualità. Il Dipartimento punta ad incrementare il peso di tali pubblicazioni sul totale delle pubblicazioni realizzate nell'anno.
OBIETTIVO 2
PARAMETRO quantità dei prodotti scientifici
INDICATORI
2.1 numero di prodotti scientifici con ISBN/ISSN; numero di pubblicazioni scientifiche cui vengono assegnate ISBN (libri) o ISSN (riviste), a prescindere dal livello di qualità espresso.
Ipotesi di incremento del 11 % rispetto al totale delle pubblicazioni dell'anno precedente
(Esempio: valore dell'indicatore dell' anno precedente 215, valore atteso 238, cioè 23 pubblicazioni in più).
Obiettivo del Dipartimento è stimolare la produzione scientifica, incrementando la quantità dei prodotti, diversificati per qualità
OBIETTIVO 3
PARAMETRO numero dei docenti non attivi sul piano della ricerca
INDICATORI
3.1 numero di docenti attivi; numero di docenti attivi, cioè con pubblicazioni nell'anno considerato, rapportato al totale dei docenti del Dipartimento.
Ipotesi di incremento del 4% circa rispetto al numero dei docenti attivi dell'anno precedente
(Esempio: valore anno precedente docenti attivi 74, valore atteso 77, cioè 3 docenti attivi in più);
il Dipartimento intende incrementare il peso dei docenti attivi sul totale dei docenti, al fine di ridurre specularmente il numero dei docenti non attivi.
OBIETTIVO 4
PARAMETRO efficacia nell'allocazione delle risorse finanziarie
Il Dipartimento intende valutare se il sistema di incentivazione disposto è efficace, verificando annualmente se i fondi erogati hanno una destinazione produttiva in termini di prodotti ed attività di ricerca con essi realizzati.
OBIETTIVO 5
PARAMETRO numero progetti
INDICATORE
5.1) numero progetti regionali, nazionali, internazionali acquisiti
5.2) progetti di ricerca vinti/N. docenti (indicatori AVA)
Il primo indicatore registra in termini assoluti la partecipazione del dipartimento ai bandi regionali, nazionali ed internazionali, il secondo indicatore registra quanti progetti in media sono attribuibili a ciascun docente.
Ipotesi di incremento del I indicatore del 29% rispetto al valore dell'indicatore dell'anno precedente; ipotesi di incremento del II indicatore di 4 punti percentuali rispetto al valore dell'indicatore dell'anno precedente
(Esempio I indicatore: numero progetti anno precedente 7, numero atteso 9)
(Esempio II secondo indicatore valore dell'indicatore dell'anno precedente 9%, valore atteso 13%)
Il Dipartimento punta ad un incremento del valore degli indicatori, soprattutto con riferimento ai bandi regionali.
OBIETTIVO 6
PARAMETRO numero di ricercatori TD, Assegnisti di ricerca, Borsisti
INDICATORI
6.1 Numero di ricercatori TD, Assegnisti, Borsisti nell'anno considerato.
Ipotesi di incremento del 50% rispetto al valore dell'indicatore dell'anno precedente
(Esempio: Numero di ricercatori TD, Assegnisti, Borsisti anno precedente 10, numero atteso 15)
Il Dipartimento punta ad incrementare il numero dei nuovi individui coinvolti nell'attività di ricerca
OBIETTIVO 7
PARAMETRO qualità della formazione della ricerca
INDICATORI
7.1.) numero pubblicazioni dottori di ricerca; indica il numero dei prodotti di ricerca attribuibili in tutto o in parte ai dottorandi.
Ipotesi di incremento dell'indicatore del 50% rispetto al valore dell'indicatore dell'anno precedente
(Esempio: valore pubblicazioni dottori di ricerca anno precedente 4, valore atteso 6)
L' indicatore è utile per identificare il grado di coinvolgimento dei dottorandi nelle attività di ricerca del Dipartimento
OBIETTIVO 8
PARAMETRO Inserimento dei contenuti della ricerca nei programmi didattici.
Il Dipartimento si propone di valutare annualmente i programmi elaborati dai docenti al fine di verificarne l'aggiornamento rispetto ai risultati della ricerca
OBIETTIVO 9
PARAMETRO quantità di attività in collaborazione con il territorio
INDICATORI
9.1.) rapporto fatturato conto terzi/N. docenti (indicatore AVA); indica la capacità media in capo al corpo docente del Dipartimento di produrre ricavi grazie ad attività realizzate a seguito di richieste provenienti dal territorio di riferimento.
Ipotesi di incremento del 10% rispetto al valore dell'indicatore dell'anno precedente
(Esempio: valore indicatore anno precedente 500.000 €/80 = 6250; valore atteso 550000 € / 80= 6875)
9.2.) attività extra moenia collegate alle attività di ricerca (organizzazione attività formative, culturali, convegni, ecc.) (indicatore AVA); indica la capacità del dipartimento di trasmettere all'esterno il sapere e operare per la formazione degli individui al di là dell'insegnamento in ambito esclusivamente universitario.
Ipotesi di incremento del 43% rispetto al valore dell'indicatore dell'anno precedente
(Esempio: valore indicatore anno precedente 7 attività; valore atteso 10)
9.3.) attività spin-off dipartimentale; indica la capacità del Dipartimento di mettere concretamente a disposizione del contesto di riferimento, per la loro utilizzazione concreta, idee nate nell'ambito della ricerca universitaria, generando ricadute positive sul territorio.
Ipotesi di incremento del 40% rispetto al valore dell'indicatore dell'anno precedente
(Esempio: valore indicatore anno precedente 5 attività, valore atteso 7)
Gli indicatori relativi all'obiettivo 9 evidenziano la capacità del Dipartimento di operare in collaborazione con gli stakeholder del territorio e in funzione delle esigenze espresse dalla società, diffondendo conoscenza, innovazione e know-how.
La convinzione, da parte dei ricercatori afferenti al Dipartimento, della necessità di concentrare in un'unica struttura queste diverse esperienze, nasce con l'obiettivo di garantire al territorio e alla filiera della formazione e del trasferimento della conoscenza al mondo imprenditoriale un meccanismo capace di stimolare l'attività di ricerca di qualità, una maggiore interazione tra ricercatori, una progettualità credibile e sostenibile in termini di offerta formativa e di sinergia tra ricerca, formazione e trasferimento tecnologico.
Settori di ricerca in cui opera il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali (SEA) – Università degli Studi di Cagliari.
I settori di ricerca in cui opera il dipartimento sono riconducibili alle seguenti aree:
- economica
- economico-aziendale
- matematico-statistica
- giuridica.
La descrizione puntuale delle aree di ricerca indicate è inserita nel quadro B1b della scheda SUA RD - SEA.
La programmazione strategica dell'Ateneo di Cagliari e quella connessa della struttura dipartimentale SEA sono in linea con gli standard internazionali di programmazione di università e dipartimenti esteri impegnati sotto i diversi ambiti della didattica, ricerca, e attività sul territorio. L'orientamento prevalente in ambito internazionale è quello di considerare l'attività didattica e quella di ricerca come strettamente interrelate tra loro ed entrambe fortemente connesse alla società e al territorio. In particolare, l'obiettivo in genere individuato come peculiare dei dipartimenti è quello di formare laureati e professionisti in grado di operare efficacemente nel mondo lavorativo e di generare conoscenze scientifiche, teoriche ed operative, innovative, funzionali alle istanze espresse dal contesto (si vedano, tra gli altri, i piani pluriennali di University college London – UCL –, Maastricht University, University of Amsterdam). In questa prospettiva il Dipartimento considera la ricerca non come attività fine a se stessa, ma in funzione della didattica e del trasferimento delle conoscenze.
Obiettivi di ricerca pluriennali
Missione del Dipartimento è quella di sviluppare e diffondere la conoscenza scientifica, generando valore per il proprio contesto di riferimento. In quest'ottica il Dipartimento intende condurre e, per alcuni settori continuare a condurre, un'attività di ricerca ad elevato contenuto scientifico, in linea con gli standard internazionali e in grado di incidere significativamente e positivamente sul livello di conoscenze della società e del territorio in cui opera.
In questa prospettiva l'attenzione del Dipartimento è rivolta a diversi interlocutori: la comunità scientifica nazionale ed internazionale, gli studenti impegnati nei corsi universitari, quelli impegnati nei corsi di formazione post-lauream, Dottorati di ricerca e Master, enti e organizzazioni di riferimento nel panorama extra-regionale e, infine, gli stakeholder del territorio, imprese, enti pubblici, famiglie, ecc.
Ambizione del Dipartimento è attivare un circolo di conoscenza teorica e operativa che ponga in relazione virtuosa tutti i portatori di interesse e che consenta di accrescere il sapere condiviso.
Il Dipartimento si propone quindi di:
- realizzare prodotti di ricerca eccellenti, di rilievo in ambito internazionale, in grado non solo di accrescere il sapere teorico, ma anche di offrire soluzioni innovative ai problemi reali;
- creare un ambiente stimolante per docenti e ricercatori del Dipartimento, attraverso la creazione di network di collaborazione multidisciplinare, multiculturale e internazionale.
-creare un ambiente motivante con un sistema di incentivazione per docenti e ricercatori che operano in coerenza con gli obiettivi del Dipartimento;
- offrire programmi di studio aggiornati alle teorie più recenti e adeguati alle istanze del mondo contemporaneo;
- formare studenti in grado di operare con successo nel mercato del lavoro, fornendo solide basi di conoscenza teorica e operativa, in grado di rispondere positivamente alle aspettative della società.
Il Dipartimento in quest'ottica si propone di perseguire i seguenti obiettivi pluriennali:
1) Investire sul miglioramento della qualità dei prodotti della ricerca. La qualità dei prodotti della ricerca costituisce l'elemento imprescindibile di competitività e visibilità dell'Ateneo e del Dipartimento in ambito nazionale ed internazionale. Condurre ricerca scientifica di qualità rappresenta, per altro, l'obiettivo imprescindibile di molti dipartimenti facenti capo ad università straniere d'eccellenza. Inoltre, sulla qualità dei prodotti di ricerca si fonda la valutazione dei dipartimenti e degli atenei e sulla base di essa vengono assegnati i fondi ministeriali. A partire dal 2013 la quota premiale su FFO è sempre più fondata sulla valutazione della ricerca. Il MIUR, basandosi sull'avvenuta valutazione della qualità della ricerca, VQR 2004-2010, ha incrementato la quota premiale su FFO dal 13,5% nel 2013 a più del 20% nel 2016. Tra i parametri MIUR per la premialità su FFO vi è proprio la valutazione della produzione scientifica.
La qualità dei prodotti scientifici è identificabile nelle prime due fasce dei vari ranking nazionali ed internazionali e nelle monografie referate con editori nazionali e internazionali di ampia diffusione.
2) Incrementare la quantità dei prodotti scientifici. La visibilità nel contesto scientifico nazionale ed internazionale si realizza con una produzione scientifica elevata in termini quantitativi, diversificata sul piano del livello qualitativo. Prodotti di differente qualità implicano investimenti differenti, tempi di pubblicazione molto variabili e soprattutto sono diretti ad utenti diversi. Incrementare la quantità dei prodotti, accostata alla loro differenziazione, significa quindi impiegare in maniera efficace le risorse, mantenere pressoché costanti i livelli di produttività (a questo proposito si veda obiettivo 3) e soprattutto raggiungere settori diversi della società, con background culturali ed esigenze differenti.
Il processo di internazionalizzazione in atto e le collaborazioni interdisciplinari evidenziate nella descrizione dei Gruppi di Ricerca, di cui alla sezione B1b, favoriscono gli obiettivi dell'innalzamento della qualità e quantità dei prodotti di ricerca scientifica. Il contatto con realtà internazionali multiculturali e particolarmente all'avanguardia nella ricerca offre continue opportunità di miglioramento della qualità e della quantità della ricerca. L'approccio multidisciplinare, inoltre, consente di produrre opere scientifiche più adeguate e rispondenti alla complessità dell'ambiente di riferimento
3) Ridurre la percentuale dei docenti non attivi sul piano della ricerca. L'inattività sul piano della ricerca da parte di alcuni docenti e ricercatori del Dipartimento è dovuta con riferimento all'anno 2013 a situazioni di diversa natura, ma in linea generale contingenti, come condizioni di maternità, o importanti pubblicazioni su riviste di fascia A che hanno apparentemente reso inattivi alcuni componenti dello staff di ricerca. Ancora, alcuni di questi docenti temporaneamente inattivi per il 2013, hanno conseguito nel 2012 l'abilitazione scientifica a seguito del concorso nazionale, basato, tra gli altri parametri, su una valutazione della continuità nel tempo della produzione scientifica. Considerato che il numero dei docenti attivi rappresenta anche un parametro MIUR per l'assegnazione della premialità sul FFO, il Dipartimento si propone, al di là delle singole situazioni, di ridurre progressivamente il numero dei componenti inattivi.
4) Ripartizione fondi su base meritocratica. Al fine di creare un ambiente motivante, il Dipartimento propone di creare un sistema di incentivi volto a sostenere le attività di ricerca dei componenti, destinando i fondi a disposizione del Dipartimento per la ricerca scientifica su base meritocratica, al fine di favorire i componenti dello staff che operano in linea e in funzione dell'attuazione degli obiettivi pluriennali. Questo obiettivo è stato perseguito da diversi anni, a partire dalla precedente decade in cui si è perfezionato un sistema di valutazione basato sulla qualità dei prodotti di ricerca per l'attribuzione dei fondi di ricerca locali dapprima in tutta l'area 13 dell'ateneo e successivamente per il SEA.
5) Incrementare la presenza nella competizione dei bandi nazionali e internazionali. A tal fine il Dipartimento è impegnato nell'acquisizione e consolidamento di partnership nel contesto nazionale ed internazionale. La partecipazione a bandi nazionali ed internazionali è utile su più fronti: da un lato di reperire fondi destinati alla ricerca altrimenti indisponibili Dall'altro di realizzare collaborazioni con altre università e dipartimenti, agevolando il passaggio e lo sviluppo di conoscenze. Consente inoltre di realizzare progetti in stretta cooperazione con realtà economiche del territorio, in particolare le imprese, che possono spesso divenire campo di applicazione di idee, teorie e innovazioni elaborate attraverso desk research. L'Università ha l'opportunità di realizzare uno degli aspetti della mission del dipartimento: creare una rete di condivisione delle conoscenze e impegnarsi concretamente nello sviluppo economico del territorio. I risultati ottenuti nei bandi di ricerca nazionali e internazionali rappresentano peraltro il terzo parametro di assegnazione della premialità sul FFO.
6) Favorire l'accesso di ricercatori. Il Dipartimento considera la presenza di nuove unità una condizione fondamentale in termini di apporto di nuova energia e motivazioni e necessaria in un'ottica di naturale turn-over in capo allo staff di ricerca.
7) Sostenere la formazione dei dottori di ricerca. Il Dipartimento, in collaborazione con la Scuola di Dottorato, si propone di formare adeguatamente i ricercatori di domani, trasferendo conoscenze di ordine metodologico in linea con i parametri della ricerca scientifica internazionale e consentendo loro di iniziare il percorso di ricerca già nel periodo formativo, inserendo i dottorandi nei programmi di ricerca del Dipartimento.
8) Inserire i contenuti della ricerca nei programmi didattici. Al fine di garantire una formazione teorico/pratica universitaria e post lauream all'avanguardia e coerente con le aspettative del mondo del lavoro e del territorio di riferimento, il Dipartimento intende aggiornare periodicamente i contenuti dei programmi didattici alla luce dei contributi della ricerca.
9) Affermare il proprio posizionamento nel territorio. Questo obiettivo realizza in pieno la funzione sociale dell'Ateneo e del Dipartimento nello specifico come agente e veicolo di conoscenza e innovazione per il territorio di riferimento. Il Dipartimento ambisce ad avere parte attiva nello sviluppo economico del territorio, ricercando relazioni con l'ambiente di riferimento, accogliendo istanze del mondo reale e riversando output ad elevato valore scientifico, in grado di innovare e di fungere da propulsore e strumento per il cambiamento.
Principali obiettivi misurabili di ricerca per il 2015
Coerentemente con la formulazione degli obiettivi generali, per l'anno 2015 il Dipartimento intende orientarsi sul miglioramento dei seguenti parametri, in parte attraverso il monitoraggio di alcuni indicatori, in parte attraverso la valutazione qualitativa dei risultati conseguiti.
OBIETTIVO 1
PARAMETRO qualità della produzione scientifica
INDICATORI
1.1. Percentuale di prodotti con coautori internazionali (indicatore sistema AVA);rapporto percentuale tra le pubblicazioni con coautori internazionali e totale della produzione scientifica dell'anno.
Ipotesi di incremento di 2 punti percentuali rispetto al valore dell'indicatore dell'anno precedente.
(Esempio: valore dell'indicatore dell'anno precedente 3%, valore atteso 5%. Pubblicazioni anno precedente 215. Pubblicazioni con coautori internazionali 6; valore indicatore 6/215 = 3%, valore atteso 5% cioè circa 4 pubblicazioni internazionali in più)
1.2.) Percentuale di prodotti in top journal; rapporto percentuale tra i prodotti pubblicati su riviste ad elevato ranking e totale della pubblicazioni su riviste scientifiche dell'anno.
Ipotesi di incremento di 6 punti percentuali rispetto al valore dell'indicatore dell'anno precedente.
(Esempio: valore dell'indicatore dell'anno precedente 13% valore atteso 19%. Pubblicazioni su riviste scientifiche 93, pubblicazioni su riviste di elevato ranking 12, valore indicatore 13%, valore atteso 19% cioè 6 pubblicazioni su riviste ad elevato ranking in più).
1.3.) Percentuale di monografie con editori internazionali e nazionali di ampia diffusione; rapporto percentuale tra il numero delle monografie pubblicate con editori nazionali ed internazionali di ampia diffusione e totale della monografie dell'anno.
Ipotesi di incremento di 11 punti percentuali rispetto al valore dell'indicatore dell'anno precedente.
(Esempio: Monografie 9, monografie referate di ampia diffusione 2, valore dell'indicatore dell'anno precedente 22%, valore atteso 33% cioè 1 monografia referata di ampia diffusione in più).
I prodotti scientifici pubblicati con coautori internazionali, gli articoli pubblicati in riviste ad elevato ranking e le monografie con editori nazionali ed internazionali sono considerate pubblicazioni di qualità. Il Dipartimento punta ad incrementare il peso di tali pubblicazioni sul totale delle pubblicazioni realizzate nell'anno.
OBIETTIVO 2
PARAMETRO quantità dei prodotti scientifici
INDICATORI
2.1 numero di prodotti scientifici con ISBN/ISSN; numero di pubblicazioni scientifiche cui vengono assegnate ISBN (libri) o ISSN (riviste), a prescindere dal livello di qualità espresso.
Ipotesi di incremento del 11 % rispetto al totale delle pubblicazioni dell'anno precedente
(Esempio: valore dell'indicatore dell' anno precedente 215, valore atteso 238, cioè 23 pubblicazioni in più).
Obiettivo del Dipartimento è stimolare la produzione scientifica, incrementando la quantità dei prodotti, diversificati per qualità
OBIETTIVO 3
PARAMETRO numero dei docenti non attivi sul piano della ricerca
INDICATORI
3.1 numero di docenti attivi; numero di docenti attivi, cioè con pubblicazioni nell'anno considerato, rapportato al totale dei docenti del Dipartimento.
Ipotesi di incremento del 4% circa rispetto al numero dei docenti attivi dell'anno precedente
(Esempio: valore anno precedente docenti attivi 74, valore atteso 77, cioè 3 docenti attivi in più);
il Dipartimento intende incrementare il peso dei docenti attivi sul totale dei docenti, al fine di ridurre specularmente il numero dei docenti non attivi.
OBIETTIVO 4
PARAMETRO efficacia nell'allocazione delle risorse finanziarie
Il Dipartimento intende valutare se il sistema di incentivazione disposto è efficace, verificando annualmente se i fondi erogati hanno una destinazione produttiva in termini di prodotti ed attività di ricerca con essi realizzati.
OBIETTIVO 5
PARAMETRO numero progetti
INDICATORE
5.1) numero progetti regionali, nazionali, internazionali acquisiti
5.2) progetti di ricerca vinti/N. docenti (indicatori AVA)
Il primo indicatore registra in termini assoluti la partecipazione del dipartimento ai bandi regionali, nazionali ed internazionali, il secondo indicatore registra quanti progetti in media sono attribuibili a ciascun docente.
Ipotesi di incremento del I indicatore del 29% rispetto al valore dell'indicatore dell'anno precedente; ipotesi di incremento del II indicatore di 4 punti percentuali rispetto al valore dell'indicatore dell'anno precedente
(Esempio I indicatore: numero progetti anno precedente 7, numero atteso 9)
(Esempio II secondo indicatore valore dell'indicatore dell'anno precedente 9%, valore atteso 13%)
Il Dipartimento punta ad un incremento del valore degli indicatori, soprattutto con riferimento ai bandi regionali.
OBIETTIVO 6
PARAMETRO numero di ricercatori TD, Assegnisti di ricerca, Borsisti
INDICATORI
6.1 Numero di ricercatori TD, Assegnisti, Borsisti nell'anno considerato.
Ipotesi di incremento del 50% rispetto al valore dell'indicatore dell'anno precedente
(Esempio: Numero di ricercatori TD, Assegnisti, Borsisti anno precedente 10, numero atteso 15)
Il Dipartimento punta ad incrementare il numero dei nuovi individui coinvolti nell'attività di ricerca
OBIETTIVO 7
PARAMETRO qualità della formazione della ricerca
INDICATORI
7.1.) numero pubblicazioni dottori di ricerca; indica il numero dei prodotti di ricerca attribuibili in tutto o in parte ai dottorandi.
Ipotesi di incremento dell'indicatore del 50% rispetto al valore dell'indicatore dell'anno precedente
(Esempio: valore pubblicazioni dottori di ricerca anno precedente 4, valore atteso 6)
L' indicatore è utile per identificare il grado di coinvolgimento dei dottorandi nelle attività di ricerca del Dipartimento
OBIETTIVO 8
PARAMETRO Inserimento dei contenuti della ricerca nei programmi didattici.
Il Dipartimento si propone di valutare annualmente i programmi elaborati dai docenti al fine di verificarne l'aggiornamento rispetto ai risultati della ricerca
OBIETTIVO 9
PARAMETRO quantità di attività in collaborazione con il territorio
INDICATORI
9.1.) rapporto fatturato conto terzi/N. docenti (indicatore AVA); indica la capacità media in capo al corpo docente del Dipartimento di produrre ricavi grazie ad attività realizzate a seguito di richieste provenienti dal territorio di riferimento.
Ipotesi di incremento del 10% rispetto al valore dell'indicatore dell'anno precedente
(Esempio: valore indicatore anno precedente 500.000 €/80 = 6250; valore atteso 550000 € / 80= 6875)
9.2.) attività extra moenia collegate alle attività di ricerca (organizzazione attività formative, culturali, convegni, ecc.) (indicatore AVA); indica la capacità del dipartimento di trasmettere all'esterno il sapere e operare per la formazione degli individui al di là dell'insegnamento in ambito esclusivamente universitario.
Ipotesi di incremento del 43% rispetto al valore dell'indicatore dell'anno precedente
(Esempio: valore indicatore anno precedente 7 attività; valore atteso 10)
9.3.) attività spin-off dipartimentale; indica la capacità del Dipartimento di mettere concretamente a disposizione del contesto di riferimento, per la loro utilizzazione concreta, idee nate nell'ambito della ricerca universitaria, generando ricadute positive sul territorio.
Ipotesi di incremento del 40% rispetto al valore dell'indicatore dell'anno precedente
(Esempio: valore indicatore anno precedente 5 attività, valore atteso 7)
Gli indicatori relativi all'obiettivo 9 evidenziano la capacità del Dipartimento di operare in collaborazione con gli stakeholder del territorio e in funzione delle esigenze espresse dalla società, diffondendo conoscenza, innovazione e know-how.
Sezione B - Sistema di gestione
Il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali, nel rispetto delle disposizioni dello Statuto d'Ateneo, è finalizzato ad assicurare l'esercizio organico ed integrato delle attività di didattica, di ricerca e di servizio al territorio.
Al Dipartimento di Scienze Economiche e aziendali afferiscono 86 docenti tra professori di prima fascia (13), professori di seconda fascia (23) e ricercatori universitari (40 di cui 6 a tempo determinato). In linea generale l' ambito di riferimento è costituito dai settori scientifico - disciplinari dell'Area 13 (Scienze Economiche e Statistiche) nonché dai settori scientifico disciplinari appartenenti anche ad altre aree culturali (giuridiche, area 12 e umanistiche area 11), per consentire di potenziare e ampliare le sue capacità di ricerca e di formazione, senza modificare le finalità che qualificano la sua identità culturale, scientifica e disciplinare.
Dal 27 Dicembre 2012 (delibera del Consiglio di Dipartimento)afferisce amministrativamente al Dipartimento il CIREM (Centro Interuniversitario Ricerche Economiche e Mobilità delle Università di Cagliari e di Sassari). Nelle sue ricerche, il CIREM approfondisce i problemi dello sviluppo dei sistemi regionali attraverso l'utilizzo di metodologie e strumenti di ricerca che privilegino l'integrazione di conoscenze economiche e sociali con quelle territoriali, trasportistiche e ambientali, mantenendo intatta l'autonomia organizzativa dei singoli componenti.
Aderiscono al Centro, quali proponenti, i Professori e i Ricercatori:
- del Centro Ricerche Economiche Nord e Sud (CRENoS), afferente al D.U. in Operatore della Pubblica Amministrazione della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Cagliari,
- del Centro Ricerche sui Modelli di Mobilità (CRiMM) afferente al Dipartimento di Ingegneria del Territorio dell'Università di Cagliari,
- del Centro per le Dinamiche Economiche dei Sistemi Locali (DiESiL) afferente al DEIS della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Sassari.
Il Centro si articola in Sezioni che sovrintendono alla programmazione scientifica. A ciascuna Sezione viene garantita piena autonomia scientifica e viene assicurata la massima autonomia organizzativa, fatte salve le prerogative e le finalità comuni del Centro.
In questa fase il Centro si articola in due Sezioni
1. Il CRENoS per l'area economica (che include i proponenti provenienti dal CRENoS e dal DiESiL)
2. il CRiMM per l'area della mobilità (che include i proponenti provenienti dal CRiMM).
Ai fini della gestione amministrativa e contabile, i fondi del CIREM affluiscono nel budget
del Dipartimento, con vincolo di destinazione al Centro stesso. Il Centro dispone
entro il 31 ottobre una proposta di budget che confluisce nel budget del Dipartimento per la relativa approvazione, coerentemente con il principio del bilancio unico. Le risultanze a
consuntivo della gestione riferibile al CIREM sono contenute nel rendiconto gestionale annual economico patrimoniale del Dipartimento e approvate dal Consiglio di dipartimento entro il 31gennaio di ogni anno.
ORGANI DEL DIPARTIMENTO
Sono organi del Dipartimento (vedi organigramma in PDF ALLEGATO):
• il Consiglio di dipartimento;
• il Direttore di dipartimento;
• la Giunta di dipartimento.
Il Consiglio di Dipartimento, in coerenza con le linee programmatiche di Ateneo:
a), approva il piano triennale delle attività di ricerca, da aggiornare annualmente, nonché la relazione consuntiva dei docenti del Dipartimento. Definisce i criteri per l'utilizzazione delle risorse finanziarie, logistiche, di personale e dei beni strumentali di cui il Dipartimento ha la disponibilità. Collabora con i Consigli di Facoltà e i Consigli di corso di studio nella definizione delle attività didattiche;
b) approva la proposta di budget e il rendiconto annuale per la parte di competenza del Dipartimento, coerentemente con il principio del bilancio unico;
c) propone alla Facoltà di riferimento, anche congiuntamente ad altri dipartimenti, l'istituzione e la modifica dei corsi di studio, predisponendo i relativi ordinamenti, sentita la componente studentesca della Commissione paritetica della Facoltà interessata, ovvero secondo modalità definite nel regolamento didattico
d) propone alla Facoltà di riferimento, anche congiuntamente ad altri dipartimenti, l'attivazione, la disattivazione e la soppressione di corsi di studio, impegnandosi a garantire le risorse di docenza di ruolo necessarie per il rispetto dei requisiti stabiliti dal Ministero e garantendo, nei limiti stabiliti da apposito regolamento, la copertura dei crediti di base e caratterizzanti presenti nell'offerta formativa;
e) comunica annualmente al Consiglio di Facoltà la delibera sull'assegnazione dei compiti didattici ai docenti afferenti al Dipartimento, garantendone l'impiego, nella copertura degli insegnamenti dei corsi, secondo equità, funzionalità e razionalità, dando priorità alla copertura dei corsi di laurea ed in particolare degli insegnamenti di base e caratterizzanti;
f) delibera, nel rispetto nelle norme vigenti e del principio del giudizio tra pari, sulle proposte di chiamata dei docenti di prima e di seconda fascia, sul reclutamento dei ricercatori a tempo determinato, di altro personale a supporto dei progetti di ricerca e sul conferimento degli assegni di ricerca; delibera altresì sulle richieste di personale tecnico amministrativo. Le proposte sono sottoposte al Consiglio di Amministrazione per le relative determinazioni;
g) delibera sulle richieste di afferenza presentate dai docenti;
h) delibera sulle richieste di congedo e aspettativa dei docenti per motivi di studio o di ricerca;
i) formula agli organi competenti le richieste di fondi, di locali e di beni strumentali;
j) delibera l'acquisizione di apparecchiature e servizi, nonché l'attivazione di contratti e convenzioni, nei limiti previsti dai regolamenti di Ateneo;
k) delibera, a maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto, il regolamento di funzionamento del Dipartimento da sottoporre all'approvazione definitiva del Senato accademico, previo parere favorevole del Consiglio di Amministrazione;
I) esercita ogni altra competenza prevista dalle disposizioni di legge, dal presente Statuto e dai Regolamenti.Il Dipartimento si avvale di una commissione per il Contributo d'ateneo per la ricerca (CAR, anche noto come ex 60% o finanziamento locale) che approva i criteri per la valutazione delle domande di finanziamento annuale presentate dai docenti e dai ricercatori strutturati finalizzate a supportarli nello sviluppo delle proprie linee di ricerca.
Va, inoltre, evidenziato che alcuni componenti del Dipartimento fanno parte del Consiglio di Facoltà, altri del Senato Accademico, altri ancora del Consiglio di Amministrazione e, infine, altri del Collegio di Dottorato in Scienze economiche aziendali.
Con specifico riferimento al Dottorato, è importante rilevare che il Dipartimento in Scienze Economiche ed Aziendali si propone di formare dottori di ricerca con un elevato grado di preparazione nell'ambito delle scienze economiche ed aziendali. Tale formazione si concretizza nella padronanza delle metodologie e dei metodi di ricerca caratteristici delle scienze economiche ed aziendali, nell'attitudine critica rispetto ai problemi e nella capacità di indagine scientifica. Il dottorato mira a far acquisire una solida preparazione di base di economia aziendale, microeconomia, macroeconomia, metodi quantitativi per le scienze economiche ed aziendali e ragioneria, oltre ad una specializzazione in un campo di ricerca più specifico scelto dal candidato.
Particolare attenzione è data all'apertura al contesto internazionale da parte degli allievi.
Il Direttore rappresenta il Dipartimento, convoca e presiede il Consiglio e la Giunta, fissandone l'ordine del giorno, cura l'esecuzione delle relative delibere.
Il Direttore esercita, in particolare, le seguenti funzioni:
a) presenta al Consiglio per l'approvazione il piano annuale e triennale delle attività di ricerca la proposta di budget e il rendiconto annuale per la parte di competenza del dipartimento, coerentemente con il principio del bilancio unico;
b) stipula i contratti e le convenzioni approvati dal Consiglio;
c) autorizza direttamente, senza l'approvazione del Consiglio, le spese al di sotto del limite stabilito dal Regolamento per l'amministrazione, la finanza e la contabilità;
d) propone al Consiglio i criteri di utilizzazione delle risorse assegnate al Dipartimento;
e) coordina i servizi tecnici, amministrativi e di supporto alle attività di ricerca e di didattica, gestite dal Dipartimento;
f) formula proposte al Consiglio per lo sviluppo dei servizi forniti dal Dipartimento, l'acquisto di beni e attrezzature e la copertura dei relativi costi;
g) vigila sull'osservanza, nell'ambito del Dipartimento, delle leggi, dello Statuto e dei regolamenti. Il Direttore esercita tutte le altre funzioni che gli sono demandate dalle norme di legge, dallo Statuto e dai regolamenti di Ateneo, nonché quelle non espressamente attribuite dal Regolamento di Dipartimento ad altri organi dipartimentali.
In caso di necessità e urgenza il Direttore può adottare provvedimenti amministrativi, di competenza degli altri organi dipartimentali, portandoli a ratifica nella seduta immediatamente successiva.
La Giunta è composta dal Direttore che la presiede, e da undici docenti di ruolo ( di cui un Vicedirettore) e ricercatori a tempo determinato nominati, su proposta del Direttore, dalla componente docente del Consiglio di Dipartimento, a maggioranza qualificata del 60% degli aventi diritto al voto. Fa parte di diritto della Giunta il Segretario amministrativo con funzioni di segretario. Delle riunioni della Giunta viene redatto verbale a cura del Segretario Amministrativo che lo conserva; i verbali sono pubblici.
La Giunta svolge le seguenti funzioni
a) collabora con il Direttore nell'espletamento delle sue funzioni;
b) esercita attività istruttoria su tutte le materie di competenza del Consiglio;
c) esercita tutte le funzioni ad essa espressamente delegate dal Consiglio ed ogni altra funzione assegnata dal regolamento di dipartimento.
La Giunta opera in composizione allargata con i Coordinatori di Consiglio di corso ogni qualvolta ci siano all'ordine del giorno argomenti relativi alla definizione delle attività didattiche.
Il Dipartimento per lo svolgimento delle sue funzioni si avvale del Servizio di Segreteria Amministrativa. Il servizio ha al suo interno un Segretario amministrativo ed altro personale tecnico-amministrativo (tre unità).
Il Segretario amministrativo svolge le seguenti funzioni:
a) coordina le attività amministrative e contabili, assumendo la responsabilità, in solido con il Direttore, dei conseguenti atti;
b) progetta e propone al Direttore le soluzioni organizzative più adeguate al miglior funzionamento del servizio di cui è responsabile;
c) predispone, di concerto con il Direttore, la proposta di budget e il rendiconto gestionale annuale di contabilità economico patrimoniale del Dipartimento e ne è responsabile per la parte tecnica; predispone altresì la proposta delle variazioni di budget al Consiglio di Dipartimento che prevedono nuovi o maggiori costi purchè siano individuati i correlati proventi che ne garantiscono l'integrale copertura;
d) cura la regolare tenuta dei registri contabili di competenza;
e) gestisce il fondo economale determinato con delibera del Consiglio di Dipartimento, per il pagamento di spese in contanti, secondo quanto previsto dai regolamenti di Ateneo in materia di spese economali;
f) partecipa, con voto consultivo, alle sedute del Consiglio e della Giunta con funzione di segretario verbalizzante;
g) cura l'esecuzione dei contratti di competenza del Dipartimento, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti, delle norme sulla pubblicità e delle altre regole procedurali.
L'organigramma sotto riportato sintetizza in forma grafica l'organizzazione del Dipartimento di Scienze economiche e aziendali. In particolare, evidenzia non solo la struttura gerarchica del dipartimento, ma anche le relazioni di comunicazione e condivisione che vengono realizzate dallo stesso con altri organi della Facoltà come Il Consiglio di Facoltà, I Consigli di Corso di Studio attraverso la rappresentanza dei rispettivi coordinatori e la Commissione Paritetica. Nello stesso tempo la rappresentazione grafica riportata, mette in risalto come alcuni componenti del Dipartimento facciano parte di altri organi decisionali come il Collegio di Dottorato, il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione.
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Al Dipartimento di Scienze Economiche e aziendali afferiscono 86 docenti tra professori di prima fascia (13), professori di seconda fascia (23) e ricercatori universitari (40 di cui 6 a tempo determinato). In linea generale l' ambito di riferimento è costituito dai settori scientifico - disciplinari dell'Area 13 (Scienze Economiche e Statistiche) nonché dai settori scientifico disciplinari appartenenti anche ad altre aree culturali (giuridiche, area 12 e umanistiche area 11), per consentire di potenziare e ampliare le sue capacità di ricerca e di formazione, senza modificare le finalità che qualificano la sua identità culturale, scientifica e disciplinare.
Dal 27 Dicembre 2012 (delibera del Consiglio di Dipartimento)afferisce amministrativamente al Dipartimento il CIREM (Centro Interuniversitario Ricerche Economiche e Mobilità delle Università di Cagliari e di Sassari). Nelle sue ricerche, il CIREM approfondisce i problemi dello sviluppo dei sistemi regionali attraverso l'utilizzo di metodologie e strumenti di ricerca che privilegino l'integrazione di conoscenze economiche e sociali con quelle territoriali, trasportistiche e ambientali, mantenendo intatta l'autonomia organizzativa dei singoli componenti.
Aderiscono al Centro, quali proponenti, i Professori e i Ricercatori:
- del Centro Ricerche Economiche Nord e Sud (CRENoS), afferente al D.U. in Operatore della Pubblica Amministrazione della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Cagliari,
- del Centro Ricerche sui Modelli di Mobilità (CRiMM) afferente al Dipartimento di Ingegneria del Territorio dell'Università di Cagliari,
- del Centro per le Dinamiche Economiche dei Sistemi Locali (DiESiL) afferente al DEIS della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Sassari.
Il Centro si articola in Sezioni che sovrintendono alla programmazione scientifica. A ciascuna Sezione viene garantita piena autonomia scientifica e viene assicurata la massima autonomia organizzativa, fatte salve le prerogative e le finalità comuni del Centro.
In questa fase il Centro si articola in due Sezioni
1. Il CRENoS per l'area economica (che include i proponenti provenienti dal CRENoS e dal DiESiL)
2. il CRiMM per l'area della mobilità (che include i proponenti provenienti dal CRiMM).
Ai fini della gestione amministrativa e contabile, i fondi del CIREM affluiscono nel budget
del Dipartimento, con vincolo di destinazione al Centro stesso. Il Centro dispone
entro il 31 ottobre una proposta di budget che confluisce nel budget del Dipartimento per la relativa approvazione, coerentemente con il principio del bilancio unico. Le risultanze a
consuntivo della gestione riferibile al CIREM sono contenute nel rendiconto gestionale annual economico patrimoniale del Dipartimento e approvate dal Consiglio di dipartimento entro il 31gennaio di ogni anno.
ORGANI DEL DIPARTIMENTO
Sono organi del Dipartimento (vedi organigramma in PDF ALLEGATO):
• il Consiglio di dipartimento;
• il Direttore di dipartimento;
• la Giunta di dipartimento.
Il Consiglio di Dipartimento, in coerenza con le linee programmatiche di Ateneo:
a), approva il piano triennale delle attività di ricerca, da aggiornare annualmente, nonché la relazione consuntiva dei docenti del Dipartimento. Definisce i criteri per l'utilizzazione delle risorse finanziarie, logistiche, di personale e dei beni strumentali di cui il Dipartimento ha la disponibilità. Collabora con i Consigli di Facoltà e i Consigli di corso di studio nella definizione delle attività didattiche;
b) approva la proposta di budget e il rendiconto annuale per la parte di competenza del Dipartimento, coerentemente con il principio del bilancio unico;
c) propone alla Facoltà di riferimento, anche congiuntamente ad altri dipartimenti, l'istituzione e la modifica dei corsi di studio, predisponendo i relativi ordinamenti, sentita la componente studentesca della Commissione paritetica della Facoltà interessata, ovvero secondo modalità definite nel regolamento didattico
d) propone alla Facoltà di riferimento, anche congiuntamente ad altri dipartimenti, l'attivazione, la disattivazione e la soppressione di corsi di studio, impegnandosi a garantire le risorse di docenza di ruolo necessarie per il rispetto dei requisiti stabiliti dal Ministero e garantendo, nei limiti stabiliti da apposito regolamento, la copertura dei crediti di base e caratterizzanti presenti nell'offerta formativa;
e) comunica annualmente al Consiglio di Facoltà la delibera sull'assegnazione dei compiti didattici ai docenti afferenti al Dipartimento, garantendone l'impiego, nella copertura degli insegnamenti dei corsi, secondo equità, funzionalità e razionalità, dando priorità alla copertura dei corsi di laurea ed in particolare degli insegnamenti di base e caratterizzanti;
f) delibera, nel rispetto nelle norme vigenti e del principio del giudizio tra pari, sulle proposte di chiamata dei docenti di prima e di seconda fascia, sul reclutamento dei ricercatori a tempo determinato, di altro personale a supporto dei progetti di ricerca e sul conferimento degli assegni di ricerca; delibera altresì sulle richieste di personale tecnico amministrativo. Le proposte sono sottoposte al Consiglio di Amministrazione per le relative determinazioni;
g) delibera sulle richieste di afferenza presentate dai docenti;
h) delibera sulle richieste di congedo e aspettativa dei docenti per motivi di studio o di ricerca;
i) formula agli organi competenti le richieste di fondi, di locali e di beni strumentali;
j) delibera l'acquisizione di apparecchiature e servizi, nonché l'attivazione di contratti e convenzioni, nei limiti previsti dai regolamenti di Ateneo;
k) delibera, a maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto, il regolamento di funzionamento del Dipartimento da sottoporre all'approvazione definitiva del Senato accademico, previo parere favorevole del Consiglio di Amministrazione;
I) esercita ogni altra competenza prevista dalle disposizioni di legge, dal presente Statuto e dai Regolamenti.Il Dipartimento si avvale di una commissione per il Contributo d'ateneo per la ricerca (CAR, anche noto come ex 60% o finanziamento locale) che approva i criteri per la valutazione delle domande di finanziamento annuale presentate dai docenti e dai ricercatori strutturati finalizzate a supportarli nello sviluppo delle proprie linee di ricerca.
Va, inoltre, evidenziato che alcuni componenti del Dipartimento fanno parte del Consiglio di Facoltà, altri del Senato Accademico, altri ancora del Consiglio di Amministrazione e, infine, altri del Collegio di Dottorato in Scienze economiche aziendali.
Con specifico riferimento al Dottorato, è importante rilevare che il Dipartimento in Scienze Economiche ed Aziendali si propone di formare dottori di ricerca con un elevato grado di preparazione nell'ambito delle scienze economiche ed aziendali. Tale formazione si concretizza nella padronanza delle metodologie e dei metodi di ricerca caratteristici delle scienze economiche ed aziendali, nell'attitudine critica rispetto ai problemi e nella capacità di indagine scientifica. Il dottorato mira a far acquisire una solida preparazione di base di economia aziendale, microeconomia, macroeconomia, metodi quantitativi per le scienze economiche ed aziendali e ragioneria, oltre ad una specializzazione in un campo di ricerca più specifico scelto dal candidato.
Particolare attenzione è data all'apertura al contesto internazionale da parte degli allievi.
Il Direttore rappresenta il Dipartimento, convoca e presiede il Consiglio e la Giunta, fissandone l'ordine del giorno, cura l'esecuzione delle relative delibere.
Il Direttore esercita, in particolare, le seguenti funzioni:
a) presenta al Consiglio per l'approvazione il piano annuale e triennale delle attività di ricerca la proposta di budget e il rendiconto annuale per la parte di competenza del dipartimento, coerentemente con il principio del bilancio unico;
b) stipula i contratti e le convenzioni approvati dal Consiglio;
c) autorizza direttamente, senza l'approvazione del Consiglio, le spese al di sotto del limite stabilito dal Regolamento per l'amministrazione, la finanza e la contabilità;
d) propone al Consiglio i criteri di utilizzazione delle risorse assegnate al Dipartimento;
e) coordina i servizi tecnici, amministrativi e di supporto alle attività di ricerca e di didattica, gestite dal Dipartimento;
f) formula proposte al Consiglio per lo sviluppo dei servizi forniti dal Dipartimento, l'acquisto di beni e attrezzature e la copertura dei relativi costi;
g) vigila sull'osservanza, nell'ambito del Dipartimento, delle leggi, dello Statuto e dei regolamenti. Il Direttore esercita tutte le altre funzioni che gli sono demandate dalle norme di legge, dallo Statuto e dai regolamenti di Ateneo, nonché quelle non espressamente attribuite dal Regolamento di Dipartimento ad altri organi dipartimentali.
In caso di necessità e urgenza il Direttore può adottare provvedimenti amministrativi, di competenza degli altri organi dipartimentali, portandoli a ratifica nella seduta immediatamente successiva.
La Giunta è composta dal Direttore che la presiede, e da undici docenti di ruolo ( di cui un Vicedirettore) e ricercatori a tempo determinato nominati, su proposta del Direttore, dalla componente docente del Consiglio di Dipartimento, a maggioranza qualificata del 60% degli aventi diritto al voto. Fa parte di diritto della Giunta il Segretario amministrativo con funzioni di segretario. Delle riunioni della Giunta viene redatto verbale a cura del Segretario Amministrativo che lo conserva; i verbali sono pubblici.
La Giunta svolge le seguenti funzioni
a) collabora con il Direttore nell'espletamento delle sue funzioni;
b) esercita attività istruttoria su tutte le materie di competenza del Consiglio;
c) esercita tutte le funzioni ad essa espressamente delegate dal Consiglio ed ogni altra funzione assegnata dal regolamento di dipartimento.
La Giunta opera in composizione allargata con i Coordinatori di Consiglio di corso ogni qualvolta ci siano all'ordine del giorno argomenti relativi alla definizione delle attività didattiche.
Il Dipartimento per lo svolgimento delle sue funzioni si avvale del Servizio di Segreteria Amministrativa. Il servizio ha al suo interno un Segretario amministrativo ed altro personale tecnico-amministrativo (tre unità).
Il Segretario amministrativo svolge le seguenti funzioni:
a) coordina le attività amministrative e contabili, assumendo la responsabilità, in solido con il Direttore, dei conseguenti atti;
b) progetta e propone al Direttore le soluzioni organizzative più adeguate al miglior funzionamento del servizio di cui è responsabile;
c) predispone, di concerto con il Direttore, la proposta di budget e il rendiconto gestionale annuale di contabilità economico patrimoniale del Dipartimento e ne è responsabile per la parte tecnica; predispone altresì la proposta delle variazioni di budget al Consiglio di Dipartimento che prevedono nuovi o maggiori costi purchè siano individuati i correlati proventi che ne garantiscono l'integrale copertura;
d) cura la regolare tenuta dei registri contabili di competenza;
e) gestisce il fondo economale determinato con delibera del Consiglio di Dipartimento, per il pagamento di spese in contanti, secondo quanto previsto dai regolamenti di Ateneo in materia di spese economali;
f) partecipa, con voto consultivo, alle sedute del Consiglio e della Giunta con funzione di segretario verbalizzante;
g) cura l'esecuzione dei contratti di competenza del Dipartimento, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti, delle norme sulla pubblicità e delle altre regole procedurali.
L'organigramma sotto riportato sintetizza in forma grafica l'organizzazione del Dipartimento di Scienze economiche e aziendali. In particolare, evidenzia non solo la struttura gerarchica del dipartimento, ma anche le relazioni di comunicazione e condivisione che vengono realizzate dallo stesso con altri organi della Facoltà come Il Consiglio di Facoltà, I Consigli di Corso di Studio attraverso la rappresentanza dei rispettivi coordinatori e la Commissione Paritetica. Nello stesso tempo la rappresentazione grafica riportata, mette in risalto come alcuni componenti del Dipartimento facciano parte di altri organi decisionali come il Collegio di Dottorato, il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione.
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Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Economia | BRAU Rinaldo | 52 | |
2. | Economia Aziendale, Management e Organizzazione, Finanza | CABIDDU Francesca | 43 | |
3. | Metodi quantitativi | MOLA Francesco | 10 | |
4. | Area giuridica | CINCOTTI Cristiano | 9 |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | GEOGRAFIA UMANA | CATTEDRA Raffaele (Storia, Beni Culturali e Territorio) | 10 | Aru Silvia. dottore di ricerca, assegnista 2014-15, settore SSD M-GGR/01 - Storia, Beni Culturali e Territorio, Perelli Carlo, dottore di ricerca, assegnista 2014-15, settore SSD M-GGR/02 - Scienze Economiche e Aziendali |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
I laboratori che il Dipartimento utilizza non sono ad uso esclusivo ma sono in condivisione con l'intero Ateneo e fanno parte di un progetto di Ateneo legato proprio ai laboratori Scientifici di Ateneo. Anche gli acquisti dell'hardware e del software, nonché la relativa manutenzione, è gestita a livello di Ateneo.
No record found
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Biblioteca del Distretto delle Scienze Sociali Economiche Giuridiche | http://sba.unica.it/biblioteche/Distretto-SSEG | 360.958 | 79.181 | 3.058 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [13]
-
- Prof. Associati [23]
-
- Ricercatori [38]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [6]
-
- Assegnisti [10]
-
- Dottorandi [41]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Assegnisti
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | BELLÒ | Benedetta | Assegnista | 13 | 13 | SECS-P/07 |
2. | CAO | Davide | Assegnista | 13 | 13 | SECS-P/01 |
3. | CARBONI | Massimo | Assegnista | 13 | 13 | SECS-P/01 |
4. | DEIDDA | Manuela | Assegnista | 13 | 13 | SECS-P/06 |
5. | FODDI | Marta | Assegnista | 13 | 13 | SECS-P/01 |
6. | LOI | Michela | Assegnista | 13 | 13 | SECS-P/10 |
7. | MASTINU | Carlo Salvatore | Assegnista | 13 | 13 | SECS-P/01 |
8. | PINNA | Paola | Assegnista | 11 | 11a | M-GGR/02 |
9. | SIDERI | Marco | Assegnista | 13 | 13 | SECS-P/01 |
10. | ZARA | Andrea | Assegnista | 13 | 13 | SECS-P/01 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 3 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 2 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |