I Dipartimenti di area umanistica e, più in generale, le discipline riconducibili all'area umanistica e sociale, hanno sempre avuto per vocazione una interlocuzione privilegiata con il territorio riguardo alla comunicazione dei propri saperi a un pubblico di non specialisti. Accanto alle primarie funzioni didattiche e di ricerca, alcune tra queste discipline hanno infatti fondato la loro ragion d'essere proprio nella relazione con il territorio come componente fondamentale della missione educativa, ben prima che il concetto di Terza Missione cominciasse ad aver corso in ambito accademico. Nel nostro territorio, in particolare, da almeno un trentennio a questa parte un numero significativo di iniziative quali mostre, corsi di formazione, spettacoli ecc. sono stati concepiti e realizzati da docenti delle allora facoltà umanistiche, segnatamente Lettere e Scienze della Formazione e dai relatvi Istituti universitari. In questo senso, a fortiori, un Dipartimento quale quello di Beni culturali - Studi culturali ha individuato la propria specifica missione, almeno per una parte significativa dei suoi componenti, proprio nei processi di salvaguardia e riproposizione dei Beni culturali appunto, dunque nei processi di patrimonializzazione che, accanto alla dimensione fondamentale della ricerca scientifica, richiedono un dialogo stretto con il territorio al fine di comunicare a un pubblico quanto più ampio possibile, le finalità culturali e sociali dei processi stessi messi in atto e le possibili concrete ricadute sulla crescita complessiva dei diversi contesti interessati. Un esempio per tutti è rappresentato dalle attività di Terza Missione connesse al Patrimonio culturale e in particolare ai siti archeologici (si veda Quadro I.5a).
In questo senso, le attività del Dipartimento nell'ambito della Terza Missione, con particolare riguardo al Patrimonio culturale e a quello del Public Engagement, si collocano in modo coerente nel solco delle direttrici che l'Ateneo palermitano persegue, rispetto agli “innesti di conoscenza nella società per favorirne lo sviluppo civile, culturale, sociale e economico”, creando valore basato sulla conoscenza nel quadro di un processo che attivi “un uso creativo e produttivo del sapere”, attento al rapporto tra risorse e società. Tuttavia, anche in questo ambito si deve stare molto attenti a non cadere nella “trappola” meramente quantitativa avendo cura di riflettere sull'importanza della varietà e della articolazione di diverse forme di impegno in relazione non solo alla domanda e alla “natura” del contesto, ma anche alla capacità di suscitare bisogni legati a un progetto di crescita ampio, a medio e lungo termine. Le attività del Dipartimento, in sostanza, sono riconducibili a forme di comunicazione dei saperi la cui effettiva ricaduta sui territori richiede tempi lunghi per una significativa e adeguata misurazione. Che “l'impatto della produzione di beni pubblici sociali, culturali ed educativi in termini di ampiezza e profondità della interazione della società” non sia fenomeno direttamente misurabile, è un fatto ormai acquisito. Tuttavia, che l'impatto “venga valutato in riferimento ai risultati che i soggetti si propongono di ottenere, in modo motivato” “attraverso l'analisi di risultati e obiettivi attesi”, proposto come correttivo alla precedente formulazione, potrebbe non essere risolutivo dal momento che “risultati e obiettivi attesi”, a seconda della tipologia delle attività potrebbero lo stesso non essere rilevabili in stretta correlazione con l'evento in questione, ma piuttosto in relazione a tempi più lunghi e in combinazione con altre variabili.
Più in particolare, l'ampia tipologia delle attività di PE previste dalla Scheda, ancorché non esaustiva, ha consentito tuttavia al Dipartimento di organizzare un archivio consultabile delle attività dei docenti afferenti e di avere contezza del loro impegno in questo ambito, valorizzando così un aspetto del ruolo svolto dai docenti fuori dall'Accademia, ma in stretta relazione con essa, dal momento che il loro coinvolgimento in attività promosse da altri soggetti o di cui essi sono promotori e organizzatori in prima persona, anche in assenza di budget e a titolo gratuito, è direttamente proporzionale al loro “peso”, nel senso della loro visibilità, in riferimento al contesto in cui operano e al riconoscimento dunque delle loro competenze declinate in modo qualitativamente diverso rispetto ai loro compiti istituzionali. Proprio in questa prospettiva il Dipartimento ha organizzato e registrato una ricognizione delle attività configurabili come Terza Missione a partire dal 2011, invitando i docenti ad aggiornare l'Archivio via via che nuove attività vengono messe in cantiere e/o portate a termine. Ne è emerso un quadro ricco e articolato da cui si può evincere non solo la maggiore vocazione di alcune discipline rispetto ad altre (dunque di alcuni settori ssd) per la dimensione del Public Engagement, ma anche la considerazione che ciascun docente strutturato assegna alla divulgazione del proprio sapere specialistico e all'impegno di pensarlo e proporlo per una crescita culturale disseminata, considerando questo tipo di impegno come parte integrante e irrinunciabile del proprio lavoro. Questa mission inoltre contribuisce a dare maggior visibilità al Dipartimento nel suo complesso, con delle ricadute positive in termini di offerta dei percorsi di studio alle giovani generazioni di fronte alle scelte a conclusione del ciclo della scuola superiore.
In riferimento al triennio 2011-2013 (di cui si presentano gli esempi richiesti al Quadro I.4), il monitoraggio che il Dipartimento ha attivato ha registrato 184 iniziative. Tra queste, a titolo esemplificativo, si elencano le principali tipologie, indicando i settori scientifico-disciplinari coinvolti e i docenti di riferimento.
1) Attività riconducibili a forme diverse di valorizzazione e promozione del Patrimonio archeologico, anche come partecipazione attiva a comitati per la riorganizzazione di percorsi espositivi e di interventi a corsi di formazione per insegnanti e personale delle Soprintendenze (ssd L-ANT/07 e L-ANT/08, docenti coinvolti: Allegro, Aiosa, De Cesare, Portale; L-ANT/02: docente coinvolto: Sammartano; L-ANT/09: docente coinvolto: Burgio)
2) Attività riconducibili alla valorizzazione del Patrimonio Storico-artistico, anche nella forma di visite guidate e organizzazione di mostre didattiche (ssd L-ART/02, L-ART/04: docenti coinvolti: Di Natale, Palazzotto, Vitella)
3) Attività riconducibili alla valorizzazione del Patrimonio etnomusicale, con il coinvolgimento di esecutori di strumenti tradizionali (ssd L-ART/08, docente coinvolto: Bonanzinga)
4) Iniziative di divulgazione della cultura classica, con particolare attenzione ai giovani e alle scuole, anche attraverso blog (ssd L-FIL-LET/02, L-FIL-LET/04: docenti coinvolti: Cozzo, Bianco, Casamento, Petrone). Tra queste si segnala un interessante esperimento di coinvolgimento dei giovani con l'iniziativa “Omero a Ballarò” (organizzato da L-FIL-LET/02, Cozzo). Con studenti liceali e studenti delle scuole elementari di una scuola situata in un quartiere storico della città di Palermo, nel dicembre del 2013, è stato avviato un approccio all'Iliade e all'Odissea sotto forma di laboratori teatrali che sono esitati in una drammatizzazione di brani, in piazza, nel maggio 2014, da parte di tutti gli studenti coinvolti. Di questa iniziativa si darà un resoconto dettagliato nella prossima SUA-RD, ricadendo essa, dal punto di vista temporale, fuori dalla Scheda corrente.
5) Iniziative di comunicazione attraverso siti e blog, di saperi specialistici e loro pratiche (ssd L-FIL-LET/14, docenti coinvolti Cometa, Coglitore, Cammarata), di orientamento nell'uso dei social media per la comunicazione del rischio (L-FIL-LET/15, docente coinvolto: Lendinara); di alta divulgazione attraverso incontri pubblici organizzati anche sul territorio nazionale, oltre che su quello regionale, su temi di attualità connessi a specifiche prospettive disciplinari di interesse generale (M-FIL/05, docente coinvolto: Giovanni Marrone detto Gianfranco; M-DEA/01, docente coinvolto: Meschiari).
6) Iniziative di progetti educativi alla cittadinanza, sotto forma di laboratori, partecipazione a pubblici dibattiti, organizzazione di spazi culturali dedicati all'accoglienza dei migranti (ssd SPS/07, docenti coinvolti: Gucciardo, Bartholini, De Rosa), o di festival internazionali di documentari sul tema della convivenza e dell'apertura alla diversità (M-DEA/01, docente coinvolto: D'Agostino).
Dal monitoraggio è emerso anche il coinvolgimento di molti docenti nella presentazione di libri in sedi diverse dall'Accademia, iniziativa che a nostro avviso, è anch'essa riconducibile al PE, benché la categoria non sia prevista in Scheda. Infine, le poche iniziative riconducibili alle pubblicazioni a carattere divulgativo (L-ANT/02, Bonanno; L-ANT/07, De Cesare) testimoniano della scelta individuale nell'ambito del pubblico impegno a favore di una comunicazione verso una audience più ampia di quanto non possa essere il pubblico raggiungibile attraverso testi scritti. Il Dipartimento sta lavorando a pubblicare sul proprio sito l'Archivio delle attività di Terza Missione dei propri docenti. Accanto alla netta prevalenza di attività di PE, docenti del Dipartimento (ssd SPS/07, docenti coinvolti: Bartholini, De Rosa, Gucciardo) hanno partecipato ad attività di Formazione Continua organizzata da Enti diversi, di cui si fornisce il riepilogo nel Quadro I.7.a.
Si segnala, infine, che il Dipartimento partecipa attivamente al progetto di “Univercittà” (ssd M-FIL/05, docente di riferimento Giovanni Marrone detto Gianfranco), iniziativa di comunicazione integrata dell'Università di Palermo, avviata nel 2009, che ridefinisce l'identità dell'Ateneo come luogo di partecipazione e condivisione della cittadinanza.
In questo senso, le attività del Dipartimento nell'ambito della Terza Missione, con particolare riguardo al Patrimonio culturale e a quello del Public Engagement, si collocano in modo coerente nel solco delle direttrici che l'Ateneo palermitano persegue, rispetto agli “innesti di conoscenza nella società per favorirne lo sviluppo civile, culturale, sociale e economico”, creando valore basato sulla conoscenza nel quadro di un processo che attivi “un uso creativo e produttivo del sapere”, attento al rapporto tra risorse e società. Tuttavia, anche in questo ambito si deve stare molto attenti a non cadere nella “trappola” meramente quantitativa avendo cura di riflettere sull'importanza della varietà e della articolazione di diverse forme di impegno in relazione non solo alla domanda e alla “natura” del contesto, ma anche alla capacità di suscitare bisogni legati a un progetto di crescita ampio, a medio e lungo termine. Le attività del Dipartimento, in sostanza, sono riconducibili a forme di comunicazione dei saperi la cui effettiva ricaduta sui territori richiede tempi lunghi per una significativa e adeguata misurazione. Che “l'impatto della produzione di beni pubblici sociali, culturali ed educativi in termini di ampiezza e profondità della interazione della società” non sia fenomeno direttamente misurabile, è un fatto ormai acquisito. Tuttavia, che l'impatto “venga valutato in riferimento ai risultati che i soggetti si propongono di ottenere, in modo motivato” “attraverso l'analisi di risultati e obiettivi attesi”, proposto come correttivo alla precedente formulazione, potrebbe non essere risolutivo dal momento che “risultati e obiettivi attesi”, a seconda della tipologia delle attività potrebbero lo stesso non essere rilevabili in stretta correlazione con l'evento in questione, ma piuttosto in relazione a tempi più lunghi e in combinazione con altre variabili.
Più in particolare, l'ampia tipologia delle attività di PE previste dalla Scheda, ancorché non esaustiva, ha consentito tuttavia al Dipartimento di organizzare un archivio consultabile delle attività dei docenti afferenti e di avere contezza del loro impegno in questo ambito, valorizzando così un aspetto del ruolo svolto dai docenti fuori dall'Accademia, ma in stretta relazione con essa, dal momento che il loro coinvolgimento in attività promosse da altri soggetti o di cui essi sono promotori e organizzatori in prima persona, anche in assenza di budget e a titolo gratuito, è direttamente proporzionale al loro “peso”, nel senso della loro visibilità, in riferimento al contesto in cui operano e al riconoscimento dunque delle loro competenze declinate in modo qualitativamente diverso rispetto ai loro compiti istituzionali. Proprio in questa prospettiva il Dipartimento ha organizzato e registrato una ricognizione delle attività configurabili come Terza Missione a partire dal 2011, invitando i docenti ad aggiornare l'Archivio via via che nuove attività vengono messe in cantiere e/o portate a termine. Ne è emerso un quadro ricco e articolato da cui si può evincere non solo la maggiore vocazione di alcune discipline rispetto ad altre (dunque di alcuni settori ssd) per la dimensione del Public Engagement, ma anche la considerazione che ciascun docente strutturato assegna alla divulgazione del proprio sapere specialistico e all'impegno di pensarlo e proporlo per una crescita culturale disseminata, considerando questo tipo di impegno come parte integrante e irrinunciabile del proprio lavoro. Questa mission inoltre contribuisce a dare maggior visibilità al Dipartimento nel suo complesso, con delle ricadute positive in termini di offerta dei percorsi di studio alle giovani generazioni di fronte alle scelte a conclusione del ciclo della scuola superiore.
In riferimento al triennio 2011-2013 (di cui si presentano gli esempi richiesti al Quadro I.4), il monitoraggio che il Dipartimento ha attivato ha registrato 184 iniziative. Tra queste, a titolo esemplificativo, si elencano le principali tipologie, indicando i settori scientifico-disciplinari coinvolti e i docenti di riferimento.
1) Attività riconducibili a forme diverse di valorizzazione e promozione del Patrimonio archeologico, anche come partecipazione attiva a comitati per la riorganizzazione di percorsi espositivi e di interventi a corsi di formazione per insegnanti e personale delle Soprintendenze (ssd L-ANT/07 e L-ANT/08, docenti coinvolti: Allegro, Aiosa, De Cesare, Portale; L-ANT/02: docente coinvolto: Sammartano; L-ANT/09: docente coinvolto: Burgio)
2) Attività riconducibili alla valorizzazione del Patrimonio Storico-artistico, anche nella forma di visite guidate e organizzazione di mostre didattiche (ssd L-ART/02, L-ART/04: docenti coinvolti: Di Natale, Palazzotto, Vitella)
3) Attività riconducibili alla valorizzazione del Patrimonio etnomusicale, con il coinvolgimento di esecutori di strumenti tradizionali (ssd L-ART/08, docente coinvolto: Bonanzinga)
4) Iniziative di divulgazione della cultura classica, con particolare attenzione ai giovani e alle scuole, anche attraverso blog (ssd L-FIL-LET/02, L-FIL-LET/04: docenti coinvolti: Cozzo, Bianco, Casamento, Petrone). Tra queste si segnala un interessante esperimento di coinvolgimento dei giovani con l'iniziativa “Omero a Ballarò” (organizzato da L-FIL-LET/02, Cozzo). Con studenti liceali e studenti delle scuole elementari di una scuola situata in un quartiere storico della città di Palermo, nel dicembre del 2013, è stato avviato un approccio all'Iliade e all'Odissea sotto forma di laboratori teatrali che sono esitati in una drammatizzazione di brani, in piazza, nel maggio 2014, da parte di tutti gli studenti coinvolti. Di questa iniziativa si darà un resoconto dettagliato nella prossima SUA-RD, ricadendo essa, dal punto di vista temporale, fuori dalla Scheda corrente.
5) Iniziative di comunicazione attraverso siti e blog, di saperi specialistici e loro pratiche (ssd L-FIL-LET/14, docenti coinvolti Cometa, Coglitore, Cammarata), di orientamento nell'uso dei social media per la comunicazione del rischio (L-FIL-LET/15, docente coinvolto: Lendinara); di alta divulgazione attraverso incontri pubblici organizzati anche sul territorio nazionale, oltre che su quello regionale, su temi di attualità connessi a specifiche prospettive disciplinari di interesse generale (M-FIL/05, docente coinvolto: Giovanni Marrone detto Gianfranco; M-DEA/01, docente coinvolto: Meschiari).
6) Iniziative di progetti educativi alla cittadinanza, sotto forma di laboratori, partecipazione a pubblici dibattiti, organizzazione di spazi culturali dedicati all'accoglienza dei migranti (ssd SPS/07, docenti coinvolti: Gucciardo, Bartholini, De Rosa), o di festival internazionali di documentari sul tema della convivenza e dell'apertura alla diversità (M-DEA/01, docente coinvolto: D'Agostino).
Dal monitoraggio è emerso anche il coinvolgimento di molti docenti nella presentazione di libri in sedi diverse dall'Accademia, iniziativa che a nostro avviso, è anch'essa riconducibile al PE, benché la categoria non sia prevista in Scheda. Infine, le poche iniziative riconducibili alle pubblicazioni a carattere divulgativo (L-ANT/02, Bonanno; L-ANT/07, De Cesare) testimoniano della scelta individuale nell'ambito del pubblico impegno a favore di una comunicazione verso una audience più ampia di quanto non possa essere il pubblico raggiungibile attraverso testi scritti. Il Dipartimento sta lavorando a pubblicare sul proprio sito l'Archivio delle attività di Terza Missione dei propri docenti. Accanto alla netta prevalenza di attività di PE, docenti del Dipartimento (ssd SPS/07, docenti coinvolti: Bartholini, De Rosa, Gucciardo) hanno partecipato ad attività di Formazione Continua organizzata da Enti diversi, di cui si fornisce il riepilogo nel Quadro I.7.a.
Si segnala, infine, che il Dipartimento partecipa attivamente al progetto di “Univercittà” (ssd M-FIL/05, docente di riferimento Giovanni Marrone detto Gianfranco), iniziativa di comunicazione integrata dell'Università di Palermo, avviata nel 2009, che ridefinisce l'identità dell'Ateneo come luogo di partecipazione e condivisione della cittadinanza.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
N. | Denominazione del sito | Soggetto con cui si è in convenzioneo o che autorizza lo scavo | Budget impegnato per la gestione dell'attività nell'anno | Totale finanziamenti esterni ottenuti per la realizzazione della scavo | Finalità della convenzione/ autorizzazione |
---|---|---|---|---|---|
1. | Himera (Termini Imerese - Italia) | Soprintendenza BB.CC. Palermo | 0 | 0 | Altre attività, (Collaborazione all'attività di tutela e valorizzazione del sito ai fini della pubblica fruizione) |
2. | Agrigento (Italia) | Soprintendenza BB.CC. Agrigento | 0 | 2.100 | Altre attività, (Collaborazione all'attività di tutela e valorizzazione del sito ai fini della pubblica fruizione) |
3. | Agrigento (Italia) | Soprintendenza BB.CC. Agrigento | 0 | 6.300 | Altre attività, (Collaborazione all'attività di tutela e valorizzazione del sito ai fini della pubblica fruizione) |
4. | Terravecchia di Cuti (Petralia Sottana - Italia) | Soprintendenza BB.CC. Palermo | 4.958 | 2.100 | Altre attività, (Collaborazione all'attività di tutela e valorizzazione del sito ai fini della pubblica fruizione) |
5. | Mozia (Marsala - Italia) | Soprintendenza BB.CC. Trapani | 6.000 | 0 | Altre attività, (Collaborazione all'attività di tutela e valorizzazione del sito ai fini della pubblica fruizione) |
6. | Gangivecchio (Gangi - Italia) | Soprintendenza BB.CC. Palermo | 1.200 | 2.100 | Altre attività, (Collaborazione all'attività di tutela e valorizzazione del sito ai fini della pubblica fruizione) |
7. | Villagrazia di Carini (Carini - Italia) | Soprintendenza BB.CC. Palermo | 0 | 6.300 | Altre attività, (Collaborazione all'attività di tutela e valorizzazione del sito ai fini della pubblica fruizione) |
8. | Vallone Inferno (Scillato - Italia) | Soprintendenza BB.CC. Palermo | 1.800 | 0 | Altre attività, (Collaborazione all'attività di tutela e valorizzazione del sito ai fini della pubblica fruizione) |
9. | Santa Marina (Petralia Sottana - Italia) | Soprintendenza BB.CC. Palermo | 0 | 0 | Altre attività, (Collaborazione all'attività di tutela e valorizzazione del sito ai fini della pubblica fruizione) |
10. | Palma di Montechiaro (Palma - Italia) | Soprintendenza BB.CC. Agrigento | 4.000 | 8.400 | Altre attività, (Collaborazione all'attività di tutela e valorizzazione del sito ai fini della pubblica fruizione) |
11. | Gortyna (Haghi Deka - Grecia) | Eforia Hiraklion (Creta) | 40.000 | 14.000 | Altre attività, (Collaborazione all'attività di tutela e valorizzazione del sito ai fini della pubblica fruizione) |
12. | Tell Shuyuk Tahtani (Aleppo - Siria) | Dept. of Antiquities Syria | 16.000 | 5.000 | Altre attività, (Collaborazione all'attività di tutela e valorizzazione del sito ai fini della pubblica fruizione) |
13. | Leptis Magna (Misurata - Libia) | Dept. of Antiquities Lybia | 0 | 0 | Altre attività, (Collaborazione all'attività di tutela e valorizzazione del sito ai fini della pubblica fruizione) |
14. | Cirene (Libia) | Dept. of Antiquities Lybia | 59.000 | 32.000 | Altre attività, (Collaborazione all'attività di tutela e valorizzazione del sito ai fini della pubblica fruizione) |
15. | Sabratha (Libia) | Dept. of Antiquities Lybia | 0 | 0 | Altre attività, (Collaborazione all'attività di tutela e valorizzazione del sito ai fini della pubblica fruizione) |
16. | Termini Imerese (Italia) | Soprintendenza BB.CC. Palermo | 0 | 0 | Altre attività, (Collaborazione all'attività di tutela e valorizzazione del sito ai fini della pubblica fruizione) |
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Numero totale di corsi erogati | 12 |
---|---|
Numero totale di CFP erogati | 19 |
Numero totale di ore di didattica assistita complessivamente erogate | 155 |
Numero totale di partecipanti | 581 |
Numero di docenti coinvolti complessivamente | 58 |
Numero di docenti esterni all'Ateneo | 44 |
Numero di imprese commerciali coinvolte come utilizzatrici dei programmi | 1 |
Numero di enti pubblici coinvolti come utilizzatori dei programmi | 9 |
Numero di enti no-profit coinvolti come utilizzatori dei programmi | 13 |
Introiti complessivi del programma (importo della convenzione, eventuali quote di iscrizione, altre entrate) | 1.667 |
Quota percentuale degli introiti complessivi provenienti da finanziamenti pubblici europei o nazionali | 0 |
Numero di tirocini o stage attivati | 3 |
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo