Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
Costituito su base multidisciplinare, il Dipartimento di Economia copre un ampio arco di competenze economiche, giuridiche, matematiche e statistiche. Il Dipartimento di Economia nella sua attuale forma istituzionale è l'evoluzione del precedente Dipartimento di Economia che, in seguito alla riforma L. 240, ha cambiato composizione e ha assunto compiti inerenti l'attività didattica.
Obiettivo generale del Dipartimento è promuovere la diffusione della cultura e la ricerca, teorica e applicata, nelle discipline economiche, avvalendosi delle inscindibili conoscenze giuridiche, matematiche e statistiche.
Oltre all'importanza dell'apporto scientifico interdisciplinare il Dipartimento riconosce l'esistenza e l'importanza della pluralità di metodi di analisi e di posizioni di dottrina, favorendone il confronto dialettico. Raccoglie per questo studiosi e gruppi di ricerca provenienti da itinerari scientifici e culturali distinti ma affini con una pluriennale esperienza di collaborazione.
Il Dipartimento di Economia incoraggia l'integrazione e il coordinamento tra ricerca e attività didattica.
La ricerca del Dipartimento si avvale di strumenti di analisi tipici della teoria economica, della politica economica e dell'economia applicata, in sinergia con i metodi quantitativi e le analisi giuridiche e si sviluppa nelle seguenti aree: equilibrio economico generale; teoria classica e keynesiana; politiche macroeconomiche, settoriali e territoriali; economia pubblica; economia internazionale; economia dello sviluppo; economia industriale; moneta e finanza; ambiente ed energia; lavoro e welfare.
Produzione di ricerca.
Le linee principali delle ricerca del Dipartimento, gli studi di teoria economica, politica economica, ambiente e sviluppo, così come i metodi quantitativi e l'analisi giuridica, sono il frutto di una tradizione consolidata di ricerca che in molti ambiti ha segnato una evoluzione.
In molti di questi campi di ricerca la produzione scientifica del Dipartimento ha segnato una forte presenza dell'Ateneo Roma Tre nella comunità scientifica nazionale e internazionale.
Il Dipartimento individua come opportunità di sviluppo della propria ricerca le specificità costituite da queste linee di ricerca e dalla loro evoluzione nel tempo. L'evoluzione della ricerca del Dipartimento ha favorito l'emergere dialettico di alcune nuove linee di ricerca che si sono affiancate a quelle originarie.
L'attività del Dipartimento si sviluppa nei seguenti tre macro-ambiti: la ricerca economica teorica e applicata, i metodi quantitativi e le discipline giuridiche. All'interno di essi si sviluppano diverse linee di ricerca.
La ricerca economica teorica e applicata
Un ambito di studi di contenuto prevalentemente teorico che il Dipartimento promuove ha per oggetto la teoria dell'equilibrio generale. A questo proposito la ricerca è orientata da una parte allo studio dell'inclusione in tale teoria delle transazioni monetarie e finanziarie in condizioni di incertezza e di mercati incompleti, e dall'altra all'analisi dei problemi cui la teoria va incontro nella trattazione del capitale e delle decisioni di risparmio e investimento.
Un secondo segmento della ricerca di carattere teorico ha per oggetto lo sviluppo dell'impostazione classica di teoria del valore e della distribuzione e alla sua integrazione con analisi di orientamento keynesiano circa il ruolo della domanda nella determinazione dei livelli di attività. All'interno di questo filone di ricerca viene sviluppata l'analisi delle teorie della crescita e l'elaborazione di posizioni teoriche fondate sulla domanda quale determinante centrale del processo di accumulazione.
Una terza linea di ricerca teorica studia le implicazioni macroeconomiche del rischio di insolvenza, anche utilizzando metodi provenienti dall'economia finanziaria e dalla teoria dei giochi.
Nel campo della politica macroeconomica gli indirizzi di ricerca del Dipartimento si rivolgono allo studio delle politiche monetarie e di bilancio con particolare attenzione agli assetti istituzionali, ai vincoli e alle opportunità connesse all'Unione Monetaria Europea. Sono inoltre oggetto di analisi le politiche di programmazione, le politiche dei redditi e del lavoro. Con riferimento all'attività del settore pubblico, gli indirizzi di ricerca riguardano il ruolo economico dello Stato, la teoria della tassazione, l'analisi degli effetti dei programmi di spesa pubblica, anche mediante l'analisi costi-benefici. In questi ambiti l'attività di ricerca si confronta tanto con la teoria classica della scienza delle finanze, quanto con approcci alternativi.
Ulteriori aree di ricerca, di carattere sia teorico che applicato e di contenuto interdisciplinare, che vedono impegnati numerosi studiosi del Dipartimento, sono di seguito indicate.
L'economia dello sviluppo, sia in riferimento ai problemi delle economie arretrate, con parti-colare attenzione allo sviluppo umano e sostenibile, sia sul fronte della crescita economica e delle politiche regionali nelle economie avanzate.
L'economia dell'ambiente e dell'energia, nelle sue diverse declinazioni, a livello sia micro che macroeconomico.
Gli effetti nazionali e internazionali delle politiche energetiche e ambientali nazionali e internazionali.
L'economia del lavoro, sia con riguardo all'analisi degli aspetti economici del mercato del lavoro che a quelli istituzionali e normativi, le relazioni industriali e le politiche di “welfare”.
I meccanismi di formazione e gli effetti economici delle politiche settoriali (agricole e industriali), con particolare riferimento all'UE.
L'organizzazione e la performance delle imprese, con particolare attenzione all'impatto delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
L'analisi del comportamento dei consumatori attraverso l'ampio spettro delle tecniche di ricerca di marketing, sia relativamente alla singola transazione sia allo sviluppo nel tempo delle relazioni con i consumatori (Customer Relationship Management). In particolare, i processi di marketing per l'acquisizione e il mantenimento dei clienti sono approfonditi nei contesti culturali con applicazioni e ricerche condotte nel mondo della lettura, dell'arte, e dei consumi cinematografici, per identificare e gestire i driver del valore per il cliente.
L'analisi degli scambi internazionali e dei modelli di specializzazione, gli effetti delle politiche commerciali e dei processi di integrazione economica, i negoziati internazionali sui temi del commercio e dell'ambiente; il ruolo delle organizzazioni internazionali nell'evoluzione della governance economica mondiale ed europea.
Le interrelazioni tra economia reale e flussi finanziari sia a livello di sistema che di singola unità produttiva, anche con riferimento agli investimenti esteri, sul piano giuridico ed economico. In questo ambito si colloca la ricerca relativa alla teoria e alla pratica della corporate finance e delle interrelazioni delle decisioni finanziarie delle imprese con il funzionamento del mercato dei capitali e il comportamento degli investitori. In particolare, le seguenti macro-aree di ricerca: la valutazione, in condizioni di incertezza, di investimenti e imprese; il pricing delle attività rischiose; le decisioni di struttura finanziaria, l'analisi del fabbisogno finanziario e le politiche di finanziamento delle imprese; la corporate governance; la finanza delle PMI; l'analisi della performance aziendale.
Lo studio comparato dei sistemi economici con approccio istituzionalista orientato alle politiche per promuovere lo sviluppo e conciliare globalizzazione e coesione sociale.
L'analisi della distribuzione dei redditi, della disuguaglianza e delle politiche sociali.
L'analisi, anche dal punto di vista storico, dell'evoluzione del sistema produttivo italiano.
L'analisi della struttura industriale, con particolare riferimento alla comparazione internazionale e alle relazioni con la competitività.
L'analisi della connessione tra dinamiche del mercato del lavoro e performance economica. Le implicazioni delle politiche per il lavoro ed il ruolo del capitale umano nei processi di crescita.
Metodi quantitativi
L'attività di ricerca del Dipartimento coinvolge i metodi quantitativi per l'analisi teorica e applicata dei fenomeni economici. In questo ambito la ricerca è orientata allo sviluppo di metodi, alla costruzione e all'analisi di modelli, e alle loro applicazioni alle scienze economiche, finanziarie e attuariali, aziendali, sociali.
Per quanto riguarda la Statistica la ricerca è rivolta alle problematiche relative al disegno e alla realizzazione di indagini finalizzate alla raccolta di dati di natura economica e sociale e ai metodi di analisi di tali dati a fini descrittivi, interpretativi e decisionali. Rientrano in tale ambito gli sviluppi sia teorici che applicativi propri della statistica descrittiva, esplorativa e inferenziale nelle loro diverse articolazioni quali: la statistica matematica, la teoria dei campioni, l'analisi statistica dei dati multivariati, le analisi statistiche delle serie temporali e spaziali, l'econometria, il calcolo delle probabilità e le tecniche stocastiche a esso connesse. Tali sviluppi riguardano anche le problematiche relative alla gestione e all'elaborazione informatica dei dati, alle metodologie per l'analisi di strutture complesse e alla messa a punto di procedure computazionali. Gli ambiti applicativi comprendono l'analisi economica congiunturale, l'analisi finanziaria, le analisi di mercato, la gestione e le decisioni aziendali, inclusi il controllo statistico e la valutazione della qualità dei prodotti e dei servizi, l'economia sanitaria, la statistica forense.
Gli argomenti di ricerca affrontati in ambito matematico riguardano: applicazioni della teoria del controllo ottimo, della teoria delle decisioni individuali e collettive e della programmazione stocastica; la selezione del portafoglio; la valutazione economica in condizioni di incertezza; la valutazione di strumenti derivati, con particolare riferimento al mercato energetico e ai prodotti derivati legati alle variabili ambientali; l'analisi tecnica di garanzie di Stato e i problemi di sostenibilità e di equilibrio finanziario e attuariale dei sistemi di welfare nell'ambito dei modelli di finanza pubblica.
Discipline giuridiche
L'attività di ricerca del Dipartimento nel campo delle discipline giuridiche riguarda principalmente il quadro giuridico-istituzionale all'interno del quale si sviluppano le politiche economiche e lo studio delle regole che, a tutti i livelli, vincolano i comportamenti dei mercati e degli agenti economici, contribuendo a conformarne le strategie e le scelte.
Sul fronte del diritto privato, la metodologia d'indagine fa leva sull'impiego del moderno diritto civile dell'economia, dell'interpretazione sistematica e assiologica degli istituti civilistici, dell'analisi economica del diritto anche come mezzo interpretativo della fase genetica delle scelte di politica economica attraverso la ricerca di criteri di efficienza e di equità. La ricerca abbraccia i temi della persona, dell'obbligazione e del contratto, dell'inadempimento, delle responsabilità, delle garanzie e dei nuovi diritti reali atipici; dell'autonomia privata con particolare riguardo: al diritto “negoziale” dell'ambiente e dell'energia; al diritto dei contratti dei consumatori e di impresa; al diritto antitrust; al profilo dell'eteroregolamentazione delle diverse Autorità indipendenti; alle new properties. L'indagine è dunque rivolta a vagliare, in un contesto più ampio, l'autonomia negoziale nel suo impatto con l'interesse pubblico e con i mercati di riferimento, come strumento di allocazione delle risorse e come mezzo in grado di tradurre, in ogni settore dell'economia, specie alla luce del fenomeno codificato delle liberalizzazioni, la progettualità macro e micro in amministrazione concreta degli interessi e delle dinamiche negoziali.
Sul versante pubblicistico, nel quadro della costituzione economica, la ricerca è orientata allo studio della regolamentazione delle attività economiche e dell'intervento pubblico nell'economia, con particolare riferimento al diritto dell'ambiente, al diritto pubblico dell'economia e al federalismo fiscale. Sono approfonditi anche altri fondamentali temi di ricerca di diritto costituzionale ed amministrativo: i contratti della pubblica amministrazione, il servizio universale e la regolazione dei servizi di interesse generale, nella prospettiva interna e dell'UE, i procedimenti ed i provvedimenti delle autorità indipendenti ed il sindacato giurisdizionale sui relativi atti.
Sul piano internazionale ed europeo, la ricerca si incentra sui temi della regolazione dell'economia (tra hard law e soft law, norme cogenti e codici di condotta), degli investimenti esteri, anche statali, e del diritto penale internazionale.
Per quanto attiene le discipline lavoristiche la ricerca è volta a spiegare le politiche legislative ed i meccanismi di regolazione dei rapporti tra imprese e lavoratori, nella dimensione sia individuale sia collettiva dei gruppi organizzati e rappresentativi degli interessi, nella dialettica tra esigenze di efficienza/profitto e di tutela dei diritti sociali. Ulteriore ambito di ricerca riguarda le regole di funzionamento del mercato del lavoro e di incontro tra domanda ed offerta di lavoro nella loro connessione con le politiche passive e di sostegno al reddito; nonché il diritto della sicurezza sociale per ciò che riguarda l'evoluzione dello stato sociale italiano, sia nel campo dell'assistenza sociale che in quello previdenziale pubblico e privato.
La pluralità delle linee di ricerca del Dipartimento si è arricchita negli anni; linee di ricerca indipendenti da quelle originarie ma che hanno costituito nuove identità.
Ciò costituisce una opportunità per superare i rischi di eccessiva specializzazione in campi di ricerca soggetti, come tutti, alla possibilità di inaridimento.
Diffusione della conoscenza prodotta.
Il Dipartimento promuove cicli seminariali, convegni, workshop, summer school e corsi intensivi. In particolare il Dipartimento ha organizzato circa 27 seminari scientifici nel corso del 2011, 36 nel 2012 e 29 nel 2013. Negli anni 2011, 2012 e 2013 si è svolta la Scuola Estiva “EAEPE PhD workshop”. Numerosi sono stati i Workshop internazionali, nel 2012 (Workshop on Theoretical and Applied Studies in Classical Political Economy: Distribution and Aggregate Demand”, in collaborazione con il Centro Sraffa, “Probabilistic Expert System for Forensic Inference Genetics”, infine il Worshop internazionale su “Labour market flexibi-lity between totems and taboos”) e nel 2013 (“Il trasferimento tecnologico tra imprese e università” - in collaborazione con la London School of Economics - , “ ARS'13 “Networks in space and time: Models, Data collection and Applications”).
Inoltre, cura una collana di working paper, indicizzata nella banca dati Repec, avvalendosi di una procedura di referaggio esterno.
Un ruolo centrale nel progetto didattico e scientifico del Dipartimento è svolto dal Dottorato di Ricerca in Economia, di recente costituzione, che ha sostituito la Scuola Dottorale in Economia e Metodi Quantitativi. Attraverso questa attività il Dipartimento intende favorire la diffusione della conoscenza scientifica prodotta e integrare ricerca e didattica al più alto livello della formazione.
Nella attuale organizzazione del Dottorato si individuano tre curricula formativi:
I. Ambiente, sviluppo e relazioni internazionali
II. Economia politica
III. Sistemi produttivi e politiche pubbliche.
Fortemente presente risulta la formazione matematico quantitativa volta a fornire ai dottorandi gli strumenti avanzati per la ricerca. Il dottorato di ricerca promuove tesi nei campi di interesse dei membri del dipartimento prevedendo tuttavia la possibilità di scelta di progetti di ricerca autonomamente individuati dai dottorandi. Lungo tutto il percorso formativo e l'elaborazione delle ricerche dei dottorandi è fortemente incoraggiato l'interscambio culturale e l'esposizione internazionale, con soggiorni all'estero, ospitalità di professori visitatori, corsi, seminari e workshop organizzati in collaborazione con altre università in Europa e nel resto del mondo.
Internazionalizzazione. Il Dipartimento persegue l'internazionalizzazione delle proprie attività attraverso la partecipazione a progetti di ricerca europei e internazionali (“Exploring the future of global food and nutrition security – FOODSECURE”, “Social Innovation in the Water Treatment Sector in the Amazon – AguaSociaL”, “Sustainable Human Development for MED Countries'- SHUMED”, “Lifelong learning programme Jean Monnet”); la collaborazione a iniziative internazionali di carattere scientifico, editoriale e didattico (come le scuole estive e i workshop internazionali elencati in precedenza). Particolarmente intenso è stato lo sforzo del Dipartimento nell'ospitare studiosi stranieri (13 nel 2011, di cui due nell'ambito del Dottorato di Ricerca, 12 nel 2012, di cui tre nell'ambito del dottorato di ricerca, 6 nel 2013, di cui tre nell'ambito del dottorato di ricerca). Analogamente docenti del Dipartimento hanno trascorso periodi di più di un mese all'estero come visiting, in particolare 5 docenti nel 2011, 4 nel 2012 e 7 nel 2013; mentre 26 docenti nel 2011, 53 nel 2012 e 42 nel 2013 hanno trascorso brevi periodi all'estero per lo più per partecipare a convegni scientifici internazionali.
Rapporti con la società e il territorio. Il Dipartimento considera importante il ruolo sociale dell'Università e, pertanto, ha una forte proiezione verso l'esterno attraverso accordi e collaborazioni con istituzioni internazionali, nazionali e locali, nonché con il sistema delle imprese anche attraverso attività di ricerca in conto terzi. Tali accordi e collaborazioni hanno contribuito all'attrazione di consistenti risorse dall'esterno nonché al trasferimento della conoscenza e dei risultati della ricerca scientifica verso il sistema produttivo e sociale. L'azione del Dipartimento in questo ambito si è concretizzata in numerosi contratti di ricerca con committenza esterna, finanziati da enti ed istituzioni pubbliche e private:
Si ricordano, ad esempio, le ricerche finanziate da Formatemp, dalla Provincia di Roma, dal C.N.A. del Lazio, dall' ENEA, dall'INEA ecc.
In particolare nel 2011 tre Prin e nove progetti di ricerca finanziati da istituzioni pubbliche o private; nel 2012 cinque Prin, di cui due nuovi e nove progetti di ricerca finanziati da istituzioni pubbliche o private (ancora in essere dall'anno precedente); nel 2013 tre Prin e otto progetti di ricerca finanziati da istituzioni pubbliche o private, di cui tre nuovi.
Gli obiettivi del Dipartimento
Il Piano Strategico di Ateneo per la Ricerca individua cinque obiettivi principali:
1.Qualità della ricerca
2.Capacità di attrarre risorse
3.Qualità del reclutamento dal punto di vista della Ricerca
4.Impegno nei processi di internazionalizzazione
5.Impegno nell'alta formazione
Facendo propri questi obiettivi generali il Dipartimento li declina nel modo che segue:
Rispetto alla Qualità della ricerca, Obiettivo 1 del Piano Strategico per la Ricerca di Ateneo il Dipartimento si pone Obiettivo 1: Miglioramento della quantità e della qualità media della produzione del dipartimento.
Monitoraggio: Riesame ANNUALE
Scadenza obiettivo 2017
Azioni
Azione 1.1 – Diminuire l'incidenza di lavori di fascia bassa (“qualità limitata” nella de-nominazione GEV) promuovendone la collocazione editoriale su riviste e pubblicazioni riconosciute dalle comunità scientifiche.
Indicatori per il monitoraggio
A. Numero di articoli di ricerca su riviste e pubblicazioni scientifiche
B. Distribuzione dei lavori sulle tre diverse fasce di pubblicazione individuate dal Dipartimento e/o nelle 3 o 4 fasce previste dai GEV.
Azione 1.2 - Consolidare il numero dei prodotti di fascia alta (“qualità eccellente” nella denominazione GEV)
Indicatori per il monitoraggio
A. Numero di prodotti di fascia alta e analisi del trend.
Azione 1.3 Incremento della quantità della produzione scientifica riducendo il numero di docenti “inattivi”
Indicatori per il monitoraggio
A. Percentuale di docenti attivi (definiti come docenti in servizio con un numero di prodotti superiore a due in tre anni)
Rispetto all'Impegno nei processi di internazionalizzazione, Obiettivo 4 del Piano Strategico per la Ricerca di Ateneo, il Dipartimento si pone l'Obiettivo 2: Impegno nei processi di internazionalizzazione
Monitoraggio: Riesame annuale
Scadenza obiettivo: 2017
Azione 2.1 - Consolidamento dei visiting fellow stranieri
Indicatori per il monitoraggio
A. Numero di arrivi annuali di fellow stranieri.
Azione 2.2 - Consolidamento collaborazioni di ricerca con docenti stranieri
Indicatori per il monitoraggio
A. Numero di workshop internazionali e numero di stranieri relatori
B. Numero di stranieri nei comitati di tutoraggio di tesi di dottorato.
Rispetto alla Capacità di attrarre risorse, Obiettivo 2 del Piano Strategico per la Ricerca di Ateneo il Dipartimento si pone l'Obiettivo (3): Consolidamento della capacità di attrarre risorse per la ricerca
Monitoraggio: Riesame ANNUALE
Scadenza obiettivo: 2017
Azione 3.1 – Consolidare le relazioni già esistenti e svilupparne ulteriori per l'ottenimento di contratti di ricerca con committenza esterna
Indicatori per il monitoraggio
A. Numero di ricerche finanziate
B. Ammontare di risorse ottenute
C. Numero di docenti del dipartimento coinvolti
In merito all'Impegno nella alta formazione, Obiettivo 5 del piano Strategico per la Ricerca di Ateneo, il dipartimento è da anni impegnato nella formazione a livello di Dottorato di Ricerca intende, come emerge in diversi punti del presente documento, proseguire e consolidare l'impegno in tal senso.
Obiettivo generale del Dipartimento è promuovere la diffusione della cultura e la ricerca, teorica e applicata, nelle discipline economiche, avvalendosi delle inscindibili conoscenze giuridiche, matematiche e statistiche.
Oltre all'importanza dell'apporto scientifico interdisciplinare il Dipartimento riconosce l'esistenza e l'importanza della pluralità di metodi di analisi e di posizioni di dottrina, favorendone il confronto dialettico. Raccoglie per questo studiosi e gruppi di ricerca provenienti da itinerari scientifici e culturali distinti ma affini con una pluriennale esperienza di collaborazione.
Il Dipartimento di Economia incoraggia l'integrazione e il coordinamento tra ricerca e attività didattica.
La ricerca del Dipartimento si avvale di strumenti di analisi tipici della teoria economica, della politica economica e dell'economia applicata, in sinergia con i metodi quantitativi e le analisi giuridiche e si sviluppa nelle seguenti aree: equilibrio economico generale; teoria classica e keynesiana; politiche macroeconomiche, settoriali e territoriali; economia pubblica; economia internazionale; economia dello sviluppo; economia industriale; moneta e finanza; ambiente ed energia; lavoro e welfare.
Produzione di ricerca.
Le linee principali delle ricerca del Dipartimento, gli studi di teoria economica, politica economica, ambiente e sviluppo, così come i metodi quantitativi e l'analisi giuridica, sono il frutto di una tradizione consolidata di ricerca che in molti ambiti ha segnato una evoluzione.
In molti di questi campi di ricerca la produzione scientifica del Dipartimento ha segnato una forte presenza dell'Ateneo Roma Tre nella comunità scientifica nazionale e internazionale.
Il Dipartimento individua come opportunità di sviluppo della propria ricerca le specificità costituite da queste linee di ricerca e dalla loro evoluzione nel tempo. L'evoluzione della ricerca del Dipartimento ha favorito l'emergere dialettico di alcune nuove linee di ricerca che si sono affiancate a quelle originarie.
L'attività del Dipartimento si sviluppa nei seguenti tre macro-ambiti: la ricerca economica teorica e applicata, i metodi quantitativi e le discipline giuridiche. All'interno di essi si sviluppano diverse linee di ricerca.
La ricerca economica teorica e applicata
Un ambito di studi di contenuto prevalentemente teorico che il Dipartimento promuove ha per oggetto la teoria dell'equilibrio generale. A questo proposito la ricerca è orientata da una parte allo studio dell'inclusione in tale teoria delle transazioni monetarie e finanziarie in condizioni di incertezza e di mercati incompleti, e dall'altra all'analisi dei problemi cui la teoria va incontro nella trattazione del capitale e delle decisioni di risparmio e investimento.
Un secondo segmento della ricerca di carattere teorico ha per oggetto lo sviluppo dell'impostazione classica di teoria del valore e della distribuzione e alla sua integrazione con analisi di orientamento keynesiano circa il ruolo della domanda nella determinazione dei livelli di attività. All'interno di questo filone di ricerca viene sviluppata l'analisi delle teorie della crescita e l'elaborazione di posizioni teoriche fondate sulla domanda quale determinante centrale del processo di accumulazione.
Una terza linea di ricerca teorica studia le implicazioni macroeconomiche del rischio di insolvenza, anche utilizzando metodi provenienti dall'economia finanziaria e dalla teoria dei giochi.
Nel campo della politica macroeconomica gli indirizzi di ricerca del Dipartimento si rivolgono allo studio delle politiche monetarie e di bilancio con particolare attenzione agli assetti istituzionali, ai vincoli e alle opportunità connesse all'Unione Monetaria Europea. Sono inoltre oggetto di analisi le politiche di programmazione, le politiche dei redditi e del lavoro. Con riferimento all'attività del settore pubblico, gli indirizzi di ricerca riguardano il ruolo economico dello Stato, la teoria della tassazione, l'analisi degli effetti dei programmi di spesa pubblica, anche mediante l'analisi costi-benefici. In questi ambiti l'attività di ricerca si confronta tanto con la teoria classica della scienza delle finanze, quanto con approcci alternativi.
Ulteriori aree di ricerca, di carattere sia teorico che applicato e di contenuto interdisciplinare, che vedono impegnati numerosi studiosi del Dipartimento, sono di seguito indicate.
L'economia dello sviluppo, sia in riferimento ai problemi delle economie arretrate, con parti-colare attenzione allo sviluppo umano e sostenibile, sia sul fronte della crescita economica e delle politiche regionali nelle economie avanzate.
L'economia dell'ambiente e dell'energia, nelle sue diverse declinazioni, a livello sia micro che macroeconomico.
Gli effetti nazionali e internazionali delle politiche energetiche e ambientali nazionali e internazionali.
L'economia del lavoro, sia con riguardo all'analisi degli aspetti economici del mercato del lavoro che a quelli istituzionali e normativi, le relazioni industriali e le politiche di “welfare”.
I meccanismi di formazione e gli effetti economici delle politiche settoriali (agricole e industriali), con particolare riferimento all'UE.
L'organizzazione e la performance delle imprese, con particolare attenzione all'impatto delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
L'analisi del comportamento dei consumatori attraverso l'ampio spettro delle tecniche di ricerca di marketing, sia relativamente alla singola transazione sia allo sviluppo nel tempo delle relazioni con i consumatori (Customer Relationship Management). In particolare, i processi di marketing per l'acquisizione e il mantenimento dei clienti sono approfonditi nei contesti culturali con applicazioni e ricerche condotte nel mondo della lettura, dell'arte, e dei consumi cinematografici, per identificare e gestire i driver del valore per il cliente.
L'analisi degli scambi internazionali e dei modelli di specializzazione, gli effetti delle politiche commerciali e dei processi di integrazione economica, i negoziati internazionali sui temi del commercio e dell'ambiente; il ruolo delle organizzazioni internazionali nell'evoluzione della governance economica mondiale ed europea.
Le interrelazioni tra economia reale e flussi finanziari sia a livello di sistema che di singola unità produttiva, anche con riferimento agli investimenti esteri, sul piano giuridico ed economico. In questo ambito si colloca la ricerca relativa alla teoria e alla pratica della corporate finance e delle interrelazioni delle decisioni finanziarie delle imprese con il funzionamento del mercato dei capitali e il comportamento degli investitori. In particolare, le seguenti macro-aree di ricerca: la valutazione, in condizioni di incertezza, di investimenti e imprese; il pricing delle attività rischiose; le decisioni di struttura finanziaria, l'analisi del fabbisogno finanziario e le politiche di finanziamento delle imprese; la corporate governance; la finanza delle PMI; l'analisi della performance aziendale.
Lo studio comparato dei sistemi economici con approccio istituzionalista orientato alle politiche per promuovere lo sviluppo e conciliare globalizzazione e coesione sociale.
L'analisi della distribuzione dei redditi, della disuguaglianza e delle politiche sociali.
L'analisi, anche dal punto di vista storico, dell'evoluzione del sistema produttivo italiano.
L'analisi della struttura industriale, con particolare riferimento alla comparazione internazionale e alle relazioni con la competitività.
L'analisi della connessione tra dinamiche del mercato del lavoro e performance economica. Le implicazioni delle politiche per il lavoro ed il ruolo del capitale umano nei processi di crescita.
Metodi quantitativi
L'attività di ricerca del Dipartimento coinvolge i metodi quantitativi per l'analisi teorica e applicata dei fenomeni economici. In questo ambito la ricerca è orientata allo sviluppo di metodi, alla costruzione e all'analisi di modelli, e alle loro applicazioni alle scienze economiche, finanziarie e attuariali, aziendali, sociali.
Per quanto riguarda la Statistica la ricerca è rivolta alle problematiche relative al disegno e alla realizzazione di indagini finalizzate alla raccolta di dati di natura economica e sociale e ai metodi di analisi di tali dati a fini descrittivi, interpretativi e decisionali. Rientrano in tale ambito gli sviluppi sia teorici che applicativi propri della statistica descrittiva, esplorativa e inferenziale nelle loro diverse articolazioni quali: la statistica matematica, la teoria dei campioni, l'analisi statistica dei dati multivariati, le analisi statistiche delle serie temporali e spaziali, l'econometria, il calcolo delle probabilità e le tecniche stocastiche a esso connesse. Tali sviluppi riguardano anche le problematiche relative alla gestione e all'elaborazione informatica dei dati, alle metodologie per l'analisi di strutture complesse e alla messa a punto di procedure computazionali. Gli ambiti applicativi comprendono l'analisi economica congiunturale, l'analisi finanziaria, le analisi di mercato, la gestione e le decisioni aziendali, inclusi il controllo statistico e la valutazione della qualità dei prodotti e dei servizi, l'economia sanitaria, la statistica forense.
Gli argomenti di ricerca affrontati in ambito matematico riguardano: applicazioni della teoria del controllo ottimo, della teoria delle decisioni individuali e collettive e della programmazione stocastica; la selezione del portafoglio; la valutazione economica in condizioni di incertezza; la valutazione di strumenti derivati, con particolare riferimento al mercato energetico e ai prodotti derivati legati alle variabili ambientali; l'analisi tecnica di garanzie di Stato e i problemi di sostenibilità e di equilibrio finanziario e attuariale dei sistemi di welfare nell'ambito dei modelli di finanza pubblica.
Discipline giuridiche
L'attività di ricerca del Dipartimento nel campo delle discipline giuridiche riguarda principalmente il quadro giuridico-istituzionale all'interno del quale si sviluppano le politiche economiche e lo studio delle regole che, a tutti i livelli, vincolano i comportamenti dei mercati e degli agenti economici, contribuendo a conformarne le strategie e le scelte.
Sul fronte del diritto privato, la metodologia d'indagine fa leva sull'impiego del moderno diritto civile dell'economia, dell'interpretazione sistematica e assiologica degli istituti civilistici, dell'analisi economica del diritto anche come mezzo interpretativo della fase genetica delle scelte di politica economica attraverso la ricerca di criteri di efficienza e di equità. La ricerca abbraccia i temi della persona, dell'obbligazione e del contratto, dell'inadempimento, delle responsabilità, delle garanzie e dei nuovi diritti reali atipici; dell'autonomia privata con particolare riguardo: al diritto “negoziale” dell'ambiente e dell'energia; al diritto dei contratti dei consumatori e di impresa; al diritto antitrust; al profilo dell'eteroregolamentazione delle diverse Autorità indipendenti; alle new properties. L'indagine è dunque rivolta a vagliare, in un contesto più ampio, l'autonomia negoziale nel suo impatto con l'interesse pubblico e con i mercati di riferimento, come strumento di allocazione delle risorse e come mezzo in grado di tradurre, in ogni settore dell'economia, specie alla luce del fenomeno codificato delle liberalizzazioni, la progettualità macro e micro in amministrazione concreta degli interessi e delle dinamiche negoziali.
Sul versante pubblicistico, nel quadro della costituzione economica, la ricerca è orientata allo studio della regolamentazione delle attività economiche e dell'intervento pubblico nell'economia, con particolare riferimento al diritto dell'ambiente, al diritto pubblico dell'economia e al federalismo fiscale. Sono approfonditi anche altri fondamentali temi di ricerca di diritto costituzionale ed amministrativo: i contratti della pubblica amministrazione, il servizio universale e la regolazione dei servizi di interesse generale, nella prospettiva interna e dell'UE, i procedimenti ed i provvedimenti delle autorità indipendenti ed il sindacato giurisdizionale sui relativi atti.
Sul piano internazionale ed europeo, la ricerca si incentra sui temi della regolazione dell'economia (tra hard law e soft law, norme cogenti e codici di condotta), degli investimenti esteri, anche statali, e del diritto penale internazionale.
Per quanto attiene le discipline lavoristiche la ricerca è volta a spiegare le politiche legislative ed i meccanismi di regolazione dei rapporti tra imprese e lavoratori, nella dimensione sia individuale sia collettiva dei gruppi organizzati e rappresentativi degli interessi, nella dialettica tra esigenze di efficienza/profitto e di tutela dei diritti sociali. Ulteriore ambito di ricerca riguarda le regole di funzionamento del mercato del lavoro e di incontro tra domanda ed offerta di lavoro nella loro connessione con le politiche passive e di sostegno al reddito; nonché il diritto della sicurezza sociale per ciò che riguarda l'evoluzione dello stato sociale italiano, sia nel campo dell'assistenza sociale che in quello previdenziale pubblico e privato.
La pluralità delle linee di ricerca del Dipartimento si è arricchita negli anni; linee di ricerca indipendenti da quelle originarie ma che hanno costituito nuove identità.
Ciò costituisce una opportunità per superare i rischi di eccessiva specializzazione in campi di ricerca soggetti, come tutti, alla possibilità di inaridimento.
Diffusione della conoscenza prodotta.
Il Dipartimento promuove cicli seminariali, convegni, workshop, summer school e corsi intensivi. In particolare il Dipartimento ha organizzato circa 27 seminari scientifici nel corso del 2011, 36 nel 2012 e 29 nel 2013. Negli anni 2011, 2012 e 2013 si è svolta la Scuola Estiva “EAEPE PhD workshop”. Numerosi sono stati i Workshop internazionali, nel 2012 (Workshop on Theoretical and Applied Studies in Classical Political Economy: Distribution and Aggregate Demand”, in collaborazione con il Centro Sraffa, “Probabilistic Expert System for Forensic Inference Genetics”, infine il Worshop internazionale su “Labour market flexibi-lity between totems and taboos”) e nel 2013 (“Il trasferimento tecnologico tra imprese e università” - in collaborazione con la London School of Economics - , “ ARS'13 “Networks in space and time: Models, Data collection and Applications”).
Inoltre, cura una collana di working paper, indicizzata nella banca dati Repec, avvalendosi di una procedura di referaggio esterno.
Un ruolo centrale nel progetto didattico e scientifico del Dipartimento è svolto dal Dottorato di Ricerca in Economia, di recente costituzione, che ha sostituito la Scuola Dottorale in Economia e Metodi Quantitativi. Attraverso questa attività il Dipartimento intende favorire la diffusione della conoscenza scientifica prodotta e integrare ricerca e didattica al più alto livello della formazione.
Nella attuale organizzazione del Dottorato si individuano tre curricula formativi:
I. Ambiente, sviluppo e relazioni internazionali
II. Economia politica
III. Sistemi produttivi e politiche pubbliche.
Fortemente presente risulta la formazione matematico quantitativa volta a fornire ai dottorandi gli strumenti avanzati per la ricerca. Il dottorato di ricerca promuove tesi nei campi di interesse dei membri del dipartimento prevedendo tuttavia la possibilità di scelta di progetti di ricerca autonomamente individuati dai dottorandi. Lungo tutto il percorso formativo e l'elaborazione delle ricerche dei dottorandi è fortemente incoraggiato l'interscambio culturale e l'esposizione internazionale, con soggiorni all'estero, ospitalità di professori visitatori, corsi, seminari e workshop organizzati in collaborazione con altre università in Europa e nel resto del mondo.
Internazionalizzazione. Il Dipartimento persegue l'internazionalizzazione delle proprie attività attraverso la partecipazione a progetti di ricerca europei e internazionali (“Exploring the future of global food and nutrition security – FOODSECURE”, “Social Innovation in the Water Treatment Sector in the Amazon – AguaSociaL”, “Sustainable Human Development for MED Countries'- SHUMED”, “Lifelong learning programme Jean Monnet”); la collaborazione a iniziative internazionali di carattere scientifico, editoriale e didattico (come le scuole estive e i workshop internazionali elencati in precedenza). Particolarmente intenso è stato lo sforzo del Dipartimento nell'ospitare studiosi stranieri (13 nel 2011, di cui due nell'ambito del Dottorato di Ricerca, 12 nel 2012, di cui tre nell'ambito del dottorato di ricerca, 6 nel 2013, di cui tre nell'ambito del dottorato di ricerca). Analogamente docenti del Dipartimento hanno trascorso periodi di più di un mese all'estero come visiting, in particolare 5 docenti nel 2011, 4 nel 2012 e 7 nel 2013; mentre 26 docenti nel 2011, 53 nel 2012 e 42 nel 2013 hanno trascorso brevi periodi all'estero per lo più per partecipare a convegni scientifici internazionali.
Rapporti con la società e il territorio. Il Dipartimento considera importante il ruolo sociale dell'Università e, pertanto, ha una forte proiezione verso l'esterno attraverso accordi e collaborazioni con istituzioni internazionali, nazionali e locali, nonché con il sistema delle imprese anche attraverso attività di ricerca in conto terzi. Tali accordi e collaborazioni hanno contribuito all'attrazione di consistenti risorse dall'esterno nonché al trasferimento della conoscenza e dei risultati della ricerca scientifica verso il sistema produttivo e sociale. L'azione del Dipartimento in questo ambito si è concretizzata in numerosi contratti di ricerca con committenza esterna, finanziati da enti ed istituzioni pubbliche e private:
Si ricordano, ad esempio, le ricerche finanziate da Formatemp, dalla Provincia di Roma, dal C.N.A. del Lazio, dall' ENEA, dall'INEA ecc.
In particolare nel 2011 tre Prin e nove progetti di ricerca finanziati da istituzioni pubbliche o private; nel 2012 cinque Prin, di cui due nuovi e nove progetti di ricerca finanziati da istituzioni pubbliche o private (ancora in essere dall'anno precedente); nel 2013 tre Prin e otto progetti di ricerca finanziati da istituzioni pubbliche o private, di cui tre nuovi.
Gli obiettivi del Dipartimento
Il Piano Strategico di Ateneo per la Ricerca individua cinque obiettivi principali:
1.Qualità della ricerca
2.Capacità di attrarre risorse
3.Qualità del reclutamento dal punto di vista della Ricerca
4.Impegno nei processi di internazionalizzazione
5.Impegno nell'alta formazione
Facendo propri questi obiettivi generali il Dipartimento li declina nel modo che segue:
Rispetto alla Qualità della ricerca, Obiettivo 1 del Piano Strategico per la Ricerca di Ateneo il Dipartimento si pone Obiettivo 1: Miglioramento della quantità e della qualità media della produzione del dipartimento.
Monitoraggio: Riesame ANNUALE
Scadenza obiettivo 2017
Azioni
Azione 1.1 – Diminuire l'incidenza di lavori di fascia bassa (“qualità limitata” nella de-nominazione GEV) promuovendone la collocazione editoriale su riviste e pubblicazioni riconosciute dalle comunità scientifiche.
Indicatori per il monitoraggio
A. Numero di articoli di ricerca su riviste e pubblicazioni scientifiche
B. Distribuzione dei lavori sulle tre diverse fasce di pubblicazione individuate dal Dipartimento e/o nelle 3 o 4 fasce previste dai GEV.
Azione 1.2 - Consolidare il numero dei prodotti di fascia alta (“qualità eccellente” nella denominazione GEV)
Indicatori per il monitoraggio
A. Numero di prodotti di fascia alta e analisi del trend.
Azione 1.3 Incremento della quantità della produzione scientifica riducendo il numero di docenti “inattivi”
Indicatori per il monitoraggio
A. Percentuale di docenti attivi (definiti come docenti in servizio con un numero di prodotti superiore a due in tre anni)
Rispetto all'Impegno nei processi di internazionalizzazione, Obiettivo 4 del Piano Strategico per la Ricerca di Ateneo, il Dipartimento si pone l'Obiettivo 2: Impegno nei processi di internazionalizzazione
Monitoraggio: Riesame annuale
Scadenza obiettivo: 2017
Azione 2.1 - Consolidamento dei visiting fellow stranieri
Indicatori per il monitoraggio
A. Numero di arrivi annuali di fellow stranieri.
Azione 2.2 - Consolidamento collaborazioni di ricerca con docenti stranieri
Indicatori per il monitoraggio
A. Numero di workshop internazionali e numero di stranieri relatori
B. Numero di stranieri nei comitati di tutoraggio di tesi di dottorato.
Rispetto alla Capacità di attrarre risorse, Obiettivo 2 del Piano Strategico per la Ricerca di Ateneo il Dipartimento si pone l'Obiettivo (3): Consolidamento della capacità di attrarre risorse per la ricerca
Monitoraggio: Riesame ANNUALE
Scadenza obiettivo: 2017
Azione 3.1 – Consolidare le relazioni già esistenti e svilupparne ulteriori per l'ottenimento di contratti di ricerca con committenza esterna
Indicatori per il monitoraggio
A. Numero di ricerche finanziate
B. Ammontare di risorse ottenute
C. Numero di docenti del dipartimento coinvolti
In merito all'Impegno nella alta formazione, Obiettivo 5 del piano Strategico per la Ricerca di Ateneo, il dipartimento è da anni impegnato nella formazione a livello di Dottorato di Ricerca intende, come emerge in diversi punti del presente documento, proseguire e consolidare l'impegno in tal senso.
Sezione B - Sistema di gestione
Organi di governo
Il Dipartimento di economia svolge la propria attività istituzionale attraverso tre principali organi di governo: il Direttore; il Consiglio; la Giunta.
- Il Direttore di Dipartimento esercita compiti di rappresentanza e di controllo e segnata-mente: a) rappresenta il Dipartimento e nomina un Vicedirettore; b) presiede il Consiglio, la Giunta e la Commissione di programmazione, predisponendone l'ordine del giorno; c) cura l'esecuzione delle delibere del Consiglio; d) tiene i rapporti con gli organi centrali dell'Università; e) esercita il coordinamento di tutte le attività del Dipartimento; f) vigila sull'osservanza, nell'ambito del Dipartimento, delle leggi, dello Statuto e dei regolamenti; g) esercita tutte le altre attribuzioni che gli sono conferite dalle leggi sull'ordinamento universitario, dallo Statuto e dai regolamenti di Ateneo. Nell'ambito delle sue competenze il Direttore può attribuire deleghe specifiche a un docente del Dipartimento, dandone comunicazione al Consiglio di Dipartimento e agli organi di ateneo interessati.
- Il Consiglio di Dipartimento è composto da: a) il Direttore, che lo presiede; b) i docenti appartenenti al Dipartimento; c) sei componenti eletti in rappresentanza del personale TAB; d) una rappresentanza di cinque studenti iscritti ai Corsi di laurea e di laurea magistrale; e) un rappresentante degli studenti iscritti ai Corsi di dottorato di ricerca; e) il Segretario Amministrativo, il Segretario alla ricerca ed il Segretario alla didattica – ove assegnato al Dipartimento – che partecipano alle sedute con voto consultivo e possono svolgere le funzioni di segretario verbalizzante, in base alle indicazioni del Direttore; f) un rappresentante designato dai docenti a contratto ed un rappresentante designato dagli assegnisti di ricerca, che partecipano alle riunioni senza diritto di voto.
Tale organo esercita tutte le funzioni attribuite al Dipartimento dallo Statuto, dal Regolamento Generale di Ateneo, dagli altri regolamenti di Ateneo e dal Regolamento del Dipartimento, escluse le attribuzioni del Direttore. In particolare esso svolge funzioni elettive e deliberanti (nel settore organizzativo, della didattica, della ricerca, del reclutamento). Specificamente: a) elegge il Direttore; b) approva i regolamenti del Dipartimento; c) approva il piano di utilizzo delle risorse finanziarie assegnate al Dipartimento; d) definisce ed approva il Piano triennale del personale e delle altre risorse e lo aggiorna annualmente; e) delibera in merito alle proposte di reclutamento e di chiamata del personale docente; f) definisce e approva l'offerta formativa dei corsi di studio di competenza del Dipartimento, anche in base alle proposte delle commissioni didattiche dei CdL/CdLM; g) assegna ogni anno, secondo la normativa vigente, i compiti didattici istituzionali ai docenti, sentiti gli interessati, in base alle competenze scienti-fico-disciplinari, alle esigenze dei Corsi di studio – compresi i dottorati di ricerca – e agli accordi di servizio didattico, nel rispetto di un'equa ripartizione del carico didattico complessi-vo; h) in presenza di esigenze didattico-formative del Dipartimento non soddisfatte dai compi-ti didattici assegnati in base al precedente punto g), delibera, nei limiti delle disponibilità di bilancio, ulteriori incarichi di insegnamento dei docenti del Dipartimento, nonché contratti e-sterni e di didattica integrativa; i) autorizza i professori di ruolo e i ricercatori a fruire di pe-riodi di esclusiva attività di ricerca; j) adotta le autorizzazioni e i pareri sugli incarichi e le attività esterne dei docenti del Dipartimento secondo quanto stabilito dalla normativa vigente sull'ordinamento universitario, dallo Statuto e dai Regolamenti di Ateneo. Il Consiglio di Di-partimento può altresì costituire commissioni permanenti o temporanee con funzioni consultive o istruttorie su temi di sua competenza.
- la Giunta di Dipartimento è composta dal Direttore e da sei docenti, di cui almeno uno per ogni fascia di docenza. Il Vicedirettore di Dipartimento partecipa alle riunioni della Giunta senza diritto di voto. Sulle questioni di loro competenza possono essere invitati a partecipare alle riunioni senza diritto di voto il Segretario Amministrativo, il Segretario alla ricerca ed il Segretario alla didattica, ove assegnato al Dipartimento.
L'organo esercita funzioni istruttorie e propositive per il Consiglio di Dipartimento e coadiuva il Direttore nell'esecuzione dei compiti demandati a quest'ultimo; inoltre, delibera in via definitiva, sulle materie espressamente ad essa delegate dal Consiglio di Dipartimento.
Organi di programmazione e gestione delle risorse
Il Consiglio del Dipartimento di Economia – al fine di predisporre e aggiornare annualmente il Piano triennale del personale e delle altre risorse – ha istituto al proprio interno la Commissione di programmazione.
Tale organo rimane in carica tre anni e comunque non oltre la scadenza naturale del mandato del Direttore ed è composto da otto docenti e dal Direttore del Dipartimento che la presiede. Esso esercita funzioni deliberanti nel settore della allocazione delle risorse: in particolare istruisce le proposte per la predisposizione del suddetto Piano di programmazione triennale con specifico riguardo al reclutamento del personale ed all'attivazione di assegni di ricerca e borse di dottorato; individua ed elabora altresì criteri e indicatori per la gestione delle risorse pervenute.
Il Dipartimento di Economia ha inoltre istituito una Commissione ad hoc deputata alla individuazione di criteri e modalità di assegnazione dei fondi di ricerca (relativi a progetti di ricerca locale ex-60%) in favore dei docenti di ruolo afferenti al Dipartimento medesimo. All'uopo la Commissione si ispira nello svolgimento delle sue funzioni a criteri meritocratici specie nella ripartizione della c.d. “quota premiale”, così incentivando l'impegno del personale nella ricerca.
Dottorato di ricerca
Presso il Dipartimento di economia è istituito il Dottorato di Ricerca in Economia. Esso svolge attività di alta formazione finalizzata alla ricerca scientifica. Presenta carattere multidisciplinare e si articola nelle seguenti tre curricula: Ambiente, sviluppo e relazioni internazionali; Economia politica e Sistemi produttivi e politiche pubbliche. Organi di governo del Dottorato sono il Coordinatore, la Giunta e il Collegio dei docenti.
Strutture amministrative di supporto alla ricerca e agli organi di governo
Il Dipartimento di economia dispone di un Ufficio amministrativo con compiti di supporto all'attività di ricerca e in generale dell'attività varia svolta dagli organi di governo sopra descritti. Le sue funzioni sono svolte dal Segretario per la ricerca.
Il Dipartimento di economia svolge la propria attività istituzionale attraverso tre principali organi di governo: il Direttore; il Consiglio; la Giunta.
- Il Direttore di Dipartimento esercita compiti di rappresentanza e di controllo e segnata-mente: a) rappresenta il Dipartimento e nomina un Vicedirettore; b) presiede il Consiglio, la Giunta e la Commissione di programmazione, predisponendone l'ordine del giorno; c) cura l'esecuzione delle delibere del Consiglio; d) tiene i rapporti con gli organi centrali dell'Università; e) esercita il coordinamento di tutte le attività del Dipartimento; f) vigila sull'osservanza, nell'ambito del Dipartimento, delle leggi, dello Statuto e dei regolamenti; g) esercita tutte le altre attribuzioni che gli sono conferite dalle leggi sull'ordinamento universitario, dallo Statuto e dai regolamenti di Ateneo. Nell'ambito delle sue competenze il Direttore può attribuire deleghe specifiche a un docente del Dipartimento, dandone comunicazione al Consiglio di Dipartimento e agli organi di ateneo interessati.
- Il Consiglio di Dipartimento è composto da: a) il Direttore, che lo presiede; b) i docenti appartenenti al Dipartimento; c) sei componenti eletti in rappresentanza del personale TAB; d) una rappresentanza di cinque studenti iscritti ai Corsi di laurea e di laurea magistrale; e) un rappresentante degli studenti iscritti ai Corsi di dottorato di ricerca; e) il Segretario Amministrativo, il Segretario alla ricerca ed il Segretario alla didattica – ove assegnato al Dipartimento – che partecipano alle sedute con voto consultivo e possono svolgere le funzioni di segretario verbalizzante, in base alle indicazioni del Direttore; f) un rappresentante designato dai docenti a contratto ed un rappresentante designato dagli assegnisti di ricerca, che partecipano alle riunioni senza diritto di voto.
Tale organo esercita tutte le funzioni attribuite al Dipartimento dallo Statuto, dal Regolamento Generale di Ateneo, dagli altri regolamenti di Ateneo e dal Regolamento del Dipartimento, escluse le attribuzioni del Direttore. In particolare esso svolge funzioni elettive e deliberanti (nel settore organizzativo, della didattica, della ricerca, del reclutamento). Specificamente: a) elegge il Direttore; b) approva i regolamenti del Dipartimento; c) approva il piano di utilizzo delle risorse finanziarie assegnate al Dipartimento; d) definisce ed approva il Piano triennale del personale e delle altre risorse e lo aggiorna annualmente; e) delibera in merito alle proposte di reclutamento e di chiamata del personale docente; f) definisce e approva l'offerta formativa dei corsi di studio di competenza del Dipartimento, anche in base alle proposte delle commissioni didattiche dei CdL/CdLM; g) assegna ogni anno, secondo la normativa vigente, i compiti didattici istituzionali ai docenti, sentiti gli interessati, in base alle competenze scienti-fico-disciplinari, alle esigenze dei Corsi di studio – compresi i dottorati di ricerca – e agli accordi di servizio didattico, nel rispetto di un'equa ripartizione del carico didattico complessi-vo; h) in presenza di esigenze didattico-formative del Dipartimento non soddisfatte dai compi-ti didattici assegnati in base al precedente punto g), delibera, nei limiti delle disponibilità di bilancio, ulteriori incarichi di insegnamento dei docenti del Dipartimento, nonché contratti e-sterni e di didattica integrativa; i) autorizza i professori di ruolo e i ricercatori a fruire di pe-riodi di esclusiva attività di ricerca; j) adotta le autorizzazioni e i pareri sugli incarichi e le attività esterne dei docenti del Dipartimento secondo quanto stabilito dalla normativa vigente sull'ordinamento universitario, dallo Statuto e dai Regolamenti di Ateneo. Il Consiglio di Di-partimento può altresì costituire commissioni permanenti o temporanee con funzioni consultive o istruttorie su temi di sua competenza.
- la Giunta di Dipartimento è composta dal Direttore e da sei docenti, di cui almeno uno per ogni fascia di docenza. Il Vicedirettore di Dipartimento partecipa alle riunioni della Giunta senza diritto di voto. Sulle questioni di loro competenza possono essere invitati a partecipare alle riunioni senza diritto di voto il Segretario Amministrativo, il Segretario alla ricerca ed il Segretario alla didattica, ove assegnato al Dipartimento.
L'organo esercita funzioni istruttorie e propositive per il Consiglio di Dipartimento e coadiuva il Direttore nell'esecuzione dei compiti demandati a quest'ultimo; inoltre, delibera in via definitiva, sulle materie espressamente ad essa delegate dal Consiglio di Dipartimento.
Organi di programmazione e gestione delle risorse
Il Consiglio del Dipartimento di Economia – al fine di predisporre e aggiornare annualmente il Piano triennale del personale e delle altre risorse – ha istituto al proprio interno la Commissione di programmazione.
Tale organo rimane in carica tre anni e comunque non oltre la scadenza naturale del mandato del Direttore ed è composto da otto docenti e dal Direttore del Dipartimento che la presiede. Esso esercita funzioni deliberanti nel settore della allocazione delle risorse: in particolare istruisce le proposte per la predisposizione del suddetto Piano di programmazione triennale con specifico riguardo al reclutamento del personale ed all'attivazione di assegni di ricerca e borse di dottorato; individua ed elabora altresì criteri e indicatori per la gestione delle risorse pervenute.
Il Dipartimento di Economia ha inoltre istituito una Commissione ad hoc deputata alla individuazione di criteri e modalità di assegnazione dei fondi di ricerca (relativi a progetti di ricerca locale ex-60%) in favore dei docenti di ruolo afferenti al Dipartimento medesimo. All'uopo la Commissione si ispira nello svolgimento delle sue funzioni a criteri meritocratici specie nella ripartizione della c.d. “quota premiale”, così incentivando l'impegno del personale nella ricerca.
Dottorato di ricerca
Presso il Dipartimento di economia è istituito il Dottorato di Ricerca in Economia. Esso svolge attività di alta formazione finalizzata alla ricerca scientifica. Presenta carattere multidisciplinare e si articola nelle seguenti tre curricula: Ambiente, sviluppo e relazioni internazionali; Economia politica e Sistemi produttivi e politiche pubbliche. Organi di governo del Dottorato sono il Coordinatore, la Giunta e il Collegio dei docenti.
Strutture amministrative di supporto alla ricerca e agli organi di governo
Il Dipartimento di economia dispone di un Ufficio amministrativo con compiti di supporto all'attività di ricerca e in generale dell'attività varia svolta dagli organi di governo sopra descritti. Le sue funzioni sono svolte dal Segretario per la ricerca.
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|
Nessuna
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Digital Signal Processing, Multimedia and Optical Communications - Comlab | NERI Alessandro (Ingegneria) | 13 | Dr. Emanuele Maiorana (TA) |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
No record found
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Biblioteca di area di scienze economiche “Pierangelo Garegnani” | http://host.uniroma3.it/biblioteche/ecn.php | 26.932 | 7.963 | 135 |
2. | Biblioteca del CeDOT-Centro di Documentazione e Osservazione del Territorio | http://www.cedot.it/contenuti.asp?Sezione=Cedot&Categoria=Home | 1.216 | 267 | 30 |
3. | BIBLIOTECA DEL CENTRO LINGUISTICO DI ATENEO | http://www.cla.uniroma3.it/Servizi-BibliotecaCLA.aspx | 2.165 | 0 | 0 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [18]
-
- Prof. Associati [19]
-
- Ricercatori [16]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [0]
-
- Assegnisti [7]
-
- Dottorandi [25]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Ricercatori a tempo determinato
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
No data found
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 3 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 1 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 1 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 2 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |