Il Dipartimento ha proseguito ed implementato nuove azioni nell'ambito della cosiddetta “terza missione”, volte a sostanziare la centralità dell'Ateneo e in particolare del Dipartimento come agenzia di sviluppo ed esempio di buone pratiche nel territorio di riferimento. A tal fine ha inteso dare sviluppo ad attività di ricerca volte a qualificare il trasferimento della conoscenza, in collaborazione con istituzioni, enti e agenzie regionali e internazionali, consorzi di pubblico interesse, organizzazioni e associazioni private. Il tutto, per la produzione di beni pubblici che aumentino il benessere della società, al fine di favorire la crescita civile, culturale, economica e sociale del territorio e la centralità e strategicità dell'Ateneo al suo interno e nella fitta rete di relazioni che lo contraddistingue.
Questa “terza missione” che sta assumendo sempre più un ruolo e una propria autonoma posizione in continuità con le esperienze maturate in passato, ha inteso attivare e perseguire molteplici attività di ricerca, formazione e progettualità che hanno risposto alla strategia complessiva dell'Ateneo di interfacciarsi in maniera sempre più efficace con il territorio di riferimento, sia esso inteso come territorio regionale del Friuli Venezia Giulia, sia come parte di uno spazio internazionale più ampio che può fare riferimento, ad esempio, alla progettualità europea, transfrontaliera, transnazionale, ecc.
La particolare vocazione del Dipartimento che da un lato, con la componente di Scienza della Formazione primaria, ha sviluppato una consolidata rete con le istituzioni scolastiche del territorio, dall'altro con le componenti più territoriali ha potuto condurre, come si vedrà nell'articolazione delle azioni puntuali, una azione importante di trasferimento di conoscenze e di supporto ad una progettazione di livello regionale particolarmente significativa come quella inerente alla redazione del Piano Paesaggistico Regionale del Friuli Venezia Giulia.
Attento, come negli anni precedenti, all'immagine pubblica dell'attività scientifica, chiamato a rispondere all'esigenza emergente di dialogo con la società e di relazione diretta con il territorio circostante, il Dipartimento di Scienze Umane si è prodigato nel cercare di mettere a beneficio della comunità le proprie risorse conoscitive. Tutto ciò operando in una duplice direzione: perfezionando le attività già sperimentate sul piano dell'interazione tra comunità scientifica e società locale, per un verso, mettendo in cantiere nuove iniziative rivolte al mondo esterno, per l'altro.
La connotazione pluridisciplinare del Dipartimento, come già ricordato, ha generato una qualificata esperienza scientifica in diversi ambiti tematici. Tale condizione ha favorito la produzione di attività e iniziative suscettibili di accrescere la consapevolezza storica, territoriale e sociale dei cittadini.
Tre sono i settori in cui il Dipartimento ha potuto e ha saputo esprimere la propria ‘missione culturale e sociale' per contribuire allo sviluppo della società locale: il public engagement, il conto terzi e l'educazione permanente.
La visibilità di tale esperienza si manifesta anche attraverso la divulgazione scientifica e la diffusione dei risultati raggiunti con la ricerca e lo studio nell'ambito di diverse tematiche ricorrendo a canali di comunicazione tradizionali e innovativi. Si segnalano a tal proposito interventi pubblici svolti in ambito regionale secondo le diverse declinazioni disciplinari del Dipartimento, come gli approfondimenti culturali e seminariali, la presentazione di pubblicazioni di ricerche, di atti di convegni e di prodotti editoriali specialistici e di settore, la partecipazione a trasmissioni radio-televisive, l'offerta di servizi qualificati di consulenza per la creazione di itinerari didattico-formativi, di supporto metodologico per la definizione di standard e di norme tecniche per la didattica infantile e per le attività tirocinanti di personale addetto alla gestione di enti pubblici, per la valutazione dei programmi operativi.
Si annoverano fra le istituzioni i musei regionali, le scuole, le agenzie formative del territorio, gli enti comunali, sovracomunali, provinciali e l'Ente regione. Grazie alla collaborazione del Dipartimento e alla sua apertura al territorio, tali istituzioni hanno potuto arricchire e rafforzare le proprie ‘pratiche sociali e politiche' in materia, ad esempio, di recupero, valorizzazione e gestione del patrimonio culturale, di sviluppo urbano e territoriale, di formazione e orientamento, di definizione di percorsi espositivi e museali, di organizzazione di mostre e di realizzazione di eventi culturali.
Nello specifico, le iniziative del Dipartimento si sono caratterizzate su alcune attività principali:
a) Repubblica della Carnia 1944 alle radici della libertà e della democrazia, condotta assieme alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, riguarda il fenomeno della zona libera della Carnia e dell'Alto Friuli, qualificandosi come utile e importante strumento per individuare, leggere e interpretare segni presenti sul territorio. Essa si inserisce nella prospettiva di valorizzare in forme nuove il patrimonio storico e nel contempo essere di stimolo allo sviluppo e gestione di un'esperienza locale che si configura a tutti gli effetti come patrimonio culturale della collettività. Nello specifico, l'iniziativa, che negli anni precedenti si era sviluppata lungo quattro principali percorsi, un itinerario didattico multimediale per la scuola, una docu-fiction, un convegno di studi storici, infine una mostra fotografico-documentaria, nel corso del 2014 si è realizzata nell'ambito dell'heritage tourism, creando appositi percorsi di visita turistici che rendano più esplicita e accessibile la ‘storia' del luogo, in un'ottica di prospettive di sviluppo per le aree ‘periferiche' della regione, con la creazione di un apposito sito. L'iniziativa è un ottimo esempio non solo di valorizzazione dell'heritage culturale nel senso lato, ma anche di dimostrazione della possibilità di coniugare storia con il turismo e conseguentemente l'occupazione.
b) Cantirs. In collaborazione con la Cassa Edile di Mutualità ed Assistenza di Udine il progetto ha previsto una fase di ricerca e progettazione propedeutiche alla costituzione di un Museo della tradizione edile in Friuli denominato Cantîrs. In specifico si sono svolte attività di implementazione dei contenuti del sito internet, nella sua natura di archivio virtuale e vetrina del Museo; implementazione della Mediateca, tramite interviste audio e video registrate, acquisizione di materiali documentali e, ove possibile, beni materiali; approfondimento dei filoni di ricerca emersi come fondanti durante i primi due anni di attività di ricerca e sistematizzazione della documentazione raccolta in previsione di pubblicazioni tematiche.
c) Conservazione e digitalizzazione patrimonio audio musicale. L'attività sviluppata dalla sezione dei musicologi del Dipartimento con il laboratorio MIRAGE (Music Innovation Research and Applications Group. Europe) si è concretizzata nei seguenti progetti con contratti di conto terzi: 1) Preservazione, restauro e valorizzazione della parte elettronica dell'opera di Gérard Grisey, Contre-jour (1978) (Casa Ricordi S.r.l. di Milano); 2) Realizzazione di una copia conservativa della parte elettronica dell'opera di Olga Neuwirth “Dialogues Suffisants!?” (G. Ricordi & Co. Buhnen und Musikverlag GmbH).
d) Nidi della regione Friuli Venezia Giulia Azione condotta tramite un comitato di coordinamento pedagogico, formalmente istituito con la L.R. 32/'87 e composto da tre esperti nel settore della prima infanzia. Si tratta di un'attività che ha lo scopo specifico di stimolare l'accoglimento di due proposte di legge (n.83 e n.130) in materia di servizi alla prima infanzia, in considerazione della lunga attesa per le famiglie di una normativa volta a rispondere alla sempre maggior differenziazione dei bisogni nell'ambito del mondo dell'infanzia.
e) Diffusione dell'antisemitismo in Friuli. Ricerca conto terzi sostenuta dalla Fondazione Camis De Fonseca che opera nel settore della ricerca finalizzata all'insegnamento della storia contemporanea e dalla Comunità Ebraica di Trieste, volta ad indagare con una ricerca sul campo i nuovi atteggiamenti dell'antisemitismo, specialmente tra le giovani generazioni.
f) Ricerca sociolinguistica sulla lingua friulana realizzata su commissione dell'ARLeF, Agenzia regionale per la lingua friulana, che ha indagato con un campione significativo la diffusione e la comprensione del friulano sul territorio regionale.
g) Piano Paesaggistico Regionale del Friuli Venezia Giulia. L'azione di ricerca è finalizzata alla collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, in primis, e con altri enti territoriali per l'elaborazione della pianificazione paesaggistica, fornendo in particolare il supporto scientifico-metodologico. Si tratta di identificare e articolare i principi fondamentali intorno ai quali promuovere gli indirizzi delle politiche territoriali del presente e del domani, all'insegna della sostenibilità ambientale, socio-economica ed etico-culturale, nel rispetto dei valori di salvaguardia e di valorizzazione dei paesaggi regionali. In particolare, ci si pone l'obiettivo di assicurare che tutto il territorio della regione sia adeguatamente conosciuto, salvaguardato, pianificato e gestito in relazione ai differenti valori espressi dai diversi contesti che lo costituiscono, preoccupandosi in particolare di coinvolgere nel processo di costruzione dell'azione di pianificazione i soggetti portatori d'interessi e le comunità locali. Va sottolineato che tale azione è condotta in collaborazione con altri Dipartimenti.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
N. | Ragione sociale | Anno di inizio partecipazione | Finalità prevalente | Tra i primi 10 dell'Ateneo |
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1. | Associazione ProTon Europe - European Knowledge Transfer Association | 2006 | Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), | Si |
2. | CIRMONT - Centro Internazionale di Ricerca per la Montagna | 2001 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | Si |
3. | NETVAL - Network per la Valorizzazione della Ricerca Universitaria | 2007 | Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), | |
4. | PNI Cube - Associazione degli Incubatori e delle Business Plan Competition accademiche italiane | 2004 | Sostegno all'imprenditorialità (es. PNI Cube), | |
5. | Associazione APRE - Agenzia per la promozione della ricerca europea | 1998 | Accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico (es. APRE), | |
6. | Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea | 2000 | Servizi di placement (es. Almalaurea), |