Parte I: Obiettivi, risorse e gestione del Dipartimento 
Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
Il Dipartimento di scienze giuridiche è composto da 59 docenti e 6 tecnici-amministrativi.
I 59 docenti sono ripartiti in: 19 ordinari, 14 associati, 24 ricercatori, 2 ricercatori a tempo determinato. I docenti a tempo definito rispetto a quelli a tempo pieno sono un numero molto limitato: 4 ordinari, 4 associati e 1 ricercatore.
Dei 6 tecnici-amministrativi, 5 sono destinati al dipartimento e 1 al Centro di documentazione europea (che è centro di interesse d'Ateneo e che da tempo coordina i CDE attivi negli altri Atenei italiani).
I docenti sono esclusivamente giuristi con una copertura pressoché completa dell'intera area giuridica (la n. 12). I docenti afferiscono, infatti a 19 dei 21 SSD previsti per l'area. Si tratta di una peculiarità di rilievo, che consente una copertura a tutto campo sia nell'ambito della ricerca sia nella didattica, raramente presente nel panorama nazionale. Ne deriva, però, inevitabilmente che in alcuni settori disciplinari la composizione sia relativamente ampia, mentre in molti altri la composizione sia ristretta, talora coincidente con solo uno o due tra docenti e ricercatori. In particolare, sono solo sette i settori con più di tre docenti dello stesso settore.
Il turn over dei docenti è rimasto, finora, relativamente contenuto. Nel 2011, hanno preso servizio 4 ricercatori e 1 associato; nello stesso anno si sono avuti 3 trasferimenti di sede e 4 cessazioni dal servizio; nel 2012 hanno preso servizio 2 ricercatori a tempo determinato, 1 ricercatore a tempo indeterminato e 1 associato. Nulla è da registrare nel 2013.
Le prospettive per il futuro destano preoccupazione, in particolare per le cessazioni dal servizio che si potranno realizzare e che si realizzeranno nel giro dei prossimi cinque anni. Attualmente sono ben 7 i professori ordinari che hanno già maturato i requisiti previdenziali per il pensionamento. Un picco molto elevato di uscita di professori ordinari si realizzerà sicuramente a partire dal 2018 per raggiungimento dei limiti di età. Già ora si registrano situazioni di carenza ed emergenza in alcuni settori.
I risultati della valutazione per il periodo 2004-2010 (VQR) hanno portato il dipartimento al 22° posto su 160 dipartimenti (o, secondo diverso schema, al 37° posto su 196 dipartimenti).
Disponiamo delle graduatorie relativamente solo a 6 settori (IUS 01, diritto privato; IUS 04, diritto commerciale; IUS 07, diritto del lavoro; IUS 10, diritto amministrativo; IUS 13, diritto internazionale; IUS 20, filosofia del diritto), dato che la maggior parte degli altri è composta da un numero di docenti inferiore alla soglia.
La ricerca giuridica viene da una tradizione che non ha paragoni in alcun altro Paese. Nel contempo, dalle azioni svolte nel quadro della VQR 2004-2010, è derivato un progresso senza precedenti, che consente di approfondire le riflessioni sul metodo e di proiettarsi nel cambiamento senza tradire le radici.
Negli ultimi anni è stato avviato un processo che ha consentito di individuare le aree strategiche della ricerca del Dipartimento.
Si è proceduto con un approccio bottom up, che ha prodotto un Glossario della ricerca, quale ricognizione delle principali linee della ricerca caratterizzate da forte interdisciplinarietà e dei gruppi di ricerca.
E' stato chiesto a ciascun docente del Dipartimento di indicare i principali filoni della ricerca e i risultati, in termini di attività e di pubblicazioni, conseguiti. Non, quindi, una semplice propensione ad alcune aree di ricerca, ma documentati esiti della stessa, utili anche per costruire una ragionata presentazione di ciascun docente nel sito del Dipartimento.
Il Glossario intende essere:
a) uno strumento per aumentare la consapevolezza di quanto fondamentale – pervasivo – sia il ruolo della ricerca e della dottrina giuridica;
b) una verifica di quanto le linee di ricerca giuridica del dipartimento si presentino plurime, diversificate, ma ampiamente convergenti e intersecantisi, con una ricchezza di pluralità di approcci che va mantenuta;
c) una dimostrazione di quanto crescente diventi la rilevanza delle linee di ricerca che si muovono verso una crescente interdisciplinarietà (interna ed esterna), utile anche al fine della progettazione Horizon 2020.
Ne sono emerse linee di ricerca dipartimentale sulle quali il Dipartimento intende continuare a investire, per contribuire alla costruzione dell'eccellenza dell'Ateneo nei prossimi anni.
Le linee di ricerca sono:
Diritto antidiscriminatorio, Diritti di cittadinanza e Diritti sociali: la ricerca si estende a tutti i principali fattori di discriminazione come il genere, la razza e l'origine etnica, l'età, la disabilità, la religione, l'orientamento sessuale, le minoranze; conciliazione tra vita professionale e vita familiare e personale; congedi parentali; le politiche migratorie; razzismo e xenofobia; i diritti di cittadinanza; i diritti sociali.
Famiglia e minori: i temi, nel profilo sostanziale e in quello della tutela processuale, vanno dai diritti e doveri nell'ambito dei rapporti famigliari, ai modelli famigliari, alla filiazione, alle successioni per causa di morte, alle incapacità. Oltre ai temi classici, la ricerca si estende alle nuove frontiere del diritto delle persone e delle famiglie, per affrontare le questioni più attuali, come le nuove tipologie famigliari, le genitorialità sociali, la protezione dei minori alla luce dei cambiamenti economici e sociali.
Responsabilità: la ricerca è declinata sotto tutti i molteplici aspetti, che vanno dalla responsabilità civile, compresa quella medico-sanitaria, alla responsabilità d'impresa, alla responsabilità degli enti, alla responsabilità sociale, alla responsabilità amministrativa, alla responsabilità degli Stati e delle Organizzazioni internazionali.
Rapporti contrattuali transnazionali: la ricerca è rivolta alle pratiche commerciali sleali e scorrette, le relazioni sindacali e la contrattazione collettiva europee e transnazionali, il diritto internazionale degli investimenti, il diritto uniforme; i trasferimenti transnazionali di tecnologia, il diritto agroalimentare transnazionale.
Diritto privato europeo: i temi riguardano, anche in prospettiva storica, il diritto europeo dei contratti e i suoi fondamenti teorici, i diritti dei consumatori, gli obblighi di protezione, il diritto comune europeo della vendita,
Impresa, lavoro, crisi, finanza e concorrenza: i temi riguardano la Governance e il finanziamento dell'impresa, il fallimento e le procedure concorsuali, le crisi d'impresa, la regolazione della concorrenza, gli aiuti di Stato, il sistema bancario e i mercati finanziari, le reti d'impresa; la flexicurity; salute e sicurezza sul lavoro e i rischi psico-sociali; il lavoro illegale, irregolare, nero e sommerso; il dialogo sociale; il monitoraggio fiscale.
Biodiritto: i temi principali riguardano le forti connessioni tra etica, filosofia e diritto, con particolare riguardo al testamento biologico, alla procreazione assistita, all'autodeterminazione personale, a neuroscienze e diritto.
Ordinamento multilivello: i temi riguardano il sistema multilivello delle fonti, il federalismo, il dialogo tra le Corti, Regioni e territorio, innovazione istituzionale e geografia giuridica.
Ambiente e territorio: i temi riguardano la programmazione e la pianificazione urbanistico-territoriale, i servizi pubblici, il diritto penale dell'ambiente.
Giustizia alternativa: la ricerca riguarda, anche in prospettiva storico-comparatistica, in particolare i temi degli strumenti di mediazione e conciliazione, di risoluzione alternativa delle controversie e dei conflitti, di conflitti e dialogo.
Il coinvolgimento dei settori è ben evidenziato nella tabella esemplificativa che segue:
Linee di ricerca SSD
Diritto antidiscriminatorio, Diritti di cittadinanza, Diritti sociali: Diritto del lavoro (IUS/07); costituzionale (IUS/08); pubblico (IUS/09), amministrativo (IUS/10); canonico (IUS/11); internazionale (IUS/13) e dell'Unione europea (IUS/14); penale (IUS/17); pubblico comparato (IUS/21).
Famiglia e minori: Diritto privato (IUS/01); del lavoro (IUS/07); costituzionale (IUS/08); dell'Unione europea (IUS/14); processuale penale (IUS/16) e penale (IUS/17).
Responsabilità: Diritto privato (IUS/01) e privato comparato (IUS/02); commerciale (IUS/04); del lavoro (IUS/07); amministrativo (IUS/10); internazionale (IUS/13) processuale civile (IUS/15); processuale penale (IUS/16) e penale (IUS/17).
Rapporti contrattuali transnazionali: Diritto privato comparato (IUS/02); Diritto dell'economia (IUS/05); del lavoro (IUS/07); Diritto internazionale (IUS/13).
Diritto privato europeo: Diritto privato (IUS/01) e privato comparato (IUS/02); commerciale (IUS/04); internazionale (IUS/13); Diritto romano e diritti dell'antichità (IUS/18); Storia del diritto (IUS/19).
Impresa, lavoro, crisi, finanza e concorrenza: Diritto privato (IUS/01); commerciale (IUS/04); dell'economia (IUS/05); del lavoro (IUS/07); amministrativo (IUS/10); tributario (IUS/12); internazionale (IUS/13) e dell'Unione europea (IUS/14).
Biodiritto: Diritto privato (IUS/01); Filosofia del diritto (IUS/20).
Ordinamento multilivello: Diritto pubblico (IUS/09); amministrativo (IUS/10); internazionale (IUS/13) e dell'Unione europea (IUS/14) e pubblico comparato (IUS/21).
Ambiente e territorio: Diritto amministrativo (IUS/10); penale (IUS/17) e pubblico comparato (IUS/21).
Giustizia alternativa: Diritto privato (IUS/01); amministrativo (IUS/10); processuale civile (IUS/15) e processuale penale (IUS/16); penale (IUS/17); Diritto romano e diritti dell'antichità (IUS/18); Storia del diritto (IUS/19); Filosofia del diritto (IUS/20).
A queste linee di ricerca se ne aggiungeranno altre, su temi sui quali la progettazione del Dipartimento è già in fase avanzata di realizzazione, come l'attivazione di una LM in ‘Governance dell'emergenza e degli stati di crisi', quale esito, ai fini didattici, di una intensa attività condotta da una Commissione paritetica composta da docenti del Dipartimento e rappresentanti dell'Aeronautica militare – 3° Stormo di Villafranca, su tematiche estremamente rilevanti nella prospettiva della progettazione Horizon 2020.
I meta-filoni delle scelte strategiche del Dipartimento in materia di ricerca possono, di conseguenza, essere individuati in:
- Diritto e nuove tecnologie
- Gestione e soluzione dei conflitti
- Il diritto oltre i confini nazionali
- Diritto e società dell'inclusione.
Gli obiettivi della ricerca del Dipartimento per il triennio 2015-2017, in coerenza con le Linee strategiche della ricerca di Ateneo e con le Politiche di assicurazione della qualità dell'Ateneo stesso, sono:
1) Consolidare e incrementare la qualità scientifica del Dipartimento;
2) Rafforzare le linee strategiche della ricerca del Dipartimento, con approccio interdisciplinare e transdisciplinare, con proiezione internazionale e territoriale;
3) Incrementare la progettualità, anche mediante l'internazionalizzazione e il sostegno all'ingresso di giovani studiosi.
I tre obiettivi si fondano su scelte di cambiamento: il crescente affiancamento della ricerca di gruppo e interdisciplinare alla ricerca individuale e settoriale; un diffuso impegno nella progettualità; decisioni in materia di organico incardinate su criteri predeterminati, tenendo conto di esigenze, risultati, attività ed impegni.
Si tratta, da un lato, di anticipare i percorsi della valutazione della ricerca, tenendo conto degli esiti della precedente tornata di VQR nazionale e delle prospettive di sua nuova attivazione, e, dall'altro, di strutturare e formalizzare procedure che agevolino il percorso qualitativo delle poliedriche attività svolte dai componenti del Dipartimento.
1) Le azioni per il consolidamento e l'incremento della qualità scientifica del Dipartimento sono:
Azione 1.1: destinazione selettiva delle risorse:
Da anni il Dipartimento adotta una articolata procedura interna per la valutazione e la conseguente distribuzione dei fondi FUR prodotti che superi qualsiasi riparto ‘a pioggia' e valorizzi la produttività.
Anche fronte dei cambiamenti derivanti dall'introduzione della VQR, il Dipartimento intende revisionare i criteri, per renderli maggiormente adeguati a tener conto non solo della quantità ma anche della qualità della ricerca, ipotizzando un riparto di fondi che operi su due livelli, uno che valorizzi la continuatività della produzione scientifica e uno che premi i prodotti sottoposti a referaggio e/o con collocazione in riviste e collane di classe A. In particolare, si intende premiare i prodotti che sono risultati eccellenti nella VQR, chiedendo la sottoposizione volontaria degli esiti.
A questi fini è stata costituita una apposita commissione, che affiancherà i lavori della commissione SUA per la ricerca.
Azione 1.2: valutazione peer review della ricerca:
In vista della prossima VQR, che quasi sicuramente rimarrà limitata a pochi prodotti della ricerca e
per accelerare verso obiettivi qualitativi, riconoscere e promuovere l'eccellenza, si intende proseguire in autonomia il percorso della valutazione della ricerca, attivando meccanismi di peer review, organizzata in rete tra dipartimenti giuridici, a questo fine consorziati, anche per evitare oneri finanziari.
Azione 1.3: consolidare e aumentare il numero degli interventi a convegni e seminari:
Il Dipartimento organizza regolarmente iniziative seminariali e convegnistiche, con sostegno anche finanziario dei relativi costi. Si intende sviluppare ulteriormente l'organizzazione di conferenze, seminari, workshop, summer school, mostre, proiezioni di film, dibattiti, in modo da rendere effettive quelle ‘porte aperte', che stanno diventando una costante ben conosciuta dai soggetti collettivi del territorio.
Il Dipartimento intende altresì consolidare e promuovere la partecipazione a iniziative esterne di approfondimento scientifico, di formazione e di diffusione dei risultati della ricerca dei propri componenti.
Monitoraggio delle azioni del primo obiettivo:
Verifica dei risultati ottenuti con l'applicazione dei nuovi criteri di distribuzione del FUR prodotti, in termini di andamento della produttività complessiva e dei singoli. Questo monitoraggio è agevolato dalla possibilità di confrontare gli esiti di applicazione di criteri diversi a una pluralità di annate.
Verifica dell'incremento del numero di pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali utili ai fini del superamento delle mediane per settore e per fascia.
Verifica dell'incremento del numero di monografie in collane di prestigio, nazionali e internazionali.
Numero di iniziative organizzate dal dipartimento e numero di inviti a tenere conferenze e seminari.
2) Le azioni per il rafforzamento delle linee strategiche della ricerca, sviluppando l'approccio interdisciplinare e transdisciplinare, con proiezione internazionale e territoriale, sono:
Azione 2.1: aggiornare e integrare il Glossario della ricerca del dipartimento:
Annualmente i componenti il Dipartimento, oltre a inserire meticolosamente le loro pubblicazioni in U-Gov, sceglieranno quelle che si inseriscono nei filoni di ricerca, in modo da ottenere un quadro organico e aggiornato, da pubblicare nel sito del Dipartimento, soprattutto nella nuova versione in via di attuazione, sia nella sezione ricerche, sia nella pagina personale del docente.
Azione 2.2: consolidare i gruppi di ricerca:
Al fine di consolidare la ricerca interdisciplinare e transdisciplinare sulle linee strategiche, vengono istituiti i ‘Laboratori permanenti della ricerca'. Scopo dei Laboratori è quello di creare momenti dedicati al colloquio e al confronto tra ricercatori su temi oggetto delle ricerche svolte e di quelle in corso.
Gli incontri si terranno almeno due volte l'anno e saranno strutturati su una o più giornate, nella forma di dialogo tra studiosi, di settori, aree e territori diversi.
I laboratori, che sono anche occasione di formazione dottorale, consentiranno di accompagnare il percorso dei più giovani collaboratori alla ricerca, indirizzandoli verso la pubblicazione di contributi orientati all'innovazione e impegnandoli in gruppi di ricerca dipartimentali e interdipartimentali.
I laboratori possono altresì essere estesi al mondo delle professioni legali, delle imprese e degli operatori non giuridici interessati, come occasione per creare e rafforzare relazioni con il territorio.
Monitoraggio delle azioni del secondo obiettivo:
Verifica della coerenza delle pubblicazioni con le linee strategiche individuate, anche ai fini della distribuzione del fondi del dipartimento sia per quanto riguarda i prodotti sia per quanto riguarda i progetti.
Rilevazione di eventuali nuovi percorsi di ricerca di interesse strategico.
Verifica del numero di iniziative organizzate, collegate alle linee strategiche di ricerca, e, per quelle aperte al pubblico, verifica del grado di interesse e del numero di presenze.
Verifica del numero di iniziative accreditate presso ordini professionali e associazioni di categoria, sempre collegate alle linee strategiche di ricerca.
3) Le azioni per l'incremento della progettualità, anche mediante l'internazionalizzazione e il sostegno all'ingresso di giovani studiosi sono:
Azione 3.1: sostegno alla progettualità:
Si sta investendo ogni sforzo verso la progettazione, ottenendo significativi risultati, purtroppo limitati solo ad alcuni settori, nonostante la drammatica costante riduzione di risorse destinate alle scienze sociali.
Il Dipartimento già sostiene la presentazione e la realizzazione di progetti nazionali, europei e internazionali, in stretto coordinamento con l'ufficio ricerca dell'Ateneo, mediante la disponibilità al cofinanziamento, qualora richiesto e il riconoscimento di quote premiali nella distribuzione del Fur (c.d. Fur progetti).
A questo si intende affiancare la nomina di un delegato alla ricerca, incaricato di seguire le linee e i bandi (Horizon, Progress, FSE, …), segnalando quelli di interesse per i ricercatori del Dipartimento, e di organizzare incontri con i potenziali Stakeholder.
L'azione principale prevede una sperimentazione consistente nel supporto e nell'accompagnamento di un esperto esterno di progettazione UE in area giuridica, in aggiunta all'attività dell'ufficio ricerca. In particolare, si intendono organizzare incontri utili all'avvio dell'attività di progettazione e di supporto alle idee, che siano di ulteriore stimolo per l'attivazione delle competenze esistenti.
Azione 3.2: valorizzazione delle reti:
Il Dipartimento intende orientare i suoi obiettivi alla valorizzazione di ogni rete di collegamenti nazionali, europei ed internazionali (tra cui Chair con organismi internazionali e cattedra Jean Monnet e attività convegnistica finalizzata), indispensabile per sviluppare ulteriormente la qualità della ricerca e l'ottenimento di finanziamenti.
Le azioni rispecchiano obiettivi delle linee strategiche di Ateneo, in particolare per quanto riguarda il Dottorato. Si intende procedere mediante l'ulteriore potenziamento del processo di internazionalizzazione dei corsi, convenzioni con altri Atenei nazionali, europei e internazionali, dottorati in cotutela e certificazioni di doctor europaeus. Per incrementare la qualità nella formazione dei dottorandi, verranno create occasioni di riflessione con studiosi di elevato profilo e impegnati in ruoli di prestigio. La stessa creazione della Scuola di dottorato di macro-area economico-giuridica sarà l'occasione per selezionare tematiche di comune interesse, affrontate secondo i diversi fondamenti metodologici, creando l'ambiente ideale per lo sviluppo delle analisi e delle ricerche.
Verrà inoltre sostenuta e promossa la mobilità in entrata e in uscita di ricercatori senior e junior, anche in affiancamento dei programmi nazionali e interni, come il Cooperint d'Ateneo e Erasmus teaching.
Azione 3.3: sostegno ai giovani studiosi:
Il Dipartimento intende mantenere al di sopra della soglia minima stabilita dall'Ateneo la quota di risorse del Fur destinata agli assegni di ricerca, sulla base di progetti che inseriscono nelle linee strategiche di ricerca.
Intende, inoltre, sostenere studenti e giovani studiosi che intendano partecipare a premi, selezioni e competizioni, sia mediante l'affiancamento da parte di docenti del dipartimento nella fase di preparazione e presentazione, sia contribuendo almeno in parte alla copertura delle eventuali spese.
Monitoraggio delle azioni del terzo obiettivo:
La verifica del raggiungimento degli obiettivi verrà svolta tenendo conto dei flussi della mobilità in entrata e in uscita dei dottorandi e dei docenti, dei risultati conseguiti nella valutazione della tesi dottorale, nella produzione scientifica realizzata durante il dottorato.
Si effettuerà la misurazione dei risultati in termini di prodotti, di aumento graduale del tasso di progettualità, di attività e di convenzioni.
Verrà verificato inoltre il numero di inviti a conferenze internazionali e numero di inviti a ospiti stranieri a conferenze organizzate dal dipartimento.
Da ultimo, si effettuerà il monitoraggio del numero di assegni di ricerca collegati a progetti di ricerca nazionali, europei e internazionali.
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I 59 docenti sono ripartiti in: 19 ordinari, 14 associati, 24 ricercatori, 2 ricercatori a tempo determinato. I docenti a tempo definito rispetto a quelli a tempo pieno sono un numero molto limitato: 4 ordinari, 4 associati e 1 ricercatore.
Dei 6 tecnici-amministrativi, 5 sono destinati al dipartimento e 1 al Centro di documentazione europea (che è centro di interesse d'Ateneo e che da tempo coordina i CDE attivi negli altri Atenei italiani).
I docenti sono esclusivamente giuristi con una copertura pressoché completa dell'intera area giuridica (la n. 12). I docenti afferiscono, infatti a 19 dei 21 SSD previsti per l'area. Si tratta di una peculiarità di rilievo, che consente una copertura a tutto campo sia nell'ambito della ricerca sia nella didattica, raramente presente nel panorama nazionale. Ne deriva, però, inevitabilmente che in alcuni settori disciplinari la composizione sia relativamente ampia, mentre in molti altri la composizione sia ristretta, talora coincidente con solo uno o due tra docenti e ricercatori. In particolare, sono solo sette i settori con più di tre docenti dello stesso settore.
Il turn over dei docenti è rimasto, finora, relativamente contenuto. Nel 2011, hanno preso servizio 4 ricercatori e 1 associato; nello stesso anno si sono avuti 3 trasferimenti di sede e 4 cessazioni dal servizio; nel 2012 hanno preso servizio 2 ricercatori a tempo determinato, 1 ricercatore a tempo indeterminato e 1 associato. Nulla è da registrare nel 2013.
Le prospettive per il futuro destano preoccupazione, in particolare per le cessazioni dal servizio che si potranno realizzare e che si realizzeranno nel giro dei prossimi cinque anni. Attualmente sono ben 7 i professori ordinari che hanno già maturato i requisiti previdenziali per il pensionamento. Un picco molto elevato di uscita di professori ordinari si realizzerà sicuramente a partire dal 2018 per raggiungimento dei limiti di età. Già ora si registrano situazioni di carenza ed emergenza in alcuni settori.
I risultati della valutazione per il periodo 2004-2010 (VQR) hanno portato il dipartimento al 22° posto su 160 dipartimenti (o, secondo diverso schema, al 37° posto su 196 dipartimenti).
Disponiamo delle graduatorie relativamente solo a 6 settori (IUS 01, diritto privato; IUS 04, diritto commerciale; IUS 07, diritto del lavoro; IUS 10, diritto amministrativo; IUS 13, diritto internazionale; IUS 20, filosofia del diritto), dato che la maggior parte degli altri è composta da un numero di docenti inferiore alla soglia.
La ricerca giuridica viene da una tradizione che non ha paragoni in alcun altro Paese. Nel contempo, dalle azioni svolte nel quadro della VQR 2004-2010, è derivato un progresso senza precedenti, che consente di approfondire le riflessioni sul metodo e di proiettarsi nel cambiamento senza tradire le radici.
Negli ultimi anni è stato avviato un processo che ha consentito di individuare le aree strategiche della ricerca del Dipartimento.
Si è proceduto con un approccio bottom up, che ha prodotto un Glossario della ricerca, quale ricognizione delle principali linee della ricerca caratterizzate da forte interdisciplinarietà e dei gruppi di ricerca.
E' stato chiesto a ciascun docente del Dipartimento di indicare i principali filoni della ricerca e i risultati, in termini di attività e di pubblicazioni, conseguiti. Non, quindi, una semplice propensione ad alcune aree di ricerca, ma documentati esiti della stessa, utili anche per costruire una ragionata presentazione di ciascun docente nel sito del Dipartimento.
Il Glossario intende essere:
a) uno strumento per aumentare la consapevolezza di quanto fondamentale – pervasivo – sia il ruolo della ricerca e della dottrina giuridica;
b) una verifica di quanto le linee di ricerca giuridica del dipartimento si presentino plurime, diversificate, ma ampiamente convergenti e intersecantisi, con una ricchezza di pluralità di approcci che va mantenuta;
c) una dimostrazione di quanto crescente diventi la rilevanza delle linee di ricerca che si muovono verso una crescente interdisciplinarietà (interna ed esterna), utile anche al fine della progettazione Horizon 2020.
Ne sono emerse linee di ricerca dipartimentale sulle quali il Dipartimento intende continuare a investire, per contribuire alla costruzione dell'eccellenza dell'Ateneo nei prossimi anni.
Le linee di ricerca sono:
Diritto antidiscriminatorio, Diritti di cittadinanza e Diritti sociali: la ricerca si estende a tutti i principali fattori di discriminazione come il genere, la razza e l'origine etnica, l'età, la disabilità, la religione, l'orientamento sessuale, le minoranze; conciliazione tra vita professionale e vita familiare e personale; congedi parentali; le politiche migratorie; razzismo e xenofobia; i diritti di cittadinanza; i diritti sociali.
Famiglia e minori: i temi, nel profilo sostanziale e in quello della tutela processuale, vanno dai diritti e doveri nell'ambito dei rapporti famigliari, ai modelli famigliari, alla filiazione, alle successioni per causa di morte, alle incapacità. Oltre ai temi classici, la ricerca si estende alle nuove frontiere del diritto delle persone e delle famiglie, per affrontare le questioni più attuali, come le nuove tipologie famigliari, le genitorialità sociali, la protezione dei minori alla luce dei cambiamenti economici e sociali.
Responsabilità: la ricerca è declinata sotto tutti i molteplici aspetti, che vanno dalla responsabilità civile, compresa quella medico-sanitaria, alla responsabilità d'impresa, alla responsabilità degli enti, alla responsabilità sociale, alla responsabilità amministrativa, alla responsabilità degli Stati e delle Organizzazioni internazionali.
Rapporti contrattuali transnazionali: la ricerca è rivolta alle pratiche commerciali sleali e scorrette, le relazioni sindacali e la contrattazione collettiva europee e transnazionali, il diritto internazionale degli investimenti, il diritto uniforme; i trasferimenti transnazionali di tecnologia, il diritto agroalimentare transnazionale.
Diritto privato europeo: i temi riguardano, anche in prospettiva storica, il diritto europeo dei contratti e i suoi fondamenti teorici, i diritti dei consumatori, gli obblighi di protezione, il diritto comune europeo della vendita,
Impresa, lavoro, crisi, finanza e concorrenza: i temi riguardano la Governance e il finanziamento dell'impresa, il fallimento e le procedure concorsuali, le crisi d'impresa, la regolazione della concorrenza, gli aiuti di Stato, il sistema bancario e i mercati finanziari, le reti d'impresa; la flexicurity; salute e sicurezza sul lavoro e i rischi psico-sociali; il lavoro illegale, irregolare, nero e sommerso; il dialogo sociale; il monitoraggio fiscale.
Biodiritto: i temi principali riguardano le forti connessioni tra etica, filosofia e diritto, con particolare riguardo al testamento biologico, alla procreazione assistita, all'autodeterminazione personale, a neuroscienze e diritto.
Ordinamento multilivello: i temi riguardano il sistema multilivello delle fonti, il federalismo, il dialogo tra le Corti, Regioni e territorio, innovazione istituzionale e geografia giuridica.
Ambiente e territorio: i temi riguardano la programmazione e la pianificazione urbanistico-territoriale, i servizi pubblici, il diritto penale dell'ambiente.
Giustizia alternativa: la ricerca riguarda, anche in prospettiva storico-comparatistica, in particolare i temi degli strumenti di mediazione e conciliazione, di risoluzione alternativa delle controversie e dei conflitti, di conflitti e dialogo.
Il coinvolgimento dei settori è ben evidenziato nella tabella esemplificativa che segue:
Linee di ricerca SSD
Diritto antidiscriminatorio, Diritti di cittadinanza, Diritti sociali: Diritto del lavoro (IUS/07); costituzionale (IUS/08); pubblico (IUS/09), amministrativo (IUS/10); canonico (IUS/11); internazionale (IUS/13) e dell'Unione europea (IUS/14); penale (IUS/17); pubblico comparato (IUS/21).
Famiglia e minori: Diritto privato (IUS/01); del lavoro (IUS/07); costituzionale (IUS/08); dell'Unione europea (IUS/14); processuale penale (IUS/16) e penale (IUS/17).
Responsabilità: Diritto privato (IUS/01) e privato comparato (IUS/02); commerciale (IUS/04); del lavoro (IUS/07); amministrativo (IUS/10); internazionale (IUS/13) processuale civile (IUS/15); processuale penale (IUS/16) e penale (IUS/17).
Rapporti contrattuali transnazionali: Diritto privato comparato (IUS/02); Diritto dell'economia (IUS/05); del lavoro (IUS/07); Diritto internazionale (IUS/13).
Diritto privato europeo: Diritto privato (IUS/01) e privato comparato (IUS/02); commerciale (IUS/04); internazionale (IUS/13); Diritto romano e diritti dell'antichità (IUS/18); Storia del diritto (IUS/19).
Impresa, lavoro, crisi, finanza e concorrenza: Diritto privato (IUS/01); commerciale (IUS/04); dell'economia (IUS/05); del lavoro (IUS/07); amministrativo (IUS/10); tributario (IUS/12); internazionale (IUS/13) e dell'Unione europea (IUS/14).
Biodiritto: Diritto privato (IUS/01); Filosofia del diritto (IUS/20).
Ordinamento multilivello: Diritto pubblico (IUS/09); amministrativo (IUS/10); internazionale (IUS/13) e dell'Unione europea (IUS/14) e pubblico comparato (IUS/21).
Ambiente e territorio: Diritto amministrativo (IUS/10); penale (IUS/17) e pubblico comparato (IUS/21).
Giustizia alternativa: Diritto privato (IUS/01); amministrativo (IUS/10); processuale civile (IUS/15) e processuale penale (IUS/16); penale (IUS/17); Diritto romano e diritti dell'antichità (IUS/18); Storia del diritto (IUS/19); Filosofia del diritto (IUS/20).
A queste linee di ricerca se ne aggiungeranno altre, su temi sui quali la progettazione del Dipartimento è già in fase avanzata di realizzazione, come l'attivazione di una LM in ‘Governance dell'emergenza e degli stati di crisi', quale esito, ai fini didattici, di una intensa attività condotta da una Commissione paritetica composta da docenti del Dipartimento e rappresentanti dell'Aeronautica militare – 3° Stormo di Villafranca, su tematiche estremamente rilevanti nella prospettiva della progettazione Horizon 2020.
I meta-filoni delle scelte strategiche del Dipartimento in materia di ricerca possono, di conseguenza, essere individuati in:
- Diritto e nuove tecnologie
- Gestione e soluzione dei conflitti
- Il diritto oltre i confini nazionali
- Diritto e società dell'inclusione.
Gli obiettivi della ricerca del Dipartimento per il triennio 2015-2017, in coerenza con le Linee strategiche della ricerca di Ateneo e con le Politiche di assicurazione della qualità dell'Ateneo stesso, sono:
1) Consolidare e incrementare la qualità scientifica del Dipartimento;
2) Rafforzare le linee strategiche della ricerca del Dipartimento, con approccio interdisciplinare e transdisciplinare, con proiezione internazionale e territoriale;
3) Incrementare la progettualità, anche mediante l'internazionalizzazione e il sostegno all'ingresso di giovani studiosi.
I tre obiettivi si fondano su scelte di cambiamento: il crescente affiancamento della ricerca di gruppo e interdisciplinare alla ricerca individuale e settoriale; un diffuso impegno nella progettualità; decisioni in materia di organico incardinate su criteri predeterminati, tenendo conto di esigenze, risultati, attività ed impegni.
Si tratta, da un lato, di anticipare i percorsi della valutazione della ricerca, tenendo conto degli esiti della precedente tornata di VQR nazionale e delle prospettive di sua nuova attivazione, e, dall'altro, di strutturare e formalizzare procedure che agevolino il percorso qualitativo delle poliedriche attività svolte dai componenti del Dipartimento.
1) Le azioni per il consolidamento e l'incremento della qualità scientifica del Dipartimento sono:
Azione 1.1: destinazione selettiva delle risorse:
Da anni il Dipartimento adotta una articolata procedura interna per la valutazione e la conseguente distribuzione dei fondi FUR prodotti che superi qualsiasi riparto ‘a pioggia' e valorizzi la produttività.
Anche fronte dei cambiamenti derivanti dall'introduzione della VQR, il Dipartimento intende revisionare i criteri, per renderli maggiormente adeguati a tener conto non solo della quantità ma anche della qualità della ricerca, ipotizzando un riparto di fondi che operi su due livelli, uno che valorizzi la continuatività della produzione scientifica e uno che premi i prodotti sottoposti a referaggio e/o con collocazione in riviste e collane di classe A. In particolare, si intende premiare i prodotti che sono risultati eccellenti nella VQR, chiedendo la sottoposizione volontaria degli esiti.
A questi fini è stata costituita una apposita commissione, che affiancherà i lavori della commissione SUA per la ricerca.
Azione 1.2: valutazione peer review della ricerca:
In vista della prossima VQR, che quasi sicuramente rimarrà limitata a pochi prodotti della ricerca e
per accelerare verso obiettivi qualitativi, riconoscere e promuovere l'eccellenza, si intende proseguire in autonomia il percorso della valutazione della ricerca, attivando meccanismi di peer review, organizzata in rete tra dipartimenti giuridici, a questo fine consorziati, anche per evitare oneri finanziari.
Azione 1.3: consolidare e aumentare il numero degli interventi a convegni e seminari:
Il Dipartimento organizza regolarmente iniziative seminariali e convegnistiche, con sostegno anche finanziario dei relativi costi. Si intende sviluppare ulteriormente l'organizzazione di conferenze, seminari, workshop, summer school, mostre, proiezioni di film, dibattiti, in modo da rendere effettive quelle ‘porte aperte', che stanno diventando una costante ben conosciuta dai soggetti collettivi del territorio.
Il Dipartimento intende altresì consolidare e promuovere la partecipazione a iniziative esterne di approfondimento scientifico, di formazione e di diffusione dei risultati della ricerca dei propri componenti.
Monitoraggio delle azioni del primo obiettivo:
Verifica dei risultati ottenuti con l'applicazione dei nuovi criteri di distribuzione del FUR prodotti, in termini di andamento della produttività complessiva e dei singoli. Questo monitoraggio è agevolato dalla possibilità di confrontare gli esiti di applicazione di criteri diversi a una pluralità di annate.
Verifica dell'incremento del numero di pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali utili ai fini del superamento delle mediane per settore e per fascia.
Verifica dell'incremento del numero di monografie in collane di prestigio, nazionali e internazionali.
Numero di iniziative organizzate dal dipartimento e numero di inviti a tenere conferenze e seminari.
2) Le azioni per il rafforzamento delle linee strategiche della ricerca, sviluppando l'approccio interdisciplinare e transdisciplinare, con proiezione internazionale e territoriale, sono:
Azione 2.1: aggiornare e integrare il Glossario della ricerca del dipartimento:
Annualmente i componenti il Dipartimento, oltre a inserire meticolosamente le loro pubblicazioni in U-Gov, sceglieranno quelle che si inseriscono nei filoni di ricerca, in modo da ottenere un quadro organico e aggiornato, da pubblicare nel sito del Dipartimento, soprattutto nella nuova versione in via di attuazione, sia nella sezione ricerche, sia nella pagina personale del docente.
Azione 2.2: consolidare i gruppi di ricerca:
Al fine di consolidare la ricerca interdisciplinare e transdisciplinare sulle linee strategiche, vengono istituiti i ‘Laboratori permanenti della ricerca'. Scopo dei Laboratori è quello di creare momenti dedicati al colloquio e al confronto tra ricercatori su temi oggetto delle ricerche svolte e di quelle in corso.
Gli incontri si terranno almeno due volte l'anno e saranno strutturati su una o più giornate, nella forma di dialogo tra studiosi, di settori, aree e territori diversi.
I laboratori, che sono anche occasione di formazione dottorale, consentiranno di accompagnare il percorso dei più giovani collaboratori alla ricerca, indirizzandoli verso la pubblicazione di contributi orientati all'innovazione e impegnandoli in gruppi di ricerca dipartimentali e interdipartimentali.
I laboratori possono altresì essere estesi al mondo delle professioni legali, delle imprese e degli operatori non giuridici interessati, come occasione per creare e rafforzare relazioni con il territorio.
Monitoraggio delle azioni del secondo obiettivo:
Verifica della coerenza delle pubblicazioni con le linee strategiche individuate, anche ai fini della distribuzione del fondi del dipartimento sia per quanto riguarda i prodotti sia per quanto riguarda i progetti.
Rilevazione di eventuali nuovi percorsi di ricerca di interesse strategico.
Verifica del numero di iniziative organizzate, collegate alle linee strategiche di ricerca, e, per quelle aperte al pubblico, verifica del grado di interesse e del numero di presenze.
Verifica del numero di iniziative accreditate presso ordini professionali e associazioni di categoria, sempre collegate alle linee strategiche di ricerca.
3) Le azioni per l'incremento della progettualità, anche mediante l'internazionalizzazione e il sostegno all'ingresso di giovani studiosi sono:
Azione 3.1: sostegno alla progettualità:
Si sta investendo ogni sforzo verso la progettazione, ottenendo significativi risultati, purtroppo limitati solo ad alcuni settori, nonostante la drammatica costante riduzione di risorse destinate alle scienze sociali.
Il Dipartimento già sostiene la presentazione e la realizzazione di progetti nazionali, europei e internazionali, in stretto coordinamento con l'ufficio ricerca dell'Ateneo, mediante la disponibilità al cofinanziamento, qualora richiesto e il riconoscimento di quote premiali nella distribuzione del Fur (c.d. Fur progetti).
A questo si intende affiancare la nomina di un delegato alla ricerca, incaricato di seguire le linee e i bandi (Horizon, Progress, FSE, …), segnalando quelli di interesse per i ricercatori del Dipartimento, e di organizzare incontri con i potenziali Stakeholder.
L'azione principale prevede una sperimentazione consistente nel supporto e nell'accompagnamento di un esperto esterno di progettazione UE in area giuridica, in aggiunta all'attività dell'ufficio ricerca. In particolare, si intendono organizzare incontri utili all'avvio dell'attività di progettazione e di supporto alle idee, che siano di ulteriore stimolo per l'attivazione delle competenze esistenti.
Azione 3.2: valorizzazione delle reti:
Il Dipartimento intende orientare i suoi obiettivi alla valorizzazione di ogni rete di collegamenti nazionali, europei ed internazionali (tra cui Chair con organismi internazionali e cattedra Jean Monnet e attività convegnistica finalizzata), indispensabile per sviluppare ulteriormente la qualità della ricerca e l'ottenimento di finanziamenti.
Le azioni rispecchiano obiettivi delle linee strategiche di Ateneo, in particolare per quanto riguarda il Dottorato. Si intende procedere mediante l'ulteriore potenziamento del processo di internazionalizzazione dei corsi, convenzioni con altri Atenei nazionali, europei e internazionali, dottorati in cotutela e certificazioni di doctor europaeus. Per incrementare la qualità nella formazione dei dottorandi, verranno create occasioni di riflessione con studiosi di elevato profilo e impegnati in ruoli di prestigio. La stessa creazione della Scuola di dottorato di macro-area economico-giuridica sarà l'occasione per selezionare tematiche di comune interesse, affrontate secondo i diversi fondamenti metodologici, creando l'ambiente ideale per lo sviluppo delle analisi e delle ricerche.
Verrà inoltre sostenuta e promossa la mobilità in entrata e in uscita di ricercatori senior e junior, anche in affiancamento dei programmi nazionali e interni, come il Cooperint d'Ateneo e Erasmus teaching.
Azione 3.3: sostegno ai giovani studiosi:
Il Dipartimento intende mantenere al di sopra della soglia minima stabilita dall'Ateneo la quota di risorse del Fur destinata agli assegni di ricerca, sulla base di progetti che inseriscono nelle linee strategiche di ricerca.
Intende, inoltre, sostenere studenti e giovani studiosi che intendano partecipare a premi, selezioni e competizioni, sia mediante l'affiancamento da parte di docenti del dipartimento nella fase di preparazione e presentazione, sia contribuendo almeno in parte alla copertura delle eventuali spese.
Monitoraggio delle azioni del terzo obiettivo:
La verifica del raggiungimento degli obiettivi verrà svolta tenendo conto dei flussi della mobilità in entrata e in uscita dei dottorandi e dei docenti, dei risultati conseguiti nella valutazione della tesi dottorale, nella produzione scientifica realizzata durante il dottorato.
Si effettuerà la misurazione dei risultati in termini di prodotti, di aumento graduale del tasso di progettualità, di attività e di convenzioni.
Verrà verificato inoltre il numero di inviti a conferenze internazionali e numero di inviti a ospiti stranieri a conferenze organizzate dal dipartimento.
Da ultimo, si effettuerà il monitoraggio del numero di assegni di ricerca collegati a progetti di ricerca nazionali, europei e internazionali.
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Sezione B - Sistema di gestione
Il Dipartimento, in continuità con i preesistenti dipartimenti di studi giuridici e di diritto dell'economia, opera al fine di coordinare ed organizzare efficacemente le attività di studio e di ricerca dei professori e dei ricercatori che vi afferiscono, tutti nell'ambito dell'area CUN 12 – Scienze Giuridiche.
Sono componenti del Dipartimento i professori di prima e seconda fascia e i ricercatori che hanno espresso opzione di afferenza; il personale tecnico amministrativo assegnato al Dipartimento e quello assegnato alla Scuola di Dottorato.
Quanto a consistenza quantitativa, il dipartimento è costituito da 59 docenti e 6 tecnici-amministrativi.
I 59 docenti sono ripartiti in: 19 ordinari, 14 associati, 24 ricercatori, 2 ricercatori a tempo determinato. I docenti a tempo definito rispetto a quelli a tempo pieno sono un numero molto limitato: 4 ordinari, 4 associati e 1 ricercatore.
Dei 6 tecnici-amministrativi, 5 sono destinati al dipartimento e 1 al Centro di documentazione europea.
Gli Organismi sono: il Consiglio di Dipartimento, che delibera in composizione differenziata a seconda dell'oggetto; il Direttore di Dipartimento, eletto alla carica per tre anni, e la Giunta di Dipartimento, composta da un professore di prima fascia, un professore di seconda fascia, un ricercatore, il segretario amministrativo di dipartimento ed un rappresentante del personale tecnico-amministrativo. La Giunta rimane in carica per tre anni accademici con il compito di coadiuvare il Direttore di Dipartimento e di svolgere le ulteriori funzioni delegate dal Consiglio di Dipartimento o previste dal Regolamento.
Il Dipartimento ha un Direttore Vicario, che sostituisce il Direttore in caso di impedimento o per delega e che partecipa alle riunioni della Giunta.
La dislocazione logistica vede la presenza in due sedi. Circa due terzi dei docenti hanno gli studi nel palazzo di Giurisprudenza, mentre un terzo nel palazzo di Economia.
Non è mai stato, tuttavia, ritenuto opportuno articolare il Dipartimento in Sezioni, per agevolare l'osmosi tra i due Dipartimenti di derivazione: Dipartimento di studi giuridici a Giurisprudenza e Dipartimento di diritto dell'economia ad Economia.
Il Dipartimento ha scelto di conferire deleghe specifiche a uno o più dei propri componenti, in qualità di Delegati, e di nominare apposite Commissioni.
In particolare, il Dipartimento ha nominato i seguenti Delegati, alcuni dei quali istituzionalmente previsti: delegato alla ricerca, delegato all'internazionalizzazione e al programma Erasmus, delegati ai rapporti con i Dipartimenti di Economia Aziendale e di Scienze Economiche, delegati ai rapporti con il Collegio didattico di Economia, con il Collegio didattico di Economia Aziendale e con il Collegio didattico di Servizio sociale, delegato ai rapporti con il Polo di Vicenza, delegato alla biblioteca, delegati alla gestione dei diritti d'autore, delegato all'attività convegnistica, delegati allo sviluppo didattico con riferimento al progetto di L.M. in Governance dell'Emergenza, delegato allo sviluppo didattico con riferimento alle cliniche legali, delegati ai regolamenti attuativi.
Inoltre, il Dipartimento ha nominato le seguenti Commissioni, anch'esse aventi in taluni casi carattere istituzionale: Commissione paritetica, Commissione FUR-Prodotti, Commissione SUA-RD, Commissione per l'internazionalizzazione.
Il Dipartimento ha anche istituito un Comitato etico.
Oltre al Centro di documentazione europea (CDE: http://europa.univr.it/), che è Laboratorio didattico e di ricerca, fanno riferimento al Dipartimento tre Centri di Ricerca: il Centro Verona Innova, il Centro Guido Gonella, l'Osservatorio di relazioni sindacali (ORES).
Il Centro Verona Innova si propone di individuare modelli organizzativi e procedimentali funzionali a garantire una maggiore efficienza, efficacia ed economicità della Pubblica Amministrazione. Tale obiettivo viene realizzato svolgendo attività di ricerca (di base ed applicata), organizzando convegni e seminari (anche di livello internazionale) e promuovendo attività di alta formazione interdisciplinare nell'ambito delle iniziative approvate dal Dipartimento di Scienze Giuridiche.
Il Centro Guido Gonella (“Seminario di diritto della informazione giornalistica Guido Gonella”) gestisce un Seminario didattico e scientifico di eccellenza, che si propone di contribuire alla ricerca e all'insegnamento delle discipline giuridiche concernenti l'informazione giornalistica operando in stretto contatto con le professionalità e le realtà informative espresse dal territorio veronese. Oltre a svolgere attività di documentazione e ricerca, il Centro si occupa anche dell'offerta didattica, sia a favore degli studenti, mediante l'offerta dell'insegnamento di “Diritto dell'informazione giornalistica”, sia a favore di laureati e delle varie figure di esercenti l'attività giornalistica, mediante un “Corso di perfezionamento e di aggiornamento in Diritto dell'informazione giornalistica”.
L'Osservatorio di relazioni sindacali, nato nel 1995 a seguito del Protocollo Governo- parti sociali del 1993, raccoglie la contrattazione collettiva di secondo livello della provincia dei Verona, sia nel settore privato sia in quello delle Pubbliche Amministrazioni. Organizza incontri di presentazione ed elaborazione delle analisi sui dati raccolti, secondo metodologie adottate da altri centri presenti a livello territoriale (Emilia-Romagna) e nazionale (Cnel).
Il Dipartimento contribuisce con persone e mezzi al Polo Scientifico Didattico di studi sull'Impresa, assieme al Dipartimento di Economia Aziendale e a quello di Scienze Economiche dell'Università di Verona, che promuove e coordina sia l'attività di ricerca per lo sviluppo del territorio vicentino e del commercio internazionale, sia un'offerta didattica innovativa. La convenzione
Università-Fondazione Studi Universitari di Vicenza prevede una Governance mista università-territorio attraverso un comitato di coordinamento che condivide gli indirizzi strategici del Polo.
Il Dipartimento si è dotato di una “Collana del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Università di Verona” che raccoglie la maggior parte delle pubblicazioni dei suoi ricercatori. E' stato elaborato un Regolamento che disciplina i requisiti e le procedure per l'inserimento di opere scientifiche in Collana. La Collana è ripartita in tre sezioni: Monografie, Raccolte e Atti di Convegno, Manuali e Lezioni. La pubblicazione delle opere inserite in Collana è attualmente è affidata alla casa editrice ESI di Napoli.
Le decisioni operative necessarie al funzionamento della Collana, nonché il suo livello di qualità scientifica sono garantiti da un Comitato Scientifico nominato dal Consiglio di Dipartimento. Inoltre, il Consiglio di Dipartimento ha anche individuato, per ciascun settore scientifico disciplinare, un numero congruo di studiosi cui affidare il referaggio 'doppio cieco' delle opere da pubblicarsi nel settore “Monografie” della Collana di Dipartimento. L'elenco dei referees è pubblicato sulla pagina web del Dipartimento.
Il Dipartimento è dotato anche di due riviste.
La rivista elettronica del CDE Papers di diritto europeo (ISSN 2038-0461¸ http://europa.univr.it/rivista_cde_verona.htm) raccoglie contributi di professori e ricercatori universitari, come pure di studiosi italiani e stranieri, sui temi dell'integrazione europea nei suoi aspetti di diritto, sia istituzionale sia materiale, e dei suoi riflessi sugli ordinamenti nazionali in una prospettiva interdisciplinare. Gli scritti contenuti nella rivista sono valutati attraverso un sistema blind peer-review. La direzione scientifica è affidata alla Prof.ssa Maria Caterina Baruffi, responsabile accademica del CDE. Il comitato scientifico è composto da: prof.ssa M.C. Baruffi, prof. Franco Ferrari, prof. Matteo Ortino, prof.ssa Laura Calafà e dott.ssa Isolde Quadranti. Responsabile di redazione è la dott.ssa Isolde Quadranti, responsabile tecnico il dott. Angelo Mazzotta.
La "Rivista di Giurisprudenza ed Economia d'Azienda", edita prima da Aracne Editrice e, dal 2010, da Franco Angeli Editore, è il risultato di un progetto accademico, giudiziario e forense, nato dall'esigenza di avere un efficace strumento di conoscenza e diffusione della giurisprudenza di merito locale. La direzione della Rivista è affidata al prof. Lorenzo Picotti, mentre la selezione del materiale e l'elaborazione dei contenuti sono affidate ad un Comitato di redazione, composto da responsabili scientifici per singole discipline, e ad un Comitato editoriale, composto da giovani collaboratori, dottorandi e avvocati, che raccoglie e prepara il materiale giurisprudenziale. La scelta del materiale da pubblicare mantiene al centro la specificità e freschezza della “giurisprudenza di merito”, di regola inedita, ed i contenuti della presentazione seguono criteri di qualità e di rigore nella massimazione ed annotazione delle decisioni. Alcuni contributi originali completano ogni numero, dando spazio ad approfondimenti su temi specifici e ad iniziative convegnistiche, che spesso la Rivista stessa promuove, aggregando interessi scientifici e professionali. Tali fattori hanno supportato un'importante diffusione a livello locale e poi anche a livello nazionale.
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Sono componenti del Dipartimento i professori di prima e seconda fascia e i ricercatori che hanno espresso opzione di afferenza; il personale tecnico amministrativo assegnato al Dipartimento e quello assegnato alla Scuola di Dottorato.
Quanto a consistenza quantitativa, il dipartimento è costituito da 59 docenti e 6 tecnici-amministrativi.
I 59 docenti sono ripartiti in: 19 ordinari, 14 associati, 24 ricercatori, 2 ricercatori a tempo determinato. I docenti a tempo definito rispetto a quelli a tempo pieno sono un numero molto limitato: 4 ordinari, 4 associati e 1 ricercatore.
Dei 6 tecnici-amministrativi, 5 sono destinati al dipartimento e 1 al Centro di documentazione europea.
Gli Organismi sono: il Consiglio di Dipartimento, che delibera in composizione differenziata a seconda dell'oggetto; il Direttore di Dipartimento, eletto alla carica per tre anni, e la Giunta di Dipartimento, composta da un professore di prima fascia, un professore di seconda fascia, un ricercatore, il segretario amministrativo di dipartimento ed un rappresentante del personale tecnico-amministrativo. La Giunta rimane in carica per tre anni accademici con il compito di coadiuvare il Direttore di Dipartimento e di svolgere le ulteriori funzioni delegate dal Consiglio di Dipartimento o previste dal Regolamento.
Il Dipartimento ha un Direttore Vicario, che sostituisce il Direttore in caso di impedimento o per delega e che partecipa alle riunioni della Giunta.
La dislocazione logistica vede la presenza in due sedi. Circa due terzi dei docenti hanno gli studi nel palazzo di Giurisprudenza, mentre un terzo nel palazzo di Economia.
Non è mai stato, tuttavia, ritenuto opportuno articolare il Dipartimento in Sezioni, per agevolare l'osmosi tra i due Dipartimenti di derivazione: Dipartimento di studi giuridici a Giurisprudenza e Dipartimento di diritto dell'economia ad Economia.
Il Dipartimento ha scelto di conferire deleghe specifiche a uno o più dei propri componenti, in qualità di Delegati, e di nominare apposite Commissioni.
In particolare, il Dipartimento ha nominato i seguenti Delegati, alcuni dei quali istituzionalmente previsti: delegato alla ricerca, delegato all'internazionalizzazione e al programma Erasmus, delegati ai rapporti con i Dipartimenti di Economia Aziendale e di Scienze Economiche, delegati ai rapporti con il Collegio didattico di Economia, con il Collegio didattico di Economia Aziendale e con il Collegio didattico di Servizio sociale, delegato ai rapporti con il Polo di Vicenza, delegato alla biblioteca, delegati alla gestione dei diritti d'autore, delegato all'attività convegnistica, delegati allo sviluppo didattico con riferimento al progetto di L.M. in Governance dell'Emergenza, delegato allo sviluppo didattico con riferimento alle cliniche legali, delegati ai regolamenti attuativi.
Inoltre, il Dipartimento ha nominato le seguenti Commissioni, anch'esse aventi in taluni casi carattere istituzionale: Commissione paritetica, Commissione FUR-Prodotti, Commissione SUA-RD, Commissione per l'internazionalizzazione.
Il Dipartimento ha anche istituito un Comitato etico.
Oltre al Centro di documentazione europea (CDE: http://europa.univr.it/), che è Laboratorio didattico e di ricerca, fanno riferimento al Dipartimento tre Centri di Ricerca: il Centro Verona Innova, il Centro Guido Gonella, l'Osservatorio di relazioni sindacali (ORES).
Il Centro Verona Innova si propone di individuare modelli organizzativi e procedimentali funzionali a garantire una maggiore efficienza, efficacia ed economicità della Pubblica Amministrazione. Tale obiettivo viene realizzato svolgendo attività di ricerca (di base ed applicata), organizzando convegni e seminari (anche di livello internazionale) e promuovendo attività di alta formazione interdisciplinare nell'ambito delle iniziative approvate dal Dipartimento di Scienze Giuridiche.
Il Centro Guido Gonella (“Seminario di diritto della informazione giornalistica Guido Gonella”) gestisce un Seminario didattico e scientifico di eccellenza, che si propone di contribuire alla ricerca e all'insegnamento delle discipline giuridiche concernenti l'informazione giornalistica operando in stretto contatto con le professionalità e le realtà informative espresse dal territorio veronese. Oltre a svolgere attività di documentazione e ricerca, il Centro si occupa anche dell'offerta didattica, sia a favore degli studenti, mediante l'offerta dell'insegnamento di “Diritto dell'informazione giornalistica”, sia a favore di laureati e delle varie figure di esercenti l'attività giornalistica, mediante un “Corso di perfezionamento e di aggiornamento in Diritto dell'informazione giornalistica”.
L'Osservatorio di relazioni sindacali, nato nel 1995 a seguito del Protocollo Governo- parti sociali del 1993, raccoglie la contrattazione collettiva di secondo livello della provincia dei Verona, sia nel settore privato sia in quello delle Pubbliche Amministrazioni. Organizza incontri di presentazione ed elaborazione delle analisi sui dati raccolti, secondo metodologie adottate da altri centri presenti a livello territoriale (Emilia-Romagna) e nazionale (Cnel).
Il Dipartimento contribuisce con persone e mezzi al Polo Scientifico Didattico di studi sull'Impresa, assieme al Dipartimento di Economia Aziendale e a quello di Scienze Economiche dell'Università di Verona, che promuove e coordina sia l'attività di ricerca per lo sviluppo del territorio vicentino e del commercio internazionale, sia un'offerta didattica innovativa. La convenzione
Università-Fondazione Studi Universitari di Vicenza prevede una Governance mista università-territorio attraverso un comitato di coordinamento che condivide gli indirizzi strategici del Polo.
Il Dipartimento si è dotato di una “Collana del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Università di Verona” che raccoglie la maggior parte delle pubblicazioni dei suoi ricercatori. E' stato elaborato un Regolamento che disciplina i requisiti e le procedure per l'inserimento di opere scientifiche in Collana. La Collana è ripartita in tre sezioni: Monografie, Raccolte e Atti di Convegno, Manuali e Lezioni. La pubblicazione delle opere inserite in Collana è attualmente è affidata alla casa editrice ESI di Napoli.
Le decisioni operative necessarie al funzionamento della Collana, nonché il suo livello di qualità scientifica sono garantiti da un Comitato Scientifico nominato dal Consiglio di Dipartimento. Inoltre, il Consiglio di Dipartimento ha anche individuato, per ciascun settore scientifico disciplinare, un numero congruo di studiosi cui affidare il referaggio 'doppio cieco' delle opere da pubblicarsi nel settore “Monografie” della Collana di Dipartimento. L'elenco dei referees è pubblicato sulla pagina web del Dipartimento.
Il Dipartimento è dotato anche di due riviste.
La rivista elettronica del CDE Papers di diritto europeo (ISSN 2038-0461¸ http://europa.univr.it/rivista_cde_verona.htm) raccoglie contributi di professori e ricercatori universitari, come pure di studiosi italiani e stranieri, sui temi dell'integrazione europea nei suoi aspetti di diritto, sia istituzionale sia materiale, e dei suoi riflessi sugli ordinamenti nazionali in una prospettiva interdisciplinare. Gli scritti contenuti nella rivista sono valutati attraverso un sistema blind peer-review. La direzione scientifica è affidata alla Prof.ssa Maria Caterina Baruffi, responsabile accademica del CDE. Il comitato scientifico è composto da: prof.ssa M.C. Baruffi, prof. Franco Ferrari, prof. Matteo Ortino, prof.ssa Laura Calafà e dott.ssa Isolde Quadranti. Responsabile di redazione è la dott.ssa Isolde Quadranti, responsabile tecnico il dott. Angelo Mazzotta.
La "Rivista di Giurisprudenza ed Economia d'Azienda", edita prima da Aracne Editrice e, dal 2010, da Franco Angeli Editore, è il risultato di un progetto accademico, giudiziario e forense, nato dall'esigenza di avere un efficace strumento di conoscenza e diffusione della giurisprudenza di merito locale. La direzione della Rivista è affidata al prof. Lorenzo Picotti, mentre la selezione del materiale e l'elaborazione dei contenuti sono affidate ad un Comitato di redazione, composto da responsabili scientifici per singole discipline, e ad un Comitato editoriale, composto da giovani collaboratori, dottorandi e avvocati, che raccoglie e prepara il materiale giurisprudenziale. La scelta del materiale da pubblicare mantiene al centro la specificità e freschezza della “giurisprudenza di merito”, di regola inedita, ed i contenuti della presentazione seguono criteri di qualità e di rigore nella massimazione ed annotazione delle decisioni. Alcuni contributi originali completano ogni numero, dando spazio ad approfondimenti su temi specifici e ad iniziative convegnistiche, che spesso la Rivista stessa promuove, aggregando interessi scientifici e professionali. Tali fattori hanno supportato un'importante diffusione a livello locale e poi anche a livello nazionale.
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Schede inserite da questa Struttura
| N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
|---|---|---|---|---|
| 1. | RIMA (rete di interventi multidisciplinari contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale sui minori) | CORDIANO Alessandra | 4 | Altri 3 enti: una cooperativa sociale e due Ulss di Verona |
| 2. | LEGAL_Frame_Work, Prin 2010-2011, iniziato a febbraio 2013 | GOTTARDI Donata Maria Assunta | 5 | 11 unità locali |
| 3. | Studio innovazione organizzativa in materia di conciliazione tempi di vita e lavoro | CALAFA' Laura | 3 | |
| 4. | Diritto pubblico e diritto privato nella disciplina degli accordi amministrativi, Prin 2008, terminato nel 2012 | CORLETTO Daniele | 3 | |
| 5. | RACSE, réseau académique sur la Charte Sociale Européenne et les Droits Sociaux | GUIGLIA Giovanni | 11 | 1 |
| 6. | Il Workfare territoriale | GOTTARDI Donata Maria Assunta | 4 | 10 |
| 7. | Corti, dottrina e società inclusiva: l'impatto dei formanti dottrinali sulle Corti di vertice, Prin 2010-2011, iniziato a gennaio 2013 | PALERMO Francesco | 2 |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
| N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
|---|
Nessuna
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Il Dipartimento è dotato di un Laboratorio didattico e di ricerca: il Centro di documentazione europea del Dipartimento di Scienze Giuridiche (CDE: http://europa.univr.it/). La consistenza del patrimonio librario è di 3.095 monografie e 285 riviste cartacee.
E' un centro di informazione, documentazione e ricerca sul processo evolutivo dell'integrazione europea istituito sulla base di una convenzione stipulata nel 1996 tra l'Ateneo di Verona e la Commissione europea.
Il centro appartiene alla rete di informazione Europe Direct della Commissione europea.
Le finalità sono:
- aiutare l'Università a promuovere e consolidare l'insegnamento e la ricerca nel campo dell'integrazione europea;
- rendere accessibile al pubblico (compreso quello non universitario) l'informazione sull'Unione e le sue politiche;
- partecipare al dibattito sull'Unione europea stabilendo contatti con gli altri centri e reti d'informazione europei.
Coerentemente a tali fini, il Centro possiede oltre 2000 pubblicazioni ufficiali delle istituzioni comunitarie e numerose monografie sulle politiche dell'Unione. IL CDE dispone infine di accessi privilegiati alle banche dati comunitarie.
Le pubblicazioni del CDE sono consultabili tramite l'OPAC d'Ateneo.
Il Centro si propone di individuare modelli organizzativi e procedimentali funzionali a garantire una maggiore efficienza, efficacia ed economicità della Pubblica Amministrazione. Tale obiettivo viene realizzato svolgendo attività di ricerca (di base ed applicata), organizzando convegni e seminari (anche di livello internazionale), promuovendo attività di alta formazione interdisciplinare nell'ambito delle iniziative approvate dal Dipartimento di Scienze Giuridiche.
Negli ultimi anni il CDE si è caratterizzato quale struttura di supporto alla ricerca incrementando la sua funzione di laboratorio didattico.
Da giugno 2007 a novembre 2014 ha coordinato i 50 CDE che compongono la rete italiana; da novembre 2014 fa parte del gruppo di coordinamento della medesima rete.
Il CDE di Verona è un centro di eccellenza preso ad esempio nell'ambito dei centri Europe Direct a livello nazionale ed europeo.
Le attività del Centro sono svolte dalla dott.ssa Isolde Quadranti, documentalista responsabile, sotto la direzione scientifica della prof.ssa Maria Caterina Baruffi.
E' un centro di informazione, documentazione e ricerca sul processo evolutivo dell'integrazione europea istituito sulla base di una convenzione stipulata nel 1996 tra l'Ateneo di Verona e la Commissione europea.
Il centro appartiene alla rete di informazione Europe Direct della Commissione europea.
Le finalità sono:
- aiutare l'Università a promuovere e consolidare l'insegnamento e la ricerca nel campo dell'integrazione europea;
- rendere accessibile al pubblico (compreso quello non universitario) l'informazione sull'Unione e le sue politiche;
- partecipare al dibattito sull'Unione europea stabilendo contatti con gli altri centri e reti d'informazione europei.
Coerentemente a tali fini, il Centro possiede oltre 2000 pubblicazioni ufficiali delle istituzioni comunitarie e numerose monografie sulle politiche dell'Unione. IL CDE dispone infine di accessi privilegiati alle banche dati comunitarie.
Le pubblicazioni del CDE sono consultabili tramite l'OPAC d'Ateneo.
Il Centro si propone di individuare modelli organizzativi e procedimentali funzionali a garantire una maggiore efficienza, efficacia ed economicità della Pubblica Amministrazione. Tale obiettivo viene realizzato svolgendo attività di ricerca (di base ed applicata), organizzando convegni e seminari (anche di livello internazionale), promuovendo attività di alta formazione interdisciplinare nell'ambito delle iniziative approvate dal Dipartimento di Scienze Giuridiche.
Negli ultimi anni il CDE si è caratterizzato quale struttura di supporto alla ricerca incrementando la sua funzione di laboratorio didattico.
Da giugno 2007 a novembre 2014 ha coordinato i 50 CDE che compongono la rete italiana; da novembre 2014 fa parte del gruppo di coordinamento della medesima rete.
Il CDE di Verona è un centro di eccellenza preso ad esempio nell'ambito dei centri Europe Direct a livello nazionale ed europeo.
Le attività del Centro sono svolte dalla dott.ssa Isolde Quadranti, documentalista responsabile, sotto la direzione scientifica della prof.ssa Maria Caterina Baruffi.
No record found
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
| N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
|---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
| N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. | Biblioteca centrale | http://www.univr.it/main?ent=biblio | 494.894 | 119.096 | 8.914 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [19]
-
- Prof. Associati [14]
-
- Ricercatori [24]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [2]
-
- Assegnisti [12]
-
- Dottorandi [48]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
| N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. | BARUFFI | Maria Caterina | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/13 |
| 2. | CIAMPI | Annalisa | Professore Straordinario | 12 | 12 | IUS/13 |
| 3. | CORLETTO | Daniele | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/10 |
| 4. | DURET | Paolo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/10 |
| 5. | FERRARI | Franco | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/13 |
| 6. | FUSELLI | Stefano | Professore Straordinario | 12 | 12 | IUS/20 |
| 7. | GENOVESE | Anna | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/04 |
| 8. | GOTTARDI | Donata Maria Assunta | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/07 |
| 9. | MESSINA | Sebastiano Maurizio | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/12 |
| 10. | PATRONO | Paolo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/17 |
| 11. | PICOTTI | Lorenzo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/17 |
| 12. | PRESUTTI | Adonella | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/16 |
| 13. | RIGUZZI | Maurizio | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/06 |
| 14. | ROSSI | Giovanni | Professore Straordinario | 12 | 12 | IUS/19 |
| 15. | RUSCELLO | Francesco | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/01 |
| 16. | SALA | Giovanni Antonio | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/10 |
| 17. | TROIANO | Stefano | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/01 |
| 18. | ZACCARIA | Alessio | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/01 |
| 19. | ZANUSO | Francesca | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/20 |
Personale di ruolo
| Area Amministrativa | 3 |
|---|---|
| Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
| Area Socio - Sanitaria | 0 |
| Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 1 |
| Area Biblioteche | 0 |
| Area Amministrativa - Gestionale | 2 |
| Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
| Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
| Area Amministrativa | 0 |
|---|---|
| Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
| Area Socio - Sanitaria | 0 |
| Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 1 |
| Area Biblioteche | 0 |
| Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
| Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
| Area non definita | 0 |