Le politiche comunitarie e nazionali degli ultimi anni hanno mostrato un interesse sempre crescente verso i temi del trasferimento dei risultati della ricerca, considerandoli un elemento essenziale per la crescita delle imprese e lo sviluppo sostenibile dei territori. “Chiudere il cerchio” che va dalla domanda di ricerca proveniente dai sistemi produttivi alla generazione di nuove conoscenze, alla traduzione in risultati trasferibili e all'effettiva utilizzazione delle innovazioni a vantaggio dell'economia e dell'occupazione è obiettivo prioritario dell'Ente.
Lo Statuto, peraltro, richiama, tra le finalità dell'Ente, la centralità del supporto al sistema produttivo, del trasferimento dell'innovazione, del collegamento con i territori e con gli stakeholder.
Accanto ad un'intensa attività di ricerca che trova la sua naturale diffusione nei canali consueti delle comunicazione scientifica (pubblicazioni su riviste peer-reviewed, comunicazioni a congressi, monografie), il CREA svolge istituzionalmente attività di sperimentazione e collaudo, riflessa anche nel nome dell'Ente fino al 2014: Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura. Quest'attività è per sua natura svolta a stretto contatto con le imprese e con il coinvolgimento frequente di imprenditori agricoli come partner o collaboratori di progetto realizzando così un flusso di conoscenza che accelera la traduzione dei risultati in innovazione.
L'innovazione è inoltre veicolata attraverso la tutela della proprietà intellettuale: il CREA non dispone di un numero particolarmente rilevante di Brevetti industriali, circa 50 (a paragone con CNR ed ENEA) ma è in assoluto il primo Ente in Italia nel campo delle “privative per novità vegetali” (circa 200) la maggior parte rilasciate a livello comunitario e afferenti a diversi comparti vegetali, tra cui i più rappresentati sono il frutticolo, il cerealicolo, il silvicolo e l'orticolo. A ciò si aggiungono alcune centinaia di varietà vegetali iscritte ai registri nazionali che, seppure non protette con privativa, generano significative ricadute economiche per l'Ente attraverso contratti di licenza per la moltiplicazione. In alcuni settori (fragola, drupacee, orzo, asparago, brassicacee) il CREA detiene significative quote di mercato.
Oltre alle innovazioni che vanno a costituire il patrimonio della proprietà intellettuale dell'Ente, le attività di ricerca e sperimentazione agraria del CRA generano ulteriori conoscenze e risultati trasferibili per filiera e/o per specifici contesti produttivi territoriali (Agrotecniche, protocolli e linee guida, nuove varietà, invenzioni industriali, metodi di gestione forestale, nuovi modelli zootecnici ecc.) che lo stesso CRA rende disponibili, e accessibili “liberamente” ad ogni potenziale utilizzatore, attraverso una sezione appositamente dedicata del proprio sito web - “Risultati e innovazioni”
Per il coordinamento delle iniziative di trasferimento tecnologico e di collaborazione con le imprese è attivo un apposito Servizio (ora Ufficio) di livello dirigenziale presso l'Amministrazione centrale.
La divulgazione dei risultati è realizzata, oltre che attraverso un'ampia attività di pubblicazioni in lingua italiana su riviste a carattere tecnico (es. Informatore Agrario), anche con una produzione copiosa di manuali divulgativi in massima parte accessibili e scaricabili liberamente e gratuitamente dal sito web dell'Ente (http://sito.entecra.it/portale/cra_manuali.php?lingua=IT&opz_menu=1&access_flag=0).
Un Servizio (Ufficio) dell'Amministrazione centrale coordina e sostiene le attività di divulgazione dell'Ente sia attraverso il sito web, come citato, sia attraverso l'organizzazione di eventi e la partecipazione del CRA a trasmissioni televisive, mostre, fiere ed altre manifestazioni, anche in collaborazione con il MIPAAF e con altri enti pubblici e con le rappresentanze delle imprese e degli agricoltori.
Un'ulteriore significativa attività svolta dall'Ente e dalle sue Strutture è il supporto alle Istituzioni e in modo particolare al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Le due attività più rilevanti e che coinvolgono il maggior numero di persone sono:
a) il supporto, come soggetto attuatore, alla Rete Rurale Nazionale che, nell'ambito dei programmi comunitari in materia di agricoltura, è finalizzata a favorire l'attuazione dei Piani di Sviluppo Rurale delle Regioni;
b) la Rete di Informazione Contabile Agricola (RICA), indagine campionaria annuale istituita dalla Commissione Europea nel 1965, svolta con un'impostazione analoga in tutti i Paese Membri dell'Unione Europea che costituisce l'unica fonte armonizzata di dati microeconomici sul funzionamento economico e le dinamiche economico-strutturali delle aziende operanti nel settore agricolo;
c) il supporto alle Regioni nella pianificazione, attuazione e monitoraggio dei Piani di sviluppo rurale.
d) la redazione di dossier, annuari, studi, pareri scientifici, alcuni con una continuità nel tempo ragguardevole; è questo il caso dell'Annuario dell'agricoltura italiana ininterrottamente realizzato da 68 anni;
e) la gestione del Servizio di certificazione della filiera sementiera;
f) la gestione del servizio nazionale di certificazione della produzione vivaistica della vite, con il coordinamento dei servizi fitosanitari regionali;
g) la redazione delle “Tabelle di composizione degli alimenti” (dal 1946, ora on line)
h) le “Linee guida per una sana alimentazione italiana” (indicazioni per la popolazione sana dal 1986)
Poiché l'unificazione degli enti che ora costituiscono il CREA si è realizzata proprio durante il periodo di riferimento per la VQR, si rimanda per ulteriori informazioni alle descrizioni specifiche di ciascuna delle tre strutture dipartimentali (CRA, INEA, SCS) che corrispondono a enti di provenienza distinti (CRA+INRAN, INEA ed ENSE) e che sono caratterizzate da attività assai specifiche di “terza missione”.
Lo Statuto, peraltro, richiama, tra le finalità dell'Ente, la centralità del supporto al sistema produttivo, del trasferimento dell'innovazione, del collegamento con i territori e con gli stakeholder.
Accanto ad un'intensa attività di ricerca che trova la sua naturale diffusione nei canali consueti delle comunicazione scientifica (pubblicazioni su riviste peer-reviewed, comunicazioni a congressi, monografie), il CREA svolge istituzionalmente attività di sperimentazione e collaudo, riflessa anche nel nome dell'Ente fino al 2014: Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura. Quest'attività è per sua natura svolta a stretto contatto con le imprese e con il coinvolgimento frequente di imprenditori agricoli come partner o collaboratori di progetto realizzando così un flusso di conoscenza che accelera la traduzione dei risultati in innovazione.
L'innovazione è inoltre veicolata attraverso la tutela della proprietà intellettuale: il CREA non dispone di un numero particolarmente rilevante di Brevetti industriali, circa 50 (a paragone con CNR ed ENEA) ma è in assoluto il primo Ente in Italia nel campo delle “privative per novità vegetali” (circa 200) la maggior parte rilasciate a livello comunitario e afferenti a diversi comparti vegetali, tra cui i più rappresentati sono il frutticolo, il cerealicolo, il silvicolo e l'orticolo. A ciò si aggiungono alcune centinaia di varietà vegetali iscritte ai registri nazionali che, seppure non protette con privativa, generano significative ricadute economiche per l'Ente attraverso contratti di licenza per la moltiplicazione. In alcuni settori (fragola, drupacee, orzo, asparago, brassicacee) il CREA detiene significative quote di mercato.
Oltre alle innovazioni che vanno a costituire il patrimonio della proprietà intellettuale dell'Ente, le attività di ricerca e sperimentazione agraria del CRA generano ulteriori conoscenze e risultati trasferibili per filiera e/o per specifici contesti produttivi territoriali (Agrotecniche, protocolli e linee guida, nuove varietà, invenzioni industriali, metodi di gestione forestale, nuovi modelli zootecnici ecc.) che lo stesso CRA rende disponibili, e accessibili “liberamente” ad ogni potenziale utilizzatore, attraverso una sezione appositamente dedicata del proprio sito web - “Risultati e innovazioni”
Per il coordinamento delle iniziative di trasferimento tecnologico e di collaborazione con le imprese è attivo un apposito Servizio (ora Ufficio) di livello dirigenziale presso l'Amministrazione centrale.
La divulgazione dei risultati è realizzata, oltre che attraverso un'ampia attività di pubblicazioni in lingua italiana su riviste a carattere tecnico (es. Informatore Agrario), anche con una produzione copiosa di manuali divulgativi in massima parte accessibili e scaricabili liberamente e gratuitamente dal sito web dell'Ente (http://sito.entecra.it/portale/cra_manuali.php?lingua=IT&opz_menu=1&access_flag=0).
Un Servizio (Ufficio) dell'Amministrazione centrale coordina e sostiene le attività di divulgazione dell'Ente sia attraverso il sito web, come citato, sia attraverso l'organizzazione di eventi e la partecipazione del CRA a trasmissioni televisive, mostre, fiere ed altre manifestazioni, anche in collaborazione con il MIPAAF e con altri enti pubblici e con le rappresentanze delle imprese e degli agricoltori.
Un'ulteriore significativa attività svolta dall'Ente e dalle sue Strutture è il supporto alle Istituzioni e in modo particolare al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Le due attività più rilevanti e che coinvolgono il maggior numero di persone sono:
a) il supporto, come soggetto attuatore, alla Rete Rurale Nazionale che, nell'ambito dei programmi comunitari in materia di agricoltura, è finalizzata a favorire l'attuazione dei Piani di Sviluppo Rurale delle Regioni;
b) la Rete di Informazione Contabile Agricola (RICA), indagine campionaria annuale istituita dalla Commissione Europea nel 1965, svolta con un'impostazione analoga in tutti i Paese Membri dell'Unione Europea che costituisce l'unica fonte armonizzata di dati microeconomici sul funzionamento economico e le dinamiche economico-strutturali delle aziende operanti nel settore agricolo;
c) il supporto alle Regioni nella pianificazione, attuazione e monitoraggio dei Piani di sviluppo rurale.
d) la redazione di dossier, annuari, studi, pareri scientifici, alcuni con una continuità nel tempo ragguardevole; è questo il caso dell'Annuario dell'agricoltura italiana ininterrottamente realizzato da 68 anni;
e) la gestione del Servizio di certificazione della filiera sementiera;
f) la gestione del servizio nazionale di certificazione della produzione vivaistica della vite, con il coordinamento dei servizi fitosanitari regionali;
g) la redazione delle “Tabelle di composizione degli alimenti” (dal 1946, ora on line)
h) le “Linee guida per una sana alimentazione italiana” (indicazioni per la popolazione sana dal 1986)
Poiché l'unificazione degli enti che ora costituiscono il CREA si è realizzata proprio durante il periodo di riferimento per la VQR, si rimanda per ulteriori informazioni alle descrizioni specifiche di ciascuna delle tre strutture dipartimentali (CRA, INEA, SCS) che corrispondono a enti di provenienza distinti (CRA+INRAN, INEA ed ENSE) e che sono caratterizzate da attività assai specifiche di “terza missione”.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Per accedere alle informazioni relative al quadriennio 2011-2014 accedere alla scheda 2014.
Numero totale di privative per nuove varietà vegetali presenti in portafoglio | 202 |
---|---|
Numero totale di privative per nuove varietà vegetali presenti in portafoglio e licenziate | 34 |
Entrate complessive derivanti da valorizzazione di privative per nuove varietà vegetali presenti in portafoglio | 686.187,63 |
Numero di Privative per nuove varietà vegetali registrate nell'anno | 6 |
Privative per nuove varietà vegetali registrate nell'anno:
N. | Denominazione varietale | Titolari | Inventori/costitutori | Importo da valorizzazione nell'anno |
---|---|---|---|---|
1. | Moncalvo | CRA | Gras - Facciotto - Castro - Allegro - Giorcelli - Vietto - Nervo - Bisoffi | 0,00 |
2. | Mombello | CRA | Gras - Facciotto - Castro - Allegro - Giorcelli - Vietto - Nervo - Bisoffi | 0,00 |
3. | Moleto | CRA | Gras - Facciotto - Castro - Allegro - Giorcelli - Vietto - Nervo - Bisoffi | 0,00 |
4. | Brilla | Quota CRA | Faedi - Baruzzi - Sbrighi - Lucchi | 0,00 |
5. | Jonica | Quota CRA | Faedi - Baruzzi - Sbrighi - Lucchi | 0,00 |
6. | PANDORA | Quota CRA | Pagani - Baronchelli - Faccini - Alberici - Baravelli - Reggiani - Tacconi | 0,00 |
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Per accedere alle informazioni relative al quadriennio 2011-2014 accedere alla scheda 2014.
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Struttura | Entrate derivanti dalla vendita di beni e servizi | Trasferimenti correnti da altri soggetti | Trasferimenti per investimenti da altri soggetti |
---|---|---|---|
CRA | 4.155.165,42 | 28.087.035,32 | 1.843.497,51 |
ENSE | 6.919.720,28 | 540.921,11 | 0,00 |
INEA | 0,00 | 19.305.303,61 | 6.494,59 |
Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA) | 0,00 | 0,00 | 0,00 |
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati di Sottostruttura
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati di Sottostruttura
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati di Sottostruttura