Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
1. Il Dipartimento di Architettura dell'Università Roma Tre, in applicazione della Legge n. 240/2010 che unifica in un'unica struttura le funzioni della didattica e della ricerca,si costituisce nel gennaio del 2013 dall'accorpamento della Facoltà di Architettura e di tre preesistenti Dipartimenti dell'Ateneo: il Dipartimento di Progettazione e Studio dell'Architettura, il Dipartimento di Strutture e il Dipartimento di Studi Urbani. L'elenco dei SSD presenti all'interno del Dipartimento (cfr. Progetto scientifico ed Elenco dei SSD)mette in evidenza la ricchezza degli approfondimenti specialistici necessari al progetto di architettura ed alla ricerca che lo sostiene in diversi ambiti e con diversi gradi di multidisciplinarità. La domanda politica, sociale e tecnica che può essere oggi rivolta ai progetti di architettura e a tutte le discipline che ne devono garantire credibilità culturale e aggiornamento, guarda all'orizzonte di innovazione, riqualificazione e conoscenza richiesto dalle città, dai paesaggi storici e contemporanei, dal mondo della costruzione e della produzione tecnologica, in ambito locale, nazionale e internazionale.
In questa prospettiva, ed in accordo con il Piano Strategico della Ricerca (PSR) predisposto dall'Ateneo, il Dipartimento:
- riconosce il ruolo centrale della ricerca e la sua funzione primaria;
- intende garantirne lo sviluppo e promuovere il suo legame imprescindibile con le altre funzioni primarie della didattica e della terza missione;
- sostiene la ricerca di base nelle diverse aree scientifico-disciplinari e ne incoraggia al tempo stesso gli esiti applicativi e trasversali(cfr. A1 punto 2).
Al fine di garantire un'organizzazione efficiente dei contributi individuali e delle strutture attuali e future della ricerca ( Gruppi di ricerca e Laboratori strumentali, cfr. C1.a ), di monitorare la qualità dei prodotti e di individuare i campi sui quali è opportuno investire, anche per mirare a possibili finanziamenti, il Dipartimento ha previsto, come da proprio Regolamento di funzionamento, l'istituzione della Commissione Programmazione Attività di Ricerca (CoPAR),della Commissione per l'attività di Accreditamento, Valutazione ed Autovalutazione ( AVA ) e dell'Agenzia interna per la Ricerca (cfr. B.1).
2. Settori di ricerca in cui opera il Dipartimento
Il gruppo di 63 docenti che afferiscono al Dipartimento, i 22 dottorandi e i 12 assegnisti offrono un patrimonio di varie e molteplici conoscenze disciplinari: queste consentono ai gruppi di ricerca di affrontare, oltre a temi più convenzionali, anche prospettive di assoluta originalità. La gestione consapevole del processo di trasformazione della città contemporanea, del suo ambiente e del suo territorio (centro e periferia, antico e nuovo, spazi costruiti e spazi aperti, aree pubbliche e aree private, spazio antropizzato e ambiente naturale) richiede il controllo di molteplici strumenti analitici ed interpretativi e di appropriate tecniche di intervento e, soprattutto, di volta in volta, l'acquisizione di una visione d'insieme. Alle competenze storiche, costruttive e urbane si aggiungono quelle di tipo economico, tecnologico ed energetico-ambientale, che portano a sviluppare la capacità di interloquire e confrontarsi con discipline e specializzazioni spesso assai distanti tra loro. Inquadrare la figura dell'architetto, e del suo futuro contributo alla società, all'interno di un campo così composito richiede pertanto accorte scelte di fondo, dovute sia ai mutevoli contorni delle opportunità di lavoro, sia ai livelli di specializzazione, talvolta molto spinti, tipici di alcuni settori.
Il Dipartimento si rivolge quindi ai temi dell'architettura e della città, intende canalizzare la diversificazione degli interessi culturali all'interno di un approccio multidisciplinare coerente e sinergico, ed è aperto verso l'esterno a collaborazioni multidisciplinari - didattiche, scientifiche e di terza missione - essenziali per completarne il campo d'azione e di conoscenza. Le attività di ricerca del Dipartimento si articolano lungo tre principali direttrici.
Architettura e patrimonio
Questo titolo raccoglie un insieme di interessi, di impegni e di esperienze didattiche, culturali, professionali e di ricerca ( scientifica, teorica, applicata e progettuale ) maturato da molti anni da docenti confluiti nel Dipartimento e mirato soprattutto a sperimentare un nuovo e più proficuo rapporto fra l'architettura e le diverse discipline che hanno competenza in materia di beni culturali e che sanno interpretare la stratificazione storica dei paesaggi contemporanei (storia, restauro, disegno, un particolare settore della matematica, conoscenze strutturali, composizione architettonica e urbana, urbanistica): nella consapevolezza che sia proprio il progetto di architettura, nelle sue diverse declinazioni filologiche e interpretative, ad avere come obiettivo centrale non solo la comprensione e la conservazione del patrimonio costruito ( built Heritage ) e del paesaggio antropizzato, ma anche la loro rivitalizzazione, attualizzazione, innovazione e reinserimento nel contesto degli usi, delle necessità culturali e pratiche attuali e future. In questa prospettiva e nella convinzione che questo ambito di ricerca possa esprimere e potenziare il ruolo culturale e scientifico che distingue la cultura italiana in campo internazionale, il progetto di architettura è indagato con ampiezza e senza dogmatismi, nelle sue diverse prassi e nei mutevoli strumentari teorici, conoscitivi e metodologici, nella sua evoluzione storica, nelle permanenze e nelle prospettive evolutive.
Architettura, scienze e innovazione
E' evidente che per concepire e realizzare architetture le conoscenze tecniche offrono un potente repertorio -variabile nel tempo e nello spazio- di strumenti operativi. D'altro canto, anche se può apparire meno evidente, le conoscenze scientifiche - che costituiscono una parte certamente rilevante della cultura contemporanea - possono avere un ruolo talvolta determinante nell'invenzione progettuale. Queste, pertanto, non vanno percepite solo come un necessario strumento per governare i processi e le tecniche di intervento ma anche, e forse soprattutto, come un modello di metodo che contribuisce ad arricchire il novero degli strumenti necessari al progetto di architettura.In un'epoca in cui si coltiva il sapere diviso e la specializzazione, quando manca una visione unificante dei processi, vi è il rischio di un uso inconsapevole, e magari improprio degli strumenti tecnici. Nella definizione dei percorsi formativi così come nello svolgimento delle attività di ricerca è molto importante cercare una sintesi fra competenze disciplinari eterogenee. Il Dipartimento di Architettura ritiene, in particolare, che la ricerca e l'uso della innovazione, per essere consapevoli e funzionali ad una architettura vicina alle esigenze della società contemporanea, debbano essere accompagnati da conoscenze scientifiche adeguate. La didattica e la ricerca svolte dai membri del Dipartimento in ambito scientifico e tecnico sono orientate in questo senso, nella convinzione, peraltro, che l'architettura sia un ambito privilegiato ove conoscenze anche molto diverse concorrono alla formazione di una figura professionale poliedrica.
Studi urbani e territoriali
Si tratta di un campo di ricerca che riguarda l'insieme delle condizioni insediative ed ambientali che scandiscono ed accompagnano i processi di urbanizzazione. I campi di riflessione e ricerca risultano fortemente interconnessi, con un elevato livello di collaborazione fra le diverse unità di ricerca impegnate, e con collaborazioni e convenzioni con un importante partenariato istituzionale, scientifico e imprenditoriale, di livello nazionale ed internazionale. Una specifica attenzione è rivolta al sistema delle autonomie locali e territoriali, con un riferimento particolare alle istituzioni laziali e del contesto metropolitano romano, con le quali sono in essere diverse collaborazioni. I temi di ricerca spaziano dalle politiche e dai piani per il governo del territorio allo sviluppo sostenibile delle economie territoriali, dalla storia della città e del territorio al progetto urbano nei suoi connotati morfo-tipologici, funzionali e di senso, dalle politiche infrastrutturali alla pianificazione per il paesaggio e le aree agricole, dalla pianificazione per il paesaggio alla progettazione degli spazi aperti, dalla valutazione ambientale alle riflessioni sui beni comuni e sulla produzione dei beni pubblici, dall'abitare la città contemporanea all'arte urbana, sino alle forme di partecipazione collettiva alla progettazione ed alla deliberazione pubblica. Una specifica linea di ricerca, a carattere fortemente interdisciplinare, è relativa ai temi della sostenibilità energetico-ambientale dell'ambiente costruito e degli insediamenti, con particolare riguardo alle azioni di mitigazione ed adattamento agli effetti prodotti dal cambiamento climatico.
Nei due nuovi Dottorati attivati presso il Dipartimento ( cfr. B1.3 ) sono chiaramente riconoscibili le linee di ricerca del Dipartimento.
Il Dipartimento, a partire da quanto sopra riportato e sulla base dell'attuale articolazione dei Laboratori di ricerca ( cfr. quadro C1.a ), sta affrontando una complessa riorganizzazione delle strutture della ricerca (Gruppi di ricerca e Laboratori strumentali), che dovrà anche tener conto, in attesa del completamento dei lavori di ristrutturazione della sede dell'ex Mattatoio, degli spazi a disposizione nel breve e lungo periodo.
3. Prospettive della ricerca
Il Dipartimento intende assicurare lo sviluppo della ricerca di ogni suo componente, in continuità con quanto avvenuto fino ad oggi nelle precedenti strutture, per ogni settore disciplinare presente al suo interno. Al tempo stesso, per il futuro, intende promuovere, consolidare e rendere riconoscibili all'esterno le linee di ricerca multidisciplinari che più ne caratterizzano le competenze e le vocazioni. A questo scopo, l'impegno dei prossimi anni sarà rivolto a incanalare una parte rilevante delle attività dipartimentali di ricerca di base e applicata (ricerca dipartimentale, Dottorati in esaurimento e nuovi Dottorati, assegni, attività per conto di terzi, progetti nazionali, europei ed extraeuropei) nei filoni che più corrispondono alle potenzialità del Dipartimento(cfr. A1 punto 2),a razionalizzarne i collegamenti con l'attività didattica (lauree magistrali, laboratori di tesi di laurea, Master di I e II livello) e con la terza missione e a indirizzarle verso obiettivi concreti e rispondenti alle domande provenienti dall'esterno.In sintonia con gli interessi caratterizzanti un Dipartimento di Architettura, tali sistemi aggregati di ricerca saranno rivolti all'ambiente costruito -ai territori, alle città e agli edifici- ed all'insieme delle questioni di cui esso è oggi più di frequente investito. E, a favore di questi contesti, le ricerche storiche e quelle sul patrimonio, le ricerche scientifiche e quelle sulla sostenibilità e sul miglioramento dell'efficienza energetica, le ricerche per il progetto architettonico e urbano e quelle sulla città e i territori, saranno interessate a potenziare relazioni esterne con tutti i soggetti che a diverso titolo (altre istituzioni pubbliche,enti privati, imprese,ecc.) possono richiedere contributi di coscienza e offrire settori concreti di contestualizzazione. In tutti questi ambiti sarà necessario cogliere le opportunità locali, nazionali ed internazionali, e prepararsi ad intercettare occasioni di finanziamento aggiuntive a quelle del budget ordinario di Dipartimento assegnato dall'Ateneo. A questo fine, come previsto dal Progetto costitutivo del Dipartimento, dovrà essere potenziata un'Agenzia interna per la Ricerca ( docenti e personale amministrativo ) che, in collegamento con gli analoghi uffici della Amministrazione centrale, persegua i seguenti obiettivi:
-assista le ricerche già avviate nei settori per loro tradizione più attivi e nello stesso tempo promuova un nuovo impegno anche negli ambiti che soltanto raramente hanno istruito programmi di ricerca internazionali;
-svolga azione di monitoraggio e individui i campi nei quali è opportuno che si attivino singoli ricercatori e gruppi in via di costituzione, in accordo con le linee di ricerca del Dipartimento ed eventualmente in collaborazione con le strutture scientifiche di altri Dipartimenti, con i Centri di ricerca interdipartimentali di Ateneo e con altre strutture di ricerca esterne ( CNR ed altre );
-promuova un'azione strategica di raccordo - una rete di connessione - tra Laboratori ( in fase di riorganizzazione, come da Osservazioni e proposte del Dipartimento di Architettura alla Programmazione triennale di Ateneo ), Gruppi di ricerca e Dottorati ( ma anche Master e didattica magistrale ), al fine di corrispondere tempestivamente alle domande provenienti dall'esterno ( dal Progetto istitutivo del Dipartimento: “Se finora temi di ricerca e tesi di dottorato hanno traguardato obiettivi abbastanza indipendenti, la forte riduzione dei finanziamenti e la necessità di razionalizzare risorse sempre più scarse impongono di far convergere su alcuni campi di ricerca mirati il lavoro di studio dei docenti e i temi di approfondimento dei dottorandi. Sul piano nazionale ed europeo si pone infatti l'esigenza di qualificare e caratterizzare le singole scuole, al fine di evidenziare l'offerta di specializzazione e assorbire nel terzo livello di formazione, e parzialmente nel secondo, una domanda orientata, proveniente anche dall'Italia e dall'estero. Non risulta possibile infatti mantenere una natura generale della formazione e contemporaneamente una vasta gamma di approfondimenti settoriali molto avanzati. Questa convinzione rafforza l'esigenza di riuscire a differenziare l'impegno dei singoli docenti, orientando il loro lavoro verso quei settori dove meglio esprimono talento e competenze. Solo perseguendo alcuni temi strategici molto mirati e sostenuti su tempi lunghi sarà possibile risultare convincenti e ricercare cofinanziamenti che affianchino le risorse nazionali ed europee” ).
Per quanto riguarda i rapporti con la didattica e le possibili ricadute di terza missione, è prevedibile che l'area romana e laziale ed i sistemi territoriali in essa riconoscibili siano un campo di applicazione privilegiato (cfr. Progetto istitutivo) ed è auspicabile che il Dipartimento orienti in questa direzione almeno una parte del suo impegno futuro per potenziare le attività di trasferimento di conoscenze e di tecnologie innovative, di servizio e consulenza progettuale, di ricerca in conto terzi e per allargare le opportunità di tirocinio per gli studenti e i laureati: nei rapporti con le scuole, con la PA regionale e comunale - in particolare nei processi di sviluppo dei quadranti territoriali che partono da Roma, con il sistema produttivo e delle imprese nei settori che investono la trasformazione urbana e territoriale ( cfr. in particolare l'accordo con il CEFME CTP, 2013 ). In questo ambito dovrà essere articolata la risposta alle occasioni di finanziamento promosse dalla Regione Lazio ( al 2013, Avviso pubblico relativo a progetti di ricerca presentati da Università e Centri di ricerca – LR 13/2008, 17/12/2013 - Bollettino ufficiale della Regione Lazio - n. 103, nei settori dei Beni Culturali e delle Energie rinnovabili ). E sono previsti altresì, sempre in ambito regionale e in accordo con il CRUL, contributi di comunicazione scientifica e divulgativa in preparazione dell'Expo 2015 "Nutrire il pianeta energia per la vita".
In ambito nazionale il Dipartimento di Architettura, già impegnato nello svolgimento delle attività di ricerca delle Unità locali del PRIN (PRIN 2010-2011 "Piccoli Comuni e Coesione Sociale", UL Roma Tre; PRIN 2010-2011 "Modelli ed algoritmi per l'analisi non lineare delle strutture e la validazione di regole di progettazione a base prestazionale", UL Roma Tre) e del FIRB (FIRB 2008 "La riconfigurazione degli spazi aperti…", UL Roma Tre), prevede di fare ricerca soprattutto nei settori per i quali ha espresso manifestazioni d'interesse nel dicembre 2013: Manifestazioni di interesse per PNR 2014/2016 - Dipartimento di Architettura: 3 – Secure clean and efficient energy, 5 –Climate action, resource efficiency and raw materials, 6 -Europe in a changing world–inclusive,innovative,and reflective societies, 9 -Restoring, preserving, valuing & managing the european cultural heritage (tangible & intangible), creativity.
In ambito internazionale, la ricerca si svolge nel contesto dei numerosi accordi quadro e relativi progetti operativi che il Dipartimento ha sottoscritto nel tempo e che costituiscono una “prima rete” internazionale in grado di favorire le future partecipazioni ai bandi Horizon 2020, alle Cost Actions, alle Marie Skłodowska-Curie Actions ed al programma Erasmus Plus. Sono in corso i seguenti progetti europei: Progetto di ricerca europeo incluso nel programma Education and Culture DG – Lifelong Learning Programme, Transfer of Innovation Leonardo Da Vinci, TTSB–Training Tools for Sustainable Buildings, 2011-2013, Unità Nazionale Roma Tre; Cost Action IS 1007 Investigating Cultural Sustainability, proponente University of Jyväskylä ( Finland ), approvata nel dominio “Individuals, Societies, Cultures and Health” ( cui il Dipartimento – Studi Urbani, poi Architettura - partecipa dal 2011 con un proprio rappresentante ). Ed è attivo, con significative ricadute sulla didattica magistrale, il seguente accordo internazionale con la Città del Vaticano: 2013, Restauro delle strutture murarie emerse dagli scavi archeologici nell'area extraterritoriale di Santa Maria di Galeria.
Si configurano particolarmente promettenti, nell'insieme degli scambi attivati con diversi paesi dell'America Latina e caraibica (Perù, 2012-2013 e Argentina, cfr. infra), con la Cina (College of Civil Engineering of Fuzhou, China, 2013), in Europa con la Russia e con la Svezia (Moscow Institute of Architecture Marhi, 2011-2015 e KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma, 2011-2013), i possibili esiti di alcuni progetti di ricerca (cfr.in particolare il Progetto di Grande Rilevanza Italia-Argentina "Costruzioni ad energia positiva per la rigenerazione urbana dei quartieri informali", su programmi di cofinanziamento del MAE). Anche le attività di competizione internazionale nel settore della sostenibilità e della migliore efficienza energetica saranno oggetto di sostegno e attenzione ( cfr. in particolare: Progetto del team RhOME for denCity per Solar Decathlon Europe 2014 ).
4. Obiettivi
Quanto finora descritto, in merito all'organizzazione, ai contenuti ed alle finalità dell'attività della ricerca nel Dipartimento, permette di individuare, a seguire, alcuni obiettivi di miglioramento realistici a medio termine. Tali obiettivi sono stati definiti in accordo con quanto previsto dal PSR e si riferiscono in particolare alla qualità della ricerca ( OQ ), alla capacità di attrarre risorse (OR), all'impegno nei processi di internazionalizzazione (OI) ed all'impegno nell'alta formazione (OF). Negli ambiti citati, il Dipartimento si propone in primo luogo di aumentare la quantità e la qualità dei prodotti, anche allo scopo di promuovere, per quanto possibile, una maggiore riconoscibilità delle iniziative portanti della ricerca dipartimentale e di migliorare la capacità di attrarre risorse ( dai bandi europei, nazionali e regionali e dai contratti stipulati con enti pubblici e privati ). Un forte impegno sarà dedicato inoltre allo sviluppo dei processi di internazionalizzazione già in atto ed in particolare all'incremento dei ricercatori-visitatori stranieri, specie se impegnati nella Didattica delle Magistrali e dei Master, come da programma di incentivazione previsto dall'Ateneo nel PSR. L'intero sistema della ricerca del Dipartimento attribuisce infine all'alta formazione - valorizzazione dei Dottorati ed incremento degli assegni di ricerca, in accordo con le linee di ricerca della struttura - un ruolo fondamentale nel miglioramento dei risultati della ricerca, sia nell'ambito universitario interno che nei contesti esterni di ricerca e di sviluppo.
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OBIETTIVO 1 ( OQ/Qualità della ricerca )
OQ.1 miglioramento della quantità e della qualità media dei prodotti della Ricerca
Monitoraggio: Riesame 2015 - Scadenza obiettivo: 2017
AZIONE: Aumentare il numero e la qualità di pubblicazioni su riviste ( in particolare di classe A ) nazionali ed internazionali.
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero di articoli
AZIONE: Aumentare il numero delle monografie, relative ai filoni di ricerca più rappresentativi del Dipartimento, pubblicate presso editori nazionali ed internazionali riconosciuti.
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero di monografie.
AZIONE:Motivare i docenti inattivi.
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero di pubblicazioni.
OQ.2 consolidamento della qualità delle aree di eccellenza
Monitoraggio: Riesame 2015 - Scadenza obiettivo: 2017
AZIONE: Sostenere le aree di eccellenza con il potenziamento dei Laboratori e la riorganizzazione dei Gruppi di ricerca, favorendone la collaborazione internazionale. INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero dei contratti di ricerca
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OBIETTIVO 2 (OR/ capacità di attrarre risorse):
OR.1 Miglioramento della capacità di attrarre risorse in bandi competitivi europei, nazionali e regionali
Monitoraggio: Riesame 2015 - Scadenza obiettivo: 2017
AZIONE: Aumentare il numero di partecipazioni a bandi europei, nazionali e regionali.
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero di bandi
AZIONE: Potenziare l'Agenzia interna per la Ricerca.
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero di bandi
AZIONE: Orientare la ricerca verso i temi oggetto di bandi.
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero di bandi.
OR.2 Miglioramento della capacità di stipulare contratti di ricerca con Enti pubblici e privati
Monitoraggio: Riesame 2015 - Scadenza obiettivo: 2017
AZIONE: Migliorare la capacità di stipulare contratti di ricerca con Enti pubblici e privati.
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero di contratti
AZIONE: Utilizzare le numerose occasioni di accordi con Enti pubblici e privati (stages, collaborazioni didattiche, lettere d'intenti,protocolli d'intesa,ecc.) per favorire la stipula di contratti di ricerca.
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero di contratti.
AZIONE: Potenziare il fondo di rotazione previsto dal Dipartimento
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero di contratti. _______________________________________________________________________________
OBIETTIVO 3 ( OI /impegno nei processi di internazionalizzazione ):
OI Incremento dei ricercatori-visitatori stranieri
Monitoraggio: Riesame 2015 - Scadenza obiettivo: 2017
AZIONE: Aumento e razionalizzazione del numero delle convenzioni stipulate con Università straniere.
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero di convenzioni
AZIONE: Aumento del numero di visiting professor e, possibilmente, anche della durata del loro soggiorno, favorendo la possibilità di partecipare nel corso della stessa visita anche alla didattica di Lauree Magistrali, Master e Dottorati.
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero di visiting professor
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Obiettivo 4 ( OF/impegno nell'alta formazione ):
OF.1 Quantità e qualità dell'alta formazione
Monitoraggio: Riesame 2015 - Scadenza obiettivo: 2017
AZIONE: Mantenimento del numero di borse finanziate dal Dipartimento per ogni Dottorato. INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero di borse.
AZIONE: Aumento del numero di assegni di ricerca.
INDICATORI/MONITORAGGIO:Numero di assegni di ricerca.
OF.2 Rapporto tra alta formazione e mondo produttivo
Monitoraggio: Riesame 2015 - Scadenza obiettivo: 2017
AZIONE: Aumento del numero di borse di Dottorato finanziate da Enti esterni pubblici e privati.
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero e qualità delle borse
AZIONE: Aumento del numero di assegni su temi di ricerca attrattivi per il mondo della produzione o collegati alla terza missione.
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero e qualità degli assegni
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In questa prospettiva, ed in accordo con il Piano Strategico della Ricerca (PSR) predisposto dall'Ateneo, il Dipartimento:
- riconosce il ruolo centrale della ricerca e la sua funzione primaria;
- intende garantirne lo sviluppo e promuovere il suo legame imprescindibile con le altre funzioni primarie della didattica e della terza missione;
- sostiene la ricerca di base nelle diverse aree scientifico-disciplinari e ne incoraggia al tempo stesso gli esiti applicativi e trasversali(cfr. A1 punto 2).
Al fine di garantire un'organizzazione efficiente dei contributi individuali e delle strutture attuali e future della ricerca ( Gruppi di ricerca e Laboratori strumentali, cfr. C1.a ), di monitorare la qualità dei prodotti e di individuare i campi sui quali è opportuno investire, anche per mirare a possibili finanziamenti, il Dipartimento ha previsto, come da proprio Regolamento di funzionamento, l'istituzione della Commissione Programmazione Attività di Ricerca (CoPAR),della Commissione per l'attività di Accreditamento, Valutazione ed Autovalutazione ( AVA ) e dell'Agenzia interna per la Ricerca (cfr. B.1).
2. Settori di ricerca in cui opera il Dipartimento
Il gruppo di 63 docenti che afferiscono al Dipartimento, i 22 dottorandi e i 12 assegnisti offrono un patrimonio di varie e molteplici conoscenze disciplinari: queste consentono ai gruppi di ricerca di affrontare, oltre a temi più convenzionali, anche prospettive di assoluta originalità. La gestione consapevole del processo di trasformazione della città contemporanea, del suo ambiente e del suo territorio (centro e periferia, antico e nuovo, spazi costruiti e spazi aperti, aree pubbliche e aree private, spazio antropizzato e ambiente naturale) richiede il controllo di molteplici strumenti analitici ed interpretativi e di appropriate tecniche di intervento e, soprattutto, di volta in volta, l'acquisizione di una visione d'insieme. Alle competenze storiche, costruttive e urbane si aggiungono quelle di tipo economico, tecnologico ed energetico-ambientale, che portano a sviluppare la capacità di interloquire e confrontarsi con discipline e specializzazioni spesso assai distanti tra loro. Inquadrare la figura dell'architetto, e del suo futuro contributo alla società, all'interno di un campo così composito richiede pertanto accorte scelte di fondo, dovute sia ai mutevoli contorni delle opportunità di lavoro, sia ai livelli di specializzazione, talvolta molto spinti, tipici di alcuni settori.
Il Dipartimento si rivolge quindi ai temi dell'architettura e della città, intende canalizzare la diversificazione degli interessi culturali all'interno di un approccio multidisciplinare coerente e sinergico, ed è aperto verso l'esterno a collaborazioni multidisciplinari - didattiche, scientifiche e di terza missione - essenziali per completarne il campo d'azione e di conoscenza. Le attività di ricerca del Dipartimento si articolano lungo tre principali direttrici.
Architettura e patrimonio
Questo titolo raccoglie un insieme di interessi, di impegni e di esperienze didattiche, culturali, professionali e di ricerca ( scientifica, teorica, applicata e progettuale ) maturato da molti anni da docenti confluiti nel Dipartimento e mirato soprattutto a sperimentare un nuovo e più proficuo rapporto fra l'architettura e le diverse discipline che hanno competenza in materia di beni culturali e che sanno interpretare la stratificazione storica dei paesaggi contemporanei (storia, restauro, disegno, un particolare settore della matematica, conoscenze strutturali, composizione architettonica e urbana, urbanistica): nella consapevolezza che sia proprio il progetto di architettura, nelle sue diverse declinazioni filologiche e interpretative, ad avere come obiettivo centrale non solo la comprensione e la conservazione del patrimonio costruito ( built Heritage ) e del paesaggio antropizzato, ma anche la loro rivitalizzazione, attualizzazione, innovazione e reinserimento nel contesto degli usi, delle necessità culturali e pratiche attuali e future. In questa prospettiva e nella convinzione che questo ambito di ricerca possa esprimere e potenziare il ruolo culturale e scientifico che distingue la cultura italiana in campo internazionale, il progetto di architettura è indagato con ampiezza e senza dogmatismi, nelle sue diverse prassi e nei mutevoli strumentari teorici, conoscitivi e metodologici, nella sua evoluzione storica, nelle permanenze e nelle prospettive evolutive.
Architettura, scienze e innovazione
E' evidente che per concepire e realizzare architetture le conoscenze tecniche offrono un potente repertorio -variabile nel tempo e nello spazio- di strumenti operativi. D'altro canto, anche se può apparire meno evidente, le conoscenze scientifiche - che costituiscono una parte certamente rilevante della cultura contemporanea - possono avere un ruolo talvolta determinante nell'invenzione progettuale. Queste, pertanto, non vanno percepite solo come un necessario strumento per governare i processi e le tecniche di intervento ma anche, e forse soprattutto, come un modello di metodo che contribuisce ad arricchire il novero degli strumenti necessari al progetto di architettura.In un'epoca in cui si coltiva il sapere diviso e la specializzazione, quando manca una visione unificante dei processi, vi è il rischio di un uso inconsapevole, e magari improprio degli strumenti tecnici. Nella definizione dei percorsi formativi così come nello svolgimento delle attività di ricerca è molto importante cercare una sintesi fra competenze disciplinari eterogenee. Il Dipartimento di Architettura ritiene, in particolare, che la ricerca e l'uso della innovazione, per essere consapevoli e funzionali ad una architettura vicina alle esigenze della società contemporanea, debbano essere accompagnati da conoscenze scientifiche adeguate. La didattica e la ricerca svolte dai membri del Dipartimento in ambito scientifico e tecnico sono orientate in questo senso, nella convinzione, peraltro, che l'architettura sia un ambito privilegiato ove conoscenze anche molto diverse concorrono alla formazione di una figura professionale poliedrica.
Studi urbani e territoriali
Si tratta di un campo di ricerca che riguarda l'insieme delle condizioni insediative ed ambientali che scandiscono ed accompagnano i processi di urbanizzazione. I campi di riflessione e ricerca risultano fortemente interconnessi, con un elevato livello di collaborazione fra le diverse unità di ricerca impegnate, e con collaborazioni e convenzioni con un importante partenariato istituzionale, scientifico e imprenditoriale, di livello nazionale ed internazionale. Una specifica attenzione è rivolta al sistema delle autonomie locali e territoriali, con un riferimento particolare alle istituzioni laziali e del contesto metropolitano romano, con le quali sono in essere diverse collaborazioni. I temi di ricerca spaziano dalle politiche e dai piani per il governo del territorio allo sviluppo sostenibile delle economie territoriali, dalla storia della città e del territorio al progetto urbano nei suoi connotati morfo-tipologici, funzionali e di senso, dalle politiche infrastrutturali alla pianificazione per il paesaggio e le aree agricole, dalla pianificazione per il paesaggio alla progettazione degli spazi aperti, dalla valutazione ambientale alle riflessioni sui beni comuni e sulla produzione dei beni pubblici, dall'abitare la città contemporanea all'arte urbana, sino alle forme di partecipazione collettiva alla progettazione ed alla deliberazione pubblica. Una specifica linea di ricerca, a carattere fortemente interdisciplinare, è relativa ai temi della sostenibilità energetico-ambientale dell'ambiente costruito e degli insediamenti, con particolare riguardo alle azioni di mitigazione ed adattamento agli effetti prodotti dal cambiamento climatico.
Nei due nuovi Dottorati attivati presso il Dipartimento ( cfr. B1.3 ) sono chiaramente riconoscibili le linee di ricerca del Dipartimento.
Il Dipartimento, a partire da quanto sopra riportato e sulla base dell'attuale articolazione dei Laboratori di ricerca ( cfr. quadro C1.a ), sta affrontando una complessa riorganizzazione delle strutture della ricerca (Gruppi di ricerca e Laboratori strumentali), che dovrà anche tener conto, in attesa del completamento dei lavori di ristrutturazione della sede dell'ex Mattatoio, degli spazi a disposizione nel breve e lungo periodo.
3. Prospettive della ricerca
Il Dipartimento intende assicurare lo sviluppo della ricerca di ogni suo componente, in continuità con quanto avvenuto fino ad oggi nelle precedenti strutture, per ogni settore disciplinare presente al suo interno. Al tempo stesso, per il futuro, intende promuovere, consolidare e rendere riconoscibili all'esterno le linee di ricerca multidisciplinari che più ne caratterizzano le competenze e le vocazioni. A questo scopo, l'impegno dei prossimi anni sarà rivolto a incanalare una parte rilevante delle attività dipartimentali di ricerca di base e applicata (ricerca dipartimentale, Dottorati in esaurimento e nuovi Dottorati, assegni, attività per conto di terzi, progetti nazionali, europei ed extraeuropei) nei filoni che più corrispondono alle potenzialità del Dipartimento(cfr. A1 punto 2),a razionalizzarne i collegamenti con l'attività didattica (lauree magistrali, laboratori di tesi di laurea, Master di I e II livello) e con la terza missione e a indirizzarle verso obiettivi concreti e rispondenti alle domande provenienti dall'esterno.In sintonia con gli interessi caratterizzanti un Dipartimento di Architettura, tali sistemi aggregati di ricerca saranno rivolti all'ambiente costruito -ai territori, alle città e agli edifici- ed all'insieme delle questioni di cui esso è oggi più di frequente investito. E, a favore di questi contesti, le ricerche storiche e quelle sul patrimonio, le ricerche scientifiche e quelle sulla sostenibilità e sul miglioramento dell'efficienza energetica, le ricerche per il progetto architettonico e urbano e quelle sulla città e i territori, saranno interessate a potenziare relazioni esterne con tutti i soggetti che a diverso titolo (altre istituzioni pubbliche,enti privati, imprese,ecc.) possono richiedere contributi di coscienza e offrire settori concreti di contestualizzazione. In tutti questi ambiti sarà necessario cogliere le opportunità locali, nazionali ed internazionali, e prepararsi ad intercettare occasioni di finanziamento aggiuntive a quelle del budget ordinario di Dipartimento assegnato dall'Ateneo. A questo fine, come previsto dal Progetto costitutivo del Dipartimento, dovrà essere potenziata un'Agenzia interna per la Ricerca ( docenti e personale amministrativo ) che, in collegamento con gli analoghi uffici della Amministrazione centrale, persegua i seguenti obiettivi:
-assista le ricerche già avviate nei settori per loro tradizione più attivi e nello stesso tempo promuova un nuovo impegno anche negli ambiti che soltanto raramente hanno istruito programmi di ricerca internazionali;
-svolga azione di monitoraggio e individui i campi nei quali è opportuno che si attivino singoli ricercatori e gruppi in via di costituzione, in accordo con le linee di ricerca del Dipartimento ed eventualmente in collaborazione con le strutture scientifiche di altri Dipartimenti, con i Centri di ricerca interdipartimentali di Ateneo e con altre strutture di ricerca esterne ( CNR ed altre );
-promuova un'azione strategica di raccordo - una rete di connessione - tra Laboratori ( in fase di riorganizzazione, come da Osservazioni e proposte del Dipartimento di Architettura alla Programmazione triennale di Ateneo ), Gruppi di ricerca e Dottorati ( ma anche Master e didattica magistrale ), al fine di corrispondere tempestivamente alle domande provenienti dall'esterno ( dal Progetto istitutivo del Dipartimento: “Se finora temi di ricerca e tesi di dottorato hanno traguardato obiettivi abbastanza indipendenti, la forte riduzione dei finanziamenti e la necessità di razionalizzare risorse sempre più scarse impongono di far convergere su alcuni campi di ricerca mirati il lavoro di studio dei docenti e i temi di approfondimento dei dottorandi. Sul piano nazionale ed europeo si pone infatti l'esigenza di qualificare e caratterizzare le singole scuole, al fine di evidenziare l'offerta di specializzazione e assorbire nel terzo livello di formazione, e parzialmente nel secondo, una domanda orientata, proveniente anche dall'Italia e dall'estero. Non risulta possibile infatti mantenere una natura generale della formazione e contemporaneamente una vasta gamma di approfondimenti settoriali molto avanzati. Questa convinzione rafforza l'esigenza di riuscire a differenziare l'impegno dei singoli docenti, orientando il loro lavoro verso quei settori dove meglio esprimono talento e competenze. Solo perseguendo alcuni temi strategici molto mirati e sostenuti su tempi lunghi sarà possibile risultare convincenti e ricercare cofinanziamenti che affianchino le risorse nazionali ed europee” ).
Per quanto riguarda i rapporti con la didattica e le possibili ricadute di terza missione, è prevedibile che l'area romana e laziale ed i sistemi territoriali in essa riconoscibili siano un campo di applicazione privilegiato (cfr. Progetto istitutivo) ed è auspicabile che il Dipartimento orienti in questa direzione almeno una parte del suo impegno futuro per potenziare le attività di trasferimento di conoscenze e di tecnologie innovative, di servizio e consulenza progettuale, di ricerca in conto terzi e per allargare le opportunità di tirocinio per gli studenti e i laureati: nei rapporti con le scuole, con la PA regionale e comunale - in particolare nei processi di sviluppo dei quadranti territoriali che partono da Roma, con il sistema produttivo e delle imprese nei settori che investono la trasformazione urbana e territoriale ( cfr. in particolare l'accordo con il CEFME CTP, 2013 ). In questo ambito dovrà essere articolata la risposta alle occasioni di finanziamento promosse dalla Regione Lazio ( al 2013, Avviso pubblico relativo a progetti di ricerca presentati da Università e Centri di ricerca – LR 13/2008, 17/12/2013 - Bollettino ufficiale della Regione Lazio - n. 103, nei settori dei Beni Culturali e delle Energie rinnovabili ). E sono previsti altresì, sempre in ambito regionale e in accordo con il CRUL, contributi di comunicazione scientifica e divulgativa in preparazione dell'Expo 2015 "Nutrire il pianeta energia per la vita".
In ambito nazionale il Dipartimento di Architettura, già impegnato nello svolgimento delle attività di ricerca delle Unità locali del PRIN (PRIN 2010-2011 "Piccoli Comuni e Coesione Sociale", UL Roma Tre; PRIN 2010-2011 "Modelli ed algoritmi per l'analisi non lineare delle strutture e la validazione di regole di progettazione a base prestazionale", UL Roma Tre) e del FIRB (FIRB 2008 "La riconfigurazione degli spazi aperti…", UL Roma Tre), prevede di fare ricerca soprattutto nei settori per i quali ha espresso manifestazioni d'interesse nel dicembre 2013: Manifestazioni di interesse per PNR 2014/2016 - Dipartimento di Architettura: 3 – Secure clean and efficient energy, 5 –Climate action, resource efficiency and raw materials, 6 -Europe in a changing world–inclusive,innovative,and reflective societies, 9 -Restoring, preserving, valuing & managing the european cultural heritage (tangible & intangible), creativity.
In ambito internazionale, la ricerca si svolge nel contesto dei numerosi accordi quadro e relativi progetti operativi che il Dipartimento ha sottoscritto nel tempo e che costituiscono una “prima rete” internazionale in grado di favorire le future partecipazioni ai bandi Horizon 2020, alle Cost Actions, alle Marie Skłodowska-Curie Actions ed al programma Erasmus Plus. Sono in corso i seguenti progetti europei: Progetto di ricerca europeo incluso nel programma Education and Culture DG – Lifelong Learning Programme, Transfer of Innovation Leonardo Da Vinci, TTSB–Training Tools for Sustainable Buildings, 2011-2013, Unità Nazionale Roma Tre; Cost Action IS 1007 Investigating Cultural Sustainability, proponente University of Jyväskylä ( Finland ), approvata nel dominio “Individuals, Societies, Cultures and Health” ( cui il Dipartimento – Studi Urbani, poi Architettura - partecipa dal 2011 con un proprio rappresentante ). Ed è attivo, con significative ricadute sulla didattica magistrale, il seguente accordo internazionale con la Città del Vaticano: 2013, Restauro delle strutture murarie emerse dagli scavi archeologici nell'area extraterritoriale di Santa Maria di Galeria.
Si configurano particolarmente promettenti, nell'insieme degli scambi attivati con diversi paesi dell'America Latina e caraibica (Perù, 2012-2013 e Argentina, cfr. infra), con la Cina (College of Civil Engineering of Fuzhou, China, 2013), in Europa con la Russia e con la Svezia (Moscow Institute of Architecture Marhi, 2011-2015 e KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma, 2011-2013), i possibili esiti di alcuni progetti di ricerca (cfr.in particolare il Progetto di Grande Rilevanza Italia-Argentina "Costruzioni ad energia positiva per la rigenerazione urbana dei quartieri informali", su programmi di cofinanziamento del MAE). Anche le attività di competizione internazionale nel settore della sostenibilità e della migliore efficienza energetica saranno oggetto di sostegno e attenzione ( cfr. in particolare: Progetto del team RhOME for denCity per Solar Decathlon Europe 2014 ).
4. Obiettivi
Quanto finora descritto, in merito all'organizzazione, ai contenuti ed alle finalità dell'attività della ricerca nel Dipartimento, permette di individuare, a seguire, alcuni obiettivi di miglioramento realistici a medio termine. Tali obiettivi sono stati definiti in accordo con quanto previsto dal PSR e si riferiscono in particolare alla qualità della ricerca ( OQ ), alla capacità di attrarre risorse (OR), all'impegno nei processi di internazionalizzazione (OI) ed all'impegno nell'alta formazione (OF). Negli ambiti citati, il Dipartimento si propone in primo luogo di aumentare la quantità e la qualità dei prodotti, anche allo scopo di promuovere, per quanto possibile, una maggiore riconoscibilità delle iniziative portanti della ricerca dipartimentale e di migliorare la capacità di attrarre risorse ( dai bandi europei, nazionali e regionali e dai contratti stipulati con enti pubblici e privati ). Un forte impegno sarà dedicato inoltre allo sviluppo dei processi di internazionalizzazione già in atto ed in particolare all'incremento dei ricercatori-visitatori stranieri, specie se impegnati nella Didattica delle Magistrali e dei Master, come da programma di incentivazione previsto dall'Ateneo nel PSR. L'intero sistema della ricerca del Dipartimento attribuisce infine all'alta formazione - valorizzazione dei Dottorati ed incremento degli assegni di ricerca, in accordo con le linee di ricerca della struttura - un ruolo fondamentale nel miglioramento dei risultati della ricerca, sia nell'ambito universitario interno che nei contesti esterni di ricerca e di sviluppo.
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OBIETTIVO 1 ( OQ/Qualità della ricerca )
OQ.1 miglioramento della quantità e della qualità media dei prodotti della Ricerca
Monitoraggio: Riesame 2015 - Scadenza obiettivo: 2017
AZIONE: Aumentare il numero e la qualità di pubblicazioni su riviste ( in particolare di classe A ) nazionali ed internazionali.
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero di articoli
AZIONE: Aumentare il numero delle monografie, relative ai filoni di ricerca più rappresentativi del Dipartimento, pubblicate presso editori nazionali ed internazionali riconosciuti.
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero di monografie.
AZIONE:Motivare i docenti inattivi.
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero di pubblicazioni.
OQ.2 consolidamento della qualità delle aree di eccellenza
Monitoraggio: Riesame 2015 - Scadenza obiettivo: 2017
AZIONE: Sostenere le aree di eccellenza con il potenziamento dei Laboratori e la riorganizzazione dei Gruppi di ricerca, favorendone la collaborazione internazionale. INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero dei contratti di ricerca
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OBIETTIVO 2 (OR/ capacità di attrarre risorse):
OR.1 Miglioramento della capacità di attrarre risorse in bandi competitivi europei, nazionali e regionali
Monitoraggio: Riesame 2015 - Scadenza obiettivo: 2017
AZIONE: Aumentare il numero di partecipazioni a bandi europei, nazionali e regionali.
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero di bandi
AZIONE: Potenziare l'Agenzia interna per la Ricerca.
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero di bandi
AZIONE: Orientare la ricerca verso i temi oggetto di bandi.
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero di bandi.
OR.2 Miglioramento della capacità di stipulare contratti di ricerca con Enti pubblici e privati
Monitoraggio: Riesame 2015 - Scadenza obiettivo: 2017
AZIONE: Migliorare la capacità di stipulare contratti di ricerca con Enti pubblici e privati.
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero di contratti
AZIONE: Utilizzare le numerose occasioni di accordi con Enti pubblici e privati (stages, collaborazioni didattiche, lettere d'intenti,protocolli d'intesa,ecc.) per favorire la stipula di contratti di ricerca.
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero di contratti.
AZIONE: Potenziare il fondo di rotazione previsto dal Dipartimento
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero di contratti. _______________________________________________________________________________
OBIETTIVO 3 ( OI /impegno nei processi di internazionalizzazione ):
OI Incremento dei ricercatori-visitatori stranieri
Monitoraggio: Riesame 2015 - Scadenza obiettivo: 2017
AZIONE: Aumento e razionalizzazione del numero delle convenzioni stipulate con Università straniere.
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero di convenzioni
AZIONE: Aumento del numero di visiting professor e, possibilmente, anche della durata del loro soggiorno, favorendo la possibilità di partecipare nel corso della stessa visita anche alla didattica di Lauree Magistrali, Master e Dottorati.
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero di visiting professor
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Obiettivo 4 ( OF/impegno nell'alta formazione ):
OF.1 Quantità e qualità dell'alta formazione
Monitoraggio: Riesame 2015 - Scadenza obiettivo: 2017
AZIONE: Mantenimento del numero di borse finanziate dal Dipartimento per ogni Dottorato. INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero di borse.
AZIONE: Aumento del numero di assegni di ricerca.
INDICATORI/MONITORAGGIO:Numero di assegni di ricerca.
OF.2 Rapporto tra alta formazione e mondo produttivo
Monitoraggio: Riesame 2015 - Scadenza obiettivo: 2017
AZIONE: Aumento del numero di borse di Dottorato finanziate da Enti esterni pubblici e privati.
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero e qualità delle borse
AZIONE: Aumento del numero di assegni su temi di ricerca attrattivi per il mondo della produzione o collegati alla terza missione.
INDICATORI/MONITORAGGIO: Numero e qualità degli assegni
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Sezione B - Sistema di gestione
1. Descrizione degli organi di governo del Dipartimento
Il Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi Roma Tre, in ottemperanza alle linee di indirizzo individuate nel suo Progetto istitutivo, è organizzato al suo interno in modo da poter garantire risposte razionali ed efficaci a tutte le esigenze delle sue funzioni primarie. Gli Organi previsti dal Regolamento di funzionamento sono pertanto i seguenti: il Direttore, il Consiglio di Dipartimento, la Giunta e la Commissione Paritetica docenti-studenti.
Il Consiglio di Dipartimento, per lo svolgimento dei propri compiti, ha costituito al suo interno due commissioni permanenti elettive, con funzioni di carattere istruttorio e propositivo: la Commissione Programmazione didattica e la Commissione Programmazione attività di ricerca.
Il Consiglio di Dipartimento si avvale inoltre del Coordinamento formazione post laurea ( composto dai coordinatori dei collegi didattici di tutti i corsi di Dottorato di ricerca e dai direttori dei Corsi di specializzazione, di perfezionamento e dei Master attivi presso il Dipartimento ) e del contributo della Commissione per l'attività di Accreditamento, Valutazione e Autovalutazione (costituita dal Responsabile, eletto dai docenti del Consiglio di Dipartimento, e da due componenti designati dalle Commissioni permanenti).
2. Organi con responsabilità sull'attività di ricerca
Alla promozione e al coordinamento delle attività di ricerca del Dipartimento nel campo generale dell'architettura concorrono, a diverso titolo, tutti gli organi citati e,in particolare,in via istruttoria,la Commissione Programmazione Attività di Ricerca (CoPAR) e la Commissione per l'attività di Accreditamento, Valutazione e Autovalutazione (AVA). Nella fase iniziale di istituzione del Dipartimento, la CoPAR ha il compito di predisporre le norme che disciplinano l'organizzazione dell'attività di ricerca (articolata in Laboratori specifici e Gruppi di ricerca), del finanziamento, della ripartizione dei fondi e della contrattualistica ( Allegato B del Regolamento, in via di definizione ).
Alla CoPAR spetta quindi il compito di:
"• elaborare proposte e indirizzi atti a sviluppare l'attività di ricerca, attivandosi nelle relazioni nazionali e internazionali;
• promuovere l'elaborazione di programmi e progetti di ricerca in grado di attuare il progetto scientifico del dipartimento;
• monitorare le attività che concorrono alla produttività scientifica del dipartimento e coordinare la predisposizione dei materiali occorrenti alle periodiche operazioni di valutazione;
• formulare proposte relative all'organizzazione dei Laboratori;
• coordinare i contenuti del sito web e delle eventuali attività editoriali del Dipartimento, per i quali nomina un responsabile scientifico da scegliersi tra i docenti del Dipartimento, nonché la redazione;
• esaminare i risultati delle ricerche dei docenti e degli assegnisti del Dipartimento e pubblicare sul sito web del Dipartimento una relazione sintetica di presentazione dei risultati già conseguiti, nonché dei progetti in corso e di quelli prossimi alla presentazione;
• aggiornare il Consiglio e la Giunta di Dipartimento in merito alle deliberazioni degli organismi di valutazione e predisporre le azioni più idonee per la miglior risposta possibile da parte del Dipartimento alle richieste degli organismi di valutazione;
• presentare al Consiglio di Dipartimento una relazione annuale sintetica sull'attività dei Laboratori;
• proporre l'ambito di studio per gli assegni di ricerca da finanziarsi con risorse del Dipartimento e raccogliere e valutare le proposte pervenute;
• designare al suo interno il delegato per la Commissione AVA;
• formulare alla Giunta di Dipartimento la proposta di ripartizione del fondo di ricerca dell'Ateneo, in conformità con le modalità indicate dalla Amministrazione centrale e tenuto conto degli indirizzi stabiliti dal Consiglio;
• promuovere la partecipazione a bandi o gare;
• formulare proposte relative all'organizzazione dell'Agenzia per la Ricerca e dei suoi compiti;
• elaborare le norme per l'organizzazione e lo svolgimento dell'attività di ricerca che, una volta approvato dal Consiglio di Dipartimento, costituirà l'Allegato B” (art.6 c.6 del Regolamento di funzionamento del Dipartimento).
Il coordinamento dell'attività di ricerca del Dipartimento, istruito dalla CoPAR nel dettaglio dei compiti citati, affronta i temi a suo tempo esplicitati nel Progetto istitutivo del Dipartimento ( ed illustrati in A1 punto 3 ): in sintesi, la complessa articolazione dei rapporti tra gli specifici contributi disciplinari e le opportunità offerte da un profilo di ricerca per sua natura fortemente multidisciplinare, quale è quello che caratterizza gli studi e il progetto di architettura; le potenzialità di una sperimentazione interdisciplinare che valorizzi sia la ricerca di base che la ricerca applicata; l'individuazione di Laboratori specifici rispondenti alle potenzialità del Dipartimento e di gruppi/unità di ricerca capaci di esprimere la qualità dei filoni di ricerca più rappresentativi del Dipartimento e la loro potenziale competitività all'esterno. A tal fine, la costituzione dell'Agenzia per la Ricerca,in stretto contatto con le corrispondenti strutture dell'Ateneo, è uno dei traguardi primari del Dipartimento e rappresenta lo strumento più adeguato ad intercettare il maggior numero possibile di finanziamenti europei, nazionali e regionali.
Alla Commissione AVA spetta il compito fondamentale di organizzare il monitoraggio della qualità della ricerca e di individuare possibili criteri di incentivazione nel nuovo orizzonte della valutazione e dell'autovalutazione dei prodotti dei singoli ricercatori e del Dipartimento nel suo insieme: in stretto contatto con la CoPAR, con la Giunta e con il Direttore, la Commissione AVA deve analizzare i processi compiuti (cfr. VQR 2004-2010) e quelli in itinere, le potenzialità di un più razionale collegamento tra la ricerca, i Dottorati e la didattica delle Lauree Magistrali e dei Master, e gli squilibri dovuti alla mancata premialità di attività di eccellenza che non sono riconosciute come prodotti di ricerca (cfr. ad esempio il lavoro svolto per la competizione Solar Decathlon Europe 2014); suggerire le modalità di miglioramento; garantire il corretto svolgimento del ciclo della valutazione, in coerenza con i protocolli valutativi definiti dal MIUR, dall'ANVUR, dal Nucleo di Valutazione e dal Presidio di Qualità di Ateneo.
3. Dottorati di ricerca
Il Dipartimento di Architettura è sede amministrativa di due Dottorati di Ricerca, che nel corso del 2013 sono attivati per i cicli XXVI, XXVII e XXVIII:
"Politiche territoriali e progetto locale" e "Progetto Urbano Sostenibile".
I corsi costituiscono due delle quattro sezioni della Scuola Dottorale “Culture e trasformazioni della città e del territorio”, il cui obiettivo è l'alta formazione nello studio dei processi formativi, costruttivi e gestionali, della città e del territorio, delle arti visive e performative, nonché dei metodi e delle modalità del recupero, tutela e conservazione dei relativi patrimoni.
Il corso di Dottorato in "Politiche Territoriali e progetto locale", istituito nel 1999 ( XV ciclo ), intende formare ricercatori esperti in un campo disciplinare in forte movimento, dove si stanno producendo alcune delle innovazioni più importanti per quanto attiene la messa in opera delle azioni pubbliche. L'attività del Dottorato è volta a mettere a fuoco i quadri concettuali e gli strumenti operativi nel campo della pianificazione territoriale e dello sviluppo, sia nei paesi ad economia avanzata che nei paesi in via di sviluppo.
Il corso di Dottorato in "Progetto urbano sostenibile", istituito nel 1998 (XIV ciclo) affronta i metodi, le procedure tecniche ed i linguaggi della progettazione edilizia e urbana sostenibile, le pratiche del recupero del patrimonio esistente e dell'innovazione nel campo della produzione edilizia. In questo orizzonte di ricerca convergono la progettazione e l'organizzazione condivise di luoghi e spazi urbani e territoriali, lo studio dei segni della storia e quello di tutte le forme visive ed espressive. Le attività formative e didattiche comprendono ricerche di carattere teorico, metodologico e storico con attività di laboratorio finalizzate anche alla progettazione ed alla realizzazione di prodotti specifici.
Nel corso del 2013, secondo le disposizioni della Legge n. 240/2010 e del successivo D.M. n. 45/2013, il Dipartimento ha istituito due nuovi Dottorati, valutati positivamente dal NdV di Ateneo, da attivare per il ciclo XXIX.
ARCHITETTURA: INNOVAZIONE E PATRIMONIO
Corso istituito in forma consortile con il Politecnico di Bari
- Il campo di interessi di questo Dottorato è l'architettura e più precisamente il progetto di architettura ( nella sua prassi e nel suo strumentario teorico, conoscitivo e metodologico, indagato nella propria evoluzione storica, nelle permanenze e nelle prospettive evolutive ).
- Il progetto di architettura, in particolare oggi e nel nostro paese, ha fra i suoi oggetti principali la comprensione, la valorizzazione, la conservazione del patrimonio costruito ( Built Heritage ), ma anche la sua rivitalizzazione, attualizzazione, innovazione e reinserimento nel contesto degli usi, delle necessità culturali e pratiche attuali e future.
- Il progetto di architettura si situa ( si è sempre situato ) in un campo di interazioni disciplinari ampio, ma non rigidamente compartimentato e niente affatto statico, anzi fisiologicamente evolutivo (è sensibile alle spinte delle acquisizioni e tendenze culturali, scientifiche,tecniche,strumentali,economiche ecc.). Conseguentemente la definizione di campo del Dottorato non è aprioristicamente disciplinare, ma tematica, quindi la sua didattica e le sue ricerche non si organizzano per discipline, ma per curricula strettamente attinenti il tema. Il corso è pertanto articolato in tre curriculum:
1 - Cultura della costruzione. In questo curriculum il progetto di architettura è indagato soprattutto nelle sue interazioni evolutive (storiche e contemporanee) con le acquisizioni e le ricerche scientifiche, tecniche e strumentali. Le nuove tecniche d'indagine e valutazione consentono una più precisa conoscenza della consistenza della costruzione e della sua interazione con l'ambiente. L'evoluzione tecnico-scientifica ha messo a disposizione metodi, modelli, materiali e tecniche che consentono sia una migliore comprensione del comportamento strutturale che un più efficace intervento per la valorizzazione del patrimonio (edilizio ed infrastrutturale): l'innovazione è pertanto da ricercare anche nello stesso approccio progettuale.
2 - Il progetto filologico. In questo curriculum il progetto di architettura:
A -è orientato alla comprensione e all'interpretazione del linguaggio e delle tecniche del patrimonio costruito, al fine della sua valorizzazione, conservazione, rivitalizzazione e reinserimento nel contesto degli usi, delle necessità culturali e pratiche, attuali e future.
B –parallelamente è indagato dal punto di vista della storia dell'architettura, secondo le diverse articolazioni che vanno dalla ricerca storica agli studi per la valorizzazione e la conservazione del patrimonio, alle prospettive conoscitive tuttora attive e potenziali.
3 - Progettare in un paese antico. In questo curriculum il progetto di architettura è orientato a commisurare la ricerca e l'innovazione estetica, funzionale e costruttiva imposte dalle necessità contemporanee con la valorizzazione e riscoperta del senso profondo delle stratificazioni storiche latenti nel territorio e nelle città.
PAESAGGI DELLA CITTÀ CONTEMPORANEA. POLITICHE, TECNICHE E STUDI VISUALI
Oggetto di studio e di ricerca del Dottorato in "Paesaggi della Città Contemporanea" è la città, intesa come un insieme di relazioni materiali e sociali, di forme spaziali e di forme comunicative. La città contemporanea sembra realizzare un futuro altro da quello promesso dalla scienza evolutiva moderna e positivista, non consequenziale in senso logico con gli eventi, sviluppatosi in modo non lineare dal codice genetico dello spazio fisico e concettuale della modernità: dentro la città contemporanea c'è spazio per la compresenza contraddittoria di high technology edilizia e di autocostruzione, di informe e pianificato, di globalizzato e di contestualizzato,di architetture materiali e immateriali, statiche e dinamiche. Il Dottorato si colloca in questo quadro concettuale ed all'interno dell'aggiornamento, talvolta radicale,degli strumenti culturali e operativi propri tanto della comunicazione quanto della progettazione architettonica e urbana. Si basa sulla sinergia tra saperi e discipline diverse afferenti ai campi del progetto dello spazio urbano e delle culture visuali, che trovano nella città e nell'architettura il proprio ambito di ricerca privilegiato, muovendosi in parallelo sul doppio binario della descrizione/interpretazione e della progettazione/trasformazione. Il Dottorato si pone come obiettivo la produzione di studi e ricerche avanzati sulla lettura inventiva dei fenomeni urbani e territoriali e sulla progettazione dell'architettura e del paesaggio per la città contemporanea, e sullo sviluppo ed interpretazione dei dispositivi della visione e delle relative produzioni, a cominciare dal cinema e nelle declinazioni attuali della riproducibilità tecnica.
Le ricerche previste nei due nuovi Dottorati saranno organizzate anche in funzione degli interessi scientifici dei futuri gruppi di ricerca, al 2013 ancora in via di definizione.
4. Uffici e ruoli amministrativi a supporto dell'attività di ricerca
Gli uffici amministrativi del Dipartimento, come previsto dal modello organizzativo d'Ateneo, sono articolati nelle seguenti tre Aree, ciascuna con un proprio Segretario responsabile:
- Area Amministrativa ( Segretario Amministrativo );
- Area Didattica ( Segretario Didattico );
- Area Ricerca (Segretario per la Ricerca); quest'ultima Area, in particolare, è competente per le funzioni finalizzate allo svolgimento:
a) della ricerca, organizzata (art. 2 c. 3 del Regolamento di funzionamento);
b) delle attività didattiche e formative relative ai corsi di dottorato;
c) di tutte le attività rivolte all'esterno correlate alla ricerca o finalizzate alla valorizzazione ed alla diffusione delle attività e delle competenze del Dipartimento, ivi comprese le iniziative di partenariato, spin off e start up.
A tale Area (che comprende l'Agenzia interna per la Ricerca), competono quindi anche la gestione e rendicontazione dei progetti PRIN, FIRB, europei, la promozione ed internazionalizzazione della ricerca, la gestione degli assegni di ricerca, l'Anagrafe della Ricerca ed i processi di valutazione della ricerca (VQR –ANVUR), il fund raising ed il supporto a tutte le attività della Commissione Programmazione Attività di Ricerca (CoPAR).
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Il Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi Roma Tre, in ottemperanza alle linee di indirizzo individuate nel suo Progetto istitutivo, è organizzato al suo interno in modo da poter garantire risposte razionali ed efficaci a tutte le esigenze delle sue funzioni primarie. Gli Organi previsti dal Regolamento di funzionamento sono pertanto i seguenti: il Direttore, il Consiglio di Dipartimento, la Giunta e la Commissione Paritetica docenti-studenti.
Il Consiglio di Dipartimento, per lo svolgimento dei propri compiti, ha costituito al suo interno due commissioni permanenti elettive, con funzioni di carattere istruttorio e propositivo: la Commissione Programmazione didattica e la Commissione Programmazione attività di ricerca.
Il Consiglio di Dipartimento si avvale inoltre del Coordinamento formazione post laurea ( composto dai coordinatori dei collegi didattici di tutti i corsi di Dottorato di ricerca e dai direttori dei Corsi di specializzazione, di perfezionamento e dei Master attivi presso il Dipartimento ) e del contributo della Commissione per l'attività di Accreditamento, Valutazione e Autovalutazione (costituita dal Responsabile, eletto dai docenti del Consiglio di Dipartimento, e da due componenti designati dalle Commissioni permanenti).
2. Organi con responsabilità sull'attività di ricerca
Alla promozione e al coordinamento delle attività di ricerca del Dipartimento nel campo generale dell'architettura concorrono, a diverso titolo, tutti gli organi citati e,in particolare,in via istruttoria,la Commissione Programmazione Attività di Ricerca (CoPAR) e la Commissione per l'attività di Accreditamento, Valutazione e Autovalutazione (AVA). Nella fase iniziale di istituzione del Dipartimento, la CoPAR ha il compito di predisporre le norme che disciplinano l'organizzazione dell'attività di ricerca (articolata in Laboratori specifici e Gruppi di ricerca), del finanziamento, della ripartizione dei fondi e della contrattualistica ( Allegato B del Regolamento, in via di definizione ).
Alla CoPAR spetta quindi il compito di:
"• elaborare proposte e indirizzi atti a sviluppare l'attività di ricerca, attivandosi nelle relazioni nazionali e internazionali;
• promuovere l'elaborazione di programmi e progetti di ricerca in grado di attuare il progetto scientifico del dipartimento;
• monitorare le attività che concorrono alla produttività scientifica del dipartimento e coordinare la predisposizione dei materiali occorrenti alle periodiche operazioni di valutazione;
• formulare proposte relative all'organizzazione dei Laboratori;
• coordinare i contenuti del sito web e delle eventuali attività editoriali del Dipartimento, per i quali nomina un responsabile scientifico da scegliersi tra i docenti del Dipartimento, nonché la redazione;
• esaminare i risultati delle ricerche dei docenti e degli assegnisti del Dipartimento e pubblicare sul sito web del Dipartimento una relazione sintetica di presentazione dei risultati già conseguiti, nonché dei progetti in corso e di quelli prossimi alla presentazione;
• aggiornare il Consiglio e la Giunta di Dipartimento in merito alle deliberazioni degli organismi di valutazione e predisporre le azioni più idonee per la miglior risposta possibile da parte del Dipartimento alle richieste degli organismi di valutazione;
• presentare al Consiglio di Dipartimento una relazione annuale sintetica sull'attività dei Laboratori;
• proporre l'ambito di studio per gli assegni di ricerca da finanziarsi con risorse del Dipartimento e raccogliere e valutare le proposte pervenute;
• designare al suo interno il delegato per la Commissione AVA;
• formulare alla Giunta di Dipartimento la proposta di ripartizione del fondo di ricerca dell'Ateneo, in conformità con le modalità indicate dalla Amministrazione centrale e tenuto conto degli indirizzi stabiliti dal Consiglio;
• promuovere la partecipazione a bandi o gare;
• formulare proposte relative all'organizzazione dell'Agenzia per la Ricerca e dei suoi compiti;
• elaborare le norme per l'organizzazione e lo svolgimento dell'attività di ricerca che, una volta approvato dal Consiglio di Dipartimento, costituirà l'Allegato B” (art.6 c.6 del Regolamento di funzionamento del Dipartimento).
Il coordinamento dell'attività di ricerca del Dipartimento, istruito dalla CoPAR nel dettaglio dei compiti citati, affronta i temi a suo tempo esplicitati nel Progetto istitutivo del Dipartimento ( ed illustrati in A1 punto 3 ): in sintesi, la complessa articolazione dei rapporti tra gli specifici contributi disciplinari e le opportunità offerte da un profilo di ricerca per sua natura fortemente multidisciplinare, quale è quello che caratterizza gli studi e il progetto di architettura; le potenzialità di una sperimentazione interdisciplinare che valorizzi sia la ricerca di base che la ricerca applicata; l'individuazione di Laboratori specifici rispondenti alle potenzialità del Dipartimento e di gruppi/unità di ricerca capaci di esprimere la qualità dei filoni di ricerca più rappresentativi del Dipartimento e la loro potenziale competitività all'esterno. A tal fine, la costituzione dell'Agenzia per la Ricerca,in stretto contatto con le corrispondenti strutture dell'Ateneo, è uno dei traguardi primari del Dipartimento e rappresenta lo strumento più adeguato ad intercettare il maggior numero possibile di finanziamenti europei, nazionali e regionali.
Alla Commissione AVA spetta il compito fondamentale di organizzare il monitoraggio della qualità della ricerca e di individuare possibili criteri di incentivazione nel nuovo orizzonte della valutazione e dell'autovalutazione dei prodotti dei singoli ricercatori e del Dipartimento nel suo insieme: in stretto contatto con la CoPAR, con la Giunta e con il Direttore, la Commissione AVA deve analizzare i processi compiuti (cfr. VQR 2004-2010) e quelli in itinere, le potenzialità di un più razionale collegamento tra la ricerca, i Dottorati e la didattica delle Lauree Magistrali e dei Master, e gli squilibri dovuti alla mancata premialità di attività di eccellenza che non sono riconosciute come prodotti di ricerca (cfr. ad esempio il lavoro svolto per la competizione Solar Decathlon Europe 2014); suggerire le modalità di miglioramento; garantire il corretto svolgimento del ciclo della valutazione, in coerenza con i protocolli valutativi definiti dal MIUR, dall'ANVUR, dal Nucleo di Valutazione e dal Presidio di Qualità di Ateneo.
3. Dottorati di ricerca
Il Dipartimento di Architettura è sede amministrativa di due Dottorati di Ricerca, che nel corso del 2013 sono attivati per i cicli XXVI, XXVII e XXVIII:
"Politiche territoriali e progetto locale" e "Progetto Urbano Sostenibile".
I corsi costituiscono due delle quattro sezioni della Scuola Dottorale “Culture e trasformazioni della città e del territorio”, il cui obiettivo è l'alta formazione nello studio dei processi formativi, costruttivi e gestionali, della città e del territorio, delle arti visive e performative, nonché dei metodi e delle modalità del recupero, tutela e conservazione dei relativi patrimoni.
Il corso di Dottorato in "Politiche Territoriali e progetto locale", istituito nel 1999 ( XV ciclo ), intende formare ricercatori esperti in un campo disciplinare in forte movimento, dove si stanno producendo alcune delle innovazioni più importanti per quanto attiene la messa in opera delle azioni pubbliche. L'attività del Dottorato è volta a mettere a fuoco i quadri concettuali e gli strumenti operativi nel campo della pianificazione territoriale e dello sviluppo, sia nei paesi ad economia avanzata che nei paesi in via di sviluppo.
Il corso di Dottorato in "Progetto urbano sostenibile", istituito nel 1998 (XIV ciclo) affronta i metodi, le procedure tecniche ed i linguaggi della progettazione edilizia e urbana sostenibile, le pratiche del recupero del patrimonio esistente e dell'innovazione nel campo della produzione edilizia. In questo orizzonte di ricerca convergono la progettazione e l'organizzazione condivise di luoghi e spazi urbani e territoriali, lo studio dei segni della storia e quello di tutte le forme visive ed espressive. Le attività formative e didattiche comprendono ricerche di carattere teorico, metodologico e storico con attività di laboratorio finalizzate anche alla progettazione ed alla realizzazione di prodotti specifici.
Nel corso del 2013, secondo le disposizioni della Legge n. 240/2010 e del successivo D.M. n. 45/2013, il Dipartimento ha istituito due nuovi Dottorati, valutati positivamente dal NdV di Ateneo, da attivare per il ciclo XXIX.
ARCHITETTURA: INNOVAZIONE E PATRIMONIO
Corso istituito in forma consortile con il Politecnico di Bari
- Il campo di interessi di questo Dottorato è l'architettura e più precisamente il progetto di architettura ( nella sua prassi e nel suo strumentario teorico, conoscitivo e metodologico, indagato nella propria evoluzione storica, nelle permanenze e nelle prospettive evolutive ).
- Il progetto di architettura, in particolare oggi e nel nostro paese, ha fra i suoi oggetti principali la comprensione, la valorizzazione, la conservazione del patrimonio costruito ( Built Heritage ), ma anche la sua rivitalizzazione, attualizzazione, innovazione e reinserimento nel contesto degli usi, delle necessità culturali e pratiche attuali e future.
- Il progetto di architettura si situa ( si è sempre situato ) in un campo di interazioni disciplinari ampio, ma non rigidamente compartimentato e niente affatto statico, anzi fisiologicamente evolutivo (è sensibile alle spinte delle acquisizioni e tendenze culturali, scientifiche,tecniche,strumentali,economiche ecc.). Conseguentemente la definizione di campo del Dottorato non è aprioristicamente disciplinare, ma tematica, quindi la sua didattica e le sue ricerche non si organizzano per discipline, ma per curricula strettamente attinenti il tema. Il corso è pertanto articolato in tre curriculum:
1 - Cultura della costruzione. In questo curriculum il progetto di architettura è indagato soprattutto nelle sue interazioni evolutive (storiche e contemporanee) con le acquisizioni e le ricerche scientifiche, tecniche e strumentali. Le nuove tecniche d'indagine e valutazione consentono una più precisa conoscenza della consistenza della costruzione e della sua interazione con l'ambiente. L'evoluzione tecnico-scientifica ha messo a disposizione metodi, modelli, materiali e tecniche che consentono sia una migliore comprensione del comportamento strutturale che un più efficace intervento per la valorizzazione del patrimonio (edilizio ed infrastrutturale): l'innovazione è pertanto da ricercare anche nello stesso approccio progettuale.
2 - Il progetto filologico. In questo curriculum il progetto di architettura:
A -è orientato alla comprensione e all'interpretazione del linguaggio e delle tecniche del patrimonio costruito, al fine della sua valorizzazione, conservazione, rivitalizzazione e reinserimento nel contesto degli usi, delle necessità culturali e pratiche, attuali e future.
B –parallelamente è indagato dal punto di vista della storia dell'architettura, secondo le diverse articolazioni che vanno dalla ricerca storica agli studi per la valorizzazione e la conservazione del patrimonio, alle prospettive conoscitive tuttora attive e potenziali.
3 - Progettare in un paese antico. In questo curriculum il progetto di architettura è orientato a commisurare la ricerca e l'innovazione estetica, funzionale e costruttiva imposte dalle necessità contemporanee con la valorizzazione e riscoperta del senso profondo delle stratificazioni storiche latenti nel territorio e nelle città.
PAESAGGI DELLA CITTÀ CONTEMPORANEA. POLITICHE, TECNICHE E STUDI VISUALI
Oggetto di studio e di ricerca del Dottorato in "Paesaggi della Città Contemporanea" è la città, intesa come un insieme di relazioni materiali e sociali, di forme spaziali e di forme comunicative. La città contemporanea sembra realizzare un futuro altro da quello promesso dalla scienza evolutiva moderna e positivista, non consequenziale in senso logico con gli eventi, sviluppatosi in modo non lineare dal codice genetico dello spazio fisico e concettuale della modernità: dentro la città contemporanea c'è spazio per la compresenza contraddittoria di high technology edilizia e di autocostruzione, di informe e pianificato, di globalizzato e di contestualizzato,di architetture materiali e immateriali, statiche e dinamiche. Il Dottorato si colloca in questo quadro concettuale ed all'interno dell'aggiornamento, talvolta radicale,degli strumenti culturali e operativi propri tanto della comunicazione quanto della progettazione architettonica e urbana. Si basa sulla sinergia tra saperi e discipline diverse afferenti ai campi del progetto dello spazio urbano e delle culture visuali, che trovano nella città e nell'architettura il proprio ambito di ricerca privilegiato, muovendosi in parallelo sul doppio binario della descrizione/interpretazione e della progettazione/trasformazione. Il Dottorato si pone come obiettivo la produzione di studi e ricerche avanzati sulla lettura inventiva dei fenomeni urbani e territoriali e sulla progettazione dell'architettura e del paesaggio per la città contemporanea, e sullo sviluppo ed interpretazione dei dispositivi della visione e delle relative produzioni, a cominciare dal cinema e nelle declinazioni attuali della riproducibilità tecnica.
Le ricerche previste nei due nuovi Dottorati saranno organizzate anche in funzione degli interessi scientifici dei futuri gruppi di ricerca, al 2013 ancora in via di definizione.
4. Uffici e ruoli amministrativi a supporto dell'attività di ricerca
Gli uffici amministrativi del Dipartimento, come previsto dal modello organizzativo d'Ateneo, sono articolati nelle seguenti tre Aree, ciascuna con un proprio Segretario responsabile:
- Area Amministrativa ( Segretario Amministrativo );
- Area Didattica ( Segretario Didattico );
- Area Ricerca (Segretario per la Ricerca); quest'ultima Area, in particolare, è competente per le funzioni finalizzate allo svolgimento:
a) della ricerca, organizzata (art. 2 c. 3 del Regolamento di funzionamento);
b) delle attività didattiche e formative relative ai corsi di dottorato;
c) di tutte le attività rivolte all'esterno correlate alla ricerca o finalizzate alla valorizzazione ed alla diffusione delle attività e delle competenze del Dipartimento, ivi comprese le iniziative di partenariato, spin off e start up.
A tale Area (che comprende l'Agenzia interna per la Ricerca), competono quindi anche la gestione e rendicontazione dei progetti PRIN, FIRB, europei, la promozione ed internazionalizzazione della ricerca, la gestione degli assegni di ricerca, l'Anagrafe della Ricerca ed i processi di valutazione della ricerca (VQR –ANVUR), il fund raising ed il supporto a tutte le attività della Commissione Programmazione Attività di Ricerca (CoPAR).
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Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Laboratori dei vari Dipartimenti confluiti nel Dipartimento di Architettura:
- Acustica ed Illuminotecnica ( Dipartimento di Progettazione e Studio dell'Architettura );
- Processi costruttivi materiali e componenti ( Dipartimento di Progettazione e Studio dell'Architettura );
- Progettazione ( Dipartimento di Progettazione e Studio dell'Architettura );
- Rappresentazione grafica ( Dipartimento di Progettazione e Studio dell'Architettura );
- Laboratorio di Restauro ( Dipartimento di Progettazione e Studio dell'Architettura );
- Laboratorio di Modellazione e Simulazione - LaMS ( Dipartimento di Strutture );
- Sperimentazione su materiali e strutture ( Dipartimento di Strutture );
- Laboratorio di Progettazione urbana ( Dipartimento di Studi Urbani );
- Tecnologie dell'Informazione per il Progetto Urbano Sostenibile TIPUS ( Dipartimento di Studi Urbani);
- Laboratorio di Urbanistica ( Dipartimento di Studi Urbani );
- Matematica www.formulas.it ( Dipartimento di Matematica ).
- Acustica ed Illuminotecnica ( Dipartimento di Progettazione e Studio dell'Architettura );
- Processi costruttivi materiali e componenti ( Dipartimento di Progettazione e Studio dell'Architettura );
- Progettazione ( Dipartimento di Progettazione e Studio dell'Architettura );
- Rappresentazione grafica ( Dipartimento di Progettazione e Studio dell'Architettura );
- Laboratorio di Restauro ( Dipartimento di Progettazione e Studio dell'Architettura );
- Laboratorio di Modellazione e Simulazione - LaMS ( Dipartimento di Strutture );
- Sperimentazione su materiali e strutture ( Dipartimento di Strutture );
- Laboratorio di Progettazione urbana ( Dipartimento di Studi Urbani );
- Tecnologie dell'Informazione per il Progetto Urbano Sostenibile TIPUS ( Dipartimento di Studi Urbani);
- Laboratorio di Urbanistica ( Dipartimento di Studi Urbani );
- Matematica www.formulas.it ( Dipartimento di Matematica ).
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Macchina a trazione 100T computerizzata con cella di carico elettronica | SANTINI Silvia | Physical Sciences and Engineering | Interni | 2009 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 08 |
2. | Sistema di acquisizione dati | SANTINI Silvia | Physical Sciences and Engineering | Interni, Regionali/Nazionali | 2007 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 08 |
3. | Martinetto elettromeccanico Pfaff | SANTINI Silvia | Physical Sciences and Engineering | Interni | 2005 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 08 |
4. | Gru a ponte TECNOPONTI | SANTINI Silvia | Physical Sciences and Engineering | Interni, Regionali/Nazionali | 2005 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 08 |
5. | Pressa METROCOM | SANTINI Silvia | Physical Sciences and Engineering | Interni, Regionali/Nazionali | 2005 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 08 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
6. | Macchina Universale MTS 810 | SANTINI Silvia | Physical Sciences and Engineering | Interni | 2000 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 08 |
7. | Martinetto dinamico MTS da 250 kN | SANTINI Silvia | Physical Sciences and Engineering | Interni | 2000 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 08 |
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Biblioteca di area delle arti | http://host.uniroma3.it/biblioteche/baa.php | 67.821 | 10.008 | 160 |
2. | Biblioteca Guillaume Apollinaire | http://host.uniroma3.it/biblioteche/biblioteca_guillaume_apollinaire.php | 33.524 | 4.184 | 118 |
3. | Biblioteca del CeDOT-Centro di Documentazione e Osservazione del Territorio | http://www.cedot.it/contenuti.asp?Sezione=Cedot&Categoria=Home | 1.216 | 267 | 30 |
4. | BIBLIOTECA DEL CENTRO LINGUISTICO DI ATENEO | http://www.cla.uniroma3.it/Servizi-BibliotecaCLA.aspx | 2.165 | 0 | 0 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [13]
-
- Prof. Associati [22]
-
- Ricercatori [28]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [0]
-
- Assegnisti [12]
-
- Dottorandi [22]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Attività didattica e di ricerca - Pers. EPR (art.6 c.11 L.240/10)
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
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Personale di ruolo
Area Amministrativa | 12 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 6 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 3 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |