Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
Il Dipartimento di Filologia e Critica delle Letterature Antiche e Moderne è nato nel 2012, a seguito dell'applicazione della legge 240/2010 sull'organizzazione dell'Università che ha portato all'affidamento ai Dipartimenti delle funzioni didattiche e di ricerca. In esso sono confluiti il Dipartimento di Filologia e Critica della Letteratura e il Dipartimento di Studi Classici, a cui si sono aggiunti individualmente altri docenti appartenenti in precedenza ad altri Dipartimenti.
Si tratta della ricongiunzione di studiosi che in buona parte avevano già lavorato insieme tra il 1982 e il 1996, cioè fino alla fondazione del Dipartimento di Studi Classici.
Il Dipartimento di Filologia e Critica delle Letterature Antiche e Moderne si propone dunque di tenere insieme, sia sul piano della ricerca scientifica, sia su quello della didattica, le competenze filologiche e letterarie che attengono allo studio dei testi letterari dal mondo antico alla modernità e per ogni genere letterario: dalla poesia al teatro, dal romanzo alla trattatistica, alla storia. Questo incontro intorno al "testo" dell'analisi filologica, della critica letteraria e della storia guarda alla lunga tradizione umanistica europea, ma si estende allo studio delle letterature extraeuropee, mettendo a confronto esperienze letterarie diverse, in modo da favorire un dialogo interdisciplinare proficuo sotto il profilo della ricerca.
AREA ANTICA
Nella sua esplorazione del mondo antico, il Dipartimento di Studi Classici non pratica semplicemente le regole del metodo storico e filologico, quelle necessarie a garantire la correttezza e l'autenticità di qualsiasi ricostruzione dell'antichità (regole che peraltro sono profondamente condivise dagli studiosi che afferiscono al Dipartimento), ma intende andare più avanti. La ricerca segue infatti queste due linee principali: da un lato la riscoperta di ciò che la classicità ha prodotto nel seguito della vicenda culturale dell'Occidente, ossia la sua fortuna, le sue reincarnazioni; dall'altro l'esplorazione di tutti quegli aspetti delle civiltà antiche in cui la cultura degli antichi si presenta decisamente altra rispetto alla nostra. È questa la sintesi originale fra storia, filologia, tradizione della classicità e antropologia del mondo antico che gli studiosi antichisti facenti capo al Dipartimento si sono impegnati a realizzare. In tale contesto, gli ambiti di ricerca frequentati dagli antichisti sono tre:
1) Antropologia del mondo antico
L'obiettivo formativo del percorso consiste nell'acquisire quella visione della cultura greca e romana oggi propria dei maggiori centri di ricerca, in Francia e negli Stati Uniti, con i quali il Centro AMA intrattiene da sempre proficui rapporti di scambio. Questa visione, che rappresenta il superamento del tradizionale approccio filologico, storico-evenemenziale, critico-letterario con il mondo antico, consente di mettere in luce quell'insieme di patterns che sono stati determinanti nella costruzione delle culture classiche: forme del mito, strutture di parentela, sistemi di atteggiamenti, rappresentazioni religiose, relazioni interspecifiche (il rapporto uomo / animale), traducibilità di lingue e culture, configurazioni di gender. A questo scopo sono necessarie l'acquisizione di strumenti teorici aggiornati, l'approfondimento di alcune tematiche specifiche concernenti le culture e le società antiche, la pratica dell'interdisciplinarità. Particolare attenzione viene rivolta alla visione comparativa del mondo antico (le forme culturali greche e romane confrontate con quelle di altri popoli e altre epoche), alla preminenza del punto di vista interno sulle culture studiate (l'interesse per il modo in cui gli antichi pensavano la loro cultura, evitando di proiettare su di loro le nostre categorie moderne), alla connessione tra fenomeni culturali normalmente tenuti distinti (religione e traducibilità fra le culture, rapporto uomo / animale e gender).
2) Storia antica
Gli studiosi di storia antica del Dipartimento intendono perseguire una prospettiva critica che li renda consapevoli di quanto lo studio della storia greca e romana, oggi, non si limiti alla ricerca filologica sui testi, unita alla ricezione dei dati archeologici. Essere uno storico dell'antichità, nel XXI secolo, significa porsi nuove domande, assumendo nuove prospettive; e ciò non può che nascere da un forte rapporto con l'antropologia, in una visione della storia quanto più possibile comparativa. Questi gli obiettivi del percorso formativo di storia antica, in perfetta sintonia con gli indirizzi di ricerca più promettenti in campo internazionale. Molti settori di studio si aprono evidentemente ad essere affrontati in una tale prospettiva: in particolare, in relazione anche alle specifiche ricerche attive a Siena, vorremmo citare la sfera dell'amministrazione della giustizia, l'economia, la guerra, la storiografia e la trasmissione della memoria.
3) Storia della tradizione classica
Da quando Aby Warburg e la sua scuola hanno impostato su nuove basi metodologiche il tema della permanenza dei classici greci e latini, l'interesse erudito per la “fortuna” dei testi antichi ha lasciato il campo a indagini di natura letteraria, antropologica e storico-culturale che si sono rivelate molto più fruttuose sia sul piano di risultati che su quello della riflessione teorica. L'obiettivo di questo percorso formativo è l'acquisizione, da parte dei giovani studiosi, di tale prospettiva critica: in particolare attraverso la conoscenza delle teorie della ricezione, dell'intertestualità e della “memoria culturale” che hanno caratterizzato questo filone di ricerca nelle sue manifestazioni più recenti. Lo studio della tradizione testuale e letteraria viene perciò introdotto contestualmente a quello della trasmissione culturale (M. Halbwachs, P. Burke, J. Assmann); mentre il rapporto fra i testi classici e le riprese successive viene focalizzato non solo in quanto “derivazione di queste da quelli" – la tradizionale prospettiva erudita, allo stesso tempo indispensabile e insufficiente – ma in quanto creazione di uno spazio intertestuale dove i testi di partenza e i testi di arrivo (verbali o iconografici) dialogano tra loro.
AREA MODERNA
L'attività di ricerca dell'area moderna si articola in tre principali ambiti scientifico-culturali.
Il settore dell'italianistica comprende discipline specificamente letterarie quali Letteratura italiana, Letteratura italiana moderna e contemporanea, Letteratura comparata e Storia della critica, e discipline linguistico-filologiche quali Linguistica Italiana, Filologia italiana, Filologia Romanza. Le principali linee di ricerca riguardano problemi di teoria e storia della letteratura, con approcci al testo di tipo filologico e linguistico, storico-letterario e comparatistico; in campo linguistico è marcato l'interesse verso l'italiano contemporaneo e le sue varietà. L'attenzione alle forme e ai temi della comunicazione letteraria costituisce il legame con la ricerca condotta nell'ambito delle lingue e letterature straniere che comprende l'area europea (francese inglese, tedesco spagnolo portoghese russo), e le due grandi aree dell'angloamericano e dell'ispanoamericano; un forte accento comparatistico e interdisciplinare definisce spiccati interessi comuni e momenti di scambio tra le diverse aree linguistico-letterarie, tra i quali di particolare interesse il campo della traduzione, nei suoi aspetti letterari, teorici e storici. Le radici linguistico-culturali delle letterature europee sono indagate dalle Filologie Romanza, Germanica e Slava, che analizzano i testi cruciali dei secoli in cui si è formata l'Europa.
1) Filologia
Comprende le discipline di Italianistica (Filologia Italiana, Letteratura Italiana, Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea, Sociologia della Letteratura, Storia della critica e della Storiografia Letteraria) e di linguistica teorica e storica (Glottologia, Fonetica e Morfologia, Grammatica Italiana, Storia della Lingua Italiana), Filologia Romanza e Letterature Comparate. Comune è l'interesse per l'analisi linguistica, critica e storica dei testi, collocati spesso in una prospettiva comparatistica, che si avvale anche dell'apporto dell'area di Letterature straniere.Le principali direzioni di ricerca dell'Italianistica riguardano da un lato problemi di teoria e storia della letteratura, come la definizione del canone letterario europeo del Novecento, il concetto e la storia del simbolo e il suo rapporto con l'allegoria, le linee di sviluppo della poesia italiana dell'Otto e Novecento, dall'altro l'opera di singoli autori, a questi problemi correlati, come Leopardi, Pascoli, Tozzi, Montale e Fortini.
Quanto al settore linguistico, le ricerche in corso vertono sia su questioni di carattere specifico, attinenti alle competenze dei singoli docenti, come fonetica, lessico e morfologia del toscano antico e moderno, o le componenti romanze e germaniche del patrimonio linguistico e storico-culturale italiano, o il corso scritto, o infine le lingue native d'America (ricerca, quest'ultima, condotta in collaborazione col Centro Interdipartimentale di Studi sul'America Latina), sia su questioni di carattere più propriamente storico, come la teoria e la prassi linguistica del Pascoli.
2) Letteratura (delle Lingue e Letterature Straniere)
Comprende le principali lingue e letterature europee (francese, inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, russo), nonché le due grandi aree americane dell'inglese (angloamericano) e dello spagnolo (ispano-americano), le filologie slava e germanica e le storie della lingua inglese e spagnola. Gli interessi di ricerca sono sia linguistico-filologici che letterari e storico-culturali, e, al di là delle specifiche aree geografiche e nazionali, l'attività del dipartimento (in cui sono presenti anche studiosi di Letterature Comparate) tende a stabilire e articolare un collegamento tra la riflessione teorica sul testo e il momento comparativo tra le varie espressioni linguistico-letterarie. Tale attività interdisciplinare, volta appunto a individuare questi momenti di scambio e di interferenza tra le diverse aree linguistiche e culturali, si esplica tramite seminari interdisciplinari, cicli di conferenze, tesi di laurea.
3) Settore Lingue
Comprende la parte storica, teorica e applicata degli aspetti linguistici, delle lingue moderne e di quelle antiche, curando i principi-base, sotto il punto di vista morfologico, sintattico e fonetico. Grande interesse è rivolto, da un lato, allo studio di tipo generativo della linguistica, vista come fondamento cognitivo dell'uomo; dall'altro, esso è rivolto allo studio delle patologie del linguaggio e di fenomeni particolari, come il particolare sviluppo cognitivo rinvenibile nei soggetti plurilingui. A questo settore, estremamente interdisciplinare, si ravvisano interessi che, spaziando necessariamente alle lingue straniere, coinvolgono sia i vari aspetti grammaticali sia, più in generale, uno studio comparatistico completo.
AREA ANTICA
Nella sua esplorazione del mondo antico, il Dipartimento di Studi Classici non pratica semplicemente le regole del metodo storico e filologico, quelle necessarie a garantire la correttezza e l'autenticità di qualsiasi ricostruzione dell'antichità (regole che peraltro sono profondamente condivise dagli studiosi che afferiscono al Dipartimento), ma intende andare più avanti. La ricerca segue infatti queste due linee principali: da un lato la riscoperta di ciò che la classicità ha prodotto nel seguito della vicenda culturale dell'Occidente, ossia la sua fortuna, le sue reincarnazioni; dall'altro l'esplorazione di tutti quegli aspetti delle civiltà antiche in cui la cultura degli antichi si presenta decisamente altra rispetto alla nostra. È questa la sintesi originale fra storia, filologia, tradizione della classicità e antropologia del mondo antico che gli studiosi antichisti facenti capo al Dipartimento si sono impegnati a realizzare. In tale contesto, gli ambiti di ricerca frequentati dagli antichisti sono tre:
1) Antropologia del mondo antico
L'obiettivo formativo del percorso consiste nell'acquisire quella visione della cultura greca e romana oggi propria dei maggiori centri di ricerca, in Francia e negli Stati Uniti, con i quali il Centro AMA intrattiene da sempre proficui rapporti di scambio. Questa visione, che rappresenta il superamento del tradizionale approccio filologico, storico-evenemenziale, critico-letterario con il mondo antico, consente di mettere in luce quell'insieme di patterns che sono stati determinanti nella costruzione delle culture classiche: forme del mito, strutture di parentela, sistemi di atteggiamenti, rappresentazioni religiose, relazioni interspecifiche (il rapporto uomo / animale), traducibilità di lingue e culture, configurazioni di gender. A questo scopo sono necessarie l'acquisizione di strumenti teorici aggiornati, l'approfondimento di alcune tematiche specifiche concernenti le culture e le società antiche, la pratica dell'interdisciplinarità. Particolare attenzione viene rivolta alla visione comparativa del mondo antico (le forme culturali greche e romane confrontate con quelle di altri popoli e altre epoche), alla preminenza del punto di vista interno sulle culture studiate (l'interesse per il modo in cui gli antichi pensavano la loro cultura, evitando di proiettare su di loro le nostre categorie moderne), alla connessione tra fenomeni culturali normalmente tenuti distinti (religione e traducibilità fra le culture, rapporto uomo / animale e gender).
2) Storia antica
Gli studiosi di storia antica del Dipartimento intendono perseguire una prospettiva critica che li renda consapevoli di quanto lo studio della storia greca e romana, oggi, non si limiti alla ricerca filologica sui testi, unita alla ricezione dei dati archeologici. Essere uno storico dell'antichità, nel XXI secolo, significa porsi nuove domande, assumendo nuove prospettive; e ciò non può che nascere da un forte rapporto con l'antropologia, in una visione della storia quanto più possibile comparativa. Questi gli obiettivi del percorso formativo di storia antica, in perfetta sintonia con gli indirizzi di ricerca più promettenti in campo internazionale. Molti settori di studio si aprono evidentemente ad essere affrontati in una tale prospettiva: in particolare, in relazione anche alle specifiche ricerche attive a Siena, vorremmo citare la sfera dell'amministrazione della giustizia, l'economia, la guerra, la storiografia e la trasmissione della memoria.
3) Storia della tradizione classica
Da quando Aby Warburg e la sua scuola hanno impostato su nuove basi metodologiche il tema della permanenza dei classici greci e latini, l'interesse erudito per la “fortuna” dei testi antichi ha lasciato il campo a indagini di natura letteraria, antropologica e storico-culturale che si sono rivelate molto più fruttuose sia sul piano di risultati che su quello della riflessione teorica. L'obiettivo di questo percorso formativo è l'acquisizione, da parte dei giovani studiosi, di tale prospettiva critica: in particolare attraverso la conoscenza delle teorie della ricezione, dell'intertestualità e della “memoria culturale” che hanno caratterizzato questo filone di ricerca nelle sue manifestazioni più recenti. Lo studio della tradizione testuale e letteraria viene perciò introdotto contestualmente a quello della trasmissione culturale (M. Halbwachs, P. Burke, J. Assmann); mentre il rapporto fra i testi classici e le riprese successive viene focalizzato non solo in quanto “derivazione di queste da quelli" – la tradizionale prospettiva erudita, allo stesso tempo indispensabile e insufficiente – ma in quanto creazione di uno spazio intertestuale dove i testi di partenza e i testi di arrivo (verbali o iconografici) dialogano tra loro.
AREA MODERNA
L'attività di ricerca dell'area moderna si articola in tre principali ambiti scientifico-culturali.
Il settore dell'italianistica comprende discipline specificamente letterarie quali Letteratura italiana, Letteratura italiana moderna e contemporanea, Letteratura comparata e Storia della critica, e discipline linguistico-filologiche quali Linguistica Italiana, Filologia italiana, Filologia Romanza. Le principali linee di ricerca riguardano problemi di teoria e storia della letteratura, con approcci al testo di tipo filologico e linguistico, storico-letterario e comparatistico; in campo linguistico è marcato l'interesse verso l'italiano contemporaneo e le sue varietà. L'attenzione alle forme e ai temi della comunicazione letteraria costituisce il legame con la ricerca condotta nell'ambito delle lingue e letterature straniere che comprende l'area europea (francese inglese, tedesco spagnolo portoghese russo), e le due grandi aree dell'angloamericano e dell'ispanoamericano; un forte accento comparatistico e interdisciplinare definisce spiccati interessi comuni e momenti di scambio tra le diverse aree linguistico-letterarie, tra i quali di particolare interesse il campo della traduzione, nei suoi aspetti letterari, teorici e storici. Le radici linguistico-culturali delle letterature europee sono indagate dalle Filologie Romanza, Germanica e Slava, che analizzano i testi cruciali dei secoli in cui si è formata l'Europa.
1) Filologia
Comprende le discipline di Italianistica (Filologia Italiana, Letteratura Italiana, Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea, Sociologia della Letteratura, Storia della critica e della Storiografia Letteraria) e di linguistica teorica e storica (Glottologia, Fonetica e Morfologia, Grammatica Italiana, Storia della Lingua Italiana), Filologia Romanza e Letterature Comparate. Comune è l'interesse per l'analisi linguistica, critica e storica dei testi, collocati spesso in una prospettiva comparatistica, che si avvale anche dell'apporto dell'area di Letterature straniere.Le principali direzioni di ricerca dell'Italianistica riguardano da un lato problemi di teoria e storia della letteratura, come la definizione del canone letterario europeo del Novecento, il concetto e la storia del simbolo e il suo rapporto con l'allegoria, le linee di sviluppo della poesia italiana dell'Otto e Novecento, dall'altro l'opera di singoli autori, a questi problemi correlati, come Leopardi, Pascoli, Tozzi, Montale e Fortini.
Quanto al settore linguistico, le ricerche in corso vertono sia su questioni di carattere specifico, attinenti alle competenze dei singoli docenti, come fonetica, lessico e morfologia del toscano antico e moderno, o le componenti romanze e germaniche del patrimonio linguistico e storico-culturale italiano, o il corso scritto, o infine le lingue native d'America (ricerca, quest'ultima, condotta in collaborazione col Centro Interdipartimentale di Studi sul'America Latina), sia su questioni di carattere più propriamente storico, come la teoria e la prassi linguistica del Pascoli.
2) Letteratura (delle Lingue e Letterature Straniere)
Comprende le principali lingue e letterature europee (francese, inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, russo), nonché le due grandi aree americane dell'inglese (angloamericano) e dello spagnolo (ispano-americano), le filologie slava e germanica e le storie della lingua inglese e spagnola. Gli interessi di ricerca sono sia linguistico-filologici che letterari e storico-culturali, e, al di là delle specifiche aree geografiche e nazionali, l'attività del dipartimento (in cui sono presenti anche studiosi di Letterature Comparate) tende a stabilire e articolare un collegamento tra la riflessione teorica sul testo e il momento comparativo tra le varie espressioni linguistico-letterarie. Tale attività interdisciplinare, volta appunto a individuare questi momenti di scambio e di interferenza tra le diverse aree linguistiche e culturali, si esplica tramite seminari interdisciplinari, cicli di conferenze, tesi di laurea.
3) Settore Lingue
Comprende la parte storica, teorica e applicata degli aspetti linguistici, delle lingue moderne e di quelle antiche, curando i principi-base, sotto il punto di vista morfologico, sintattico e fonetico. Grande interesse è rivolto, da un lato, allo studio di tipo generativo della linguistica, vista come fondamento cognitivo dell'uomo; dall'altro, esso è rivolto allo studio delle patologie del linguaggio e di fenomeni particolari, come il particolare sviluppo cognitivo rinvenibile nei soggetti plurilingui. A questo settore, estremamente interdisciplinare, si ravvisano interessi che, spaziando necessariamente alle lingue straniere, coinvolgono sia i vari aspetti grammaticali sia, più in generale, uno studio comparatistico completo.
Sezione B - Sistema di gestione
Dal momento della sua costituzione (novembre 2013), il Dipartimento si è dotato delle strutture previste dallo Statuto d'Ateneo: il Direttore (prof. Marco Bettalli), il Consiglio di Dipartimento, che si riunisce regolarmente con cadenza mensile, il vice-Direttore (prof. Roberto Venuti) e alcuni Delegati a specifiche funzioni (Didattica, Ricerca, Internazionalizzazione, Orientamento). Un Comitato ristretto (cfr. Statuto, art.16 comma 5) coadiuva il Direttore nell'assumere le decisioni strategiche. La struttura snella e una consolidata abitudine al dialogo e alla collaborazione permette di prendere le decisioni più importanti in modo largamente condiviso, a volte servendosi di specifiche commissioni che preparano dossier e istruiscono le pratiche. Il clima positivo di scambio di opinioni si è rivelato particolarmente utile nella recente redazione (dicembre 2014) del documento di Programmazione Triennale del Dipartimento, approvato poi all'unanimità dal Consiglio di Dipartimento.
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | CENTRO ANTROPOLOGIA DEL MONDO ANTICO | BETTINI Maurizio | 9 | |
2. | LA NARRATIVA MODERNA: TEORIA, STORIA, TRADUZIONE E COMMENTO | MAZZONI Guido | 5 | |
3. | IL MITO E LA METAMORFOSI DA AUGUSTO AGLI ANTONINI: POLITICA IDEOLOGIA RICERCA FILOSOFICA E RELIGIONE | FO Alessandro | 5 | |
4. | LETTERATURA MEDICINA TRADIZIONI MODELLI CULTURALI | BRILLANTE Carlo | 2 | |
5. | ANALISI DEL TESTO NELLA TRADIZIONE ITALIANA | CARRAI Stefano | 3 | |
6. | FILOLOGIA TESTUALE DELL'EUROPA MEDIEVALE | STELLA Francesco Vincenzo | 7 |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|
Nessuna
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Nel Dipartimento è attivo un Laboratorio Linguistico Self-Access in cui viene svolta attività didattica e di ricerca da parte dei docenti del settore di lingue e letterature straniere, aperto anche agli studenti iscritti in Corsi di laurea di cui sono titolare altri Dipartimenti dell'Ateneo (DISPOC, DSSBC).
No record found
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Sistema Bibliotecario di Ateneo | http://www.sba.unisi.it/ | 830.975 | 320.516 | 24.485 |
2. | Biblioteca di Area Umanistica | http://www.sba.unisi.it/baum | 332.249 | 59.685 | 5.025 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [16]
-
- Prof. Associati [12]
-
- Ricercatori [17]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [1]
-
- Assegnisti [2]
-
- Dottorandi [16]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Dottorandi
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | APRIGLIANO | Danilo | Dottorando | 10 | 10 | L-FIL-LET/09 |
2. | BERETTA | Andrea | Dottorando | 10 | 10 | L-FIL-LET/09 |
3. | CASSI' | Vincenzo | Dottorando | 10 | 10 | L-FIL-LET/09 |
4. | CAVALLORO | Valeria | Dottorando | 13 | 13 | SECS-P/02 |
5. | CESARONI | Ludovica | Dottorando | 10 | 10 | L-FIL-LET/09 |
6. | DE LAURENTIIS | Rossano | Dottorando | 10 | 10 | L-FIL-LET/09 |
7. | DE SANTIS | Elda | Dottorando | 10 | 10 | L-FIL-LET/09 |
8. | DIACO | Francesco | Dottorando | 10 | 10 | L-FIL-LET/09 |
9. | DUSIO | Cristina | Dottorando | 10 | 10 | L-FIL-LET/09 |
10. | GRAZIANO | Maddalena | Dottorando | 10 | 10 | L-FIL-LET/09 |
11. | LA MONICA | Alessandro | Dottorando | 10 | 10 | L-FIL-LET/09 |
12. | MASCITELLI | Cesare | Dottorando | 10 | 10 | L-FIL-LET/09 |
13. | PALUMBO | Anna | Dottorando | 10 | 10 | L-FIL-LET/09 |
14. | STEFANELLI | Elena | Dottorando | 10 | 10 | L-FIL-LET/09 |
15. | TARASCO | Martina | Dottorando | 10 | 10 | L-FIL-LET/09 |
16. | ZAGNI | Giovanni | Dottorando | 10 | 10 | L-FIL-LET/09 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 1 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 2 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |