Il nostro dipartimento è da sempre attento al processo di cambiamento che coinvolge la definizione dei contenuti della “mission” istituzionale degli atenei. Infatti affianca alle tradizionali finalità di ricerca scientifica e formazione giovanile, la “terza missione”. Con terza missione si fa riferimento alle collaborazioni o contratti di ricerca, progetti di ricerca applicata in modo congiunto fra il nostro dipartimenti e imprese, attività di consulenza e specifici programmi di dottorato su temi di interesse applicativo.
Nell'analisi complessiva delle collaborazioni possiamo considerare due macro gruppi in cui classificare le collaborazioni universitarie: collaborazioni di ricerca e collaborazioni mirate alla formazione avanzata. Le collaborazioni di ricerca comprendono diverse tipologie di accordi:
Convenzioni
Contratti di ricerca c/terzi
Contratti di consulenza
Per quanto riguarda le convenzioni, il dipartimento stipula convezioni o accordi con soggetti privati al fine di potenziare le attività di ricerca e didattica. Di fatto le convenzioni sono accordi-quadro che esprimono la volontà di collaborazione per entrambe le parti. A differenza delle convenzioni, i contratti di ricerca c/terzi sono a titolo oneroso, ovvero il corrispettivo importo da versare è oggetto di contrattazione. In questo caso le imprese hanno affidato al nostro dipartimento l'esecuzione di una ricerca sulla base di un programma stabilito.
I contratti di consulenza prevedono le prestazioni professionali di professori, ricercatori o dottorandi esperti in un'area disciplinare. Il vantaggio principale riguarda la soluzioni di specifici problemi e l'acquisizione di framework o metodologie di problem solving.
Le collaborazioni intessute dal dipartimento si basano su prossimità sociale, cioè su un rapporto di fiducia reciproca fra le parti e su prossimità cognitiva cioè su persone che condividono le stesse conoscenze scientifiche o esperienze lavorative.
Il dipartimento stipulato convenzioni, c/terzi e contratti di consulenza nell'ambito dei diversi settori scientifici che lo caratterizzano in particolare con imprese, enti pubblici ed istituzioni no profit che operano nei settori di seguito elencati:
(a) settore legato al trattamento dei dati linguistici e delle immagini fisse e in movimento e delle relative tecnologie (costruzione, implementazione e gestione di motori di ricerca, strutture ipertestuali, basi di dati locali e distribuite), alcune aziende, anche start up, collaborano per esempio con linguisti computazionali per lavorare a prodotti di analisi delle opinioni, di previsioni nelle segmentazioni del mercato;
(b) settore legato all'editoria sia tradizionale che multimediale e con applicazioni legate alle scienze cognitive;
(c) settore legato al design dell'informazione e della visualizzazione dei dati, ultima frontiera nelle aziende consolidate e nelle start up;
(d) settore legato alle professioni di comunicatore nelle imprese di broadcasting, giornalistiche, audiovisive e multimediali, di addetto al marketing e alla pubblicità nelle imprese audiovisive, di progettista e addetto alla gestione di eventi culturali, di progettista di formati di comunicazione audiovisiva nei settori dell'editoria a stampa e della produzione audiovisiva e in quelli dell'innovazione multimediale;
(e) settore legato al mondo giornalistico ( giornali on line);
(f) settore legato alla comunicazione delle pubbliche amministrazioni, alla comunicazione d'impresa (agenzie di comunicazione), alla comunicazione dei sistemi territoriali locali;
(g) settore che interessa aziende pubbliche e private che si occupano di tematiche connesse all'analisi sociale, uffici stampa e unità di relazioni con il pubblico;
(h) settore che interessa agenzie e organizzazioni di consulenza strategica nel campo dell'analisi del mercato del lavoro, della gestione del territorio e degli insediamenti urbani e della comunicazione istituzionale,
(i) settore che interessa organizzazioni non governative, nazionali e internazionali, che agiscono nel campo culturale, delle politiche e degli interventi di solidarietà e di sostegno.
Nell'analisi complessiva delle collaborazioni possiamo considerare due macro gruppi in cui classificare le collaborazioni universitarie: collaborazioni di ricerca e collaborazioni mirate alla formazione avanzata. Le collaborazioni di ricerca comprendono diverse tipologie di accordi:
Convenzioni
Contratti di ricerca c/terzi
Contratti di consulenza
Per quanto riguarda le convenzioni, il dipartimento stipula convezioni o accordi con soggetti privati al fine di potenziare le attività di ricerca e didattica. Di fatto le convenzioni sono accordi-quadro che esprimono la volontà di collaborazione per entrambe le parti. A differenza delle convenzioni, i contratti di ricerca c/terzi sono a titolo oneroso, ovvero il corrispettivo importo da versare è oggetto di contrattazione. In questo caso le imprese hanno affidato al nostro dipartimento l'esecuzione di una ricerca sulla base di un programma stabilito.
I contratti di consulenza prevedono le prestazioni professionali di professori, ricercatori o dottorandi esperti in un'area disciplinare. Il vantaggio principale riguarda la soluzioni di specifici problemi e l'acquisizione di framework o metodologie di problem solving.
Le collaborazioni intessute dal dipartimento si basano su prossimità sociale, cioè su un rapporto di fiducia reciproca fra le parti e su prossimità cognitiva cioè su persone che condividono le stesse conoscenze scientifiche o esperienze lavorative.
Il dipartimento stipulato convenzioni, c/terzi e contratti di consulenza nell'ambito dei diversi settori scientifici che lo caratterizzano in particolare con imprese, enti pubblici ed istituzioni no profit che operano nei settori di seguito elencati:
(a) settore legato al trattamento dei dati linguistici e delle immagini fisse e in movimento e delle relative tecnologie (costruzione, implementazione e gestione di motori di ricerca, strutture ipertestuali, basi di dati locali e distribuite), alcune aziende, anche start up, collaborano per esempio con linguisti computazionali per lavorare a prodotti di analisi delle opinioni, di previsioni nelle segmentazioni del mercato;
(b) settore legato all'editoria sia tradizionale che multimediale e con applicazioni legate alle scienze cognitive;
(c) settore legato al design dell'informazione e della visualizzazione dei dati, ultima frontiera nelle aziende consolidate e nelle start up;
(d) settore legato alle professioni di comunicatore nelle imprese di broadcasting, giornalistiche, audiovisive e multimediali, di addetto al marketing e alla pubblicità nelle imprese audiovisive, di progettista e addetto alla gestione di eventi culturali, di progettista di formati di comunicazione audiovisiva nei settori dell'editoria a stampa e della produzione audiovisiva e in quelli dell'innovazione multimediale;
(e) settore legato al mondo giornalistico ( giornali on line);
(f) settore legato alla comunicazione delle pubbliche amministrazioni, alla comunicazione d'impresa (agenzie di comunicazione), alla comunicazione dei sistemi territoriali locali;
(g) settore che interessa aziende pubbliche e private che si occupano di tematiche connesse all'analisi sociale, uffici stampa e unità di relazioni con il pubblico;
(h) settore che interessa agenzie e organizzazioni di consulenza strategica nel campo dell'analisi del mercato del lavoro, della gestione del territorio e degli insediamenti urbani e della comunicazione istituzionale,
(i) settore che interessa organizzazioni non governative, nazionali e internazionali, che agiscono nel campo culturale, delle politiche e degli interventi di solidarietà e di sostegno.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Numero totale di corsi erogati | 2 |
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Numero totale di CFP erogati | 2 |
Numero totale di ore di didattica assistita complessivamente erogate | 112 |
Numero totale di partecipanti | 315 |
Numero di docenti coinvolti complessivamente | 16 |
Numero di docenti esterni all'Ateneo | 14 |
Numero di imprese commerciali coinvolte come utilizzatrici dei programmi | 0 |
Numero di enti pubblici coinvolti come utilizzatori dei programmi | 0 |
Numero di enti no-profit coinvolti come utilizzatori dei programmi | 4 |
Introiti complessivi del programma (importo della convenzione, eventuali quote di iscrizione, altre entrate) | 3.130 |
Quota percentuale degli introiti complessivi provenienti da finanziamenti pubblici europei o nazionali | 0 |
Numero di tirocini o stage attivati | 0 |
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo