Il dipartimento di Culture del Progetto (dCP) sviluppa la Terza Missione in rapporto al proprio progetto culturale e alle possibilità che diverse attività di formazione e ricerca hanno di essere utilmente accolte dal territorio e dagli ambiti sociali/economici di riferimento.
Gli specifici settori di riferimento del progetto di trasformazione dello spazio alle sue diverse scale, dalle dimensioni del paesaggio e della città a quelle dell'abitare e dell'edificio, dell'abito e dell'operare artistico, consentono di interagire con diversi attori che operano nella gestione del territorio oltre che nella formazione e nella relazione diretta con la società.
Gli obiettivi principali dello sviluppo della terza missione sono riferiti all'arco temporale di un triennio e sono individuati in:
• intensificare le relazioni con il territorio per sostenere l'attività conto terzi e la riqualificazione diffusa nei vari settori di competenza progettuale in rapporto alle tematiche oggetto di studio e ricerca;
• collaborare con enti territoriali e aziende sia per la costruzione di un sapere condiviso sia per attivare in modo adeguato il trasferimento dei risultati di ricerca;
• realizzare eventi che possano coinvolgere un vasto pubblico esterno sulle attività sviluppate nell'ambito del dipartimento;
• contribuire a consolidare un ruolo attivo dell'Università nella società civile in un processo bidirezionale, di interazione e di ascolto, per un vantaggio reciproco.
Strategia
Per il raggiungimento di tali obiettivi si rilevano come punti di forza del dCP la multidisciplinarità e l'ampio spettro di tematiche di ricerca progettuale, in rapporto ai settori dell'abitare sostenibile, della gestione integrata del territorio, della valorizzazione del patrimonio e del paesaggio, della produzione culturale, del design della moda.
La fitta rete di relazioni nazionali e internazionali, il continuo confronto con altri territori, determina sia una riconoscibilità della ricerca sviluppata sia la possibilità di integrare continuamente le occasioni di conoscenza e trasferimento all'esterno dei risultati delle ricerche come di riferimenti operativi e buone pratiche.
La strategia applicata è in particolare consistita nelle seguenti azioni:
• riordino dei raggruppamenti di ricerca intorno ad una serie di parole chiave di chiara comprensione sia alla comunità scientifica sia alla società civile;
• coordinamento e finanziamento di attività seminariali e pubblicistiche secondo un progetto unitario a livello dipartimentale;
• cofinanziamento attraverso call per l'organizzazione di eventi quali convegni, mostre, seminari;
• attivazione di protocolli di intesa e di collaborazioni di ricerca con vari enti territoriali;
• promozione per l'attivazione di reti di collaborazione a livello territoriale, nazionale e internazionale;
• comunicazione e trasferimento adeguato di competenze ed esperienze;
• avvio di una fase di organizzazione per la realizzazione del monitoraggio delle attività di public engagement.
Risorse e processi
Il processo avviato già nel 2013 con il riordino delle diverse unità di ricerca in gruppi chiaramente riconoscibili e maggiormente integrati, prosegue per tutto il 2014 configurando un sistematico dialogo del dCP con il territorio.
Il coordinamento dei diversi apporti si concreta attraverso le attività di dieci gruppi di ricerca che coinvolgono 62 docenti: Abitare la città; Architettura e Archeologia; Architettura e Paesaggio; Città, Sostenibilità e Tecnologia; Il progetto nella moda; Interazione / Cognizione; NUQ, New Urban Question; Re-cycle: Strategie di riciclaggio per l'architettura e la città; Storia e restauro dell'architettura. Forme, materiali, tecniche costruttive; Teoria delle immagini / Rappresentazione.
Nei dieci gruppi si sviluppa la convergenza, il confronto e la cooperazione di diverse discipline, per un'integrazione delle conoscenze sempre più necessaria alla ricerca universitaria, che qui trova un chiaro riflesso nei percorsi formativi e attraverso gli atelier delle lauree magistrali.
Dalla trasversalità dei punti di vista emergono obiettivi, strategie e pratiche di notevole interesse per il progetto, sia per quanto riguarda l'avanzamento degli studi nei settori specifici, sia per il loro essere finalizzati a stabilire un'interazione adeguata con la società e la trasformazione del territorio sugli ambiti tematici, richiamati dalle stesse denominazioni.
In questo percorso si colloca l'organizzazione coordinata di una serie di seminari e la pubblicazione dei quaderni della ricerca del dipartimento, detti “quaderni rossi”, a cui è stato assegnato in particolare un ruolo di maggiore divulgazione delle attività sviluppate dai gruppi ricerca dCP.
A tali iniziative sono state dedicate nel 2014 specifiche risorse per un ammontare complessivo di € 90.000 (di cui € 20.000 per organizzazione eventi e missioni, € 40.000 per il cofinanziamento di assegni, € 30.000 per la redazione dei “quaderni rossi” e i relativi seminari).
Il processo avviato attraverso il coordinamento di numerose attività e la condivisione dei risultati delle ricerche secondo raggruppamenti tematici, si è poi avvalso anche di positive interazioni tra i diversi addetti alla ricerca con le aziende coinvolte nell'ambito di 30 progetti finanziati dal fondo FSE. In particolare queste ricerche hanno permesso di rivolgersi a settori aziendali con una positiva interazione delle attività di ricerca attraverso ambiti tematici di approfondimento:
− turismo sostenibile, comunicazione e valorizzazione del territorio;
− riciclo di reti infrastrutturali dismesse e di fabbricati abbandonati a favore dello sviluppo di itinerari turistici a percorrenza lenta;
− mobilità urbana sostenibile;
− configurazioni digitali interattive;
− imprenditorialità culturale e industrie creative come fattori di sviluppo locale;
− nuovi protocolli di visualizzazione espositiva ed esplorativa in 3d mapping per il mercato tic e la valorizzazione dei beni culturali;
− metodologie per l'acquisizione, l'elaborazione e la comunicazione di dati relativi ai beni culturali e per il progetto di interventi per la conservazione e il miglioramento della fruizione turistico culturale;
− sviluppo dei settori dell'edilizia, della comunicazione e del branding;
− la casa sostenibile “made in Veneto”;
− forme e identità del made in Italy;
− tecnologie avanzate dedicate all'alto artigianato;
− l'archivio come fonte di innovazione e sviluppo del potenziale creativo ed economico nelle lavorazioni del tessile laniero;
− biblioteche e interfacce di modelli Bim per la progettazione architettonica e ambientale veneta e lo sviluppo del comparto produttivo dell'edilizia.
Tali interazioni agevolano la permeabilità tra i diversi settori di attività del dipartimento e consentono di mettere a sistema le risorse culturali e tecniche oltre che economiche in una continuo dialogo con quanto è parte sostanziale del ruolo sociale dell'Università.
Risultati
Per quanto concerne l'attività conto terzi, nel 2014 il DCP ha registrato 6 convenzioni onerose e ricevuto contributi per attività di ricerca in relazione a diversi settori delle sue attività con enti pubblici, comuni, direzioni regionali per i beni culturali e paesaggistici, consorzi di imprese.
Sono stati inoltre stilati 9 nuovi protocolli d'intesa con autorità di bacino, consorzi di bonifica, soprintendenze, poli museali, comuni, ordini professionali, fondazioni e associazioni.
Si rileva inoltre un impegno costante di docenti e ricercatori in molteplici iniziative di public engagement nei diversi settori di attività (dalla cura di mostre di architettura, arti visive e moda, organizzate in collaborazione con enti esterni di rilevanza nazionale e internazionale) per le quali si sta prefigurando un sistema di monitoraggio.
In riferimento alla capacità del DCP di mettere a disposizione della società i risultati della propria ricerca e specifiche attività, si sottolinea nel corso del 2014 la realizzazione di dieci quaderni della ricerca, che in rapporto alla restituzione di una chiara geografia dei raggruppamenti tematici, sono stati dedicati a presentare ad un pubblico vasto le diverse interazioni tra ricerca e formazione con le questioni di maggiore attualità ed interesse culturale. Ciò ha consentito la comunicazione e la condivisione con diversi portatori di interesse per attività sviluppate sia in ambito di tesi di laurea sia attraverso specifiche ricerche progettuali applicate a vari territori.
Nello specifico sono stati pubblicati i volumi che trattano dell'abitare e della nuova questione urbana, della sostenibilità nella durabilità, di strategie della memoria, di storia e restauro, del paesaggio come progetto, di riciclo, del ruolo contemporaneo di immagini e rappresentazioni, di interazioni e cognizioni, del design della moda.
Tale lavoro è peraltro reso accessibile a tutti, in quanto i diversi volumi sono disponibili in open access con download gratuito nella digital library Iuav.
A tale iniziativa si è affiancata la realizzazione di seminari e convegni aperti al pubblico su tematiche di attualità con ampia partecipazione da parte di diversi istituzioni esterne e la collaborazione con varie componenti del territorio.
La ricca attività pubblicistica, di curatori di eventi e relatori in diversi contesti, in collaborazione con enti, fondazioni, gruppi e associazioni in vari ambiti sociali e culturali, non è ancora sottoposta ad un monitoraggio strutturato delle iniziative e dell'impatto che la terza missione produce.
Questa ampia attività del dipartimento attraverso i suoi docenti e assegnisti ha indirettamente registrato un impatto a vantaggio del sistema economico, coadiuvando la produzione di beni pubblici sociali, culturali ed educativi per l'interazione diretta con enti territoriali e la società.
Gli specifici settori di riferimento del progetto di trasformazione dello spazio alle sue diverse scale, dalle dimensioni del paesaggio e della città a quelle dell'abitare e dell'edificio, dell'abito e dell'operare artistico, consentono di interagire con diversi attori che operano nella gestione del territorio oltre che nella formazione e nella relazione diretta con la società.
Gli obiettivi principali dello sviluppo della terza missione sono riferiti all'arco temporale di un triennio e sono individuati in:
• intensificare le relazioni con il territorio per sostenere l'attività conto terzi e la riqualificazione diffusa nei vari settori di competenza progettuale in rapporto alle tematiche oggetto di studio e ricerca;
• collaborare con enti territoriali e aziende sia per la costruzione di un sapere condiviso sia per attivare in modo adeguato il trasferimento dei risultati di ricerca;
• realizzare eventi che possano coinvolgere un vasto pubblico esterno sulle attività sviluppate nell'ambito del dipartimento;
• contribuire a consolidare un ruolo attivo dell'Università nella società civile in un processo bidirezionale, di interazione e di ascolto, per un vantaggio reciproco.
Strategia
Per il raggiungimento di tali obiettivi si rilevano come punti di forza del dCP la multidisciplinarità e l'ampio spettro di tematiche di ricerca progettuale, in rapporto ai settori dell'abitare sostenibile, della gestione integrata del territorio, della valorizzazione del patrimonio e del paesaggio, della produzione culturale, del design della moda.
La fitta rete di relazioni nazionali e internazionali, il continuo confronto con altri territori, determina sia una riconoscibilità della ricerca sviluppata sia la possibilità di integrare continuamente le occasioni di conoscenza e trasferimento all'esterno dei risultati delle ricerche come di riferimenti operativi e buone pratiche.
La strategia applicata è in particolare consistita nelle seguenti azioni:
• riordino dei raggruppamenti di ricerca intorno ad una serie di parole chiave di chiara comprensione sia alla comunità scientifica sia alla società civile;
• coordinamento e finanziamento di attività seminariali e pubblicistiche secondo un progetto unitario a livello dipartimentale;
• cofinanziamento attraverso call per l'organizzazione di eventi quali convegni, mostre, seminari;
• attivazione di protocolli di intesa e di collaborazioni di ricerca con vari enti territoriali;
• promozione per l'attivazione di reti di collaborazione a livello territoriale, nazionale e internazionale;
• comunicazione e trasferimento adeguato di competenze ed esperienze;
• avvio di una fase di organizzazione per la realizzazione del monitoraggio delle attività di public engagement.
Risorse e processi
Il processo avviato già nel 2013 con il riordino delle diverse unità di ricerca in gruppi chiaramente riconoscibili e maggiormente integrati, prosegue per tutto il 2014 configurando un sistematico dialogo del dCP con il territorio.
Il coordinamento dei diversi apporti si concreta attraverso le attività di dieci gruppi di ricerca che coinvolgono 62 docenti: Abitare la città; Architettura e Archeologia; Architettura e Paesaggio; Città, Sostenibilità e Tecnologia; Il progetto nella moda; Interazione / Cognizione; NUQ, New Urban Question; Re-cycle: Strategie di riciclaggio per l'architettura e la città; Storia e restauro dell'architettura. Forme, materiali, tecniche costruttive; Teoria delle immagini / Rappresentazione.
Nei dieci gruppi si sviluppa la convergenza, il confronto e la cooperazione di diverse discipline, per un'integrazione delle conoscenze sempre più necessaria alla ricerca universitaria, che qui trova un chiaro riflesso nei percorsi formativi e attraverso gli atelier delle lauree magistrali.
Dalla trasversalità dei punti di vista emergono obiettivi, strategie e pratiche di notevole interesse per il progetto, sia per quanto riguarda l'avanzamento degli studi nei settori specifici, sia per il loro essere finalizzati a stabilire un'interazione adeguata con la società e la trasformazione del territorio sugli ambiti tematici, richiamati dalle stesse denominazioni.
In questo percorso si colloca l'organizzazione coordinata di una serie di seminari e la pubblicazione dei quaderni della ricerca del dipartimento, detti “quaderni rossi”, a cui è stato assegnato in particolare un ruolo di maggiore divulgazione delle attività sviluppate dai gruppi ricerca dCP.
A tali iniziative sono state dedicate nel 2014 specifiche risorse per un ammontare complessivo di € 90.000 (di cui € 20.000 per organizzazione eventi e missioni, € 40.000 per il cofinanziamento di assegni, € 30.000 per la redazione dei “quaderni rossi” e i relativi seminari).
Il processo avviato attraverso il coordinamento di numerose attività e la condivisione dei risultati delle ricerche secondo raggruppamenti tematici, si è poi avvalso anche di positive interazioni tra i diversi addetti alla ricerca con le aziende coinvolte nell'ambito di 30 progetti finanziati dal fondo FSE. In particolare queste ricerche hanno permesso di rivolgersi a settori aziendali con una positiva interazione delle attività di ricerca attraverso ambiti tematici di approfondimento:
− turismo sostenibile, comunicazione e valorizzazione del territorio;
− riciclo di reti infrastrutturali dismesse e di fabbricati abbandonati a favore dello sviluppo di itinerari turistici a percorrenza lenta;
− mobilità urbana sostenibile;
− configurazioni digitali interattive;
− imprenditorialità culturale e industrie creative come fattori di sviluppo locale;
− nuovi protocolli di visualizzazione espositiva ed esplorativa in 3d mapping per il mercato tic e la valorizzazione dei beni culturali;
− metodologie per l'acquisizione, l'elaborazione e la comunicazione di dati relativi ai beni culturali e per il progetto di interventi per la conservazione e il miglioramento della fruizione turistico culturale;
− sviluppo dei settori dell'edilizia, della comunicazione e del branding;
− la casa sostenibile “made in Veneto”;
− forme e identità del made in Italy;
− tecnologie avanzate dedicate all'alto artigianato;
− l'archivio come fonte di innovazione e sviluppo del potenziale creativo ed economico nelle lavorazioni del tessile laniero;
− biblioteche e interfacce di modelli Bim per la progettazione architettonica e ambientale veneta e lo sviluppo del comparto produttivo dell'edilizia.
Tali interazioni agevolano la permeabilità tra i diversi settori di attività del dipartimento e consentono di mettere a sistema le risorse culturali e tecniche oltre che economiche in una continuo dialogo con quanto è parte sostanziale del ruolo sociale dell'Università.
Risultati
Per quanto concerne l'attività conto terzi, nel 2014 il DCP ha registrato 6 convenzioni onerose e ricevuto contributi per attività di ricerca in relazione a diversi settori delle sue attività con enti pubblici, comuni, direzioni regionali per i beni culturali e paesaggistici, consorzi di imprese.
Sono stati inoltre stilati 9 nuovi protocolli d'intesa con autorità di bacino, consorzi di bonifica, soprintendenze, poli museali, comuni, ordini professionali, fondazioni e associazioni.
Si rileva inoltre un impegno costante di docenti e ricercatori in molteplici iniziative di public engagement nei diversi settori di attività (dalla cura di mostre di architettura, arti visive e moda, organizzate in collaborazione con enti esterni di rilevanza nazionale e internazionale) per le quali si sta prefigurando un sistema di monitoraggio.
In riferimento alla capacità del DCP di mettere a disposizione della società i risultati della propria ricerca e specifiche attività, si sottolinea nel corso del 2014 la realizzazione di dieci quaderni della ricerca, che in rapporto alla restituzione di una chiara geografia dei raggruppamenti tematici, sono stati dedicati a presentare ad un pubblico vasto le diverse interazioni tra ricerca e formazione con le questioni di maggiore attualità ed interesse culturale. Ciò ha consentito la comunicazione e la condivisione con diversi portatori di interesse per attività sviluppate sia in ambito di tesi di laurea sia attraverso specifiche ricerche progettuali applicate a vari territori.
Nello specifico sono stati pubblicati i volumi che trattano dell'abitare e della nuova questione urbana, della sostenibilità nella durabilità, di strategie della memoria, di storia e restauro, del paesaggio come progetto, di riciclo, del ruolo contemporaneo di immagini e rappresentazioni, di interazioni e cognizioni, del design della moda.
Tale lavoro è peraltro reso accessibile a tutti, in quanto i diversi volumi sono disponibili in open access con download gratuito nella digital library Iuav.
A tale iniziativa si è affiancata la realizzazione di seminari e convegni aperti al pubblico su tematiche di attualità con ampia partecipazione da parte di diversi istituzioni esterne e la collaborazione con varie componenti del territorio.
La ricca attività pubblicistica, di curatori di eventi e relatori in diversi contesti, in collaborazione con enti, fondazioni, gruppi e associazioni in vari ambiti sociali e culturali, non è ancora sottoposta ad un monitoraggio strutturato delle iniziative e dell'impatto che la terza missione produce.
Questa ampia attività del dipartimento attraverso i suoi docenti e assegnisti ha indirettamente registrato un impatto a vantaggio del sistema economico, coadiuvando la produzione di beni pubblici sociali, culturali ed educativi per l'interazione diretta con enti territoriali e la società.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Numero totale di corsi erogati | 1 |
---|---|
Numero totale di CFP erogati | 6 |
Numero totale di ore di didattica assistita complessivamente erogate | 150 |
Numero totale di partecipanti | 46 |
Numero di docenti coinvolti complessivamente | 11 |
Numero di docenti esterni all'Ateneo | 5 |
Numero di imprese commerciali coinvolte come utilizzatrici dei programmi | 0 |
Numero di enti pubblici coinvolti come utilizzatori dei programmi | 6 |
Numero di enti no-profit coinvolti come utilizzatori dei programmi | 0 |
Introiti complessivi del programma (importo della convenzione, eventuali quote di iscrizione, altre entrate) | 14.260 |
Quota percentuale degli introiti complessivi provenienti da finanziamenti pubblici europei o nazionali | 0 |
Numero di tirocini o stage attivati | 0 |
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
N. | Ragione sociale | Anno di inizio partecipazione | Finalità prevalente | Tra i primi 10 dell'Ateneo |
---|---|---|---|---|
1. | Veneto Nanotech s.c.p.a. | 2003 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | Si |
2. | Consorzio Venezia Ricerche | 1989 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | Si |
3. | Associazione CIVEN Coordinamento interuniversitario Veneto per le Nanotecnologie | 2008 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | Si |
4. | Fondazione CUOA | 1997 | Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), | Si |
5. | Fondazione La fornace dell'innovazione | 2006 | Sostegno all'imprenditorialità (es. PNI Cube), | Si |
6. | CORILA - Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia | 1998 | Accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico (es. APRE), | Si |
7. | Consorzio Interuniversitario Almalaurea | 2000 | Servizi di placement (es. Almalaurea), |